Quantificazione dell`RNA dell`HIV-1
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Quantificazione dell`RNA dell`HIV-1
COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 HIM PER USO DIAGNOSTICO IN VITRO. Informazioni sugli ordini COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 COBAS® AMPLICOR® Wash Buffer HIM 48 Tests P/N: 21118390 123 ART: 11 1839 0 US: 83369 WB 500 Tests P/N: 20759899 123 ART: 07 5989 9 US: 83314 Uso previsto Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, versione 1.5 (v1.5) è un test di amplificazione in vitro dell'acido nucleico, destinato alla quantificazione dell'RNA del virus dell'immunodeficienza umana di tipo 1 (HIV-1) nel plasma umano per mezzo dell'analizzatore COBAS® AMPLICOR®. Il test è in grado di quantificare l'RNA dell'HIV-1 entro la gamma da 50 a 750.000 copie/ml, combinando due procedure di preparazione dei campioni, la procedura standard e quella ultrasensibile. Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 non è inteso né come test di screening della presenza dell'HIV-1 nel sangue e negli emoderivati, né come test diagnostico per la conferma dell'infezione da HIV-1. 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 1/53 P/N: 03005585 050 Questo test è destinato a fungere, assieme alla presentazione clinica e ad altri marker di laboratorio, da indicatore della prognosi della malattia, coadiuvando la gestione clinica dei pazienti infetti da HIV-1. Il test può essere usato sia per valutare la prognosi dei pazienti, grazie alla misurazione del livello di RNA dell'HIV-1 di riferimento, che per monitorare gli effetti della terapia antiretrovirale, espressi come variazione dei livelli dell'RNA dell'HIV-1 plasmatico nel corso del trattamento. I livelli di RNA dell'HIV-1 misurati tramite PCR (Polymerase Chain Reaction o reazione a catena della polimerasi) hanno funto da marker surrogati ai fini del processo accelerato di approvazione dell'FDA statunitense dei farmaci inibitori della proteasi INVIRASE (saquinavir mesilato), CRIXIVAN® (indinavir solfato), NORVIR® (ritonavir) e FORTOVASE (saquinavir); dei farmaci non nucleosidi inibitori della transcrittasi inversa VIRAMUNE® (nevirapina), SUSTIVA® (efavirenz) e ZIAGEN® (abacavir); e del farmaco inibitore della transcrittasi inversa EPIVIR® (lamivudina). Riassunto e spiegazione del test Il virus dell'immunodeficienza umana (HIV) è l'agente eziologico della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS)1-3. Il virus può essere trasmesso attraverso il rapporto sessuale, il contatto con sangue o con emoderivati infetti, oppure da una madre HIV positiva al feto4. Da tre a sei settimane dopo l'esposizione al virus HIV, l'infezione si manifesta con sintomi pseudoinfluenzali che caratterizzano la breve sindrome acuta e che sono accompagnati da alti livelli di viremia nel sangue periferico5-8. Nella maggior parte dei soggetti infetti da HIV subentra dopo quattro-sei settimane dall'inizio dei sintomi, una risposta immunitaria specifica nei confronti del virus che porta ad una diminuzione della viremia plasmatica9,10. Di solito, dopo la sieroconversione, i soggetti HIV-positivi entrano in una fase clinica stabile, asintomatica che può durare per anni11-13. Il periodo asintomatico è caratterizzato da concentrazioni virali plasmatiche persistentemente basse14 e da una graduale diminuzione dei linfociti CD4+ T, che provoca immunodeficienza grave, infezioni opportunistiche multiple, tumori maligni e decesso15. Sebbene le concentrazioni virali nel sangue periferico siano relativamente basse durante la fase asintomatica dell'infezione, la replica e la clearance virale sembrano costituire un processo dinamico, nel quale l'elevata velocità di riproduzione virale e di infezione delle cellule CD4+ è controbilanciata da una velocità altrettanto elevata di clearance virale, morte delle cellule infettate e sostituzione con nuove cellule CD4+, producendo livelli relativamente stabili di viremia e cellule CD4+16-18. Le determinazioni quantitative della viremia da HIV nel sangue periferico indicano che le concentrazioni virali più elevate sono correlate ad un rischio maggiore di progressione clinica della malattia, mentre le diminuzioni delle concentrazioni virali sono associate ad un rischio inferiore19-21. Le concentrazioni di plasma virali nel sangue periferico possono essere quantificate mediante la determinazione dell'antigene p24 dell'HIV nel siero, le colture di plasma per la determinazione quantitativa dell'HIV, oppure la misurazione diretta dell'RNA virale nel plasma secondo le tecniche di amplificazione dell'acido nucleico o di amplificazione del segnale22-26. L'antigene p24 è la proteina principale del core dell'HIV e si trova nel siero in forma libera oppure legata ad un anticorpo anti-p24. L'antigene p24 libero può essere misurato tramite test immunoenzimatici (EIA) disponibili in commercio; tuttavia l'utilità dell'antigene p24 quale marker della carica virale è limitata, in quanto l'antigene è rilevabile soltanto nel 20% dei pazienti asintomatici e nel 40-50% dei pazienti sintomatici. Le tecniche di dissociazione dei complessi antigene-anticorpo migliorano la sensibilità dei test per la determinazione dell'antigene p24, tuttavia questo antigene rimane irrilevabile nella maggior parte dei pazienti asintomatici22. L'HIV infettivo nel plasma può essere coltivato inoculandolo in cellule mononucleate attivate del sangue periferico (PBMC), prelevate da soggetti sani. La quantificazione si ottiene inoculando in queste cellule diluizioni seriali di campioni di plasma. L'utilità di queste colture per il monitoraggio delle concentrazioni virali nei pazienti HIV positivi è limitata, in quanto soltanto una piccola frazione di particelle virali è infettiva in vitro. Spesso non è possibile rilevare il virus infettivo in soggetti asintomatici22. L'RNA dell'HIV nel plasma può essere quantificato mediante le tecniche di amplificazione dell'acido nucleico, quali la PCR27-29. Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 utilizza la tecnica PCR che offre la massima sensibilità e la massima gamma dinamica di rilevazione quantitativa dell'RNA dell'HIV-1 nel plasma, anticoagulato con EDTA o ACD24. 2/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Principio della procedura Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 prevede cinque fasi principali: preparazione dei campioni; trascrizione inversa dell'RNA bersaglio per generare un DNA complementare (cDNA)30, amplificazione mediante PCR del cDNA target usando primer complementari specifici all'HIV-130; ibridazione del prodotto amplificato con sonde oligonucleotidiche specifiche al target; rilevazione del prodotto amplificato legato alla sonda mediante determinazione colorimetrica. Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 svolge contemporaneamente la trascrizione inversa e l'amplificazione mediante PCR dell'RNA virale dell'HIV-1 e dell'RNA dello standard di quantificazione dell'HIV-1. Il reagente Master Mix contiene un paio di primer specifici all'acido ribonucleico dell'HIV-1 e dello standard di quantificazione. Questo reagente è stato sviluppato per ottenere una quantificazione equivalente dei sottotipi del gruppo M dell'HIV-1. Non sono state determinate le prestazioni del test per campioni del gruppo O. La quantificazione dell'RNA dell'HIV-1 si ottiene con lo standard di quantificazione HIV-1, un RNA trascritto non infettivo, con siti di legame per il primer identici a quelli della regione target dell'RNA dell'HIV-1 e con una regione specifica alla sonda che consente di distinguere l'amplicon dello standard di quantificazione dall'amplicon dell'HIV-1. Un numero noto di copie di RNA dello standard di quantificazione viene incorporato in ciascun campione singolo e sottoposto alle fasi di preparazione, trascrizione inversa, amplificazione PCR, ibridazione e rilevazione del campione assieme all'HIV-1 target ed amplificato assieme ad esso. L'analizzatore COBAS® AMPLICOR® calcola la concentrazione di RNA dell'HIV-1 nei campioni mettendo a confronto il segnale dell'HIV-1 e quello dello standard di quantificazione di ciascun campione. Lo standard di quantificazione compensa gli effetti dell'inibizione e controlla il processo di amplificazione in modo da consentire una quantificazione accurata dell'RNA dell'HIV-1 in ciascun campione. Preparazione dei campioni 8/2009, Revision 8.0 Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 può essere usato indifferentemente con due procedure di preparazione dei campioni, quella standard o quella ultrasensibile. La preparazione standard dei campioni prevede l'isolamento diretto dell'RNA dell'HIV-1 dal plasma tramite lisi delle particelle virali con un agente caotropo e la successiva precipitazione dell'RNA con alcool. La preparazione ultrasensibile richiede la concentrazione iniziale delle particelle virali dell'HIV-1 tramite centrifugazione ad alta velocità, seguita dalla lisi delle particelle stesse con un agente caotropo e la successiva precipitazione dell'RNA dell'HIV-1 con alcool. Ad ogni campione viene addizionato il reagente di lisi e un numero noto di molecole di RNA dello standard di quantificazione. Lo standard di quantificazione viene preparato, soggetto a trascrizione inversa, amplificato e rilevato assieme al campione da analizzare e serve per quantificare l'RNA dell'HIV-1 presente nel campione. COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 3/53 Transcrizione inversa ed amplificazione mediante PCR Selezione del target La scelta di una sequenza target dell'RNA dell'HIV-1 dipende dall'identificazione di regioni del genoma dell'HIV-1 che presentano il massimo grado di conservazione di sequenza. Pertanto l'adeguata scelta dei primer e della sonda è cruciale ai fini dell'identificazione del genotipo dell'HIV-1. Il test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 utilizza i primer SK145 e SKCC1B per definire una sequenza di 155 nucleotidi nella regione altamente conservata del gene gag dell'HIV-131. La regione gag codifica gli antigeni specifici del gruppo, ovvero le proteine strutturali del core del virione. I geni gag dell'HIV-1 consistono generalmente in circa 1500 nucleotidi e sono localizzati nelle posizioni approssimate 789-2290 del genoma virale. La sequenza nucleotidica dei primer è stata ottimizzata per poter amplificare in modo equivalente i sottotipi del gruppo M del virus HIV-1. Trascrizione inversa Le reazioni di trascrizione inversa e di amplificazione tramite PCR vengono svolte tramite polimerasi del DNA dell'enzima ricombinante termostabile Thermus thermophilus (rTth pol). In presenza di manganese e nelle appropriate condizioni di tamponatura, la rTth pol induce l'attività sia di trascrittasi inversa che di polimerasi del DNA30. Ciò consente la trascrizione inversa e l'amplificazione PCR nella stessa miscela di reazione. I campioni trattati vengono addizionati alla miscela di amplificazione nelle provette di amplificazione (provette A) dove ha luogo sia la trascrizione inversa che la reazione PCR. Il primer a valle o antiparallelo (SKCC1B) e ed il primer a monte o parallelo (SK145) vengono biotinilati nelle posizioni 5' terminali. La miscela di reazione viene riscaldata per consentire al primer a valle di appaiarsi in modo specifico all'RNA dell'HIV-1 sia del target che dello standard di quantificazione. In presenza di Mn2+ e di un eccesso di trifosfati desossinucleosidi (dNTP), comprendenti trifosfati di desossiadenosina, desossiguanosina, desossicitidina, desossiuridina e deossitimidina, l'rTth pol estende il primer appaiato, formando un filamento di DNA (cDNA) complementare all'RNA target. Amplificazione del target Dopo la trascrizione inversa dell'RNA dell'HIV-1 del target e dello standard di quantificazione, la miscela di reazione viene scaldata per denaturare l'ibrido RNA:cDNA ed esporre le sequenze target dei primer. Man mano che la miscela si raffredda, il primer a monte o parallelo (SK145) si appaia in modo specifico al filamento di cDNA, la rTth pol estende il primer e viene sintetizzato un secondo filamento di DNA. Ciò completa il primo ciclo della PCR, producendo una copia di DNA a doppio filamento della regione target dell'RNA dell'HIV-1 e dell'RNA dello standard di quantificazione. La miscela di reazione viene riscaldata un'altra volta per separare il risultante DNA a doppio filamento e per esporre le sequenze target dei primer. Man mano che la miscela si raffredda, i primer SK145 ed SKCC1B si appaiano al DNA target. La rTth pol, in presenza di Mn2+ e di un eccesso di dNTP, estende i primer appaiati lungo gli stampi target, producendo una molecola di DNA a doppio filamento di paia a base 155, detta amplicon. L'analizzatore COBAS® AMPLICOR® ripete automaticamente questo processo per un certo numero di cicli; praticamente raddoppiando la quantità di amplicon ad ogni ciclo. L'amplificazione si verifica solamente nella regione del genoma dell'HIV-1 delimitata dai primer; senza amplificare l'intero genoma dell'HIV-1. 4/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Amplificazione selettiva Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 consegue l'amplificazione selettiva dell'acido nucleico target dei campioni grazie all'uso dell'enzima AmpErase (uracil-N-glicosilasi) e di trifosfato di desossiuridina (dUTP). L'enzima AmpErase riconosce e catalizza la reazione di distruzione dei filamenti di DNA contenenti desossiuridina32, ma non del DNA contenente desossitimidina. La desossiuridina non è presente nel DNA naturale, però è sempre presente nell'amplicon, a causa della presenza del trifosfato di desossiuridina nel reagente Master Mix. Di conseguenza, solamente l'amplicon contiene desossiuridina. La presenza di deossiuridina nell'amplicon contaminante lo rende suscettibile alla distruzione da parte dell'enzima AmpErase prima dell'amplificazione del DNA target. L'enzima AmpErase, contenuto nel reagente Master Mix, catalizza la dissociazione del DNA contenente deossiuridina a livello dei residui di deossiuridina, aprendo la catena di deossiribosi nella posizione C1. Una volta riscaldata durante la prima fase del ciclo termico (in presenza del pH alcalino di Master Mix), la catena di DNA dell'amplicon si spezza in corrispondenza alla posizione della deossiuridina, rendendo il DNA non amplificabile. L'enzima AmpErase è inattivo a temperature superiori a 55°C (cioè durante tutte le fasi del ciclo termico) e perciò non distrugge l'amplicon target. Dopo l'amplificazione, qualsiasi enzima residuo viene denaturato tramite addizione della soluzione di denaturazione, impedendo così la degradazione dell'amplicon target. L'enzima AmpErase nel test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 è stato dimostrato capace di disattivare almeno 103 copie di amplicon virale contenente desossiuridina per ogni reazione PCR. Reazione di ibridazione Dopo l'amplificazione mediante PCR, l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® addiziona automaticamente la soluzione di denaturazione nelle provette A per denaturare chimicamente l'amplicon dell'HIV-1 e dello standard di quantificazione HIV-1, formando DNA a filamento unico. Per ottenere risultati quantitativi all'interno di un ampio intervallo dinamico, l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® diluisce in serie l'amplicon denaturato nelle provette di rilevazione (coppette D). Una sospensione di particelle magnetiche ricoperte con una sonda oligonucleotidica specifica all'amplicon dell'HIV-1 (SK102) o dello standard di quantificazione HIV-1 (CP35) viene addizionata rispettivamente a ciascuna delle quattro diluizioni dell'amplicon dell'HIV-1 o a ciascuna delle due diluizioni dell'amplicon dello standard di quantificazione. L'amplicon marcato con biotina si lega alle particelle magnetiche tramite ibridazione con le sonde oligonucleotidiche specifiche al target. Ciascuna determinazione quantitativa richiede quattro misurazioni indipendenti dell'assorbanza usando la sospensione delle sonde per l'HIV-1 e due misurazioni dell'assorbanza usando la sospensione delle sonde per lo standard di quantificazione dell'HIV-1. Reazione di rilevazione Dopo la reazione di ibridazione, l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® lava le particelle magnetiche nelle provette di rilevazione (coppetta D) per rimuovere il materiale non legato e quindi aggiunge un coniugato di avidina-perossidasi di rafano (Av-HRP). Tale coniugato si lega all'amplicon biotinilato ed ibridato con le sonde oligonucleotidi specifiche al target, legate alle particelle magnetiche. L'analizzatore COBAS® AMPLICOR® rimuove il coniugato non legato, lavando le particelle magnetiche, e poi addiziona in ciascuna coppetta D una soluzione di substrato contenente acqua ossigenata e 3,3',5,5' tetrametilbenzidina (TMB). In presenza di acqua ossigenata, la perossidasi di rafano legata alle particelle catalizza l'ossidazione della TMB, formando un complesso colorato, la cui assorbanza viene misurata dall'analizzatore COBAS® AMPLICOR® a una lunghezza d'onda di 660 nm. 