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n° 03 Giugno - Dicembre 2005
SCUOLA NAVALE MILITARE
FRANCESCO MOROSINI - VENEZIA
IN QUESTO NUMERO
Editoriale del Redattore Responsabile:
Umberto Galli Zugaro
Franchigia: prossimi avvenimenti: Santa
Barbara 2005 la Festa a Roma - Luca Binetti,
Viaggio in Cina - Giacomo Roberto Galbo.
Corsi: Orion: 25° - Roberto Greco,
PivoVentennale Halley - Umberto Galli Zugaro
Campaccio: curiosità ed informazioni - Il
riconoscimento dell’Associazione, Il Toti naviga
a Milano - Pietro Branchi, L’imbarco sul Toti
- Rudy Guastadisegni, La Bugia - Daniele
Azzarone, X Trofeo Morosini - Alessandro
IL BROGLIACCIO
Benedetti, Esercito Europeo - Arduino Paniccia,
Il Crest - Massimiliano Pardini, Morosiniano
Medio - Nunzio Difonzo
Dalle Regioni: Trieste incontro con Barcolana
- Nicola Comelli, Il Nordest a Venezia - Rudy
Guastadisegni, 1° incontro nelle Marche Pietro Fioretti, Milano con sorpresa - Piergiorgio
Mancone
Al di qua del ponte: Donne alla Scuola Navale,
Fiocchi e Confetti
Notizie dall’Interno: Inaugurazione Anno
Scolastico 2005-‘06
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
SCUOLA NAVALE MILITARE
FRANCESCO MOROSINI
www.assomorosini.it
Cultura: Oltre - Mickey Bosco
Rassegna Stampa: Cosa scrivono sul Morosini
e Morosiniani
Business: annunci ed informazioni sul mondo
del lavoro.
Dall’Associazione: Convocazione Assemblea
Nazionale Associativa, Assemblea Annuale
Fiduciari e Delegati, Lettera al Corso Deimos,
Elenco Soci ammessi nel 2005, Programma del
Consiglio Direttivo 2004-07, Verbali Consiglio
Direttivo, Elenco Fiduciari Regionali e Delegati
di Corso.
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
La terza striscia... del primo anno
Avete sotto gli occhi il numero 3 de “il Brogliaccio”
nuova serie, che chiuderà il primo anno di
sperimentazione del format e permetterà ai
lettori di trasmetterci l’indice del gradimento sul
lavoro fin qui svolto.
Terzo numero, atteso un po’ più dei precedenti,
forse nello stesso modo in cui agognavamo la
terza striscia.
I tempi più lunghi, questo è di fatto un numero “semestrale”, sono stati dettati anche
dall’intensità del lavoro del Consiglio Direttivo
per due avvenimenti importantissimi, il primo
è il riconoscimento da parte del Ministro della
Difesa della nostra Associazione, che formalizza
un percorso iniziato 22 anni fa.
Il secondo è l’evento Nazionale Annuale che si
terrà a Roma il prossimo 10 dicembre, a Palazzo
Barberini, in cui sono attesi oltre 400 ospiti, il
cui termine d’iscrizione, dato l’alto numero dei
partecipanti è stato prorogato.
Oltre a questi, l’operato del Direttivo, il cui
programma è pubblicato qui, si è particolarmente
indirizzato all’organizzazione delle informazioni,
e alle comunicazioni. Presentiamo, a questo
scopo sintesi dei verbali delle riunioni con
l’augurio di ricevere da tutti voi suggerimenti
per migliorare la funzione di servizio verso tutti
i soci.
Ancora sul numero 3, con piacere ripresentiamo
sulle nostre pagine il punto di vista di Daniele
Azzarone, che dell’originario Brogliaccio è stato
colonna portante, dalle sedi regionali abbiamo
ricevuto notizie di incontri e banchetti, così come
due ricorrenze di Corso, i contributi di molti di
noi si affacciano su queste pagine.
Sempre più preziosi collaboratori, come Pietro
Branchi e Rudy Guastadisegni ci hanno trasferito
le diverse emozioni ricevute dal sommergibile
Toti, che dopo aver ospitato a bordo la crema
dei Sommergibilisti, tra cui alcuni Morosiniani,
ha navigato nel suo ultimo viaggio fino a Milano
dove sarà visitabile dal pubblico dal 7 dicembre.
Riportiamo un contributo “esterno” da parte di
un opinionista d’eccezione di strategia militare,
da sempre amico del Morosini, in collaborazione
con Andrea Castelli.
Umberto Galli Zugaro
La Cina sarà oggetto di attenzione grazie ad
un attività culturale curata da Mickey Bosco e
all’organizzazione di un viaggio da favola curato
da Giacomo Roberto Galbo, per il quale vi
consiglio di affrettarvi.
C’eravamo ripromessi di presentare quest’anno
il Brogliaccio ed il suo primo anno si è concluso,
spetta a Voi però trasferirci i vostri pareri, i
commenti e i desideri di cosa vorreste trovare
sulle “nostre pagine”; ad esempio le lettere
ricevute sulle “Donne al Navale” che espongono
un interessante punto di vista, sicuramente non
condiviso da tutti.
Ci aspettiamo delle repliche.
Queste pagine ospiteranno pareri e visioni di
chiunque voglia poter contribuire alla crescita
della propria Rivista Associativa e soprattutto
di una Associazione, che riunisce poco meno
di 3.000 persone, ma non certo “uomini
qualunque”.
Poche le indicazioni per collaborare: spedite il
vostro articolo all’indirizzo e-mail del Brogliac-
cio, con le foto in alta risoluzione e se ne
avete piacere potete aggiungere le immagini ai
tempi del Collegio/Scuola e una attuale con un
sintetico curriculum dell’autore.
Arrivati alla fine dell’anno, momento di analisi e
revisioni, è anche momento per raccoglierci con
le nostre famiglie e ricaricarci per una nuova
meravigliosa avventura: il 2006, 45° anno
dell’era moderna del “Navale”.
Potremmo incontrarci per gli auguri tutti in un
grande abbraccio a Roma sabato 10 dicembre.
Buon Anno, Buon Lavoro.
Umberto Galli Zugaro
(Corso Halley 1985-’88)
[email protected]
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n° 03 Giugno - Dicembre 2005
FRANCHIGIA
La Notte del Morosini: “Santa Barbara a Roma”
Prorogati i termini della prenotazione
Per il quarto anno consecutivo l’Associazione ha
organizzato un incontro nazionale per tutti noi,
con le nostre compagne, ed amici. Roma è una
tappa fondamentale, è per tutti noi un obiettivo
importante, siamo dovuti passare attraverso tre
anni di rodaggio a Milano, al Café Atlantic, a
Genova una magica notte nell’Acquario e Bari,
ospiti della meravigliosa tradizione pugliese,
per poterci presentare con un evento a Roma,
città che ospita il più numeroso concentrato di
ex allievi.
partecipazione numerosa, che supererà le oltre
350 presenze avute a Milano nel 2002.
La notte di sabato sarà solo la degna conclusione
di un week end appositamente organizzato per
permetterci di godere di Roma, dei suoi piccoli
segreti e della gioia sempreverde d’incontrarci.
Grazie, infatti, all’Associazione Marevivo, e alla
sensibile attenzione del suo Presidente, la dott.
Rosalba Laudiero Giugni si potrà osservare
Roma dopo il tramonto dalle acque del biondo
Tevere, con un cocktail da una visuale magica
proprio portafoglio dei major investor nel settore
informatico. Attraverso una capillare rete di Area
Manager, opera su tutto il mercato nazionale per
garantire in-store promotion, convention, eventi,
così come fa con successo per l’Associazione di
cui è Consigliere dal 2002 e per la quale cura gli
eventi, come già fece per il Quarantennale, e le
feste di Milano, Genova e Bari.
Comitato Milano 2002
Cena Milano 2002
Luca Binetti
In omaggio alle Forze Armate, alla Marina,
ai numerosi di noi che indossano con onore
le stellette, e anche al più anziano di noi, che
ricopre l’incarico di Capo di Stato Maggiore della
Difesa, si è deciso celebrare l’evento di Santa
Barbara il 10 dicembre a Palazzo Barberini,
sede del Circolo Nazionale di Presidio delle
Forze Armate.
L’impegno profuso è stato molto e abbiamo
potuto godere di una visione allargata dello
“spirito di corso”, chi ha collaborato con me, pur
appartenendo ai più diversi corsi ha dimostrato
che lo “Spirito di Collegio” è forte e sentito, la
dimostrazione l’abbiamo avuta anche dalla
ed originale, dopo aver potuto visitare le storiche
Scuderie del Quirinale un luogo denso di cultura
e fascino, grazie alla collaborazione di Andrea
Landolina (Halley ’85-’88)
Vi riportiamo a beneficio di tutti il Programma
e le informazioni utili per partecipare ancor più
numerosi alla “Nostra Santa Barbara”.
Sala Rossa Milano 2002
Luca Binetti
(Corso Halley 1985-’88)
[email protected]
Ingegnere gestionale, Ha aperto dopo la laurea
un’agenzia di servizi che ha visto riempire il
Comitato Genova 2003
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n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Programma della “Notte del Morosini 2005”
VENERDI’ 09 DICEMBRE
Nel pomeriggio sarà possibile effettuare una
visita guidata alle Scuderie del Quirinale (www.
scuderiequirinale.it), spazio espositivo di
notevole interesse artistico.
Dalle 20.00 si potrà partecipare all’”Aperitivo Sul
Tevere” ospiti dell’Associazione Ambientalistica
Marevivo sul Lungotevere Arnaldo da Brescia,
Scalo de Pinedo (http://www.marevivo.it/
chisiamo.php).
SABATO 10 DICEMBRE
Nelle sale di Palazzo Altieri (Piazza del Gesù,
49) gentilmente messa a disposizione da
Banca FINNAT ci s’incontrerà con il seguente
programma:
• 15.00 Conferenza di Fiduciari Regionali e
Delegati di Corso;
• 16.30 Assemblea Straordinaria dell’Associazione Allievi;
• 18.30 Light snack con aperitivo offerto da
Banca FINNAT
e dalle 20.00 finalmente a Palazzo Barberini
inizierà la “Notte del Morosini”. Ingresso in Via
Quattro Fontane, 13.
In breve:
Aperitivo (Sale Giulio Cesare, Angeli e Caminetto, poi dalle 21.00 Salita dallo “Scalone
del Borromini” con visita ai saloni “Pietro da
Cortona” e “Dei Marmi” per accedere alle Sale
Trono, Fresia, Gialla Azzurra e degli Elefanti per
il buffet.
Poco prima di mezzanotte, Stefano Alleva
(Corso Fomalhaut 1979 –‘81) (vedì la pagina
della Rassegna Stampa) con la sua compagnia
di Teatro nella Sala degli Angeli onorerà l’Arte
del Palco con uno spettacolo “a Quadri”.
Al termine e fino alle 3 del mattino nella Sala
Giulio Cesare disco club - Musica con Giancarlo
Belli.
alcune sale di rappresentanza è stata sistemata
una parte della Galleria Nazionale d’Arte Antica
dove si ammirano opere famose tra le quali: la
Fornarina di Raffaello, il ritratto di Enrico VIII di
Holbein, lo scalone del Borromini e il celeberrimo
Salone Pietro da Cortona.
Per chi volesse venire in automobile, ricordiamo
che Palazzo Barberini è sito nel centro di Roma,
luogo notoriamente inaccessibile ad automobili
e praticamente privo di parcheggi lungo la
pubblici:
Autobus:#52-53-61-62-63-80-95-116-119-175204-492-590-630
Metropolitana: Linea A (Fermata Barberini),
seguire i segnali per “ Via Barberini “ o indicare
al Taxi: Palazzo Barberini entrata Via Quattro
Fontane, 13
Sul sito troverete le convenzioni stipulate
dall’Associazione con diversi alberghi, ricordatevi di citare il riferimento “Associazione Morosini” per godere delle tariffe concordate.
La quota di partecipazione è di 80,00 € per gli ex
allievi ed i loro ospiti (Quota STANDARD).
Palazzo Barberini
strada. Per questo motivo si raccomanda a tutti
coloro che desiderassero pervenire alla serata
con la propria auto di parcheggiare nell’apposito
parcheggio di Villa Borghese aperto 24 ore, o
in alternativa si possono utilizzare i mezzi
Per gli allievi degli ultimi 6 corsi (quelli usciti
dalla Scuola dal giugno 2000 ad oggi) e per i
loro ospiti, la quota di partecipazione è di 40,00
€ (Quota RIDOTTA).
Entrambe queste quote comprendono guardaroba, aperitivo, cena, open bar, serata danzante
e cabaret.
Per i bambini (da 4 a 14 anni) la quota di
partecipazione è di 25,00€ (Quota BAMBINI) che
comprende la cena e servizio di intrattenimento/
baby sitting.
Durante la serata, abbiamo pensato, per dare
a tutti o quasi la possibilità di partecipare, ci
sarà un servizio di baby sitting - animazione
per bambini dai 4 ai 14 anni con sala dedicata
(Sala Millevoi) e cena per i piccoli. C’è chi ha
detto che è un’ottima scusa per far conoscere i
potenziali futuri Allievi...
Palazzo Barberini, uno dei più importanti e
sontuosi palazzi della nobiltà romana. Iniziato
da Carlo Maderno nel 1625 per volontà di papa
Barberini, e continuato poi dal Borromini e infine
dal Bernini che lo condusse a termine nel 1633.
Nel 1949 il palazzo è passato al demanio, e in
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n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Per chi preferisce partecipare alla parte finale
della Festa, con ingresso dalle ore 23.00 per
serata danzante: la quota sarà di 27,00 € e
comprenderà guardaroba, ingresso nella sala
da ballo e Open Bar, e a differenza delle altre
quote sarà riscossa al momento.
Importante, per motivi organizzativi e di sicurezza,
la serata è riservata esclusivamente a chi sarà in
possesso dell’invito che sarà recapitato presso
il domicilio indicato nella scheda al ricevimento
delle quote di partecipazione e della scheda
stessa.
Non potranno accedere persone non in regola
con il pagamento della corrispondente quota
della serata.
Coordinamento e segreteria:
Luca Binetti - Halley
3356001538 - [email protected]
fax 02.700425804
Contatti e informazioni:
Riccardo Sensi - Halley
(ROMA e regione LAZIO) - 3292221110
[email protected]
Gianmaria Setti Carraro - Barracuda
3356035085 [email protected]
Piergiorgio Mancone - Sirio
3498644070 [email protected]
Guido Sesani - Antares
(VENEZIA e regione VENETO) - 3486423811
[email protected]
Umberto Galli Zugaro - Halley
3357751471 [email protected]
Alessandro Benedetti - Azzurra
3381582815 [email protected]
Alberto Carnesecca - Excalibur
(BERGAMO e VERONA) - 3474767868
fi[email protected]
Pietro Fioretti - Antares
(TERNI e regione UMBRIA ) 3483330850
[email protected]
Giuseppe Tarsia - Halley
(PADOVA e VENETO) - 3338273025
[email protected]
Giuseppe Polcino - Azzurra
(BARI e regione PUGLIA) - 3920970487
[email protected]
Riccardo Di Bella - Azzurra
(CATANIA e regione SICILIA) - 3486501309
[email protected]
Pietro Branchi - Azzurra
3355965528 [email protected]
Giovanni Pedone - Azzurra
3355876440 [email protected]
CINA: “Sulle orme di Marco Polo” Marzo 2006
Vi alleghiamo il programma di un’opportunità di
viaggio singolare ed avvincente. I tempi per una
migliore organizzazione sono ristretti.
l° Giorno: Italia
Partenza con volo di linea Air China da Roma
per Pechino verso le otto di sera. Volo notturno.
Pasti e film a bordo.
2° Giorno: Pechino
Prima colazione a bordo. Arrivo in mattinata a
Pechino. Primo sguardo alla città attraverso
il tempio tibetano e la piazza Tien An Men, o
piazza della Porta della Pace Celeste, dove
sorge il Mausoleo di Mao.Con i suoi 40 ettari di
estensione, è la piazza più grande del mondo.
Trasferimento in città e sistemazione presso
l’hotel Chan Feng Holiday Inn e similare.
Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio tempo a
disposizione per relax. Cena occidentale in
albergo e pernottamento.
3° Giorno: Pechino
Prima colazione americana in albergo. Intera
giornata dedicata all’escursione alla Grande
Muraglia, che si estende per oltre 6.000 km.
Costruita più di 2.300 anni fa e oggi in gran
parte restaurata è l’unica opera dell’uomo
visibile dallo spazio. Proseguimento per la visita
alle Tombe della dinastia dei Ming, sulle colline
Tian Shou Shan.Non lontano, la via Sacra,
lungo la quale si possono ammirare ventiquattro
animali di pietra e dodici figure umane. Pranzo
in ristorante in corso di escursione. In serata,
banchetto speciale in ristorante con menù a
base di anatra laccata, la specialità locale.
Rientro in hotel.
4° Giorno: Pechino
Prima colazione americana in albergo.
Visita della Città Proibita, residenza degli
Imperatori,monumentale
complesso
di
9.999 stanze su una superficie di 72 ettari,
perfettamente conservato;una vera e propria
città nella città. Proseguimento con la visita al
Palazzo Imperiale d’Estate che sorge su di un
parco di 300 ettari a venti km dalla città. Nei
periodi estivi era abitato dall’Imperatrice Cixi e
della sua corte. Pranzo in ristorante in corso di
escursione. Cena occidentale in albergo.
