Sabato 4 aprile la CGIL con milioni di lavoratori e pen-

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Sabato 4 aprile la CGIL con milioni di lavoratori e pen-
Scheda per la stampa
#JobArt, Con la cultura si cresce, la campagna parte da Lecce
Venerdì 3 ottobre - Officine Cantelmo- Lecce
Tema del dibattito: “Gli eventi culturali come motore di sviluppo per turismo e occupazione”
Il 3 ottobre parte da Lecce la campagna nazionale della Filcams Cgil #JobArt, Con la cultura si
cresce, un’iniziativa che vuole dare voce e attenzione a chi lavora nella cultura e nel turismo,
coinvolgendo in un confronto aperto, interlocutori istituzionali, esperti del settore e parti
datoriali.
La crisi degli ultimi anni, ha messo in evidenza le criticità dell’industria turistica italiana:
l’ampio e ricco patrimonio culturale e naturalistico del paese non riesce più a soddisfare le
diverse esigenze di turisti locali e stranieri.
Sesena: “Cultura e turismo: maggiore attenzione alla qualità, anche per chi lavora”
“Cultura e turismo, dialogano a fatica tra loro e a volte rischiano anche di essere in
contrapposizione” è quanto afferma Cristian Sesena segretario nazionale della Filcams Cgil.
“Stiamo trascurando le potenzialità di questi comparti, la forza produttiva ed economica che
potrebbero avere se ci fosse una vera strategia di investimento e sviluppo e una maggiore
attenzione alla qualità, anche per chi lavora. Abbiamo bisogno di ripensare l’offerta turistica, di
rilanciare i tanti luoghi della cultura sconosciuti, di "fare sistema" avanzando proposte
concrete.”
Per questo la Filcams Cgil punta, con questa campagna itinerante, a intercettare temi e aree di
interesse specifici, per sviluppare idee e progetti, ascoltare la voce dei lavoratori e di chi il
settore lo vive nel quotidiano.
“Abbiamo l’ambizione di uscire dall’esclusivo ruolo di sindacato di denuncia e di tutela”
prosegue il segretario “per farci promotori di una complessiva proposta politica per il rilancio
economico del paese, incardinata su turismo e cultura, da condividere con tutti coloro che
credono nella importanza di questi settori, strategici troppo spesso solo sulla carta.”
Ufficio stampa Filcams Cgil nazionale Roberta Manieri tel. 349 4702077 - [email protected]
Ufficio stampa Cgil Lecce Carmen I. Tarantino tel. 349.7162105 - [email protected]
Lecce città del turismo culturale
All’interno della campagna nazionale della Filcams Cgil si inserisce l’iniziativa che nel
pomeriggio di oggi aprirà la discussione su Lecce, una città attualmente in competizione per
l’assegnazione del titolo di Capitale europea della Cultura nel 2019 e che, ad oggi, avrebbe
tutte le carte in regola per essere una città del turismo culturale e per ospitare un grande
festival di approfondimento culturale.
Non a caso il tema del dibattito scelto dalla Filcams per Lecce è “Gli eventi culturali come
motore di sviluppo per turismo e occupazione”.
Al dibattito sono stati chiamati a intervenire il sindaco di Lecce Paolo Perrone, l'ex ministro
della Cultura Massimo Bray, il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, il direttore artistico
del Festival Pordenonelegge Gian Mario Villalta, il direttore della Fondazione Pordenonelegge
Michela Zin, il direttore artistico Lecce2019 Airan Berg, il segretario nazionale Filcams Cgil
Cristian Sesena.
Lecce, Salento, Puglia: punti di forza e di debolezza dell’offerta turistica
Secondo i dati più recenti dell’Osservatorio regionale sul turismo, ancora una volta il turismo in
Puglia ha un andamento migliore rispetto al valore nazionale.
I dati 2013 registrano oltre 3,1 milioni di arrivi e circa 13,3 milioni di presenza turistiche
complessive, con un andamento in crescita delle presenze. Si fanno sempre più evidenti i
risultati raggiunti in termini di internazionalizzazione e per l’ennesimo anno consecutivo la
puglia registra un segno positivo: +5% di arrivi dall’estero e +7% di presenze.
Il 2013 è l’anno in cui la Il 2013 è l’anno in cui la Puglia entra nella classifica dei best trips
stilata da National Geographic. La regione è tra le venti destinazioni al mondo da vedere
assolutamente.“La Puglia”, si legge invece tra le motivazioni dell’ingresso nella top ten annuale
del Lonely Planet, “vanta il meglio dell’Italia meridionale: i ritmi di vita, le tradizioni, la bellezza
dei luoghi. Indomita”.
Secondo l’indagine Istat, inoltre, la Puglia è la quarta meta prediletta del turismo nazionale,
dopo Toscana, Emilia Romagna e Lazio: viene scelta dagli italiani, non solo per il tempo libero,
ma anche per il lavoro, unica regione del Sud Italia.
Lecce risulta, nei dati dell’Osservatorio regionale sul turismo sulla distribuzione territoriale del
turismo in Puglia, la quarta città per gli arrivi nella regione (con 203mila arrivi nel 2013),
preceduta da Bari, Vieste e San Giovanni Rotondo; Otranto risulta quinta (127mila), Ugento
settima (106mila), Gallipoli nona (89mila).
Notevole l’incidenza sul Pil della Puglia, in costante crescita: l’Osservatorio regionale presenta i
dati e le previsioni IPRES:
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Secondo l’indagine commissionata da Pugliapromozione alla società IZI, il 36% delle strutture
ricettive evidenzia un tasso di occupazione medio superiore al 50%.; nel mese di agosto la
percentuale sale: il 70,1% delle strutture intervistate dichiara un tasso di occupazione
superiore al 50%.