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 5/53 Quantificazione dell'RNA dell'HIV-1 Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 quantifica l'RNA del virus HIV-1 grazie all'addizione al campione da analizzare di una seconda sequenza target (lo standard di quantificazione dell'HIV-1) che viene addizionata in concentrazione nota. Lo standard di quantificazione dell'HIV-1 è un RNA di 233 nucleotidi, trascritto in vitro, non infettivo e con regioni di legame per i primer identiche a quelle della sequenza target dell'HIV-1. Lo standard di quantificazione contiene siti di legame per i primer SK145 e SKCC1B, dando origine ad un amplificato che è identico all'RNA target dell'HIV-1 sia in termini di lunghezza (155 basi) che di composizione di basi. La regione dell'amplicon dello standard di quantificazione che si lega alla sonda è stata modificata per poter distinguere l'amplicon dello standard di quantificazione da quello dell'HIV-1. All'interno della gamma lineare del test, l'assorbanza a 660 nm (A660) di ciascuna provetta di rivelazione è proporzionale alla quantità ivi presente di amplicon dell'HIV-1 o dello standard di quantificazione. L'analizzatore COBAS® AMPLICOR® calcola l'assorbanza totale dell'HIV-1 e dello standard, moltiplicando l'assorbanza della provetta di rivelazione per il fattore di diluizione dell'amplicon, per poi selezionare la provetta che presenta la massima assorbanza totale. L'assorbanza totale calcolata è proporzionale alla quantità di RNA dell'HIV-1 o dello standard presente in ogni reazione di trascrizione inversa/amplificazione PCR. La quantità di RNA dell'HIV-1 in ciascun campione viene calcolata in base al rapporto tra l'assorbanza totale dell'HIV-1 e quella dello standard di quantificazione dell'HIV-1, moltiplicato per il numero di molecole di RNA dello standard di quantificazione secondo la seguente equazione: HIV-1 [ A Atotale totale QS ] AF laddove, 6/53 x Copie di QS dell'HIV-1/PCR x Fattore di diluizione del campione = Copie di RNA dell'HIV-1/ml A totale HIV-1 = Assorbanza totale calcolata per l'amplicon dell'HIV-1 A totale QS = Assorbanza totale calcolata per l'amplicon dello standard di quantificazione Copie di QS dell'HIV-1/PCR = Numero di copie dello standard di quantificazione in ogni reazione; questo dato è specifico ad ogni lotto Fattore di diluizione del campione = Fattore di conversione delle copie/PCR in copie/ml AF = Fattore di correzione, usato per standardizzare i risultati del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR v1.5 in termini di risultati del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR v1.5 (fattore di correzione = 1,11). Fattore di diluizione del campione = 40 (per la procedura standard di preparazione dei campioni) Fattore di diluizione del campione = 4 (per la procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni) COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Reagenti COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 Reagenti di preparazione dei campioni HIM 48 Test P/N: 21118390 123 ART: 11 1839 0 US: 83369 HIM PREP HIV-1 LYS (Reagente di lisi HIV-1 MONITOR) Tampone di tris-HCl 68% Tiocianato di guanidina 3% Ditiotreitolo < 1% Glicogeno 68% Tiocianato di guanidina (p/p) + Xn 4 x 9,0 ml Nocivo HIV-1 QS, v1.5 4 x 0,1 ml (Standard di quantificazione HIV-1 MONITOR, versione 1.5) < 0,001% RNA (batterico) trascritto in vitro, non infettivo, contenente sequenze di legame per il primer dell'HIV-1 e una regione specifica di legame con la sonda < 0,005% Poli rA RNA (di sintesi) EDTA 0,05% Sodio azide HIV-1 DIL (Diluente del campione HIV-1 MONITOR) Tampone di tris-HCl < 0,005% Poli rA RNA (di sintesi) EDTA 0,05% Sodio azide Reagenti di controllo 4 x 4,8 ml HIM CTL NHP 4 x 1,6 ml [Plasma (umano) negativo] Plasma umano, definito non immunoreattivo mediante test autorizzati dall'FDA per la determinazione degli anticorpi anti-HCV, anti-HIV-1/2 e degli antigeni HIV p24 ed HBsAg; non è stata rilevata la presenza dell'RNA dell'HIV-1, dell'RNA dell'HCV o del DNA dell'HBV mediante PCR in gruppi di unità di sangue di donatori; non è stata rilevata la presenza di anticorpi centrali anti-HBV in gruppi di unità di sangue di donatori mediante test autorizzati dall'FDA 0,1% conservante ProClin® 300 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 7/53 4 x 0,05 ml HIV-1 (–) C [Controllo HIV-1 (–)] < 0,005% Poli rA RNA (di sintesi) EDTA 0,05% Sodio azide HIV-1 L(+)C 4 x 0,05 ml [Controllo HIV-1 MONITOR (+) basso] < 0,001% RNA (microbico) trascritto in vitro, non infettivo, contenente sequenze HIV-1 < 0,005% Poli rA RNA (di sintesi) EDTA 0,05% Sodio azide HIV-1 H(+)C 4 x 0,05 ml [Controllo HIV-1 MONITOR (+) alto] < 0,001% RNA (microbico) trascritto in vitro, non infettivo, contenente sequenze HIV-1 < 0,005% Poli rA RNA (di sintesi) EDTA 0,05% Sodio azide Reagenti di amplificazione HIM AMP HIV-1 MMX, v1.5 4 x 0,7 ml (Master Mix HIV-1 MONITOR, versione 1.5) Tampone di bicina Glicerolo < 0,01% Polimerasi del DNA di rTth (rTth pol, batterica) Acetato di potassio < 0,07% dATP, dCTP, dGTP, dUTP, dTTP < 0,001% Primer SKCC1B e SK145, biotinilati < 0,01% enzima AmpErase (uracil-N-glicosilasi, batterico) 0,05% Sodio azide HIV-1 Mn2+, v1.5 (Soluzione di manganese HIV-1 MONITOR, versione 1.5) < 2% Manganese Acido acetico Colorante amaranto 0,05% Sodio azide Reagenti specifici di rilevazione HIM DK AD3 (Reagente di diluizione dell'amplicon) EDTA 0,8% Idrossido di sodio 2 x 75 Test 0,8% Idrossido di sodio (p/p) + Xi 4 x 0,1 ml Irritante 8/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR IM PS1, v1.5 2 x 100 Test (Sonda HIV-1 MONITOR, sospensione 1, versione 1.5) Tampone MES < 0,01% Sospensione di Dynabeads® (particelle paramagnetiche) ricoperte con sonda SK102 di cattura oligonucleotidica specifica all'HIV-1 0,09% Sodio azide IM4, v1.5 (Sonda HIV-1 MONITOR, sospensione 2, versione 1.5) Tampone di fosfato di sodio < 0,2% Detergente 24,9% Tiocianato di sodio 2 x 100 Test IQ PS1, v1.5 (Sonda dello standard di quantificazione HIV-1 MONITOR, sospensione 1, versione 1.5) Tampone MES < 0,01% Sospensione di Dynabeads® (particelle paramagnetiche) ricoperte con sonda CP35 di cattura oligonucleotidica specifica allo standard di quantificazione dell'HIV-1 0,09% Sodio azide 1 x 100 Test IQ4, v1.5 (Sonda dello standard di quantificazione HIV-1 MONITOR, sospensione 2, versione 1.5) Tampone di fosfato di sodio < 0,2% Detergente 24,9% Tiocianato di sodio 1 x 100 Test Reagenti generici di rilevazione DK DN4 (Soluzione di denaturazione) 1,6% Idrossido di sodio EDTA Blu di timolo 1,6% Idrossido di sodio (p/p) + Xi 1 x 100 Test Irritante CN4 (Coniugato di avidina-perossidasi di rafano) Tampone di tris-HCl < 0,001% Coniugato di avidina-perossidasi di rafano Albumina di siero bovino (di mammifero) Emulsit 25 (Dai-ichi Kogyo Seiyaku Co., Ltd.) 0,1% Fenolo 1% conservante ProClin® 150 SB3 (Substrato A) Soluzione di citrato 0,01% Acqua ossigenata 0,1% conservante ProClin® 150 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 3 x 100 Test 5 x 75 Test 9/53 5 x 5 ml SB (Substrato B) 0,1% 3,3',5,5'-Tetrametilbenzidina (TMB) 40% Dimetilformammide (DMF) T 40% Dimetilformammide (DMF) (p/p) Tossico R: 61-20/21-36 Può danneggiare i bambini non ancora nati. Nocivo per inalazione e a contatto con la pelle. Irritante per gli occhi. S: 53-45 Evitare l'esposizione - procurarsi speciali istruzioni prima dell'uso. In caso di incidente o di malessere consultare immediatamente il medico (se possibile mostrargli l'etichetta). COBAS® AMPLICOR® WB Wash Buffer COBAS® AMPLICOR® Tampone di lavaggio WB (Concentrato di lavaggio 10X) < 2% Tampone di fosfato < 9% Cloruro di sodio EDTA < 2% Detergente 0,5% conservante ProClin® 300 500 Test P/N: 20759899 123 ART: 07 5989 9 US: 83314 2 x 250 Test Avvertenze e precauzioni Per uso diagnostico in vitro. Questo test è destinato ad essere usato solamente con siero o plasma umano raccolto in anticoagulanti EDTA o ACD. È stato dimostrato che l'eparina inibisce la PCR e non deve essere usata ai fini di questa procedura. Non pipettare con la bocca. Non mangiare, bere né fumare nelle aree di lavoro del laboratorio. Indossare guanti monouso di protezione, camici da laboratorio e protezione oculare durante il maneggio dei campioni e dei reagenti del kit. Lavarsi bene le mani dopo il maneggio dei campioni e dei reagenti. Evitare la contaminazione microbica e da ribonucleasi dei reagenti durante la rimozione di aliquote dalle bottiglie dei reagenti. Si consiglia di usare pipette sterili monouso e punte prive di ribonucleasi. Non combinare reagenti di lotti diversi o di flaconi diversi dello stesso lotto. Smaltire i reagenti non utilizzati ed i rifiuti in conformità alla normativa vigente. Non usare il kit dopo la sua data di scadenza. 10/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Le schede di sicurezza dei materiali (Material Safety Data Sheets = MSDS) sono disponibili su richiesta presso l'ufficio Roche locale. Il flusso di lavoro di laboratorio deve procedere in modo unidirezionale, cominciando nell'area di preamplificazione per poi passare all'area di postamplificazione (amplificazione/rilevazione). Le attività di preamplificazione devono iniziare con la preparazione dei reagenti e procedere con la preparazione dei reagenti e dei campioni. Le forniture e le attrezzature devono essere dedicate a ciascuna attività di preamplificazione e non devono essere usate per altre attività né spostate da un'area all'altra. Indossare guanti in ciascuna area e cambiarli prima di uscire da tale area. Le forniture e le attrezzature usate per la preparazione dei reagenti non devono essere usate per le attività di preparazione dei campioni, per il pipettamento né per il trattamento del DNA amplificato o di altre fonti di DNA target. Le forniture e le attrezzature di postamplificazione devono rimanere sempre in tale area. I campioni devono essere maneggiati come se fossero infettivi, adottando procedure di sicurezza di laboratorio sul tipo di quelle delineate da Biosafety in Microbiological and Biomedical Laboratories33 e nel documento CLSI M29-A334. Pulire e disinfettare accuratamente tutte le superfici di lavoro con una soluzione fresca allo 0,5% di ipoclorito di sodio in acqua deionizzata o distillata. Nota La candeggina liquida in commercio di solito contiene una concentrazione di ipoclorito di sodio del 5,25%. Una diluizione 1:10 di candeggina produce una soluzione allo 0,5% di ipoclorito di sodio. ATTENZIONE! Questo kit contiene un componente (NHP) derivato da sangue umano. Il materiale d'origine è stato testato con test approvati dall'FDA statunitense e riscontrato non reattivo alla presenza degli anticorpi anti-HCV-1/2, dell'antigene HIV p14 e dell'antigene di superficie dell'apatite B (HBsAg). Inoltre sono state sottoposte a test unità di sangue miscelate: non è stata rilevata la presenza dell'RNA dell'HIV-1, dell'RNA dell'HCV o del DNA dell'HBV mediante PCR in gruppi di unità di sangue di donatori; non è stata rilevata la presenza di anticorpi centrali anti-HBV in gruppi di unità di sangue di donatori mediante test autorizzati dall'FDA. Nessun metodo di test conosciuto può garantire completamente che i prodotti derivati dal sangue umano non trasmettano agenti infettivi. Di conseguenza, tutti i materiali di provenienza umana devono essere considerati potenzialmente infettivi. Il plasma negativo umano NHP deve essere maneggiato come se fosse infettivo adottando prassi sicure di laboratorio sul tipo di quelle delineate da Biosafety in Microbiological and Biomedical Laboratories33 e dal documento CLSI M29-A334. Pulire e disinfettare accuratamente tutte le superfici di lavoro con una soluzione di ipoclorito di sodio allo 0,5%. in acqua distillata o deionizzata. HIV-1 QS, v1.5; HIV-1 DIL; HIV-1 MMX, v1.5; HIV-1 Mn2+, v1.5; HIV-1 (–) C; HIV-1 L(+)C; HIV-1 H(+)C; IM PS1, v1.5 e IQ PS1, v1.5 contengono sodio azide. Tale sostanza può reagire con i tubi in piombo ed in rame formando azoturi metallici altamente esplosivi. Quando vengono smaltite nei lavelli del laboratorio soluzioni contenenti sodio azide, sciacquare gli scarichi con abbondanti quantità d'acqua per impedire l'accumulo di azoturi. Indossare protezione oculare, camici di laboratorio e guanti monouso per maneggiare l'HIV-1 LYS; HIV-1 MMX, v1.5; DN4; AD3; IM4, v1.5; IQ4, v1.5; CN4; SB3; SB ed il substrato di lavoro (ottenuto miscelando i reagenti SB3 ed SB). Evitare il contatto di questi materiali con la pelle, gli occhi o le mucose. In caso di contatto, lavarsi immediatamente con abbondanti quantità d'acqua, pena possibili ustioni. Se si verifica la fuoriuscita accidentale di questi reagenti, diluire con acqua prima di asciugare. 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 11/53 Evitare il contatto con la pelle o le mucose dello SB o del substrato di lavoro. In caso di contatto con la pelle, lavarsi immediatamente con abbondanti quantità d'acqua. Lo SB ed il substrato di lavoro contengono dimetilformammide, una sostanza di cui è stata relazionata la tossicità in dosi elevate e la possibile fetotossicità. Evitare il contatto cutaneo, l'inalazione dei vapori e l'ingestione. In caso di contatto con la pelle, lavarsi accuratamente con acqua e sapone e richiedere l'immediato intervento di un medico. Non permettere che l'HIV-1 LYS, il quale contiene tiocianato di guanidina, o l'IM4, v1.5 e l'IQ4, v1.5, che contengono tiocianato di sodio, vengano a contatto con la soluzione di ipoclorito di sodio (candeggina). Tali miscele producono un gas molto tossico. La preparazione dei campioni e dei controlli richiede l'uso di provette con tappo a vite, in modo da evitare gli spruzzi e la possibile contaminazione crociata del campioni. Non usare provette con tappo a pressione. Requisiti di maneggio e conservazione Non congelare i reagenti. Conservare l'HIV-1 LYS, l'HIV-1 QS, v1.5 e l'HIV-1 DIL a 2-8°C. Se sigillati, questi reagenti sono stabili fino alla data di scadenza indicata. Una volta aperti, gettare via qualsiasi porzione non utilizzata. Durante la conservazione a 2-8°C, nell'HIV-1 LYS si forma un precipitato. Prima dell'uso, dissolvere tale precipitato riscaldando il reagente HIV-1 LYS a 25-37°C per un massimo di 30 minuti. Miscelarlo bene per dissolvere i cristalli. Prima del'uso, esaminare ciascun flacone di reagente di lisi HIV-1 LYS contro uno sfondo bianco, alla ricerca di una colorazione gialla o di segni di perdita. Se si nota una colorazione giallognola o segni di perdite, non usare il flacone per il test. Richiedere la sostituzione del reagente al rappresentante locale Roche. Una volta aperti, gettare via qualsiasi porzione non utilizzata. Il reagente di lisi di lavoro (preparato addizionando l'HIV-1 QS, v1.5 all'HIV-1 LYS) deve essere conservato a temperatura ambiente ed usato entro 4 ore dalla preparazione. Conservare l'HIV-1 MMX, v1.5 e l'HIV-1 Mn2+, v1.5 a 2-8ºC. Questi reagenti sono stabili fino alla data di scadenza indicata. Una volta aperti, gettare via qualsiasi porzione non utilizzata. Il Master Mix di lavoro (preparato addizionando l'HIV-1 Mn2+, v1.5 all'HIV-1 MMX, v1.5) deve essere conservato a 2-8°C ed è stabile a questa temperatura per 4 ore. Conservare l'NHP, l'HIV-1 (–) C, l'HIV-1 L(+)C e l'HIV-1 H(+)C a 2-8°C. Questi reagenti sono stabili fino alla data di scadenza indicata. Una volta aperti, gettare via qualsiasi porzione non utilizzata. Conservare l'AD3 a 2-25ºC. Una volta caricato nell'analizzatore COBAS® AMPLICOR®, l'AD3 è stabile a 2-8°C per 30 giorni o fino alla data di scadenza, se precedente. L'AD3 può essere usato per un massimo di 4 cicli dello strumento (24 ore per ciclo) e va conservato a 2-8°C tra un ciclo e quello successivo. Conservare l'IM PS1, v1.5 e l'IM4, v1.5 a 2-8°C. Questi reagenti sono stabili fino alla data di scadenza indicata. Una volta miscelati l'IM PS1, v1.5 e l'IM4, v1.5, il reagente di lavoro è stabile per 14 giorni a 2-8°C. Il reagente di lavoro può essere usato per un massimo di 2 cicli dello strumento (24 ore per ciclo) e va conservato a 2-8°C tra un ciclo e quello successivo. 