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‘Cosa è
il pericolo chimico
in laboratorio?’
Photo by SCAT europe
L’attuale legislazione
Il decreto 81(2008) definisce come sostanze pericolose quelle che sono definite tali in base al vecchio decreto 52 del 1997 e come preparati pericolosi
( miscele o soluzioni di più sostanze) definiti tali dal decreto 66 del 2003 ed
inoltre tutte le altre sostanze e preparati, che sono da considerarsi ad alto
rischio per le loro proprietà chimico-fisiche o tossicologiche per il modo in
cui sono utilizzate o presenti nel luogo di lavoro
Il pericolo chimico é la possibilità che hanno le sostanze chimiche o le loro
miscele di minare la sicurezza delle persone, delle apparecchiature e degli
ambienti che le contengono per le loro proprietà chimico- fisiche, la sicurezza e la salute delle persone per le loro proprietà tossiche a breve termine (
corrosione , irritazione e sensibilizzazione ), di danneggiare la salute delle
persone per le loro proprietà tossiche a breve medio e lungo termine e di
provocare danni all’ambiente. E’ possibile individuare un pericolo intrinseco
delle sostanze, un pericolo dovuta ad un loro uso non corretto o ad un loro
uso prolungato, al loro particolare stato fisico, alla presenza di altre sostanze incompatibili eventualmente messe a contatto, alla reattività con se stesse o alla formazione di perossidi a seguito di lunghi tempi di immagazzinamento. Il pericolo s’incontra nella produzione, nella manipolazione, nel trasporto, nell’uso, nell’immagazzinamento e nella messa in discarica o trattamento dei rifiuti di sostanze o delle loro miscele e degli articoli che emettono sostanze chimiche (ad esempio toner). Per semplificazione si parlerà qui di seguito di sostanze e loro miscele e sarà commentata la natura del pericolo chimico seconda l’attuale legislazione e la nuova direttiva europea CLP
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LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
Nel Dlgs 52 sono stati individuati 14
classi di pericolo delle sostanze e dei
preparati. Le sostanze e loro miscele
che sono intrinsecamente pericolose,
sono caratterizzate per la quasi totalità
da un pittogramma che identifica la
categoria di pericolo, da un simbolo
(O,F,Xn etc), da una frase di rischio R
seguita da un numero che rimanda ad
una frase di rischio, che identifica la
natura specifica del pericolo ed un consiglio di prudenza S. Queste categorie
di pericolo sono le seguenti: esplosivi
(R2.R3), comburenti (R7.R8), infiammabili (R10), facilmente infiammabili(R11,R15,R17), estremamente infiammabili(R12), corrosivi (R34.R35). irritanti, molto tossiche, sensibilizzanti,
nocive, tossiche, cancerogene di categoria 3, mutagene di categoria 3,
influenzanti il sistema riproduttivo di
categoria 1 e 2, influenzanti il sistema
riproduttivo di categoria 3 ,cancerogene di categoria 1 e 2, mutagene di
categoria 1 e 2 e dannose per l’ambiente Inoltre esistono le sostanze ed i
preparati che possono esplodere
durante l’uso (R1,R4,R5,R6, R14, R16,
R19, R44), che possono diventare
infiammabili (R18, R30), che possono
diventare tossici o molto tossici a breve
e medio termine( R29, R31, R32)., per i
quali l’esposizione ai loro vapori può
provocare danni ai polmoni, secchezza
e screpolature alla pelle ( R65, R66,
R67) o che possono diventare tossiche
a lungo termine (R33, R64). Queste
sostanze non hanno attualmente un
pittogramma che identifica la categoria
di pericolo, ma hanno una frase di
rischio ed un consiglio di prudenza. C’è
una seconda classe di sostanze e preparati che hanno solo la frase di rischio
ma non hanno simbolo e pittogramma,
che non sono pericolose per se stesse,
ma lo possono diventare durante l’uso
per alterazione del loro stato chimicofisico ed. il tipo di pericolo è: esplosivi,
infiammabili, tossiche e molto tossiche,
sensibilizzanti, sostanze che possono
diventare tossiche a lungo termine.
DOSSIER Igiene & Sicurezza
Esiste una terza classe di sostanze il cui pericolo non è identificato né da pittogramma né da frasi di rischio, lo ammette anche il recente decreto 81 (sostanze pericolose per loro proprietà chimico fisiche o tossicologiche per il modo in cui sono utilizzate o presenti nel luogo di lavoro) fra queste sostanze si possono individuare senz’altro quelle che possono diventare pericolose per il loro stato fisico (gas compressi, polveri o aerosol) o per reazione accidentale con altre sostanze o per reazione
con se stesse o per formazione di perossidi a causa di un lungo immagazzinamento. Alcune di queste sostanze sono già considerate pericolose in base alla regolamentazione sui trasporti. Le sostanze ed i preparati solidi o gocce liquide(aerosol) di
piccole dimensioni disperse nell’aria diventano infiammabili e tossiche durante il
loro trasporto. Gas inerti possono diventare asfissianti se dispersi in ambienti chiusi. Ci sono sostanze che sono incompatibili con altre ed il pericolo esiste sopratutto se vengono immagazzinate vicine, perché possono reagire fra di loro violentemente producendo una notevole quantità di calore o determinando la formazione
di prodotti infiammabili o di gas tossici. Per esempio acidi non devono essere immagazzinati vicino a basi, riducenti vicino ad ossidanti, combustibili a comburenti. Ci
sono sostanze che reagiscono con se stesse provocando reazioni fortemente esotermiche , queste sostanze sono pericolose durante il loro trasporto, nell’immagazzinaggio e durante trattamenti fisici (distillazione)
La nuova direttiva CLP
E’ uscita nel Dicembre 2008 la nuova direttiva europea CLP ( Classification Labelling and Packaging) sulla classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose
che ha lo scopo di uniformare la legislazione europea con quella delle Nazioni
Unite GHS (United Nations Globally Harmonised System). Questa direttiva diventerà operativa per le sostanze pure nel gennaio 2010 e per le miscele nel 2015 e
sostituirà la direttiva per le sostanze 67/548/EEC e per le miscele quella del
1999/45/EC). Questa direttiva avrà anche una ricaduta sul Reach che dovrà parimenti modificarsi in sintonia con le nuove classi di pericolo . Sarà presentata la
nuova direttiva mettendo in evidenza le differenza sulla definizione delle classi di
pericolo con la legislazione Le nuove classi di pericolo (ex categorie ) per la sicurezza sono: esplosivi, gas infiammabili, aerosol infiammabili, gas comburenti, gas sotto
pressione, liquidi infiammabili, solidi infiammabili, sostanze autoreattive, liquidi
piroforici, solidi piroforici, sostanze autoriscaldanti, sostanze che in contatto con
l’acqua sviluppano gas infiammabili, liquidi comburenti, solidi comburenti, perossidi organici e sostanze e miscele corrosive per i metalli. Le classi di sostanze che
sono pericolose per la salute sono quelle che provocano irritazione oculare, sensibilizzazione delle vie respiratorie o della pelle , corrosione/ irritazione della pelle,
sostanze che presentano tossicità acuta, sostanze cancerogene, mutagen,e
influenzanti il sistema riproduttivo, sostanze a tossicità specifica verso organi bersaglio( a seguito di singola esposizione), con tossicità specifica per organi bersaglio(
a seguito di esposizione ripetuta) e tossiche a seguito di aspirazione. Le classi di
sostanze o miscele pericolose per l’ambiente sono quelle tossiche per il sistema
acquatico. All’interno di ogni classe di pericolo c’è una suddivisione in categorie
che indicano una pericolosità decrescente caratterizzata da un pittogramma che
può essere diverso o può essere assente in quelle meno pericolose, dalla presenza
di frasi di avvertenza che può essere la parola pericolo o attenzione a seconda del
livello di pericolo e da una indicazione di pericolo che sostituisce la vecchia frase di
rischio. Le indicazioni di pericolo sono identificate dalla lettera H (hazard) seguita
da un numero che sostituirà le attuali frasi R e ci sono anche consigli di prudenza
P(precauthionary ) che sostituiranno le frasi S (safety). Ci possono essere in questa
nuova direttiva sostanze che hanno la stessa indicazione di pericolo, ma hanno
frase di avvertenza diversa o appartengono a classi diverse. E’ possibile individuare
all’interno di queste diverse classi di pericolo tre gruppi di sostanze: 1) le sostanze
a più elevato grado di pericolo che hanno un pittogramma, una indicazione di pericolo ed hanno come frase di avvertenza la parola “pericolo”; tutte le classi hanno
una o più categorie in questo gruppo ad eccezione di corrosione dei metalli e tossico per l’ambiente acquatico; 2) le sostanze che hanno un pittogramma, una indicazione di pericolo e come frase di l’avvertenza la parola attenzione, tutte le classi
hanno almeno una categoria in questo gruppo ad eccezione di solidi e liquidi piroforici o sostanze tossiche a seguito di inalazione. Le sostanze che appartengono a
questo gruppo presentono un minore grado di pericolosità rispetto al primo gruppo; 3) esiste un terzo gruppo costituito da solo 4 categorie di sostanze (due nella
sicurezza, una nella salute ed una nell’ambiente) che non hanno un pittogramma,
ma hanno solo una indicazione di pericolo, e sono le sostanze nelle singole classi
con grado di pericolo molto basso.Non sono state prese in considerazione la gran
parte delle sostanze pericolose a seguito di un loro cattivo uso o di una lunga
immagazzinamento e invece sono state introdotte nella classificazione quelle il cui
pericolo é dovuto al loro stato fisico. Questa scelta è stata condizionata dalla forte
influenza che ha avuto su questa direttiva la regolamentazione sui trasporti. Tutte
le classi (ex categorie) di pericolo avranno un pittogramma, all’interno di ogni classe ci saranno diverse categorie o suddivisioni di pericolo (non ci sono nella legislazione attuale salvo per la cancerogenesi, mutagenesi e tossicità per la riproduzione). Nell’attuale legislazione la gravità del pericolo è individuata dalla presenza di
classi diverse ( ad esempio altamente infiammabile, infiammabile, molto tossico,
tossico,nocivo etc). I pittogrammi sono cambiati rispetto alle leggi attuali e sono
aumentate le classi di pericolo per la sicurezza da 5 a 16, mentre quelle sulla salute solo passate da 9 a 10 , è cambiato il nome di alcune categorie di pericolo per
la salute e per l’ambiente c’è solo il pericolo per il sistema acquatico. Ci sono diversi casi in cui non è possibile trovare una corrispondenza fra le nuove indicazioni di
pericolo e le vecchie frasi di rischio, specialmente per le tipologie di pericolo legate
alla sicurezza, (per esempio le sostanze che non possono essere trasportate
perché esplosive e per diversi casi di pericolo per un loro uso non corretto). La scala di pericolosità all’interno delle singole classi è costruita in
base alle concentrazioni delle sostanze pericolose nella miscela o al
loro grado di tossicità(DL50, Cl50) o di pericolo chimico- fisico(temp
di flash point), questi valori in molti casi sono più restrittivi di quelli della legislazione attuale. Questa nuova direttiva dovrà armonizzare il sistema di classificazione delle sostanze pericolose in
Europa con quello di tutto il mondo. •La nuova legislazione
sulla etichettatura delle sostanze pericolose non solo ha
cambiato il tipo di pittogramma, ma aggiunto una frase di
avvertenza che può essere quella di pericolo o di attenzione,
ha sostituito le vecchie frasi di rischio con delle indicazioni
di pericolo caratterizzate dalla lettera H seguita da un numero e da frasi esplicative ci sono nuove categorie di pericolo e
ci sono diversi casi in cui non è possibile trovare una corrispondenza fra le nuove indicazioni di pericolo e le vecchie frasi di rischio. Le diverse categorie di pericolo saranno indicate scrivendo prima le “indicazioni di pericolo” e mettendo poi fra
parentesi le “frasi di avvertenze
LAB Igiene & Sicurezza
L’innovazione
come tradizione
KBF 240 GS
KBF 240 E5.2 OS
Quando è necessaria la massima precisione nella simulazione delle condizioni ambientali, i sistemi Binder
sono la risposta. La società è specializzata nella progettazione e produzione di camere di simulazione per le
applicazioni scientifiche e industriali
di laboratorio. Riconosciuta a livello
mondiale, offre una gamma completa di prodotti che rispondono sia alle
esigenze applicative di routine sia a
compiti più specifici e di alto livello
nell’area della ricerca e dello sviluppo, della produzione e del controllo
di qualità. Ma i prodotti Binder non
rispondono sono alle esigenze di
simulazione delle condizioni ambientali, in campi come quelli della fisica,
della chimica e della biologia.
L’azienda deve infatti la sua unicità
alla capacità di fornire e sviluppare
numerosi sistemi che riguardano tecniche di riscaldamento e di refrigerazione; misurazione dei gas e tecniche
di controllo; ingegneria di illuminazione e tecnologia del vuoto. Molti
oggi parlano di progresso, ma pochi
sono in grado di dare veramente un
contributo allo sviluppo di sistemi e
tecnologie innovative. Binder, invece,
ha fatto dello slogan “l’innovazione
è una tradizione” una vera e propria
Da sempre Binder è attenta alla ricerca e appassionata di
tecnologia: grazie a queste caratteristiche l’azienda
ha saputo negli anni diventare punto di riferimento e
ridefinire gli strandard di efficienza delle camere
climatiche
filosofia aziendale. Oggi infatti vanta
investimenti nell’innovazione in ben
120 paesi nel mondo, dimostrando
concretamente la propria passione
per la ricerca e la tecnologia. Binder
ha saputo così conquistarsi il ruolo di
punto di riferimento del mercato,
ridefinendo gli standard di efficienza
delle camere climatiche. Molte di
quelle caratteristiche di questi strumenti che sono attualmente considerate di serie, sono state infatti originariamente progettate e introdotte
da Binder, che ha sviluppato nel
corso degli anni numerosi brevetti
specifici. La gamma di prodotti Bin-
der GmbH è pensata per i settori
Science e Industry. Del primo fanno
parte Stufe di essicazione e di riscaldamento, Camere per i test di temperatura, Stufe di essicazione da
vuoto, Incubatori CO2 e refrigeranti, Camere di climatizzazione costante e Camere di test climatiche con
illuminazione speciale. Per il settore
Industry sono state invece sviluppate
Stufe di essicazione, Camere di
riscaldamento, Camere per test di
temperatura, Stufe di essicazione di
sicurezza, Stufe di essicazione nel
vuoto, Camere di simulazione climatica e Camere climatiche.
Massima protezione in laboratorio
La società è stata una delle prime in Italia a proporre glove box in atmosfera
controllata e prodotti che garantiscono la totale protezione degli operatori
da materiali chimici, tossici o radioattivi
Glade box SGS20
Iteco Engineering è una delle
prime aziende in Italia specializzate
nella progettazione e costruzione di
glove box in atmosfera controllata,
isolatori, celle schermate e attrezzature speciali per la protezione da
materiali chimici, tossici e radioattivi. I prodotti sviluppati dall’azienda
di Castelbolognese, in provincia di
Ravenna, sono destinati principalmente ad aziende, laboratori ed
enti che operano in campo chimico,
farmaceutico, elettronico, nucleare
e medico. Iteco Engineering è
costruttore unico in Italia della glove
box da banco (modello SGS20 e
modello SGS30): una cabina di sicurezza di classe 3 che garantisce la
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LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
totale protezione durante la manipolazione di prodotti tossici e pericolosi per l’operatore. La stessa
glove box può essere attrezzata con
accessori che ne permettono l’utilizzo con gas inerti, al fine di proteggere il prodotto manipolato.
