Comunicato Stampa - Centro Milanese di Psicoanalisi
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Comunicato Stampa - Centro Milanese di Psicoanalisi
SOCIETÀ PSICOANALITICA ITALIANA CENTRO MILANESE DI PSICOANALISI CESARE MUSATTI COMUNICATO STAMPA Frontiere della psicoanalisi 2016: i nativi digitali «pensano» in un modo diverso Il Centro Milanese di Psicoanalisi si interroga sulle «nuove antropologie»: Laura Ambrosiano e Luca De Biase alla Casa della Cultura di Milano, martedì 5 aprile ore 21.00 MILANO, 22 marzo 2016 - Martedì 5 aprile 2016 alle ore 21.00 si terrà il terzo incontro della settima edizione del ciclo Frontiere della psicoanalisi, organizzate dal Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti” e ospitate dalla Casa della Cultura di via Borgogna 3, Milano. Laura Ambrosiano, psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana, dialoga con il giornalista del Sole24Ore Luca De Biase su come il diffondersi dell’uso di internet, app e community abbia modificato il modo di pensare dei nativi digitali. «Le evidenze delle neuroscienze mostrano come siano sollecitate aree cerebrali diverse - spiega Laura Ambrosiano, psicoanalista SPI - Il funzionamento della mente dei ‘nativi’ è diverso rispetto agli ‘immigrati digitali’, come viene definito chi appartiene alle generazioni precedenti. In futuro la loro modalità di pensiero costantemente iperconnessa potrebbe portare a modificazioni importanti. Ora tuttavia possiamo provare a tracciare un identikit del nativo sulla base degli studi disponibili». Per esempio, c’è correlazione tra le ore di esposizione alle nuove tecnologie e l’aumento del quoziente intellettivo: significativamente, a troppe ore di esposizione non corrisponde alcun aumento. I nativi, inoltre, mostrano di possedere un sapere enciclopedico, più vasto degli immigrati, eppure meno sistematico, e a volte con gravi lacune: «Imparano ciò che è utile a loro, per condividerlo subito con il gruppo, perché è nel gruppo che si risolve spesso la loro ricerca di soddisfazione». Infine, la velocità: «In questo continuo condividere, sembra che non vi sia tempo sufficiente alla strutturazione della tensione etica: il modello etico si fonda su quello prevalente nel gruppo, il personale resta in secondo piano. Il concetto di privacy, come lo intendiamo noi, per loro non esiste». «La nostra esperienza clinica con gli adolescenti - aggiunge Giuseppe Pellizzari, coordinatore delle Frontiere per il CMP - ci porta a osservare come il pensiero dei ragazzi tenda ad abbandonare strutture logico-deduttive e strutture etiche strettamente sorvegliate (superegoiche), per prendere altre strade, in cui prevalgono modalità eccitatorie. Questo può renderli più liberi, ma anche più vulnerabili, per esempio alle dipendenze». Frontiere della Psicoanalisi 2016: le nuove antropologie è il tema della settima edizione dell’ormai tradizionale ciclo di appuntamenti del Centro Milanese di Psicoanalisi per la divulgazione e il dibattito pubblico. Dal 2 febbraio al 3 maggio 2016, quattro incontri alla Casa della Cultura di Milano per interrogarsi da un punto di vista psicoanalitico riguardo al modo in cui il progresso tecnologico sta cambiando le nostre abitudini di vita e, soprattutto, il nostro modo di pensare e di vivere la realtà che ci circonda. Dalla biotecnologia medica – che ha rivoluzionato il nostro rapporto con il corpo, con la morte e con un’identità sessuale sempre meno definita – alla globalizzazione, passando per la diffusione di internet: quanto e come questi fenomeni hanno modificato il modo in cui gli esseri umani percepiscono se stessi e il mondo? L’ingresso è libero. Per informazioni: www.cmp-spiweb.it | [email protected] Ufficio Stampa Echo Arte & Comunicazione tel. +39 0382 21725 Armando Barone mob. +39 328 3354999 [email protected]