5° Giorno: Pechino - Xi’an
Prima colazione americana in albergo. In
mattinata, ultime visite: il tempio del Cielo,
situato nella parte Sud di Pechino. Risalente
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n° 03 Giugno - Dicembre 2005
• Euro 35.00 Assicurazione Obbligatoria contro
l’annullamento
- Supplemento singola euro 250.00
Per quanto riguarda la scadenza, gli “step” sono
i seguenti:
- prenotazione: al più presto!
- 1° anticipo Euro 350,00 entro il 10 dicembre
p.v.;
- 2° anticipo Euro 550,00 entro il 10 gennaio
2006;
- saldo al 15 febbraio 2006.
- invio del passaporto per il visto entro 30 gennaio
2006 (il passaporto deve essere con almeno sei
mesi di validità dalla data di partenza.
Comprendo che i tempi sono molto ristretti,
ma certe opportunità arrivano all’improvviso e
vanno colte al volo.
Per qualsiasi ulteriore informazione contattatemi
direttamente: Giacomo Roberto Galbo
cellulare: 335-7529651 casa: 06-9089027
[email protected]
al XV secolo è uno dei più bei monumenti di
Pechino,ove l’imperatore andava a pregare
per i buoni raccolti. Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio,partenza in aereo per Xi’an.
Sistemazione in Hotel Aurum International
e similari. Cena cinese e pernottamento in
albergo.
6° Giorno: Xi’an
Prima colazione americana in albergo. Intera
giornata dedicata alla visita dell’Esercito di
Terracotta,che si trovano ai piedi del Monte
Lishan a 35 km dalla città. Costruito più di 2.000
anni fa per conto del primo imperatore Qin Shi
Huangdi, contiene seimila statue di guerrieri,
cavalli e carri a grandezza naturale disposti in
ordine di marcia. Proseguimento della visita della
Pagoda buddhista, era la cinta muraria della
dinastia Ming, visita della Grande Moschea e
del caratteristico Quartiere Musulmano. Pranzo
in ristorante. In serata,banchetto speciale in
ristorante a base di ravioli, specialità regionale.
Rientro in albergo e pernottamento.
7° Giorno: Xi’an - Hangzhou
Prima colazione americana in albergo. In
mattinata,ultime visite: Il Museo provinciale
e il Mausoleo dell’Imperatore Jingdi. Pranzo
in ristorante. Nel pomeriggio trasferimento in
aeroporto e partenza in aereo per Hangzhou.
Snack a bordo, trasferimento in albergo Ramada
Plaza.
8° Giorno: Hangzhou
Prima colazione americana in albergo. Intera
giornata dedicata alle visite:breve crociera sul
Lago dell’Ovest, visita della Pagoda delle sei
arnlonie, al monastero di Ling Yin, al parco
Huagang ed all’antica farmacia. Pranzo in
ristorante. Cena in ristorante cinese. Rientro in
albergo e pernottamento.
9° Giorno: Hangzhou - Shanghai
Prima colazione americana in albergo. In
mattinata trasferimento alla stazione ferroviaria.
Viaggio alla volta di Shanghai. Trasferimento in
albergo, Baolong e similari. Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, prime visite della città. Cena
speciale in un ristorante tradizionale nel cuore
della città vecchia. A fine cena “Shanghai by
night”: giro in pullman lungo le vie illuminate
della città più vivace ed elegante. Rientro in
albergo e pernottamento.
10° Giorno: Shanghai
Prima colazione americana in albergo. Intera
giornata dedicata alle visite: la città vecchia con
il Giardino di Yu Yuan realizzato nel XVI sec.
nello stile classico delle dinastie Ming e Qing.
Proseguimento della visita ai vecchi quartieri
coloniali, il Museo di Shanghai, il Tempio del
Buddha di Giada. Pranzo in ristorante. Cena
occidentale in albergo.
11° Giorno: Shanghai - Roma
Prima colazione americana. Ultime ore a
disposizione, quindi trasferimento in aeroporto
per il volo di rientro con Air China. Volo diurno.
Arrivo previsto in Italia nel tardo pomeriggio
(alle ore 18.30 a Malpensa, alle 20.45 a Roma
Fiumicino)
Quota di partecipazione: Euro 1.490.00 per
persona
Più:
• Euro 98.00 tasse aeroportuali (possono subire
variazioni in funzione dei costi carburanti)
• Euro 30.00 visto d’ingresso
La quota comprende:
- Pernottamento e prima colazione americana
negli hotels indicati o similari della stessa
categoria;
- Trasferimenti da e per gli aeroporti (o stazioni
o porti, se previsti nell’itinerario);
- Il programma di visite indicato con la guida
privata in lingua italiana;
- L’assistenza di una guida nazionale cinese in
lingua italiana per tutto l’itinerario;
- Il piano di pasti indicato con una bevanda
analcolica per ogni pasto;
- I trasferimenti da una città all’altra in aero
(classe economica) o con altri mezzi indicati;
- Volo intercontinentale ;
- Tasse e percentuali di servizio;
- Tasse di soggiorno a Pechino;
La quota non comprende
- Le bevande oltre a quanto sopra indicato;
- Le mance (obbligatorie per tradizione e
valutabili in circa Euro 40/50 a persona);
- I pasti eventualmente non indicati;
- Le spese a carattere personale;
- Tutto quanto non incluso nella voce “La quota
comprende”
Giacomo Roberto Galbo
(Corso Pegaso 1969-’72)
[email protected]
Ufficiale Superiore della Marina Militare, la cui
versatilità e capacità organizzativa ha permesso
di conciliare la professione militare con le sue
grandi passioni quali la vela ed i viaggi.
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n° 03 Giugno - Dicembre 2005
CORSI
Orion - Nozze d’Argento col Navale
Roberto Greco
Mi sveglio di soprassalto, qualcosa ha turbato il
mio sonno in questa fredda ed umida mattina:
un rumore, un suono, come di tromba. Sono le
6:45, fa freddo qui su, al nord. Ma chi me l’ha
fatto fare a venire qua su? Me ne stavo tanto
bene al caldo a Roma.
No, mi sbaglio, non sono a Venezia, sono ad
Aquisgrana e l’umidità non proviene dalla
laguna bensì dalla pioggia insistente ed infinita.
Né era un rumore di tromba quello che ha
interrotto il mio sonno pieno di bionde valchirie,
no, saranno state le cipolle che ho mangiato
ieri sera. Sono passati più di venticinque anni
da quel dì, quando per la prima volta attraversai
il ponticello che divide il Collegio dal resto di
Venezia.
Mi alzo, vado a cambiare l’acqua al canarino,
mi preparo il caffé ed accendo una sigaretta ed
il computer. Leggo le mails, in mutande, con il
mio caffé in una mano e nell’altra… ma no, non
son più così giovane, mi gratto solamente, lo
giuro! Tra le mail ce n’è una di Damiano, l’unico
anzianissimo con quattro strisce rosse sul
maglione, che scrive al sotto-pivolo, cioè me,
uno dei pochi che è riuscito a sgamare il primo
mese di collegio. Assieme a me c’era il Pillola,
entrammo con un mese di ritardo, e poi? Non mi
ricordo più, sarà l’età.
un paio di sms da Alvise, una paio di Mails da
Damiano e, ma guarda un po’, una telefonata
dal buon Vic (ma da quant’è che non lo sento né
vedo? ben più di 25 anni!) mi convincono.
Ed eccomi finalmente, di nuovo, a Venezia,
come sempre in ritardo, ma questa volta di un
solo giorno. Gli altri son già qui da Venerdì. Io
me la prendo comoda, si fa per dire, visto che
mi son fatto già 2000 chilometri in macchina, da
Aquisgrana a Roma e poi su verso Venezia, ed
arrivo la sera di Sabato, giusto il tempo per farmi
sconvolgere dalla vista di Co Cerullo che mi
accoglie al circolo sottufficiali (mica lo sapevo
il lettore interessato può osservare le foto e
tentare di identificare i personaggi a lui noti
oppure può tentare di associare tali personaggi
alla moglie e figli corrispondenti.
Dopo il buffet nella sala forni, mandiamo
mogli, figli, Ammiraglio e consorte a letto
e ci avventuriamo nelle calli di Venezia,
passeggiando, parlando, ricordando i bei tempi
andati.
Il giorno dopo, primo Maggio, finalmente rivedo
il Collegio (lo so, ora si chiama Scuola Navale,
ma per me è e rimane il Collegio), pieno di pivoli
che ci guardano come se i pivoli fossimo noi.
che c’era anche lui), per fare una doccia,
vestirmi, salutare il buon Gaspare che dividerà
la stanza con me (come farà a dormire non
si sa, visto il mio russare ed i suoni di tromba
menzionati all’inizio) e poi giù nella sala forni,
dove sono ad attendermi i miei cari compagni di
Collegio. Ci son tutti, o quasi. Li riconosco tutti,
solo uno no: il buon Ciccio, che non essendo più
ciccio non è più identificabile.
Insomma, non vorrei qui elencare tutti i presenti,
Facciamo un giro per i locali accompagnati
dal C.te Cusmai e ci meravigliamo di quanto
sia cambiato, non Cusmai - anche lui exmorosiniano uscito dal Navale proprio l’anno
in cui entrammo noi e quindi, per nostra
fortuna, non lo conoscemmo da anzianissimo
– ma il Collegio. Sono cambiati alcuni locali ed
ovviamente gli ufficiali, i sottufficiali, i professori;
è cambiato il modo di andare dei pivoli, di corsa
e con le mani a pugno vicino al petto. Insomma,
Daddi mi manda il programma della riunione per
il venticinquennale che si svolgerà in Collegio il
prossimo 1. Maggio. Ci vado? Non ci vado? Non
è che ne ho poi così tanta voglia, son diventato
pigro. Eh no, Comandante o più precisamente
Ammiraglio, e dai! No che non ero pigro già
allora, lo son diventato… in Collegio!
In effetti son più propenso a non farmi quei 1500
chilometri che mi separano da Venezia, ma poi,
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n° 03 Giugno - Dicembre 2005
non entriamo nel sentimentale ora!
Dopo l’alzabandiera in campaccio ci avviamo
in gruppetti sparsi verso l’interno del Collegio,
abbiamo visitato i vari locali, incluso Olimpo ed
incluso anzianissimo-che-si-fa-una-pennichellain-orari-non-consentiti, sorpreso dalla moglie di
uno di noi e dal Comandante Cusmai (poverino,
chissà che punizione si è preso! Ma non lo
sapeva che era giorno di visite? Altro che
anzianissimo: pivolastro!).
Nella gioia di rivedere dopo così tanto tempo
persone e luoghi a noi cari non ci siamo
dimenticati di uno di noi scomparso in circostanze
tragiche: Andrea Sampietro, detto Santippe, in
ricordo del quale abbiamo celebrato la Santa
Messa in Aula Magna.
Per conlcudere la nostra visita in Collegio ci
siamo avviati in Mensa Ufficiali dove ci attendeva
und buffet luculliano.
E così termina la mia visita in Collegio, devo
ripartire in fretta, mi attende un lungo viaggio.
Tra abbracci e baci saluto tutti e mi avvio verso
Piazzale Roma. È stato un incontro veramente
bello e commovente.
Vi lascio con una citazione presente nel nostro
libro del MacΠ:
“il ritrovarsi dopo momenti o esistenze, è certo
per coloro che sono amici.” (R.Bach).
Roberto Greco
(Corso Orion 1977-‘80)
PivoVentennale Corso Halley
Ottobre 1985
Che facce, che facce che avevamo quella
fresca mattina ad ottobre scorso, che sorrisi,
l’emozione, i sogghigni delle mogli, l’intesa tra i
cuccioli di età diverse, i battiti del cuore erano gli
stessi di allora, ma i sorrisi splendenti.
Il 20 settembre 1985, per alcuni dei Morosiniani
giorni di Maturità, per altri ben prima della
loro nascita, per Noi era una fredda mattina
di sguardi persi, di mamme col labbro tremulo
(poche) e di Papà col petto gonfio d’orgoglio in
cui batteva un cuore rattristato.
Quella mattina a Sant’Elena questi due gruppi di
persone si sono divisi, pensando entrambi che
stava succedendo qualcosa che li avrebbe fatti
crescere.
Una grande emozione, ma pochi sorrisi, chissà
The day after
che cosa c’è al di là di quel ponte di legno dietro
a quella colonna da cui sbuffa Camillo?
Ora l’abbiamo capito, ancora in due gruppi,
Noi Ragazzi del Corso Halley eravamo felici di
ritrovarci grandi, ma emozionati come allora e
l’altro gruppo che si è integrato con le nostre
famiglie di vent’anni prima che pensavano che
qualcosa stesse succedendo... “I nostri mariti,
stanno ringiovanendo”.
Peppino, neo delegato di corso, dopo 18 anni
di mio apprendistato con la vigile attenzione del
Cato e la compostezza organizzativa di Raff,
hanno fatto in modo che ci si potesse rivedere e
che fosse una giornata splendida.
Dopo il ritardo che avevamo comunque
previsto, ci ritroviamo quasi tutti “Sotto i Mori”,
[email protected]
Professionista IT dal 1983, dopo 15 anni di
esperienza nel campo ed in diversi settori si
trasferisce ad Aquisgrana, in Germania, dove
si laurea in Informatica al Politecnico (RWTH
Aachen), specializzandosi in Intelligenza
Artificiale. Collabora con diversi Istituti del
Politecnico. Attualmente attivo nella ricerca
sull’eLearning ed il Knwoledge Management,
con particolare rilievo all’insegnamento e
all’apprendimento delle lingue.
New generation
Aiuto chiamate gli altri...siamo 23!
.8
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
che dovrebbero celebrare nello stradario come
indirizzo a se stante da Piazza San Marco, per
imbarcarci sul motoscafo ed andare a mangiare
a Torcello.
Quasi tutti perché Ste, Costa e Chicco sono
arrivati direttamente al ristorante col Sardone,
ancora con gli occhi frizzanti dal suo addio al
celibato.
Le “famiglie” s’imbarcano sul mezzo della
Guardia di Finanza, che Alberto ha reso
disponibile. Al comando del M.llo Petrosillo, e
del suo equipaggio baby sitter.
Dopo la colletta e le mille chiacchiere, salpiamo
da San Marco e dopo pochi minuti il vocio si
spegne e voltiamo i nostri sguardi a sinistra
verso una casa di mattoni rossi, la nostra casa
per tre lunghi e cortissimi anni. Un’istante dopo
è partito il primo cappottone, le supercazzole e
pernacchie di seri professionisti . . .fino a quel
momento.
Sbarchiamo, incontriamo i festaioli e ci sistemiamo nell’accogliente Locanda Cipriani, con
i bambini fuori al sole che giocavano e noi ci
siamo affogati nel prosecco e nei ricordi, in
egual misura.
Forse raccontare solo l’inizio del nostro incontro
è poco per raccontare tutta la giornata, il
pomeriggio in Collegio, la sera a cena, il resto
del fine settimana veneziano, ma è la sintesi
delle emozioni, ancora una volta, di questi quasi
quarant’enni, con i sospiri di vent’anni prima.
Grazie CNFM.
Fritz
Umberto Galli Zugaro
(Corso Halley 1985-’88)
[email protected]
Consulente d’Azienda e Pubblicitario. Marketing
Strategico e Operativo, Organizzazione
Aziendale e Comunicazione sono le finalità del
suo “mestiere” dopo aver trascorso 12 anni in
gruppi multinazionali arrivando a ricoprire ruoli
da Direttore Marketing e Direttore Generale di
Filiale internazionale. Risiede a Milano, con
Venezia e Roma nel cuore e 14 anni di passato
all’estero. Padre di Vittoria nata a Trieste,
città dove Umberto è docente all’Università
degli Studi nel Master “Analisi e Gestione
della Comunicazione”. Nel Consiglio Direttivo
dell’Associazione dal 1995 ora ne cura “il
Brogliaccio”.
L’emozione
.9
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
CAMPACCIO
.10
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Il Toti è arrivato a Milano
Nella notte tra il 13 ed il 14 agosto il sottomarino
Enrico Toti, dono della Marina Militare al Museo
della scienza e della Tecnologia, è giunto a
Milano al suo ultimo e definitivo ormeggio in via
Olona.
Il lungo viaggio che lo ha portato a Milano è
iniziato al termine della sua vita operativa, nel
lontano 30 giungo 1999, dopo 30 anni di onorato
servizio nelle acque del mediterraneo. Lo scafo
è’ stato infatti impostato il 11 aprile 1965 alla
Fincantieri di Monfalcone, è stato varato circa
due anni dopo (12 marzo 1967) ed è stato
consegnato alla Marina il 22 gennaio 1968.
La grande importanza del Toti è data dal fatto di
essere il primo sommergibile a venir costruito in
Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Dopo
di lui verranno consegnati alla Marina altri tre
battelli gemelli, Dandolo (conservato presso
l’Arsenale di Venezia), Mocenigo e Bagnolini,
che porteranno così nel 1970 a 4 i componenti
della “Classe Toti”
Nella sua vita operativa, seppure non abbia
partecipato ad azioni belliche vere e proprie è
stata caratterizzata da una intensa attività di
sorveglianza della flotta russa del Mar Nero.
Le sue ridotte dimensioni ed agilità (riusciva ad
invertire la rotta di 180° in appena 250 metri) e
la sua particolare silenziosità gli hanno spesso
permesso di eludere gli strumenti di ricerca della
navi di superficie.
Famosa fu quella esercitazione internazionale
in cui il Toti giunse fino sotto la chiglia di una
portaerei nucleare americana prima di segnalare
la sua posizione e che il bersaglio era stato
“colpito e affondato” nel pieno rispetto del suo
motto: “Vincere ad ogni costo”.
Nel 2001, al termine dei lavori di restauro, il
Toti viene rimorchiato dal porto di Augusta fino
a Chioggia, da dove ha cominciato la risalita
lungo il fiume Po fino a Cremona.
