Liceo Andrea Maffei Riva del Garda

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Liceo Andrea Maffei Riva del Garda
Liceo Andrea Maffei
Riva del Garda
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Annuario 2011/2012 - n. 19
1
Annuario 2011/12
Liceo “Andrea Maffei”
Riva del Garda (Trento)
viale Francesca Alberti Lutti 7
tel. 0464 553511
fax 0464 552316
www.liceomaffei.it
e-mail: [email protected]
Diciannovesimo numero
Comitato di redazione:
Franco Lohs, Daniela Mannarini, Annalisa Marchesi, Andrea Marcolini,
Laura Miori, Gianluca Ricci, Laura Santini, Gaia Santoni,
Francesco Valese, Maria Rita Tamburini, Antonia Zamboni
La redazione ringrazia docenti, studenti e personale amministrativo e tecnico
per la collaborazione prestata
Impaginazione e stampa:
Grafica 5 - Arco
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Riva del Garda, dicembre 2012
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Andrea Maffei (1798 Molina di Ledro-1885
Riva), ritratto di M. Gordigiani, Museo Civico
di Riva del Garda.
Tra i massimi traduttori dell’Ottocento
italiano (Schiller, Goethe, Shakespeare,
Byron, Lamartine, Anacreonte), senatore
del Regno d’Italia, a lui è intitolato il liceo di
Riva del Garda fin dalla nascita, il 1927.
Che propositi ha per quest’anno?
Sono un po’ preoccupata per la compilazione delle
certificazioni delle competenze delle classi II. Sono
documenti che chiudono un percorso,
per aprirne un altro; sono importanti non
tanto per la valutazione finale ma perché
permettono ai docenti di valorizzare
aspetti della formazione che non sono solo
legati alle singole discipline e alle specifiche conoscenze acquisite. Comportano un
nuovo modo di fare scuola
È contenta dei rappresentanti
d’Istituto?
Tutti gli anni sono contenta, soprattutto
per il fatto che questi studenti si mettano
a disposizione dei compagni. Quest’anno
poi il gruppo è compatto: c’è una buona
collaborazione anche con i rappresentanti
della Consulta provinciale e il presidente
della consulta degli studenti di istituto:
quindi in realtà sono sette gli studenti che
collaborano..
Come è stato passare da insegnante
a dirigente?
Quando l’ho saputo ho avuto un attimo di panico,
perché non sapevo in che scuola sarei dovuta andare.
Quando poi mi hanno detto che rimanevo nella stessa
scuola in cui avevo insegnato da anni, mi sono un po’
tranquillizzata. È stata comunque una sfida personale
non semplice, perché mi sono dovuta mettere alla prova
in un nuovo ruolo con le stesse persone .
Ha nostalgia del lavoro di insegnante?
Moltissimo. All’inizio ho fatto fatica ad abituarmi, e
mi sono chiesta chi me l’avesse fatto fare. Ora ci ho
fatto l’abitudine e sto apprezzando “il bello” anche di
questo lavoro; comunque sia, appena posso, vado a fare
qualche sostituzione per ritornare indietro con il tempo
anche solo per pochi minuti.
Quali sono i PRO e i CONTRO del suo lavoro?
Contro: come ho detto prima, dover rinunciare all’insegnamento: la relazione diretta con gli studenti, le ore di
lavoro con loro a scuola e l’approfondimento continuo
della mia disciplina a casa mi mancano.
Pro: l’idea di dare un contributo, con il mio lavoro, alla
comunità attraverso il coordinare ed organizzare il
lavoro di coloro che poi direttamente lavorano con voi
ragazzi .
Com’è il rapporto con i docenti, visto che alcuni
sono anche ex-colleghi?
Il rapporto è rimasto lo stesso: era positivo prima e lo è
anche adesso (almeno per quanto mi riguarda) nonostante i due ruoli siano comunque diversi. Mi spiace che
talvolta i dirigenti siano considerati la “contro-parte” dei
professori.