12/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Conservare l'IQ PS1, v1.5 e l'IQ4, v1.5 a 2-8°C. Questi reagenti sono stabili fino alla data di scadenza indicata. Una volta miscelati l'IQ PS1, v1.5 e l'IQ4, v1.5, il reagente di lavoro è stabile per 30 giorni a 2-8°C. Il reagente di lavoro può essere usato per un massimo di 4 cicli dello strumento (24 ore per ciclo) e va conservato a 2-8°C tra un ciclo e quello successivo. Conservare la DN4 a 2-25°C. La soluzione DN4 è stabile fino alla data di scadenza indicata. Una volta aperta, la DN4 è stabile per 30 giorni a 2-8°C o fino alla data di scadenza se precedente. La DN4 può essere usata per un massimo di 4 cicli dello strumento (24 ore per ciclo) e deve essere conservata a 2-8°C tra un ciclo e quello successivo. Conservare il CN4 a 2-8°C. Il CN4 è stabile fino alla data di scadenza indicata. Una volta aperto, il reagente CN4 è stabile per 30 giorni a 2-8°C o fino alla data di scadenza se precedente. Il CN4 può essere usato per un massimo di 4 cicli dello strumento (24 ore per ciclo) e deve essere conservato a 2-8°C tra un ciclo e l'altro. Conservare lo SB3 e lo SB a 2-8°C. Se sigillati, questi reagenti sono stabili fino alla data di scadenza indicata. Il substrato di lavoro deve essere preparato fresco ogni giorno, miscelando SB3 ed SB. Il substrato di lavoro è stabile nell'analizzatore COBAS® AMPLICOR® per 16 ore. Non esporre lo SB3, lo SB o il substrato di lavoro ai metalli, agli agenti ossidanti o alla luce diretta. Conservare il WB a 2-30°C. Il WB è stabile fino alla data di scadenza indicata. Esaminare il WB prima della diluizione e, se necessario, riscaldarlo a 30-37°C per ridissolvere qualsiasi precipitato. Il tampone di lavoro (1X), preparato diluendo 1:10 il concentrato di lavaggio WB con acqua distillata o deionizzata, deve essere conservato a 2-25°C nell'apposito serbatoio COBAS® AMPLICOR® ed è stabile per 2 settimane a decorrere dalla data di preparazione. Conservare i reagenti di rilevazione usati parzialmente a 2-8°C tra una serie strumentale e quella successiva. Controllare la data di scadenza dei reagenti aperti o di lavoro prima di caricarli nell'analizzatore COBAS® AMPLICOR®. Materiali forniti COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 Reagenti di preparazione dei campioni HIM P/N: 21118390 123 ART: 11 1839 0 US: 83369 HIM PREP HIV-1 LYS (Reagente di lisi HIV-1 MONITOR) HIV-1 QS, v1.5 (Standard di quantificazione HIV-1 MONITOR, versione 1.5) HIV-1 DIL (Diluente del campione HIV-1 MONITOR) 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 13/53 Reagenti di controllo HIM CTL NHP [Plasma (umano) negativo] HIV-1 (–) C [Controllo HIV-1 (–)] HIV-1 L(+)C [Controllo HIV-1 MONITOR (+) basso] HIV-1 H(+)C [Controllo HIV-1 MONITOR (+) alto] Reagenti di amplificazione HIM AMP HIV-1 MMX, v1.5 (Master Mix HIV-1 MONITOR, versione 1.5) HIV-1 Mn2+, v1.5 (Soluzione di manganese HIV-1 MONITOR, versione 1.5) Reagenti specifici di rilevazione HIM DK AD3 (Reagente di diluizione dell'amplicon) IM PS1, v1.5 (Sonda HIV-1, sospensione 1, versione 1.5) IM4, v1.5 (Sonda HIV-1, sospensione 2, versione 1.5) IQ PS1, v1.5 (Sonda dello standard di quantificazione dell'HIV-1, sospensione 1, versione 1.5) IQ4, v1.5 (Sonda dello standard di quantificazione dell'HIV-1, sospensione 2, versione 1.5) Reagenti generici di rilevazione DK DN4 (Soluzione di denaturazione) CN4 (Coniugato di avidina-perossidasi di rafano) SB3 (Substrato A) SB (Substrato B) COBAS® AMPLICOR® WB Wash Buffer COBAS® AMPLICOR® Tampone di lavaggio P/N: 20759899 123 ART: 07 5989 9 US: 83314 WB (Concentrato di lavaggio 10X) 14/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Materiali richiesti ma non forniti Preamplificazione - preparazione dei reagenti – Anello A COBAS® AMPLICOR® completo di 12 provette A – Porta-anello A COBAS® AMPLICOR® – Pipettatore Eppendorf Multipette® con serbatoio Eppendorf Combitip® da 1,25 ml (sterile, a confezione individuale) – Pipette automatiche (capacità: 50 μl e 100 μl)* con punte munite di barriera antiaerosol o ad erogazione positiva, prive di ribonucleasi – Guanti monouso, senza talco Preamplificazione - preparazione dei campioni e dei controlli – – – – – – – – – – – – Provette da 2,0 ml con tappo a vite, sterili, (Sarstedt 72.694.006 o equivalenti)** Provette da 1,5 ml con tappo a vite, sterili, (Sarstedt 72.692.105 o equivalenti)** Rastrelliere portaprovette (Sarstedt 93.1428 o equivalenti) Etanolo al 95% per biologia molecolare o istologia (miscela preparata fresca diluendo l'etanolo al 70% con acqua distillata o deionizzata) Isopropanolo, di qualità reagente Pipette sterili di trasferimento a punta sottile, prive di ribonucleasi Pipette sierologiche sterili monouso, in polistirene (5 ml, 10 ml e 25 ml) Pipette automatiche (capacità: 12,5 μl, 25 μl, 50 μl, 100 μl, 200 μl, 400 μl, 500 μl, 600 μl, 800 μl e 1000 μl)* con punte a barriera antiaerosol o ad erogazione positiva, prive di ribonucleasi Microcentrifuga (max. 16.000 RCF (forza centrifuga relativa) x g, min. 12.500 RCF x g); Eppendorf 5415C, HERMLE Z230M o equivalente Ultracentrifuga refrigerata e rotore ad angolo fisso (a 45 gradi, con capacità di almeno ventiquattro provette da 1,5 ml), da 23.600 RCF x g (Heraeus 17RS con rotore HFA 22,1, Biofuge 28RS o equivalente) Vortex Guanti monouso, senza talco Postamplificazione - amplificazione/rilevazione – Analizzatore COBAS® AMPLICOR® e stampante – Manuale operativo dell'analizzatore COBAS® AMPLICOR® • Opzionale: Software AMPLILINK comprendente: – stazione dati per il software AMPLILINK, con stampante – – – – – 8/2009, Revision 8.0 – manuale dell'applicazione - Software AMPLILINK versione 3.2 per l'uso con lo strumento COBAS® AmpliPrep, l'analizzatore COBAS® TaqMan®, l'analizzatore COBAS® TaqMan® 48 e l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® (per l'uso con il software AMPLILINK versione serie 3.2) oppure Manuale dell'applicazione - Software AMPLILINK versione 3.3 per l'uso con lo strumento COBAS® AmpliPrep, l'analizzatore COBAS® TaqMan®, l'analizzatore COBAS® TaqMan® 48, l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® e lo strumento cobas p 630 (per l'uso con il software AMPLILINK versione serie 3.3) Rastrelliere per coppette D Acqua distillata o deionizzata Pipette sierologiche da 5 ml Vortex Guanti monouso, senza talco COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 15/53 * Le pipette automatiche devono essere accurate entro il 3% del volume dichiarato. Laddove specificato, è necessario usare punte munite di barriera antiaerosol o punte ad erogazione positiva prive di ribonucleasi, in modo da evitare la contaminazione crociata del campione e dell'amplicon. ** Usare provette con tappo a vite per la preparazione dei campioni e dei controlli, in modo da evitare gli schizzi e la potenziale contaminazione crociata dei campioni. Non usare provette con tappo a pressione. Prelievo, trasporto e conservazione dei campioni Nota Maneggiare tutti i campioni come se fossero in grado di trasmettere agenti infettivi. Prelievo campioni Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 è destinato ad essere eseguito solamente su campioni di plasma. Il sangue va raccolto in provette sterili usando quale anticoagulante l'EDTA (tappo viola) o l'ACD (tappo giallo). I campioni anticoagulati con eparina non sono adatti a questo test. Conservare il sangue intero a 2-25°C per non più di 6 ore. I campioni anticoagulati con ACD producono valori inferiori del 15% circa rispetto ai risultati dei campioni anticoagulati con EDTA, a causa dell'effetto diluente degli 1,5 ml di ACD presenti nella provetta di prelievo. La Figura 1 illustra l'effetto degli anticoagulanti ACD e EDTA sull'RNA dell'HIV-1 dei campioni di plasma. Figura 1 Confronto tra gli anticoagulanti ACD e EDTA* Campioni con ACD Risultati medi del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR (copie dell'RNA dell'HIV/ml di plasma, n= 2) Risultati del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR sui campioni con EDTA ed ACD 10 5 y = 1,4381 * x^(0,93286) R= 0,90097 EDTA = ACD 10 4 10 3 10 3 4 10 10 Campioni con EDTA ® Risultati medi del test AMPLICOR HIV-1 MONITOR (copie dell'RNA dell'HIV/ml di plasma, n= 2) 5 * I dati illustrati nella Figura 1 sono stati generati usando il test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR con la procedura standard di preparazione dei campioni. Separare il plasma dal sangue intero entro 6 ore dal prelievo, tramite centrifugazione a 800-1600 x g per 20 minuti a temperatura ambiente. Trasferire il plasma in una provetta sterile in polipropilene. Trasporto dei campioni 16/53 Il trasporto di sangue intero o di plasma deve essere conforme alla normativa vigente in merito agli agenti eziologici35. Il sangue intero deve essere trasportato a 2-25°C e trattato entro 6 ore dal prelievo. Il plasma deve essere trasportato a 2-8°C o congelato ad una temperatura compresa tra -20°C e -80°C. COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Conservazione dei campioni I campioni di plasma possono essere conservati a temperatura ambiente per non più di 1 giorno, a 2-8°C per non più di 5 giorni, oppure congelati ad una temperatura compresa tra -20°C e -80°C. Si consiglia di conservare i campioni in aliquote da 600-700 μl in provette sterili in polipropilene da 2,0 ml, con tappo a vite (per esempio le provette Sarstedt 72.694.006) I campioni di plasma possono essere congelati e scongelati non più di 3 volte. La Figura 2 illustra i risultati degli studi di congelamento-scongelamento. Figura 2 Risultati HIV-1 medi di tre gruppi di plasma HIV-1-positivo dopo 2, 3 e 4 cicli di congelamento/scongelamento * Copie di RNA dell'HIV-1/ml normalizzate in funzione del primo scongelamento 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 1 2 3 4 Numero di scongelamenti * I dati illustrati nella Figura 2 sono stati generati usando il test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR con la procedura standard di preparazione dei campioni. Istruzioni per l'uso Nota Per le istruzioni operative e altre indicazioni relative alla stampa dei risultati e all'interpretazione di avvisi (flag), commenti e messaggi d'errore, consultare (1) il Manuale operativo dell'analizzatore COBAS® AMPLICOR® e, (2) se si utilizza il software AMPLILINK versione 3.2, consultare il Manuale operativo del software AMPLILINK versione 3.2 per l'uso con lo strumento COBAS® AmpliPrep, l'analizzatore COBAS® TaqMan®, l'analizzatore COBAS® TaqMan® 48 e l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® oppure, se si utilizza il software AMPLILINK versione 3.3, consultare il Manuale dell'applicazione - Software AMPLILINK versione 3.3 per l'uso con lo strumento COBAS® AmpliPrep, l'analizzatore COBAS® TaqMan®, l'analizzatore COBAS® TaqMan® 48, l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® e lo strumento cobas p 630. Nota Tutti i reagenti devono essere portati a temperatura ambiente prima dell'uso. Esaminare visualmente tutti i reagenti, verificandone la sufficienza del volume, prima di dare inizio alla procedura di test. Nota I campioni di plasma devono essere portati a temperatura ambiente prima dell'uso. Usare pipette automatiche con puntali dotati di barriera antiaerosol, oppure ad erogazione positiva laddove specificato. Esercitare estrema cautela per garantire l'amplificazione selettiva. Nota La preparazione dei campioni e dei controlli richiede l'uso di provette con tappo a vite, in modo da evitare gli spruzzi e la possibile contaminazione crociata del campioni. Non usare provette con tappo a pressione. Nota Il COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test v1.5 deve essere eseguito esclusivamente in modalità base (Basic mode). 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 17/53 Dimensioni della serie Ciascun kit contiene reagenti sufficienti per quattro serie da 12 campioni, che possono essere eseguite una ad una oppure in due serie da 24 test ciascuna. È possibile analizzare al massimo 24 campioni (21 campioni + 3 controlli) per ogni serie di test. Almeno un duplicato ciascuno del controllo negativo AMPLICOR® HIV-1 MONITOR (–), del controllo positivo AMPLICOR® HIV-1 MONITOR (+) basso e del controllo positivo AMPLICOR® HIV-1 MONITOR (+) alto deve essere incluso in ciascuna serie (vedere la sezione “Controllo qualità”). I reagenti per la preparazione dei campioni e per l'amplificazione sono contenuti in bottiglie monouso per 12 test. L'uso più efficiente dei reagenti prevede l'impiego di lotti di reagenti, campioni e controlli in multipli di 12. Nota Il COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test v1.5 deve essere eseguito esclusivamente in modalità base (Basic mode). Flusso di lavoro Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 può essere completato in uno o due giorni. Se si completa l'analisi in un'unica giornata lavorativa, seguire nell'ordine le istruzioni presentate nelle sezioni Preparazione dei reagenti; Preparazione dei campioni e dei controlli e Trascrizione inversa, amplificazione e rilevazione. Le analisi possono essere completate in due giorni, cominciando la preparazione dei campioni e dei controlli il primo giorno ed eseguendo la preparazione dei reagenti e la trascrizione inversa, amplificazione e rilevazione il giorno successivo. Per eseguire la preparazione dei campioni e dei controlli il giorno 1 e la trascrizione inversa, l'amplificazione e la rilevazione il giorno 2, eseguire la preparazione standard dei campioni e dei controlli (passi da A.1 ad A.14) oppure la preparazione ultrasensibile dei campioni e dei controlli (passi da B.1 a B.19) e conservare i campioni trattati nel modo indicato nel passo A.14 o B.19. Il giorno 2, cominciare con la preparazione dei reagenti e poi scongelare i campioni trattati ed i controlli, portandoli a temperatura ambiente, per poi continuare con la preparazione standard dei campioni e dei controlli, passo A.15 o con la preparazione ultrasensibile dei campioni e dei controlli, passo B.20, concludendo la procedura con la trascrizione inversa, amplificazione e rilevazione. Preparazione dei reagenti Eseguita nell'area di Preamplificazione - preparazione dei reagenti 18/53 1. Determinare il numero appropriato di anelli A necessari per l'analisi dei campioni e dei controlli. Inserire gli anelli A negli appositi porta-anelli. 2. Preparare il reagente Master Mix di lavoro addizionando 100 μl di HIV-1 Mn2+, v1.5 in una provetta di HIV-1 MMX, v1.5. Non è necessario misurare il volume di master Mix. Addizionare 100 μl di HIV-1 Mn2+, v1.5 nell'intea provetta di HIV-1 MMX, v1.5. Ritappare il flacone ed invertirlo 10-15 volte per miscelarne il contenuto. Non agitare al vortex il Master Mix di lavoro. Il colorante rosa di HIV-1 Mn2+, v1.5 permette di confermare visualmente l'addizione della soluzione di manganese al Master Mix. Gettare via l'HIV-1 Mn2+, v1.5 non utilizzata. Il Master Mix di lavoro deve essere conservato a 2-8°C e va usato entro 4 ore dalla preparazione. 3. Pipettare 50 μl di Master Mix di lavoro in ciascuna provetta A di amplificazione, usando una pipetta automatica a ripetizione o munita di puntale dotato di barriera antiaerosol o ad erogazione positiva. Non chiudere ancora i tappi delle provette A. Gettare via il Master Mix di lavoro non utilizzato. 