Se questa parte di viaggio, la più lunga dal punto
di vista geografico, dura poco più di un mese, per
completare il trasferimento bisognerà attendere
più di 4 anni, a causa della complessità del
trasporto del battello via terra e degli immancabili
ping-pong sulle responsabilità.
Lo scorso luglio sono stati sciolti gli ultimi nodi e
i lavori di preparazione per il delicato trasporto
hanno avuto inizio.
Lo scafo è stato prima privato della vela e della
campana sonar e poi adagiato su due selle che
hanno permesso di completare la pulizia dello
scafo .
Successivamente il battello, che in questa
configurazione pesa comunque 340 tonnellate
ed è lungo 46 metri, è stato posizionato su
due carrelli lunghi una trentina di metri e con
15 assi ciascuno, per un totale di 240 ruote.
Vela e sonar vengono invece posizionati su un
altro mezzo adibito ai trasporti eccezionali che
seguirà passo passo il convoglio principale.
Il convoglio parte dal porto di Cremona la sera
del 8 agosto alla volta di Milano, dove arriverà la
mattina del 14 . Gli 86 km che separano il porto di
Cremona dalla periferia di Milano vengono divisi
in tre tappe che vengono percorse nottetempo
La scelta di viaggiare di notte è stata fatta per
evitare che il trasporto fosse reso più difficile dal
traffico che di giorno caratterizza il percorso.
Il Toti arriva quindi a Milano in via Toffetti la
mattina del 12 agosto dove sosterà per tutta
la giornata in attesa che i tecnici concludano le
operazioni di preparazione del percorso per le
vie cittadine. Le dimensioni del trasporto hanno
infatti reso necessario rimuovere un passaggio a
livello, numerose linee aeree di tram e filobus e
rinforzare in diversi punti i tratti sotto cui corrono
fognature, navigli e metropolitana.
Durante tutta la giornata del 13 agosto il Toti è
oggetto di un continuo pellegrinaggio da parte
.11
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
di migliaia di persone che hanno approfittato di
questa sosta per vederlo da vicino.
Alle 21 del 13 agosto il Toti comincia l’ultimo e più
complicato tratto del suo viaggio verso il Museo.
Durante i 7 km del percorso il convoglio è stato
accompagnato da un’immensa folla festosa
ed orgogliosa di assistere ad simile evento. I
“ghisa”, così vengono comunemente chiamati in
milanese i Vigili Urbani, hanno dovuto faticare
non poco per tenere lontano le persone, che si
accalcavano lungo il tragitto, arrivando anche
a mettere in difficoltà i Genieri dell’Esercito
che dovevano posizionare di volta in volta un
enorme ponte mobile per permettere al Toti di
transitare in sicurezza nei punti più critici.
Dopo aver sfilato per largo Marinai D’Italia,
Piazza Medaglie d’oro e la Darsena il Convoglio
arriva puntuale alla sede del Museo della
Scienza e della Tecnologia in via Olona alle
6 del 14 agosto, dove viene posizionato nello
spazio a fianco al padiglione ferroviario. Lì si
potrà visitare dal 7 dicembre. Lì sarà creata
una parete trasparente che, dopo il restauro
del museo stesso, permetterà a tutti di vederlo,
anche senza addentrarsi nelle sale.
DATI TECNICI
Dislocamento: 536 t in superficie
593 t in immersione
Lunghezza: 46 m
Larghezza: 4,75 m
Immersione: 4,3 m
Apparato motore: 2 FIAT MB 820 Diesel da
570 CV l’uno
1 motore elettrico da 900 CV
Velocità: 9,7 nodi in superficie oltre 14 nodi in
immersione
Quota operativa: 150 m
Profondità di collaudo: 300 m
Autonomia: 3.500 miglia a 6.5 nodi
Equipaggio: 4 Ufficiali e 22 Sottufficiali, Sottocapi e Comuni
Armamento: 4 tubi lanciasiluri da 533 mm per
siluri filoguidati a testa autocercante A184
Il Toti si visiterà entrando dalla parte poppiera
che si raggiungerà direttamente dall’interno
del museo attraverso una passerella. Il
giro comincerà da poppa, ed i visitatori
potranno percorrerlo in tutta la sua lunghezza
attraversando le sale macchine, la camera
di manovra, gli alloggi dell’equipaggio per
terminare poi nella camera siluri di prua.
Pietro Branchi
(Corso Azzurra 1983-’86)
[email protected]
Area Manager Direzione Rete Automotive di
Europ Assistance VAI S.p.A.
Responsabile dei servizi di Rete di assistenza,
per l’ottenimento della Concessione di Soccorso
Stradale Meccanico ai Gestori Autostradali. Si
occupa di formazione tecnica, del mantenimento
e dei controlli di qualità previsti dalla
Certificazione ISO9001 relativi a tutti i servizi
effettuati per conto di Europ Assistance VAI.
Responsabile dei rapporti di Europ Assistance
VAI con Polizia Stradale e Polizie Municipali.
.12
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Primo giorno sul Toti
Nell’estate del 1973 ero un giovane Aspirante
Guardiamarina di belle speranze e mi sentivo
quasi un essere superiore per aver appena
superato il corso di indottrinamento per
sommergibilisti del mitico colonnello Corazzi.
Ero in viaggio per raggiungere la mia prima
destinazione: il sommergibile Enrico Toti a
Messina.
Dopo una cavalcata automobilistica da Taranto,
mi trovavo sull’altissima coperta di un traghetto
che mi stava portando al di là dello Stretto
e guardavo con attenzione tutto ciò che mi
circondava.
Entrata la nave nella rada di Messina, in un
angolo del porto vedo un piccolo sommergibile
che manovra per raggiungere il mare aperto;
un balenottero nero dall’aria goffa in superficie
ma capace di dominare gli abissi e di spezzare
in due una nave con un solo colpo … “Toh,
un sommergibile! Che combinazione, anche
il mio battello si trova a Messina …”. “Come
si chiama il suo sommergibile?” domanda un
marinaio del traghetto che attendeva con me
il momento dell’attracco “Enrico Toti!” esclamo
con orgoglio.
“Ma è proprio quello il Toti” aggiunge il marinaio
indicando il balenottero.
In effetti, guardando bene, sulle vela spicca il
numero identificativo NATO: 506. Sì, è proprio
lui … Ma …. non mi hanno aspettato! Devo
presentarmi a bordo alle 08.00, cioè fra un’ora
… come faccio? Mica posso buttarmi a mare da
qui e raggiungerlo a nuoto!
Un senso di impotente disperazione prende il
posto della sicurezza fino allora ostentata. Non
sapevo più che fare. Mille dubbi mi frullavano
in testa. Che figura ci faccio con l’equipaggio?
E cosa penserà di me il Comandante non
vedendomi all’orario previsto? La mia carriera
di bordo comincia nel peggiore dei modi. E se
mi dichiarano disertore?
Con questi amletici dubbi, appena si abbassa
la rampa del traghetto mi precipito in Arsenale
e mi informo su dove è diretto il sommergibile;
scopro non senza difficoltà che, avendo ultimato
i lavori di carenamento, sta tornando alla propria
base di Augusta per rimanerci. Altri dubbi. Che
faccio? Vado ad Augusta e mi precipito in
ginocchio al Comando del Secondo Gruppo.
Detto, fatto! Dopo due ore sono al cospetto di un
burbero maresciallo che mi comunica di essere
il più alto in grado presente perché è in corso
un’esercitazione. “Torni a presentarsi domani
alle 08.00”.
Per tutta la notte non ho chiuso occhio (un po’
per la preoccupazione di ciò che mi attendeva
ed un po’ per il caldo e le zanzare).
Giorno successivo: 08.00 del mattino. In
perfetta alta uniforme bianca con sciarpa e
sciabola attendo in piedi davanti alla porta sulla
quale sta scritto “Sommergibile Toti – segreteria
Comando”.
Alle 09.00 finalmente compare un sergente
che apre la porta sbadigliando. Mi comunica
che,siccome sono arrivati tardi dal mare la sera
prima, oggi non si lavora. … “Ma come? Io mi
devo presentare al Comandante!” “Ehh! Cosa
vuole che sia … non c’è fretta. Comunque,
mi sembra che il Comandante e il Direttore
debbano farsi vivi fra un’oretta per le pratiche
arretrate”.
Tutta questa apparente disorganizzazione e
superficialità mi pareva inconcepibile, dopo anni
di Accademia.
Alle 11.00 arriva il Comandante, TV Ollandini!
Una tenuta a dir poco fuori ordinanza: calzoni
e camicia caki con qualche macchia di olio o
gasolio, stivali neri da pompiere, niente berretto,
un solo grado da TV sul petto ed un’andatura
altalenante e quasi indolente. Lo segue il
direttore di macchina, STV (GN) Paolo Deana
vestito quasi allo stesso modo ma con molte più
macchie.
Scatto in un perfetto attenti e mi presento
senza dar loro il tempo di scomparire nell’ufficio
“Aspirante Guardiamarina del Genio Navale
Rudy Guastadisegni, comandi”.
“Ah sì … già … ma come, è già qui? … beh, si
rilassi e venga dentro”
SI ERANO DIMENTICATI DI ME ?!
Come se mi avesse letto nel pensiero il
Comandante esordisce “Si sieda e si tolga la
.13
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
ferramenta di dosso, non ci siamo dimenticati di
lei. Ieri avevamo fretta di tornare ad Augusta e
siamo partiti con tre ore di anticipo. Sapevamo
che comunque prima o poi ci avrebbe raggiunti
alla base, lei è un sommergibilista, si deve
saper arrangiare in ogni circostanza … ci scusi
per il disguido. Oggi non si lavora ma da domani
si ricomincia a battere l’onda. Si presenti a
bordo alle 08.00 in tuta e si porti lo spazzolino
da denti … Paolo, cominciamo che ho fretta
di andarmene. … a domani, signor Rudy” (il
cognome gli suonava già troppo lungo)”.
Fuori dalla porta incontro il Comandante
in seconda, TV Sirio Pianigiani che senza
preamboli mi affida al nostromo per ricevere
il vestiario di dotazione e, prima di mensa,
finalmente una faccia nota: l’ufficiale di rotta
STV Enrico Descovich, caro amico e compagno
di gare sportive in Accademia che mi accoglie
cordialmente portandomi in giro in tutta la
base per assicurarsi di mettermi a mio agio
nell’ambiente.
Per tutto il giorno mi sono chiesto in che diavolo
di ambiente mi ero cacciato … ero stato trattato
con inusuale confidenza, si sono addirittura
scusati per il disguido e non mi hanno spivolato
… mah!
Ma dal giorno successivo è iniziata per me una
vita di avventure sopra e sotto il mare condivisa
con uomini di tutti i gradi e le età che hanno
sempre dimostrato di avere una marcia in più nei
momenti critici e due marce in più nei rapporti
umani. Quella prima presentazione sul Toti è
stata per me il benvenuto tra i sommergibilisti,
gente che bada soprattutto alla concretezza
dei rapporti oltre che al mantenimento della
meritata fama di professionalità e serietà. Un
mondo impagabile dal quale non mi sono più
voluto allontanare per 25 anni.
E a quei tempi si cominciava la gavetta proprio
dai Toti.
Rudy Guastadisegni
(Corso Orsa Minore 1967-‘70)
[email protected]
La bugia è l’aspetto più interessante della verità.
Ritorno a scrivere con molto piacere su queste
pagine, grazie a Guido, e proprio oggi, (11
settembre 2005 n.d.r.) quando si celebra un
anniversario di morte e di terrore, ma che ha
piuttosto il sapore del quarto compleanno di una
guerra che continua, brutta, sporca, e cattiva
come tutte le guerre, che - però - vinceremo
noi perché abbiamo più ragione di quelli che ci
hanno attaccato.
L’occidente dove viviamo possiede giustizia
e libertà diffuse, e quindi è in stato di pace,
perché la pace, questo valore fragile e prezioso,
tanto sbandierato e colorato e pure frainteso,
è semplicemente l’effetto di queste due cause
messe insieme in anni duri da gente altrettanto
dura, e ce la meritiamo.
E’ quasi ovvio che l’unico, perfettibilissimo,
regime dove si trovano questi fondamentali
ingredienti sia solo quello democratico, ed è
anche per questo che due democrazie non
potranno mai dichiararsi guerra, potranno pure
.14
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
provare reciproche e temporanee antipatie,
ma la guerra no, quella si combatte solo tra
regimi non democratici, o tra questi e una o più
democrazie.
Il punto è che quattro quinti del mondo non è
democratico, e spesso pure molto povero,
e praticamente con giustizia assente, e con
libertà non pervenuta, ma con una notevole dosi
di morti ammazzati per fatti d’armi, oltre che di
fame, che è una malattia ben più distribuita di
tante altre combattute da fiocchettini rossi, ed
è pure curabile, con vaccini a base di pasti
frequenti ed abbondanti.
E tanto di quanto accade nei citati quattro quinti,
è direttamente imputabile anche al nostro
quinto, dove spesso, se c’eravamo, stavamo
dormendo, nella più classica tradizione delle
anime belle.
Adesso, forse per i problemi della bilancia dei
pagamenti, ci si è messo in testa di esportare
valori pregiati, oltre che bibite gasate, polpette
e patatine fritte. Sono preoccupato di giustizie
con senape, o libertà e maionese. Credo nella
cucina etnica, nelle ricette locali, nei sapori
diversi, anche se mangio più volentieri i piatti di
casa mia
Agosto è stato un mese di vacanze, di piogge,
inondazioni, ed incidenti aerei. Per uno che
sfama la prole occupandosi di trasporto aereo,
e che spesso vola pure, il vero dramma, dopo lo
strazio delle vittime e delle loro famiglie, è stato
ascoltare, vedere, e anche leggere cofane di
sciocchezze sulle cause di detti disastri.
Ora, premesso che le analisi per comprendere
quanto è successo, sono lente e laboriose,
quindi non compatibili con i tempi della cronaca,
si sparano titoli incompatibili, appunto, con la
necessità di fare luce.
E allora avanti con chi la spara più grossa.
Io, forse l’avete intuito, non sono il quinto
evangelista, provo semplicemente a spiegare
che gli aerei sono delle macchine, progettate da
computer, costruite da robot, con milioni di pezzi
con tolleranze vicine allo zero assoluto, pilotate
da uomini.
E adesso l’anello più debole di tutta la catena è
proprio lui: l’uomo. Piloti, meccanici, controllori
dello spazio, ma non solo.
Provo ad essere più chiaro. Attualmente
l’affidabilità della macchina supera quella degli
uomini che sono incaricati di far volare un aereo,
che rimane uno strumento, molto sofisticato,
ma pur sempre uno strumento in mano ad
altri. Credo che in un futuro non molto lontano,
con buona pace delle varie lobbies coinvolte,
saliremo su aerei telecomandati da computer,
dove il pilota sarà chiuso in una teca con sopra
scritto: aprire solo in caso di emergenza.
Questo non può escludere che un progetto di
aerei mostri errori, o che le procedure di talune
manovre in volo o in officina, possono causare
confusione e talvolta anche problemi importanti.
Come è pure vero che quando un aereo cade si
va in prima pagina, forse perché un incidente,
che in questo caso si chiama disastro, confligge
con il modo più sicuro che esista di muoversi,
ma è soprattutto verosimile che non diminuisce
il numero, già enorme, di persone che ha paura
di volare, più di quelle che ce l’hanno per il treno,
l’auto, le corriere o l’ascensore, ma questo è un
altro discorso, come quello che ci induce a dire
che il sole sorge e tramonta, con buona pace
del fatto che continua, per fortuna, e da tempo,
a stare fermo.
Buon viaggio!
Daniele Azzarone
(Corso Antares 1971 –‘74)
[email protected]
Dottore Commercialista con Master all’Università
di Washington. Oggi è Amministratore Unico
di Consulta srl, Roma Società di consulenza
industriale, rappresentante in Italia di Air Alps
Aviation, Innsbruck – Austria dopo esser stato
Presidente ed Amministratore delegato della
Malev Italia spa, Linee aeree italo-ungheresi ed
innumerevoli altri rilevanti incarichi.
X Trofeo Scuola Navale Militare “F. Morosini” – II “Morosini Students Cup 2005”.
Dal 23 al 25 Settembre 2005, presso il Lido di
Venezia, la Scuola Navale Militare “Francesco
Morosini” – in collaborazione con l’Associazione
Nazionale Scuola Navale Francesco Morosini,
la Classe Laser e con il patrocinio della Regione
Veneto, della Provincia e del Comune di Venezia
– ha organizzato l’omonimo Trofeo Velico, giunto
alla X^ edizione.
Dalla scorsa edizione il Trofeo ha assunto le
caratteristiche di un Campionato Studentesco
Italiano ed Europeo di Laser, con la
denominazione di “Morosini Students Cup”.
Tale iniziativa si è posta l’obiettivo di sviluppare
nei giovani la cultura del mare e la passione
per la vela, in un contesto – quello della città
lagunare che ospita la Scuola – ricco di storia e
tradizioni marinare.
Anche quest’anno la nostra associazione ha
svolto un ruolo determinante nell’organizzazione
della manifestazione sia attraverso il supporto
logistico e tecnico grazie alla disponibilità di
Pietro Branchi, Giovanni Pedone (corso Azzurra
1983–‘86), Andrea Paciocco (Corso Deimos
2002-‘05) sia nella ricerca di sponsors tra gli
.15
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
ex allievi.
