2 - Liceo e ITI - Istituto Internazionale Edoardo Agnelli

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2 - Liceo e ITI - Istituto Internazionale Edoardo Agnelli
L’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli apre le porte ad un autore torinese contemporaneo
Fabio Geda a scuola
I ragazzi del biennio accolgono l’autore con interessanti domande sui suoi romanzi
Laura Nivoli
TORINO - Fabio Geda, il famoso scrittore
torinese, martedì 17 gennaio, ha fatto visita ai
ragazzi del biennio dell’Istituto Internazionale
Edoardo Agnelli per far luce sui misteri dei
suoi romanzi.
Ex allievo di questo istituto alle medie, va poi
al Maria Curie di Grugliasco, dove
frequenterà il liceo scientifico, per poi
laurearsi in scienze della comunicazione e
marketing.
Nel 1997 si è occupato dei ragazzi che
arrivavano in Italia con la seconda grande
immigrazione albanese e si è specializzato
come educatore, proseguendo per la sua
strada, senza mai praticare il lavoro per cui
aveva tanto studiato.
Uno dei nostri ragazzi lo ha intervistato:
<<Fin da piccolo amavi scrivere e leggere,
cosa ti piaceva fare di diverso?>>
“Amavo e amo fare molte cose. Premetto che
la lettura e la scrittura mi hanno sempre
appassionato fin dalla seconda liceo, quando
vinsi un ambitissimo premio, come miglior
scrittore. Sempre in quegli anni ho condiviso
il mio hobby per la fotografia con i miei
coetanei di allora, dentro una cantina buia,
dove sviluppavamo le nostre creazioni.
Suonavo anche la chitarra e ho fatto parte di
una band, sia come musicista che come
scrittore ma, per mia fortuna, non ci sono più
prove della nostra esistenza.”
<<Qual è il miglior libro che hai scritto?>>
“Ogni libro per me è bellissimo, ma il
migliore è il prossimo libro che scriverò, la
prossima sfida.”
<<Lei è un educatore, giusto? Si è rivisto nel
suo libro: “L’esatta sequenza dei gesti”? In
quale personaggio si immedesima di più?>>
“Si, sono un educatore a tutti gli effetti e nel
mio libro ho cercato, il più possibile, di
riportare, nelle vite dei due protagonisti dai
nomi inventati, le vite di tanti ragazzi
incontrati nelle comunità in cui ho lavorato. Il
personaggio più simile a me è sicuramente
Ascanio, con i suoi pregi e i suoi difetti.”
L’Agnelli, ora, “chiude le porte”, che saranno
pronte e riaprirsi per ogni altra celebrità.