Non è mai troppo tardi - Associazione Piper Italiani

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Non è mai troppo tardi - Associazione Piper Italiani
Big Bagpipe Italian Group/Api Associazione Piper Italiani -
Non è mai troppo tardi !!!
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Inviato da : admin
Pubblicato il : 5/3/2007 0:10:00
You're never too old to learn !!! Diario di un (anziano) studente serale tratto da
n. 22 - autore Bill Gallacher - trad. Mario Tomasone
Fatto ad Edinburgo nel 1948, qualche segno d'usura ma in condizioni ragionevoli. Può ancora essere
utilizzato con qualche piccola riparazione.Non si tratta di un annuncio economico per la vendita di
una cornamusa Robertson... ma di me: Bill Gallacher, uno studente un po' in là con gli anni che sta
seguendo il programma di lezioni serali del National Piping Centre.
So bene che c'è un bel po' di persone della mia età che vorrebbero suonare la cornamusa ma non se
la sentono di iniziare proprio per l'età. Ho iniziato nell'ottobre 2004 quando mi sono iscritto al corso
per principianti, ma la storia inizia un po' prima.Tutto ha inizio negli anni '50 quando mio padre, che
era un drummer nei Gordon Highlanders, portava me e mio fratello alla sfilate serale il sabato sera al
Castello di Edinburgo. Sentiva anche trasmissioni radiofoniche di piping e di musica scozzese da
ballo, accompagnando i pezzi suonando sul tavolo della cucina il suo pad da esercitazione in
gomma.Ha cercato di insegnare il tamburo sia a me che a mio fratello ma, cosa che ho sempre
rimpianto, noi non abbiamo continuato e nostro padre non era il tipo di persona che ci imponeva le
cose. Si dedicava molto all'insegnamento, comunque, ed ha insegnato a molti ragazzi nella Boys
Brigade[1] e tra i suoi allievi ci sono molti drummer che si sono fatti strada. Per farla breve, ho una
grande dimestichezza con la musica per cornamusa, anche se non avrei potuto dire quale fosse il
titolo di questo o di quel brano o distinguere un strathspey da un jig o da un reel.Nell'estate del 2004
io e mia moglie siamo andati in Canada per il matrimoni di un familiare che si è sposato nel Nuovo
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Brunswick. Durante le nostre vacanze lì, abbiamo trascorso qualche posto nelle province costiere e
non potevamo fare a meno di notare la somiglianza con la Scozia di certe zone della Nuova Scozia,
in particolare la zona di Cape Breton.Abbiamo trascorso molte bellissime serate a dei cheilidh
animati da musica per violino di Cape Breton e di musica da ballo. Quando la gente scopriva che io
ero Scozzese, tutti davano per scontato che io ne sapessi qualcosa di musica scozzese e che quindi
potessi dare un parere autorevole sulla musica che ascoltavo. Anche se mi sono sempre considerato
un tipo un po' "folk" debbo ammettere che non ho una gran conoscenza della musica scozzese per
violino. Ho deciso in quel preciso istante che avrei dovuto imparare qualcosa una volta a casa.In un
primo momento pensavo di provare a imparare il violino ma, dopo aver pensato a tutti i concerti
scolastici di fine anno cui avevo assistito, realizzai che per uno studente di violino il tempo minimo
per tirar fuori dal suo strumento dei suoni più o meno accettabili era molto superiore rispetto a quello
richiesto per un suonatore di legni o ottoni. Sinceramente, l'idea di impiegare tre o quattro anni a
maltrattare le corde di un violino prima di tirarne fuori dei suoni appena passabili non mi allettava
molto.Per un puro caso proprio in quel periodo mia figlia , il cui fidanzato l'aveva portata ad assistere
al World's Pipe Band Championship nel 2003, mi convinse ad accompagnarla ai World's nel 2004.
La cosa che pensai una volta sul posto fu che dei setto/ottomila piper che c'erano lì riuniti doveva
statisticamente per forza esserci qualcuno con un'abilità musicale inferiore alla mia. Così, dopo aver
visitato lo stand del National Piping Center, presi la decisione di fare un tentativo con la cornamusa.