Guido Sesani, (Corso Antares 1971-‘74) che
insieme a me rappresentava il Consiglio Direttivo
dell’Associazione, hanno infatti collaborato al
buon esito della manifestazione raccogliendo
numerose adesioni di sponsorizzazione tra
numerosi ex allievi. Tra i molti ricordiamo
GianAlberto Zapponini per Telesya Sistemi,
Sebastiano Pulina per Ingemar, Luca Binetti per
Multitime, Paolo Ciocci per Eurovinil.
La scelta dell’imbarcazione tipo Laser, barca
olimpica di larghissima diffusione in tutto il
mondo, è stata dettata dall’intento di estendere
la possibilità di partecipazione al maggior
numero di giovani possibile. I 30 studenti iscritti,
di età compresa tra i 15 ed i 20 anni, hanno
partecipato con imbarcazioni appartenenti alle
sottoclassi Laser 4.7 e Laser Radial.
La manifestazione si è svolta in tre giornate,
con regate di flotta nei primi due giorni e play off
per l’assegnazione del Trofeo Challenge, vinto
dalla squadra del Veneto davanti a San Marino
e Morosini. Nelle classifiche di sottoclasse si
sono imposti la squadra ligure di ChampagnatYacht Club Italiano nel Radial e la squadra del
Circolo Nautico Santa Margherita di Caorle nel
4.7. Sono stati assegnati premi anche nella
classifica individuale divisa per sottoclasse
(Edoardo Bartolini dello Yacht Club Italiano nel
Radial, Giulia Masotto dei Canottieri Mincio
Mantova) ed altri premi ai migliori classificati
tra le ragazze, gli equipaggi stranieri ed i più
giovani. A contorno della manifestazione hanno
avuto luogo alcuni eventi sociali che hanno
coinvolto gli equipaggi in gara, autorità locali ed
appassionati dello sport velico.
L’evento si è svolto interamente presso le
strutture della Scuola Navale e la sede a mare
della Marina Militare, presso lo Stabilimento
Elioterapico della Marina Militare a S. Nicolò Lido di Venezia.
La cerimonia di premiazione degli atleti e
delle squadre, ha visto la partecipazione
del Comandante dell’Istituto di Studi Militari
Marittimi di Venezia, del Comandante della
Scuola Navale, di Alessandro Benedetti in
rappresentanza della nostra Associazione nella
sua qualità di Delegato per le attività Sportive,
dei rappresentanti di MIUR, Regione, Provincia
e Comune e di alcuni membri dei Circoli Velici
veneziani. Il Trofeo Challenge, in vetro prodotto
dall’artigianato veneziano, è stato offerto dal
Comune di Venezia.
La manifestazione ha riscosso molto successo
tra i giovani atleti, che hanno molto apprezzato
la possibilità di visitare la Scuola Navale e di
entrare in contatto con la Marina Militare nella
splendida cornice di Venezia.
Per il prossimo anno la nostra Associazione
si è sobbarcata l’onere di aumentare il proprio
coinvolgimento nell’organizzazione del Trofeo
affiancando la Marina Militare nella gestione
di un evento che è e deve diventare un
appuntamento fisso per i giovani e per tutti gli
ex allievi. E’ allo studio infatti l’idea di affiancare
al Trofeo un sorta di campionato ex allievi su
monotipi che vedranno i nostri soci sfidarsi nelle
acque lagunari.
Sailing Channel trasmetterà un ampio servizio
sulla manifestazione a dicembre secondo il
seguente calendario.
REGATA MAGAZINE ep. 23 (Trofeo Morosini)
Prima emissione
15/12/2005 ore 22.00
Passaggi successivi
16/12/2005 ore 7:30 - 14:00 - 16:30 - 23:30
17/12/2005 ore 20.30
18/12/2005 ore 15:30
Alessandro Benedetti
(Corso Azzurra 1983–‘86)
[email protected]
Avvocato civilista, specializzato in diritto
internazionale, ha esercitato la professione
legale in Italia ed all’estero. Attualmente risiede
a Milano. Appassionato di vela, ha partecipato a
numerose regate nazionali ed internazionali.
.16
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Esercito Europeo: risposta giusta alle nuove minacce?
Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo
hanno tenuto un incontro al vertice il 29 aprile
scorso. Vogliono accelerare la realizzazione
di un Esercito Europeo. E vedono in questo
la soluzione per opporsi nell’avvenire con più
di efficacia alle guerre unilaterali (o secondo
molti “illegali)” degli USA. E’ questa una buona
iniziativa? O questo nuovo Esercito non farà
che rendere il mondo meno sicuro?
Le preoccupanti e alterne vicende del conflitto in
Iraq, la guerra asimmetrica contro il terrorismo,
lo stato di guerriglia ormai endemico nelle
Repubbliche a sud della Russia e nel Caucaso
non possono non costringere noi cittadini europei
ad una approfondita riflessione sullo stato della
Difesa comune e la necessità di costituire una
vera e propria forza armata dell’Unione Europea.
Lo stesso Presidente Ciampi si fa interprete di
questo bisogno e dichiara: “L’Esercito Europeo
va costituito al più presto”
Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo
vorrebbero costituire una Forza d’Intervento di
60.000 uomini, da schierare nel tempo massimo
di 60 giorni e da impiegare in operazioni della
durata di almeno un anno laddove non sia stato
previsto l’impiego di forze Nato, per assolvere
compiti cosiddetti “di Petersberg”. Vale a dire:
missioni umanitarie, di soccorso a popolazioni
colpite da calamità e di mantenimento della pace
(conflitti a bassa intensità) e missioni di unità di
combattimento nella gestione delle crisi, incluse
le missioni tese al ristabilimento della pace
(conflitti ad alta intensità). Per potere schierare
60.000 uomini, le nazioni europee forniranno un
contributo complessivo di 100.000 uomini che
costituiranno il bacino dal quale prelevare le
forze più idonee all’assolvimento del compito.
Nella provvisoria suddivisione dei compiti la
Francia si occuperebbe ad esempio di satelliti
militari e di aerei senza pilota, la Spagna di
rifornimenti in volo, l’Olanda di missili balistici di
teatro, la Germania di trasporti aerei strategici
e operazioni di combattimento e salvataggio, il
Portogallo di forze speciali, il Belgio di operazioni
di evacuazione umanitarie, la Gran Bretagna di
strutture di comando; l’Italia guiderà il team per
la protezione nucleare, biologica e chimica.
Non e’ chiaro quale sarà lo status di questa
nuova Forza Armata, lo stesso Javier Solana
prudentemente minimizza dichiarando: “Non
si realizza un Corpo d’Armata europeo, ma
contingenti nazionali che restano sotto il
controllo nazionale e sono messi a disposizione
per missioni decise in comune”, tuttavia,
comunque la si voglia interpretare, l’iniziativa e’
una novità che risponde a bisogni relativamente
nuovi.
In realtà questa esigenza inizia ad essere
pesantemente avvertita all’inizio dello scorso
decennio quando, tra lo sbigottimento e la
sorpresa generali, invece della pace e della
libertà tanto agognata si scatenarono nelle
Repubbliche indipendenti createsi dopo la
dissoluzione della ex-Jugoslavia una serie
di feroci guerre di sterminio anche a sfondo
etnico e religioso, chiuse violentemente con
i bombardamenti in Serbia e la caduta di
Milosevic. I conflitti nei Balcani mostrarono
una Europa troppo spesso inconcludente e
restia ad intervenire quando sarebbe state
utile e necessario farlo, in un territorio che era
stato già origine della Prima Guerra Mondiale,
coacervo di molti mali e pericoli per la stabilità e
lo sviluppo non solo del nostro continente ma di
tutto il globo, presentando infatti in spaventosa
anteprima Ie stigmate del terrorismo guerrigliero,
del nazionalismo becero, delle guerre tra tribù e
componenti religiose e razziali.
Fu invece il decisionismo americano a mettere
la parola fine. L’Europa non era stata nemmeno
capace di minacciare sanzioni severissime
verso Ie neonate Repubbliche che operavano
in termini di minacce e di scontri tra loro.
Ma soprattutto emerse chiaro che, indecisa
alI’interno della Nato, I’Europa non aveva
comunque una propria brigata o un elicottero o
una nave da mettere in campo se ce ne fosse
stato bisogno.
Tuttavia I’esperienza estremamente negativa
di una Unione cui si addossavano tante
responsabilità, totalmente disarmata ed in balia
di scontri interni tra filoamericani e pacifisti,
tra nazioni teoricamente alleate ma in realtà
ancora profondamente divise da interessi più
o meno confessabili, servì almeno a dare il via
nel duemila alla proposta di una forza militare
unita.
Con il successivo periodo di radicali riforme
sancito dalla Costituente Europea può finalmente
aprirsi un percorso parallelo destinato a sanare
il pericoloso vuoto nell’ambito della sicurezza e
della difesa del vecchio continente. Il crescente
divario con Ie forze armate USA e il dato di
fatto che esse non rappresentino più l’ombrello
protettivo come nei lunghi anni della ‘’Terza
Guerra Mondiale” virtuale, ovvero la Guerra
Fredda, impone di proseguire lungo questa
strada.
Oggi la Guerra Fredda non c’è più, ma c’è
la necessità di riequilibrare (politicamente)
i rapporti con la superpotenza americana,
dando voce ad un vero “governo europeo”
capace di rappresentare gli europei nel mondo.
Sotto questo aspetto l’”Esercito Europeo” non
avrebbe certo la funzione di rivaleggiare con
quello americano bensì quello di rafforzare le
istituzioni mondiali della cooperazione, offrendo
all’ONU una ulteriore opzione di intervento nelle
aree di crisi.
Lo impongono anche le limitazioni delle risorse
a livello di ciascun Stato membro per la ricerca
e gli investimenti in campo militate, sempre più
costosi e sofisticati, e la professionalizzazione
delle forze armate che punta sempre più sulla
qualità invece che sulla massa.
Sarà altrimenti assai difficile per I’Europa
intervenire e proteggere i propri interessi riguardo
problemi esiziali come I’approvvigionamento
energetico, la stabilizzazione dei suoi confini,
iI controllo dell’immigrazione, dei rischi
connessi al terrorismo e all’eventuale uso
di armi di distruzione di massa. L’America
ha dato la risposta, giusta o sbagliata che
sia, dell’intervento preventivo unilaterale: e
l’Europa? E’ veramente concepibile, oggi, una
unica intelligence europea ed un unico Ministro
di Esteri e Forze Armate diverse e separate?
Sorprendentemente
numerose
ricerche
demoscopiche evidenziano un dato positivo: il
63% dei cittadini europei è favorevole ad una
politica estera comune e ben il 71% è favorevole
ad una politica di difesa comune (a merito dei
cittadini italiani, le percentuali più alte si sono
registrate in Italia, oltrechè in Grecia).
Come evidenziato da alcuni analisti, l’Europa
non è uno Stato, perché ad oggi non detiene
né una diplomazia né un esercito. Eppure, la
costituzione di un corpo diplomatico europeo è
prevista già per il 2015. Pur nella sua storia così
ricca e vasta, unione di 25 paesi che producono
poco meno di un terzo del prodotto lordo
mondiale e sempre più angosciata da problemi
di sicurezza, l’EU non ha la forza di prendere il
toro per Ie corna e affrontarlo, diventando vero
soggetto di politica internazionale.
L’EU, a causa dell’operato dei suoi stessi Stati
membri, vive nell’anonimato presso le Nazioni
Unite, (Gran Bretagna e Francia sono gli unici
membri europei del Consiglio di Sicurezza
.17
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
dotati di armamenti nucleari), presso l’OSCE e
presso il Consiglio d’Europa. L’Unione seguita
quindi ad esser un gigante economico (malato),
un nano politico ed una pulce dal punto di vista
militare.
Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo
sembrano decisi comunque a proseguire con
il dossier difesa europea . L’Inghilterra meno,
ma il suo ruolo di ponte con gli USA resterebbe
quanto mai importante e i vertici militari inglesi,
ancora scettici, potrebbero capire che il peso
europeo in seno alla Nato e quindi il loro ruolo
sarebbe rafforzato dalla eliminazione della
frastagliata presenza di eserciti piccoli e grandi
con addestramento, strategie e armamenti
diversi e non omogenei.
Certo il tema della difesa comune europea tocca
interessi enormi e corporazioni temibili da oltre
DALLE REGIONI
Trieste
La bora tesa che spazzava Piazza Unità d’Italia, il
mare increspato che sbatteva prepotentemente
sulle rive e centinaia di barche a vela pronte a
dare vita, come ogni anno, a quella meravigliosa
festa del mare che è la Barcolana. Trieste ha
accolto così un piccolo gruppo di morosiniani
del nord - est che ha deciso di ritrovarsi lo
scorso venerdì 7 ottobre.
L’incontro era stato organizzato da Nicola
Guarino, dell’Excalibur, fiduciario regionale
per il Friuli - Venezia Giulia e, principalmente,
era rivolto agli ex-allievi residenti in Regione.
In realtà, però, alla cena ha partecipato una
nutrita rappresentativa di “cugini” veneti che
ha rimpolpato le fila dei morosiniani friulano
- giuliani, storicamente non troppo numerose.
Così, oltre al sottoscritto, dell’Espero, a Nicola
Guarino, al suo compagno di corso Antonio
Calligaris, a Paolo Richiardi dell’Orsa Minore,
ad Alberto d’Attimis Maniago del Fomhalaut e
ad Alessandro Marzo, anche lui dell’Espero,
hanno partecipato, dal Veneto, il responsabile
dei fiduciari regionali Alberto Carnesecca
(Excalibur), il tesoriere dell’Associazione Guido
Sesani (Antares) e Federico Federici (Espero).
Ma non è finita:
infatti, ci hanno fatto visita anche Jacopo
Ballerini, massese del Maelstrom e Alessandro
Sancilio, pescarese dell’Espero. Da ricordare,
infine, anche la presenza delle Signore
D’Attimis Maniago e Richiardi, che hanno avuto
la pazienza di sopportarci per tutta la serata!
Come ogni occasione d’incontro fra ex allievi,
una cinquantina di anni fa, quando fu costituita
la CED, rimasta poi lettera morta. Fu quello il
primo tentativo di creare l’Esercito Europeo, nel
1954, quando, in piena guerra fredda, venne
proposta la creazione della “Comunità Europea
di Difesa” tra Francia, Germania, Italia e Benelux.
All’epoca De Gasperi (dietro suggerimento
di Altiero Spinelli) chiese che, accanto alla
CED, si creasse una vera e propria Comunità
politica, quale quadro istituzionale necessario a
governare e controllare l’Esercito Europeo. La
CED fu bocciata al Parlamento francese per
una manciata di voti, grazie all’azione congiunta
di ‘euroscettici’, comunisti ed estrema destra. E
l’egemonia americana si consolidò nei 50 anni
successivi.
Il reggimento franco/tedesco di Kohl e Mitterand,
la Forza di Reazione Rapida sono stati
ulteriori generosi tentativi sui quali I’apparato
anche la cena di Trieste è stata un bel momento
di divertimento e serenità. Ma la cosa più bella
rimane sempre la stessa: il modo, cioè, in cui
subito si entra in sintonia, gli uni con gli altri. Si
fa conoscenza e, poi, passati solo pochi minuti
già si chiacchiera, si ride e si scherza come se
ci si frequentasse da sempre. E non è colpa del
buon vino che ha accompagnato la serata! Di
novità particolari da segnalare, a dire il vero, non
ce ne sono, se non quella che, finalmente, noi
ex allievi del Friuli Venezia Giulia siamo riusciti
ad organizzare un nostro incontro regionale
che, siamo certi, ben presto sarà ricordato come
il primo di una lunga serie. A proposito di ciò, è
dell’industria militare europeo, interessatissimo,
e’ rimasto però alla finestra. A questo punto i
governi europei devono cogliere l’occasione
per far riaprire alla nuova Commissione questo
dibattito, forti del fatto che il testo della nuova
Carta Costituzionale non prevede l’unanimità
dei paesi membri in materia di decisioni militari
e difesa.
Arduino Paniccia
Segretario Generale I.G.E.S. - Istituto Alti Studi
Economici Giuridici e Strategici di Gorizia Docente presso I’Università di Trieste e Consulente ONU.www.arduinopaniccia.net
In collaborazione con
Andrea Castelli
(Alphard 1975 – ‘78)
[email protected]
necessaria a questo punto una comunicazione
di servizio: nelle prossime settimane, infatti, sarà
programmato un nuovo incontro all’insegna di
ribolla e castagne in mezzo agli splendidi scorci
autunnali che il Carso sa regalare.
Un ringraziamento, dunque, a tutti coloro che
hanno partecipato alla bella serata triestina, con
l’auspicio di rivederci presto nell’estremo oriente
italiano.
Pale a Prora!
Nicola Comelli
(Corso Espero 1998-’01)
[email protected]
da sx: Jacpo Ballerini (Maelstrom), Alberto Carnesecca (Excalibur),
Federico Federici (Espero)
da sx: Guido Sesani (Antares), Nicola Guarino (Excalibur), Nicola Comelli (Espero, autore dell’articolo), Alberto D’Attimis Maniago (Fomalhaut) e signora, Alberto Carnesecca
(Excalibur, in piedi), Paolo Richiardi e signora, Alessandro Marzo (Espero), Jacpo Ballerini (Maelstrom), Antonio Calligaris (Excalibur)
.18
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Riunione a Venezia degli ex allievi del Morosini del nordest
La sera di venerdì 11 novembre, nel campo
della Tana a Venezia, davanti al Circolo Ufficiali
della Marina Militare strani gruppetti di individui
dall’aria sospetta si aggiravano furtivi in cerca
di qualche cosa … dopo breve ricerca e verifica
dei numeri civici, tutti si infilavano tra le bianche
colonne dell’ingresso del Circolo Ufficiali della
Marina Militare di Venezia e vi sparivano dentro
senza più dare notizia di se. Nulla di misterioso
o di segreto, erano tutti ex allievi del Morosini
colà convenuti per una serata conviviale.
