Giornate galileiane - Dipartimento di Ingegneria dell`informazione e
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Giornate galileiane - Dipartimento di Ingegneria dell`informazione e
Giornate galileiane I Satelliti Artificiali per le Telecomunicazioni: Storia e Applicazioni Giovanni Giambene Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione Università degli Studi di Siena Email: [email protected] 22 Maggio 2009, Università di Siena Indice ] Galileo Galilei e l'osservazione dei corpi celesti ] Isaac Newton e la messa in orbita di satelliti artificiali ] Arthur C. Clarke e l’uso dei satelliti artificiali per telecomunicazioni ] I primi satelliti per telecomunicazioni ] Tipi di orbite: GEO, MEO, HEO, LEO ] Caratteristiche essenziali delle comunicazioni satellitari ] Alcuni sistemi satellitari in funzione ] Campi di utilizzo Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 1 Lucidi di questa lezione disponibili in rete ] Potete trovare i lucidi disponibili in rete al seguente indirizzo: \ http://www.dii.unisi.it/~giambene/Giornate_Gallileiane/ Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Cos’è un satellite artificiale per telecomunicazioni ? ] Il satellite per telecomunicazioni è il più alto ripetitore di segnali elettromagnetici finora inventato dall’uomo. ] Il satellite consente di trasmettere il segnale ad ampissime aree sulla terra. Insieme all’uso dei cavi sottomarini, permette di distribuire segnali superando gli ostacoli dovuti alle ampie distese degli oceani. ] Oggi tutti i programmi della TV almeno una volta transitano via satellite: tutte le riprese in esterno vengono regolarmente inviate via satellite agli studi televisivi. La TV via satellite consente poi di vedere lo stesso programma anche in continenti diversi. ] Il satellite consente di portare l’accesso a Internet anche in aree sottosviluppate. ] Il satellite è pertanto oggi uno strumento di telecomunicazione indispensabile che contribuisce a creare il cosiddetto “villaggio globale”. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 2 Comunicazioni via satellite ] Aspetti fondamentali delle comunicazioni satellitari: \ Ampia area di copertura di un satellite \ Rapida fornitura di nuovi servizi anche in aree in fase di sviluppo \ Fornitura di servizi TV (broadcast) e multicast \ Integrazione dei servizi con le reti di telecomunicazione terrestri \ Fornitura di accesso ad Internet su treni, aerei e sulle navi \ Fornitura di servizi di backup in presenza di emergenze ambientali. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Galileo Galilei e l'osservazione dei corpi celesti 22 Maggio 2009, Università di Siena 3 Galileo e le sue scoperte ] Galieo è noto a tutti per i suoi studi sul moto del pendolo, sulla traiettoria di un proiettile e per le sue scoperte in campo astronomico. ] Nel 1609 perfezionò il cannocchiale per l’osservazione dei copri celesti. Ciò gli consentì di scoprire (tra l’altro): \ Gli anelli di saturno \ Le quattro lune (satelliti) più grandi di Giove, gli ‘astri medicei’ (Io, Europa, Ganimede e Callisto). \ La via lattea. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Il cannocchiale (telescopio) Galileiano ] Il cannocchiale di Galileo è composto da un tubo principale e due sezioni nelle quali sono sistemati l'obiettivo e l'oculare. L'obiettivo è biconvesso, ma i raggi di curvatura delle superfici delle due facce non sono uguali. L'oculare è più piccolo e piano-concavo (il lato concavo è in direzione dell'occhio). Questo strumento può ingrandire gli oggetti di 14 volte e ha un campo visivo di 15'. ] Il principe Federico Cesi, fondatore dell'Accademia dei Lincei, propose nel 1611 di denominare "telescopio" questo strumento. ] Galileo concepì ingegnosi accessori per diversi impieghi del cannocchiale: il micrometro, fondamentale per misurare le distanze tra Giove e i suoi satelliti, e l'elioscopio, che consentiva di osservare le macchie solari col cannocchiale senza subire danni agli occhi. ] Galileo pubblicò le sue scoperte fatte col cannocchiale nel “Sidereus Nuncius”. In tale opera supportava anche la teoria di Copernico. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 4 Il cannocchiale e le sue lenti obiettivo lente Istituto e Museo della Storia della Scienza di Firenze: http://brunelleschi.imss.fi.it/esplora/cannocchiale/dswmedia/storia/istoria3.html Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Isaac Newton e la messa in orbita di satelliti artificiali 22 Maggio 2009, Università di Siena 5 Isaac Newton e la possibilità di mettere satelliti in orbita ] Gli studi sulla balistica di Galileo erano noti a Newton. ] Newton fu il primo a pensare come poter mettere in orbita satelliti intorno alla terra nel “Principia”. \ Si consideri un cannone che spara un proiettile orizzontalmente da una montagna molto alta, e immaginiamo di usare ogni volta una quantità maggiore di polvere in modo che il proiettile vada sempre più veloce. [ Se la velocità è bassa il proiettile ricadrà sulla terra. [ Se la velocità è sufficientemente elevata il proiettile si metterà a ruotare intorno alla terra (satellite). [ Se la velocità è troppo elevata il satellite sfuggirà definitivamente all’attrazione gravitazionale della terra. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena La messa in orbita dei satelliti ] I satelliti per telecomunicazioni sono oggi messi in orbita facendo uso di razzi vettori. Ariane 5 è la soluzione europea più avanzata. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 6 Caratterizzazione del moto orbitale (caso orbite circolari) ] Nel caso di orbite circolari dei satelliti, la velocità orbitale Vorb può essere determinata uguagliando la forza di attrazione gravitazionale alla forza centrifuga. \ Indicando con ms la massa del satellite, con mT la massa della terra, con RT il raggio -medio- della terra, con H la quota del satellite, e con γ la costante gravitazionale (mT = 5.9742 × 1024 kg, γ = 6.67 × 10−11 m3/(Kg×s2), and RT = 6378 Km) si ha: γ 2 Vorb mT ms = ms 2 RT + H + H) (RT ⇒ Vorb = γmT RT + H ⎡m⎤ ⎢⎣ s ⎥⎦ ] RT + H = 7100 Km, periodo orbitale = 99 min (orbita LEO) ] RT + H = 11400 Km , periodo orbitale= 201 min (orbita MEO) ] RT + H = 42350 Km, periodo orbitale = 24 h (orbita GEO) Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Effetto della quota sulla velocità della traccia 2,6 Nord x 104 2,5 Vorb 2,4 2,3 RT Vtrk H Satellite Vtrk (Km/h) 2,2 2,1 2 Sud 1,9 1,8 500 1000 1500 2000 H (Km) Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 7 Arthur C. Clarke e l’uso dei satelliti artificiali per telecomunicazioni 22 Maggio 2009, Università di Siena L’idea di usare i satelliti per le telecomunicazioni Tre satelliti GEO spaziati regolarmente attorno all’equatore possono vedere la maggior parte della terra, eccetto i poli. BBC ] L’idea dei satelliti per telecomunicazioni risale al 1945, quando lo scrittore e scienziato britannico Arthur C. Clarke pubblicò sulla rivista “Wireless World” l’articolo intitolato “Extra-Terrestrial Relays”. ] Egli individuò la quota orbitale di 35786 Km che consentiva ai satelliti di muoversi con la stessa velocità angolare della terra (periodo: 1 giorno siderale = 23 h 56 min 4.091 s) così da apparire in posizione fissa rispetto ad un osservatore sulla terra. Clarke pensava a satelliti con moduli abitativi per persone. ] Si trattava di satelliti su orbite geostazionarie (GEO) per telecomunicazioni. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 8 Articolo di Clarke Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Pietre miliari delle comunicazioni satellitari – Anni ‘50 ] 1954 – John R. Pierce fu il primo a proporre satelliti geostazionari senza persone a bordo. Lavorò poi al progetto del primo satellite per telecomunicazioni, Telstar I ] 1956 – Cavo trans-atlantico con circa 12 linee telefoniche e operatore Telstar I ] 1957 – Primo satellite artificiale lanciato dalla ex-Unione Sovietica: Sputnik, su orbita LEO ] 1958 – Primo satellite USA lanciato (SCORE) di 60 Kg che consentì le prime comunicazioni voce via satellite per 35 giorni (durata delle batterie) Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 9 Pietre miliari delle comunicazioni satellitari – Anni ‘60 ] 1960 – Prime comunicazioni passive via satellite con l’uso di grandi palloni: Echo I e II ] 1962 Il Presidente USA Kennedy firmò il “Communications Satellite Act” per la creazione di Communications Satellite Corporation (Comsat). ] 1962 – Primo satellite per telecomunicazioni (non-governativo) lanciato, Telstar I (su orbita MEO). ] 1963 – Primo satellite geostazionario lanciato, Syncom 1 (non funzionò) ] 1964 – Nascita dell’organizzazione International Telecommunication Satellite Organization (INTELSAT) ] 1965 – Primo satellite geostazionario messo in orbita per uso commerciale, Early Bird costruito da Hughes (rinominato INTELSAT I) ] 1969 – Missione Apollo 11 e primo uomo sulla luna Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Pietre miliari delle comunicazioni satellitari – Anni ‘70 ] 1972 – Primo sistema satellitare locale operativo in Canada ] 1975 – Primo esperimento di trasmissione broadcast diretta via satellite (USA-India) ] 1977 – Piano per trasmissioni TV dirette via satellite definito da ITU nelle Regioni 1 e 3 (cioè nella maggior parte del mondo eccetto l’America). ] 1979 – Fondazione dell’Organizzazione: International Mobile Satellite Organization (Inmarsat) Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 