La struttura è realizzata completamente in plexiglass, e attrezzata con
un pannello di controllo con interruttori generale, di passaggio di
corrente, aspiratore, timer programmato per la sostituzione del filtro e
avviso manutenzione programmata
periodica. Oltre alla produzione di
glove boxes e di isolatori per manipolazioni, l’azienda è specializzata
in attrezzature per la radioterapia,
per la medicina nucleare e la ricerca
per la manipolazione di prodotti
radioattivi. Rappresentano un sistema particolarmente innovativo le
celle schermate per la preparazione
di dosi e la manipolazione di radiofarmaci nei laboratori di medicina
nucleare e PET, e gli isolatori di classe ISO 5 utilizzati per marcature cel-
lulari. L’azienda realizza queste
attrezzature anche su specifiche esigenze dell’utilizzatore, secondo le
norme GMP, NBP ed FDA, complete
di validazione IQ - OQ ed assistenza
tecnica periodica con personale
altamente qualificato. Iteco Engineering si è inoltre specializzata
nella realizzazione di laboratori
mobili NBCR (Nucleare-Batteriologico-Chimico-Radiologico) dati in
Isolatore schermato per marcature
cellulari e manipolazioni radioisotipi
dotazione alla protezione civile e
alla difesa in diversi stati europei.
Novità dedicata alla ricerca avanzata è il progetto che consiste in una
glove box innovativa con sistema di
purificazione del gas di processo
completamente automatizzato, che
consente di raggiungere valori di
O2 e H2O sotto a 1 ppm.
Glove box modello SGS40
Standard con accessori
Economia energetica
e filtrazione rivoluzionaria
Le cappe ad abbattimento totale Erlab assicurano consumi
energetici minimi ed evitano l¹inquinamento ambientale
Abbattere i consumi, garantire la massima sicurezza agli operatori e il massimo rendimento al laboratorio.
A tutte queste esigenze rispondono le
cappe ‘GreenFumeHood’ proposte da
Erlab, progettate e realizzate grazie a
una serie di brevetti innovativi.
Dotate di esclusive colonne di filtrazioni modulari e sviluppate grazie alla tecnologia ‘Neutrodine’, rappresentano
una soluzione efficace e particolarmente flessibile, perché possono integrarsi nella maggior parte dei laboratori, dalle camere sterili ai centri di
ricerca universitari. Un risultato ottenuto in oltre 40 anni di ricerca e sviluppo,
che hanno permesso all’azienda di
mettere a punto una delle più significative innovazioni tecnologiche nell’ambito della filtrazione tramite carbone iperattivato. Grazie a Neutrodine,
infatti, è possibile manipolare efficacemente acidi, solventi, formaline e basi
tramite lo stesso filtro. Questa tecnologia permette di manipolare un’enorme
quantità di molecole ampliandone lo
spettro d’assorbimento: Il risultato é
una ‘filtrazione pluriattiva’ su molecole
di generi completamente diversi,
impossibile da realizzare su filtri a carbone convenzionali. Questo consente
alle GreenFumeHood di competere
con le capacità d’uso tradizionalmente
limitate alle cappe ad estrazione, evitando gli inconvenienti legati all’enorme consumo energetico e ai relativi
costi d’installazione per i condotti evacuatori in atmosfera. Installate in diversi laboratori nel mondo, le cappe Erlab
hanno dato risultati eccezionali: molte
aziende che hanno deciso di adottarle
hanno registrato una riduzione dei
costi relativi al consumo energetico
pari addirittura al 95%. Le soluzioni di
Erlab sono inoltre conformi alla norma
AFNOR NF X 15-211, e le emissioni
degli inquinanti tossici a uscita del filtro sono 100 volte inferiori ai livelli
limite d’esposizione professionale
autorizzati. Il sistema funziona sia con
il frontale in posizione elevata o abbassata, assicurando un consumo energetico minimo e soprattutto evitando
l’inquinamento ambientale, sempre
garantendo dei parametri di protezione eolica tramite la velocità d’aria ai
0,5 m/s-1. Il sistema brevettato ‘Filtri a
Revolving’ impedisce tutti i tipi di perdite molecolari verso l’esterno: quando
infatti il filtro principale arriva a saturazione, le molecole vengono dirette
verso un secondo filtro, identico, chiamato ‘di sicurezza’ e installato immediatamente sopra la camera di rilevazione intermediaria. Questo passaggio
da un filtro all’altro consente la rimozione e sostituzione della cartuccia per
filtro satura con una nuova, senza che
si debba fermare il sistema e soprattutto senza causare situazioni di pericolosità. Il concetto di Filtri a Revolving permette di aumentare del 25% la capacità di ritenzione dei filtri, con un con-
Ergonomia ottimale
seguente risparmio economico correlato ai costi di ricambio. Il responsabile
della manutenzione può controllare
rapidamente se un filtro è nuovo o se
è già stato utilizzato, semplicemente
sfiorando lo schermo in dotazione su
tutte le GreenFumeHood: il sistema
fornisce infatti tutti i dati utili relativi al
filtro riguardo al livello di saturazione e
al suo stato d’uso, permettendone la
sostituzione. Le cappe GreenFumeHood utilizzano inoltre l’esclusivo sistema
di comunicazione in rete gGuard, che
garantisce ai responsabili di laboratorio
e agli ingegneri della sicurezza di avere
accesso in tempo reale e da postazioni
remote a tutte le informazioni utili correlate alla rete di cappe in funzione.
Con il vantaggio per l’azienda di non
dover far fronte a enormi sprechi di
tempo del personale specializzato, che
si deve occupare sono dell’accensione
e dello spegnimento dell’apparecchio.
Tutte le altre funzioni di controllo e
gestione, infatti, sono controllate elettronicamente tramite un sistema informatico integrato: la rete di celle è
infatti collegata con minicomputer con
tecnologia Microsoft, che assicurano
un controllo totale sui diversi parametri di sicurezza in comunicazione con il
sistema. Quest’ultimo è in grado di
generare allerte automatiche e permette all’operatore di verificare in
tempo reale i parametri di funzione
delle cappe, sia unitariamente che su
una rete. Nonostante l’estrazione
venga ritenuta più sicura (perché l’aria
inquinata viene portata verso l’esterno, immessa in atmosfera e diluita), il
sistema di filtrazione si rivela particolarmente rispettoso dell’ambiente e
sicuro. Molti sono convinti che quando
un filtro è saturo rimette in circolo e in
atmosfera i prodotti tossici, che possono essere respirati dal personale di
laboratorio. Ma questo non avviene
grazie ai severi criteri di controllo della
norma NFX 15-211, che garantiscono,
anche in stati avanzati di saturazione
del filtro, la totale sicurezza dell’utilizzatore. Inoltre Erlab può vantare una
lunghissima esperienza nel settore
delle cappe: dal 1968 il gruppo è in
prima fila nella ricerca e sviluppo di
prodotti efficaci e all’avanguardia.
Dopo aver depositato 20 brevetti internazionali il gruppo é presente a livello
mondiale tramite 3 siti di produzione
di cui 1 negli Stati Uniti, uno in Francia
ed il più recente in Cina per un totale
globale di 18.000 M2 e 5 unità di Vendita associate in USA, Francia, Malesia,
Cina, Spagna.
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IL MONDO
DEL LABORATORIO
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LAB Igiene & Sicurezza
Raffreddare, riscaldare e mescolare
Una famiglia di strumenti dedicata a tre essenziali fasi di lavoro del laboratorio, concepita per fornire al ricercatore la
più ampia flessibilità operativa e studiata per mantenere la qualità nel lungo periodo. Inoltre si evita di utilizzare al
laboratorio bagnetti contenenti acqua che facilmente si contaminano e diventano fonte di generazione di alghe o
altri organismi indesiderati
Da sempre la strumentazione da
laboratorio di Eppendorf è riconosciuta come affidabile e duratura nel
tempo così che l’operatore possa
trarre benefici nella sua utilizzazione.
L’azienda ha costantemente prestato
attenzione a tre fasi di lavoro essenziali in laboratorio: scaldare, raffreddare e mescolare. Infatti nessuna tecnologia, anche molto potente per i
test analitici, può fornire buoni risultati se il campione non è stato prima
preparato correttamente: una conditio sine qua non, resa ancora più tale
dal momento che nei laboratori di
biologia in generale e di Biologia
Molecolare in particolare si effettuano analisi nell’ordine dei nano, dei
pico e dei femto, il che vuol dire
ragionare a livello da 10-9 grammi
piuttosto che di 10-9 moli, fino a alla
10-12 e 10¬-15 A questi livelli è
impensabile poter ottenere risultati
soddisfacenti se si commettono errori grossolani sul mescolamento, sul
raffreddamento o sul riscaldamento
di un campione.
Quattro elementi,
una sola famiglia
Una soluzione a queste problematiche è costituita dalla famiglia Thermomixer®, di recente aggiornata da
Eppendorf e il cui capostipite è il
modello Comfort. La caratteristica
fondamentale di questo strumento è
scaldare, raffreddare e mescolare,
con la possibilità di utilizzare adattatori diversi, quindi di alloggiare provette, tubi Falcon, piastre, tubi di
varia natura e altri accessori.
L’utente può acquistare il corpo base
e cominciare a lavorare con 1, 2 o 3
adattatori; se poi nel tempo il laboratorio ha nuove esigenze perché svi-
to, in modo che l’utilizzatore possa
regolare agevolmente il tempo necessario per compiere la fase di mescolamento per la velocità richiesta.
Una gamma completa
Blocchi intercambiabili per Thermomixer Comfort e TermoStat Plus
luppa ulteriori tecnologie e applicazioni, il ricercatore può contare sulla
massima flessibilità dell’apparecchiatura, grazie alla possibilità di scegliere tra 10 differenti termoblocchi
intercambiabili.
Una risposta
alle tendenze in atto
A livello di biologia è nata l’esigenza
di compiere più test in parallelo.
Se, infatti, fino a qualche anno fa si
studiavano uno o due geni per 2, 3,
4 o 10 pazienti, oggi si cominciano a
studiare 30, 50 o 100 geni per 50 o
100 pazienti. Ciò richiede più accuratezza e sensibilità da parte della tecnologia a causa, appunto, di un
numero maggiore di campioni in
parallelo da esaminare. Fermo restando il must di preparare sempre molto
bene questi ultimi, sorge pertanto la
necessità di ridurre i volumi in gioco
poiché si ha poco materiale biologico
disponibile; in tale ottica è fondamentale mescolare in modo corretto
ed è per soddisfare questa esigenza
che Eppendorf ha proposto Mix
Mate, l’ultimo nato dei Thermomixer,
che non scalda e non raffredda, però
è decisamente efficace nella fase di
mixing. Lo strumento, compatto e di
Esempi della versatilità del MixMate
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IL MONDO
DEL LABORATORIO
poco ingombro (è il più piccolo della
famiglia), ha vari adattatori per provette da 0.5, 1.5 e 2 ml, svolgendo
altresì la funzione di mixer per provette e tubi più grandi. L’apparecchiatura trova impiego ottimale nel laboratorio di Biologia Molecolare, soprattutto per le analisi genetiche, dove si
ha la tendenza a ridurre i volumi
quindi a lavorare prevalentemente
con piastre da 96 pozzetti; anche se
qualche laboratorio decisamente
automatizzato comincia a operare
con piastre da 384 pozzetti. L’obiettivo di MixMate è mescolare molto
bene i campioni, il che risulta sicuramente vantaggioso per esempio
prima di eseguire qPCR/PCR, che
notoriamente consente di moltiplicare gli acidi nucleici in modo sintetico
in vitro e di effettuare le analisi genetiche. Tra le peculiarità dello strumento il rilevamento automatico dello
sbilanciamento, che permette all’apparecchiatura di mescolare in un
piano 2D, il che significa che non vi
sono sbalzi alto-basso e quindi l’impossibilità di formazione di bolle
all’interno del campione, che potrebbero influire negativamente durante
l’analisi. Inoltre, il display digitale di
cui è dotato lo strumento è immedia-
Mixer family
La famiglia dei Thermomixer è completata da Compact e ThermoStat
plus. Il primo ha il compito di scaldare, raffreddare e mescolare, ma solo
con un adattatore: quindi può utilizzare un unico tipo di contenitore
(termoblocco per 24 microprovette
da 1,5 ml, che sono quelle più utilizzate dai laboratori nel mondo).
Vasta è la sua gamma di applicazioni grazie alle funzioni di riscaldamento, raffreddamento passivo, con
o senza miscelazione: purificazione
plasmidica; reazioni enzimatiche
(digestione di DNA con enzimi di
restrizione e digestione con proteinasi K; trasformazione di ceppi batterici e plasmidi; denaturazione di
DNA, RNA e proteine; risospensione
di pellet (batteri, DNA e colture cellulari); assay calorimetrici.
ThermoStat plus è invece dedicato al
controllo della temperatura, ma non
mescola. Infatti, la sua funzione fondamentale è scaldare o raffreddare
in modo più efficace rispetto al
Comfort e al Compact. Il suo range
di temperatura va da -5 a 99 °C e
dispone di un’ampia serie di adattatori (11 differenti termoblocchi intercambiabili che permettono una flessibilità notevole nella selezione delle
provette). Lo strumento è specializzato in un superiore controllo della
temperatura, come è richiesto, per
esempio, in applicazioni come sintesi di cDNA, legazione di cDNA e vettore plasmidico, digestione di acido
nucleico con enzimi di restrizione.
CrossFlow
Cappe e Sistemi
a flusso laminare
Punto di riferimento qualitativo per quanto riguarda la
tecnologia del Flusso Laminare, Faster propone una vasta
gamma di soluzioni che possono essere adattate alle
specifiche richieste ed esigenze del cliente
Da oltre vent’anni Faster si occupa
della produzione di apparecchi e
sistemi a flusso laminare d’aria LAF
(Laminar Air Flow) e cappe aspiranti a
filtrazione su carboni attivi. Grazie
alla profonda conoscenza del settore
laboratorio e dei processi industriali,
patrimonio dei progettisti specializzati impiegati in azienda, Faster è riuscita a imporsi negli anni come punto di
riferimento qualitativo per quanto
attiene la tecnologia del Flusso Laminare. La produzione attuale dell’azienda include diversi prodotti
destinati a molteplici applicazioni. Le
Cabine a sicurezza biologica sono
destinate alla protezione incrociata
prodotto-personale-ambiente per
applicazioni in Microbiologia, Virologia Colture cellulari e Genetica.
