Specializzato in sicurezza
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Specializzato in sicurezza
48 Salute Domenica 29 Marzo 2009 Corriere della Sera Pensa la Salute Diritto di Riccardo Renzi Piccole eccellenze L’ospedale di Forlì, all’avanguardia nell’utilizzo di nuove tecnologie Fecondazione assistita: ostacoli e sofferenze Specializzato in sicurezza Niente più errori coi farmaci grazie a un sistema informatico Dal computer che sceglie e distribuisce i medicinali per i singoli malati, alla "scatola nera" in sala operatoria Secondo stime internazionali, tre ricoverati ogni dieci rischierebbero per errori che riguardano la somministrazione di farmaci. Contro questo tipo di errori, proprio in Italia è stato inventato e prodotto lo «stoccaggio robotizzato» per la gestione dei medicinali in ospedale; peccato che il nostro sia l’ultimo tra i Paesi europei per diffusione di questo sistema di sicurezza. Che il sistema funzioni lo dimostra l’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, primo in Italia ad adottare il magazzino-robot, grazie al quale l’errore nella distribuzione dei farmaci è stato quasi azzerato. Tutto comincia con un sistema informatico di identificazione sia del paziente sia delle singole prescrizioni mediche che lo riguardano. All’atto del ricovero al paziente viene allacciato un braccialetto di plastica con un codice identificativo. Il medico prescriverà le cure su un palmare: se inserirà due farmaci "incompatibili" il palmare non accetterà le prescrizioni, a meno che il medico non decida di "forzare" il sistema. A questo punto, la prescrizione di farmaci per via telematica arriva dal reparto alla farmacia dell’ospedale, dove il sistema di stoccaggio la legge, preleva pillole e fiale e le inserisce in una busta di pla- stica destinata a quello specifico ricoverato. L’incrocio dei codici a barre letti in reparto con un palmare conferma che la cura è quella prescritta per quel paziente e soltanto in quel momento l’operatore può somministrare la medicina al malato. I sacchetti con le medicine contengono i farmaci che il paziente deve assumere nelle 24 ore, con le indicazioni sulle modalità di assunzione. «Tutte le operazioni sono meccanizzate - dice la direttrice sanitaria della Ausl di Forlì, Maria Grazia Stagni - ad eccezione di una, l’estrazione del medicinale dalla scatola, perché in Italia i farmaci possono essere distribuito soltanto in confezioni che contengono un numero fisso di pezzi. L’operatore, in pratica, preleva dalle scatolette i blister e separa le singole pastiglie, che vengono inserite in un "cassetto informatizzato". La stessa cosa avviene per le me- Guarire insieme Il robot-farmacista L’infermiera (nella foto grande) depone nel cassetto informatizzato i farmaci codificati che poi il braccio del robot preleverà per preparare le buste (nella foto) con la dose giornaliera. Il sistema predispone la terapia giornaliera per ogni paziente inserendo il farmaco nelle giuste dosi in un sacchetto di plastica. Tutti i sacchetti per quel malato sono poi riuniti con un anello. di Edoardo Stucchi La solidarietà ha le vele spiegate In aprile prende avvio il progetto "Vela speciale", ideato e realizzato dalla Fondazione Pierfranco e Luisa Mariani con la collaborazione dell’organizzazione "Vivere la vela" e dell’associazione Aias di Milano (Associazione italiana assistenza spastici), impegnata nel reperimento dei volontari accompagnatori. Il progetto consentirà ai disabili di navigare su barche appositamente attrezzate per facilitare loro l’accesso e le manovre. Per tutta la stagione estiva i disabili potranno partecipare a giornate di navigazione sul lago Maggiore a bordo della barca "Fionda-fondazione Mariani" ormeggiata al porto di Verbella di Sesto Calende (VA). Gli ospiti navigheranno e si avvicineranno alle manovre della barca in tutta sicurezza con gli istruttori skipper della scuola di Vivere la vela. I volontari che volessero vivere questa esperienza con i disabili possono contattare l’Aias al numero 02.33020230, o scrivere a [email protected] Anche le associazioni che desiderano organizzare uscite in barca possono rivolgersi all’organizzazione Vivere la vela, tel. 02.33600180, oppure scrivere a [email protected] E per un’attività sportiva che inizia, un’altra si chiude: quella sciistica. Grazie alla disponibilità dei maestri di sci della