4. Collocare gli anelli A contenenti il Master Mix di lavoro in un sacchetto di plastica richiudibile. Chiudere bene il sacchetto e trasferirlo nell'area di preamplificazione - preparazione dei campioni. Conservare gli anelli A contenenti il Master Mix di lavoro a 2-8°C nell'area di preamplificazione preparazione dei campioni fino al completamento della preparazione dei campioni e dei controlli. Conservato in questo modo, il Master Mix di lavoro è stabile per 4 ore a 2-8°C. COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Preparazione dei campioni e dei controlli Eseguita nell'area di Preamplificazione - preparazione dei campioni e dei controlli Nota Per amplificare campioni e controlli preparati in precedenza, eseguire per primi i passi indicati nella sezione “Preparazione dei reagenti”. Portare i campioni ed i controlli a temperatura ambiente e continuare con il passo A.15 della “Preparazione standard dei campioni e dei controlli” o con il passo B.20 della “Preparazione ultrasensibile dei campioni e dei controlli”. Nota Durante la conservazione a 2-8°C, nell'HIV-1 LYS si forma un precipitato. Prima dell'uso, riscaldare il reagente a 25-37°C e miscelarlo bene per dissolvere il materiale precipitato. Nota Prima del'uso, esaminare ciascun flacone di reagente di lisi HIV-1 LYS contro uno sfondo bianco, alla ricerca di una colorazione gialla o di segni di perdita. Se si nota una colorazione giallognola o segni di perdite, non usare il flacone per il test. Richiedere la sostituzione del reagente al rappresentante locale Roche. Preparazione standard dei campioni e dei controlli A.1. Preparare la soluzione di etanolo al 70%. Per 12 test, miscelare 11,0 ml di etanolo al 95% e 4,0 ml di acqua deionizzata o distillata. A.2. Etichettare una provetta da 2,0 ml con tappo a vite per ciascun campione da analizzare e tre ulteriori provette per i controlli HIV-1 (–)C, HIV-1 L(+)C ed HIV-1 H(+)C. A.3. Preparare il reagente standard di lisi di lavoro. Agitare al vortex l'HIV-1 QS, v1.5 per almeno 10 secondi prima dell'uso. Per ciascun gruppo di non più di 12 campioni e controlli, addizionare 100 μl di HIV-1 QS, v1.5 in un flacone di HIV-1 LYS e miscelare bene. Non è necessario misurare il volume del reagente HIV-1 LYS. La colorazione rosa del reagente HIV-1 QS, v1.5 conferma l'avvenuta addizione del reagente all'HIV-1 LYS. Gettare via il reagente HIV-1 QS, v1.5 rimasto. Il reagente di lisi è stabile per 4 ore a temperatura ambiente. Nota Quando si usano campioni congelati, portarli a temperatura ambiente ed agitarli al vortex per 3-5 secondi. Far ruotare brevemente la provetta per raccogliere il campione sul fondo. Evitare con cura di contaminare i guanti durante la manipolazione dei campioni. A.4. Addizionare 600 μl di reagente standard di lisi di lavoro in ciascuna provetta etichettata. Tappare le provette. Controllare il viraggio al rosa dell'HIV-1 LYS a conferma dell'addizione dell'HIV-1 QS, v1.5 all'HIV-1 LYS. A.5. Preparare i controlli standard come segue: 8/2009, Revision 8.0 – Agitare con il vortex per 3-5 secondi i controlli NHP, HIV-1 (–) C, HIV-1 L(+)C ed HIV-1 H(+)C. – Addizionare 200 μl di NHP in ognuna delle tre provette dei controlli. Tappare le provette ed agitarle con il vortex per 3-5 secondi. – Addizionare 50 μl di HIV-1 (–) C nella provetta etichettata “HIV-1 (–) C”, contenente il reagente standard di lisi di lavoro e l'NHP. Tappare la provetta ed agitarla con il vortex per 3-5 secondi. – Addizionare 50 μl di HIV-1 L(+)C nella provetta etichettata “HIV-1 L(+)C”, contenente il reagente standard di lisi di lavoro e l'NHP. Tappare la provetta ed agitarla con il vortex per 3-5 secondi. COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 19/53 – Addizionare 50 μl di HIV-1 H(+)C nella provetta etichettata “HIV-1 H(+)C”, contenente il reagente standard di lisi di lavoro e l'NHP. Tappare la provetta ed agitarla con il vortex per 3-5 secondi. A.6. Addizionare 200 μl di ciascun campione dei pazienti nella relativa provetta opportunamente contrassegnata, contenente il reagente standard di lisi di lavoro. Tappare le provette ed agitarle con il vortex per 3-5 secondi. A.7. Incubare le provette dei campioni e dei controlli per 10 minuti a temperatura ambiente. A.8. Stappare le provette dei campioni e dei controlli ed addizionare 800 μl di alcool isopropilico al 100% (a temperatura ambiente) in ciascuna provetta. Ritappare le provette e agitarle al vortex per 3-5 secondi. Non mantenere aperta più di una provetta per volta. A.9. Apporre un segno di orientamento su ciascuna provetta ed inserire le provette nella microcentrifuga con il segno orientato verso l'esterno, in modo da allineare a tale segno i materiali solidi postcentrifugazione. Centrifugare i campioni ed i controlli alla massima velocità (12.50016.000 x g) per 15 minuti a temperatura ambiente. A.10. Usando una nuova pipetta monouso di trasferimento a punta sottile per ciascuna provetta, rimuovere attentamente e gettare via il supernatante dalle provette, facendo attenzione a non disturbare i materiali solidi (che possono essere invisibili). Rimuovere quanto più liquido sia possibile senza disturbare i materiali solidi. Aspirare lentamente il supernatante, lasciando scolare completamente il liquido dalla parete interna della provetta. Non usare aspirazione a vuoto. A.11. Addizionare 1,0 ml di etanolo al 70% (a temperatura ambiente) in ciascuna provetta. Ritappare le provette ed agitarle con il vortex per 3-5 secondi. A.12. Inserire le provette nella microcentrifuga con i segni di orientamento orientati verso l'esterno e centrifugare le provette per 5 minuti alla massima velocità (12.500-16.000 x g) a temperatura ambiente. A.13. Usando una nuova pipetta monouso di trasferimento a punta sottile per ciascuna provetta, rimuovere attentamente il supernatante dalle provette senza disturbare i materiali solidi. In questa fase, i materiali solidi postcentrifugazione dovrebbero essere chiaramente visibili. Rimuovere quanto più supernatante sia possibile. I residui di etanolo possono inibire l'amplificazione. A.14. Addizionare 400 μl di HIV-1 DIL in ciascuna provetta. Ritappare le provette. Agitare al vortex vigorosamente per 10 secondi in modo da risospendere l'RNA estratto. Alcuni residui insolubili possono rimanere tali. Amplificare i campioni ed i controlli trattati entro 2 ore dalla loro preparazione. Se l'amplificazione dei campioni non può essere avviata entro 2 ore dalla loro preparazione, è possibile congelare i campioni a non meno di -20°C per un massimo di una settimana, facendo attenzione a non scongelarli più di una volta. Non ricongelarli e scongelarli più di una volta, pena la perdita del numero di copie. Nota Se i campioni ed i controlli trattati sono stati congelati prima dell'amplificazione, portarli a temperatura ambiente ed agitarli al vortex per 5 secondi prima di intraprendere il passo A.15. A.15. Usando una pipetta automatica munita di puntale con barriera antiaerosol o ad erogazione positiva, addizionare 50 μl di ciascun campione e controllo preparati nelle appropriate provette A contenenti il Master Mix di lavoro. Usare una punta nuova per ciascun campione e controllo. Evitare con cura di trasferire qualsiasi materiale precipitato non ridisciolto. Tappare le provette A. 20/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR A.16. Registrare la posizione dei campioni e dei controlli negli anelli A. L'amplificazione deve iniziare entro 45 minuti dall'addizione dei campioni e dei controlli trattati nelle provette A contenenti il reagente Master Mix di lavoro. Trasferire nell'area di amplificazione/rilevazione i campioni ed i controlli inseriti negli anelli A. La porzione rimanente dei campioni trattati può essere congelata a non meno di -20°C per un periodo massimo di una settimana. Non ricongelarli e scongelarli più di una volta, pena la perdita del numero di copie. Preparazione ultrasensibile dei campioni e dei controlli B.1. Prerefrigerare l'ultracentrifuga ed il rotore a 2-8°C nel modo descritto nelle istruzioni operative dell'ultracentrifuga. B.2. Preparare la soluzione di etanolo al 70%. Per 12 test, miscelare 11,0 ml di etanolo al 95% e 4,0 ml di acqua deionizzata o distillata. B.3. Etichettare una provetta da 1,5 ml con tappo a vite per ciascun campione da analizzare e tre ulteriori provette per i controlli HIV-1 (–) C, HIV-1 L(+)C ed HIV-1 H(+)C. B.4. Preparare il reagente ultrasensibile di lisi di lavoro. Agitare al vortex l'HIV-1 QS, v1.5 per almeno 10 secondi prima dell'uso. Per ciascun gruppo di non più di 12 campioni e controlli, addizionare 25 μl di HIV-1 QS, v1.5 in un flacone di HIV-1 LYS e miscelare bene. Non è necessario misurare il volume del reagente HIV-1 LYS. La colorazione rosa del reagente HIV-1 QS, v1.5 conferma l'avvenuta addizione del reagente all'HIV-1 LYS. Gettare via il reagente HIV-1 QS, v1.5 rimasto. Il reagente ultrasensibile di lisi di lavoro è stabile per 4 ore a temperatura ambiente. Nota Quando si usano campioni congelati, portarli a temperatura ambiente ed agitarli al vortex per 3-5 secondi. Far ruotare brevemente la provetta per raccogliere il campione sul fondo. Evitare con cura di contaminare i guanti durante la manipolazione dei campioni. B.5. Addizionare 500 μl di campione del paziente in ciascuna provetta opportunamente etichettata. B.6. Addizionare 500 μl di NHP in ciascuna provetta di controllo opportunamente etichettata. B.7. Apporre un segno di orientamento su ciascuna provetta ed inserire le provette nell'ultracentrifuga con il segno orientato verso l'esterno, allineato con i materiali solidi post-centrifugazione. Centrifugare i campioni ed i controlli a 23.600 x g per 60 minuti a 2-8°C. B.8. Usando una nuova pipetta monouso di trasferimento a punta sottile per ciascuna provetta, rimuovere attentamente e gettare via il supernatante dalle provette, facendo attenzione a non disturbare i materiali solidi (che possono essere invisibili). Rimuovere quanto più liquido sia possibile senza disturbare i materiali solidi. Aspirare lentamente il supernatante, lasciando scolare completamente il liquido dalla parete interna della provetta. Non usare aspirazione a vuoto. Nota 8/2009, Revision 8.0 I materiali solidi virali, ottenuti nel corso del passo B.8 della preparazione ultrasensibile dei campioni, sono stabili per un massimo di 6 ore a temperatura ambiente per almeno 14 giorni a non meno di -20°C. COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 21/53 B.9. Addizionare 600 μl di reagente di lisi di lavoro in ciascuna provetta contrassegnata. Tappare le provette. Controllare il viraggio al rosa dell'HIV-1 LYS a conferma dell'addizione dell'HIV-1 QS, v1.5 all'HIV-1 LYS. Centrifugare la provetta al vortex per 3-5 secondi, in modo da risospendere il materiali solidi. B.10. Preparare i controlli ultrasensibili come segue: – Agitare al vortex per 3-5 secondi i controlli HIV-1 (–) C, HIV-1 L(+)C ed HIV-1 H(+)C. – Addizionare 12,5 μl di HIV-1 (–) C nella provetta etichettata HIV-1 (–) C contenente il reagente ultrasensibile di lisi di lavoro. Tappare la provetta ed agitarla con il vortex per 3-5 secondi. – Addizionare 12,5 μl di HIV-1 L(+)C nella provetta etichettata HIV-1 L(+)C contenente il reagente ultrasensibile di lisi di lavoro. Tappare la provetta ed agitarla con il vortex per 3-5 secondi. – Addizionare 12,5 μl di HIV-1 H(+)C nella provetta etichettata HIV-1 H(+)C contenente il reagente ultrasensibile di lisi di lavoro. Tappare la provetta ed agitarla con il vortex per 3-5 secondi. B.11. Incubare le provette dei campioni e dei controlli per 10 minuti a temperatura ambiente. B.12. Stappare le provette dei campioni e dei controlli ed addizionare 600 μl di alcool isopropilico al 100% (a temperatura ambiente) in ciascuna provetta. Ritappare le provette e agitarle al vortex per 3-5 secondi. Non mantenere aperta più di una provetta per volta. B.13. Apporre un segno di orientamento su ciascuna provetta ed inserire le provette nella microcentrifuga con il segno orientato verso l'esterno, in modo da allineare a tale segno i materiali solidi postcentrifugazione. Centrifugare i campioni ed i controlli alla massima velocità (12.500-16.000 x g) per 15 minuti a temperatura ambiente. B.14. Usando una nuova pipetta monouso di trasferimento a punta sottile per ciascuna provetta, rimuovere attentamente e gettare via il supernatante dalle provette, facendo attenzione a non disturbare i materiali solidi (che possono essere invisibili). Rimuovere quanto più liquido sia possibile senza disturbare i materiali solidi. Aspirare lentamente il supernatante, lasciando scolare completamente il liquido dalla parete interna della provetta. Non usare aspirazione a vuoto. B.15. Addizionare 1,0 ml di etanolo al 70% (a temperatura ambiente) in ciascuna provetta. Ritappare le provette ed agitarle con il vortex per 3-5 secondi. B.16. Inserire le provette nella microcentrifuga con i segni di orientamento orientati verso l'esterno e centrifugare le provette per 5 minuti alla massima velocità (12.500-16.000 x g) a temperatura ambiente. B.17. Usando una nuova pipetta monouso di trasferimento a punta sottile per ciascuna provetta, rimuovere attentamente il supernatante dalle provette senza disturbare i materiali solidi. In questa fase, i materiali solidi dovrebbero essere chiaramente visibili. Rimuovere quanto più supernatante sia possibile. I residui di etanolo possono inibire l'amplificazione. B.18. Ripetere il passo B.17 per rimuovere quanto più possibile il supernatante rimanente. I residui di etanolo possono inibire l'amplificazione. 22/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR B.19. Addizionare 100 μl di HIV-1 DIL in ciascuna provetta. Ritappare le provette. Agitare al vortex vigorosamente per 10 secondi in modo da risospendere l'RNA estratto. Alcuni residui insolubili possono rimanere tali. Amplificare i campioni ed i controlli trattati entro 2 ore dalla loro preparazione. Se l'amplificazione dei campioni non può essere avviata entro 2 ore dalla loro preparazione, è possibile congelare i campioni a non meno di -20°C per un massimo di una settimana, facendo attenzione a non scongelarli più di una volta. Non ricongelarli e scongelarli più di una volta, pena la perdita del numero di copie. Nota Se i campioni ed i controlli trattati sono stati congelati prima dell'amplificazione, portarli a temperatura ambiente ed agitarli con il vortex per 5 secondi prima di intraprendere il passo B.20. B.20. Usando una pipetta automatica munita di puntale con barriera antiaerosol o ad erogazione positiva, addizionare 50 μl di ciascun campione e controllo preparati nelle appropriate provette A contenenti il Master Mix di lavoro. Usare una punta nuova per ciascun campione e controllo. Evitare con cura di trasferire qualsiasi materiale precipitato non ridisciolto. Tappare le provette A. B.21. Registrare la posizione dei campioni e dei controlli negli anelli A. L'amplificazione deve iniziare entro 45 minuti dall'addizione dei campioni e dei controlli trattati nelle provette A contenenti il reagente Master Mix di lavoro. Trasferire nell'area di amplificazione/rilevazione i campioni ed i controlli inseriti negli anelli A. La porzione rimanente dei campioni trattati può essere congelata a non meno di -20°C per un periodo massimo di una settimana. Non ricongelarli e scongelarli più di una volta, pena la perdita del numero di copie. Trascrizione inversa, amplificazione e rilevazione Eseguita nell'area di Postamplificazione - amplificazione/rilevazione Eseguire la manutenzione giornaliera dello strumento, che comprende: – – – – – – – – Strofinare l'astina di inizializzazione con un panno umido privo di filacce ed asciugarla. Strofinare la pinza per coppette D con un panno umido privo di filacce ed asciugarla. Controllare il serbatoio del tampone di lavaggio e rabboccarlo a seconda delle necessità. Preparare il tampone di lavaggio di lavoro (1X) Esaminare il WB e se necessario, riscaldarlo a 30-37°C per ridissolvere l'eventuale precipitato. Addizionare 1 volume di WB in 9 volumi di acqua distillata o deionizzata. Miscelare bene. Mantenere sempre nel serbatoio un minimo di 3-4 litri di soluzione di lavaggio di lavoro (1X). Svuotare il contenitore degli scarti. Eseguire il priming dell'analizzatore COBAS® AMPLICOR®. Durante il priming, controllare le siringhe ed i tubi. Durante il priming, controllare i puntali di trasferimento. Prima di ciascuna serie: – – – – 8/2009, Revision 8.0 Controllare il contenitore degli scarti e svuotarlo se necessario. Controllare il serbatoio del tampone di lavaggio e rabboccarlo a seconda delle necessità. Sostituire le rastrelliere di coppette D usate. Eseguire il priming dell'analizzatore COBAS® AMPLICOR®. COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 23/53 Caricamento dell'analizzatore COBAS® AMPLICOR® e funzionamento del sistema 1. Esaminare le quantità di reagenti caricati nell'analizzatore COBAS® AMPLICOR®. Preparare cassette di reagenti sufficienti per completare il carico di lavoro. 2. Miscelare bene al vortex l'IM PS1, v1.5. Addizionare 2,5 ml di IM PS1, v1.5 in una cassetta contenente l'IM4, v1.5. Collocare la cassetta sulla rastrelliera dei reagenti specifici al test. Gettare via il flacone usato di IM PS1, v1.5. Annotare la data di preparazione dei reagenti sulla cassetta dell'IM4, v1.5. 