Infine, come sarebbe la sua scuola ideale?
La mia scuola ideale avrebbe tanti spazi per dare più
opportunità di incontrarsi agli studenti, per realizzare
attività di gruppo: con spazi in cui i ragazzi possano
trovare la possibilità di realizzare le loro idee. Una
scuola dove gli studenti non sono costretti a mangiare
in un angolo del corridoio o sulle scale, ma soprattutto
uno spazio di incontro dove gli studenti si ritrovano
volentieri .
Ringraziamo la Dirigente per la disponibilità e le auguriamo di poter realizzare propositi e desideri per questo
nuovo anno scolastico. Buon lavoro!
Sara Panni, Martina Machado, Carlotta Tavernini,
Arianna Benini, Francesca Marino.
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Le ragazze della 2B Scienze umane hanno voluto intervistare la Dirigente per scoprire i segreti
più nascosti della sua professione
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UN’ESTATE
A BENSHEIM
Un gemellaggio anche linguistico permette a molti studenti di
perfezionare il loro tedesco
La mattina del 19 agosto siamo saliti in 21 sull’autobus. Dopo un viaggio
travagliato, per problemi con il mezzo, siamo arrivati, anche se con qualche ora di ritardo nella città di Bensheim.
Ognuno è poi stato accolto dalla sua nuova famiglia tedesca.
Ogni giorno la mattina si andava scuola per seguire le lezioni dei professori Drinnenberg e Konrad sia per ripassare che per migliorare il nostro
Tedesco.
I pomeriggi si passavano o con le famiglie, in giro per il centro oppure in
gita a visitare qualche città vicina.
A Worms abbiamo visitato il duomo, la sinagoga e il suggestivo cimitero
ebraico, unico in Germania risparmiato dai nazisti. A Karlsruhe il particolare museo d‘arte moderna, dove questa si unisce alla tecnologia, per
creare opere davvero particolari e stravaganti, quest‘anno incentrate sul
tema della musica, con installazioni, videogiochi e tanto altro ancora,
come piante sonore (quando toccavi le foglie queste facevano un qualche
rumore, grazie a dei sensori dentro il vegetale). Abbiamo quindi trascorso
un pomeriggio nella città universitaria di Heidelberg, con un meraviglioso
castello che si affaccia sul fiume Neckar.
Il sabato è stato interamente dedicato alla capitale della regione,
Francoforte. Abbiamo visitato il museo di scienze naturali, con una vasta
collezione, dalle ossa di dinosauro agli animali moderni dei 7 continenti,
e anche una mostra temporanea con feti umani e animali sezionati. Nella
piazza principale, il Römer, siamo stati lasciati liberi per il centro: chi
andava a fare shopping nei giganteschi centri commerciali, chi a prendersi
un panino coi tipici Frankfurter Würste, chi a saccheggiare negozi di orsetti
gommosi artigianali e così via.
La domenica è trascorsa in famiglia o in casa o in piscina o in giro per
l‘Assia.
Siamo poi andati al palazzo di Freudenberg, a Wiesbaden, da poco
ristrutturato per visitare il fantastico Museo dei Sensi, dove abbiamo avuto
la possibilità di salire su un‘altalena siamese o bere un tazza di caffè in un
bar al buio più totale.
Poi Mannheim, con il gigantesco museo della tecnica e del lavoro, con
treni, automobili, aerei, centrali elettriche, ma anche molti giochi ed
esperimenti di fisica, per vedere il lato più leggero e divertente di questa
materia.
Infine ci siamo ritrovati con tutte le famiglie per una grandiosa grigliata
tra würstel, salsicce, braciole e dolci vari cantando o raccontando poesie o
barzellette in tedesco che avevamo preparato prima.
TERZO TEMPO,
C’È ANCORA SENSO?