Da tempo ormai questi incontri si susseguono
con cadenza all’incirca bimestrale e sono
organizzati da un gruppetto di “ex” che gravita
nel “nordest” e si svolgono prevalentemente nei
dintorni di Padova e Venezia.
Quella delle cene sociali è una sana abitudine di
chi ha qualche cosa di comune da condividere e
in quanto a questo sicuramente i morosiniani ne
hanno da vendere. Non si tratta semplicemente
di compagni di classe e nemmeno di compagni
di corso … la fratellanza è estesa a tutti gli ex
di qualunque corso; tutti ragazzi che hanno in
comune la stessa impagabile esperienza di tre
anni vissuti insieme intensamente condividendo
24 ore al giorno ogni istante del miglior periodo
di gioventù. Esperienze che possono essere
capite pienamente solo da chi le ha vissute e
condivise.
Ecco perché i raduni sono aperti a tutti. E così è
stato anche quello di Venezia.
La città costituisce un’attrazione già di per sé
stessa, se poi si aggiunge la possibilità di visitare
l’antico Arsenale e il sommergibile Dandolo
e di poter godere della magica e rilassante
atmosfera autunnale, le attrattive si moltiplicano
e le adesioni lievitano.
Alla serata veneziana hanno partecipato
ex allievi provenienti da molte città alcuni
accompagnati da mogli, fidanzate, compagne;
addirittura una giovane coppia appositamente
giunta in volo da Catania … una quarantina
di persone che, per un raduno estemporaneo
costituiscono un numero ragguardevole..
La cena servita nelle sale del Circolo, ancorché
ottima ed abbondante è stata solo il pretesto per
tuffarsi tutti insieme nei ricordi e le esperienze
comuni, nei resoconti dell’attuale e nei progetti
della futura vita … un sano e salutare tuffo
nella più sincera e spensierata amicizia che ha
accomunato ragazzi (perché tali siamo sempre)
di corsi che riempiono quasi 40 anni di elenchi,
dal più anziano presente (corso 1967-1970) ai
più giovani (corso 1997-2000).
Arrivederci alla prossima in zona Padova/
Vicenza.
Al circolo
Mizar
Halley & Co
Rudy Guastadisegni
(Corso Orsa Minore 1967-‘70)
[email protected]
.19
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
1° Incontro dei
Morosiniani della
Regione Marche
Si è svolto ad Ancona il primo incontro dei
Morosiniani della Regione Marche. Giovedì
24 novembre presso il Circolo Ufficiali Marina
alla presenza dell’Amm. Paolo Pagnottella
Comandante in Capo del Dipartimento Militare
Marittimo dell’Adriatico. La serata è stata
organizzata da Francesco Mannucci nominato
lo scorso anno Fiduciario della Regione Marche
e, se è vero che il buon giorno si vede dal
mattino, ci possiamo attendere grosse cose da
questa Regione.
Oltre trenta partecipanti tra ex allievi e
consorti nella splendida sala delle feste del
Circolo di Ancona riservata interamente a noi
Morosiniani.
Aperitivo, cenetta da leccarsi i baffi e, dulcis
in fundo, super torta con una grande scritta
al cioccolato: “Associazione Nazionale F.
Morosini”.Al termine hanno preso la parola
Francesco Mannucci Fiduciario delle Marche
che ha ringraziato i partecipanti di aver aderito
alla serata, l’Amm. Paolo Pagnottella ha
testimoniato l’orgoglio di essere Morosiniani,
ricordando quanto è stato fatto da lui e da
tutti gli altri alti Ufficiali ex allievi per arrivare
ai traguardi che oggi sono stati raggiunti dalla
Scuola Navale Militare.
Ha concluso la serata Pietro Fioretti Consigliere
Segretario dell’Associazione che ha portato
il saluto del Presidente Francesco Caroleo
Grimaldi e del Consiglio Direttivo. Ha poi elencato
le importanti tappe raggiunte dall’Associazione
in questi ultimi anni ed i nuovi programmi cui sta
lavorando l’attuale Presidenza, con particolare
enfasi per evento del 10 dicembre a Roma, cui
ha invitato i presenti a partecipare numerosi.
Il Presidente del Circolo Com.te Mainardi ha
simpaticamente offerto al Segretario Fioretti i
locali del Circolo Ufficiali di Ancona per tutte le
nostre future iniziative: riunioni, cene o feste.
Francesco Mannucci ha dimostrato a tutti che
un Fiduciario, con un po’ di buona volontà,
può organizzare importanti momenti di
aggregazione per facilitare la conoscenza tra gli
ex allievi e rinvigorire il nostro orgoglio di essere
Morosiniani.
Pietro Fioretti
(Antares 1971-’74)
[email protected]
Cena Milanese
Il 21 ottobre a Milano presso l’Alchimia una
ventina e più di ex si sono ritrovati ben ospitati in
una struttura nuova e diversa rispetto a quelle
che hanno normalmente fatto da cornice alle
cene morosiniane a Milano.
La nuova location,con un stile a metà tra il rock
cafè e il locale tipico da happy hour milanese,
ha reso piacevole la serata e facilitato le
presentazioni a quanti tra di loro ancora non si
conoscevano.
Scegliendo questo locale, non solo abbiamo
dimostrato di saper trovare sempre posti nuovi
ma si è reso possibile anche un incontro stile
“Carramba che sorpresa”, infatti si è scoperto
quasi subito che il proprietario del locale e
Gian Maria erano stati compagni di classe alle
elementari.
La serata è trascorsa tranquilla, ed ha visto il
ritorno sui palcoscenici morosiniani dopo quasi
quindici anni di Alberto Gavazzi, noto head
hunter milanese nonché morosiniano doc nello
stile e nell’animo.
Probabilmente (o quanto meno lo speriamo)
diventerà un assiduo frequentatore delle nostre
scorribande più o meno culinarie in giro per la
provincia.
La serata ha visto partecipi ancora altri, da
Marco Rizzo ad Umberto Galli Zugaro, da
Tomaso Roccatagliata e consorte a Giovanni
Pedone e Pietro Branchi accompagnato dalla
deliziosa Paola.
Insomma la serata è stata l’ennesima occasione
per rinverdire i propri ricordi con il racconto delle
esperienze di ognuno, nonché una occasione
eccezionale per fare un “who is who” tra noi
morosiniani.
Speriamo alla prossima di essere sempre di
più.
Piergiorgio Mancone
(Corso Sirio 1996-‘99)
[email protected]
Il Crest “La tradizione militare
... appesa al chiodo“
Massimiliano Pardini
Da qualche decina d’anni a questa parte
moltissimi Enti e Reparti delle Forze Armate e
dei Corpi di Polizia italiani si sono dotati di un
proprio “crest”, cioè di uno stemma ottenuto in
fusione, generalmente in bronzo, in ottone od in
altro metallo, posto su di uno scudo di legno. La
tradizione vuole che questo tipo di oggetto, che
normalmente porta il nome e l’effige dell’Ente
e del Comando che rappresenta, venga
solitamente offerto come ricordo ai visitatori di
riguardo ed agli ospiti e venga poi affisso alle
pareti degli uffici e degli studi come un vero e
proprio trofeo. E’ infatti molto frequente trovarli
appesi all’interno degli uffici di Autorità civili e
militari, di Comandanti di Reparto o di nave,
dei circoli Ufficiali e Sottufficiali, nei quadrati
delle navi da guerra, nei saloni d’onore ecc.
Ultimamente poi sono sempre più numerosi i
privati collezionisti, appassionati di “militaria”,
che possiedono vere e proprie raccolte di tali
oggetti.
La parola “crest” è un termine anglosassone
che ha vari significati: uno di questi rimanda
al concetto di “stemma”, emblema usato come
ornamento. Il “crest”è insomma un oggetto che
raffigura un simbolo, un distintivo.
Questo genere di “gadget” costituisce per così
dire una novità, in quanto, prima del secondo
conflitto mondiale, in Italia non se ne conosceva
quasi l’esistenza. La tradizione del “crest” è
qualcosa che affonda le proprie origini negli usi
delle Marine Militari straniere dell’Ottocento.
Ogni nave, disponeva infatti di una propria
medaglia. Queste erano di svariati metalli: da
quelle d’oro, che venivano normalmente regalate
agli Ufficiali di un certo rango che, all’atto del
loro cambio d’incarico, sbarcavano dalla nave,
a quelle d’argento e di bronzo, di minor pregio,
offerte in omaggio a coloro che visitavano
l’imbarcazione. Non esistevano particolari
norme circa le loro dimensioni e forme e ciascun
equipaggio poteva sbizzarrirsi, affidandosi alla
.20
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
fantasia dell’artista cui veniva commissionata
l’opera. Ad ogni buon conto, l’effigie della
nave ed il suo nome non erano rappresentati
solo su questa medaglia metallica che doveva
servire da oggetto ricordo, ma anche su altri
ornamenti prettamente marinareschi, come
i tappi di volata dei cannoni ed i copribitte. Le
navi da guerra di una volta, infatti, disponevano
di numerosi cannoni collocati in coperta, i quali
venivano letteralmente “tappati” alla sommità
della canna, per proteggerli dal salmastro, da
appositi accessori, normalmente in legno di
forma cilindrica. Su tali ornamenti erano incisi
vari stemmi araldici ed il nome della nave. Le
dimensioni di tali tappi erano espressamente
regolamentate da apposite circolari dei Comandi
della Marina. Quasi tutte le navi militari (almeno
le maggiori, cioè corrazzate ed incrociatori)
avevano già un loro stemma, fedelmente
riprodotto sui tappi di volata e copribitte posti
a poppa. Con il tempo, anche in Italia si è
pensato bene di applicare medaglioni metallici
con impresso lo stemma ed il nome della nave
su supporti lignei a forma di scudo per farne
degli oggetti ricordo esteticamente pregevoli
e stilisticamente eleganti. Presso altre Marine,
prime tra tutte quelle britannica e statunitense,
già esisteva la tradizione del “crest”, inteso come
oggetto ornamentale. Soprattutto nella Royal
Navy, le cui tradizioni marinaresche sono tuttora
molto sentite, il “crest” è un simbolo molto diffuso
e molto apprezzato già da tempo. In Inghilterra,
infatti, le sue tradizioni risalgono all’ottocento.
Anche la Marina Militare italiana, dopo aver
aderito alla N.A.T.O., venendo ad operare a
stretto contatto con le altre Marine consorelle,
ha cominciato ad apprezzare e valorizzare
questo oggetto decorativo, ideale per costituire
“merce di scambio” tra gli equipaggi. Oggi,
comunque, analogamente alla Marina Militare,
anche le altre Forze Armate ed i Comandi degli
altri Corpi dello Stato hanno adottato propri
“crest” come simboli. Sono moltissimi, infatti,
i reggimenti ed i battaglioni dell’Esercito, gli
stormi dell’aeronautica Militare e gli altri reparti
delle Forze Armate e delle Forze di Polizia che
si fregiano di un proprio simbolo a forma di
“crest”. Molto spesso vengono personalizzati
con targhette metalliche, per lo più d’ottone o
di bronzo, ma possono essere d’alluminio o
addirittura di ceramica colorata.
Lo scultore, cui viene commissionato il prototipo
del medaglione in metallo che verrà apposto
sullo scudo in legno, deve predisporre il lavoro
prima realizzando un modello di plastica o
in cera, dal quale ricava la forma od il calco
in gesso, poi, su questo calco, verrà colato il
metallo fuso. Una volta ottenuta questa prima
fusione, essa, opportunamente cesellata per
eliminare eventuali imperfezioni, è pronta per
essere prodotta in serie.
Massimiliano Pardini
(Corso Azzurra 1983-’86)
[email protected]
Ufficiale superiore della Guardia di Finanza, ora
in servizio a Roma, collabora con il Brogliaccio
con chine e disegni presenti in questo e nei
precedenti numeri de “il Brogliaccio”.
Massimiliano Pardini
NOTIZIE
DALL’INTERNO
Inaugurazione Anno
Scolastico 2005-‘06
Domenica 27 novembre nei locali della Scuola
Navale Militare, si è tenuta la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno Scolastico alla presenza di
numerose autorità militari e civili. Il primo benvenuto ufficiale agli allievi del 1° corso 2005-‘08.
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n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Storia di un morosiniano medio
Tutto iniziò un tiepido sabato primaverile del
2002 quando, tornando da scuola, trovai
con grande stupore una lettera proveniente
dal Comando Reclutamento e Forze di
Completamento “Puglia” che mi invitava a
partecipare al concorso per le scuole militari
“Nunziatella” di Napoli e “Teuliè” di Milano. Avrei
potuto studiare, viaggiare, praticare sport, vivere
con tanti coetanei, ricevere una formazione
di eccellenza. Entusiasta, corsi a ricercare
ulteriori informazioni su internet, dove venni a
conoscenza del Morosini. In poche ore capii
che avrei partecipato ad entrambi i concorsi;
mi attirava l’idea di allontanarmi da casa,
studiare, praticare tanti sport: avrei intrapreso
la prima vera battaglia della mia vita. Ne parlai
subito con mia madre, che comprese la mia
scelta. Mio padre invece rimase diffidente e
scettico, ma mi lasciò fare. Nei giorni successivi
scoprii che anche alcuni miei amici avrebbero
partecipato al concorso per le scuole militari
dell’Esercito. Ci avventurammo così in quella
fredda e misteriosa Foligno per la prima prova,
il test di cultura generale. Davanti era seduto un
ragazzo piuttosto grassottello e dall’aria allegra
e simpatica… “Ciao, mi chiamo Ciro Corigliano,
pratico equitazione e lotta greco-romana” Dopo
qualche mese saremmo diventati compagni
di corso. Fui io a parlargli del Morosini e a
convincerlo a partecipare al concorso. Nel mese
di maggio sostenni le prove fisiche, sanitarie e
attitudinali, mentre in giugno l’ultima prova orale,
risultando vincitore per i posti riservati alla scuola
di Milano. Forse non ancora completamente
consapevole di quello a cui andavo incontro,
anche se amareggiato, ero soddisfatto e fiero
delle mie scelte. Durante i primi giorni del mese
di Luglio mi recai ad Ancona presso il Centro di
Selezione della Marina Militare per il concorso
del Morosini. Rincontrai Ciro e conobbi tanti
altri ragazzi. Nel bel mezzo delle vacanze
estive arrivò a casa il fatidico telegramma che
comunicava la vincita del concorso e la data di
presentazione. Giunsi a Venezia con mia madre
e mia zia. Mi attirava inoltre l’idea romantica del
mare e sognavo di diventare un futuro ufficiale
di marina. Furono i giorni più lunghi della mia
vita. Il tempo non passava mai: le giornate
trascorrevano tra infinite fila a riposo alto nello
scantinato per le prove dei corredi, a studio,
piedi uniti e gomiti stretti, e in campaccio, pugni
al petto. La prima impressione fu sicuramente
Nunzio Difonzo
un forte disorientamento. Ma poi nacquero le
simpatie, le amicizie, quelle vere, non quelle
dei reality, e nonostante qualche lacrimuccia,
cresceva in me e nei miei compagni la voglia
di fare, di impegnarsi, di continuare, perché un
semplice ostacolo non poteva fermare la nostra
corsa. Al Morosini ho trascorso tre anni intensi
e meravigliosi. Ho imparato ad essere una
persona sicura, forte, responsabile, sincera,
leale, intraprendente e a far propri quei valori
tanto assenti, se non quasi disprezzati, dalla
maggior parte dei giovani d’oggigiorno.
Agli allievi di oggi consiglio solo di non avere
la cattiva abitudine d’invocare l’unità del corso
solo nelle situazioni di comodo, per nascondersi
nella massa e per non assumersi le proprie
responsabilità e di vivere intensamente ogni
singola situazione che il Collegio offre.
Per il Morosini pale a prora!
Nunzio Difonzo
(Corso Deimos 2002-‘05)
[email protected]
.22
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
AL DI QUA
DEL PONTE
Lettere:
Le Ragazze Allieve?
Caro Umberto,
So che questa lettera è un po’ “poco
diplomatica” (per così dire), ma in effetti la mia,
oltre all’espressione della mia opinione, voleva
essere anche una provocazione per accendere
un dibattito con gli altri lettori.
Non mi meraviglia il fatto che chi sia uscito più
di recente sia contrario. In fondo, lo sappiamo
tutti, il Morosini ogni anno è diverso e continua
a cambiare insieme ai nuovi allievi: quello che
era più che normale quando eravamo pivoli noi,
già per i nostri pivoli sembrava un’eresia. Io che
sono uscito l’anno scorso so sicuramente meglio
com’è ora la vita in Collegio di chi ci è stato
30-40 anni fa, come chi è uscito quest’anno lo
sa meglio di me. Quello che voglio dire è che
il Morosini non lo fanno gli ex-allievi, lo fa chi
ci vive ogni giorno. Non è un caso che tra di
noi siano appunto i più giovani a non volere
le donne in Collegio: sappiamo bene com’è la
vita là dentro e possiamo immaginarci come
sarebbe stato diverso (e non certo migliore) se
ci fossero state le donne.
Molti forse non lo sanno, ma anche chi è in
accademia (soprattutto ex-allievi, ma non solo)
non si trova bene con le donne; quante volte
vengono usati due pesi e due misure..?