Costruite in conformità e certificate
per la normativa europea armonizzata EN 12469-2000 di tipo Classe I, II
e III, sono disponibili in varie dimensioni, mono o bi-ventilatore, e con
apertura basculante o a saliscendi
elettrico. Le Cabine per Citostatici
appartengono invece all’ultima generazione di sistemi a flusso laminare
per la manipolazione di farmaci citotossici. Anche in questo caso si tratta
di strumenti utilizzati per la protezione incrociata prodotto-personaleambiente. Gli Isolatori per Citostatici
e Farmaceutica del tipo di Classe 3,
secondo ISO/FDIS 14644-7, sono progettati nel rispetto della Q.U.A.P.O.S.,
lo standard di riferimento per le preparazioni oncologiche. Questi sistemi
sono disponibili in versione a pressione negativa o positiva con passa-preparati a doppia filtrazione e due, tre,
quattro o più “glove-port”. Le Cabine a flusso laminare verticale sono
sistemi in Classe ISO 3 per applicazioni nel settore dell’industria, del laboratorio e per la manipolazione di colture cellulari e materiale non patogeno. Quelle invece a flusso laminare
orizzontale, sempre in Classe ISO 3,
vengono utilizzate per la manipolazione in caso di test di sterilità, di fertilizzazione in vitro, di preparazioni
oftalmiche, di assemblaggio di strumentazione elettronica. E rappresentano una valida alternativa alla camera di lavoro sterile. Per la manipolazione in laboratorio di reagenti chimici tossici, nocivi o altamente volatili
che richiedono una protezione incrociata personale-ambiente Faster ha
progettato e realizzato le Cappe a filtrazione molecolare, mentre i Sistemi
Industriali rappresentano il vero
punto di forza dell’azienda, per la
loro capacità di offrire al cliente la
totale personalizzazione del prodotto
richiesto. Infatti, oltre a modelli di
tipo standard, Faster è in grado di
fornire modelli di tipo speciale, sviluppati in base alle specifiche richieste del cliente. Oggi l’impresa si avvale sul territorio nazionale della collaborazione di M-Medical S.r.l., una
valida struttura di distribuzione e vendita, in grado di affiancare il cliente
fin dai contatti preliminari, allo scopo
di offrire la soluzione più idonea alle
esigenze del laboratorista.
A livello mondiale Faster opera con il
proprio marchio non solo in Europa,
ma anche in più di 30 stati extraeuropei. Tutti i prodotti dell’azienda sono
certificati, come molti modelli di cabine di sicurezza microbiologica e per
citotossici. La garanzia di qualità è
infatti un must per Faster, che è
anch’essa certificata ISO9001/2000.
Oggi i dipendenti dell’impresa sono
44, suddivisi tra le due sedi di Ferrara
e di Cornaredo, in provincia di Milano. Lo stabilimento produttivo è
situato a Ferrara, dove sono allocati
anche gli Uffici Amministrativi e la
Direzione di Produzione. Gli uffici
Commerciali, Marketing e la Direzione Tecnica, con il reparto di Ricerca &
Sviluppo sono invece a Cornaredo,
dove è presente anche un sito produttivo dedicato alla realizzazione dei
“sistemi speciali” e “customizzati”
che richiedono il costante apporto
degli ingegneri del reparto R&D. Dal
1° gennaio 2004 Faster è controllata
dalla holding D-GROUP S.p.A.
Protection,
safety,
reliability.
And more.
www.faster-air.com
Faster è marchio di eccellenza
nel flusso laminare dal 1984.
Faster è una linea
ea completa
di cabine a sicur
e biologica
ezza
sicurezza
per la manipolazione
ione di citostatici,
cabine a flusso laminar
minare verticale
laminare
edd orizzontale
l e cabine
c b a filtrazione
fil
molecolare,
molecolar
e, disponibili
onibili con
diverse ampiezzee di fronte
di lavoro e numerosi
erosi accessori.
Faster
r, inoltre, è in grado
Faster,
di realizzare cabine
ine “speciali”
a seconda delle esigenze
di ogni suo cliente.
te.
Fase di lavorazione
LLAMINAR
AMINAR FFLOW
LOW CCABINETS
ABINETS AAND
ND SSYSTEMS
YS T E M S
LAB Igiene & Sicurezza
Soluzioni di controllo
per cappe di laboratorio
I sistemi di controllo TSI sono progettati per ridurre i quantitativi di aria espulsa all’esterno dell’edificio senza
pregiudicare il contenimento delle cappe e quindi la sicurezza del personale
Sistema remoto
per controllo di cappe chimiche
FHC50 a bordo di una cappa chimica
In Italia, sono migliaia le cappe chimiche installate nei laboratori scientifici,
di ricerca o di analisi, e rappresentano
una fondamentale barriera primaria
di protezione per gli operatori. L’efficacia delle cappe chimiche è condizionata tanto dalla tipologia e dal
dimensionamento dell’impianto di
espulsione dell’aria, quanto dalle condizioni ambientali del locale in cui
sono installate. Dato che la vita media
di una cappa chimica è di parecchi
anni, se non decenni, la maggior
parte delle apparecchiature installate
è antecedente all’entrata in vigore nel
2004 della norma tecnica europea
EN14175 che ne descrive i requisiti
minimi di sicurezza. Essendo impossibile sostituire le cappe divenute obsolete con quelle certificate conformi
alla nuova norma tecnica, è indispensabile aggiornarle mediante l’applicazione di dispositivi di controllo e di
regolazione al fine di adeguare i principali parametri a quanto prescritto.
L’adeguamento della cappa chimica
deve tener conto, come detto, delle
condizioni ambientali e soprattutto
del reintegro dell’aria espulsa dal
locale. Il funzionamento contemporaneo di una o più cappe provoca un
abbassamento significativo della
pressione all’interno del locale con
non pochi problemi per la sicurezza
del personale. Un gradiente di pressione negativo molto spinto potrebbe
impedire il corretto funzionamento
delle altre cappe presenti nel locale,
specie delle cappe biologiche, o addirittura impedire l’apertura delle porte
di emergenza. E’ dunque importante
non solo controllare velocità e portata di ogni singola cappa, ma regolare
anche l’immissione di aria di reintegro
in funzione del numero di cappe in
attività. Un accurato controllo dei
parametri relativi alle cappe installate,
permette di ottenere anche un significativo risparmio energetico. I sistemi
di controllo TSI (marchio distribuito in
Italia da Fasinternational di Milano)
sono progettati per ridurre i quantita-
FumeHood
40
LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
Il nuovo controllore
di fumi per cappe FHC50
tivi di aria espulsa all’esterno dell’edificio senza pregiudicare il contenimento delle cappe e quindi la sicurezza del personale. Ogni laboratorio ha
sue specifiche esigenze di ventilazione: i sistemi di controllo TSI e il supporto tecnico dell’azienda offrono la
massima flessibilità tanto per la progettazione degli impianti di nuovi
laboratori, quanto per l’integrazione
dei sistemi di controllo in laboratori
già esistenti, consentendo un rapido
ed economico up-grade delle cappe e
dell’impianto di ventilazione. Applicato alle cappe chimiche, il sistema di
controllo TSI FHC50 permette la
misurazione diretta della velocità dell’aria all’apertura frontale della
cappa, allertando l’operatore in caso
di variazioni tali da compromettere la
sicurezza del sistema. Un sensore
permette di monitorare la posizione
del saliscendi frontale per una rapida
risposta ad ogni minimo spostamento. Il sistema di controllo TSI FHC50
permette di configurare completamente il prodotto sul campo in funzione delle esigenze specifiche:
opzioni di allarme, configurazione del
display, alternative I/O e comunicazioni di rete. Il sistema di controllo
FHC50 rappresenta una soluzione
rapida,efficace ed economica per il
controllo dei parametri di sicurezza
della cappa. I requisiti ambientali
variano da laboratorio a laboratorio e
un sistema carente di controllo e di
regolazione può compromettere il
livello di sicurezza, l’efficienza ener-
getica o il comfort per il personale.
Sicurezza e comfort dell’ambiente di
lavoro sono influenzati da diversi fattori, tra i quali la pressione all’interno
del locale, il numero di ricambi e la
distribuzione dell’aria, la temperatura
e l’umidità relativa, risultato di un corretto bilanciamento dei flussi d’aria
nella stanza. Il sistema di controllo
ambientale TSI SureFlow fornisce la
flessibilità necessaria per garantire la
migliore efficienza in termini di sicurezza e di risparmio energetico del
vostro laboratorio.
Nei laboratori chimici è necessario
mantenere costante un gradiente di
pressione negativo rispetto ai locali
limitrofi per impedire la fuoriuscita di
contaminanti dal laboratorio in caso
di incidente. Questo sistema di contenimento fisico, basato sui gradienti
differenziali di pressione tra un locale
e l’altro, rappresenta la cosiddetta
“barriera secondaria” di protezione.
Per garantire i valori corretti occorre
monitorare la pressione del locale
costantemente e disporre di sistemi
che apportino o riducano la quantità
d’aria di reintegro necessaria. Il sistema TSI SureFlow dispone una serie di
allarmi che segnalano ogni minima
variazione di pressione.
La tecnologia TSI SureFlow permette
di integrare il sistema di controllo
locale di ogni singolo laboratorio con
il vostro sistema di building management (BMS) per una strategia gestionale vincente:
- riduzione delle portate (notturna e
festiva) per una migliore strategia
gestionale
- raccolta dati automatizzata, analisi
dei trend e generazione di report che
attestano la sicurezza di funzionamento del sistema
- diagnostica remota per ridurre i
tempi di intervento e i costi della
manutenzione
I sistemi di controllo TSI per il laboratorio sono facilmente integrabili negli
impianti Building Management
Systems per registrare allarmi ed eseguire analisi dei dati raccolti, utilizzando i protocolli BACnet, LonWorks, Modbus TM , Johnson Controls N2.
Sicurezza in laboratorio
Labor Security System Srl progetta e produce armadi di sicurezza per prodotti
infiammabili, chimici acidi e basi, gas compressi e filtri a carbone attivo
Labor Security System Srl è presente
nel mercato nazionale ed internazionale nel settore della progettazione e produzione di armadi di sicurezza SAFETYBOX® per lo stoccaggio di prodotti
infiammabili, acidi e basi, gas compressi, nonché di filtri a carbone attivo
CARBOX®. L’azienda possiede le certificazioni TUV ISO 9001:2008 e TUV
Production monitored & Safety tested,
quindi è perfettamente in linea con le
vigenti normative europee in materia di
sicurezza garantendo la massima protezione dell’utente sul luogo di lavoro.
Un continuo e attento monitoraggio
delle esigenze di mercato ha rivelato la
costante crescita della domanda sulla
sicurezza, portando così l’azienda ad
un miglioramento continuo in fatto di
tecnologia, know how ed innovazione.
Ecco infatti la linea di armadi da sotto
banco o da sotto cappa: disponibili in
diverse dimensioni, dotati di ante o
porte scorrevoli a cassettoni, sono
un’ottima soluzione all’interno di laboratori scientifici. Per la movimentazione
è stato studiato l’innovativo quanto
utile sistema EASY-GOING® . E’ noto
infatti che gli armadi per lo stoccaggio
di prodotti infiammabili siano notevolmente pesanti e la loro movimentazione risulta essere talvolta complicata.
Con il nuovo sistema EASY-GOING®
l’armadio viene fornito di un pratico
sistema che permette di spostarlo per
pochi metri semplicemente avvitando o
svitando i piedini dello stesso. Gli armadi per lo stoccaggio di prodotti infiammabili, certificati e in conformità con la
vigente normativa europea EN 144701, sono testati al fuoco già dotati del
particolare basamento in un’unica
struttura che ne permette la movimentazione agevole tramite transpallet.
Sugli armadi SAFETYBOX® non è quindi necessario rimuovere lo zoccolo una
volta posizionati ( diversamente da altri
prodotti presenti sul mercato).
Sempre in fatto di innovazione e sicurezza all’interno del laboratorio,
l’azienda presenta la linea KEMFIRE®
per lo stoccaggio combinato di prodotti infiammabili ed acidi e basi in un
unico armadio. Le soluzioni in fatto di
dimensioni e volumi sono molteplici,
soddisfando tutte le possibili esigenze del cliente. Tutti gli armadi della linea KEMFIRE®
sono certificati secondo le normative vigenti e testati dal TUV-SUD. Labor Security
System Srl mette a disposizione CUNCTATOR® un pratico dispositivo che avvisa con un
segnale acustico la necessità di sostituire la cella filtrante quando è esausta. Questo
dispositivo di nuova concezione, garantirà l’efficienza dell’armadio evitando che all’interno dello stesso si concentrino vapori tossici altamente nocivi per l’operatore. Inoltre
è stato realizzato un pratico sistema di aspirazione e filtrazione che può essere montato su tutti i nostri armadi per infiammabili secondo la normativa vigente EN14470-1:
UNICUM® è un box che si appoggia sopra l’armadio collegandolo direttamente al foro
di espulsione superiore. Ricordiamo che tutti i prodotti SAFETYBOX® sono sempre in pronta consegna: nel giro di qualche
giorno dalla data dell’ordine il materiale viene consegnato e, all’occorrenza, posizionato. Inoltre tutti gli armadi sono coperti
da Assicurazione RC Prodotti valida per tutta la vita dell’armadio,che copre qualsiasi danno causato a persone fisiche e/o
oggetti. Dalla progettazione fino all’assistenza post vendita Labor Security System Srl offre prodotti e servizi efficienti sulla base
di una politica della qualità ad altissimo livello, sempre e comunque nella più totale sicurezza.
ARMADI DI SICUREZ
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LAB Igiene & Sicurezza
Cappe Biohazard
per la sicurezza biologica
Le cappe di sicurezza biologica o microbiologica garantiscono protezione all’operatore e all’ambiente
di lavoro. Tecnochimica Moderna, insieme al Consorzio CDL, distribuisce le cappe della divisione Telstar Clean Air
dell’omonima azienda spagnola
Le cappe di sicurezza biologica o
microbiologica, spesso denominate
Cappe o Cabine BioHazard, sono
dispositivi primari di protezione collettiva presenti in ogni laboratorio
biologico. La loro funzione è quella
di proteggere l’operatore e l’ambiente di lavoro dal rischio di esposizione agli aerosol di agenti patogeni. Alcune versioni sono inoltre utilizzate
per garantire sicurezza
all’operatore e sterilità al prodotto
manipolato, come nel caso delle colture cellulari o della preparazione di
farmaci chemioterapici.