UN’ECO DA PREMIO
Una riflessione sulla funzione delle assemblee studentesche
dopo quasi quarant’anni dalla loro istituzione
Un gruppo di giovani ed entusiasti giornalisti in erba ha dato vita
a «L’Eco del Maffei», il giornalino
L’Eco del Maffei
che ha raccontato la realtà dal
punto di vista dei maffeiani per
tutto l’anno scolastico. A dirigere
e coordinare Elena Cutrupi, a
lavorare ed inventare Chiara Ziccardi, Wendi Valentini, Eleonora
Tonelli, Daniela Skulina, Laura
Santini, Ambra Romagnoli,
Vincent Ranieri, Elisabetta
Foto scattata da Cristina Migazzi
Prandi, Emanuele Grossi, Ines
Gitzoller e Carola Degasperi.
Il risultato finale non è stato
affatto da disprezzare, visto che «L’eco del Maffei» ha ottenuto da Alboscuole, Associazione Nazionale di Giornalismo Scolastico, la nomination al
«Premio Nazionale Giornalista per un giorno»: a maggio verrà consegnato
all’istituto il Diploma di Gran Merito.
5° numero, maggio 2012
All’interno di questo numero
Pag 3: Kony 2012
Pag 5: La questione Tibetana
Pag 6: Scie chimiche: problema sottovaluta
Pag 7: Europei di calcio 2012
Pag 8: Paris, la Ville Lumière
Pag 9: Più leggero del mondo
Pag 10: Concerto Primo Maggio
Pag 11: The power of the music!
Pag 12: Dedicato a chi non conosce Rita Atr
Pag 13: Diaz - Non pulire questo sangue
Pag 15: La Chimera di Sebastiano Vassalli
Pag 17: Due prof, un’intervista
Pag 21: Zona relax
In copertina: foto di Cristina Migazzi, vincitrice del
fotografico proposto da “L’Eco del Maffei” con tem
votata dagli studenti su Facebook.
REDAZIONE:
Caporedattore: Elena Cutrupi
Redattori: Chiara Ziccardi, Wendi Valentini, Eleonora To
na, Laura Santini, Ambra Romagnoli, Vincent Ranieri, El
nuele Grossi, Ines Gitzoller, Carola Degasperi.
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Sono ormai passati quasi quarant’anni, da quando i nostri fratelli maggiori, per mezzo di varie lotte, manifestazioni e scioperi, hanno conquistato il
diritto di riunirsi in assemblea. Secondo quanto sancito dai Decreti Delegati del 1974, infatti, gli studenti della scuola secondaria superiore hanno
diritto di riunirsi in assemblea a livello di classe, di corso e di istituto,
rispettando determinate modalità. Le assemblee costituiscono occasione
di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della
scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile di
noi studenti. Spesso però, esse sono considerate solo un momento ludico
o un’alternativa più allettante alle lezioni. Molti addirittura percepiscono queste iniziative come un’occasione per fare un giorno di vacanza,
preferendo svegliarsi tardi, uscire con gli amici oppure anticiparsi nei
compiti, piuttosto che partecipare; altri si dedicano a questo esercizio di
democrazia in maniera saltuaria, solo quando non hanno niente di meglio
da fare. Ma le assemblee d’istituto non sono un momento al di fuori della
didattica, anzi si integrano perfettamente con essa, perché permettono di
sviluppare un senso critico e la capacità di mettersi in discussione.
A volte potranno risultare noiose, sicuramente, ma se ad impegnarci
siamo tutti assieme, tutti uniti, come una vera squadra, proponendo
argomenti e temi interessanti ai quattro rappresentanti eletti, che sono
nella loro attuale posizione proprio per aiutarci a portare avanti le nostre
cause e non per intrattenerci, allora potremmo fare progressi.
Le assemblee costituiscono una parte fondamentale per migliorare la
nostra scuola e il nostro status di studenti e non devono essere viste come
un “diritto facoltativo”, quindi ricordate: chi dorme non piglia pesci!