Qualche settimana più tardi, ero lì un martedì sera in una classe del Center con una chanter per la
mia prima lezione. Il mio insegnate era uno studente del corso di laurea in Musica scozzese-piping e
nella mia classe c'erano una bambina delle scuole elementari, due ragazzi sui quindici anni e una
donna di più di vent'anni che aveva suonato la cornamusa ma che aveva smesso per un po', ed il
sottoscritto.Le lezioni si svolgevano seguendo l'impostazione del Highland Bagpipe Tutor Book, che
contiene una serie di esercizi e un CD-ROM. Nel CD ci sono esempi di tutti gli esercizi e una
selezione di brani di tipo diverso , nonché dei filmati che illustrano gli esercizi.Ho martoriato una
chitarra per un bel po' di anni, anche se saltuariamente, e ho un bel po' di libri per imparare a
suonare ma non ho mai avuto la costanza di seguirne uno fino in fondo. Debbo ammettere, però, che
il tutor del Piping Center offre una serie di esercizi molto ben congegnati per impadronirsi delle varie
tecniche e dei brani che consentono di mettere a frutto e ottimizzare gli esercizi svolti. Le lezioni
erano molto informali, ogni studente andava avanti secondo le proprie capacità. Penso che sia molto
difficile insegnare in un corso di livello base. L'abilità, la costanza, l'applicazione e le capacità di
ciascun allievo possono essere anche molto diverse da quelle di un altro. Nella nostra classe, uno
dei ragazzini andava avanti molto rapidamente, mentre gli altri avevano un passo molto più lento. Col
senno di poi, mi rendo conto di aver avuto da subito voglia di suonare i brani, dedicando poco tempo
allo studio degli esercizi. Nella mia fretta di suonare un brano, non mi concentravo sugli esercizi
come delle entità autonome, ma solo come un mezzo per poter eseguire i passaggi che avrei poi
trovato nei brani. Fin dal primo giorno, avevo deciso di esercitarmi per almeno mezz'ora al giorno. A
volte mi risultava difficile riuscire a trovare il tempo. Se non ti eserciti, però, alle lezioni si nota subita.
A lezione ti accorgi di quali sono le cose che fai correttamente e si evidenziano subito le cose che
stai sbagliando, ma hai bisogno comunque di esercitarti per fare progressi. Sono riuscito a venire a
capo di un numero incredibile di abbellimenti a prima vista totalmente impossibili da eseguire - il birl,
tanto per dirne una - ma in ogni caso l'esercizio regolare e la pazienza hanno dato i loro frutti.Dopo il
primo corso, ho proseguito nel 2005 con un corso successivo basato sullo stesso schema, e gli
insegnati erano sempre allievi dello stesso corso di laurea. Gli insegnanti mi hanno molto
incoraggiato e le lezioni erano molto piacevoli e questi fattori mi hanno sicuramente dato stimolo e mi
hanno fatto entusiasmare spingendomi a suonare il chanter sempre di più.Ero comunque ben
conscio che, anche se ormai ero in grado di eseguire un certo numero di brani passaggio per
passaggio, ero ancora ben lontano dal suonarli correttamente. Mi chiedevo se e quando sarei stato
finalmente in grado di eseguire un brano ad un livello tale da poterlo proporre in pubblico...mi
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chiedevo come avrei potuto migliorare la mia tecnica fino a quel punto.Presto avrei dato risposta a
questo quesito.Una delle esperienze ricorrenti quando si studia sul chanter è che, anche se si tratta
di uno strumento semplice con solo nove note, ci sono comunque un bel po' di cose da fare
contemporaneamente. Innanzitutto c'è la diteggiatura e il dover imparare la corrispondenza con ogni
nota del pentagramma. Poi bisogna imparare a suonare correttamente e a tempo, il che è
particolarmente insidioso con le grace notes. Suonare e portare il tempo con il piede sembra a prima
vista una cosa perfettamente naturale ma mi ci e' voluto un bel po' di tempo prima di metabolizzarlo.