Sono suddivise secondo la norma
europea EN 12469 in tre principali
tipologie, denominate cappe biohazard di classe I, classe II e classe III,
con ulteriori suddivisioni secondo
altre norme tecniche di riferimento,
come la NSF49 (USA) o la DIN
12980 (D). Per la scelta, l’installazione, il corretto utilizzo, le verifiche
periodiche e per la manutenzione
preventiva, le cappe BioHazard
richiedono specifiche competenze,
poiché se utilizzate o gestite in
modo errato possono rappresentare
esse stesse un pericolo per l’operatore e per l’ambiente. Tecnochimica
Moderna, insieme al Consorzio CDL
di cui fa parte, distribuisce in Italia le
Cappe a flusso laminare, le Cappe
Biohazard e le Cppe per Citostatici
della Telstar Clean Air. Telstar è
un’azienda di produzione spagnola
che nasce a Terrassa, Barcellona, nel
1964; nel 1970 viene creata la divisione CleanAir per le Cappe e le
Camere Sterili. A Terrassa la nuova
sede ha oggi una superficie di uffici
di 3.200 mq e un’area produttiva di
4.500 mq; gli altri siti produttivi
sono a Bristol (PA), Dewsbury (UK),
Woerden e Baarn (Netherlands),
Bad Hornburg (Germany) e Shangai
(Cina), per un totale di 25.000 mq
di uffici e più di 400 dipendenti. Il
gruppo Telstar include 3 divisioni:
TELSTAR Life Science Solutions, TELSTAR Vacuum Solutions e TELSTAR
Instruments for Solutions. La divisione TELSTAR LIFE SCIENCE Divisione
42
LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
Serie Cytoultra
Filtrazione della cappa
Laboratorio è composta dalla TELSTAR CLEAN AIR, TELSTAR LYO e
TELSTAR VACUUM PUMPS. Tutte le
serie di Cappe Telstar hanno cabine
che vengono costruite in un unico
pezzo, senza viti e senza giunture, a
differenza di quasi tutti i produttori
concorrenti. In questo modo si riesce a migliorare non solo la struttura, ma anche la pulizia delle stesse:
ad esempio, se si lavora in una
camera bianca smontare un pannello svitando le viti può creare polvere
e far perdere la sterilità. Su tutti i
modelli il pannello elettrico è posizionato sulla parte frontale della
cappa, in modo da essere raggiungibile molto facilmente. Anche la
manutenzione dei filtri avviene con
la massima facilità: sono infatti tutti
sostituibili dal davanti, mentre nella
maggior parte delle cappe della
concorrenza i filtri si sostituiscono
dalla parte posteriore della cappa, e
questo complica l’intervento e spesso obbliga anche a dover spostare la
cappa stessa. I pannelli frontali,
quando presenti, sono tutti sollevabili per consentire una facile e completa pulizia del vetro. Il poggiabraccia è già inserito nel piano di lavoro,
consentendo una posizione di lavoro comoda e ottimale senza ostruire
il flusso dell’aria. Le cabine Biohazard sono studiate per garantire una
totale protezione del prodotto, dell’operatore e dell’ambiente. Le classi di rischio biologico sono le
seguenti: BSL1 (non ha effetti sul
corpo umano), BSL2 (ha effetti non
seri sul corpo umano, curabili con
facile profilassi), BSL3 (ha seri effetti
sul corpo umano, curabili con profilassi), BSL4 (ha gravissimi effetti sul
corpo umano, per i quali non esiste
profilassi). La unicità di queste
cappe rispetto alla concorrenza è
che sono dotate di 2 ventole con 2
anemometri e 2 microprocessori
separati che controllano rispettivamente uno tutte le funzioni della
cappa, e l’altro solo gli allarmi relativi. I 2 microprocessori intervengono
per correggere l’eventuale malfun-
Serie Bio Ultra
zionamento e quindi ripristinare il
corretto flusso dell’aria (0,40 m/s).
Le cappe a flusso laminare orizzontale Serie H-100 garantiscono un’ottima protezione per il prodotto e
sono disponibili in 4 modelli: MINI H
cm 80, AH-100 cm 120, MH-100
cm 150 E BH-100 CM 180. Le cappe
a flusso laminare verticale Serie V100 garantiscono un’ottima protezione del prodotto, una media protezione dell’operatore e nessuna
protezione dell’ambiente, e non si
possono utilizzare con agenti patogeni. Sono disponibili in 4 modelli:
PV-100 cm 80, AV-100 cm 120, BV100 cm 150 E CV-100 CM 180. In
questa serie è presente il modello
MINI V/PCR, da 60 cm ideale per la
PCR. La Cappa Biohazard - Serie BIO
II è la cappa ‘classica’ in classe 2, ed
è disponibile in 4 modelli: BIO II A/P
75cm, BIO II A 120cm, BIO II A/M
150cm e BIO II A/G 180 cm, con
CERTIFICAZIONE TUV. La BIO II A,
modello classico da 120 cm, è la più
venduta. Il display digitale indica la
velocità dell’aria sia in entrata che in
uscita, la temperatura della camera,
il totalizzatore ore lavoro della
cappa e della lampada UV, la data
presunta di cambio filtro Hepa,
allarmi visivi e acustici per la velocità
dell’aria in entrata e in uscita (troppa o troppo poca), l’eventuale malfunzionamento delle ventole e l’allarme per il pannello aperto.
Le pareti della cappa sono in metallo dipinto con epoxi-poliestere, il
pannello frontale è in vetro temperato e laminato con apertura a stantuffo. La velocità dell’aria in entrata
è di 0,5 m/s e quella in ricircolo è di
0,4 m/s; microprocessori, ventole e
sensori interattivi ma indipendenti,
controllano il flusso dell’aria nella
cappa e in uscita; la camera è realizzata in unico pezzo in acciaio inossidabile, con angoli arrotondati per
facilitare la pulizia e la decontaminazione; il piano di lavoro in acciaio
inossidabile è diviso in più sezioni
per facilitarne la pulizia e la rimozione. La Cappa Biohazard - Serie BIO
ULTRA ha come caratteristica principale quella di avere la chiusura elettronica del pannello frontale, con
guarnizione che si gonfia automaticamente quando il vetro viene chiuso. Questo fa sì che la chiusura sia
totale ed ermetica. La guarnizione si
gonfia anche su tutto il perimetro
del vetro quando aperto (cappa in
funzione), in modo da garantire una
perfetta tenuta e limitare al massimo l’ingresso di aria non sterile.
Caratteristica assolutamente unica
di queste cappe è quella di avere
una batteria interna che, in caso di
mancanza di corrente, consente la
chiusura completa del pannello
garantendo così la totale protezione
sia del campione che dell’ambiente.
Ha inoltre la funzione speciale del
Display digitale
“Turbo Exhaust Fan”: la ventola
accelera automaticamente quando
il pannello viene aperto più della
normale posizione di lavoro. La ventola può essere attivata anche
manualmente nel caso si verifichi
un’emergenza e l’operatore avvertisse un rischio di contaminazione.
La serie è disponibile in 3 modelli:
BIO ULTRA 3 cm 70, BIO ULTRA 4
cm 120 e BIOULTRA 5 cm 150. La
BIO ULTRA 4 ha la certificazione
TUV. Il display digitale, molto grande
e con il grafico che indica chiaramente i paramentri di funzionamento, controlla i LED per lo stato delle
ventole, della lampada a fluorescenza, della lampada UVe dei rubinetti
e le funzione del turbo exhaust.
Quattro pulsanti permettono di scegliere le varie opzioni di menù e
sono inoltre presenti 2 livelli di password di protezione, uno per l’operatore e uno per il servizio tecnico.
La macchina inoltre è dotata della
funzione della mezza velocità della
ventola di ricircolo (collegata alla
lampada UV); di menù multilingue
(inglese, spagnolo, tedesco, francese); di menù di manutenzione che
controlla il timer per la lampada UV,
il processo di decontaminazione e
fornisce il report degli allarmi, acustici e visivi, che indicano alta o
bassa velocità del flusso interno
laminare, bassa velocità di ricircolo e
uscita dell’aria, vetro frontale fuori
dalla posizione standard di lavoro,
lampada UV accesa, standby del
flusso laminare, errori nel sistema
generale, connessione al PC per il
controllo remoto. La famiglia di prodotti è completata dalle Cappe per
citostatici - Serie CYTOULTRA. Due
le caratteristiche principali di questa
serie: l’apertura automatica del pannello frontale come la Bioultra; la
presenza di tre Filtri HEPA, uno dei
quali posizionato sotto il piano di
lavoro, che si può quindi sostituire
molto facilmente con la cappa in
funzione, senza quindi che sia
necessario prima decontaminarla.
Anche in questa serie è presente la
funzione del Turbo exhaust fan. La
serie è disponibile in 2 modelli:
CYTOULTRA 4 cm 120 e CYTOULTRA 6 cm 180; la Cytoultra 4 ha la
Certificazione TUV. Per questa serie
è presente un modello dedicato in
particolare per pesare i citotossici
con il tavolo antivibrante per posizionare la bilancia, ma in questo
caso ovviamente la cappa protegge
l’operatore, non il prodotto.
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servizioclienti@te
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LAB Igiene & Sicurezza
Monitoraggio della pressione
nelle camere bianche
La nuova famiglia di strumenti per la misurazione prodotta da Testo garantisce stabilità nel lungo periodo, perché si
autocontrollano eseguendo l’azzeramento automatico
Il monitoraggio della pressione
positiva e negativa nelle camere
bianche è una delle applicazioni
classiche della misura della pressione differenziale.
In generale, questi tipi di sensori
per pressione sono soggetti a uno
scostamento, legato alla temperatura e al tempo, che potrebbe
influenzare le misure e quindi i
processi nelle camere bianche.
Al fine di evitare questo scostamento, la nuova famiglia di strumenti per la pressione differenziale prodotti da Testo effettua automaticamente un azzeramento
ciclico. All’interno delle camere
bianche si applicano regole rigide,
allo scopo di evitare la contaminazione o addirittura la distruzione
di prodotti o processi ad opera di
particelle presenti nell’aria ambiente. Per garantire che il numero di particelle portate dalle persone nella camera bianca o generate durante la produzione resti il
più basso possibile, nella camera è
presente una pressione positiva
da monitorare costantemente in
conformità
con
la
norma
ISO14644. Oltre alla pressione,
vengono controllati anche altri
44
LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
parametri come la temperatura o
l’umidità dell’aria, al fine di mantenere condizioni climatiche
costanti nella camera bianca. Un
altro importante fattore da tenere
presente è legato al fatto che gli
impianti e gli strumenti assemblati nella camera bianca influenzano
solo minimamente i vari flussi
d’aria nell’ambiente. Tutti gli strumenti nella camera bianca devono
quindi avere una particolare geometria senza angoli né spigoli.
Questo tipo di esecuzione evita la
sedimentazione delle particelle.
Insieme alle condizioni nelle
camere bianche, anche gli strumenti utilizzati in quest’ambiente
devono rispondere a rigidi requisiti legati alla precisione e all’affidabilità a lungo termine. Con la
nuova famiglia di strumenti per la
pressione differenziale, Testo ha
introdotto sul mercato tre varianti
relative all’alloggiamento esterno,
all’esecuzione e alle funzioni.
La versione speciale dei trasmettitori per pressione differenziale
Testo 6383 è stata sviluppata
appositamente per operare all’interno delle camere bianche. L’alloggiamento consente l’installazione sul pannello della camera
bianca con superficie lavabile. Le
celle di misura piezo-resistive
coprono il campo di misura fino a
10 Pa, e consentono di spostarsi
del 50 % sopra o sotto il campo di
misura nominale, arrivando così
da -5 a 15 Pa. Al momento dell’acquisto, l’utente deve solo
avere familiarità con il campo di
misura generale, ma non è neces-
Testo 6351
sario che lo sappia stabilire con
esattezza. E’ possibile impostare
liberamente il campo di misura, e
il trasmettitore può essere integrato facilmente in un sistema di
automazione preesistente. A questo scopo, le uscite analogiche
vengono semplicemente adattate
al campo di misura richiesto. Se
per esempio un sensore misura
nel campo da 0 a 50 Pa, 0 Pa corrisponde a 4 mA all’uscita analogica e 50 Pa a 20 mA. Se il campo
di misura viene ora adattato
all’applicazione e limitato al range
da 10 a 30 Pa, il minimo e il massimo dell’uscita analogica ora corrisponde a questi valori ed è quindi perfettamente adatta al sistema
di controllo del cliente. Inoltre, i
parametri misurati possono essere
trasmessi anche tramite connessione Ethernet, disponibile come
opzione. Oltre alla pressione differenziale, è possibile misurare umidità e temperatura, sia direttamente dove si trova l’installazione, tramite la sonda igrometrica
integrata nel trasmettitore Testo,
o in una locazione diversa utilizzando una sonda con cavo esterno Testo 6610 più estensione. Nel
processo, la sonda con cavo può
essere portata nella locazione
desiderata attraverso la parete
divisoria della camera bianca. Il
software di parametrizzazione,
taratura, analisi e azzeramento
consente di risparmiare tempo e
denaro durante le operazioni di
avvio e manutenzione. Le impostazioni complete vengono eseguite tramite pannello di control-
Testo 6381
lo, se il trasmettitore ha il display
opzionale, oppure tramite il software P2A. Nel secondo caso, i
parametri possono anche essere
impostati direttamente in campo
ed è possibile eseguire regolazioni
su diversi punti per la pressione, e
regolazioni su 1 o 2 punti per
l’umidità. Inoltre, è possibile effettuare analisi e calibrazioni analogiche. Testo ha integrato l’interfaccia esterna per la connessione
del software in tutti i trasmettitori
della nuova famiglia. La stabilità a
lungo termine del sensore di pressione è garantita dall’azzeramento automatico. E’ una delle caratteristiche speciali della nuova
famiglia di trasmettitori Testo per
la pressione differenziale. Strumenti simili disponibili sul mercato devono subire un azzeramento
manuale.
Una valvola a solenoide rende
superfluo questo lavoro manuale
sui modelli Testo. A intervalli ciclici, la valvola si chiude e quindi
evita che la connessione positiva
registri la pressione.
Il sensore quindi registra su
entrambi i lati la pressione P1, che
viene dal circuito negativo, e può
azzerarsi poiché riconosce che la
valvola è chiusa e che la stessa
pressione deve essere presente su
P1 e P2. Mentre il trasmettitore
continua a misurare, l’azzeramento si riferisce alla pressione differenziale nulla, che è presente su
entrambi gli ingressi, ma non alla
pressione di lavoro, che è il motivo per cui è consigliabile che lo
strumento sia comunque verificato periodicamente. L’automonitoraggio e gli allarmi preventivi al
guasto in caso di gravi malfunzionamenti assicurano il corretto
funzionamento dell’impianto.
Se la temperatura di lavoro o di
processo è troppo alta o troppo
bassa, se la tensione di alimentazione è troppo bassa o in caso di
eventi particolari, il responsabile
dell’impianto riceve un allarme
preventivo al guasto, grazie alla
funzione di automonitoraggio.
120x340_H_120x340 11/06/20
Un allarme viene emesso anche in caso di malfunzionamenti quali un
sensore difettoso o rotto, una regolazione su 2 punti (umidità), un’eccessiva pressione di processo, un corto circuito o un cavo danneggiato.
I trasmettitori Testo 6383 dispongono di un’uscita a relè per l’emissione
di allarmi ottici e sonori. E’ possibile collegare all’uscita un segnalatore
luminoso che, per esempio, può indicare l’avvenuto superamento di una
particolare pressione.
I modelli
Testo 6381 e Testo 6351
Semplice m
La versione Testo 6381, dotata di un robusto involucro esterno in
metallo, è adatta per la misura della pressione differenziale sia nelle
camere bianche, sia in altre applicazioni, come processi tecnologici o di
essiccazione. Al trasmettitore può essere collegata una sonda igrometrica selezionabile da un’ampia gamma di prodotti adatti all’applicazione. Misura pressioni fino a 10 Pa e dispone delle stesse connessioni
standard e opzionali dei modelli Testo 6383. Le differenze riguardano
soprattutto la forma dell’involucro esterno che, nel modello Testo
6381, è adatto per il montaggio al di fuori della camera bianca. Il calcolo di portata volumetrica o velocità dell’aria è anch’esso possibile con
questo trasmettitore, che comprende tutte le sopra citate funzioni per
l’automonitoraggio e l’allarme preventivo al guasto. La nuova famiglia
di prodotti è caratterizzata dalle varianti del modello Testo 6351, mirate ad applicazioni gravose nei settori riscaldamento, condizionamento
e ventilazione. Lo strumento è dotato di involucro esterno in plastica.