Rachele Maino
Un anno di pubblicazioni del giornalino del Maffei e subito un
riconoscimento a livello nazionale
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UN SALUTO,
UN RICORDO
L’incontro con Rinaldo, il bidello andato in pensione, offre il
motivo per ricordare un’amicizia perduta
Una sera, mentre stavo andando verso la casa di una mia amica, ho
sentito una voce: “Ciao!”. Non credevo stesse parlando con me, ma poi mi
sono girata e l’ho visto: era Rinaldo, il bidello del liceo! Ci siamo fermati a
chiacchierare, poi è arrivata la mia amica e sono dovuta andare.
Mi ha fatto piacere rivederlo e mi è venuta in mente la scuola. Ormai non
ci pensavo più, ero nel pieno dell’estate e quello era il mio ultimo pensiero.
Non pensavo nemmeno ai compiti, infatti sapevo che mi sarei ritrovata gli
ultimi giorni con una montagna di esercizi da fare. Ricordo ancora la paura
che avevo all’inizio, la paura tremenda di aver fatto la scelta sbagliata e di
non essere capace di affrontare un liceo.
Infatti, nove mesi fa stavo varcando per la prima volta la porta del liceo.
Ed ecco che mi viene incontro Lorenza, sempre perfetta e puntuale. “Come
stai? Agitata?”. Si, in effetti sono abbastanza agitata. Entriamo e cominciamo a cercare la classe, la troviamo quasi subito e ci sediamo vicine. Mi
guardo intorno cercando di riconoscere qualcuno e circa metà classe era
alle elementari con me.
Il primo giorno di scuola la classe è in perfetto silenzio, tutti tesi e preoccupati, non conosciamo i professori e cerchiamo di capire quali sono quelli
più severi.
Dopo alcuni giorni in classe, si avvicina a me una ragazza e comincia a parlarmi. Mi chiede se può sedersi vicino a me, le rispondo di sì e cominciamo
a chiacchierare. Io essendo abbastanza timida non ho parlato molto, ma
lei in un’ora di lezione mi ha raccontato tutta la sua vita. Mi stava già
simpatica e anche il giorno dopo ci siamo sedute vicine. Questa ragazza,
Imen, ha origini marocchine ma parla molto bene l’italiano perché sin da
piccola è venuta ad abitare in Italia. Non è molto alta, ha occhi e capelli
scuri e ricci, tipici degli abitanti del Marocco. È una ragazza molto socievole
e fa presto amicizia con tutti. Piacerebbe anche a me avere il suo carattere.
Giorno dopo giorno diventiamo sempre più amiche: ogni mattina in classe
ci raccontiamo le novità accadute con i nostri amici, ci ascoltiamo e ci
scambiamo consigli. Poi cominciamo a conoscere meglio anche Nicole,
un’altra nostra compagna di classe, e pure con lei subito ci troviamo
benissimo. Anche lei non è molto alta, ha i capelli rossi e gli occhi scuri.
È bello stare in sua compagnia, con lei ci sono momenti in cui continua a
dire “cavolate” e altri in cui si mette a fare discorsi filosofici.
Un giorno io e Imen siamo andate a casa di Nicole, perché la sua gatta
aveva partorito tre gattini e voleva farceli vedere finché erano piccoli.
Abbiamo mangiato a casa sua. La sua casa è bellissima ed è sviluppata su
due piani, tutto è arredato con stile moderno e di buon gusto. Il pomeriggio l’abbiamo passato ad accarezzare i gattini e a giocare con la wii a un
gioco dove si doveva ballare. Mentre ballavamo Imen faceva dei video con
il cellulare e dopo, riguardandoli ci mettevamo a ridere vedendo quanto
eravamo imbranate. Mi sono divertita tantissimo e ci siamo ripromesse di
passare altri pomeriggi così.