scuola di Salice d’Ulzio e il contributo di BMW Italia, 92 disabili hanno potuto partecipare ai corsi di sci che si sono conclusi in questi giorni alla presenza di testimonial come Alex Zanardi, Kristian Ghedina e Kurt Landstaetter. L’Associazione Fondazione Mariani, viale Bianca Maria 28, Milano, tel. 02.795458 sito internet: www.fondazione-mariani.org L’operatore sanitario al letto del paziente controlla, con un palmare, la corrispondenza dei codici a barre del malato, della prescrizione e dei farmaci, prima di cominciare la somministrazione dicine in fiale. A questo punto il braccio del robot riunisce le dosi giornaliere di medicine per un determinato paziente. Quando anche in Italia potremo comperare le pillole "sfuse", non avremo più bisogno dell’operatore, perché il robot prenderà direttamente il farmaco da solo». «Nel nostro ospedale vengono confezionate così 2500 buste di farmaci al giorno per almeno 400 pazienti (l’ospedale ne può ospitare 600) spiega la direttrice - e in 4 anni abbiamo avuto soltanto 9 buste rifiutate per una doppia dose di farmaco e due scambi di formulazioni di medicinali (compresse contro fiale) di cui ci si è accorti immediatamente». L’ospedale di Forlì, inaugurato il 17 gennaio 2004, di eccellenze ne accumula più d’una. Innanzitutto è stato costruito con l’obiettivo di far ruotare attorno al paziente tutto ciò che gli serve, dai me- dici specialisti ai sistemi di diagnosi. Non esistono più i reparti di degenza per singola specialità, per esempio chirurgia oppure medicina interna, ma si viene ricoverati per percorsi di diagnosi. In questo modo, un paziente che entra in ospedale per sospetta patologia intestinale sarà seguito fin dall’inizio sia dal gastroenterologo sia dal chirurgo addominale che fanno parte della stessa équipe. Tutte le camere sono a uno o due letti con servizi; i menù sono ordinati on line a seconda delle esigenze alimentari dei malati e il vitto è distribuito in vassoi monoporzione. I percorsi dei parenti sono diversi da quelli dei malati. L’ospedale è pulito con un sistema "a microfibre", senza l’uso di acqua, inventato da una cooperativa forlivese. Anche in sala operatoria l’uso del palmare consente di verificati i dati del paziente così da evitare scambi di persona o di organi da operare. Si opera anche con il robot-chirurgo "Da Vinci" e tutto quello che viene eseguito è registrato su una "scatola nera", come quella in dotazione agli aerei, che registra tutte le procedure e consente di rianalizzare l’iter operatorio. Edoardo Stucchi Vorremmo porre una questione che è comune a tante coppie italiane, in cui tanti si riconosceranno e magari porteranno il loro contributo per chiedere al nostro Governo leggi che vadano a definire le regole sulla diagnosi pre-impianto in Italia. Nel nostro Paese tale diagnosi non è ammessa. Neanche per coppie come noi, portatori sani di una malattia genetica. Esistono tante malattie perlopiù di origine genetica che impediscono la nascita di bimbi sani. Purtroppo non è possibile ricorrere ad una fecondazione assistita con diagnosi pre-impianto utilizzando solo gli embrioni sani. Perché con le leggi attuali, in Italia, vengono impiantati nell’utero materno, sia gli embrioni sani sia quelli malati, per cui l’unica soluzione, se non si vuole mettere al mondo un bambino malato, è l’aborto. L’altra soluzione è quella di andare all’estero nei paesi che permettono tale diagnosi. Il tutto con tempi e costi non alla portata di tutti. Ma la cosa più grave, che purtroppo è capitata a noi, è stato l’aborto. Il peso che graverà sulla nostra coscienza è indescrivibile. Noi siamo una coppia cattolica praticante, ma non riusciamo a comprendere le posizioni della Chiesa su questo problema. Ci chiediamo: cos’è più grave e penoso? Non accettare Diagnostica Ci scrivono L’eco-endoscopia ai polmoni FUMO E GUIDA In ambito diagnostico l’ospedale di Forlì è all’avanguardia nell’individuazione delle malattie polmonari. Grazie ai contatti con colleghi olandesi di Leiden, il responsabile della pneumologia, professor Venerino Poletti, ha introdotto a Forlì un sistema di eco-endoscopia per le malattie polmonari: una "ecografia dall’interno" per le diagnosi di tumore o di infiammazioni croniche respiratorie evita l’utilizzo di procedure chirurgiche. La nuova metodica sta richiamando a Forlì decine di pazienti da tutta Italia. Prevenzione