Tra le caratteristiche di questo modello figura il calcolo di portata volumetrica o velocità dell’aria, tipico delle sue applicazioni. Tuttavia, questa versione non include le opzioni di connessione per sonde
igrometriche. Testo 6351 misura
anche pressioni fino a 50 Pa.
Per tutti i modelli della nuova
famiglia di trasmettitori per pressione differenziale sono disponibili vari sensori che coprono un
campo di misura compreso tra
10 Pa e 2000 hPa. L’utente può
anche scegliere tra diverse uscite
analogiche: 0 - 20 mA, 4 - 20
mA, 0 - 1 V, 0 - 5 V e 0 - 10 V.
La tecnologia dei sensori è sempre la stessa e anche le proprietà,
quali azzeramento automatico,
automonitoraggio, allarme preventivo al guasto e impostazione
del campo di misura. L
a precisione varia fino a ±0,3 %
del valore finale del range di
misura, in funzione della serie di
strumenti.
Grazie alla semplice e rapida
parametrizzazione tramite il
display o il software P2A, i trasmettitori per pressione differenziale sono subito pronti all’uso,
sono stabili nel tempo e al riparo
dai guasti nel campo di misura
indicato, ovunque sia richiesta la
massima precisione.
per il monitorag
Testo 6383
Il data logger
• Dimensioni estr
• Ampio display e
• Campo di misu
• Docking station
• Software ComS
su grafico e tab
• Ciclo di misura
• Sensore igrome
LAB Igiene & Sicurezza
Data Logger per temperatura
Rilevare e registrare nel tempo la temperatura di un determinato ambiente (un magazzino, un frigorifero, un furgone)
o di un’apparecchiatura (un’autoclave, un pastorizzatore, un incubatore) oggi risulta fondamentale per certificare
l’affidabilità delle proprie procedure operative e per garantire la qualità dei prodotti offerti
Richieste di adeguamento in tal
senso pervengono alle aziende in
fase di certificazione ISO 9001, e
riguardano i monitoraggi sia in fase
produttiva che di controllo qualità.
Inoltre, in ambito prettamente alimentare, l’adempimento alla normativa HACCP prevede il monitoraggio
durante il trasporto, lo stoccaggio e
la distribuzione, con una particolare
attenzione rivolta alla tracciabilità
della catena del freddo, fondamentale per tutelare igiene e sicurezza dei
prodotti conservati a temperatura
controllata. I Data Logger, proposti
da Kairosafe sono strumenti compatti e funzionali associati a software
semplici ma completi, consentono di
rispondere adeguatamente a queste
richieste, e non solo. I sistemi più
semplici sono costituiti da una
memoria,con funzionamento a batteria a lunga durata, collegata ad
una sonda di temperatura. La sonda
può essere interna o esterna. Nel
caso della sonda esterna, la lunghez-
46
LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
za del cavo di collegamento alla stessa può raggiungere anche diversi
metri, per posizionare i data logger
in luoghi facilmente accessibili agli
operatori. Con le sonde esterne,
dotate di sensori immergibili a punta
arrotondata o appuntita, è possibile
monitorare la temperatura a cuore
prodotto. Inoltre, per particolari
applicazioni (ad esempio il controllo
della pastorizzazione) esistono sistemi di fissaggio che assicurano i data
logger a lattine, barattoli, tappi e
confezioni varie, rendendo così il
controllo della temperatura totalmente affidabile.
I valori di temperatura memorizzati
dal data logger vengono scaricati su
PC per mezzo di un’apposita interfaccia USB o seriale. Quindi, il software specifico analizza i dati, che
sono esposti in grafici molto immediati. La configurazione dello strumento, che include gli intervalli di
rilevamento, viene effettuata dall’utilizzatore attraverso il medesimo software. I sistemi wireless consentono il
trasferimento dei dati al PC senza
passaggi via cavo, facilitando il lavoro degli operatori soprattutto in presenza di numerosi data logger e,
inoltre, danno la possibilità di controllare la temperatura in tempo
reale. Il collegamento Radio Printer
permette di stampare i report indipendentemente dal PC. L’ultima
generazione, i cosiddetti sensori
intelligenti, ha semplificato di molto
le procedure di ricalibrazione, ren-
dendo ancora più immediato l’utilizzo di questi strumenti.
Alcuni data logger possono anche
monitorare allo stesso tempo temperatura ed umidità, e sono particolarmente indicati per il monitoraggio
ambientale o durante il trasporto di
prodotti. L’utilizzo dei data logger
per monitorare gli ambiti più disparati ha portato allo sviluppo di una
gamma molto varia, in grado di soddisfare le molteplici applicazioni:
- sistemi TempStick: per il monitoraggio “base” in frigoriferi ed incubatori da laboratorio, per i trasporti a
temperatura controllata, per il controllo di alimenti, reagenti chimici,
prodotti farmaceutici, campioni clinici o per il controllo della catena del
freddo attraverso il software FridgeLog. Dotati di sonda interna o esterna per il monitoraggio a cuore prodotto. Sono associabili a postazioni
portatili per la programmazione e la
lettura dei dati indipendentemente
dal PC, molto utili nel controllo
durante il trasporto.
- sistemi TSR: per il monitoraggio
wireless in tempo reale, particolarmente indicati negli ambienti di stoccaggio.
- sistemi SteriDisk e SterilCyl (per
temperature fino a 140°C): per il
monitoraggio di impianti di sterilizzazione, il controllo di alimenti in fase
di produzione, i controlli di incubatori e forni da laboratorio, direttamente a contatto con il prodotto da
monitorare o nell’ambiente.
- sistemi PasteurDisk e PasteurCyl
(per temperature fino a 100°C): utilizzato prevalentemente in ambito
alimentare per il monitoraggio della
pastorizzazione, direttamente a contatto con il prodotto o nel tunnel.
- sistemi HumiStick e DLHT: per il
controllo di temperatura e umidità,
in particolare per il monitoraggio
ambientale e durante il trasporto di
prodotti.
Tutti i sistemi proposti da Kairosafe
sono disponibili con certificato di
calibrazione tracciabile SIT.
Per visionare la gamma completa, è
possibile scaricare direttamente il
catalogo nella sezione download del
sito www.kairosafe.it
Dettaglio interno cleanroo. Pareti e soffitto completo
di cassonetti con filtri HEPA H14. Arredi in acciaio inox
Dettaglio interno cleanroom.
Zona spogliatoio e passa materiale
interbloccato in acciaio inox mod.
Trentina PB0604
Progettazione e realizzazione
di sistemi tecnologici ambientali
Le soluzioni Trentina Engineering vengono progettate e realizzate cercando la migliore
configurazione rispetto alle esigenze del committente, e garantendo risparmio
economico ed energetico, oltre che una completa assistenza post-vendita
Centrale ad aria a taglio termico
Vers. speciale ad angolo. Doppia sezione
filtrante ed efficienza crescente G4-F7-F9
Dettaglio interno cleanroom.
Cappa aspirante mod. Mistral01
e arredi in acciaio inox
Trentina Engineering vanta un’esperienza ventennale nella progettazione e realizzazione di sistemi
tecnologici ambientali. Specializzata
nella progettazione e nella realizzazione di camere bianche conformi
agli standards specifici ISO 14644,
GMP, l’azienda affianca il cliente
dalla fase progettuale al servizio
post-vendita, garantendo un’assistenza continua e un servizio di alta
qualità. Un esempio di fornitura
effettuata da Trentina Engineerign è
quella predisposta per l’Università di
Milano Bicocca, Dipartimento di Fisica “G. Occhialini”. In questo caso
presso il Dipartimento è stato predisposto un laboratorio per l’analisi di
elementi in tracce su campioni liquidi/solidi. Per questa attività è necessario predisporre un locale adeguato, dove l’analisi dei campioni non
venga viziato da contaminazioni
esterne. La soluzione proposta dall’azienda è una camera bianca classificata ISO6 di circa 40mq. La cleanroom è composta da una “Zona
Entrata/Uscita Operatori” e dalla
“Zona Laboratorio”. Il passaggio dei
campioni avviene tramite PassBox.
La cleanroom viene fornita chiavi in
mano, completa di controlli, tubazioni, centrale e collegamenti elettrici ed idraulici. La CTA viene realizzata ad “L” a causa degli spazi ristretti. La pulizia dell’aria viene garantita
da una prima filtrazione direttamente nella CTA, con una sequenza di
classe di filtrazione sempre crescente fino a raggiungere una classe F9.
L’ultima filtrazione avviene per
mezzo di terminali filtranti, dotati di
serrande e deflettori, posizionati
direttamente sul soffitto della camera con classe HEPA H14. Le pareti e
il soffitto sono completamente
modulari e riorganizzabili. Il quadro
di controllo fornito comprende Plc
ed inverter che gestiscono la cleanroom. Un visualizzatore d’eventi
informa l’operatore tramite messaggi di testo delle varie condizioni
interne alla camera (temperatura,
umidità, intasamento filtri in cta).
Inoltre nell’ottica del massimo
rispetto dell’ambiente vengono utilizzati prodotti a basso consumo
energetico come inverter, caldaia a
condensazione e l’umidificazione
proporzionale. I risultati ottenuti
con questo tipo di installazione sono
ottimi. Dopo la validazione della cleanroom, la classificazione in “At
Rest” rispecchia quanto chiesto
dalla normativa ISO 14664. Grazie a
qeusto intervento ora il dipartimento di Fisica analizza campioni per
aziende esterne o direttamente per
altri dipartimenti dell’Università, che
ad oggi sta valutando la possibilità
di espandere il laboratorio dotandolo di altri strumenti di analisi e di
ingrandire la camera bianca attuale.
Trentina ha inoltre fornito a corredo
della camera bianca tutti gli arredamenti inox presenti in laboratorio.
I vantaggi di rivolgersi a Trentina
Engineering sono molteplici. Prima
di tutto la possibilità di affidarsi a un
unico interlocutore che gestisce il
progetto e/o il prodotto, dalla progettazione fino all’installazione. La
modularità dei prodotti, che garantiscono al committente massima
flessibilità di impiego e riorganizzazione. Costi di manutenzione ridotti: tutti gli articoli impiegati sono
progettati per ridurre l’utilizzo di
parti di ricambio e i gli interventi di
manutenzione. Affidabilità: la società produce i suoi sistemi con l’utilizzo di componenti pre-costruiti, provati e certificati. L’azienda è inoltre
sempre alla ricerca di prodotti innovativi e tecnologicamente avanzati,
in grado di garantire qualità e sicurezza, e al contempo di ridurre i
costi. Il sistema di controllo, infatti,
effettua l’esatta rilevazione dei
parametri coinvolti nell’impianto
durante tutte le fasi di utilizzo, e i
controlli garantiscono che il consumo di energia sia minimizzato e che
le performance d’utilizzo siano sempre le migliori. Inoltre viene anche
tenuto sotto controllo il rumore
degli impianti: dove possibile, trattano le giuste velocità nelle condutture dell’aria per ridurre al minimo il
rumore e la potenza dissipata. E nel
caso in cui il ventilatore sia troppo
rumoroso, viene dotato di cassonetti insonorizzanti.
LAB Igiene & Sicurezza
Macchine per il lavaggio
di vetreria di laboratorio
Introdotta sul mercato una nuova generazione di sistemi che offrono risultati di lavaggio migliorati e semplice
impiego, grazie al comando Multitronic Novo plus
Miele, produttore leader di termodisinfettori per il lavaggio di vetreria
di laboratorio, ha introdotto sul
mercato una nuova generazione di
macchine per poter soddisfare le
esigenze sempre più elevate dell’utente, in termini di resa di lavaggio e sicurezza procedurale. I programmi possono essere quindi adattati con maggiore precisione alle
necessità di laboratori chimici,
microbiologici o medici nel settore
della ricerca e dell’industria. La semplicità d’uso è un ulteriore vantaggio garantito da questa nuova generazione di strumenti. Le nuove macchine modello G 7883, G 7883 CD
e G 7835 CD sono pensate per l’impiego nel settore della ricerca e dell’industria, e sono disponibili nella
versione da posizionamento libero,
inseribili sotto un piano di lavoro,
nelle larghezze 60 cm o 90 cm. I
modelli G 7883 e G 7883 CD in particolare sono dotati del nuovo
comando Multitronic Novo plus.
Con un selettore è possibile selezionare diversi programmi per differenti applicazioni. In questo modo la
regolazione e il controllo di parametri di lavaggio tecnici importanti
avvengono in modo preciso e sicuro. Il comando offre un’ampia
gamma di possibilità di programmazione, con le quali possono essere
ottimizzati i risultati di lavaggio e di
risciacquo dei programmi esistenti,
e adattati a problematiche specifi-
48
LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
che dell’utente. Mediante un’interfaccia speciale, inoltre, i dati procedurali possono essere documentati.
Il modello G 7835 CD è invece dotato del comando Profitronic, di cui
dispongono ormai da tempo i termodisinfettori. Il comando a microprocessori liberamente programmabile, rispetto al Multitronic Novo
plus, consente di creare programmi
ancora più personalizzati. Un display
di grandi dimensioni, facilmente
leggibile, informa l’utente in quale
fase del programma si trova la macchina. Alcuni cesti sono dotati di un
listello magnetico per il rilevamento
automatico del carrello e la macchina è quindi in grado di riconoscere
autonomamente quale programma
è richiesto. Due connettori posti
sulla parete posteriore della macchina consentono di allacciare due
moduli DOS supplementari, per arrivare così all’utilizzo di quattro prodotti liquidi diversi (detersivo, disinfettante o neutralizzante). I contatti
liberi offrono inoltre ulteriori possibilità per utilizzare la macchina: grazie a determinate uscite si comandano componenti esterni come la valvola di una conduttura anulare per
acqua purissima, sistema di sfiato
ecc. Il potenziale in entrata garantisce che la macchina possa per
esempio spegnersi automaticamente quando si raggiungono carichi
massimi di punta. E grazie all’interfaccia seriale è possibile documentare i dati procedurali.
Nuovi programmi di lavaggio
Sporco inorganico
e Sporco organico
Oltre ai programmi Standard, Universale e Intenso, la nuova famiglia
di macchine per il trattamento di
vetreria di laboratorio Miele é dotata di due nuovi programmi speciali,
quello per sporco organico e per
sporco inorganico. Con quest’ultimo viene trattata vetreria su cui
sono presenti residui inorganici.
Questo programma è pensato inoltre per il settore dell’analisi inorganica. Il programma Sporco organico è
stato invece sviluppato per eliminare
residui viscosi organici, come per
esempio oli, grassi, cere e pomate.
Le macchine sono dotate di programmi di disinfezione cosicché la
vetreria di laboratorio, contaminata
nei laboratori clinici o microbiologici, possa essere disinfettata in piena
sicurezza.