Direi proprio che quest’anno è volato, non mi sono neanche resa conto di
come il tempo passava veloce e la nostra classe era sempre più unita. Ma
un giorno arriva la brutta notizia, non c’era il numero minimo che serviva
per formare le cinque classi dello scientifico e quindi avrebbero diviso una
della quattro sezioni. Tutti, spaventati, abbiamo cominciato a chiedere ai
professori se sapevano che classe avrebbero diviso, ma nessuno sapeva
bene cosa sarebbe successo e le informazioni che ci forniva un prof venivano poi contraddette da un altro. Non capivamo più niente e abbiamo
deciso di scrivere una lettera alla preside chiedendo spiegazioni. Lei ci ha
detto che avrebbero diviso le classi secondo i criteri che aveva approvato il
consiglio d’istituto e la classe che coincideva con questi ultimi era proprio
la nostra. Noi non volevamo essere divisi e abbiamo tentato di tutto per
poter rimanere uniti. Quello che abbiamo fatto non è servito perché la
classe da dividere ormai era già stato deciso che sarebbe stata proprio la
nostra.
Ero veramente triste. L’anno che avevamo passato assieme era stato bellissimo, andavamo tutti molto d’accordo ma per colpa di questa divisione
abbiamo cominciato a litigare. Abbiamo passato gli ultimi giorni di scuola
a discutere per formare i gruppi che sarebbero stati divisi nelle altre tre
classi e non riuscivamo a trovare una soluzione. Alla fine siamo riusciti ad
accontentare la maggior parte delle persone, anche se qualcuno ancora
non era contento. Io sarei andata nella sezione B con Imen, Nicole, e altri
Giorgia Miori, 2 B scientifico
ARCHEOLOGI
A ORE
Istruttiva visita ai reperti conservati
all’interno del Museo di Riva del Garda
Il 6 ottobre abbiamo effettuato un’uscita didattica al museo di Riva del
Garda, collegata allo studio della civiltà romana durante le ore di storia.
Con la professoressa Sabato, in particolare, abbiamo lavorato sull’epigrafia
romana. Il museo ci offre importanti testimonianze provenienti dal territorio dell’Alto Garda. Con l’epigrafia ci si riferisce all’ambito della pratica
della scrittura, generalmente su supporto duro, durevole nel tempo. Le
epigrafi venivano create dai lapicidi, che lavoravano il pezzo di pietra,
dando loro una forma e incidendoci scritte secondo caratteristiche precise.
Seguivano il duchtu cioè l’ordine con il quale eseguivano i singoli tratti. La
realizzazione si suddivideva in tre fasi: la quadratura, l’impaginazione e
l’incisione.
Lettere apicate, interpunzioni, abbreviazioni, legature, binari, sono solo
alcuni degli elementi distintivi di queste lapidi, oggi esposte al museo,
appunto.
Ad ogni alunno ne era stata assegnata una da descrivere alla classe.
Praticamente tutte le stele avevano funzione funeraria, ma c’erano anche
altari, are sacre, preghiere agli dei, testi giuridici, calendari. Molti dedicati
a qualche divinità, come Giove, Saturno, Giunone, Minerva, ma anche a
familiari (mogli, figli..), venivano poste vicino alle tombe dei defunti o in
posti visibili a tutti. Oggi sono giunte a noi in buone condizioni, con testi
leggibili e interpretabili, nonostante risalgano ai primi secoli d.C.
La visita è durata un paio d’ore. È stata un’uscita costruttiva, dove ognuno
ha potuto “fare l’archeologo” almeno per po’.
Valerio Armani, 2A Sc. App.
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sei nostri amici. Eravamo felicissime perché, anche se la nostra classe
sarebbe stata divisa, almeno noi tre saremo rimaste assieme.
Senza accorgercene arriva la tanto attesa estate. Ultimo giorno di scuola,
tutti agitati e felici, in fondo un po’ mi mancherà la scuola, ma soprattutto
i miei compagni.