Suonare i brani a memoria è una prova che gli altri musicisti non debbono affrontare. Io ho poca
memoria, ma ho scoperto che i brani sembrano sedimentarsi da sè da qualche parte della mia mente
quasi senza che io me ne accorgessi. Ho sentito più volte l'espressione "suonare sulle dita" e, anche
se a volte ho dovuto concentrarmi per memorizzare un certo brano, di fatto dopo che hai suonato un
brano un paio di centinaia di volte mentre stai studiando la tecnica quello finisce per piantarsi da sè
nella tua mente. Suonare la cornamusa è una di quelle cose che necessitano di un coordinamento
per eseguire contemporaneamente azioni non sincronizzate: soffiare e schiacciare la sacca é un po'
come quando si prova ad accarezzarsi lo stomaco con una mano mentre con l'altra ci si vuol dare dei
buffetti sul capo. Una volta che ci si è impadroniti di questa tecnica, poi, c'è da suonare i brani sul
chanter. Non appena si è riusciti a fare queste cose in maniera più o meno decente, bisogna
imparare ad attaccare e terminare un brano correttamente. sembra tutto facile e immediato, ma,
credetemi, non lo è affatto.Quando ho iniziato, pensavo che imparare la diteggiatura fosse di per sè
già abbastanza complesso per le mie possibilità, così incollavo delle striscette di carta al di sotto del
pentagramma dove scrivevo il nome delle note melodiche del brano. Per tutti i miei primi due corsi,
gli insegnanti mi prendevano un po' in giro per spingermi a suonare a vista, ma ho preferito
continuare con il mio metodo.Col senno di voi, mi sono reso conto che avrei effettivamente dedicarmi
maggiormente alla lettura del pentagramma. Con il mio metodo , infatti, ero molto vincolato ai miei
spartiti con le note scritte sotto e così mi sono trovato in difficoltà quando ho provato a fare i miei
esercizi al computer. In sostanza, quando ho iniziato a studiare praticamente imparavo la
diteggiatura separatamente dal tempo e dall'esecuzione del brano nella sua interezza. Riuscivo ad
eseguire le singole tecniche ma avevo difficoltà a metterle insieme ed a eseguirle con il tempo
giusto.Ho letto di recente un articolo su Piping Today in cui un ragazzino diceva di aver imparato
prendendo lezioni di un ora la giorno ogni giorno. C'è una bella differenza tra un programma del
genere e seguire una lezione solo una volta alla settimana. Ad ogni modo, una volta preso
dimestichezza con il pentagramma, il CD dell' Highland Bagpipe Tutor Book mi ha dato un notevole
supporto. Ho istallato quel CD sul mio portatile e lo porto ovunque con me. Vado regolarmente a
Dumfries per andare a trovare mia suocera e mi piazzo con il mio portatile sul cruscotto dell'auto nel
parcheggio del supermercato mentre aspetto che lei finisca di fare la spesa. Durante il periodo estivo
il tipo di lezioni al Piping Center sono state un po' modificate.Gareth Rudolph era stato appena
nominato direttore dei corsi serali. La prima sera andava in giro come un matto per cercare di
organizzare il tutto, ma a prima vista senza esito . Le persone nelle varie classi continuavano a fare
quello che avevano sempre fatto, senza badare a quello che Gareth stava cercando di mettere su.
Nella mia classe ero capitato con due ragazzini che conoscevo già dal corso appena conclusosi.
Gareth si sedette con noi e ci chiese a che livello si trovava ognuno di noi. Io gli ho detto che mi
trovavo al livello tre, e lui mi ha chiesto quali brani stessi studiando. Io gli ho risposto che stavo
lavorando su Barren Rocks of Aden. "Benissimo", mi ha fatto "allora fammi sentire come viene" .
Ovviamente a ripensarci adesso sono perfettamente consapevole che all'epoca ero ben lontano dal
saper suonare quel brano. Quello che riuscivo a fare era cavarmela a malapena con la diteggiatura.
Dopo questo tentativo, abbiamo ripassato gli esercizi e anche lì non è andata granché bene. "Non
sei pronto per il grado tre" mi ha detto Gareth, "voglio rimetterti con il grado due". Per quel che mi
ricordo, in tutta la mia vita sono stato bocciato ad un esame una sola volta : latino al liceo. Ho
superato al primo tentativo anche gli esami per la patente auto e per quella motociclistica, per cui
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non sono abituato a non passare un esame - men che meno a venire bocciato a una classe inferiore!
Alla fine di quella lezione mi sono chiesto perchè mai mi fosse venuto in mente di studiare il chanter.