Migliore resa di lavaggio e
maggiore sicurezza procedurale
Un braccio irroratore supplementare, situato sul cielo della vasca di
lavaggio dei nuovi termodisinfettori,
consente di ottenere una migliore
resa di lavaggio. Per ottenere risultati di lavaggio migliori il braccio irroratore inferiore è stato dotato di
ugelli aggiuntivi, disposti in maniera
ottimale, mentre il lavaggio interno
della vetreria di laboratorio a collo
stretto è facilitato grazie all’impiego
di speciali cesti iniettori.
Un sistema di accoppiamento
migliorato dei cesti ha consentito
inoltre di ridurre il consumo idrico
fino a 3,5 litri per singolo ciclo di
lavaggio. In questo modo, quindi, si
riducono di conseguenza anche i
costi per l’utente relativi all’approvvigionamento di acqua e agli scarichi. E si evitano sprechi, nel pieno
rispetto dell’ambiente.
Una maggiore sicurezza procedurale
è garantita invece dal flussometro,
integrato nel sistema di afflusso dell’acqua, e dai due sensori della temperatura situati nella vasca di raccolta. Il flussometro regola e controlla
la quantità di acqua in afflusso per
le singole fasi del lavaggio. Aumenta quindi la sicurezza nel lavaggio,
nella neutralizzazione e nel risciacquo (rispetto alle macchine nelle
quali l’afflusso dell’acqua è regolato
in base al livello). Due sensori garantiscono il mantenimento della temperature di lavaggio e di risciacquo:
il primo regola la temperatura e il
secondo la mantiene costante. La
convalida (e riconvalida) viene facilitata da un accesso di misurazione di
cui dispongono le macchine, attraverso il quale è possibile inserire i
sensori per verificare la temperatura
di lavaggio in diversi punti della
vasca e sugli utensili da trattare.
Depuratore Profi-Monobloc e
condensatore di vapore
Il depuratore Profi-Monobloc integrato di serie è garanzia di acqua
non calcarea e riduce il consumo di
sale addirittura del 50%, in determinate zone di durezza. Si rigenera
costantemente nel corso del normale ciclo di lavaggio, per cui non è
necessario avviare un programma di
rigenerazione separato. L’apparecchio è sempre pronto per il funzionamento. Il depuratore Profi-Monobloc funziona con al massimo 60°
dH, per cui le macchine non sono
soggette all’influenza della durezza
dell’acqua presente sul luogo di
installazione. Quasi tutte le macchine larghe 60 cm sono dotate di condensatore di vapore, la cui piastra
dello scambiatore di calore viene
lambita dall’acqua fredda affluente
e richiede per questo un consumo di
acqua ridotto. Per ogni singolo ciclo
di lavaggio occorrono quindi al massimo quattro litri di acqua. Il vapore
molto caldo si condensa sulla piastra
dello scambiatore di calore per cui lo
spazio non viene intaccato da aria di
sfiato contaminata. Poiché il condensatore di vapore non può funzionare senza l’allacciamento a una
conduttura di sfiato, non vi sono
costi di installazione aggiuntivi.
Nuova struttura portante
La nuova struttura portante dei ter-
modisinfettori consente di separare
la vasca di lavaggio dall’involucro;
inoltre il rivestimento laterale può
essere smontato con facilità. Ciò
contribuisce a ottenere valori ridotti
nello sviluppo del calore e dell’emissione sonora poiché le oscillazione
della vasca di lavaggio non possono
essere trasmesse. Una cappa isolante separata protegge inoltre da un
incremento della rumorosità.
La separazione della camera di
lavaggio, dell’involucro e delle pareti laterali consente di ottenere un
migliore isolamento in termini di
calore e potenza sonora. L’irradiazione di calore nell’ambiente è quindi decisamente minore. La possibilità di smontare i rivestimenti laterali
facilita i possibili interventi del tecnico dell’assistenza. La nuova struttura consente inoltre di assortire più
facilmente i materiali per il successivo riciclaggio.
Dal 1974 specialisti in
consumabili e accessori
per gascromatografia,
HPLC e campionatori
automatici. Nel nostro
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vantiamo prodotti a elevato
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facili da utilizzare
Investire in prodotti Miele significa
beneficiare di tecniche all’avanguardia unite a un uso semplice e a una
programmazione sicura. Tutte le
macchine e gli accessori Miele sono
prodotti di alta tecnologia e alta
qualità made in Germany, con
garanzia di sicurezza e affidabilità.
Inoltre la società dimostra costantemente la sua attenzione alla qualità
attraverso certificazioni riconosciute
a livello mondiale. Tutti gli stabilimenti Miele sono certificati e lo sviluppo e la produzione avvengono in
conformità alla normativa DIN ISO
9001. La società è attiva da oltre
cento anni, e il suo nome è sinonimo di qualità e affidabilità.
Le macchine industriali Miele sono
garanzia di professionalità nella cura
dei tessuti, nel lavaggio delle stoviglie e nel trattamento di strumentario medico e/o analitico. Da più di
cento anni Miele si evolve continuamente per adeguarsi ai progressi die
settori di riferimento, sviluppando
tecniche di lavaggio e soluzioni sempre nuove e all’avanguardia.
• DBS produce generatori di gas puri che, utilizzando
una tecnologia innovativa, sono diventati il punto di
riferimento nella loro categoria.
• Ideali per soddisfare le varie esigenze nei laboratori
analisi, sono disponibili in diversi modelli per la
produzione di azoto, aria e idrogeno.
• Sostituiscono le ormai pericolose e costose
bombole ad alta pressione, aumentando la sicurezza
nel laboratorio.
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LAB Igiene & Sicurezza
Lavaggio
e disinfezione
Smeg ha recentemente presentato
la nuova gamma di macchine professionali per il lavaggio e la disinfezione (modelli GW3060, GW4090 e GW6090), realizzata esclusivamente attraverso progetti specifici, materiali professionali e componenti speciali per ottenere i
migliori risultati dal punto di vista
tecnologico. La GW3060 offre la
possibilità di asciugatura finale termodinamica mentre la GW4090
permette un’essicazione con siste-
ma drying system a immissione forzata d’aria calda fino a 100°C, preventivamente filtrata. La GW6090
è invece una macchina con ampia
capacità di carico in grado di smaltire in breve tempo elevate quantità di materiale e con una capacità
di carico fino a 3 piani di vetrerie
con carrelli a iniezione diretta o per
aspersione con irroratori rotanti. La
nuova gamma di lavavetrerie Smeg
è dotata di camere di lavaggio in
acciaio di qualità AISI 316 L e propone una vasta serie di carrelli specifici e di accessori addizionali per il
lavaggio di vetrerie da laboratorio.
La totale automatizzazione del processo di lavaggio permette ottimi
risultati controllabili, verificabili e
ripetibili nel tempo, molto precisi a
fronte di un margine di errore
ridotto al minimo. Inoltre, l’intera
serie GW offre agli addetti la possibilità di programmare tutti i parametri di lavaggio mediante la
tastiera a membrana polifunzionale, oppure direttamente da PC grazie alle connessioni USB, RS232 o
LAN e il software registrato WDTRACE ®. La nuova gamma di lavavetrerie Smeg può quindi essere
considerata oggi il riferimento tecnologico ai massimi livelli qualitativi nel settore del lavaggio e della
disinfezione in macchina per ottenere risultati impeccabili con
un’elevatissima affidabilità.
Estrazione
di oli essenziali
Helping Chemists è il motto di
Milestone Srl azienda specializzata
nella produzione di strumentazioni
a microonde tecnologicamente
avanzate per la ricerca e il controllo
qualità. Attiva dal 1988, l’azienda
vanta oltre 30 brevetti e più di 10
mila strumenti installati in tutto il
mondo, in grandi e piccoli istituti di
ricerca, così come università e laboratori industriali. La procedura di
analisi degli aromi e degli oli essenziali estratti dalle piante e dalle spe-
Milestone Neos
zie comprende due momenti fondamentali: da una parte l’estrazione tramite steam distillation e
hydro-distillation, e dall’altra l’analisi con GC o GC-MS. Se da un lato
lo step di analisi viene completato
in 15-30 minuti, il processo di
estrazione degli oli essenziali rappresenta il 70% del tempo totale
impiegato. Da questa esigenza
nasce il sistema NEOS: esso si basa
sulla tecnica di estrazione a microonde senza solvente (Solvent-free
Microwave Extraction – SFME), per
l’estrazione di oli essenziali dalle
erbe aromatiche, spezie e semi
essiccati. Questo processo del tutto
nuovo permette di produrre oli
essenziali in forma concentrata e
liberi da ogni residuo di solventi e
contaminanti. Il sistema NEOS conferma che l’impiego di tecnologia a
microonde offre un netto vantaggio in termini di produttività e
selettività, di tempo nell’isolamento
e di composizione stessa degli oli
essenziali; è inoltre rispettoso dell’ambiente poiché non viene impiegato nessun solvente. Il sistema
NEOS è il risultato di una partnership fra Milestone e il “Laboratory
of Chemistry of Natural Substances
and Food Sciences” all’Université
de la Réunion (France) che ha portato all’ottenimento dei seguenti
brevetti europei:
1439218, 1618798 e 1629725.
Evaporatore rotante
Steroglass è una società basata
sulla ricerca, con lo scopo di produrre e commercializzare prodotti ed
apparecchiature per uso scientifico
destinate ai settori della chimica
industriale, alimentare, ambientale,
della diagnostica e delle biotecnologie. Il nuovo evaporatore rotante
Strike 300 è concepito per rispettare
le esigenze di sicurezza in accordo
alle direttive in tema di costruzione
delle macchine e di compatibilità
elettromagnetica. La macchina è
dotata di casco protettivo trasparente rimovibile ed il sollevamento della
vetreria è motorizzato su tutti i
modelli. L’esclusivo sistema di tenuta
50
LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
meccanica Steroglass è a perfetta
tenuta di vuoto, autolubrificante,
anticorrosivo e quindi esente da
manutenzione. Non richiede l’uso di
guarnizioni o altri elementi deteriorabili da solventi ed è standard per ogni
tipo di vetreria. Il nuovo touch screen
è molto ampio e ben visibile. Gli
accessori per il controllo del vuoto e
della refrigerazione della linea Sterovac e Cryochiller sono facilmente collegabili al nuovo evaporatore rotante. La gamma di macchine per l’evaporazione di Steroglass comprende i
modelli Strike 2000 e 5000 di evaporatori rotanti industriali da 20, 50 e
100 litri; lo Sterovac, un controllo
elettronico del vuoto per evaporatori
rotanti ed altre applicazioni, leggero,
compatto, semplicissimo da usare, in
grado di controllare la pompa da
vuoto meccanica collegata e di impostare i mbar di pressione desiderati
attraverso il semplice pannello di
comando di cui è fornito; Sterovac 1,
pompa da vuoto a doppia membrana in PTFE anticorrosiva; il sistema
ecologico di refrigerazione per evaporatori rotanti con vuoto controllato Cryochiller. Completano la gamma sistemi pre-configurati che uniscono alle soluzioni Sterovac e Sterovac 1 le trappole di abbattimento
liquidi e vapori.
Per la sicurezza
e l’igiene degli alimenti
Internationa PBI fornisce oltre 30 mila differenti articoli
per l’uso in laboratorio e sul campo, in grado di ottenere
la massima pulizia secondo il motto dell’azienda “la
qualità dove la qualità conta”
Ioluminometro
La sicurezza e l’igiene degli alimenti
sono due argomenti di estrema attualità per le aziende produttrici. Sia per la
necessità di ridurre al minimo i costi
lega¬ti allo scarto di alimenti non conformi, sia per rispettare le normative
sempre più restrittive su queste tematiche. Ma come rispettare l’igiene in
produzione in modo semplice ed efficace, senza affrontare inve¬stimenti di
tempo e denaro troppo elevati? Per
rispondere a questa domanda International PBI, azienda che da oltre 50
anni lavora per applicare nelle aziende
alimentari il motto ‘Produrre Bene Igienicamente’, ha realizzato un catalogoguida dal titolo “HACCP-AUTOCONTROLLO – semplici soluzioni per garantire l’igiene nelle aziende alimentari”.
Questa guida è un valido aiuta per chi
lavora in produzione, che può così
impostare le attività per garantire
l’igiene e per tenerla sotto controllo in
modo concreto e in completa autonomia, nel rispetto delle normative. International PBI è riconosciuta in Italia
come azienda leader nella fornitura di
prodotti per analisi chimico-fisiche e
ricerche microbiologiche, nonché per
la produzione e il commercio di apparecchiature e materiale per il laboratorio di ricerca, analisi e controllo qualità.
In Italia i clienti più importanti sono i
laboratori di analisi di aziende farmaceutiche, chimiche, biotecnologiche,
agro-alimentari, ospedaliere, università
e le strutture pubbliche di controllo e
ricerca ambientale, umana ed animale.
L’azienda, le cui origini risalgono al
1956, commercializza oggi oltre 30
mila differenti articoli per l’uso in laboratorio e sul campo. La missione di
International PBI è sempre stata quella
di fornire ai clienti il miglior servizio
possibile, cercando di risolvere i loro
problemi con tempestività e competenza e fornendo i prodotti più affidabili e accurati possibili. L’impegno che
International PBI si é assunta da sempre nei confronti della propria clientela
si identifica con il motto che la accompagna costantemente: “la qualità
dove la qualità conta”. Gli sforzi di
International PBI sono sempre rivolti a
fornire un prodotto ed un servizio di
qualità superiore; adeguare l’aggiornamento continuo delle tecnologie alle
esigenze del moderno laboratorio di
analisi; instaurare rapporti di reciproca
soddisfazione con i clienti; garantire la
massima qualità attraverso il sistema di
certificazione ISO9001:2000 L’azienda
produce Autoclavi, Campionatori
d’aria, Campionatori di superficie,
Sistemi di campionamento, Preparatori di terreno, Distributori di piastre
Petri, Sterilizzatori con Formalina, Sterilizzatori UV e Conta Colonie. In particolare per l’industria alimentari, ma
anche per ospedali, industrie farmaceutiche, laboratori di microbiologia,
International PBI mette a disposizione
il Germodepuratore d’aria a flusso
continuo Germreduct, che inattiva i
microorganismi presenti nell’arie
mediante radiazione UV. Non essendoci possibilità di esposizione diretta o
indiretta ai raggi UV, può essere utilizzato in presenza di personale. Una
speciale finestrella consente di osservare se le lampade sono regolarmente
accese. Il suo funzionamento è basato
su un sistema di ventilazione a ciclo
chiuso: per effetto di un motoventilatore l’aria è aspirata all’interno del
modulo; un prefiltro posizionato nella
bocchetta d’ingresso blocca le particelle di dimensioni maggiori, mentre
l’azione delle lampade germicide,
poste internamente, determina l’abbattimento della contaminazione.
Consentendo un abbattimento del
92% dei microorganismi dispersi nell’aria. Quattro i modelli disponibili.
Quello mobile su rotelle, con 2 moduli
aspiranti da due lampade UV ciascuno
e con una portata di 256 metricubi per
ora. Il modello portatile con un modulo aspirante e 2 lampade UV (portata:
56 metricubi per ora); il modello da
pavimento (un modulo aspirante con 2
lampade UV, portata: 128 metricubi
per ora); il modello da parete (1 modulo aspirante con 2 lampade UV, portata: 128 metricubi per ora).