Alcune sere dopo facciamo la cena di classe, ed ecco che Imen mi dà una
notizia che mai mi sarei aspettata. In Francia, sarebbe andata a vivere
in Francia! Non ci credevo. Mi aveva già accennato qualcosa, ma lei era
convinta che sarebbe rimasta in Italia anche quest’anno. Non sapevo cosa
dire, ero tristissima. Lei invece era arrabbiata con i suoi genitori perché
non voleva andarsene: avrebbe dovuto lasciare qui la sua casa, i suoi
amici, la scuola.. E pensare che avevamo lottato così tanto per rimanere in
classe assieme anche l’anno dopo e adesso mi dice che non ci sarà più, non
poteva essere vero.
Da quel giorno ci siamo viste molto spesso, sfruttavamo ogni occasione
per passare più tempo assieme. Non mi rendevo ancora conto che non
l’avrei rivista per un bel po’ di tempo, non mi sembrava vero, speravo fosse
solo un brutto sogno, ma purtroppo non era così. Lei continuava a dirmi
di fare finta di niente e di goderci al meglio queste ultime giornate ma io
non ce la facevo, ormai nella mia testa facevo il conto alla rovescia. Avrei
passato con lei ancora due mesi e poi se ne sarebbe andata.
Ogni giorno ci vedevamo al lago, io, lei e qualche volta anche Nicole.
Non volevo che lei partisse senza un ricordo, quindi le ho fatto un album
con tutte le nostre foto. Le è piaciuto molto e ci siamo promesse che ci
saremmo riviste e ne avremmo fatte molte altre.
Poi è arrivato il giorno in cui sarebbe andata via, per sempre. Per fortuna
c’è la tecnologia! Ci scriviamo molto tramite facebook e spesso ci chiamiamo. A dicembre dovrebbe tornare in Italia per le vacanze di Natale,
lo spero tanto. Mi manca vederla tutte le mattine a scuola, mi manca
sfogarmi con lei, mi manca tantissimo. Anche una semplice canzone mi fa
pensare a lei e a quello che abbiamo passato. Poi andremo noi in Francia,
abbiamo già deciso che io, Nicole, Matteo e Paride verso aprile, appena
lei avrebbe avuto le vacanze andremo a trovarla. Non vedo l’ora che arrivi
quel giorno!
È incredibile come il semplice saluto di un bidello mi abbia fatto ricordare
tutte queste cose, tra un po’ ricomincia la scuola. A presto, Rinaldo!
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COMMISSARIO EUROPEO
PER UNA SETTIMANA
Uno studente del liceo ha partecipato ad una sessione internazionale del Parlamento Giovani a Menden
Il nostro studente Francesco Valese ha partecipato ad una sessione
internazionale del Peg (Parlamento europeo giovani), che si è tenuta
quest'estate in Germania.
Francesco, assieme ad altri 10 ragazzi
provenienti da tutta Italia, ha potuto
partecipare all'evento in quanto componente della Commissione "Affari
costituzionali" che era stata selezionata
a Piacenza, come commissione che,
meglio di tutte le altre, aveva saputo elaborare una efficace risoluzione sul tema
relativo al maggior coinvolgimento dei
cittadini europei alle istituzioni europee.
Ecco la sua diretta testimonianza.
"L'evento si è tenuto a Menden, una
cittadina a 100 km a nord-est di Duesseldorf, nella Nordrhein-Westfalen, dal 9
al 15 Luglio. Eravamo quasi un'ottantina
di ragazzi da tutta l'Europa (dall'Italia
eravamo in sette) divisi come a Piacenza
in varie commissioni. La mia (ENVI I) si
occupava della questione ambientale
e più precisamente di come conciliare
gli interessi economici ed ambientali
nell'UE: eravamo in 10, io l'unico italiano
e per il resto tutte ragazze provenienti
da Austria, Germania, Ungheria, Francia
e Svezia.