Un argomento che scotta, quello che ci viene
proposto… se davvero le donne dovessero
entrare al Morosini (cosa che mi auguro non
accada), possiamo dire definitivamente addio
alle tradizioni. A tutte le tradizioni. Se già ora,
grazie al comando, la “Scuola Navale Militare”
sta diventando sempre più un “collegio
delle orsoline” (terrei a precisare che qui sto
estremizzando, ma penso che renda bene l’idea)
dove i poveri pivoletti vengono tenuti sotto ad
una campana di vetro, dove chi osa pronunciare
la parola “tradizione” viene immediatamente
esorcizzato, dove il pivolo ad ogni capriccio
viene soddisfatto come un bambino viziato
e dove ogni ex-allievo che abbia meno di 30
anni viene etichettato come il peggiore dei
criminali…
Ormai più che collegio, sembra un albergo:
4 franchigie a settimana, un permesso ogni
2 settimane già dal primo anno (quando i più
fortunati di noi tornavano a casa la prima volta
per il ponte dei morti…) e il cellulare autorizzato
(mentre noi perdevamo la maggior parte delle
nostre ricreazioni per fare la fila ai telefoni,
spesso senza riuscire nemmeno a chiamare).
Per non parlare poi della sveglia posticipata
di mezz’ora... E ora, come se non bastasse,
dovrebbero arrivare anche le donne? Beh,
allora addio Morosini. L’unica differenza tra chi
starebbe dentro e chi fuori sarebbe (forse) la
lontananza da casa e la comodità di non doversi
muovere troppo per fare un po’ di sport.
E a pensarci bene anche i rapporti con i
compagni di corso cambierebbero. Non solo per
eventuali “contese”, ma perché, diciamocelo,
quando ci sono le donne non ci comportiamo
come quando siamo tra di noi: finiremmo per
nasconderci dietro false maschere e non ci
mostreremmo veramente per quello che siamo.
Si andrebbe a perdere tutto di quel posto.. del
“Nostro Morosini”.
Di positivo ci sarebbe eventualmente un
sorprendente boom demografico… E poi mi
domando: quale padre (che sia ex-allievo o
non) manderebbe la propria figlia sedicenne in
un posto come quello? Chi mi garantisce che a
nessuno di 180 ragazzi (per lo più minorenni)
vengano idee malsane su come “soddisfare
i propri bisogni”, magari abusando addirittura
della sua anzianità? Non è raro che a quella
età non si pensi troppo alle conseguenze
delle proprie azioni… Forse varrebbe la pena
rifletterci.
Un caloroso PALE A PRORA a tutti voi
Nikolaus Simeone
(Corso Perseus 2001-‘04)
[email protected]
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n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Caro Umberto,
Quanto all’inchiesta a fine Brogliaccio su
“Le donne e il Navale”... beh speravo fosse
in riferimento a qualche storia di squalo o le
classiche ragazze “di corso”.
Alla domanda: “Mandereste vostra figlia
al Navale?”
Risponderei: “Mio figlio
immediatamente, mia figlia no”. Non vorrei
con questo scoraggiare gli altri ex a farlo, anzi
confidando nell’estetismo degli ex-allievi (viste
cioè le gnocche che gli ex si portano in giro) e
con un briciolo di statistica genetica favorevole,
mio figlio potrebbe avere una compagnia di
corso altrettanto “piacevole”. Forse non ho
l’esperienza e quindi la maturità per pensare
a cosa consigliare a una figlia, probabilmente
terrorizzerà anche mandare un figlio maschio
in Collegio. Sinceramente non ne ho mai
parlato con i miei, io a suo tempo l’ho fatto e
basta, incuriositissimo, ma senza aspettarmi
niente, le sorprese sono state tutte positive e
ricordo che mio padre non mi ha mai trasmesso
il minimo dubbio sull’andare o meno. Mi ha
sempre mostrato la cosa come un’opportunità
eccezionale, qualcosa che se lui ne avesse
saputo dell’esistenza alla mia età ci sarebbe
andato di corsa. Ecco, in realtà ora credo che lui
non ci sarebbe mai andato, resti tra noi, ma mi
trasmetteva un tale entusiasmo che non ho mai
avuto il minimo dubbio che fosse quella la cosa
Fiocchi e confetti
lavoro a L’Aquila!), e Francesca hanno avuto la
loro prima figlia: Maria Sole, nata a Bari.
Terenzio Cerqua (Corso Excalibur 1990-‘93) ha
visto nascere il secondo figlio: David nato l’11
giugno 2005, si unisce a Gemma la sorellina, e
mamma Gabriella.
Il 7 Ottobre Angelo Nacci (Corso Alamak, 1984’87), responsabile regionale della Calabria (ma
per poco visto che si è appena trasferito per
Edoardo Sanfelice di Monteforte, di seconda
generazione Morosiniana del (Corso Excalibur
1990-‘93) l’8 ottobre scorso si è sposato con
Roberta Roho. Il fatto che lei sia sorella di un
altro ex-allievo ci fa ben pensare ai geni del loro
futuro.
migliore da fare. Insomma ero un ragazzino
un po’ rincoglionito a 16 anni, con una fiducia
smodata nelle persone. Credo che il collegio
faccia comunque bene, che tu sia troppo sicuro
di te, che tu sia insicuro, ma anche se sei
normale, ti da comunque un valore aggiunto.
Per una donna credo potrebbe essere un’
esperienza che dà una volta e mezza quanto dà
a un uomo, perché forse una donna oggi deve
avere più carattere di un uomo per affermarsi
allo stesso modo.
Teodoro Menna,
(Corso Naumacos 1995-‘98)
teo.menna@ katamail.com
Maria Sole Nacci
.24
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
-promozione della cultura e dell’arte
-formazione
-protezione e valorizzazione dell’ambiente.
LO STATO DELLE COSE
L’Associazione Oltre onlus, attiva nel campo
della cooperazione internazionale e della
promozione di un’educazione interculturale,
registra le trasformazioni socio-antropologiche
e i processi di trasmissione dei meccanismi
culturali.
L’immaginario che va costituendosi è determinato
da agenti educativi diffusi e non intenzionali: le
potenzialità dei media, le differenze di genere,
l’emersione di nuove generazioni immigrate, di
nuovi saperi e di nuovi metodi.
In questo campo discontinuo, tra integrazione
lavorativa e marginalità culturale, avviene
l’indagine
qualitativa
e
micro-storica
dell’Associazione Oltre, che raccogliendo
racconti sociali e tematiche individuali, dà voce
ai “nuovi” cittadini.
Oltre onlus è un’associazione non lucrativa di
utilità sociale che ha lo scopo di promuovere
l’interazione e la cooperazione tra popoli di
diverse culture. Opera nei settori:
-beneficienza
RASSEGNA STAMPA
Elisa di Rivombrosa
Da qualche giorno, nel centro storico della città
di Otranto , è in corso il riallestimento del set
della Fiction di Canale 5 “Elisa di Rivombrosa
2”. La produzione ha scelto Otranto come
location per le riprese (iniziate i primi dicembre)
di questa fiction-kolossal in costume. Cinzia
Th Torrini, che ha girato solo i primi sei episodi
(gli altri sette sono diretti da Stefano Alleva,
corso Fomalhaut 1979-’81), spiega perché
Otranto: “Questo centro storico si inquadra
alla perfezione con il paesaggio del tempo, ed
il mare è perfetto come Golfo di Napoli; certo
saranno necessari alcuni interventi di computer
grafica, ma la location, per la seconda parte
di “Elisa di Rivombrosa”, non potrebbe essere
migliore. È la prima volta che giro nel Salento
e l’impressione è ottima, come sempre il primo
giorno è il più problematico perché le comparse
devono imparare a recitare, ma tutti sono stati
bravissimi”. Gli splendidi abiti d’epoca, realizzati
dal costumista Claudio Cordaro, rendono
ancora più radiosa la protagonista Vittoria
Puccini, orfana in questa seconda serie del suo
grande amore (l’attore Alessandro Preziosi non
Oltre in Cina
Da maggio a ottobre 2005 l’Associazione
Oltre onlus è in Cina – Kunming, Yunnan con un équipe di quattro persone, su invito
di un’unità di lavoro cinese, con lo scopo di
istruire cuochi e personale di un ristorante con
doppia cucina italiana e cinese. Il progetto è
quello di uno scambio Italia-Cina che prevede
di favorire scambi culturali, accademici e
artistici, promuovere l’internazionalizzazione
della qualità e del lifestyle italiano e incentivare
all’autenticità dei prodotti tipici.
La squadra in Cina è composta da due sinologi
parlanti correntemente cinese, un’esperta
di comunicazione e marketing e un cuoco
professionista.
Oltre in India
L’Associazione Oltre onlus collabora da due
anni con una organizzazione non governativa,
Shanti, che opera a Pondicherry dal 1997. Il
progetto consiste in una rete di micro-credito
per le donne locali e al soddisfacimento dei
fa più parte del cast), che ci confida i suoi timori
dopo il grande successo della scorsa stagione,
che l’ha fatta diventare una star del mondo
dello spettacolo: “Quest’anno ci sono molte più
aspettative intorno a noi, mentre l’anno scorso
nessuno si aspettava un successo così grande.
L’affetto della gente è il più bel riconoscimento
per un’attrice, poi qui è tutto fantastico, io c’ero
stata solo una volta per un week end, e sono
stata felicissima di tornarci”.
Quindi, Vittoria Puccini ed il resto della troupe
ritornano dopo cinque mesi ad Otranto per
completare le riprese del serial Tv “Elisa di
Rivombrosa 2”.
Da lunedì 9 maggio 2005 è iniziata la seconda
parte delle riprese che terminerà a fine mese.
Elisa di Rivombrosa 2
Per la direzione delle nuove puntate di Elisa
Di Rivombrosa, sono stati scelti due registi:
Cinzia TH Torrini (che diresse già le puntate
della prima edizione di Elisa Di Rivombrosa) e
Stefano Alleva.
Stefano Alleva: E’ nato a Milano. Consegue
il Diploma di Maturità classica presso il liceo
“Marco Polo” di Venezia, sezione distaccata
presso il Collegio Navale Militare “F. Morosini”.
bisogni primari dei loro figli.
Oltre a Milano
Nel febbraio 2005, Oltre onlus ha organizzato,
all’interno della campagna contro il razzismo
promossa da CGIL e da La Camera del Lavoro
Metropolitana di Milano, con il Patrocinio della
Provincia di Milano, il “Febbraio Cinese”, un
ciclo di 3 conferenze con l’obiettivo di avvicinare
la popolazione milanese alle realtà cinesi
cittadine.
A gennaio 2006, nella settimana dell’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea cinese
“TRADIZIONI TEMPORANEE, CONTEMPORARY TRADITIONS” , Oltre onlus propone
una serie di incontri, in diverse zone della città
(Isiao, NABA, Casa delle Culture…), tra gli
artisti cinesi dello Yunnan e il pubblico milanese
che finalmente potrà confrontarsi con l’arte e la
cultura cinese senza intermediari.
Mickey Bosco
(Corso Andromeda 1997-’00)
[email protected]
+39 347 6025085
Vice presidente Onlus “Oltre”
Nel 1984 ottiene il Diploma di filmmaking 16/35
mm presso la “New School of Social Research”
di New York city. Quindi, nel 1986, consegue
il Diploma di tecniche di regia televisiva e di
lavorazioni elettroniche dell’immagine presso il
“Center for New Television of Chicago”.
Produzione: La T.P.I. (Together Production
International) opera nel settore delle produzioni
cine-televisive da circa vent’anni. Fondata
da Guido e Maurizio De Angelis, a molti noti
come Oliver Onions e attraverso centinaia
di colonne sonore realizzate, arriva alla sua
prima produzione nel 1983 con il film per la tv
“Quando ancora non c’erano i Beatles”. Durante
la lunghissima vita di questa società sono tanti
i successi che l’hanno portata ad essere una
delle maggiori aziende del settore. “La storia
spezzata”, “Il cielo non cade mai”, “Pensando
all’africa”, “Incantesimo”, “Renzo e Lucia” e
molti altri, questi sono alcuni dei titoli che la
T.P.I. presenta nel proprio Curriculum Vitae.
Ed oggi una nuova scommessa, dopo l’enorme
successo della prima serie che ha catturato
l’attenzione di tutto il pubblico italiano, vincendo
4 telegatti nel 2004, la T.P.I. produce il capitolo
secondo di Elisa di Rivombrosa.
www.ilsonline.it/elisadirivombrosaparteseconda.html
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Monsieur - giugno 2005 “La fucina dei Gentiluomini” di Luca Liguori
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Azienda veronese leader nella vendita di
prodotti alimentari biologici con una rete di 46
supermercati specializzati in Italia e in Spagna
RICERCA
alle dirette dipendenze del Responsabile
Acquisti le seguenti figure professionali:
a. buyer prodotti food secchi
b. buyer prodotti food freschi
Per entrambe le posizioni il candidato ideale
è un diplomato/laureato max 35 anni con
esperienza di almeno 2 anni nel settore acquisti
preferibilmente alimentare.
E’ indispensabile la conoscenza della lingua
inglese mentre è gradita la conoscenza di quella
tedesca. Si richiede inoltre buona conoscenza
dei principali strumenti informatici.
Si offre ambiente di lavoro giovane e dinamico
adatto per persone abituate a lavorare in team e
in linea con i valori legati alla salute dell’uomo e
alla tutela dell’ambiente.
Inviare curriculum con autorizzazione al
trattamento dei dati personali secondo D. lgs
196/2006 a NaturaSì Spa Via L. De Besi 20/
C 37139 Verona c.a. Resp. Risorse Umane
oppure via mail a: [email protected].
MAS
Convocazione Assemblea straordinaria
E’ convocata per il giorno sabato 10 dicembre
2005 alle ore 16,30 presso Palazzo Altieri –
Piazza del Gesù n. 49 a Roma (ospiti di Banca
Finnat Euramerica) l’Assemblea straordinaria
dell’Associazione Morosini.
Ordine del giorno:
1. Relazione del Presidente;
2. Relazione del Segretario;
3. Relazione del Tesoriere;
4. Approvazione modifica statutaria che preveda
l’ineleggibilità del Presidente dopo due mandati
consecutivi, (proposta F. Caroleo Grimaldi);
5. Approvazione modifica statutaria per adeguare
i poteri di firma alle direttive Bankitalia;
6. Varie ed eventuali.
Alle ore 15,00 - e fino alle ore 16,15 - presso
la stessa sala convegni si terrà la Conferenza
Ai Fiduciari Regionali, ai Delegati di Corso
Convocazione Assemblea Nazionale Soci
e Assemblea Nazionale Responsabili di
Funzione a nome del Consiglio Direttivo,
informiamo che anche quest’anno, nel mese
di dicembre, avrà luogo il tradizionale incontro
degli Ex-allievi organizzato dalla nostra
Associazione.
La data prescelta è quella di sabato 10 dicembre
p.v. ed il programma è strutturato come segue:
• ore 15:00, Conferenza dei Fiduciari Regionali
e Delegati di Corso, c/o Palazzo Altieri - Via
Degli Astalli, 19.
• ore 16:30, Assemblea Straordinaria Soci c/o
Palazzo Altieri.
• ore 21:00, Cena di Gala e Serata Danzante
c/o Palazzo Barberini, sede del Circolo Ufficiali
Vincenzo Grande ex allievo del corso Andromeda. Dopo la stupenda esperienza collegiale ha
deciso di studiare Giurisprudenza ora ci comunica di essersi laureato con 110 e lode all’Università di Siena. La prima cosa che gli è venuta
in mente è stata quella di contattare un po’ di
ex allievi, sperando di trovare qualcuno disposto
ad aiutarlo nella ricerca di uno studio legale o
comunque di altra occupazione in campo giuridico.
Contattare Vincenzo Grande
([email protected])
la MAS srl società di consulenza immobiliare per istituti bancari e fondi immobiliari, al 75
% morosiniana, nei prossimi mesi amplierà la
sua rete di liberi professionisti periti immobiliari.
Sono gradite segnalazioni di ex allievi ing./arch.
iscritti all’albo.
Contattare Giuseppe Polcino ([email protected])
o Alessandro Benedetti ([email protected])
DALL’ ASSOCIAZIONE
A tutti i soci
VINCENZO GRANDE
della Città di Roma - Via Barberini, 18.
annuale dei Delegati di Corso e Fiduciari
Regionali cui sono invitati, come di consueto,
anche i Morosiniani interessati. A seguire
l’Assemblea e vin d’honneur offerto dalla Banca
Finnat.
Roma 05/11/2005
Il Consigliere Segretario Pietro Fioretti
Il Presidente Francesco Caroleo Grimaldi
convenzioni con hotel, programmi alternativi
per le consorti o servizi logistici creati ad hoc),
potranno essere reperiti quanto prima sul sito
www.assomorosini.it.
Nell’informarti che, come di consueto, una
lettera di convocazione sarà presto inviata via
posta elettronica a tutti gli ex-allievi, soci e non
soci, e considerato anche il ruolo da te rivestito
all’interno dell’Associazione, ti ricordiamo che il
tuo aiuto nel promuovere l’evento e nella raccolta
di adesioni, sarà come sempre fondamentale per
la riuscita della manifestazione. Ti rammentiamo,
altresì, che per una ottimale organizzazione
della serata, le eventuali adesioni dovranno
giungere quanto prima ai referenti indicati nei
comunicati che seguiranno la presente.
Nella speranza di poterti quindi incontrare a
dicembre, ti rinnoviamo i nostri più cordiali saluti,
e rimaniamo a disposizione per ogni ulteriore
chiarimento.