3. Miscelare bene al vortex l'IQ PS1, v1.5. Addizionare 2,5 ml di IQ PS1, v1.5 in una cassetta contenente l'IQ4, v1.5. Collocare la cassetta sulla rastrelliera dei reagenti specifici al test. Gettare via il flacone usato di IQ PS1, v1.5. Annotare la data di preparazione dei reagenti sulla cassetta dell'IQ4, v1.5. 4. Preparare il substrato di lavoro pipettando 5 ml di SB in una cassetta contenente l'SB3. Pipettare in alto ed in basso per miscelare il substrato. Smaltire il flacone aperto di SB. Registrare la data di preparazione sulla cassetta SB3. 5. Collocare il substrato di lavoro nella rastrelliera dei reagenti generici. 6. Inserire una cassetta di AD3 nella rastrelliera dei reagenti specifici al test. Annotare la data di preparazione sulla cassetta di AD3. 7. Inserire le cassette di DN4 e di CN4 nella rastrelliera dei reagenti generici. Registrare su ciascuna cassetta la relativa data di apertura. 8. Identificare le rastrelliere dei reagenti quali generiche o specifiche al test utilizzando la tastiera o il lettore di codici a barre oppure utilizzando il software AMPLILINK. 9. Configurare le rastrelliere dei reagenti immettendo le posizioni ed i numeri di lotto dei reagenti nell'analizzatore COBAS® AMPLICOR® tramite la tastiera o il lettore di codici a barre oppure utilizzando il software AMPLILINK. 10. Caricare le rastrelliere dei reagenti nell'analizzatore COBAS® AMPLICOR® utilizzando la tastiera o il lettore di codici a barre oppure utilizzando il software AMPLILINK. Verificare che ciascuna cassetta di reagente si trovi nella posizione ad essa assegnata e che sia ben inserita nella relativa rastrelliera. 11. Collocare la rastrelliera portaprovette di rivelazione sull'apposita piattaforma. La taratura dell'analizzatore COBAS® AMPLICOR® richiede sei provette di rilevazione (coppette D) per ciascun campione e controllo e due provette per ciascuna cassetta di substrato di lavoro. 12. Collocare gli anelli A nei segmenti del termociclatore dell'analizzatore COBAS® AMPLICOR®. 13. Caricare gli anelli A nell'analizzatore COBAS® AMPLICOR® utilizzando la tastiera o il lettore di codici a barre oppure utilizzando il software AMPLILINK. 14. Creare un elenco di lavoro degli anelli A. 24/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Nota In questa fase, l'operatore deve immettere nell'analizzatore COBAS® AMPLICOR® il numero di copie specifico al lotto dello standard di quantificazione e le gamme dei controlli positivi alto e basso riportate sulla scheda dei valori del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1, v1.5. Immettere le gamme dei controlli appropriate alla procedura di preparazione dei campioni utilizzata (standard o ultrasensibile), utilizzando la tastiera, il lettore di codice a barre o il software AMPLILINK nel corso dell'impostazione dell'elenco di lavoro degli anelli A. 15. Chiudere bene il coperchio dei segmenti del termociclatore. 16. Avviare l'analizzatore COBAS® AMPLICOR®. 17. Attendere che l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® indichi il superamento della verifica di caricamento. Nota Il sistema COBAS® AMPLICOR® permette di eseguire due diverse analisi del contenuto di ciascuna provetta di amplificazione (provetta A). L'analizzatore COBAS® AMPLICOR® calcola la quantità necessaria di ciascun reagente di rilevazione. La verifica di caricamento eseguita all'inizio di ciascuna serie determina se siano disponibili o meno i reagenti sufficienti per il test richiesti. 18. L'analizzatore COBAS® AMPLICOR® esegue automaticamente la trascrizione inversa, l'amplificazione, la diluizione dell'amplicon e la rivelazione. I risultati sono espressi come numero di copie di RNA dell'HIV-1/ml. Nota Il COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test v1.5 deve essere eseguito esclusivamente in modalità base (Basic mode). Risultati Calcolo dei risultati 8/2009, Revision 8.0 Per ciascun campione e controllo, l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® effettua automaticamente le seguenti operazioni: • Seleziona tutte le diluizioni dell'amplicon dell'HIV-1 e dello standard di quantificazione comprese nella gamma lineare di assorbanza del test (0,15 - 2,0 A660). Per il calcolo del risultato occorre che almeno una diluizione dell'amplicon dell'HIV-1 ed una dell'amplicon dello standard di quantificazione rientrino in tale gamma. • Corregge tutti i valori selezionati di assorbanza in funzione dell’assorbanza di sfondo. • Determina l'accettabilità del valore A660 dell'HIV-1 QS, confermando la buona esecuzione delle fasi di preparazione del campione, trascrizione inversa, amplificazione e rivelazione • Determina se tutte le diluizioni target di HIV-1 (–) C abbiano o meno una assorbanza ≤ 0,099 A660. • Stabilisce l'assorbanza totale dell'HIV-1 e dello standard di quantificazione QS e calcola i valori delle copie dei controlli HIV-1 L(+)C ed HIV-1 H(+)C e di ogni campione, usando il valore della massima assorbanza totale. • Determina se il numero calcolato di copie dei controlli HIV-1 L(+)C ed HIV-1 H(+)C rientri o meno nella gamma assegnata. • Stampa i valori di assorbanza A660 di tutte le diluizioni dell'HIV-1 e dello standard di quantificazione ed il numero calcolato di copie (copie di RNA dell'HIV-1/ml) di ciascun campione e controllo. Il numero di copie compare sullo stampato del risultato in notazione scientifica sotto l'identificazione del campione. COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 25/53 Nota A discrezione dell'utente, i risultati del test possono essere convertiti manualmente da copie/ml ad unità internazionali (UI/ml). Sulla base di uno studio collaborativo, il fattore di conversione per il primo standard internazionale per l'RNA dell'HIV-1 è 0, 51 copie di RNA dell'HIV-1 per unità internazionali (UI).36 Convalida della serie Controllare lo stampato alla ricerca di avvisi e di commenti, verificando la validità della serie. La serie non è valida se uno dei seguenti avvisi o commenti appare in relazione ai controlli HIV-1 MONITOR. Avviso _Q_ Commento QS_INVALID _N_ _H_ _L_ NC_INVALID HPC_INVALID LPC_INVALID OD_SEQUENCE Interpretazione Il valore di A660 dell'HIV -1 QS di un qualsiasi controllo non rientra nella gamma prevista. Il valore di A660 dell'HIV-1 (–) C supera il limite accettabile (> 0,099). Il numero di copie dell'HIV -1 H(+)C non rientra nella gamma assegnata. Il numero di copie dell'HIV -1 L(+)C non rientra nella gamma assegnata. Indica un valore target A660 fuori sequenza. Non verrà calcolato alcun risultato. Ripetere l'intera procedura di test, compresa la preparazione, amplificazione e rilevazione del campione e dei controlli. Indica un valore QS A660 fuori sequenza. Non verrà calcolato alcun risultato. Ripetere l'intera procedura di test, compresa la preparazione, amplificazione e rilevazione del campione e dei controlli. Tutti i valori target di densità ottica sono superiori al massimo dell'intervallo specificato. Se questo flag è associato a un controllo positivo basso o alto, l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® non calcola un titolo. In assenza di un titolo calcolato, il risultato del relativo controllo e la serie di test non saranno validi. Tutti i valori target di densità ottica sono inferiori al minimo dell'intervallo specificato. Se questo flag è associato a un controllo positivo basso o alto, l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® non calcola un titolo. In assenza di un titolo calcolato, il risultato del relativo controllo e la serie di test non saranno validi. Almeno un valore target di densità ottica è inferiore e uno è superiore all'intervallo specificato, ma nessuno rientra nell'intervallo specificato. Se questo flag è associato a un controllo positivo basso o alto, l'analizzatore COBAS® AMPLICOR® non calcola un titolo. In assenza di un titolo calcolato, il risultato del relativo controllo e la serie di test non saranno validi. QS_SEQUENCE TARGETOD_HI TARGETOD_LO TARG_RANGE • Revisione dei dati Se la serie non è valida, ripetere l'intero test (preparazione del campione e del controllo, trascrizione inversa, amplificazione e rivelazione). L'analizzatore COBAS® AMPLICOR® fornisce uno stampato dei risultati A660 unitamente al numero di copie calcolate per ciascun campione e controllo. I valori A660 per la diluizione in serie dell'amplicon target e dell'amplicon del QS dovrebbero diminuire man mano che aumenta il fattore di diluizione, ad eccezione delle diluizioni i cui valori A660 eccedano la gamma lineare del test (campioni a titolo alto) o si avvicinino allo sfondo (campioni a titolo basso). Diluizioni dell'amplicon dell'HIV-1 Le diluizioni in serie dell'HIV-1 no 1, 2, 3 e 4 sono pari rispettivamente all'amplicon puro ed a diluizioni 1:9, 1:81 e 1:729 dell'amplicon del HIV-1. I valori di assorbanza dovrebbero diminuire con l'aumentare della diluizione, con l'A660 più alta per ciascun campione o controllo prodotta dalla prima diluizione (Diluizione no 1) e con l'A660 più bassa rilevata nell'ultima diluizione (Diluizione no 4). Se i valori A660 dell'HIV-1 non sono in sequenza, viene visualizzato un messaggio di errore OD_SEQUENCE relativo al campione o al controllo in questione. 26/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Diluizioni dell'amplicon dell'HIV-1 QS Le diluizioni dello standard di quantificazione dell'HIV-1 no 1 e no 2 contengono rispettivamente amplicon puro ed una diluizione 1:9 dell'amplicon QS dell'HIV-1. Se il valore A660 della diluizione no 2 supera quello della diluizione no 1, si è verificato un errore e viene visualizzato il messaggio QS_SEQUENCE. Il risultato non è valido. Ripetere l'intera procedura di test (comprendente la preparazione, l'amplificazione e la rilevazione) del campione o del controllo in questione. Interpretazione dei risultati con valori A660 fuori sequenza • I valori A660 delle diluizioni dell'amplicon HIV-1 dovrebbero presentare un andamento decrescente, inversamente proporzionale al fattore di diluizione, ad eccezione delle diluizioni sature o con valori A660 di sfondo. • Nelle reazioni esibenti un alto numero di copie dell'RNA dell'HIV-1 per ml, le diluizioni no 1, 2 e 3 possono divenire sature, producendo un valore ridotto di assorbanza A660 (vedere l'esempio 1 nella Tabella 1). Questi risultati sono validi, sebbene le diluizioni dell'HIV-1 non abbiano valori A660 decrescenti dalla no 1 alla no 4. • Nelle reazioni che producono un basso numero di copie/ml dell'RNA dell'HIV-1, le diluizioni no 2, 3 e 4 possono generare valori A660 di sfondo (vedere l'esempio 2 nella Tabella 1) Questi risultati sono validi, sebbene le diluizioni dell'HIV-1 non abbiano valori A660 decrescenti dalla no 1 alla no 4. • Tutte le diluizioni con valori A660 tra 0,15 e 2,0 dovrebbero presentare un andamento decrescente, inversamente proporzionale alle diluizioni dalla no 1 alla no 4. Se i valori di assorbanza compresi tra A660 0,15 e 2,0 non seguono andamento decrescente dalla diluizione no 1 alla no 4, si è verificato un errore (vedere gli esempi 3, 4 e 5 nella Tabella 1). I risultati non sono validi. Ripetere l'intero procedimento di test (compresa la preparazione, l'amplificazione e la rilevazione) per tale campione o controllo. Tabella 1 Esempi di risultati A660 fuori sequenza A660 target (Fattore di diluzione) * Esempio 1 1:1 2,578 1:9 3,603 1:81 3,201 1:729 *0,700 A660 del QS (Fattore di diluzione) 1:1 1:9 2,618 *0,397 Esempio 2 *0,216 0,004 0,016 0,007 3,236 *0,743 Esempio 3 0,002 0,007 0,004 0,339 4,218 *0,883 Esempio 4 3,052 1,597 3,384 2,887 1,357 *0,158 Esempio 5 0,016 0,267 0,007 0,004 3,612 *0,793 Risultati dell’interpretazione VALIDO: titlolo esemplare alto A660 sopra alla gamma di assorbanza lineare. VALIDO: titolo esemplare basso A660 al livello di rilevazione o vicino. Viene visualizzato il messaggio NON VALIDO: OD_SEQUENCE Viene visualizzato il messaggio NON VALIDO: OD_SEQUENCE Viene visualizzato il messaggio NON VALIDO: OD_SEQUENCE Denota il valore A660 scelto dall'analizzatore COBAS® AMPLICOR® per il calcolo del risultato, come indicato nello stampato. Non viene selezionato alcun risultato per i campioni con valori A660 fuori sequenza. 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 27/53 Interpretazione dei risultati Per determinare la validità della serie, controllare la presenza di avvisi o del campione commenti sullo stampato dei risultati di ciascun campione: Interpretare i risultati come segue: Nota L'analizzatore COBAS® AMPLICOR® è stato programmato per segnalare gli errori ed i risultati inconsistenti più comuni. Tuttavia, ai fini del processo di valutazione dei dati di routine di ciascun laboratorio, si suggerisce di controllare i valori A660 per garantire la massima integrità dei risultati. • Nel caso di campioni privi di avvisi o commenti, relazionare i risultati stampati. • Una serie valida può comprendere risultati sia validi che non validi a seconda degli avvisi e/o commenti relativi ai singoli campioni. • I campioni contraddistinti da avvisi e/o commenti vanno interpretati come segue: Avviso Commento _Q_ QS_INVALID Nessuna diluizione del QS presenta un valore A660 rientrante nella gamma lineare di assorbanza del saggio. Il risultato relativo a questo campione non è valido. I campioni i cui risultati non siano validi vanno rianalizzati, ripetendo la preparazione dei campioni e dei controlli, la trascrizione inversa, l'amplificazione e la rilevazione. TARGETOD_LO Il valore A660 di tutte le diluizioni di HIV-1 è inferiore al limite minimo di linearità del saggio. Relazionare i risultati come “RNA dell'HIV-1 non rilevato (inferiore a 400 copie di RNA dell’HIV-1/ml)” quando si usa la procedura standard, oppure come “RNA dell'HIV-1 non rilevato (inferiore a 50 copie/ml)” quando si usa la procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni. TARGETOD_HI Il valore A660 di tutte le diluizioni di HIV-1 è superiore al limite massimo di linearità del saggio. Relazionare i risultati come “Non determinato”. Quando si usa la procedura standard di preparazione dei campioni, preparare una diluizione del campione originale con plasma umano HIV-negativo e ripetere il test usando la procedura di preparazione standard. Moltiplicare il risultato relazionato per il fattore di diluizione. Quando si usa la procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni, rianalizzare il campione originale di plasma usando la procedura standard. RESULT_LO Le copie/ml calcolate sono inferiori al limite minimo di linearità del test. Nel caso della procedura standard di preparazione dei campioni, relazionare i risultati come “RNA dell'HIV-1 rilevato, inferiore a 400 copie di RNA dell'HIV-1/ml”. Per ottenere risultati quantitativi, rianalizzare il campione originale di plasma adottando la procedura ultrasensibile di preparazione. Nel caso della procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni, relazionare i risultati come “RNA dell'HIV-1 rilevato, inferiore a 50 copie di RNA dell'HIV-1/ml”. RESULT_HI Le copie/ml calcolate superano il limite massimo di linearità del test. Nel caso della procedura standard di preparazione dei campioni, relazionare i risultati come “Superiori a 7,5 x 105 copie di RNA dell'HIV-1/ml.” Per ottenere risultati quantitativi, rianalizzare il campione originale di plasma dopo averlo diluito con plasma umano HIV-1-negativo. Moltiplicare il risultato ottenuto per il fattore di diluizione. Nel caso della procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni, relazionare i risultati come “Superiori a 1,0 x 105 copie di RNA dell'HIV-1/ml.”. Rianalizzare il campione originale per ottenere risultati quantitativi. TARG_RANGE Non tutti i valori target A660 rientrano nella gamma lineare del test. Relazionare i risultati come “Non determinati”. Ritestare il campione originale ripetendo la preparazione, la trascrizione inversa, l'amplificazione e la rilevazione del campione. OD_SEQUENCE Indica un valore target A660 fuori sequenza. Non verrà calcolato alcun risultato. Ripetere l'intera procedura di test, compresa la preparazione, amplificazione e rilevazione del campione e dei controlli. QS_SEQUENCE Indica un valore QS A660 fuori sequenza. Non verrà calcolato alcun risultato. Ripetere l'intera procedura di test, compresa la preparazione, amplificazione e rilevazione dei campioni e dei controlli. 