Alloggiavamo nelle classi (dove erano state preparate delle brandine
da accampamento) di una scuola gestita di suore. Le giornate erano
strutturate come quelle di Piacenza: team building per unire i vari membri
del gruppo e committee work per discutere sul nostro argomento. Ovviamente il tutto era diluito su più giorni e questo ci ha dato la possibilità
di compiere varie uscite: ad un lago artificiale (con visita del tunnel
sotterraneo), ad una fabbrica di filtri per automobili e a Dortmund. Inoltre
abbiamo avuto la possibilità di confrontarci più volte con esperti dei nostri
argomenti, provenienti da tutta la Germania.
Il tutto ovviamente si è concluso con l'Assemblea generale dove abbiamo
presentato i vantaggi economici e ambientali di filtri adattabili ai tubi di
scarico non solo delle automobili, ma anche di altri veicoli, e così la nostra
proposta è passata alla votazione generale
con solo 5 contrari.
Sicuramente è stata un'esperienza incredibile e assolutamente da ripetere, come per
Piacenza, ma forse più intesa. Non si poteva
aggirare l'ostacolo della lingua introducendo una parola o due in italiano, nel mio
gruppo ero l'unico e quindi potevo comunicare solo in inglese: questo ci ha messi sullo
stesso piano, pur provenendo da culture
così diverse, e ha permesso di instaurare
un legame molto forte in poco tempo, che
ancora adesso mantengo tenendomi in
contatto con gli altri giovani.
Anche a Menden ci sono state varie serate,
come quella in costume (dedicata agli
anni '90), quella dedicata ai cibi di tutta
Europa e quella della presentazione delle
varie delegazioni con un balletto o una
canzone. Per quest'ultima la difficoltà di
organizzazione (visto che come delegazione italiana eravamo tutti di città diverse,
da Trieste a Bari) ci ha costretto a cantare
in playback De Andrè davanti a una folla di
tedeschi in delirio. Un'esperienza da non
dimenticare!"
CALCIO A CINQUE,
ANCORA DELUSIONI
Nessuna delle nostre squadre è riuscita a superare la fase eliminatoria
Anche quest’anno l’avventura delle nostre rappresentative nel torneo provinciali di calcio a 5 nelle varie categorie sia maschile che femminile è stata breve.
Gli allievi, accompagnati dal prof. Bruno Calisti, pur disputando una buona
partita, sono stati battuti dalla rappresentativa del I.T.C.G. di Riva del Garda,
superati solo nel finale di partita. Analoga sorte è toccata alla squadra juniores
maschile, superata dalla rappresentativa degli studenti dello stesso istituto. Le
squadre allieve e juniores accompagnate dal prof. Paolo Stoppini hanno dovuto
abbandonare anzitempo il torneo, superate da squadre sicuramente superiori,
ma non sono mancati da parte di tutte l’impegno e lo spirito di squadra che da
sempre contraddistingue le nostre studentesse.
Nessuna squadra è riuscita a superare la fase preliminare
Si ferma subito il cammino dei nostri studenti, sia allievi che juniores, che in
un triangolare contro il “Floriani” di Riva e il “Guetti” di Tione hanno ceduto il
passo ad avversari che sono riusciti a concretizzare le poche occasioni avute,
approfittando anche delle defezioni registrate tra i “liceali”.
L’impegno di tutti, a cominciare dal mister prof. Calisti Bruno, è quello di
migliorarsi e riportare nella nostra scuola il trofeo dei vincitori.
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CALCIO,
UNO STOP CHE BRUCIA
9
ottobre
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DOSS CAPEL,
L’AIA, GEMELLI DIVERSI
UNA MINIERA DI TESORI
Il racconto dell’esperienza vissuta dai ragazzi della 5B scientifico in Olanda
Uscita assai istruttiva quella della 5C scientifico sulle dolomiti
di Predazzo alla ricerca della Pietra Verde...