Il portale della sicurezza
www.internationalpbi.it
Il manuale per
il responsabile
della sicurezza
Dispositivi di protezione
individuale
Dispositivi di
protezione collettiva
Poster rischio chimico e
biologico
Note applicative
Tampone con terreno cromogeno per la determinazione della presenza di Listeria ssp in sole 24 ore
International PBI S.p.A.
Via Novara, 89 - 20153 Milano - Italy
Metodo di controllo
dell’igiene delle superfici
Tel. (02) 48779-1 - Fax (02) 40090010
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LAB Igiene & Sicurezza
Ricerca
di micotossine
Con l’utilizzo della strumentazione automatica, l’azienda
offre all’operatore un sistema d’analisi con uno
screening su una grande varietà di campioni
EuroClone propone un pacchetto
completo di kit ELISA per la ricerca
di Aflatossine, Ocratossina, Zearalenone, Fumonisina, DON e Aflatossina M1. Questi prodotti vengono utilizzati dagli operatori del settore come strumento per l’analisi di
screening su una grande varieta’ di
campioni. Strumenti automatici per
l’analisi di piastre ELISA rappresentano una interessante opportunità
per poter robotizzare e quindi accelerare in maniera affidabile l’analisi.
EuroClone offre la possibilità di
coniugare la reagentistica (kit ELISA
per micotossine di proprio sviluppo
e produzione) con analizzatori
automatici grazie all’accordo con
Seac per la rivendita sul territorio
italiano. Lo strumento più versatile
in questo senso è l’analizzatore
automatico Brio, un sistema aperto
al processamento di molte diverse
applicazioni ELISA grazie alla possibilità di processare fino a 120 campioni. Brio è infatti dotato di due
alloggiamenti per piastre (192
determinazioni) con la possibilità di
utilizzo di programmi anche molto
diversi tra loro (in termini di tempistiche, temperatura e eventuale
agitazione). Sono stati validati alcuni protocolli ELISA per la detection
delle micotossine ma recentemente, l’interessante novità è stata la
validazione di un nuovo kit per la
determinazione del deossinilvalenolo (high sensitive ELISA) nei
cereali sullo strumento Brio2. Il
deossinilvalenolo è un argomento
di grande attualità in questo periodo. L’andamento climatico della
primavera 2010, caratterizzato da
frequenti e prolungate piogge con
temperature altalenanti e fresche,
risulta particolarmente favorevole
allo sviluppo di diversi funghi patogeni a danno della spiga nel frumento. Nel caso questa condizione
climatica continui per tutto il perio-
Arredi tecnici da laboratorio
I nuovi arredi Labitaly Innova di Techno Trade sono ideali per chi cerca soluzioni facili da
montare, realizzate con materiali resistenti e con processi di lavoro ottimizzati per
contenere gli sprechi e garantire risparmio energetico ed economico
Dalla volontà di realizzare un prodotto innovativo, di design e di qualità in conformità con le principali
normative internazionali, Techno
Trade, azienda leader nella fornitura
di arredi per laboratori, uffici, scuole, ospedali propone LABITALY
iNNOVA. Essendo un sistema modulare universale e realmente flessibile
per la sua capacità di trasformazione, iNNOVA ha un ruolo fondamentale nella definizione degli ambienti.
La struttura metallica è stata concepita per ridurre al minimo le difficoltà e i tempi di montaggio, beneficiando così di un importante risparmio energetico ed economico, con
conseguente ricaduta positiva sull’ambiente. Lo stile di iNNOVA è
caratterizzato da un rigore formale
che mette in risalto i materiali e i
tratti architettonici della costruzione,
pur rispettando in modo rigoroso i
principali requisiti tecnici essenziali
previsti dalle norme. iNNOVA è inoltre ecocompatibile: per la falegnameria viene utilizzato solo truciolare
52
LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
riciclato al 100% (CLASSE E1, con
contenuto massimo di formaldeide
pari a 8 mg/100 g), e per la carpenteria viene utilizzato solo ferro riciclato al 100%, entrambi completamente riciclabili. Tutti i materiali provengono da paesi attenti alle regole
in termini di impatto ambientale.
Tutti i processi di lavoro sono ottimizzati al fine di contenere gli sprechi di energia e di risorse, per ridurre il più possibile ogni forma di
inquinamento. Il numero limitato di
codici e di parti assemblate ottimizza l’uso di energia e riduce tempi e
costi di installazione, con un conseguente minore impatto ambientale.
Per la prima volta un produttore di
arredi tecnici da laboratorio propone
una soluzione alternativa per quanto riguarda la struttura, infatti rispetto alla tradizionale gamba a C, la
struttura portante di iNNOVA è
composta da un’unica parte lungo
tutta la profondità del piano.
Un laboratorio funzionale ed efficiente è il risultato di un disegno
concepito e progettato a priori: le
dimensioni della struttura metallica,
la posizione dei mobiletti, il posizionamento delle utenze e la definizione dello spazio nel suo complessivo.
Tutti i moduli di iNNOVA sono stati
progettati per essere realmente versatili, pertanto ogni componente è
parte integrante di un sistema: un
banco a parete può diventare
un’isola e viceversa; un mobiletto
sotto banco può diventare un mobile a parete, un banco singolo può
essere integrato ed assumere forme
e dimensioni differenti. La linea
iNNOVA si completa con una vasta
gamma di accessori conformi alle
normative vigenti, con particolare
attenzione e cura per quanto riguarda impianti ed elementi di servizio.
Durevoli, resistenti agli urti, alle
abrasioni ed ai prodotti chimici,
iNNOVA propone diversi tipi di piani
di lavoro quali: Laminato, Monolite
Ipergres, acciaio Inox, Laminato HPL
multistrato, acciaio porcellanato,
Moplen, Corian e Hi-Macs.
do della fioritura, vi sarebbe un
notevole rischio di forti attacchi
della spiga da parte di Fusaria patogeni che possono causare danni
produttivi ed anche qualitativi,
legati all’accumulo nella granella di
micotossine, soprattutto di Deossinivalenolo (DON). Il nuovo HIGH
SENSITIVE DON ELISA permette la
quantificazione, sia in regime automatico e in particolare accoppiato
con Brio2, sia attraverso la classica
analisi manuale all’interno di un
range di concentrazione (0,2-2,5
ppm) in linea con i limiti previsti per
cereali, farine e persino alimenti per
l’infanzia. Il kit che prevede un
tempo di utilizzo decisamente interessante (15 minuti in totale) rappresenta quindi uno strumento
efficace per la ricerca del DON nei
cereali anche per operatori del settore che processano un elevato
numero di campioni.
“Design” da laboratorio
Da oltre 50 anni Kartell Labware offre oltre 1.300 referenze per laboratori chimici
industriali e farmaceutici, alimentari, cosmetici e ospedalieri utilizzando la plastica come
valida alternativa al vetro, per le sue caratteristiche di leggerezza, resistenza ed economicità
Supporto interno
per Safety box, in acciaio, progettato per 10 contenitori urina fino a
200 ml e 4 contenitori feci da 30 ml
Habitat e Labware sono le due divisioni di Kartell, una delle principali interpreti del design industriale nel panorama delle aziende italiane e internazionali. La divisione Labware si focalizza
sulla realizzazione e commercializzazione di articoli tecnici in plastica per il
laboratorio quale valida alternativa al
vetro, in virtù delle caratteristiche di
leggerezza, resistenza ed economicità
che lo contraddistinguono. Il catalogo
di questo ramo specifico dell’azienda è
suddiviso principalmente in tre macro
categorie di prodotto: plastilab®,
composta da tutto ciò che è riutilizzabile; dispolab®, comprendente articoli
monouso legati al consumo; e infine la
linea liquid handling, costituita da prodotti per la manipolazione dei liquidi.
Kartell Labware è una presenza importante nel mondo dei laboratori chimici
industriali, chimico farmaceutici, alimentari, cosmetici e ospedalieri italiani
e di tutto il mondo. Tra le prime realtà
d’impresa a utilizzare la plastica come
elemento centrale delle produzioni
industriali e di quelle di design per il
grande pubblico, la società ha inoltre
ottenuto la certificazione UNI EN ISO
9001:2000, che garantisce qualità dei
processi aziendali secondo gli standard
più elevati. Gli articoli per il laboratorio
proposti, spiccano per le peculiarità
che li contraddistinguono, come tutta
l’offerta tecnologica dell’azienda, e per
essere realizzati secondo i più elevati
standard qualitativi; tra questi ricordiamo il Safety box, un particolare contenitore di sicurezza a tenuta. Realizzato
in policarbonato, Safety box è completamente autoclavabile e risulta ottimale per il trasporto di provette o contenitori feci-urine dove si renda necessaria una tenuta stagna. Concepito per
garantire un elevato standard di sicurezza anche durante il trasferimento
dei farmaci antiblastici dalla Centrale
di preparazione ai locali di somministrazione, questo prodotto è completo
di manico in acciaio inox per agevolare
Safety box
il trasporto e di scheda con le istruzioni per l’uso e la manutenzione. Tra le sue caratteristiche più importanti ricordiamo che
è completamente trasparente e ispezionabile per verificare, prima dell’apertura, la presenza di eventuali perdite dai contenitori trasportati; è dotato di coperchio con guarnizione ermetica di sicurezza in silicone, tale da assicurare il contenimento dei
fluidi o dei medicamenti antitumorali anche in caso di fuoriuscite e/o di sversamenti accidentali dai flaconi o perdite dalle
sacche in materiale plastico; risulta idoneo per il trasporto di provette, contenitori, flaconi, sacche in materiale plastico e siringhe pronte all’uso; è provvisto di chiusura con quattro ganci di sicurezza, che impediscono l’apertura accidentale del contenitore in caso di caduta. Inoltre gli angoli interni arrotondati e il particolare disegno della superficie interna del guscio inferiore garantiscono sicure, semplici ed efficaci operazioni di pulizia. Da notare, infine, che il simbolo di rischio biologico è
stampato sulla superficie esterna del coperchio, così da resistere nel tempo.
LAB Igiene & Sicurezza
Soluzioni efficaci per il controllo
della microcontaminazione
A&LCO mette al servizio della Tecnologia Biomedica una vasta gamma di soluzioni innovative e prodotti di alto livello
per la rilevazione della contaminazione particellare. Fornisce ai laboratori strumentazione, consumabili e servizi, per
una soluzione completa e all’avanguardia
Riaffermare la propria leadership nel
campo del controllo della microcontaminazione nel settore della produzione farmaceutica, elettronica e di
tutte le realtà dove gli ambienti e i
materiali devono soddisfare i più
stringenti requisiti di pulizia. E’ questo
l’obiettivo di A.&L.CO. Industries.
L’azienda vuole consolidare la propria
partnership con clienti e fornitori,
prestando attenzione alle novità e
alle sempre crescenti necessità di chi
fa del controllo della contaminazione
la propria missione. Proprio in questa
prospettiva, e conscia della propria
professionalità
ed
esperienza,
A.&L.CO. Industries si pone come
punto di riferimento in nicchie di
mercato emergenti, quali i laboratori
sterili per la manipolazione delle cellule staminali, mettendo al servizio
della Tecnologia Biomedica una vasta
gamma di soluzioni innovative e pro-
dotti di altissimo livello per la rilevazione della contaminazione particellare aeroportata e della Cleaning di
aree in cui si opera in condizioni di
microclima stabile, in ottemperanza
alle norme per la fabbricazione del
farmaco (GMP). Seminari e incontri
multicustomer sulle sempre più stringenti normative e linee guida tecniche rendono l’azienda sempre
aggiornata. Inoltre la continua innovazione tecnologica applicata al
campo del controllo della contaminazione le permette di fornire strumenti all’avanguardia. Particolarmente
variegata la gamma di prodotti:
l’azienda è infatti presente nei laboratori come fornitore di strumentazione, prodotti consumabili e servizi. Si
va dai Contatori di particelle per Cleanroom (sistemi fissi e portatili) a
Campionatori microbiologici, accessori e arredamento in acciaio inox,
attrezzature e prodotti sanitizzanti
sterili e non per la pulizia delle Cleanroom, panni a basso rilascio particellare, sistemi automatici di decontaminazione, indumenti monouso e
guanti sterili, cancelleria e disposable
per Cleanroom, fino a prodotti consumabili per il laboratorio microbiologico. Senza dimenticare i servizi di
consulenza e training GMP. Tutti i servizi di assistenza tecnica, manutenzione, calibrazione, installazione di
apparecchiature e sistemi nonché
training vengono prestati, in esclusiva
per A&LCO Industries, dalla Società
Qualified Services Srl, una struttura
appositamente nata per prestare un
servizio tempestivo ed altamente
qualificato, sempre al passo con
l’evolvere delle normative. Entrambe
le aziende hanno ottenuto la Certificazione del Sistema di Gestione per la
Qualità (UNI EN ISO 9001:2000).
Guanti monouso per tutte le esigenze
Icoguanti produce guanti professionali monouso certificati utilizzando diversi materiali per soddisfare le diverse
tipologie di lavoro a cui sono destinati, ma anche le diverse esigenze dell’operatore, per evitare affaticamenti
della mano e allergie al latice di fomma naturale
ICOGUANTI S.p.A si è costituita nel
1968 quale importatrice e distributrice
di guanti prodotti in Spagna. Negli
anni l’azienda ha conosciuto un progressivo sviluppo, che l’ha portata ad
essere oggi una delle realtà più incisive nel settore specialistico dei guanti
in gomma. Ha infatti messo a punto
una serie di guanti professionali
monouso, certificati come DPI di
3°categoria, che soddisfano la totalità
degli utilizzi nel rispetto dei requisiti
fondamentali
della
Direttiva
89/686/CEE relativa ai dispositivi di
protezione individuale. I guanti
monouso dell’aziena sono realizzati
utilizzando diversi materiali, per soddisfare così sia le diverse esigenze dell’operatore sia le diverse tipologie di
lavoro a cui sono destinati. I guanti più
diffusi sono quelli in latice di gomma
naturale, lubrificati con polvere di origine vegetale biocompatibile. Di questa tipologia fanno parte ad esempio i
guanti della linea GLOBELL, che si
54
LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
caratterizzano per una notevole elasticità e basso modulo elastico. Qualità
che sono in grado di evitare l’affaticamento della mano dell’operatore che
li indossa per lavorare. Il guanto GLOBELL ha un contenuto controllato di
proteine del latice, le quali sono le
principali responsabili delle allergie al
latice di gomma naturale. In alternati-
va si può utilizzare anche il modello
SATINEX, che è un guanto di derivazione medicale realizzato sempre in
latice di gomma naturale, però senza
polvere lubrificante e a ridottissimo
contenuto proteico (grazie a un particolare processo di alogenazione).