28/53 Interpretazione COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Controllo qualità Includere in ogni serie di test un duplicato del controllo AMPLICOR® HIV-1 MONITOR(–), uno del controllo AMPLICOR® HIV-1 MONITOR (+) basso ed uno del controllo AMPLICOR® HIV-1 MONITOR (+) alto. Com'è il caso con qualsiasi procedura nuova di laboratorio, i nuovi operatori dovrebbero considerare l'uso di ulteriori controlli positivi e negativi ogni volta che eseguono il test e finché non conseguono un elevato livello di fiducia nelle proprie capacità di svolgimento corretto della procedura. La posizione dei controlli negli anelli A è del tutto facoltativa. Controllare lo stampato alla ricerca di avvisi e di commenti, verificando la validità della serie. Controllo negativo Il controllo negativo HIV-1 (–) deve produrre un risultato “HIV-1 RNA Not Detected”, ovvero tutti i valori di assorbanza A660 dell'HIV-1 devono essere ≤ 0,099. Se il controllo negativo non soddisfa i criteri, è necessario rifiutare l'intera sequenza Ripetere l'intera procedura (preparazione dei campioni e dei controlli, trascrizione inversa, amplificazione e rilevazione). Se l'assorbanza del controllo HIV-1 (–) è costantemente superiore a 0,099, rivolgersi all'ufficio locale di assistenza tecnica Roche. Controlli positivi La gamma assegnata ai controlli AMPLICOR® HIV-1 MONITOR (+) basso e (+) alto è specifica di ciascun lotto di controlli, a seconda del metodo di preparazione dei campioni utilizzato (standard o ultrasensibile) ed è riportata sulla scheda dei dati del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 fornita assieme al kit. Tali gamme vengono immesse nell'analizzatore COBAS® AMPLICOR® per mezzo della tastiera, del lettore di codici a barre o del software AMPLILINK durante l'impostazione dell'elenco di lavoro degli anelli A. Il numero di copie di RNA dell'HIV-1/ml per entrambi i controlli HIV-1 MONITOR (+) basso ed HIV-1 MONITOR (+) alto deve rientrare nella gamma indicata sulla scheda dei dati del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5. Se uno o entrambi i controlli positivi non soddisfano questi criteri, l'intera serie va considerata non valida. Ripetere l'intera procedura (preparazione dei campioni e dei controlli, trascrizione inversa, amplificazione e rilevazione). Se il numero di copie di RNA dell'HIV-1/ml di uno o entrambi i controlli positivi HIV-1 MONITOR (+) eccede costantemente la gamma assegnata, rivolgersi all'ufficio locale di assistenza tecnica Roche. Precauzioni procedurali Il flusso di lavoro di laboratorio deve procedere in modo unidirezionale, cominciando nell'area di preamplificazione per poi passare all'area di postamplificazione (amplificazione/rilevazione). Le attività di preamplificazione devono iniziare con la preparazione del reagente e procedere con la preparazione del campione. Le forniture e le attrezzature devono essere dedicate a ciascuna attività di preamplificazione e non devono essere usate per altre attività né spostate da un'area all'altra. Indossare guanti in ciascuna area e cambiarli prima di uscire da tale area. Le forniture e le attrezzature usate per la preparazione dei reagenti non devono essere usate per le attività di preparazione dei campioni, per il pipettamento né per il trattamento del DNA amplificato o di altre fonti di DNA target. Le forniture e le attrezzature di postamplificazione devono rimanere sempre in tale area. 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 29/53 Com'è il caso con qualsiasi procedura di test, è essenziale osservare una buona prassi di laboratorio per eseguire questa analisi. Vista l'elevata sensibilità analitica di questo test, esercitare estrema cautela nel preservare la purezza dei reagenti del kit e delle miscele di amplificazione. È necessario monitorare attentamente la purezza di tutti i reagenti. Gettare via qualsiasi reagente sospetto. Limiti della procedura Questo test è stato convalidato per l'uso solamente con plasma umano e raccolto in anticoagulanti EDTA o ACD. L'analisi di altri tipi di campione può produrre risultati falsonegativi o falsopositivi. L'eparina inibisce la PCR; i campioni raccolti usando eparina quale anticoagulante non devono essere sottoposti al test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5. Il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 è stato ottimizzato per i sottotipi A-H del gruppo M dell'HIV-1. Il rendimento del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 con il gruppo O dell'HIV-1 e con l'HIV-2 sono sconosciute. Non usare questo test per la gestione clinica di pazienti infetti dal virus dell'HIV-2 o dal virus del gruppo O dell'HIV-1. L'affidabilità dei risultati dipende dall'adeguatezza delle procedure di prelievo, trasporto, conservazione e trattamento dei campioni. La presenza di AmpErase nell'AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Master Mix, v1.5 riduce il rischio di contaminazione dell'amplicon. Comunque, la contaminazione da controlli HIV-1-positivi e da campioni clinici HIV-1-positivi può essere evitata solamente grazie ad una buona prassi di laboratorio ed all'attenta osservanza delle procedure specificate in questo manuale metodologico. L'uso di questo prodotto è limitato al personale specializzato nelle tecniche di PCR. Questo prodotto può essere usato solamente assieme all'analizzatore COBAS® AMPLICOR®. Il COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test v1.5 deve essere eseguito esclusivamente in modalità base (Basic mode). L'identificazione dell'RNA dell'HIV-1 dipende dal numero di particelle virali presenti nel campione e può essere influenzata dal metodo di prelievo del campione e da fattori legati al paziente (ad esempio età, presenza di sintomi e/o stadio dell'infezione). Anche se rare, le mutazioni della regione altamente conservata del genoma virale coperta dai primer e/o dalla sonda del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 possono dare luogo a risultati sottostimati o alla mancata identificazione del virus. A causa delle differenze intrinseche tra le tecnologie, è consigliabile che gli utenti, prima di passare da una tecnologia a un’altra, svolgano studi sulla correlazione tra i metodi nei propri laboratori alla scopo di quantificare tali differenze. 30/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Direttive procedurali La scelta della procedura standard o ultrasensibile di preparazione dei campioni dipende dalla popolazione di pazienti servita dal laboratorio. Si consiglia a ciascun laboratorio di valutare le caratteristiche della popolazione dei pazienti per stabilire la miglior procedura iniziale di analisi ed i criteri determinanti l'utilizzo della procedura alternativa di preparazione dei campioni. Per esempio, se la popolazione dei pazienti non comprende pazienti in fase precoce di trattamento oppure se tutti i pazienti sono soggetti a terapia antiretrovirale, il laboratorio può decidere di usare la procedura ultrasensibile quale metodo di preparazione di routine dei campioni, per ripiegare sulla procedura standard quando i risultati del carico virale superano le 100.000 copie/ml. Se non si conosce la terapia a cui è sottoposta la popolazione dei pazienti o i risultati di riferimento del relativo carico virale, il laboratorio può adottare la preparazione standard quale procedura di routine ed utilizzare la procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni solo quando si ottengono risultati di carico virale inferiori a 400 copie/ml. Sostanze interferenti L'eparina inibisce la PCR. Non usare campioni eparinati. È stato dimostrato che la presenza nei campioni di livelli elevati di lipidi, bilirubina ed emoglobina non interferisce con la quantificazione dell'RNA dell'HIV-1 per mezzo di questo test. È stato dimostrato che i seguenti farmaci non interferiscono con la quantificazione dell'RNA dell'HIV-1 per mezzo del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5: Inibitori della proteasi dell'HIV • indinavir • ritonavir • nelfinavir • saquinavir Inibitori della trascrittasi inversa non nucleosidica • HBY 097 • nevirapina • delavirdina 8/2009, Revision 8.0 Inibitori della trascrittasi inversa nucleosidica dell'HIV • zidovudina • didanosina • zalcitabina • stavudina • lamivudina Composti di trattamento CMV • ganciclovir • ganciclovir valinato COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 31/53 Valutazione del rendimento non clinico Descrizione dello studio Il limite di quantificazione, la precisione e la gamma lineare del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 sono state determinate analizzando uno stock di colture ben caratterizzate di HIV-1, diluito in serie in plasma umano HIVnegativo. Lo stock virale è stato fornito dal Virology Quality Assurance (VQA) Laboratory dell'AIDS Clinical Trials Group (ACTG), Division of AIDS, National Institutes of Health di Bethesda, MD, USA. La concentrazione di RNA virale dello stock è stata stimata mediante microscopia elettronica, determinazione del titolo di antigene p24, test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 e analisi del DNA ramificato. Tutti i metodi hanno prodotto risultati paragonabili37. La preparazione e l'analisi dei campioni con il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 sono state eseguite presso la Roche Diagnostics. Il pannello di diluizioni seriali è stato analizzato quotidianamente per 12 giorni usando le procedure standard ed ultrasensibile con due lotti di test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5. Limite di quantificazione Gli studi descritti sopra hanno dimostrato che il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 può rilevare con un tasso di positività superiore al 95% una concentrazione minima di 50 copie/ml di RNA dell'HIV-1 plasmatico associato al virione usando la procedura ultrasensibile di trattamento dei campioni ed una concentrazione minima di 400 copie di RNA/ml usando la procedura standard (Tabella 2), purché la DO della coppetta D selezionata rientri nella gamma specificata (da 0,15 a 2,00). Tabella 2 Limite di quantificazione del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Preparazione standard dei campioni Conteggio nominale Numero (copie di RNA di duplicati dell'HIV-1/ml) 850.000 750.000 650.000 500.000 350.000 100.000 35.000 7.000 2.000 600 500 400 250 175 32/53 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 48 36 36 36 Numero di positivi 36 36 36 36 36 36 36 36 36 36 46 36 29 27 Preparazione ultrasensibile dei campioni Conteggio Tasso nominale Numero di positività (copie di RNA di duplicati dell'HIV-1/ml) 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 96% 100% 81% 75% 100.000 75.000 50.000 35.000 25.000 5.000 1.000 400 100 80 60 50 40 25 36 36 36 36 35 35 36 32 36 36 36 36 36 36 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 Numero di positivi Tasso di positività 36 36 36 36 35 35 36 32 36 36 35 35 32 29 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 97% 97% 89% 81% 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Precisione La precisione nella serie e la precisione totale sono state valutate con i metodi definiti nelle direttive del CLSI EP5-T2, “Evaluation of Precision Performance of Clinical Chemistry Devices”. Questa procedura permette di determinare la precisione nella serie e la precisione totale nel corso di un unico studio svolto in diversi giorni e da operatori diversi. Una serie, composta da 3 duplicati di ciascun campione è stata eseguita ogni giorno per 12 giorni. Ciascun campione è stato sottoposto all'intera procedura del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5, comprendente la preparazione del campione, la trascrizione inversa, l'amplificazione e la rilevazione. Pertanto, la precisione qui riportata tiene conto di tutti gli aspetti della procedura analitica. I risultati di questo studio di precisione sono illustrati nelle Tabelle 3 e 4. Tabella 3 Precisione del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Procedura standard di preparazione dei campioni Campione Campione 1 Campione 2 Campione 3 Campione 4 Numero tot. di duplicati 36 36 36 36 Titolo medio di RNA 705 10.056 162.119 535.083 dell'HIV-1(copie/ml) Nella serie Deviazione standard 341 3.082 44.188 148.708 CV 48% 31% 27% 28% Totale Deviazione standard 340 2.916 53.556 190.702 CV 48% 29% 33% 36% Tabella 4 Precisione del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni Campione Campione 1 Campione 2 Campione 3 Campione 4 Numero tot. di duplicati 36 36 35* 36 Titolo medio di RNA 84 1.045 5.578 39.825 dell'HIV-1(copie/ml) Nella serie Deviazione standard 44 331 823 12.451 CV 52% 32% 15% 31% Totale Deviazione standard 39 382 1350 12.074 CV 47% 37% 24% 30% * Un risultato non valido dello standard di quantificazione, ottenuto con il campione 3, non è stato incluso nel calcolo della precisione. 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 33/53 Gamma lineare Come illustrato nella Figura 3, è stato riscontrato che il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 fornisce una risposta lineare da 50 (log10 = 1,70) copie di RNA dell'HIV-1/ml ad almeno 100.000 (log10 = 5,00) copie di RNA dell'HIV-1/ml utilizzando la procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni e da 400 (log10 = 2,60) copie di RNA dell'HIV-1/ml ad almeno 750.000 (log10 = 5,87) copie di RNA dell'HIV-1/ml utilizzando la procedura standard. Inoltre è stata evidenziata una forte correlazione tra la procedura ultrasensibile e quella standard di preparazione dei campioni all'interno della gamma lineare comune del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5, ovvero da 400 a 100.000 copie/ml. 7,0 Preparazione standard dei campioni y = -0,16731 + 1,06x R=0,99912 Preparazione ultrasensibile dei campioni y = -0,18823 + 1,0465x R=0,99946 6,0 5,0 4,0 3,0 10 Risultati del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Log (copie di RNA dell'HIV-1/ml) Figura 3 Linearità del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Preparazione standard ed ultrasensibile dei campioni 2,0 1,0 Barre di errore = 1 deviazione standard N = 27 a 36 0,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 Concentrazione nominale Log (copie di RNA dell'HIV-1/ml) Inclusività 10 (prestazioni del test con i sottotipi del gruppo M) Gli isolati di HIV-1 raccolti in tutto mondo evidenziano una considerevole diversità genetica e possono essere classificati in gruppi filogeneticamente correlati in base alla sequenza nucleotidica38,39. Il gruppo M (o Major) comprende la vasta maggioranza di isolati HIV-1, il gruppo O (o Outlier) rappresenta un piccolo numero di isolati, provenienti in maggioranza dal Camerun e dal Gabon. Il gruppo M può essere ulteriormente suddiviso in almeno 9 sottotipi (o cladi) denominati con le lettere da A ad I. Il rendimento del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 nei confronti dei sottotipi del gruppo M è stato valutato analizzando colture di 30 isolati ben caratterizzati, rappresentanti i sottotipi da A a G (vedere la Tabella 5). Ciascun isolato è stato colturato in vitro. Ciascun isolato è stato colturato in vitro. Le concentrazioni degli stock virali sono state stimate mediante conteggio delle particelle al microscopio elettronico secondo il metodo di Layne et al40. Ciascuno stock virale è stato diluito in plasma umano negativo fino ad ottenere una concentrazione di circa 12.500 e 1.250 particelle virali/ml. Ciascuna diluizione dello stock virale è stata successivamente analizzata presso la Roche Diagnostics, usando sia la procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni che quella standard. Visto che ciascuna particella virale contiene due genomi virali, era prevista una concentrazione di RNA dell'HIV rispettivamente pari a circa 25.000 e 2.500 copie virali/ml. 34/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR I risultati dell'analisi eseguita sui 30 isolati con il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 sono risultati concordi tra loro e con il conteggio previsto delle particelle virali (vedere la Figura 4). Nel caso dei campioni da 25.000 copi/ml, il risultato medio della procedura standard di preparazione dei campioni è stato pari a 43.906 copie/ml, con una gamma di variazione compresa tra 18.567 e 82.917 copie/ml (4,5 volte) e quello della procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni si è attestato su 29.019 copie/ml, con una gamma di variazione compresa tra 12.233 e 77.250 copie/ml (6,3 volte). Nel caso dei campioni da 2.500 copie/ml, il risultato medio della procedura standard di preparazione dei campioni è stato pari a 4.045 copie/ml, con