Ulteriori dettagli per organizzare il viaggio o
relativi alla permanenza nella Capitale (quali
[email protected]
Alberto Carnesecca
(Corso Excalibur 1990-’93)
Responsabile Fiduciari Regionali
fi[email protected]
Alessandro Benedetti
(Corso Azzurra 1983-’86)
Responsabile Delegati di Corso
.31
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Caro ex-allievo del Corso Deimos
È con grande piacere che, a nome del nostro
Presidente, Francesco Caroleo Grimaldi e del
Consiglio Direttivo tutto, ti do il benvenuto quale
neo-iscritto all’Associazione Nazionale della
Scuola Navale Militare “F. Morosini”.
Come certamente saprai, infatti, a seguito della
maturità conseguita nel Luglio 2005, in qualità di
Ex-allievo anche tu sei stato automaticamente
ammesso alla nostra Associazione. Tale
iscrizione rimarrà gratuita fino al termine
dell’anno in corso mentre, se vorrai continuare
a partecipare alle attività associative, la quota
annuale prevista per i successivi tre anni
(2006, 2007, 2008) ammonterà ad € 20,00,
ridotta alla metà rispetto alla quota ordinaria
(€ 40,00) al fine di agevolare il tuo status di
studente.
Oltre 40 Corsi hanno preceduto la tua esperienza
tra le mura del Navale, e ciò nonostante, ognuno
durante i tre anni percorre una strada unica,
rendendo ciascun allievo fiero della propria
bandiera e della propria Scuola. Queste sono le
sensazioni che di primo acchito si provano dopo
aver varcato il ponte per l’ultima volta da allievo:
quelle stesse sensazioni che accomunano la
nostra esperienza, grazie alla cui ricchezza
percepiamo la forte coesione che ci lega.
É con questo spirito che t’invito, pertanto,
a non abbandonare il legame con i tuoi
Compagni di Corso, con tutti gli Ex-allievi e con
l’Associazione della Scuola che ne rappresenta
la storia, ulteriormente legittimata da un recente
riconoscimento istituzionale resoci dal Ministro
della Difesa.
Anche per questo, approfitto per inviarti il file
recante i dati per contattare i Fiduciari Regionali
che saranno a tua disposizione per qualsiasi
necessità o dubbio di carattere professionale
come fossero dei tutor speciali o, se preferisci,
dei fratelli maggiori per le questioni di carattere
più personale.
Per tua informazione, i Fiduciari Regionali
hanno la funzione di coordinare e promuovere la
socializzazione tra gli ex-allievi di diversi Corsi,
residenti in una medesima regione, attraverso
l’organizzazione di cene, eventi o qualsiasi
manifestazione sociale intesa a perseguire i fini
di cui sopra.
In questo senso, pertanto, quale interfaccia
con l’Associazione ciascun Ex-allievo avrà a
disposizione due figure, potendo riferirsi al
proprio Fiduciario Regionale oltre che al proprio
Delegato al Corso, che per il Corso Deimos è
Jacopo Piccolo ([email protected]; 347/7697116
oppure 338/8660502). Alle stesse figure ti
preghiamo di presentarti quanto prima, e di fare
loro riferimento qualora ti trasferisca presso
un nuovo domicilio o, infine, nel segnalare
ogni cambio di recapito (in particolar modo
indirizzo e-mail e numero di cellulare), per
agevolarci nell’aggiornamento dell’annuario che
raccoglie i dati di tutti gli ex-allievi.
Ciò non toglie che, anche i membri del Consiglio
Direttivo, oltre che i delegati speciali nominati
dallo stesso, saranno a tua disposizione per ogni
necessità o desiderio di collaborare attivamente
con l’Associazione.
Ricordandoti, infine, che potrai reperire ogni
ulteriore informazione sul sito www.assomorosini.
it, da cui potrai anche scaricare periodicamente
“Il Brogliaccio”, la rivista ufficiale degli Ex-allievi,
colgo l’occasione per informarti che, come
di consueto anche quest’anno, nel mese di
dicembre è previsto l’incontro istituzionale dei
soci appartenenti alla nostra Associazione.
L’evento, che quest’anno si svolgerà il 10
dicembre a Roma presso Palazzo Barberini,
tra le altre cose costituisce solitamente una
magnifica occasione per accreditare il Corso
più giovane tra le fila degli Ex-allievi.
Nella speranza di poterti quindi incontrare a
dicembre, ti rinnovo ancora una volta il nostro
benvenuto, e rimango a disposizione per ogni
eventuale chiarimento.
Alberto Carnesecca
(Corso Excalibur 1990-‘93)
Responsabile Fiduciari Regionali
fi[email protected]
ELENCO SOCI AMMESSI EX STATUTO DAL CONSIGLIO DIRETTIVO NEL 2005
n° 680 Piergiulio Bellotti corso SAGITTARIO 1968 / 1971 n° 681 Michele Dicristo corso ESPERO 1998 / 2001 n° 682 Pierpaolo Carafa corso HYPERION 1992 / 1995 n° 683 Roberto Pulella corso HALLEY 1985 / 1988 n° 684 Filippo Emanuel corso ALKAID 1981 / 1984 n° 685 Alberto Garofano corso MIZAR 1978 / 1981 n° 686 Antonio Tambuscio corso
MAELSTROM 1991 / 1994 n° 687 Leonardo Sardella corso FOMALHAUT 1979 / 1982 n° 688 Tommaso Gustavo Consalvo Delvecchio corso FOMALHAUT 1979 / 1982 n° 689 Giuseppe Ceci corso ALDEBARAN 1972 / 1975 n° 690 Max Antonio Martini corso ORION 1977 / 1980 n° 691 Giovanni Battista Fabiani corso ALDEBARAN 1972 / 1975 n° 692 Jacopo
Maria Ballerini corso MAELSTROM 1991 / 1994 n° 693 Emanuele Balzari corso ARES 2000 / 2003 n° 694 Ivan Bortolin corso ARES 2000 / 2003 n° 695 Amedeo De Dominicis corso
ARES 2000 / 2003 n° 696 Carmine Emanuele Giunta corso EXCALIBUR 1990 / 1993 n° 697 Antonio Mattarucco 1961 / 1963 n° 698 Luca Giorgerini corso MIZAR 1978 / 1981 n°
699 Andrea Schifano corso HYDRA 1976 / 1979 n° 700 Fabrizio Falzi corso HALLEY 1985 / 1988 n° 701 Alberto Catone corso HALLEY 1985 / 1988 n° 702 Michele Bosco corso
ANDROMEDA 1997 / 2000 n° 703 Umberto Spolaor corso HALLEY 1985 / 1988 n° 704 Michelangelo Murina corso ARES 2000 / 2003 n° 705 Alessandro Grappolini corso ARES
2000 / 2003 n° 706 Alessandro Strada corso ARES 2000 / 2003 n° 707 Angelo Pazzaglia corso MAELSTROM 1991 / 1994 n° 708 Roberto Franchini corso ALAMAK 1984 / 1987 n°
709 Michele Toffali corso MAESTRALE 1988 / 1991 n° 710 Alberto d’Attimis-Maniago Marchie corso FOMALHAUT 1979 / 1982 n° 711 David Ilardi corso EXCALIBUR 1990 / 1993 n°
712 Manfredi Del Bufalo corso MAELSTROM 1991 / 1994 n° 713 Ezio Stuardi corso AZZURRA 1983 / 1986 n° 714 Alessandro Epifanio corso ARES 2000 / 2003 n° 715 Alessandro
Strada corso ARES 2000 / 2003 n° 716 Roberto S. Greco corso ORION 1977 / 1980 n° 717 Vincenzo Franco corso HYDRA 1976 / 1979 n° 718 Rino Gentile corso ALPHERAT 1999 /
2002 n° 719 Fabio Scialpi corso ARES 2000 / 2003 n° 720 Francesco Martina corso ALPHERAT 1999 / 2002 n° 721 Claudio Bisogniero corso PEGASO 1969 / 1972 n° 722 Giovanni
Pasotto corso ARES 2000 / 2003 n° 723 Mattia Paolo Barcarol corso ARES 2000 / 2003 n° 724 Andrea Gana corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 725 Giovanni Venturelli corso DEIMOS
2002 / 2005 n° 726 Riccardo Di Capua corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 727 Antonio Jacopo Piccolo corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 728 Nunzio Difonzo corso DEIMOS 2002 / 2005 n°
729 Michele Sessa corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 730 Matteo Pio Rinaldi corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 731 Paolo Acinapura corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 732 Claudio Strange
corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 733 Nicola Potenza corso DEIMOS 2002 / 2005n° 734 Antony Pizza corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 735 Andrea Paciocco corso DEIMOS 2002 / 2005
n° 736 Domenico Accardo corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 737 Valentino Casano corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 738 Davide Gabriele corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 739 Antonio
Bennato corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 740 Simone Formicola corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 741 Francesco Dellepiaggie corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 742 Michele Nocera corso
DEIMOS 2002 / 2005 n° 743 Christian Bruscia corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 744 Ciro Corigliano corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 745 Fabrizio Bellenca corso DEIMOS 2002 / 2005
n° 746 Antonio Geraldi corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 747 Marco Herbertson corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 748 Michele Bazzo corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 749 Federico Paolin
corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 750 Nicola Andriana corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 751 Giuseppe Pintaudi corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 752 Luca Cannatella corso DEIMOS 2002 /
2005 n° 753 Marco Andolfi Ardesini corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 754 Andrea Bianco corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 755 Fabio Giorgio Celestre corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 756
Claudio Ciancetta corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 757 Giampaolo Conte corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 758 Riccardo D’Aloia corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 759 Leonardo Di Tullo
corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 760 Michele Esposito corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 761 Alberto Lancioli corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 762 Riccardo Liviani corso DEIMOS 2002 /
2005 n° 763 Davide Magri’ corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 764 Livio Martuscelli corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 765 Marco Mattei corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 766 Francesco Monaco corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 767 Filippo Paoletti corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 768 Mauro Paternolli corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 769 Giuseppe Ronchieri corso DEIMOS
2002 / 2005 n° 770 Andrea Salzillo corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 771 Edoardo Scalafiotti corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 772 Emanuele Spagnoletti Zeuli corso DEIMOS 2002 / 2005
n° 773 Angelo Stanca corso DEIMOS 2002 / 2005 n° 774 Valerio Tarantino corso DEIMOS 2002 / 2005
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n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Programma di lavoro 2004-2007
Al conclusione della 1^ metà del periodo
d’esercizio dell’attuale Consiglio Direttivo, si
riporta il Programma presentato a Venezia in
occasione dell’Assemblea Elettiva a maggio
2004, come informazione a tutti gli associati
e conferma dell’intenzione di tener fede al
programma operativo del Consiglio stesso.
Argomenti elencati per priorità:
1. Contattare attuali Responsabili di Corsi
e Fiduciari regionali ed, ove necessario,
individuare nuovi responsabili competenti
ed efficienti. Requisiti: passione e spirito di
gruppo.
2. Suddividere l’Italia in Macroaree per una
migliore gestione locale (dal punto di vista
delle relazioni con i Fiduciari e i Delegati nulla
cambierebbe). Questo potrebbe rappresentare
il primo step per poi organizzare incontri per
aree con i Responsabili coinvolti.
3. Promuovere la socializzazione dei Corsi
e tra i Corsi con eventi diversi (si chiederà
agli aspiranti Fiduciari regionali di attivarsi
per organizzare almeno una cena ufficiale
all’anno, in modo tale che in ogni regione ci
sia la possibilità di partecipare ad almeno due
o tre cene. Es. I Veneti potrebbero scegliere di
andare alla cena del Veneto, della Lombardia,
dell’Emilia, del Trentino, ecc.). Per i Delegati
di corso questo risulta più difficile perché si
entrerebbe troppo nelle competenze del singolo
Corso, per cui in questo senso, sarà sufficiente
stimolare l’iscrizione all’Associazione e chiedere
un supporto attivo per le cene di zona.
4. Promuovere nuovi iscritti tramite Delegati
ai Corsi e Fiduciari regionali, anche mostrando
le intenzioni dell’Associazione e l’attività
effettiva che essa svolge (troppe volte nel
passato abbiamo sentito dire “A cosa serve
l’Associazione?”). Occorre, quindi, stimolare
gli incontri per mostrare attività tangibili: questo
aumenterebbe la possibilità di contatto tra gli
ex-allievi e, di conseguenza, la voglia di ripetere
la piacevole esperienza.
5. Valorizzare la comunanza di interessi
all’interno dell’Associazione. L’idea è quella
di procedere all’individuazione di alcune
tematiche particolari (i.e. Enologia), raccogliere
informazioni sugli appassionati o operatori
del settore (es. del vino) e tenere in contatto
gli interessati, eventualmente realizzando
convenzioni (con il supporto del badge) o
eventi a tema (es. degustazione alla Tenuta
Sette Ponti, con l’ausilio di Francesco Cirelli,
ecc.). Inoltre questi eventi, così come le cene di
Corso, le celebrazioni di lauree, ecc. potrebbero
trovare spazio in una pagina adibita ad hoc sul
sito dell’Associazione con tanto di fotografie ed
un paio di righe a mo’ di articolo descrittivo.
6. Pubblicare nuovamente la Rivista
Associativa “il Brogliaccio”. Al fine di ottenere
uno strumento ulteriore di coesione e confronto
tra tutti i Morosiniani, e trasferire le informazioni
da e per i soci.
7. Individuare classi di Ex-allievi per tipologia
di occupazione. Sarebbe utile realizzare
un database Access in cui il reperimento
di informazioni tramite opportuni filtri risulti
immediato. I.e. Si digita “Avvocato” per ricercare
tutti gli Ex-allievi che svolgono il lavoro forense,
che potranno –volendo- anche essere suddivisi
per province o città. Così facendo, si potrebbe
conferire una mansione sicuramente più
operativa ed importante ai Fiduciari Regionali
che, disponendo di detto database, sarebbero in
grado di assolvere realmente alla loro funzione
secondaria, tanto importante quanto quella della
socializzazione: il coordinamento dei Morosiniani
nell’ambito professionale. L’annuario rimarrà lo
strumento operativo principale su cui basare le
proprie strategie.
Elenco delegati di corso
Giancarlo Di Barbora (corso sn 1961-1963) 330/594053 [email protected] Mario Melandri (corso sn 1961-1964) 335/6162983 studiomelandri@
tiscalinet.it Alessandro Romei (corso sn 1962-1965) 089/335310 [email protected] Luigi Bernard (corso sn 1963-1966) santoro.sogo@tin.
it GianMaria Setti-Carraro (corso Barracuda 1964-1967) gm.setticarraro@libero. it Marco Bianchini (corso Altair 1965-1968) 06/3346033
[email protected] Lorenzo Sidney Sonnino (corso Poseidon 1966-1969) 338/9405897 [email protected] Claudio Scarpinella (corso Orsa
minore 1967-1970) 06/5070265 Luigi Ferri (corso Sagittario 1968-1971) [email protected] Giancarlo Volpi (corso Pegaso 1969-1972) 348/5612454
[email protected] Stefano Morosini (corso Albatros 1970-1973) 348/7056421 [email protected] Stefano Zapponini (corso
Antares 1971-1974) 335/483939 [email protected] Maurizio Gessa (corso Polaris 1973-1976) 337/470360 [email protected] Luigi
Bernardo (corso Phoenix 1974-1977) 335/5220923 luigi.bernardo@flukenetworks.com Marco Simoni (corso Alphard 1975-1978) 328/477582
[email protected] Mario Di Prospero (corso Hydra 1976-1979) 328/2229202 [email protected] Damiano Lipani (corso Orion 1977-1980)
06/3216846 [email protected] Gianalberto Zapponini (corso Mizar 1978-1981) 06/594651 [email protected] Giovanni Magarò (corso
Fomalhaut 1979-1982) 368/7322222 [email protected] Davide Ardito (corso Hyades 1980-1983) 348/7908004 armadav@tiscali.
it Emanuele Bonabello (corso Alkaid 1981-1984) 347/3335385 [email protected] Michele Carosella (corso Akernar 1982-1985) 347/2590945
[email protected] Patrizio Bernardo (corso Azzurra 1983-1986) [email protected] Filippo Cigala Fulgosi (corso Alamak 19841987) 348/3801648 fi[email protected] Luigi Tarsia (corso Halley 1985-1988) 333-8273025 [email protected] Giuseppe
Boggio Merlo (corso Alshain 1986-1989) 347/2691299 [email protected] Oscar Merante Boschin (corso Gemini 1987-1990) 348-3722478
[email protected] Enrico Corradini (corso Maestrale 1988-1991) 347/0544196 [email protected] Alessandro Daneo (corso
Hurricane 1989-1992) 339/6938751 [email protected] Urbano Urbani (corso Excalibur 1990-1993) 045/8034661 [email protected]
Alessandro Segna (corso Maelstrom 1991-1994) 338/1997348 [email protected] Alessandro Inio (corso Hyperion 1992-1995)
0034 677858854 [email protected] Andrea Patalano (corso Nemesis 1993-1996) 3285419617 [email protected] Filippo
Andreani (corso Leviathan 1994-1997) 338/6467800 fi[email protected] Mattia Paolo Schiavon (corso Naumacos 1995-1998)
347-7157896 / 049 687223 mpschiavon@infinito.it Nicola Monfreda (corso Sirio 1996-1999) 349 8634302 [email protected] Tommaso La
Rosa (corso Andromeda 1997-2000) 3356362388 [email protected] Federico Federici di Gorzone (corso Espero 1998-2001) 349 1542740
[email protected] Luca Vespaziani (corso Alpherat 1999-2002) 0765/455968 / 3384856471 [email protected] Alessandro Spagnoli
(corso Ares 2000-2003) 340 2227419 [email protected] Raffaele De Carlo (corso Perseus 2001-2004) 393 0475579 raffi[email protected]
Jacopo Piccolo (corso Deimos 2002-2005) 347 7697116 / 338 8660502 [email protected]
.33
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
Elenco fiduciari regionali
VALLE D’AOSTA Filippo Cigala Fulgosi (corso Alamak 1984-1987) 348-3801648 fi[email protected] PIEMONTE Elio Cielo (corso Pegaso
1969-1972) 328-7399032 / 011-4333384 [email protected] LIGURIA Danilo Nicoletti (corso Antares 1971-1974) 347-5131495 danilo.