La Puglia si conferma una regione di forte appeal con potenzialità ma anche criticità che ne
possono limitare lo sviluppo. Il mare l’enogastronomia gli eventi culturali e folkloristici,
l’eterogeneo e diversificato prodotto turistico e la notorietà del brand Puglia sono considerati i
punti di forza su cui fare leva. Le criticità, secondo quanto emerge dall’Osservatorio regionale,
sono associate alla gestione del territorio (rifiuti, cura delle spiagge e delle aree naturali),
all’accessibilità esterna (aeroporti, strade, ferrovie) e alla dotazione di strutture di richiamo per
la componente estera della domanda. (dati ed elaborazione tratti dall’ultimo rapporto ORT della Regione
Puglia “Il turismo in Puglia nel 2013)
Teniamo a sottolineare a questo proposito che, nel maggio 2013, la Cgil della provincia di
Lecce, insieme alla Filcams, presentava una proposta sul Turismo che fa parte delle linee
guida del Piano del lavoro territoriale: buona occupazione, tutela del territorio, collegamenti
efficienti, qualità dei servizi, programmazione, formazione sono, secondo la nostra
organizzazione, le parole chiave su cui pianificare e progettare le basi per una vera e solida
economia del Turismo. Ogni misura che venga utilizzata per promuovere l’afflusso turistico e
accogliere le presenze nel territorio deve avere come punto di riferimento prioritario la
creazione diretta e indiretta di posti di lavoro. L’obiettivo però non può essere perseguito
secondo logiche che segnano, ancora troppo spesso, l’occupazione, in questo settore, con la
precarietà, il lavoro nero e la sottoccupazione: vanno incentivate le stabilizzazioni e
l’emersione dal lavoro nero. È nostra convinzione, come sottolineato nel documento Cgil, che la
precarizzazione dei rapporti di lavoro porti alla perdita qualitativa anche della prestazione
stessa dell’opera e del servizio. Contrastare la terziarizzazione, il sommerso e l'uso improprio
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della flessibilità, incentivare la stabilizzazione dei rapporti di lavoro attraverso delle politiche
attive che favoriscano la formazione continua rappresentano invece un investimento per la
crescita qualificata dell’offerta turistica nel nostro territorio.
I festival di approfondimento culturale in Italia
L’esempio di Pordenone e Mantova
In Italia vi sono sette grandi Festival di approfondimento culturale: Festivaletteratura a
Mantova, Pordenonelegge, Festival della Scienza a Genova, Festival Filosofia a Modena-CarpiSassuolo, Festival della Mente a Sarzana, Festival Economia a Trento, Torino Spiritualità.
Il fenomeno dei festival di approfondimento culturale in Italia inizia con la nascita del
Festivaletteratura di Mantova, che nel 2014 è giunto alla sua 18^ edizione. Nel nostro paese
esistevano già rassegne culturali, ma Festivaletteratura fu il primo ad utilizzare il format
“festival”, che lo portò nel giro di pochi anni ad avere un significativo impatto nazionale di
pubblico e una forte ricaduta mediatica. Entrambi i risultati hanno portato alla città di Mantova
benefici economici nel periodo del festival ed anche culturali nel lungo periodo, si può dire
infatti che la città dopo una fase di sonnolenza, grazie al Festivaletteratura attraversi un
periodo di fioritura e benessere culturale e turistico.
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Al dibattito di Lecce i responsabili di Pordenonelegge - storia del festival
Il progetto pordenonelegge.it ha origine nel 2000 a seguito di un’intelligente intuizione
dell’allora presidente della Camera di Commercio di Pordenone, Augusto Antonucci.
La volontà era quella di attirare l’attenzione sulle potenzialità turistiche e culturali della città di
Pordenone, fino ad allora conosciuta esclusivamente come una realtà prettamente economica
e manifatturiera.
A sostenere il progetto si affiancò da subito l’Ente Fiera (che negli anni precedenti aveva
organizzato Editexpo) e a ruota tutti gli enti e le istituzioni del territorio.
Per le prime due edizioni, l’organizzazione fu affidata a curatori esterni che intervenivano
esclusivamente per coordinare il lavoro della segreteria organizzativa seguita fin dalla prima
edizione all’Azienda Speciale della Camera di Commercio.
Ma fu nel 2002 che avvenne la svolta, quando cioè l’Ente camerale decise di affidare la
direzione artistica ad un gruppo di operatori culturali locali, ben radicati nel territorio, dalle
grandi potenzialità e con relazioni consolidate in ambito editoriale. Nel 2013 è nata
laFondazione Pordenonelegge.it
Oggi pordenonelegge.it gioca un interessante ruolo di palcoscenico per autori famosi e scrittori
emergenti.
Dati ultima edizione (17/21 settembre 2014): circa 130mila le presenze stimate in questa
edizione. Cinque i giorni di festival, con 363 autori e circa 500 ospiti, per oltre 250 eventi in 30
location del centro storico di Pordenone. Trentatre le anteprime letterarie e 34 gli incontri
stampa con grandi protagonisti di pordenonelegge.
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Al di là dei riscontri numerici, i promotori sottolineano la qualità della proposta complessiva e
delle scelte in cartellone, a cominciare dalle numerose anteprime letterarie. La formula di
Pordenonelegge – spiegano inoltre – viaggia 365 giorni all’anno e non si esaurisce con la
conclusione del festival.
I curatori del festival Pordenonelegge presenti al dibattito di Lecce
Gian Mario Villalta, direttore artistico di Pordenonelegge, poeta e scrittore italiano.
Michela Zin, direttore della Fondazione Pordenonelegge, giornalista.
Lecce, 03 ottobre 2014
l’ufficio stampa
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