10 I primi satelliti per telecomunicazioni 22 Maggio 2009, Università di Siena I primi satelliti geostazionari per telecomunicazioni INTELSAT I (1965) INTELSAT II (1966) peso in orbita: 38.5 Kg peso in orbita: 86 Kg diametro: 0.71 m diametro: 1.42 m altezza: 0.58 m altezza: 0.67 m circuiti voce: 240 circuiti voce: 240 INTELSAT III (1970) peso in orbita: 127 Kg diametro: 1.42 m altezza: 1.04 m circuiti voce: 1200 INTELSAT IV (1971) peso in orbita: 700 Kg diametro: 2.4 m altezza: 5.3 m circuiti voce: 4000 Satelliti INTELSAT costruiti sotto la direzione di COMSAT Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 11 Dimensioni a confronto dei primi satelliti INTELSAT ] Da destra a sinistra: INTELSAT I, INTELSAT II, INTELSAT IV, INTELSAT VI Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Le successive generazioni di satelliti geostazionari INTELSAT ] A causa della necessità crescente di capacità di traffico supportato, ogni nuova generazione di satelliti INTELSAT è stata caratterizzata da una maggiore capacità rispetto alla generazione precedente. INTELSAT VIII INTELSAT Bande di Frequenza Potenza (W) Peso (Kg) Capacità (circuiti vocali bidirezionali) V C e Ku Fino a 8.5 1025 12000 VI C e Ku Fino a 40 2100 24000 VII C e Ku Fino a 50 1900 18000 VIII C e Ku Fino a ~44 1530 22500 Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 12 Le più recenti generazioni di satelliti geostazionari INTELSAT ] Attualmente i satelliti INTELSAT sono presenti in differenti generazioni. Il più recente è INTELSAT 14 (2009), ma sono già in fase di progettazione le generazioni future. INTELSAT 10 INTELSAT 14 Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena I lanciatori dei satelliti ] I lanciatori sono differenziati in base al carico utile che possono portare in orbita. Il satellite (carico utile) di fatto utilizza una parte ridotta del lanciatore. ] I lanci possono avvenire da piattaforme terrestri, piattaforme marine o da aerei. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 13 Il lancio Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Tipi di orbite: GEO, MEO, HEO, LEO 22 Maggio 2009, Università di Siena 14 Satelliti GEO operativi su differenti slot equatoriali Ad ogni satellite GEO è assegnato uno slot orbitale di 2°. La posizione di un satellite GEO viene indicata dalla sua longitudine Da notare la lacuna sull’Oceano Pacifico, troppo grande da coprire (a differenza dell’Oceano Atlantico) e con piccole popolazioni. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Tipi di orbite satellitari GEostationary Orbit (GEO) Altezza: 35800 Km Periodo orbitale: 24 h Tempo in visibilità del satellite: 24 h Medium Earth Orbits (MEO) Altezza: 8000-12000 Km Periodo orbitale: 5-12 h Tempo in visibilità del satellite: 2-4 h Importante per la vita dell’elettronica dei satelliti è evitare le fasce di Van Allen che contengono MEO particelle ionizzate (plasma) GEO LEO orbita HEO orbita LEO orbita MEO orbita GEO Fasce di radiazione di Van Allen Low Earth Orbits (LEO) Altezza: 500-2000 km Periodo orbitale: 90 min Tempo in visibilità del satellite: 15 min Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 15 Orbite “coniche” ] La maggior parte delle orbite dei satelliti e dei pianeti è ellittica (le orbite circolari sono un sottocaso). Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Orbite GEO, MEO e LEO ] I satelliti GEO sono su un piano equatoriale ad un’altezza di circa 35800 Km. Hanno un moto sincrono rispetto alla terra, così che sono fissi rispetto ad un punto sulla terra. Tre satelliti GEO sono sufficienti per coprire tutta la terra. I ritardi di propagazione di andata e ritorno tra il satellite e un terminale sulla terra sono circa uguali a 250 ms (satellite allo zenit). ] I satelliti MEO possono essere su orbite circolari o ellittiche e la loro altezza varia attorno i 10000 Km sopra la terra. Un sistema globale necessita una costellazione di una decina di satelliti. I ritardi di propagazione di andata e ritorno tra il satellite e un terminale sulla terra sono di 85-100 ms per un angolo di elevazione minimo maggiore di 30°. ] I satelliti LEO sono a più basse altitudini da 500 a 2000 Km e sono caratterizzati da costellazioni di più di 40 satelliti con ritardi di propagazione di andata e ritorno tra il satellite e un terminale da 5 a 40 ms per angoli di elevazione minimi da 8° a 40°. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 16 Highly Elliptical Orbits - HEO ] I satelliti HEO (inclinazione di 63.4° sull’equatore) sono adatti per fornire copertura ad elevate altitudini (includendo il polo Nord) ] A seconda dell’orbita selezionata (ad esempio, Molniya o Tundra) due o tre satelliti sono sufficienti a fornire copertura continuativa sull’area di servizio. ] Tutto il traffico deve essere periodicamente trasferito dal satellite che tramonta a quello che sorge (‘handover’ del satellite). Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Tracce di un satellite proiettate sulla superficie terrestre LEO GEO (perfettamente stabile) HEO Geosincrono (GEO imperfetto) Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 17 Confronto tra le orbite: GEO, MEO, LEO ] GEO ] ] LEO ] Copertura regionale o globale ] Copertura globale ] Pochi, grandi, complessi, con elevata potenza ed elevato tempo di vita ] Molti satelliti con breve tempo di vita ] Posizione fissa del satellite ] Elevata area di copertura ] Ridotto ritardo di propagazione ] Bassa attenzione di segnale ] Elevata attenuazione del segnale ] Collegamenti tra satelliti e/o molte stazioni di terra ] Elevato ritardo di propagazione ] Sistema complesso e costoso I satelliti MEO hanno caratteristiche intermedie tra quelle dei satelliti GEO e LEO. Ad esempio: un satellite MEO può garantire una più ampia copertura di un satellite LEO; le costellazioni MEO richiedono un minor numero di satelliti rispetto alle costellazioni LEO per coprire tutta la terra. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Le tre leggi di Keplero per il moto dei corpi celesti ] Prima legge di Keplero o legge delle orbite: Tutti i pianeti si muovo su orbite ellittiche con il sole in un fuoco. ] Seconda legge di Keplero o legge delle aree: Il raggio dal sole al pianeta descrive aree uguali in tempi uguali (si veda la figura). ] Terza legge di Keplero: Il rapporto tra il quadrato del periodo di rivoluzione di un pianeta e il cubo del suo semiasse maggiore è lo stesso per tutti i pianeti che ruotano attorno al sole. ] Osservazione: se semplicemente si sostituisce la parola ‘pianeta’ con quella di ‘satellite’ e la parola ‘sole’ con ‘terra’, queste stesse leggi si possono usare per descrivere il moto dei satelliti attorno alla terra. Bassa velocità allo apogeo M Elevata velocità al perigeo Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 18 Orbite sincrone col sole ] Satelliti con orbite sincrone con il sole sono satelliti che mantengono la loro relazione angolare con il sole nel tempo. Ciò fa sì che il satellite veda ciascuna latitudine alla stessa ora solare ad ogni orbita. ] Si tratta di orbite quasi polari (nonGEO). ] Ciò è molto utile se il satellite ha strumenti il cui funzionamento dipende da un certo angolo di illuminazione solare sulla superficie della terra. ] Molti satelliti non-GEO sono su orbite sincrone col sole. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Caratteristiche essenziali delle comunicazioni satellitari 22 Maggio 2009, Università di Siena 19 Lo spettro radio e l’uso per comunicazioni satellitari 0.1 AM HF VHF 1 10 100 UHF L S 1 MHz SHF C X KuKa V Q 10 100 GHz Terrestrial Bands Space Bands Shared (Terrestrial and Space) Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Attenuazione di spazio libero E’ dovuta all’espansione ‘sferica’ della potenza del segnale che si propaga da trasmittente a ricevente: ⎛ 4πd ⎞ attenuazio ne spazio libero = ⎜ ⎟ ⎝ λ ⎠ 2 dove d è la distanza percorsa e λ è la lunghezza d’onda del segnale così legata alla frequenza di trasmissione f : λf = c, dove c è la velocità della luce. L’attenuazione cresce con il quadrato della frequenza e con il quadrato della distanza. 220 Attenuazione in dB ] 210 200 190 caso GEO 180 170 0 5 10 15 20 25 frequenza in GHz 30 35 40 Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 20 Assorbimento atmosferico ] L’assorbimento dell’energia del segnale causato dai gas in atmosfera varia con la frequenza delle onde radio. ] Sono evidenti due picchi dell’assorbimento in figura (angolo di elevazione di 90º): ] \ 22.3 GHz per l’assorbimento dovuto alla risonanza del vapor acqueo (H2O) \ 60 GHz per l’assorbimento dovuto alla risonanza dell’ossigeno (O2). Per frequenze inferiori l’assorbimento (e le riflessioni) dovuto alla ionosfera (plasma ionizzato) diventa preponderante e impedisce le comunicazioni via satellite. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Attenuazione dovuta alla pioggia ] La pioggia è la principale causa di attenuazione atmosferica (grandine, ghiaccio e neve hanno un minor effetto di attenuazione perché hanno un minore contenuto di acqua). I problemi maggiori si hanno in banda Ku e Ka. Mappa delle linee di contorno per l'attenuazione della pioggia in dB ‘garantita’ nel 99% dei casi in banda Ku Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 21 Ritardi di propagazione terrasatellite ] Il ritardo di propagazione del segnale = L/c, dove L è la distanza percorsa dal segnale e c è la velocità della luce. ] Il ritardo di propagazione dipende dalla quota orbitale H del satellite e dall’angolo di elevazione, El. El° ] Il ritardo di propagazione cresce con la quota H e al diminuire del minimo angolo di elevazione (da 10° a 40°). ] Nel caso GEO il ritardo di andata e ritorno è superiore a 500 ms. Questo elevato ritardo dà problemi nella gestione delle comunicazioni vocali (eco). Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Satelliti con antenne che generano più fasci ] L’antenna su satellite genera più fasci di radiazione (trasmissione e ricezione) in modo da sagomare ogni fascio in base alle necessità di servizio e in modo da concentrare in esso la potenza irradiata. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 22 Fasci sagomati dell’antenna su satellite ] I fasci dei satelliti possono essere ‘modificati’ (sagomati) in modo da non coprire calotte sferiche, ma superfici irregolari in modo da concentrare la capacità di traffico in aree più popolate. ] I fasci di antenna possono essere riadattati dinamicamente per fornire capacità di traffico su richiesta SatMex-5 Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Il riuso delle frequenze tra fasci ] L’uso di più fasci da satellite consente di riusare le stesse bande di trasmissione più volte incrementando la mole di traffico smaltito a parità di ampiezza della banda (spettro in frequenza) usata. Approssimazione dell’area di servizio del satellite ICO Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 23 Il riuso delle frequenze tra fasci ] L’uso di più fasci da satellite consente di riusare le stesse bande di trasmissione più volte incrementando la mole di traffico smaltito a parità di ampiezza della banda (spettro in frequenza) usata. Approssimazione dell’area di servizio del satellite ICO Pattern del riuso di frequenza a sette colori Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Comunicazioni satellitari: uso dei trasponditori (transponder) ] Un satellite per telecomunicazioni ha a bordo (payload) diversi trasponditori, ciascuno dei quali ascolta su una data porzione di spettro (frequenza f1) e amplifica il segnale in arrivo e lo trasmette in broadcast su un’altra frequenza (frequenza f2) per evitare interferenza col segnale in arrivo. Si sceglie f1 > f2. Queste frequenze sono in banda C, Ku, Ka, ecc. ] Si distinguono poi trasponditori trasparenti (‘bent-pipe’) o rigenerativi: Trasponditore trasparente Ricezione Amplificazione Trasmissione Antenna ricevente Antenna trasmittente Trasponditore rigenerativo Ricezione Antenna ricevente Demo dulazio ne Correz. errori Modu lazione Ampli ficazio ne Trasmissione Antenna trasmittente Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 24 Una rete satellitare per telecomunicazioni Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Alcuni sistemi satellitari in funzione 22 Maggio 2009, Università di Siena 25 I sistemi satellitari per comunicazioni mobili: Iridium ] ] ] ] Iridium fornisce una copertura completa della terra usando una costellazione di 66 satelliti su orbite quasi-polari LEO per fornire trasmissioni voce e dati (bit-rate voce a 4.8 Kbit/s). I satelliti hanno capacità di processing a bordo (On Board Processing, OBP) e collegamenti radio con satelliti vicini (Inter Satellite Links, ISLs) per scambiarsi i dati direttamente nello spazio prima di inviarli alla stazione di terra. Iridium, inizialmente nato per un servizio puramente commerciale, è stato acquistato dal Dipartimento U.S. della Difesa. ISL ISL ISL Plane Multiplexer unit Mobile terminals LAN System central Earth gateway station Solar-powered phone booth PSTN Car La nuova versione di satelliti Iridium consentirà anche servizi per il monitoraggio ambientale e l’acquisizione di immagini inviate a terra ad una velocità fino a 10 Mbit/s. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena I satelliti di Iridium ] Questo sistema deriva il suo nome dall’atomo di iridio, perché il progetto originario comprendeva 77 satelliti. Poi i satelliti attivi sono stati ridotti a 66. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 26 Dati orbitali dei satelliti di Iridium SAT 6 . SAT 7 . SAT 5 . . SAT 8 . . SAT 4 SAT 9 SAT 3 equatore . SAT 10 . SAT 2 . SAT 11 SAT 1 inclinazione orbita (equatore): n. piani orbitali: n. satelliti per piano: periodo orbitale: 86° 6 11 100 min. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Satellite e telefono di Iridium Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 27 I sistemi satellitari per comunicazioni mobili: GLOBASTAR ] 8 piani orbitali con 6 satelliti per piano (+ 8 satelliti di scorta) ] Orbite circolari a circa 1400 Km di altezza ] Inclinazione orbitale di 52° ] Copertura delle aree della terra da 70° S a 70° N ] Collegamento uplink in banda L e downlink in banda S ] Ogni satellite è come una stazione base che irradia 16 celle ] Modulazione digitale QPSK ] Tecnica DS-CDMA Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Dati orbitali dei satelliti GLOBALSTAR . SAT 3 SAT 4 . . . SAT 2 equatore SAT 5 SAT 6 SAT 1 inclinazione orbita (equatore): n. piani orbitali: n. satelliti per piano: periodo orbitale: 52° 8 6 360 min. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 28 Mappa di copertura effettiva di Globalstar Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Immissione in orbita dei satelliti GLOBALSTAR ] Uso del lanciatore Delta per immissione in orbita di molteplici satelliti GLOBALSTAR. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 29 Il sistema satellitare di Inmarsat ] La società Inmarsat inizialmente fondata per fornire servizi di telecomunicazioni in ambiente marittimo, oggi fornisce servizi ad aziende, e utenti aeronautici e marittimi. ] La società Inmarsat ha 12 satelliti GEO: 4 Inmarsat-2, 5 Inmarsat-3, e 3 Inmarsat-4. Aeronautical terminals Land-vehicular terminals PSTN Maritime terminals Fixed terminals Mobile terminals Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Il sistema BGAN di Inmarsat ] Il sistema BGAN di Inmarsat \ Il sistema Broadband Global Area Network (BGAN) fornisce diversi servizi di telecomunicazione (es., telefonia, accesso a Internet, messaggistica, ecc.) sia a utenti fissi che mobili facendo uso dei satelliti Inmarsat-4. \ I satelliti BGAN sono trasparenti; BGAN usa tre satelliti GEO del tipo Inmarsat-4. \ La rete satellitare BGAN è integrata con una rete cellulare terrestre di terza generazione. Il collegamento con l’utente è in banda L. L’antenna a bordo del satellite genera 256 fasci. [ \ 19 fasci ad ampia copertura, 228 fasci stretti (copertura focalizzata) e un fascio a copertura globale. BGAN consente trasmissioni digitali da 4.5 Kbit/s fino a 512 Kbit/s con tre diverse classi di terminali di utente. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 30 Satellite Inmarsat-4 del sistema Broadband Global Area Network (BGAN) Ampia antenna a riflettore di 9 m trasmettitori / ricevitori Fasci irradiati dal satellite Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Antenna a riflettore e suo dispiegamento Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 31 Il sistema satellitare Thuraya ] Thuraya fa uso di 2 satelliti GEO (cioè, Thuraya-2 e Thuraya-3) che operano in banda L. ] I satelliti Thuraya sono equipaggiati con un’antenna a riflettore di 12.25 m di diametro che genera da 200 a 300 fasci: viene usato OBP per consentire comunicazioni dirette da mobile a mobile tra fasci di un satellite. ] ] I terminal Thuraya consentono di usare sia GSM che il collegamento satellitare. I servizi offerti sono: voce tipo GSM, fax e trasmissioni dati a 2.4, 4.8 e 9.6 kbit/s, messaggistica. \ E’ possibile l’accesso a Internet (144 Kbit/s) con un terminale portatile delle dimensioni di un notebook. Earth Gateway Station Gateway Station Control (GSC) + Gateway Transceiver Subsystem (GTS) + Thuraya Satellite Traffic Control Subsystem (TCS) GSM switch User Terminal (UT) GMR-1 Common Air Interface (CAI) Connection Management (CM) Connection Management (CM) Mobility Management (MM) Mobility Management (MM) Base Station System Management Application Part (BSSMAP) Base Station System Management Application Part (BSSMAP) Radio Resorce Management (RR) Signalling Connection Control Part (SCCP) Signalling Connection Control Part (SCCP) Data Link Layer (DLL) Message Transfer Part (MTP) Message Transfer Part (MTP) Physical layer (PHY) GSM/A-Interface (CCS7) Radio Resorce Management (RR) Subscriber Interface Module (SIM) GPS receiver Data Link Layer (DLL) Physical layer (PHY) Ku-band Physical layer (PHY) Physical layer (PHY) L-band Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Satellite GEO di Thuraya Antenna a riflettore di 12 m Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Boeing 32 Sistemi con satelliti HEO ] Molnya (periodo orbitale di 12 h) e Tundra (periodo orbitale di 24 h) consentono di coprire le elevate latitudini quando sono prossimi allo apogeo. ] Le orbite hanno una inclinazione di 63.4º rispetto al piano equatoriale terrestre (furono inventati dall’esercito sovietico e poi usati negli anni ’60 dalla TV russa). ] Il sistema satellitare Sirius Radio ha inizialmente adottato questo tipo di sistema sopra l’area continentale U.S. (‘Conus Area’). Successivamente si è fuso con XM Radio che fa uso di due satelliti GEO. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena I satelliti GEO di Eutelsat ] Eutelsat è un operatore europeo per comunicazioni satellitari. ] Eutelsat ha 27 satelliti GEO tra 15° Ovest e i 70.5° Est. La flotta dei satelliti di Eutelsat è in grado di servire 2/3 del globo, dalla costa Est del Nord e Sud America fino alla parte dell’Asia che si affaccia sull’Oceano Pacifico. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 33 Un esempio di satellite GEO di Eutelsat: Hot Bird 6 ] Il satellite Hot Bird 6 ha 28 trasponditori in banda Ku e 4 trasponditori in banda Ka. ] I trasponditori in banda Ka sono rigenerativi (Skyplex) ] I trasponditori in banda Ku forniscono servizi broadcast TV e servizi multimediali in Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Dettagli di alcuni sistemi satellitari Sistema Orbita Bande di Frequenza Livello fisico Accesso Multiplo Satellite ISL Standard Servizi forniti IRIDIUM LEO L QPSK FDMA / TDMA - TDD (uplink and downlink) OBP, switching, routing Sì Dual-mode (satellite GSM) p2p file exchange, realtime voice No Dual-mode (satellite GSM) Broadband Internet access, VoIP, p2p file exchange, live video, videoconferencing, real-time voice No Dual-mode (satellite – GSM); GMR-1 interfaccia aria p2p file exchange, realtime voice No Dual-mode (satellite GSM) p2p file exchange, realtime voice, live video, broadband Internet access BGAN THURAYA TERRESTAR GEO GEO GEO L L L QPSK, p/4-QPSK, 16QAM p/4 QPSK - TDMA Bent-pipe FDMA OBP, beam switching - OBP, beam switching Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 34 Campi di utilizzo 22 Maggio 2009, Università di Siena Missioni dei satelliti Navigazione; 7% Applicazioni militari; 6% Osservazione della terra; 5% Astrofisica; 5% Meteorologia; 5% Telecomunicazioni; 66% Altro; 6% Fonte: Union of Concerned Scientists [www.ucsusa.org] Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 35 Applicazioni Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Applicazioni Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 36 Applicazioni Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Comunicazioni satellitari per accesso Internet sui treni (D VB -S ) Satellite GEO Fo rw ar d ) CS -R VB (D k l in l in k rn tu Re Segmento satellitare: consente l’accesso mentre il treno è in moto alla rete di telecomunicazione e l’accesso a Internet. Stazione di terra Antenna sul treno IWU WiFi LAN MSS Router Segmento wireless sul treno: consente di fornire l’accesso a Internet degli utenti sul treno. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 37 Comunicazioni satellitari per accesso Internet su aerei e navi Molte compagnie aeree stanno ora offrendo il servizio di telefonia tipo GSM a bordo degli aerei e l’accesso a Internet via BGAN di Inmarsat. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Gestione delle flotte Satellite GEO Terminale di accesso INTERNET Terminale mobile monitorato Stazione di terra Centro di gestione Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 38 Applicazioni della gestione delle flotte Gestione container Gestione delle navi Gestione flotte di tir Agricoltura Protezione civile Gestione dei mezzi movimento terra Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Satelliti per uso meteorologico ] I satelliti per la meteorologia Geostationary Operational Environmental Satellites (GOES) sono quelli più noti. Le immagini inviate da questi satelliti consentono di stimare la pioggia, le nevicate e servono per fare le previsioni. Immagine dell’uragano Katrina del 2005 ] Siccome i satelliti GOES stanno in postazione fissa, essi possono monitorare le condizioni ambientali e facilitare l’individuazione di eventi pericolosi (come tempeste, tornado, uragani, ecc.). Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 39 Telerilevamento ] Il telerilevamento è la tecnica che consente di ottenere informazioni affidabili su oggetti fisici e l’ambiente attraverso la memorizzazione, misura, e interpretazione di immagini e rappresentazioni digitali che derivano da sensori che possono essere a bordo di satelliti. ] I satelliti possono essere attivi o passivi. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Posizionamento via satellite ] ] ] ] ] GPS (USA) GLONASS (Russia) Galileo (Unione Europea) QZSS (Giappone) COMPASS (Cina) Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 40 I servizi di GALILEO Posizionamento e velocità: ] Servizio aperto: fornisce informazioni di posizionamento, navigazione e temporizzazione, gratuitamente per applicazioni di mercato. ] Servizio commerciale: fornisce valore aggiunto sulla base del servizio aperto, come disseminazione di dati criptati legati alla navigazione, misura di distanza per uso professionale – il tutto con garanzie di servizio. ] Servizio pubblico: per applicazioni che servono alla sicurezza nazionale a livello europeo, per applicazioni critiche di interesse strategico. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena La costellazione MEO del sistema GALILEO GALILEO DATA Walker 27/3/1 Constellation altitude ~23616 km SMA 29993.707 km inclination 56 degrees 27 + 3 satellites in three Medium Earth Orbits (MEO) • period 14 hours 4 min • ground track repeat about 10 days Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 41 IRIDIUM (22 Maggio, ~22:00) Osservazione dei satelliti a bassa quota illuminati dal sole N Traccia nel cielo di un satellite IRIDIUM Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena GLOBALSTAR (22 Maggio, ~22:00) Osservazione dei satelliti a bassa quota illuminati dal sole N Traccia nel cielo di un satellite GLOBALSTAR Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 42 I bagliori inviati dai satelliti illuminati dal sole ] Bagliore di un satellite del sistema IRIDIUM: Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Conclusioni ] A partire dagli studi di Galileo per l’osservazione del cielo e sulla balistica sono stati fatti notevoli progressi che hanno visto coinvolti molti scienziati e studiosi. ] Dalle prime idee di satelliti per telecomunicazioni di A. C. Clark molta strada è stata fatta e oggi i satelliti rappresentano una tecnologia fondamentale nel campo delle telecomunicazioni ] Oggigiorno i satelliti per telecomunicazioni sono indispensabili perché consentono su scala planetaria la distribuzione dei segnali televisivi, lo scambio di dati, l’accesso ad Internet su treni ad alta velocità, l’accesso ad Internet su aerei di linea, la localizzazione, il telerilevamento, l’osservazione delle stelle. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 43 Riferimenti bibliografici per approfondimenti ] Sastri L. Kota , Kaveh Pahlavan , Pentti A. Leppänen, “Broadband satellite Communications for Internet Access”, Kluwer Academinc Publishers. New York, 1994. ] Abbas Jamalipour, “Low Earth Orbital Satellites for Personal Communication Networks”, Artech House Publishers, 1998. ] G. Maral, M. Bousquet, “Satellite Communications Systems”, 3rd Edition, John Wiley & Sons, Chichester, England, 1998. ] M. Richharia, “Satellite Communication Systems”, McGraw-Hill Professional Ed., Gennaio 1999. ] G. Giambene (Ed.), “Resource Management in Satellite Networks: Optimization and Cross-Layer Design”, Springer, Aprile 2007, ISBN 978-0-387-36897-9, New York, NY. ] Sito Web con indirizzo: http://brunelleschi.imss.fi.it/esplora/cannocchiale/dswmedia/storia/istoria3.html ] Sito Web con indirizzo: http://personal.ee.surrey.ac.uk/Personal/L.Wood/constellations/overview.html Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena Biografia Giovanni Giambene si è laureato in Ingegneria Elettronica presso L’Università degli Studi di Firenze, nel 1993 e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Telecomunicazioni e Informatica dall’Università di Firenze nel 1997. Dal 1994 al 1997, ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Firenze. Ha svolto le mansioni di Segretario Esterno del progetto della Commissione Europea denominato Project COST 227, “Integrated Space/Terrestrial Mobile Networks”. Ha anche contribuito all’attività ‘Resource Management’ nel gruppo di lavoro 3000 del progetto RACE, denominato ‘Satellite Integration in the Future Mobile Network’ (SAINT, RACE 2117). Dal 1997 al 1998, ha lavorato presso la OTE del gruppo Marconi, dove è stato coinvolto in un progetto di sviluppo di apparati GSM. Nello stesso periodo ha contribuito al progetto COST 252 (“Evolution of Satellite Personal Communications from Second to Future Generation Systems”) studiando le prestazioni dei protocolli PRMA adatti per supportare traffici di tipo voce e dati in sistemi per le comunicazioni mobili basati su satelliti a bassa orbita. Nel 1999 ha iniziato un’attività di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Siena, prima come assegnista di ricerca e poi come ricercatore. Ha contribuito alle attività del progetto IST intitolato “Personalised Access to Local Information and services for tOurists” (PALIO) nell’ambito del quinto programma quadro della Commissione Europea. Attualmente è coinvolto nella rete di eccellenza sulle comunicazioni radio via satellite, SatNEx FP6 come responsabile di due workpackages (www.satnex.org). I suoi interessi di ricerca riguardano i sistemi per le comunicazioni mobili di quarta generazione, i protocolli di accesso multiplo, gli algoritmi di scheduling per DVB-S, HSDPA, WiFi e WiMAX, tecniche cross-layer, protocolli di trasporto e interazione con il livello fisico, la teoria delle code. Giornate Galileiane, 22 Maggio 2009, Università di Siena 44 Grazie per la vostra attenzione [email protected] 22 Maggio 2009, Università di Siena 45