una gamma di variazione compresa tra 1.379 e 8.807 copie/ml (6,4 volte) e quello della procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni si è attestato su 3.710 copie/ml, con una gamma di variazione compresa tra 1.390 e 7.977 copie/ml (5,7 volte). Questi risultati dimostrano la forte correlazione esistente tra la procedura standard e quella ultrasensibile di preparazione dei campioni. Gli isolati del gruppo O non sono stati analizzati. Il rendimento del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR v1.5 nei confronti del gruppo O e ignoto. Tabella 5 Test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Analisi dell'inclusività dei sottotipi Isolati HIV-1 analizzati 8/2009, Revision 8.0 Sottotipi Riferimento No di accesso GenBank Isolato Nazione di isolamento UG273 Uganda A 43 L22957 DJ258 Gibuti A 41, 43 L11763, L22939 DJ263 Gibuti A 43, 47 AF063223, L22941 US1 USA B 44 L14573 US2 USA B 44 L14574 US3 USA B 44 L14575 US4 USA B 44 L14576 CM237 Tailandia B 44 L14570 BK132 Tailandia B 45 L03696, L03697 BZ167 Brasile B 41, 42 L11752, L22087 ZAM18 Zambia C 43, 46, 50 L03705, L22945 UG268 Uganda C 41, 43, 46 L11799, L22948 ETH2220 Etiopia C 46, 52 U46016 SE364 Senegal C 43 L22944 SM145 Somalia C 41, 43 L11803, L22946 L11797, L22945 SE365 Senegal D 41, 43 UG270 Uganda D 41 L11800 UG274 Uganda D 41, 43, 46 L11801, L22950 CM235 Tailandia E 45 L03698 CM238 Tailandia E 41, 44 L11760, L14571 CM240 Tailandia E 41, 44, 48 U54771, L11761, L14572 CM243 Tailandia E 45 L03702, L03703 POC30506 Tailandia E 46, 49 U48272 ID12 Indonesia E 46, 51 U68193 ID17 Indonesia E 46, 51 U68191 NP1465 Tailandia E 46 Non incluso nella GenBank BZ126 Brasile F 42 L22083, L22082 BZ162 Brasile F 41, 42 L11751, L22084 BZ163 Brasile F 42 L22086, L22085 HH8793 Kenya G 46, 47 AF061640 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 35/53 10 7 10 6 10 5 10 4 10 3 10 2 10 1 Ultrasensibile - 2,500 copie/ml Ultrasensibile - 25,000 copie/ml Standard - 2,500 copie/ml Standard - 25,000 copie/ml UG273 / A DJ258 / A DJ263 / A US1 / B US2 / B US3 / B US4 / B CM237 / B BK132 / B BZ167 / B ZAM18 / C UG268 / C ETH2220 / C SE364 / C SM145 / C SE365 / D UG270 / D UG274 / D CM235 / E CM238 / E CM240 / E CM243 / E POC30506 / E ID12 / E ID17 / E NP1465 / E BZ126 / F BZ162 / F BZ163 / F HH8793 / G Risultati del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 (copie di RNA dell'HIV-1/ml) Figura 4 Linearità del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 nei confronti dei sottotipi di HIV-1 da A a G Isolati e sottotipi Specificità clinica La specificità clinica del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 è stata determinata analizzando la presenza di anticorpi anti-HIV-1 nel sangue prelevato da donatori HIV-1-negativi. 507 campioni in totale, anticoagulati con EDTA (267) o con ACD (240), sono stati analizzati secondo la procedura standard di preparazione dei campioni e 504 campioni, anticoagulati con EDTA (307) o con ACD (197), sono stati analizzati secondo la procedura ultrasensibile. In questo studio sono stati usati tre lotti del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5. Tutti i campioni sono risultati negativi all'RNA dell'HIV-1 usando la procedura standard, come pure 503 campioni su 504 usando la procedura ultrasensibile. L'unico campione risultato positivo all'RNA dell'HIV-1 secondo la procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni ha evidenziato una assorbanza HIV A660 della coppetta D contenente campione non diluito pari a 0,156 (vedere la Tabella 6). La rianalisi del campione in duplicato, usando la procedura ultrasensibile, ha prodotto un risultato negativo identico per entrambi i duplicati (HIV A660 nella coppetta D con duplicato non diluito = 0,002 e 0,002). Assumendo che la prevalenza di infezione da virus HIV-1 nei donatori sieronegativi sia pari a zero, la specificità clinica del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 è pari al 100% con la procedura standard di preparazione dei campioni ed al 99,8% con quella ultrasensibile. Tabella 6 Specificità clinica del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Donatori risultati negativi per la presenza di anticorpi anti-HIV Procedura di preparazione dei campioni Standard Ultrasensibile 36/53 Numero 507 504 Copie di RNA dell'HIV-1/ml Non rilevato 507 503 Positivo 0 1 HIV-1 A660 (diluizione pura nella coppetta D) Minima 0,000 0,000 Media 0,004 0,005 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 Massima 0,082 0,156 DS 0,006 0,010 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Specificità analitica La specificità analitica del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 è stata valutata addizionando a plasma umano HIV-negativo (in conformità al passo A.6. delle “Istruzioni per l'uso”) cellule o virus in coltura, oppure acido nucleico purificato dei microrganismi o virus sottoelencati (Tabella 7). Ciascun campione è stato analizzato usando il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 secondo la procedura standard di preparazione dei campioni. Nessuno dei microrganismi, virus non HIV o acidi nucleici purificati si è dimostrato reattivo all'RNA dell'HIV-1. Due dei quattro isolati di HIV-2 analizzati (7824A e 60415K) hanno dato risultati positivi; tuttavia ciò non assevera la capacità specifica di questo test di amplificare isolati di HIV-2. Tabella 7 Campioni per specificità analitica Adenovirus tipo 2 Adenovirus tipo 3 Adenovirus tipo 7 Citomegalovirus AD-169 Citomegalovirus Davis Citomegalovirus Towne Virus di Epstein-Barr P-3 (linfoma di Burkitt) Virus di Epstein-Barr HR1 (linfoma di Burkitt) Virus di Epstein-Barr (linfoma di RAJI - Burkitt) Varicella-Zoster Ellen Varicella Oka Virus dell'epatite B Virus dell'epatite C genotipo 1a Virus dell'epatite C genotipo 1b Virus dell'epatite C genotipo 2b Virus dell'epatite C genotipo 3a Virus dell'epatite C genotipo 4c HIV-2 BEN HIV-2, sottotipo A/B (isolato 7312A) HIV-2 sottotipo A/B (isolato 7824A) HIV-2 sottotipo A/B (isolato 60415K) Virus Herpes 6 umano Virus Herpes 7 umano Herpes simplex tipo 1, F Herpes simplex tipo 1, HF Herpes simplex tipo 1, MacIntyre Herpes simplex tipo 2, G Herpes simplex tipo 2, MS Virus Papilloma umano 6b Virus Papilloma umano 11 Virus Papilloma umano 16 Virus Papilloma umano 18 Cellule HTLV-I MT-2 Cellule HTLV-II MoT Mycobacterium avium Pneumocystis carinii Propionibacterium acnes Staphylococcus aureus Staphylococcus epidermidis Performance comparata al test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Il rendimento del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 è stato paragonato a quello del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5, analizzando campioni di plasma di soggetti HIV-1-positivi, ottenuti presso la Biochemical Partners, Inc. (Franklin, MA). Tali campioni non erano stati analizzati in precedenza con il test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 e si presupponeva appartenessero al sottotipo B. Sono stati messi a confronto 289 campioni sottoposti alla procedura standard di preparazione dei campioni e 332 campioni sottoposti alla procedura ultrasensibile. La correlazione è stata determinata usando campioni quantificati sia con il test COBAS® AMPLICOR® che con il test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR (225 campioni sottoposti a preparazione standard e 259 soggetti sottoposti a preparazione ultrasensibile). L'analisi della regressione lineare di tali campioni ha prodotto risultati rientranti nella gamma lineare della procedura standard di preparazione dei campioni (400-750.000 copie/ml), come illustrato nella Figura 5, e nella gamma lineare della procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni (50-100.000 copie/ml), come illustrato nella Figura 6. I risultati del test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 e quelli del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 presentano una elevatissima correlazione per entrambe le procedure di preparazione. 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 37/53 7,0 y = 0,33206 + 0,95588x R=0,93668 6,0 5,0 4,0 3,0 10 Test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Log delle copie di RNA dell'HIV-1/ml Figura 5 Correlazione tra il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 ed il test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 in base all'analisi di campioni di plasma prelevati da pazienti HIV-1-positivi Procedura standard di preparazione dei campioni 2,0 1,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 Test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Log delle copie di RNA dell'HIV-1/ml 10 Figura 6 Correlazione tra il test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 ed il test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 in base all'analisi di campioni di plasma prelevati da pazienti HIV-1-positivi Procedura ultrasensibile di preparazione dei campioni 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 10 Test COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Log delle copie di RNA dell'HIV-1/ml y = 0,27412 + 0,93427x R=0,91887 1,0 0,0 0,0 1,0 2,0 3,0 4,0 5,0 6,0 7,0 Test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5 Log delle copie di RNA dell'HIV-1/ml 10 38/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Rendimento clinico Negli studi seguenti, la carica virale è stata analizzata con il test AMPLICOR® HIV1 MONITOR. Gli studi sono stati condotti negli Stati Uniti e tutti i partecipanti erano presunti positivi al sottotipo B dell'HIV-1. Questi studi hanno permesso di determinare le prestazioni cliniche del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR, v1.5, in quanto è stato dimostrato che le due versioni dell'AMPLICOR® HIV-1 MONITOR hanno rendimenti equivalenti (ad eccezione dei sottotipi non B) e producono risultati equivalenti con i campioni del sottotipo B. Prognosi L'impiego del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR per pronosticare il rischio di progressione della malattia nei soggetti HIV-positivi è stato valutato negli studi ACTG 116A e 116B/117. I dati ottenuti in questi studi sono stati analizzati mediante il modello di rischio proporzionale di Cox (Cox Proportional Hazards Model) per valutare la frequenza di progressione della malattia in funzione del livello di RNA dell'HIV-1. Lo studio ACTG 116A in doppio cieco, ha messo a confronto l'efficacia clinica della zidovudina (ZDV), somministrata in associazione a due dosi di 2',3'dideossiinosina (ddI) in pazienti con infezione avanzata da HIV, trattati in precedenza con zidovudina per un massimo di 16 settimane. Lo studio 116B/117 ha messo a confronto l'efficacia terapeutica della 2',3'-dideossiinosina (ddI) e della zidovudina in pazienti infetti da HIV e trattati in precedenza con ZDV per più di 16 settimane. A ciascuno di questi studi hanno partecipato pazienti con diagnosi iniziale di AIDS, di ARC e pazienti asintomatici. La progressione della malattia era definita come progressione verso l'AIDS, emersione di un nuovo evento clinico indicativo di AIDS oppure decesso. Lo studio sull'RNA dell'HIV-1, subordinato all'ACTG 116A, ha interessato 186 pazienti, partecipanti allo studio clinico, dai quali erano stati prelevati all'inizio dello studio campioni di plasma e di cellule mononucleate del sangue periferico (PBMC). Questi campioni sono stati adeguatamente conservati e resi disponibili per le analisi. Lo studio dell'RNA dell'HIV-1 subordinato all'ACTG 116B/117, ha coinvolto 99 pazienti scelti a caso tra i partecipanti allo studio, dai quali erano stati prelevati all'inizio dello studio campioni di plasma. Tali campioni sono stati adeguatamente conservati e resi disponibili per le analisi. I rischi relativi bilanciati e non bilanciati di progressione della malattia, misurati in termini di livelli di riferimento dell'RNA dell'HIV-1, di variazione dei livelli di RNA dell'HIV-1 nel corso di otto settimane e di conteggio delle cellule CD4+, sono stati valutati con il modello di rischio proporzionale di Cox. Il rischio relativo non bilanciato rappresenta il rischio conferito dalla sola variabile, mentre il rischio relativo bilanciato rappresenta il rischio conferito da tale variabile dopo il controllo delle altre variabili considerate nel modello. Queste analisi statistiche hanno determinato l'eventuale incremento di rischio di progressione della malattia associato alle variabili incluse nel modello. Le analisi sono state eseguite stabilendo i rischi relativi ad una differenza quintupla della variabile in esame. I risultati sono presentati nelle Tabelle 8 - 11 e dimostrano che, in una popolazione di pazienti affetti da HIV in fase avanzata e soggetti a terapia con inibitori specifici alla trascrittasi inversa, un aumento di 5 volte del livello di riferimento del RNA dell'HIV-1 è associato ad un aumento del rischio di progressione della malattia. Nei pazienti trattati con ZDV per più di 16 settimane (partecipanti allo studio ACTG 116B/117), livelli di RNA dell'HIV-1 quintupli rispetto a quelli di riferimento non hanno evidenziato un valore predittivo statisticamente significativo. Per i pazienti precedentemente non trattati con ZDV o trattati soltanto per 16 settimane o meno, una variazione di 5 volte tra i livelli di RNA di riferimento e quelli rilevati nel corso dell'ottava settimana ha dimostrato un valore predittivo statisticamente significativo. Nel caso dei pazienti in terapia con ZDV per più di 16 settimane, non è emersa la significatività statistica del valore predittivo di una variazione di 5 volte tra i livelli di RNA di riferimento e quelli riscontrati durante la settimana 8. 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 39/53 Per ciascuno studio è stata anche analizzata la frequenza della progressione della malattia, dividendo ciascuna popolazione di pazienti in decili, in ordine di rango rispetto al livello di riferimento dell'RNA dell'HIV-1. I decili sono stati valutati per determinare la frequenza di progressione della malattia. Ciascuno studio ha evidenziato una frequenza di progressione della malattia pari o superiore al 60% per tutti i pazienti con livelli di riferimento di RNA dell'HIV-1 superiori a 250.000 copie/ml. Nello studio 116A, è emersa una frequenza di progressione della malattia di circa il 35% nei pazienti dei primi quattro decili (< 11.912, < 34.661, < 72.438 e < 103.806 copie di RNA dell'HIV-1 /ml). La frequenza di progressione della malattia è stata pari al 40% - 50% nei tre decili seguenti (< 15.695, < 194.312 e < 247.229). Negli ultimi tre decili, con livelli di RNA virale superiori a 250.000 copie/ml, la frequenza di progressione della malattia ha superato il 60%. Nello studio 116B/117, anche se la frequenza di progressione ha evidenziato una maggiore variabilità, è stata comunque osservata una tendenza generale all'incremento della frequenza di progressione della malattia proporzionale all'innalzamento dei livelli di RNA dell'HIV-1. In questo studio, per i primi 6 decili (< 11.571, < 31.292, < 49.743, < 62.132, < 97.781 e < 150.866 copie di RNA dell'HIV-1/ml), la frequenza media di progressione della malattia è risultata pari al 30% (gamma = 10% - 60%). Nei due decili successivi (< 251.627 e < 403.146 copie di RNA dell'HIV-1/ml) la frequenza di progressione della malattia ha raggiunto rispettivamente il 50% ed il 60%. Per gli ultimi due decili (< 794.027 e < 1.456.302), esibenti livelli di RNA dell'HIV-1 superiori a 403.000, la frequenza di progressione della malattia ha superato l'80%. I risultati di queste analisi sono illustrati nelle Figure 7 e 8 sotto forma di tabelle riassuntive e di istogrammi. Determinazione della risposta alla terapia antiretrovirale L'impiego del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR per misurare gli effetti della terapia antiretrovirale è stato valutato in uno studio clinico di farmaci antiretrovirali comprendenti l'inibitore della trascrittasi inversa zalcitabina (ddC, marca commerciale: HIVID), l'inibitore della proteasi saquinavir (SAQ, marca commerciale: INVIRASE) e le combinazioni di questi due farmaci. Lo studio (denominato NV14256) di fase III, casualizzato ed in doppio cieco, ha avuto per scopo principale la valutazione, in base ai risultati clinici di riferimento, della sicurezza, tollerabilità ed efficacia di tre trattamenti (ddC, SAQ e combinazione di SAQ e ddC) in pazienti che avevano interrotto l'assunzione della ziduvidina o ZDV (o che non potevano assumerla), mettendo a confronto la sopravvivenza nei tre gruppi di trattamento [compreso il decesso a seguito di un evento indicativo di AIDS (ADE o AIDS Defining Event) o la tossicità dose-limitante]. Lo studio NV14256 ha assunto quale criterio di inclusione il trattamento precedente con ZDV. La maggior parte dei pazienti partecipanti allo studio era stata trattata precedentemente con ZDV per più di un anno. Allo studio NV14256 hanno partecipato 970 pazienti in totale, presso 49 siti clinici. I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi di trattamento: ddC (325), Saquinavir (327) e SAQ + ddC (318). In base alle caratteristiche demografiche e cliniche iniziali, i pazienti partecipanti a questo studio hanno costituito una popolazione eterogenea di pazienti con infezione da HIV-1 avanzata e con precedenti molto diversi di terapia antiretrovirale. L'utilità del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR per determinare l'evoluzione temporale degli effetti del trattamento è stato valutata analizzando la variazione delle mediane rispetto all'inizio dello studio e la DTM [differenza temporale media ovvero la variazione media dai livelli iniziali in un periodo t (settimane)]. Per valutare la capacità dell'AMPLICOR® HIV-1 MONITOR di rilevare le variazione dei livelli di RNA dell'HIV-1 a seguito della terapia, in ogni studio sono state analizzate per ciascun gruppo di trattamento le mediane della variazione nel tempo rispetto ai livelli di riferimento. La Figura 9 illustra le variazioni delle mediane rispetto ai livelli di riferimento durante un periodo di 48 settimane emerse dallo studio NV14256. Il test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR ha evidenziato riduzioni misurabili e sostenute dei livelli di RNA virale. Le variazioni mediane più ampie e sostenute dei livelli di RNA dell'HIV-1 sono state osservate nel gruppo di pazienti in terapia di associazione (SAQ + ddC). 