Questa caratteristica lo rende particolarmente consigliabile ai soggetti sen-
Hi-Risks dispenser
Globell dispenser
Syntho dispenser
Satinex dispenser
sibili alle irritazioni, per ridurre i fenomeni di sensibilizzazione e dove la presenza della polvere lubrificante è problematica o sconsigliata. Per gli individui allergici alle proteine del latice
occorre invece utilizzare guanti sintetici realizzati in vinile o in nitrile. Questi
ultimi, come il SYNTHO, rappresentano la migliore alternativa al latice di
gomma naturale, poiché il nitrile è il
polimero sintetico che ha caratteristiche più simili alla gomma naturale,
presentando però doti di resistenza
meccanica e chimica superiori. Per gli
ambiti in cui risulta opportuna anche
la protezione di parte dell’avambraccio si consigliano invece guanti
monouso in latice senza polvere denominati HI RISKS. Questo poiché si
caratterizzano per una lunghezza
maggiorata (300 mm) ed anche uno
spessore maggiore (0.30 mm) rispetto
ai comuni guanti monouso, che si traduce in una maggiore resistenza agli
agenti chimici e all’usura.
Sprayguard scafandro Aria Motore
di cat. 3 tipo 4-B a protezione
Nucleare, Biologica e Chimica
con caratteristiche antistatiche
e certificato per le vie respiratorie
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Cleanguard kit sterile
per Clean Room
Sprayguard camice chiusura
con bottoni di cat. 3 tipo PB 4-B
a protezione Biologica e Chimica
con caratteristiche antistatiche
Indumenti a protezione chimica,
biologica e da radiazioni
Anni di esperienza e una continua attività di ricerca tecnologica fanno di Indutex una
delle più importanti aziende europee nella produzione e vendita di indumenti a
protezione chimica, biologica e da particelle contaminate da radiazioni
L’innovazione è il punto di forza di
Indutex. L’azienda, leader europeo
nella produzione e vendita di indumenti a protezione chimica, biologica
e da particelle contaminate da radiazioni, ha maturato una lunga esperienza nel settore, e grazie alla continua
ricerca di materiali a più elevate prestazioni e tecnologie è riuscita a introdurre nel mercato importanti innovazioni
e a esaltare gli standard di protezione
e di qualità. Alla fine degli anni Ottanta l’azienda ha sviluppato un metodo
rivoluzionario di produzione: la termosaldatura a ultrasuoni. Con l’inizio
degli Anni Novanta, invece, ha messo
a punto un altro tipo di assemblaggio,
che garantisce gli stessi livelli di protezione: la cosiddetta ‘cucitura ricoperta’. Un metodo che consiste in una
cucitura interna ricoperta all’esterno
con un tape che ha le caratteristiche di
barriera della stessa materia prima.
Entrambi questi metodi sono stati sviluppati nell’ottica di moltiplicare i
campi di applicazione della propria
gamma, e sono identificati dal marchio
Topguard, una tecnologia brevettata
Indutex con la quale si ottiene gli stessi risultati di performance della materia
prima, garanzia della protezione della
zip e massima qualità. A fronte di
nuove esigenze di mercato, il team di
ricerca e sviluppo di Indutex ha creato
una linea di prodotti di nuova generazione, ricercando nuovi materiali a più
elevata protezione NBC migliorando il
rapporto qualità/prezzo. Il metodo di
lavoro di Indutex è orientato sulle esigenze degli utilizzatori finali che richiedono soluzioni personalizzate in modo
da combinare il massimo livello di protezione con il comfort necessario per le
persone che lavorano con indumenti
protettivi. Seguendo questa logica,
l’azienda ha realizzato una serie di articoli (come ad esempio scafandri, kit,
tute, accessori ecc) che, grazie a una
straordinaria capacità e flessibilità produttiva, rispondono a tutte le possibili
necessità della clientela. Attualmente
nei siti produttivi di Indutex, tutti ubicati all’interno dell’Unione Europea o
comunque nel bacino del Mediterraneo, lavorano migliaia di persone,
impegnate nella produzione e lavora-
Sprayguard tuta con cappuccio di cat. 3 tipo 4-B
a protezione Nucleare, Biologica e Chimica con caratteristiche antistatiche
zione di tessuti-non tessuti come ad
esempio Puntiform®, Duoform®, Tessaform®, Tyvek® e Tychem®, a seconda delle richieste di mercato. Il pacchetto clienti di Indutex comprende sia
aziende italiane che straniere. Tra di
esse vengono annoverate le più grandi
aziende farmaceutiche e alimentari
mondiali (come Novartis, Pfizer, BMS,
GSK, Rovagnati, Gruppo Cremonini,
solo per citarne alcune); industrie chimiche e petrolchimiche; aziende di
bonifica dell’amianto e aziende automobilistiche; forze armate; il Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco; la Protezione Civile; la Polizia Scientifica;
numerosi Centri antiveleni; Aziende
Sanitarie Locali; Istituti Zooprofilattici;
e in generale tutte quelle aziende che
operano negli ambienti nei quali è
necessaria la protezione Nucleare, Biologica e Chimica (NBC). Tutte le attività di Indutex sono assicurate dal sistema di qualità ISO 9001:2008, e le sue
procedure operative obbligano a un
costante controllo qualità molto
restrittivo, in modo da poter garantire
che tutti gli indumenti siano controllati ed approvati. Indutex, inoltre, coopera da sempre con i più rappresentativi
Organismi Notificati e Laboratori di
analisi (IOM, ITFH, ANCCP, Italcert,
Centro Tessile Cotoniero ed Abbigliamento, TNO Prins Maurits Laboratory,
SEI ecc) in modo da assicurare che tutti
i dati disponibili siano totalmente corrispondenti alle prescrizioni di norma,
aggiornando costantemente la sua
clientela. Grazie a continui investimenti in ricerca e sviluppo, in capacità produttiva e qualità, Indutex è riuscita a
posizionarsi come azienda leader del
mercato mondiale nel settore della
progettazione e realizzazione di indumenti di protezione.
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LAB Igiene & Sicurezza
La facilità della concretezza
Trox Easylab propone componenti e sistemi per la ventilazione e la climatizzazione che
rispondono alle esigenze di flessibilità, risparmio e facilità di utilizzo
La facilità della concretezza è il
motto di Trox Easylab, società specializzata nello sviluppo, nella fabbricazione e nella distribuzione di
componenti e sistemi per la ventilazione e la climatizzazione.
In un periodo in cui i cambiamenti
del mercato rendono difficile programmare le proprie scelte (i costi
energetici e il loro impatto ambientale o la flessibilità delle installazio-
ni), riuscire a prevedere le esigenze
alla quali si dovrà rispondere diventa un elemento fondamentale. In
particolare, all’interno di un impianto di ventilazione, ottimizzarne
il controllo può portare a un notevole risparmio energetico.
Per ottenere questo risultato diventa sicuramente fondamentale considerare tutti gli aspetti: ventilazione,
filtrazione, riscaldamento e raffreddamento. Spesso, per poter rendere
conto di tutte le richieste, si evidenziano due possibili soluzioni: i sistemi di controllo si trasformano in
pacchetti complessi da gestire e con
i quali interfacciarsi, oppure vengono riportati a sistemi che possono
gestire soltanto un elemento dell’impianto, richiedendo quindi la
presenza di ulteriori elementi che
complicano quindi un’iniziale semplicità. TROX EASYLAB permette di
risolvere queste problematiche
offrendo un sistema di gestione
delle portate d’aria nei laboratori
flessibile e facile da utilizzare in
tutte le sue fasi: progettazione,
installazione, messa in servizio e utilizzo. In fase di progettazione l’ampia gamma di soluzioni e accessori
disponibili permette di soddisfare tutte le richieste tecniche: controllo velocità frontale
cappa tramite sonda di velocità aria oppure trasduttore di
posizione della sash, controllo
pressione ambiente, sistema
UPS di supporto al controllore.
Facile installazione vuol dire
ad esempio libertà di cablare
al controllore qualsiasi tensione di alimentazione, interfacciare le unità e i loro componenti accessori tramite cablaggi preassemblati, i quali si connettono rapidamente all’esterno delle unità. Facile messa in
servizio significa possibilità di preconfigurare il sistema tramite semplici interfacce di programmazione
a cui tutti possono avere accesso.
Infine l’utilizzo, davvero user friendly: nuove interfacce operatore più
semplici e chiare permettono agli
utilizzatori una maggiore facilità di gestione del controllo
sulla cappa chimica, fornendo
all’operatore indicazioni sulle
funzioni che possono essere
attivate e visualizzando tutte le
informazioni sulle variabili controllate (portata aria, velocità,
pressione). La possibilità di
montare all’interno dei controllori le schede di comunicazione
più adatte, per dialogare e
interfacciarsi con il sistema di
gestione globale dell’impianto,
fanno del sistema TROX EASYLAB una reale soluzione tipo
plug and play.
Ventilatori centrifughi e assiali
Un’ampia gamma di ventilatori che coprono un range di portata/pressione che va da un minimo di 30m³h/50Pa
fino a un massimo di 140000m³h/6000Pa
Venplast nasce a Dossobuono di
Villafranca Verona nel 1995 grazie
all’intuizione, alla tenacia e al forte
spirito imprenditoriale di Denis Piccoli. Nasce come azienda familiare
nel campo della ventilazione industriale per la produzione di ventilatori centrifughi ed assiali in materiale plastico e resistenti alla corrosione. Nel corso di pochissimi anni si è
inserita nel mercato nazionale e
internazionale (Europa, Asia, America, Africa) grazie alla qualità e grande affidabilità dei prodotti offerti, ai
prezzi decisamente competitivi e
soprattutto ad un ottimo rapporto
interpersonale creato coi propri
clienti. Per soddisfare sempre più le
richieste della clientela, infatti,
l’azienda è in costante aggiornamento con le normative del mercato
ed è in possesso attualmente delle
certificazioni di conformità alla
norma UNI EN ISO 9001:2000 per il
controllo della qualità, alla direttiva
94/9/CE (ATEX) per l’idoneità di funzionamento in ambienti potenzialmente esplosivi e la certificazione
56
LAB giugno 2010
IL MONDO
DEL LABORATORIO
GOST per l’idoneità di fornitura dei
ventilatori per il mercato russo.
Nel settore produttivo l’azienda
vanta una vasta gamma di ventilatori che coprono un range di portata/pressione che va da un minimo di
30m³h/50Pa ad un massimo di
140000m³h/6000Pa. I materiali dei
componenti impiegati possono
variare in funzione delle esigenze
tecniche costruttive e sempre a
seconda delle necessità si possono
aggiungere al ventilatore vari acces-
sori. Il campo d’applicazione dei
ventilatori proposti è davvero molto
ampio; si spazia, infatti, dai laboratori chimici e orafi agli impianti di
galvanica e trattamento dei metalli,
dalla petrolchimica alla depurazione
di ambienti da esalazioni corrosive e
pericolose. Inoltre, grazie ad un preparato ed efficiente ufficio tecnico,
Venplast è in grado di rispondere
alle esigenze particolari non standardizzate dei propri clienti e di proporre soluzioni sempre nuove. Le
attrezzature tecniche di cui è dotata
sono le più all’avanguardia ed è
quindi in grado di controllare la qualità degli articoli prodotti e di personalizzare le necessità dei clienti. A
supporto del cliente, inoltre, la società si avvale di una vasta rete commerciale di rivenditori nazionali ed
internazionali qualificati per garantire un’assistenza tecnica immediata e
costante al cliente finale. Presente
nelle maggiori esposizioni fieristiche
nazionali ed internazionali, l’azienda
è sempre disponibile a nuove proposte e a nuovi obiettivi pur mantenendo la politica economico-produttivocommerciale che con successo ha
accompagnato l’azienda stessa
durante tutti questi anni. Attualmente, quindi, l’azienda si avvale di uno
staff notevole di collaboratori estremamente efficienti e preparati, sia
nel settore produttivo che nel settore tecnico/commerciale/amministrativo e, seppur lontana dalla realà
familiare del 1995, continua a mantenere la cura, l’attenzione e l’impegno di una piccola azienda.
Noleggio Full Service
Alsco si occupa di tutta la gestione degli indumenti da lavoro: dalla scelta dei tessuti
alla produzione di capi personalizzati, dal noleggio al lavaggio, dalla sterilizzazione
al controllo e manutenzione
I servizi offerti da Alsco Italia sono la
risposta alle esigenze di tutti quei settori in cui l’indumento da lavoro deve
rispondere a criteri specifici di igiene per
il mantenimento della qualità dei prodotti e protezione per la sicurezza degli
operatori. L’azienda ha infatti dimostrato negli anni di saper ricoprire un ruolo
fondamentale nei servizi per indumenti professionali da clean-room. Con la formula di “Noleggio Full Service” è in grado di fornire una Gestione Integrata e
di garantire un servizio globale e personalizzato, con abiti sempre a norma ed
efficienti nel tempo e costi certi e diluiti. L’azienda si occupa di tutta la gestione
dell’abito da lavoro (scelta dei tessuti, produzione di capi personalizzati, noleggio, lavaggio, sterilizzazione, consegne, logistica, controllo e manutenzione). Il
tutto coordinato da un Customer Service che, grazie anche alla presenza capillare sull’intera penisola, garantisce un servizio “vicino al Cliente” affidabile e
puntuale. L’azienda è da sempre particolarmente attenta all’eccellenza qualitativa e alle innovazioni provenienti dalla ricerca, ponendosi all’avanguardia sia in
termini di processi che di servizi offerti. Tra le proposte di Alsco ricordiamo
MicroLis: il servizio ultrapulito specificatamente rivolto alla decontaminazione
particellare e alla sterilizzazione degli abiti per clean-room. Si tratta di una
gamma di soluzioni d’avanguardia e personalizzate, mirate a proteggere i prodotti dalla principale fonte di contaminazione rappresentata dall’operatore,
senza compromettere il comfort di indosso. In linea con la propria vocazione,
l’azienda ha recentemente sviluppato e brevettato un innovativo processo in grado di rappresentare un nuovo stato dell’arte nel trattamento dei
tessili per ambienti controllati: Sanit by Alsco®.
Si tratta di un rivoluzionario processo di finissaggio che supera gli
attuali limiti dei tessili antimicrobici ed è in grado di ottenere un tessile “nobilitato” con proprietà antimicrobiche ad ampio spettro, modulabili e durevoli (in
quanto rigenerabili ad ogni lavaggio). La tecnologia è applicabile con successo
a MicroLis e a tutti gli altri processi effettuati da Alsco nei propri impianti produttivi. L’azienda infine dimostra una particolare attenzione per la salute dell’operatore ma anche per l’ambiente. La pulizia dell’abito da lavoro, che proprio
per la sua funzione protettiva s’impregna di sostanze nocive alla salute, non può
essere affidata a soluzioni artigianali o lavaggi domestici, che non sono in grado
di eliminare completamente tali sostanze. Solo un sistema industriale tecnologicamente specializzato è in grado di garantire una soluzione efficace: ogni azienda del Gruppo è dotata di impianti all’avanguardia e di depuratori delle acque
reflue e i solventi di processo sono stati sostituiti con acqua deionizzata.
Membrane Filtranti per analisi microbiologiche
adesso la soluzione è Membrane Solutions
Nuova linea filtrazione per microbiologia
e utilizzo generale: membrane filtranti,
imbuti filtranti con membrana, imbuti di
plastica, vetro e acciaio, filtri per siringa,
carta da filtro, pads di cartoncino, rampe
per filtrazione, pompe.
Ottimo rapporto qualità/prezzo.
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Kairosafe Srl
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