A001534 Prima storia. Lui aveva una certa età, ma l`amore no

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A001534 Prima storia. Lui aveva una certa età, ma l`amore no
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FONDAZIONE INSIEME onlus.
Da magazine corsera del 12/2/2009 <<SEDOTTI E TRUFFATI: L’AMORE è UN
AFFARE>> di Cesare Fiumi, giornalista
Per la lettura completa del pezzo si rinvia al settimanale citato.
Prima storia.
Lui aveva una certa età, ma l’amore no, pensava, l’amore non ha
età: lo dice anche il proverbio che al cuore innamorato non si
mettono le briglie e sta scritto anche nei baci di cioccolata.
Non è che avesse una cotta, lui.Però una gran voglia di avere al
suo fianco <<una persona speciale>> con la quale tramontare
insieme ché, vedovo, sentiva il bisogno di una donna accanto.
Aveva 90 anni il signor Nicola quando incontrò quella che faceva
al caso suo.
Non la vide, in realtà: la lesse. L’annuncio sul
settimanale diceva così; <<Nubile, 55nne, né bella né brutta
(passabile) ma bella dentro, seria, onesta, sincera, disoccupata,
cerca compagno generoso, 60-80enne per amicizia, poi si vedrà.
Rispondo con foto e indirizzo, non ritiro tassate>>.
Lui, Nicola, le scrisse; lei, Gabriella, rispose.
Lui riscrisse, lei pure.
Poi si sentirono al telefono e
fissarono la data dell’incontro. A Roma.
Chissà come si sentiva
Nicola mentre, partito dal suo paese nel salernitano, saliva verso
la città: il cuore tenuto a bada solo dall’età e un sogno d’amore
arrivato quasi a tempo scaduto.
Lui si presentò all’appuntamento, lei no ché la sua auto si era
rotta.
Glielo spiegò un tale Roberto, un amico di lei, che si
fece consegnare dall’innamorato pure 150 euro per la donna –
disoccupata, gli fu rammentato- così, una volta riparata la
macchina, sarebbe andata a trovarlo.
Be’, in realtà non si
fece vedere, però fissò un nuovo incontro a Bologna. Ormai
partito per lei, lui ripartì per l’Emilia dove ritrovò quel tale
Roberto che gli disse: Gabriella ci aspetta in quella chiesa o
forse in quell’altra.
Fatto sta che lei non era in nessuna delle
due. Lui si sentì tutto il peso degli anni, l’uomo gli offrì un
bicchiere di latte, ma dentro vi aveva sciolto del valium.
Nicola cadde dalla panchina dov’era seduto, batté la testa, finì
in ospedale.
E poi a denunciare l’accaduto, ché erano spariti i
2.500 euro che aveva portato con sé, portati per lei.
Umiliato nei sentimenti e truffato, Nicola, il mese scorso. Ha
avuto notizia che quel tale Roberto –che in realtà ha un altro
nome- è stato arrestato. E con lui la sua convivente, che si chiama
davvero Gabriella: ancora un po’ di pazienza, in attesa
d’eventuale processo, e poi il 90enne sedotto e turlupinato potrà
finalmente vedere in faccia la donna per cui ha viaggiato e,
invano, spasimato. Mettendosi una volta per tutte il cuore in
pace, compresa quella dei sensi.
Seconda storia.
Lui, Abdellah, marocchino, aveva 30 anni e un lavoro, ma non il
permesso per esercitarlo.
In tasca il foglio di via:
clandestino.
Lei, Silvia di Torino, ne aveva 20 e un fidanzato:
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quello che le mancava erano i soldi per l’affitto, ma non la
fantasia: Abdellah mi vuoi sposare?
E fu il matrimonio,
combinato con la benedizione del fidanzato, con lo sposo obbligato
a un tetto per tre, nel quartiere San Paolo.
Si dirà, menage complicato. Eh sì, anche per un particolare, al
momento, non considerato.
Fatto sta che, un giorno, la giovane donna va dai carabinieri
per denunciare il neo-marito: <<Avevo perso la testa per lui e ci
siamo sposati all’insaputa dei miei.
Ma Abdellah mi ha obbligato
a lasciare il lavoro, segregandomi in casa. Si ubriaca e mi
picchia, minacciandomi con un coltello>>.
Balle. Sopralluogo nell’appartamento e scoperta della verità:
Abdellah confinato in un buco; lei ed il fidanzato nella camera
matrimoniale. Di più: Abdellah, angariato e ricattato, pagava
l’affitto e le spese perché davvero innamorato.
La prova?
Sms di lui: <<Auguri Silvia, buon compleanno.
Buona notte, ciao, ciao>>.
Risposta di lei: <<Ammazzati, pezzo di merda, cancella il mio
numero>>.
Ora lei e il fidanzato, indagato per altri matrimoni combinati,
sono stati arrestati, mente Abdellah, ormai sposato e in regola,
continua a lavorare a Torino. Anche se, sedotto e truffato, ha
giurato ai carabinieri di non volersi più innamorare.
A tutti, buon sanvalentino.