40/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR È stata inoltre esaminata l'utilità delle misurazioni seriali dell'RNA dell'HIV-1 ai fini della valutazione della risposta virale al trattamento antiretrovirale, usando il modello di rischio proporzionale di Cox (Cox Proportional Hazards Model). Ai fini di questa analisi, i tre gruppi di trattamento sono stati combinati ed è stato elaborato un modello di Cox stratificato per gruppo di trattamento, usando le seguenti covariabili quali termini lineari: log10(RNA dell'HIV-1 di riferimento), log10(RNA finale dell'HIV-1), conteggio di riferimento della cellule CD4 e conteggio CD4 finale. Il rapporto di rischio di questo modello è stato definito come un aumento decuplo dell'RNA dell'HIV-1 o una diminuzione di 100 del conteggio CD4. Come illustrato nella Tabella 12, il coefficiente del termine log10(RNA finale dell'HIV-1) di questo modello è statisticamente significativo e positivo fino a tutta la settimana 40. Di conseguenza, i rapporti di pericolosità dell'RNA dell'HIV-1 fino alla settimana 40 indicano che i livelli di RNA virale in ciascuna tappa temporale sono statisticamente significativi ed hanno continuo valore predittivo. L'associazione esistente tra sopravvivenza e livelli di RNA dell'HIV-1 è stata valutata da un'analisi parallela dei dati. A questo fine, la sopravvivenza è stata definita come il lasso di tempo allo studio durante il quale i pazienti non decedono né presentano eventi indicativi di AIDS (ADE). L'analisi ha previsto la costruzione di curve di sopravvivenza di Kaplan-Meier per ciascun gruppo di trattamento, dividendo la popolazione dei pazienti in terzi a seconda dei livelli di RNA dell'HIV-1, ovvero in terzi inferiore, medio e superiore. Le curve di sopravvivenza sono state tracciate in funzione della percentuale di sopravvivenza ADE per gruppo di trattamento (inferiore, medio e superiore) per un numero di settimane successive all'ottava. L'analisi della sopravvivenza stimata di Kaplan-Meier ha evidenziato che i pazienti con livelli bassi di RNA dell'HIV-1 (terzo inferiore) hanno maggiori probabilità di sopravvivenza senza ADE per un periodo più lungo dei pazienti presentanti livelli elevati di RNA dell'HIV-1. Le curve di sopravvivenza di Kaplan-Meier per ciascun gruppo allo studio sono illustrate nelle Figure 10, 11 e 12. Il rischio di ADE o di decesso dei pazienti in funzione del livello rilevato per ultimo (più recente) di RNA dell'HIV-1 nel corso del lasso di settimane allo studio è stato valutato da un'analisi dei dati separata dallo studio NV14256. In particolare, è stato valutato l'impatto dell'ultima misurazione di RNA dell'HIV-1 sul rischio di sviluppo del primo episodio ADE o di decesso (basato sugli ulteriori eventi clinici emersi nel corso dello studio). L'analisi è stata condotta secondo il modello di rischio proporzionale di Cox, usando le seguenti covariabili: log10 (RNA dell'HIV-1 di riferimento), log10 (RNA finale dell'HIV-1), conteggio di riferimento della cellule CD4 e conteggio CD4 finale. Questo modello è una funzione lineare delle covariabili predicenti il logaritmo (rapporto) del rischio di ADE. La funzione lineare è stata poi impiegata per determinare un indice di rischio per tutti i pazienti partecipanti allo studio. In base al relativo indice di rischio, i pazienti sopravvissuti senza alcun ADE fino alla quarta settimana dello studio sono stati inclusi, nel primo 25% dei pazienti compresi nel gruppo “a basso rischio”, mentre i pazienti rimanenti sono stati suddivisi in modo uguale in sei gruppi separati. Successivamente, ognuno dei sei gruppi è stato confrontato con il gruppo a basso rischio, usando un modello di sopravvivenza ed è stato tracciato il livello medio di RNA dell'HIV-1 di ciascun gruppo confrontandolo con il rapporto calcolato di rischio di ADE, usando un modello esponenziale composito. Le Figure 13 e 14 illustrano i rapporti di rischio per l'intervallo intercorrente prima della prima manifestazione di ADE rispetto al log10 (RNA finale dell'HIV-1), rispettivamente per i pazienti sopravvissuti senza ADE fino alla quarta settimana e fino alla settimana 16. Questi dati hanno dimostrato come, entro la settimana 4, un partecipante allo studio che presenti un livello di RNA dell'HIV-1 pari a 100.000 copie/ml (log10=5,0) abbia il sestuplo di probabilità in più di sviluppare un ADE o di morire di quanto non sia il caso con un paziente il cui livello di RNA dell'HIV-1 sia pari a 8.000 copie/ml. Similmente, alla settimana 16, un paziente con un livello di RNA virale di 1.000.000 copie/ml (log10=6,0) presenta probabilità di sviluppo di un ADE o di decesso 20 volte superiori a quelle di un altro paziente con un livello di RNA dell'HIV-1 di 8.000 copie/ml. 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 41/53 I dati qui presentati sull'utilità clinica e l'uso del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR per il monitoraggio degli effetti della terapia antiretrovirale sono stati derivati da un solo studio clinico che ha messo a confronto due farmaci e tre regimi terapeutici per un gruppo specifico di pazienti. Visto che un unico studio clinico può non dimostrare adeguatamente l'utilità clinica di un test quantitativo dell'RNA dell'HIV-1 in tutte le popolazioni dei pazienti, in tutte le situazioni cliniche o in relazione a tutte le terapie antiretrovirali, è opportuno esercitare la dovuta cautela prima di estendere l'interpretazione dei dati qui illustrati a specifici casi individuali. Com'è il caso con tutti i test diagnostici, i risultati del test AMPLICOR® HIV-1 MONITOR devono essere interpretati alla luce di tutte le risultanze cliniche e di laboratorio di ciascun paziente. Tabella 8 Associazione tra le variabili di riferimento allo studio ed il decorso della malattia Studio ACTG 116A (N = 153 pazienti, 73 eventi ADE) Rischio relativo non bilanciato (IC del 95%) Rischio relativo bilanciato (IC del 95%) Valore p2 Variabile Log del numero di copie di RNA dell'HIV-1/ml1 Log del conteggio delle cellule CD4+1 Diagnosi iniziale di AIDS Trattamento con ddl 1,58 (1,20 - 2,09) 1,44 (1,07 - 1,93) 0,02 0,39 (0,28 - 0,54) 2,00 (1,22 - 3,27) 0,95 (0,59 - 1,53) 0,45 (0,31 - 0,64) 1,39 (0,82 - 2,37) 1,12 (0,68 - 1,84) 0,0001 0,22 0,66 1 - Il rischio relativo è il quoziente di rischio risultante da un aumento di 5 volte dell'RNA dell'HIV-1 oppure dalla riduzione delle cellule CD4+ 2 - I valori p corrispondono ai rischi relativi bilanciati Tabella 9 Associazione tra il decorso della malattia e la variazione dei livelli di RNA dell'HIV-1 iniziali e dopo la settimana 8 Studio ACTG 116A (N = 114 pazienti, 62 eventi ADE) Rischio relativo non bilanciato (IC del 95%) Rischio relativo bilanciato (IC del 95%) Valore p2 Variabile Log del numero di copie di RNA dell'HIV-1/ml1 Log della variazione di RNA dell'HIV-1 dall'inizio dello studio all'ottava settimana1 Log del conteggio delle cellule CD4+1 Diagnosi iniziale di AIDS Trattamento con ddl 1,46 (1,11 - 1,93) 1,63 (1,16 - 2,28) 0,0005 1,18 (0,93 - 1,48) 1,54 (1,09 - 2,16) 0,013 0,43 (0,30 - 0,62) 1,83 (1,09 - 3,09) 0,76 (0,45 - 1,27) 0,50 (0,34 - 0,73) 1,28 (0,74 - 2,21) 0,87 (0,51 - 1,49) 0,0004 0,38 0,61 1 - Il rischio relativo corrisponde al rischio derivante da un aumento quintuplo dell'RNA dell'HIV-1 o dalla pari diminuzione del conteggio delle cellule CD4+ 2 - I valori 2 p sono riferiti ai rischi relativi bilanciati Tabella 10 Associazione tra le variabili di riferimento allo studio ed il decorso della malattia Studio ACTG 116B/117 (N = 86 pazienti, 39 eventi ADE) Rischio relativo non bilanciato (IC del 95%) Rischio relativo bilanciato (IC del 95%) Valore p2 Variabile Log del numero di copie di RNA dell'HIV-1/ml1 Log del conteggio delle cellule CD4+1 Diagnosi iniziale di AIDS Trattamento con ddl 1,90 (1,28 - 2,82) 1,25 (0,81 - 1,94) 0,32 0,28 (0,16 - 0,48) 3,13 (1,66 - 5,92) 0,89 (0,47 - 1,69) 0,33 (0,18 - 0,62) 2,38 (1,24 - 4,58) 0,88 (0,46 - 1,71) 0,0006 0,01 0,71 1 - Il rischio relativo corrisponde al rischio derivante da un aumento quintuplo dell'RNA dell'HIV-1 o dalla pari diminuzione del conteggio delle cellule CD4+ 2 - I valori 2 p sono riferiti ai rischi relativi bilanciati 42/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Tabella 11 Associazione tra il decorso della malattia e la variazione dei livelli di RNA dell'HIV-1 iniziali e dopo la settimana 8 Studio ACTG 116B/117 (N = 65 pazienti, 29 eventi ADE) Rischio relativo non bilanciato (IC del 95%) Rischio relativo bilanciato (IC del 95%) Valore p2 Variabile Log del numero di copie di RNA dell'HIV-1/ml1 Log della variazione di RNA dell'HIV-1 dall'inizio dello studio all'ottava settimana1 Log del conteggio delle cellule CD4+1 Diagnosi iniziale di AIDS Trattamento con ddl 2,10 (1,32 -3,34) 1,58 (0,93 - 2,69) 0,09 1,41 (0,71 - 2,79) 1,58 (0,68 - 3,68) 0,29 0,25 (0,13 - 0,46) 2,43 (1,17 - 5,05) 1,07 (0,51 - 2,27) 0,29 (0,14 - 0,60) 1,87 (0,88 - 3,97) 0,98 (0,39 - 2,48) 0,001 0,10 0,96 1 - Il rischio relativo corrisponde al rischio derivante da un aumento quintuplo dell'RNA dell'HIV-1 o dalla pari diminuzione del conteggio delle cellule CD4+ 2 - I valori 2 p sono riferiti ai rischi relativi bilanciati Figura 7 Frequenza di progresso della malattia a seconda del livello di riferimento dell'RNA dell'HIV-1 Studio 116A 8/2009, Revision 8.0 No di casi Decile n= No di progressioni No di progressioni in AIDS o decessi % 18 36 54 72 90 108 126 144 162 179 <11912 <34661 <72438 <103806 <150695 <194312 <247229 <417316 <775841 <2162193 18 18 18 18 18 18 18 18 18 17 15 14 17 14 16 16 14 16 17 14 5 5 6 5 7 8 6 10 12 9 33,33 35,71 35,29 35,71 43,75 50,00 42,86 62,50 70,59 64,29 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 43/53 Figura 8 Frequenza di progresso della malattia a seconda del livello di riferimento dell'RNA dell'HIV-1 Studio 116B/117 No di casi Decile n= No di progressioni No di progressioni in AIDS o decessi % 10 20 30 40 50 60 70 80 90 96 <11571 <31292 <49743 <62132 <97781 <150866 <251627 <403146 <794027 <1456302 10 10 10 10 10 10 10 10 10 6 10 10 10 10 10 10 10 10 10 6 4 2 3 6 1 3 5 6 9 5 40,00 20,00 30,00 60,00 10,00 30,00 50,00 60,00 90,00 83,33 Figura 9 Mediane delle variazioni di RNA dell'HIV-1 nel corso di 48 settimane Studio NV14256 Sett. 4 n1=98 n2=91 n3=92 Sett. 8 Sett. 12 Sett. 16 n1=90 n1=89 n1=93 n2=85 n2=88 n2=81 n3=91 n3=85 n3=86 Sett.24 n1=86 n2=83 n3=84 Sett.32 n1=71 n2=73 n3=79 Sett.40 n1=63 n2=71 n3=69 Sett. 24 Sett. 32 Sett. 40 Sett.48 n1=52 n2=62 n3=56 0,4 0,2 0 -0,2 -0,4 -0,6 -0,8 Sett. 4 Sett. 8 Sett. 12 ZDV+ddC 44/53 Sett.16 SAQ 600mg+ZDV Sett. 48 SAQ 600mg +ZDV+ddC COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Tabella 12 Confronto tra il rischio di ADE ed il log10 (ultimo RNA) ed altre covariabili, in base alla probabilità di sopravvivenza di un paziente durante la settimana di studio indicata Sommario dei risultati del modello di Cox - Modello stratificato a seconda dei gruppi di trattamento Studio NV14256 Settimana di studio 4 8 16 24 32 40 48 56 64 Variabile Coefficiente del modello di Cox Rapporto di rischio* Valore p log10(RNA di riferimento) log10(RNA finale) Conteggio CD4 di riferimento Conteggio CD4 finale log10(RNA di riferimento) log10(RNA finale) Conteggio CD4 di riferimento Conteggio CD4 finale log10(RNA di riferimento) log10(RNA finale) Conteggio CD4 di riferimento Conteggio CD4 finale log10(RNA di riferimento) log10(RNA finale) Conteggio CD4 di riferimento Conteggio CD4 finale log10(RNA di riferimento) log10(RNA finale) Conteggio CD4 di riferimento Conteggio CD4 finale log10(RNA di riferimento) log10(RNA finale) Conteggio CD4 di riferimento Conteggio CD4 finale log10(RNA di riferimento) log10(RNA finale) Conteggio CD4 di riferimento Conteggio CD4 finale log10(RNA di riferimento) log10(RNA finale) Conteggio CD4 di riferimento Conteggio CD4 finale log10(RNA di riferimento) log10(RNA finale) Conteggio CD4 di riferimento Conteggio CD4 finale 0,798 0,4197 -0,0009 -0,0040 0,8096 0,4186 -0,0019 -0,0049 0,8714 0,5385 -0,0015 -0,0049 0,6910 0,7135 -0,0003 -0,0064 0,5926 0,9000 -0,0040 -0,0023 0,8003 0,7086 -0,0030 -0,0031 0,5993 0,5631 -0,0011 -0,0079 1,0917 0,0835 -0,0022 -0,0072 1,2803 -0,2500 0,0006 -0,0085 2,22 1,52 0,91 0,67 2,25 1,52 0,83 0,62 2,39 1,71 0,87 0,62 2,00 2,04 0,97 0,53 1,81 2,46 0,67 0,79 2,23 2,03 0,74 0,73 1,82 1,76 0,89 0,45 2,98 1,09 0,80 0,49 3,60 0,78 1,07 0,43 0,0012 0,0219 0,5806 0,0084 0,0004 0,0138 0,2107 0,0006 0,005 0,0046 0,3510 0,0010 0,0136 0,0017 0,8667 0,0001 0,0492 0,0003 0,0252 0,1523 0,0159 0,0096 0,1282 0,0955 0,0978 0,0629 0,6168 0,0016 0,0127 0,8025 0,4560 0,0201 0,0135 0,4988 0,8531 0,0213 * Rapporto di rischio dovuto ad un aumento decuplo dell'RNA dell'HIV-1 o ad una diminuzione di 100 del conteggio CD4. 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 45/53 Figura 10 Sopravvivenza stimata di Kaplan-Meier - Gruppo di trattamento: SAQ 600 mg Studio NV14256 Pazienti sopravvissuti senza ADE fino alla settimana 8 Sopravvivenza senza ADE (%) 100 90 80 70 60 Ultimo livello di RNA: settimana 8 Terzo inferiore Terzo medio Terzo inferiore 50 0 8 16 24 32 40 48 56 64 Settimane dopo l'ottava Figura 11 Sopravvivenza stimata di Kaplan-Meier - Gruppo di trattamento: ddC Studio NV14256 Pazienti sopravvissuti senza ADE fino alla settimana 8 Sopravvivenza senza ADE (%) 100 90 80 70 60 Ultimo livello di RNA: settimana 8 Terzo inferiore Terzo medio Terzo inferiore 50 0 8 16 24 32 40 48 56 64 Settimane dopo l'ottava 46/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Figura 12 Sopravvivenza stimata di Kaplan-Meier - Gruppo di trattamento: ddC + SAQ 600 mg Studio NV14256 Pazienti sopravvissuti senza ADE fino alla settimana 8 Sopravvivenza senza ADE (%) 100 90 80 70 60 Ultimo livello di RNA: settimana 8 Terzo inferiore Terzo medio Terzo inferiore 50 0 8 16 24 32 40 48 56 64 Settimane dopo l'ottava Figura 13 Rapporto di rischio nel tempo del primo ADE - Pazienti sopravvissuti senza ADE fino alla settimana 4 Studio NV14256 Rapporto di rischio 21 16 11 6 1 3,8 4,2 4,6 5,0 5,4 5,8 Log10 (ultimo RNA) 8/2009, Revision 8.0 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 47/53 Figura 14 Rapporto di rischio nel tempo del primo ADE - Pazienti sopravvissuti senza ADE fino alla settimana 16 Studio NV14256 Rapporto di rischio 21 16 11 6 1 3,8 4,2 4,6 5,0 5,4 5,8 Log10 (ultimo RNA) 48/53 COBAS® AMPLICOR® HIV-1 MONITOR Test, version 1.5 8/2009, Revision 8.0 HIV-1 MONITOR Bibliografia 1. 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