[email protected] LOMBARDIA G. Maria Setti Carraro (corso Barracuda1965-1968) 335-6035085 [email protected] Piergiorgio
Mancone (corso Sirio 1996-1999) 349-8644070 [email protected] TRENTINO ALTO ADIGE Piergiorgio Canini (corso Gemini 19971990) 340-7120966 [email protected] VENETO Luigi Tarsia (corso Halley 1985-1988) 333-8273025 [email protected]
Francesco Businaro Mizar 1978/81) 328-8822273 / 393-9518010 [email protected] FRIULI VENEZIA GIULIA Nicola Guarino (corso Excalibur
1990-1993) 338-8874364 [email protected] EMILIA ROMAGNA Alessandro Fiori (corso Azzurra/Alamak 1983/86) 335-7070397 / 0536932294 omniafi[email protected] / fiori@weflex.com Clemente Forni (corso Excalibur 1990-1993) 329-0048849 [email protected] TOSCANA
Alberto Bergamo (corso Hyperion 1992-1995) 338-4314751 / 0584-353337 [email protected] UMBRIA Pietro Fioretti (corso Antares
1971-1974) 348-3330850 pietrofi[email protected] MARCHE Francesco Mannucci (corso Mizar 1978-1981) 333-5723313 / 071-9171392
[email protected] LAZIO Riccardo Sensi (corso Halley 1985-1988) 329-2221110 06-478751 [email protected] ABRUZZO Andrea Fischetti
(corso Maelstrom 1991-1994) 328-7032376 [email protected] MOLISE Arduino Di Renzo (corso Sirio 1996-1999) 329-5448619 arduino.
[email protected] CAMPANIA Alessandro Romei (1962-1965) 089-754053 / 340-2459035 [email protected] PUGLIA Giuseppe Polcino (corso
Akernar/Azzurra) 335-5362341 [email protected] Eugenio Sajeva (corso Antares) 348-7849170 / 080-3351339 eugeniosajeva@libero.
it BASILICATA Vito Garofalo (corso Hyperion 1992-1995) 348-6925190 0971-24004 [email protected] CALABRIA Angelo Nacci (corso
Alamak 1984-1987) 335-5632427 / 0961-531061 [email protected] SARDEGNA Mario Salaris (corso Maestrale 1988-1991) 338-3065036 /
095-7152229 [email protected] SICILIA Riccardo Di Bella (corso Azzurra 1983-1986) 348-6501309 / 095-7152676 [email protected]
IL SEGRETARIO
Pietro Fioretti
(Corso Antares 1971-’74)
[email protected]
Estratto del Verbale riunione Consiglio
Direttivo del 22/06/2005
Il Presidente Caroleo Grimaldi ha comunicato
che, dopo l’invio della busta con la tessera spilla
ecc., continuano ad arrivare ogni giorno nuove
iscrizioni e versamenti della quota annuale. Solo
nelle ultime due settimane ne sono pervenute
ben 24.
Binetti ha relazionato sulle criticità dell’evento di
dicembre programmato per il giorno 10 a Roma
e sugli aspetti organizzativi che non dovrebbero
rappresentare particolari novità rispetto alle
altre serate già organizzate con successo, un
numero di 500/600 partecipanti previsti. Una
decisione a riguardo sarà presa solo dopo un
sopralluogo nei locali di Palazzo Barberini che
sarà effettuato nei prossimi giorni da Binetti e
da Fioretti.
Su proposta del Tesoriere Sesani è stato deciso
di disdire il contratto della linea telefonica di
Venezia.
Per la situazione di cassa attendiamo la
situazione al 30/6 p.v. Al 30/5 nel conto postale
avevamo un saldo di 1.500 euro circa. Sono
stati ammessi i nuovi soci come dall’elenco delle
richieste d’iscrizione giunte alla sede di Roma.
Galli Zugaro ha chiesto una maggiore
collaborazione a tutti per la redazione del
Brogliaccio ed in particolare per coordinare la
rubrica delle interviste agli ex allievi espressione
delle diverse professioni.
E’ stato deciso di accettare la soluzione proposta
dal Segretario Fioretti di accettare gli ex allievi
dei Collegi Navali di Venezia e di Brindisi come
soci onorari. Tale ingresso, a titolo individuale
e non associativo, sarà formalizzato con una
semplice cerimonia da organizzare ad hoc
ovvero da inserire in uno dei prossimi incontri,
successivamente o contestualmente allo
scioglimento dell’associazione degli ex allievi di
Venezia e Brindisi.
Il Presidente e il Direttivo approvando
all’unanimità hanno espresso il più vivo
compiacimento per tale soluzione che ci
permette di raccogliere l’eredità di coloro che
prima di noi hanno vissuto l’esperienza del
Collegio Navale, che hanno onorato la Patria
con decine caduti in battaglia e innumerevoli
medaglie d’oro alla memoria e, più ancora, che
hanno condiviso con tutti noi i valori più profondi
dell’essere Morosiniani.
Viene inoltre deliberato che il socio Federico
Gandolfi del corso Hyperion 92-95 matr. 714
che negli ultimi anni ha preso i voti come Frate
Francescano sia esentato in modo permanente
dal versamento della quota associativa per
rispetto dei vincoli derivanti dal suo ordine.
Non essendoci altro da deliberare la riunione
termina e viene fissato un nuovo incontro per il
giorno 11 luglio 2005 alle ore 18,30.
Roma, 22/06/2005
Il Consigliere Segretario
Pietro Fioretti
Estratto dal Verbale del Consiglio Direttivo
del 11/07/2005
Il Presidente Caroleo Grimaldi ha chiesto di
predisporre la bozza dell’invito per la festa del
10 dicembre prossimo sia per gli ospiti che per
i partecipanti prevedendo per questi ultimi uno
spazio da assegnare agli sponsor.
Galli Zugaro si è preso l’incarico di predisporre
le proposte di bozza e Binetti, con la
collaborazione di con Setti Carraro una lista
delle possibili autorità da invitare.
Il Segretario Fioretti ha proposto di indire per
il pomeriggio del giorno 10/12 un’assemblea
straordinaria ed una conferenza dei Fiduciari
regionali e dei Delegati di corso da tenersi
presso le sale del Palazzo Altieri in Piazza del
Gesù raccogliendo l’invito del socio Emanuele
Bonabello che ha più volte offerto tale
disponibilità.
Il CD approva e da incarico al Segretario di
presentare la richiesta della sala per il giorno
10/12 e di darne comunicazione al CD appena
avuta la conferma; in caso di risposta positiva
la conferenza dei Fiduciari e dei Delegati si terrà
alle ore 15,00 e l’assemblea straordinaria dalle
ore 16,30 alle 18,30.
Carnesecca ha richiesto di cercare una
soluzione al deterioramento di alcuni vessilli.
E’ stato dato l’incarico al Segretario di trovare
una ditta che possa effettuare una valutazione
dei danni e presentare un preventivo per ogni
singolo vessillo.
L’orientamento è quello di coinvolgere i
corsi interessati per coprire i relativi costi;
l’Associazione interverrà finanziariamente
.34
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
solo per eventuali interventi alla bandiera
dell’Associazione.
Il Tesoriere Sesani ha comunicato i nomi di
coloro che hanno presentato domanda di
ammissione a soci. Questi nominativi sono
ammessi come soci ordinari ed iscritti al libro
soci dal n. 680 al n. 774.
Non essendoci altro da deliberare la riunione
termina alle ore 20,00.
Roma 11/07/2005
Il Consigliere Segretario
Pietro Fioretti
Estratto dal Verbale Consiglio Direttivo del
13/07/2005
Il Presidente Caroleo Grimaldi ha comunicato
ufficialmente che l’Associazione Morosini ha
ottenuto il riconoscimento del Ministro della
Difesa.
Tale importante traguardo è stato raggiunto
grazie al lavoro svolto dall’Associazione in questi
ultimi anni e all’apprezzamento che i vertici
della Marina e della Difesa nutrono per il nostro
sodalizio e per l’opera che esso svolge per la
promozione della Scuola Navale F. Morosini e
per favorire l’associazionismo tra gli ex Allievi.
Il Presidente ha poi ringraziato coloro che si
sono prodigati per lunghi anni per raggiungere
tale obiettivo che, tra l’altro, permetterà ai
Morosiniani attualmente militari in servizio di
potersi iscrivere all’Associazione senza incorrere
nelle censure previste dagli ordinamenti militari.
Il Segretario Fioretti ha poi aggiunto che da un
punto di vista giuridico non cambia la natura
di associazione non riconosciuta ma, da un
punto di vista pratico, rappresenta una tappa
essenziale che ci permette di essere considerati
un’istituzione dallo Stato Maggiore della Marina
e della Difesa.
Setti Carraro ha avuto l’incarico di approfondire
con i vertici dello Stato Maggiore quali sono gli
IL TESORIERE
Guido Sesani
(Corso Antares 1971-’74)
[email protected]
Modalità d’iscrizione e pagamento della
quota annuale
Per potersi iscrivere all’associazione è necessario versare la quota di iscrizione di € 40,00
(quaranta) annui. I nuovi soci appena diplomati
sono iscritti gratuitamente per l’anno in cui
altri vantaggi previsti per le associazioni d’arma
allo scopo di darne, comunicazione a tutti gli
Associati.
Binetti presentando il programma dell’incontro
di Roma, si è poi offerto di preparare dei gadgets
specifici per la serata, con costi anticipati dalla
sua Società, da vendere durante l’evento di
dicembre. L’utile, dopo aver coperto i costi, sarà
donato all’Associazione. Il CD ringrazia Binetti
e approva.
Galli Zugaro ha proposto di pubblicare due
uscite del brogliaccio prima della fine dell’anno,
confidando su una maggior collaborazione da
parte di tutti gli associati.
Nella prossima uscita verrà comunicato il
programma di massima per l’evento di dicembre,
per il numero di fine novembre il programma
definitivo con gli ODG della Conferenza
dei Fiduciari e Delegati e dell’Assemblea
Straordinaria.
Il Presidente Caroleo Grimaldi ha proposto
di presentare all’Assemblea dei soci la sua
proposta, già anticipata nel corso dell’ultima
Assemblea di maggio 2005, di modifica dello
Statuto per inserire la clausola di non eleggibilità
del Presidente dopo il secondo mandato.
Fioretti ha comunicato di aver ricevuto da
Emanuele Bonabello la conferma della
disponibilità delle sale di Palazzo Altieri per
tenere nel pomeriggio di sabato 10 dicembre la
Conferenza dei Fiduciari regionali e Delegati di
Corso alle ore 15,00 e l’Assemblea Straordinaria
dalle ore 16,30 alle ore 18,30.
Il Presidente ed il Consiglio Direttivo tutto
esprimono il loro ringraziamento ad Emanuele
Bonabello per la sua cortese ospitalità.
Non essendoci altro da deliberare, la riunione si
chiude alle ore 19,30.
Estratto informativo dei Verbali del Consiglio
Direttivo tenutosi nei giorni: 4-10, 17-10, 711, 14-11, 21-11, 28-11
Sotto la direzione del Presidente Caroleo
Grimaldi, si sono periodicamente verificati:
- Gli aggiornamenti del percorso organizzativo
dell’evento del 10 dicembre a Roma a cura del
Consigliere Binetti,
- Gli aggiornamenti delle trasmissioni delle
informazioni da parte dei Delegati di corso a
cura del Consigliere Benedetti
- Gli aggiornamenti e le trasmissioni delle
informazioni con i Fiduciari Regionali a cura del
Consigliere Carnesecca
- Aggiornamento circa lo stato di avanzamento
de “il Brogliaccio” e dei suoi interventi e tempi a
cura del Consigliere Galli Zugaro
- Il restauro dei Vessilli dei Corsi, a cura del
Segretario Fioretti che prenderà accordi diretti
con il Comando della Scuola Navale.
- I movimenti e le variazioni dello stato
patrimoniale dell’Associazione e gli interventi
di ordinaria gestione amministrativa a cura del
Consigliere Tesoriere Sesani.
- Relazione dei diversi incontri con Comandi
delle Scuole ed Accademie Militari e con i
Rappresentanti delle Associazioni delle Scuole
Militari a cura del Delegato Setti Carraro.
- Si è altresì deliberato di riportare periodicamente
gli estratti dei verbali sull’Organo “il Brogliaccio”
Rivista ufficiale dell’Associazione.
Roma, 29/11/2005
Il Consigliere Segretario
Pietro Fioretti
Roma, 13/09/2005
Il Consigliere Segretario
Pietro Fioretti
hanno conseguito la maturità, mentre per i tre
anni seguenti la quota è dimezzata a € 20,00
(venti). E’ inoltre necessario compilare la
Scheda di Adesione (formato .doc) (formato
.pdf) che va stampata, firmata ed inviata per
fax allo 06/8080150, o per posta normale alla
sede della Associazione all’indirizzo di Venezia
allegando copia del versamento. Per versare la
quota si deve utilizzare una delle 4 Modalità di
Pagamento previste: La quota associativa è di €
40,00 annui, mentre per i tre anni successivi alla
maturità la quota è ridotta a € 20,00.
Per effettuare il pagamento della quota annuale
puoi utilizzare, a Tua scelta, una delle seguenti
modalità:
1. CONTANTI: in ogni “momento” o evento
associativo in cui siano presenti il Tesoriere o
chi da lui delegato alla ricezione di valori
2. CARTA DI CREDITO VISA o MASTERCARD:
Scaricare, stampare e compilare e sottoscrivere
a penna, il modulo dal sito dell’Associazione
www.assomorosini.it
(quota
associativa:
quindi spedirlo per posta ordinaria alla sede
dell’Associazione (Assomorosini - Viale Piave
.35
n° 03 Giugno - Dicembre 2005
30/a - S.Elena 30132 Venezia), oppure inviarlo
a mezzo fax allo 06/8080150
3. BONIFICO BANCARIO: Banca FIDEURAM
c/c 010-01-708192
Agenzia Viale Parioli 160 00197 Roma
intestato a “Associazione Nazionale Scuola
Navale Militare F. Morosini”
Viale Piave 30/a - S.Elena 30132 Venezia
Oltre al proprio corso di appartenenza, indicare la
causale del versamento Le coordinate bancarie
ERRATA CORRIGE
Vorrei fare una precisazione, nel n°2 del
“Brogliaccio” vi è indicato che solo tre corsi nella
storia hanno avuto come comandante un ex
allievo.... ma sono quattro!
Anche il mio corso, il Naumacos 95/98 è stato
comandato da un ex allievo, il CC (ora CF)
Matteo Minelli,
ex del corso Fomalhaut...ora in servizio presso
sono le seguenti: ABI 03296 CAB 03200
CIN D c/c 000001708192
BBAN D 03296 03200 000001708192
IBAN IT 90D 03296 03200 000001708192
4. CONTO CORRENTE POSTALE: BancoPosta
- Poste Italiane nr. 74709007
intestato a “Associazione Nazionale Scuola
Navale Militare F. Morosini”
Viale Piave 30/a - S.Elena 30132 Venezia
la NATO a Napoli...
Daniele Occello,
Naumacos 95/98
L’indirizzo riportato a mio nome nella didascalia
è sbagliato, per cui sotto ti indico quello giusto,
con i miei numeri di telefono, che ti prego
di diramare a tutti. Giovanni Pagliaro, Via
Giuseppe Lo Jodice, 51 - 00040 S. Maria delle
Mole - marino (Roma)
Oltre al proprio corso di appartenenza, indicare
la causale del versamento. NB trattandosi
di conto corrente, oltre ai normali bollettini, il
versamento può essere effettuato anche con
un normale bonifico bancario: questi i codici da
utilizzare: ABI 07601 CAB 03200 CIN Y
c/c 000074709007
BBAN Y 07601 03200 000074709007
IBAN IT 92 Y 07601 03200 000074709007 (per
bonifici dall’estero)
[email protected], Tel 06.93546859, Cell.
338.5823806
Massimiliano Pardini non Alessandro...
incantato dai suoi disegni lo citiamo sempre
anche in questa che sembra essere diventata
una rubrica... Scusa Lando.
IL BROGLIACCIO
Direttore - Umberto Galli Zugaro ([email protected]) Coordinamento Regionale - Alberto Carnesecca (fi[email protected])
Coordinamento Corsi - Alessandro Benedetti ([email protected]) Coordinamento Attività Sportive - Piero Branchi (pietro-branchi@libero.
it) Coordinamento Eventi - Luca Binetti ([email protected]) Coordinamento Soci - Guido Sesani ([email protected]) Coordinamento
Associazione - Pietro Fioretti ([email protected]) Morosiniani all’Estero - Luigi Bajona ([email protected]) Coordinamento Scuole Militari
- Gianmaria Setti Carraro ([email protected])
Redazione:
Associazione Nazionale Scuola Navale Militare Francesco Morosini
Viale Piave 30/A S.Elena - Venezia
www.assomorosini.it
La copertina e le illustrazioni in questo numero sono chine realizzate da Massimiliano Pardini (Corso Azzurra 1983-’86)
Realizzazione grafica ed impaginato a cura di
clinica creativa - soluzioni di comunicazione
Corso Stati Uniti, 9 - 35127 Padova T. +39 049 8433333 F. +39 049 8433332 www.advertendo.com - [email protected]
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