Nel tempo necessario per tornare a casa mi si erano chiarite le idee. Volevo suonare la cornamusa a
tutti i costi e avevo finalemente capito che non avrei mai potuto farlo se non mi fossi messo
seriamente al lavoro. Se Gareth aveva deciso che dovevo migliorare la mia tecnica, l'avrei fatto. Ho
subito tirato fuori il chanter e mi sono messo a studiare gli esercizi proprio come Gareth mi aveva
detto di fare. Mi sono anche detto che Gareth non avrebbe approvato il mio trucchetto delle strisce di
carta con le note scritte che avevo incollato sul tutor, così le ho rimosse solo per scoprire che ero in
grado di leggere le note direttamente dal pentagramma! Forse avrei dovuto studiare più sodo da
prima, e se qualcuno ora mi chiedesse un consiglio è esattamente quello che gli direi di fare.Col
senno di poi, debbo dire che tutte le lezioni in cui non mi ero applicato sono state quelle che alla fine
dei conti mi sono servite maggiormente: proprio grazie a quelle, infatti, ho potuto mettere a fuoco
quali fossero i miei punti deboli e di conseguenza mi hanno spinto a lavorare proprio su quelli per
riuscire a superarli.Gareth ha introdotto un tipo di lezione leggermente più articolato. Si aspetta molto
e vuole che i suoi allievi si impegnino. Ha dato molta importanza agli esercizi . Mettere a posto la
tecnica e arrivare a una diteggiatura pulita sono i suoi obiettivi prioritari, suonare il brano è per lui una
cosa successiva. Prima di tutto, il brano deve essere eseguito correttamente, poi lo si porterà alla
giusta velocità. La velocità, però, non deve mai andare a scapito della pulizia di esecuzione.A lezione
sono a volte un po' teso. Gli esercizi e i brani che eseguo regolarmente a casa a volte a lezione non
mi riescono affatto. Penso che uno dei fattori sia il fatto che a lezione sono freddo mentre a casa
suono sempre un pochino meglio dopo che mi sono riscaldato per un minuto o due. Per questo ho
preso l'abitudine di prendere un po' di tempo e riscaldarmi suonando un pochino in macchina dopo
aver parcheggiato e prima di entrare nel Piping Center. A ogni buon conto, il metodo di Gareth ha
dato un grande stimolo a me e ai miei compagni di corso. Gareth tiene nota di tutto quello che fa
ciascuno di noi e ci spinge sempre un pochino oltre.Una delle cose che mi piace molto è che , se uno
vuol suonare la cornamusa, non può che farlo come si deve. Quando suoni, infatti, tutti quelli che
sono in giro ti ascoltano. Non puoi fermarti e ripartire o suonare un ritornello piano piano solo per te,
come faresti, che so, con una chitarra. La cornamusa sono fatte per essere suonate e per essere
ascoltate in un modo solamente - a tutta potenza - per cui uno deve imparare ogni brano alla
perfezione e deve anche imparare a suonare in pubblico e non esclusivamente per il proprio piacere
personale.Esibirsi in pubblico è un altro aspetto del programma di studi del National Piping Center, e
per questo particolare aspetto è un gran vantaggio il fatto di seguire lezioni di gruppo.Un altro
problema di cui occuparsi e' l'organizzazione delle prove a casa. Bisogna stabilire dove e quando
studiare per evitare di arrecare disturbo ai propri vicini e familiari. Durante i corsi del periodo estivo
mi sono scontrato con il birlDi tutte le tecniche, il birl è la più difficile da padroneggiare. Quando l'ho
provato per la prima volta ho pensato subito che fosse un ostacolo insormontabile. Penso che tutti lo
abbiano trovato un difficile banco di prova. Mi sono reso conto che a volte mi riesce , a volte la
capacità di eseguirlo sembra annullata. Ho provato diversi modi di eseguirlo e, dopo un bel po' di
tentativi, ho trovato il modo di suonarlo in maniera accettabile sul practice. Ma quando ho provato
sulla GHB, ero di nuovo al punto di partenza.Anche qui, è solo questione di esercizio e di
perseveranza. Adesso guardo il mignolo degli altri piper attentamente per rendermi conto della