Insufficienza venosa: visite gratuite Gambe pronte per l’estate L’insufficienza venosa è un disturbo della circolazione che provoca ristagno di sangue nelle gambe. Il risultato sono caviglie gonfie, prurito, una fastidiosa sensazione di pesantezza e di dolore diffuso. Questi sintomi peggiorano con l’aumentare della temperatura, quindi è importante arrivare all’estate con gambe sane. Ma come? Innanzitutto, sottoponendosi a visite di controllo dagli specialisti. Anche quest’anno a questo scopo viene in aiuto la campagna di educazione "Più salute alle gambe", realizzata in collaborazione con la Società italiana di flebologia e l’Asso- La lettera che pubblichiamo qui sotto ci sembra particolarmente rappresentativa di quelle che, con cadenza regolare, ci arrivano sul tema della fecondazione assistita. Non vogliamo aggiungere commmenti, ma soltanto un’informazione: l’IVI di Barcellona, che è uno degli istituti specializzati nella fecondazione assistita più noti in Europa, ha comunicato che il 47 per cento degli interventi nel 2008 ha riguardato coppie italiane. ciazione internazionale "Donna salute-Salute donna". Telefonando al numero verde 800.198.078 ci si può prenotare per sottoporsi a una visita gratuita, che sarà eseguita tra aprile e maggio nei centri pubblici di flebologia. Nelle farmacie, invece, si può ritirare un opuscolo in cui gli specialisti spiegano che cos’è l’insufficienza venosa, quali sono le regole per prevenirla e le strategie per curarla. Non bisogna dimenticare, poi, che ad aggravare il problema dell’insufficienza venosa concorrono anche alcuni fattori di rischio come la fa- miliarità, il sovrappeso, la gravidanza e l’età: soffre, infatti, di questo disturbo il 60 per cento delle donne che hanno oltrepassato i 60 anni di età. Tuttavia, non sono soltanto le donne a soffrire di insufficienza venosa: il problema colpisce anche il 30 per cento degli uomini, che non devono sottovalutarlo. «La visita flebologica — dice Vincenzo Gasparro, presidente della Società italiana di flebologia — permette di fare anche la valutazione del rischio vascolare e di mettersi al riparo da situazioni più gravi che potrebbe intervenire». E. St. Le distrazioni per gli automobilisti Ho letto su una rivista che la guida non è sicura mentre si telefona anche con il viva voce. Uno studio inglese, infatti, ha dimostrato che pur con le mani sul volante l’automobilista reagisce in ritardo di 212 millisecondi, che corrispondono a una frenata più lunga di 6 metri. Ma la stessa situazione non può verificarsi quando un automobilista fuma mentre guida? Nell’atto di accendere una sigaretta, di buttare la cenere o di spegnerla si perdono attimi che potrebbero essere la causa di incidenti. Perché, dunque, non vietare di fumare all’automobilista du- Ridiamoci su un embrione malato e scegliere di impiantare solo quello sano, quando è ancora una cellula, che è sì la vita che comincia, ma non ha ancora nulla di un feto vero e proprio. Oppure abortire alla fine del terzo mese, come è successo a me, quando il bambino è un essere vivente a tutti gli effetti? Noi ci auguriamo che i nostri politici si sentano pesare la coscienza e prendano una decisione in merito a ciò. Perché, non si chiede una diagnosi pre-impianto per scegliere il colore degli occhi o dei capelli, ma per stanare tante malattie tra cui quelle genetiche, per non costringere le coppie italiane a rivolgersi all’estero e per non doversi mai più trovare nella condizione di dover scegliere se far vivere o no il proprio figlio. G. e C. Il forum Hai avuto esperienze di fecondazione assistita? O vuoi semplicemente dare il tuo parere su questa tematica ? Partecipa al nostro forum online http://forum.corriere.it/ pensa_la_salute/ rante la guida? Si avrebbe anche il vantaggio di eliminare i danni da fumo passivo per i trasportati. Gennaro A. In Italia il divieto di fumare riguarda i locali pubblici e privati aperti al pubblico, compresi, quindi, luoghi di lavoro, locali di divertimento, centri commerciali e mezzi di trasporto pubblici, scuole e ospedali (ad eccezioni dei cortili) salvo diversa disposizione dei direttori sanitari e dei presidi. Il divieto non riguarda l’automobile privata, ma in alcuni Paesi è vietato fumare quando ci sono bambini minori di 16 anni. Scrivete a Corriere Salute via Solferino 28, 20121 Milano oppure a [email protected]