tecnica usata da ciascuno. Alcuni sembra che abbiano un mignolo e le nocche snodabili ed
eseguono il movimento in un modo che io non riuscirei mai a fare. Non mi arrendo , ma anche se ci
provo continuamente, sembra che le mie vecchie giunture siano un po' troppo rigide per quel tipo di
tecnica. Il successivo passo è stata la decisione di comprare un set di GHB. All'inizio del secondo
anno di corsi, due miei compagni avevano già comprato il loro strumenti e io mi ero ormai convinto di
essermi appassionato al punto da aver anch'io superato il punto di non ritorno.Gareth e Mike
Fitzhenry, il gestore del negozio del Piping Center, sono stati di grande aiuto e mi hanno dato ottimi
consigli, ma la decisione finale spettava a me. Gli altri studenti avevano preso strumenti di vari
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fabbricanti, e mi sembrava che tutti fossero soddisfatti delle proprie scelte.Acquistai anche un
practice del tipo “full size” (o “long, NdT) e penso che tutti gli studenti adulti dovrebbero averne uno
perché ha le stesse dimensioni del chanter della GHB, il che aiuta molto nello studio. Un altro
suggerimento che mi sento di dare è di sceglierne uno con finitura opaca. Il mio primo practice aveva
una finitura lucida che a volte lo rendeva un po' appiccicaticcio.La mia cornamusa mi fu consegnata
nel natale 2005. Ancora non era cosciente dello sforzo fisico che ci volesse per suonare. Ho fatto il
mio primo tentativo il giorno di Natale. Dopo una lotta epica al solo scopo di mantenere i drones al
loro posto sulla spalla, ho iniziato a suonare come un forsennato senza riuscire a tirar fuori neanche
una nota. Mio fratello minore si mise anche lui a fare qualche prova ma dovette rinunciare perchè
stava quasi svenendo per lo sforzo.Solo dopo mi resi conto che l'ancia del bordone basso era caduta
dentro alla sacca e, anche se soffiare era sempre un lavoro duro, non era poi così drammatico come
mi era parso a quel primo tentativo.Ho iniziato il corso di “transition to Bagpipe” al Piping center nella
primavera del 2006. Il giorno della mia prima lezione mi ero finito in fretta e furia il mio tè ed ero poi
volato al Piping Center per la lezione che sarebbe iniziata alle 19.00. Non è una buona idea, infatti,
suonare a stomaco pieno e non serve che vi spieghi nel dettaglio il perchéDa allora, mi sono sempre
concesso solo una cosa leggera da mangiare prima della lezione.Dopo poco tempo ero abbastanza
consapevole delle implicazioni della definizione “in forma per suonare”. Bisogna assolutamente
sviluppare una buona capacità polmonare, ma è anche necessario sviluppare tutta una serie di
muscoli della bocca e delle labbra che ignoravo anche semplicemente di possedere .I primi passi
sono stati per me molto duri , a volte quasi dolorosi. Studiare sul practice era diventato, in confronto,
un divertimento mentre suonare la cornamusa era per me un po' come una serata di duro
allenamento in palestra e quindi non avevo mai una gran voglia di studiare sulla GHB. I genitori
dovrebbero tener presente questo aspetto: per un ragazzino questa fase può essere molto faticosa
all'inizio.Ad ogni modo, sono andato avanti e se a febbraio riuscivo a stento a tirar fuori qualche
suono, adesso riesco a suonare con tutti e tre i bordoni ed eseguire un brano in maniera
riconoscibile.Il corso di “transition to Bagpipe” ha spaziato su molti argomenti , dalla gestione delle
ance all'accordatura dello strumento, e le lezioni offrono un grande aiuto per gestire e manutenere la
cornamusa, oltre che a suonala, ovviamente.L'esperienza di dover fare due cose
contemporaneamente si ripete. In una delle prime lezioni ho avuto come docente Gordon Bruce. Ho
iniziato a suonare con tutti i bordoni tappati. Stavo dando il mio massimo – o almeno così mi pareva
– e Bruce era evidentemente impressionato: “Vediamo come va aggiungendo i bordoni”, mi ha detto.
Mi è passato dietro , ha levato i tappi e ha fatto partire i bordoni. Ogni volta che ne partiva uno avevo
immediatamente bisogno di dover soffiare di più. Quando alla fine è partito il basso, stavo soffiando
come un forsennato e avevo la netta sensazione che mi stesse per partire un'ernia. Gordon era
sempre più impressionato “Grande, Bill” mi ha detto “ ora vediamo se puoi suonare un brano”. Le mie
dita sembravano delle barre d'acciaio saldate al chanter. L'idea anche solo di sollevare un dito mi
sembrava pazzesca – figuriamoci suonare un brano!La cose da allora sono molto progredite.Al
momento in cui sto scrivendo, ho completato sei moduli. Sono in grado di suonare sul chanter i primi
brani del Tutor Book fino agli strathspey abbastanza bene e ad eseguirne delle versioniquasi
riconoscibili anche sulla cornamusa. Il birl è ancora un problema quando lo provo sulla cornamusa e
sono ancora in difficoltà sull'High A. Ho anche iniziato a imparare qualche brano per conto mio – ce
ne sono un'infinità sia su libri che su internet. La mia lettura dello spartito non è ancora fulminea;
riesco ad eseguire le tecniche sul chanter , anche se piano, ma mi ci vuole ancora un bel po' di
tempo per farle diventare riconoscibili. Il metodo che il Piping Center ha messo a punto fornisce tutte
le basi per imparare un brano in maniera consapevole ed autocritica. Iniziamo dalle tecniche di base
fino a sviluppare un orecchio musicale per suonare non solo a tempo ma anche con le piccole
accentature che sono una delle componenti essenziali nella cornamusa. Gareth mi fa notare tutti
quegli errori di tecnice che non riesco a individuare da solo.Come allievo adulto mi sono spesso
confrontato con i miei compagni di corso più giovani. Alcuni hanno evidentemente del talento e
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progrediscono molto rapidamente, ma altri hanno abilità paragonabili alle mie e siamo andati di pari
passo. Penso che il segreto per avanzare sia l'esercizio.Per la mia età ,mi aspetto dei progressi
ragionevoli; a prima vista potrebbe sembrare che due anni di lavoro per suonare una dozzina di brani
non sia un grosso risultato ma posso notare un lento ma costante miglioramento che mi ha
mantenuto vivo l'interesse e mi ha spinto ad andare avanti.Quando ho iniziato con la cornamusa, ho
dovuto aumentare il tempo dedicato all'esercizio ad un'ora: mezz'ora sul chanter e mezz'ora sulla
cornamusa. Un problema per un adulto è proprio che non hai dietro di te un padre o un madre che ti
spronino, sta a te trovare il tempo e la costanza per applicarti.Un altro problema può essere il livello
dei risultati raggiunti. Se avessi undici anni e suonassi quello che sono in grado di suonare ora,
penso che amici e parenti sarebbero impressionati e magari direbbero: “guarda che forza, e' un
ragazzino e dopo soli due anni già suona così!”Ma alla mia età se io suonassi per amici e parenti
come so fare, penserebbero invece che ho sprecato il mio tempo.Ma io non mi pento affatto di aver
iniziato a studiare. C'è un bel gruppetto di studenti adulti nel mio corso e l'atmosfera che c'è è piena
di entusiasmo e di incoraggiamento reciproco. Mi sono sentito molto ben accolto al Piping Center
dove l'approccio verso lo studio è serio ma leggero.Che fare dopo? Si sta parlando di formare una
pipe band e mi piacerebbe fare un tentativo. Spero di frequentare la mia prima Summer School ad
ottobre e dopo potrò frequentare il corso successivoC'è un detto circa il fatto che ci vogliono sette
anni per fare un piper ..... quindi sarò pronto a suonare per concerti e matrimoni nel 2011 – quando
andrò in pensione!Alla fine mi sento di poter consigliare a chiunque ne abbia voglia di studiare la
cornamusa. Se uno ha passione per la musica e può dedicare del tempo all'esercizio in maniera
regolare, se ha la tenacia di continuare ad andare avanti ogni volta che incappa in un ostacolo su un
esercizio o su un passaggio di un brano, tanto basta per riuscire a suonare la cornamusa.E un'altra
cosa : se accompagnate i vostri bambini da un insegnante e avete del tempo a disposizione per
restargli accanto , procuratevi un chanter e fate anche voi gli esercizi con lui. Potrebbe anche venir
fuori che siate bravi quanto lui ... o alla peggio potrete aiutarlo a fare gli esercizi e i compiti a casa!
[1] organizzazione britannica di ispirazione militare, a metà strada tra i giovani esploratori e i cadetti
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