Dai deserti alle isole tropicali, dai vulcani alle profondità marine: le tracce
di questi antichi ambienti sono custodite nelle rocce delle Dolomiti e il
sentiero del Doss Capèl di tracce ne mostra veramente tante. Una sorta di
laboratorio all’aperto, quello che è possibile frequentare nei pressi di Predazzo, fra i 2000 e i 2200 metri di altitudine. I ragazzi della 5C scientifico lo
hanno fatto e ne sono rimasti entusiasti. Seguendo le tabelle, con un po’ di
spirito di osservazione, hanno imparato a leggere le rocce come un libro,
incontrando spiagge e fondali marini, conchiglie e stelle di mare che vissero prima dei dinosauri, rocce “cotte”, piegate o spezzate. Hanno scoperto la
selce, materiale assai ricercato nella preistoria, hanno camminato su lave,
ceneri e lapilli dell’antico vulcano di Predazzo e, dulcis in fundo, hanno
conosciuto l’enigma della Pietra Verde...
In oktober 2011 is de klas “V B Scientifico” met een uitwisseling van
studenten naar Den Haag geweest. Het Gymnasium “Haganum” was
voordien, in mei 2011 naar Riva gekomen, om daar een eerste ontmoeting
te hebben met de studenten uit Riva. De groep uit Riva bestaande uit 19
studenten en 3 leerkrachten, zijn vanaf Malpensa gevlogen naar Schipol
(Amsterdam). Vanaf de luchthaven werden we opgewacht door een
buschauffeur, die ons naar Den Haag bracht. Aangekomen in Den Haag
zijn we ontvangen door onze vrienden van het Haganum Gymnasium, en
ondergebracht bij de verschillende families. De volgende ochtend werden
we warm verwelkomd door het Liceum. Gedurende de week hebben we
deelgenomen aan veel interessante aktiviteiten, zoals Parlementbezoek
in Den Haag, citytour in Amsterdam, allerlei schoolaktiviteiten (experimenten met H2O), maar ook heel plezierige recreativiteiten zoals surfen in
Scheveningen.
De families waar wij ondergebracht werden, waren erg gastvrij! De
Jan Martin Andela
Siamo partiti da Riva del Garda, accompagnati dai professori Betta, Michelotti e Tomasi la mattina di domenica 2 ottobre con destinazione L’Aia,
Olanda. La curiosità per un Paese per noi nuovo era grande, ma ancora
maggiore erano la gioia e l’impazienza di ritrovare i nostri amici olandesi
con cui a maggio, qui in Italia, avevamo passato una fantastica settimana.
Poco prima delle 4 del pomeriggio, dal finestrino dell’aereo abbiamo cominciato a vedere grandi prati verdi e molti mulini a vento, capendo che la
meta non era lontana. Pochi minuti più tardi l’aereo iniziava l’atterraggio
nell’aeroporto di Amsterdam, dove abbiamo trovato un pullman che ci ha
portati a L’Aia. I nostri compagni olandesi con le loro famiglie erano già li
ad aspettarci e dopo esserci salutati siamo saliti in macchina, diretti verso
quella che nei sei giorni successivi sarebbe stata la nostra casa.
Già il primo giorno ci siamo resi conto di quanto l’Olanda sia differente
dall’Italia. Innanzitutto per il meteo: veramente pochi, infatti, sono stati i
giorni in cui il sole è sbucato dalle nuvole per buona parte della giornata
mentre una leggera pioggerellina ci ha accompagnato per gran parte
della settimana. Ma ciò che probabilmente ci ha sorpreso di più sono state
alcune abitudini dei nostri amici olandesi; questo gemellaggio, infatti,
ci ha insegnato che in Olanda il mezzo di trasporto per eccellenza è la
bicicletta e per i ragazzi non è affatto inusuale (come è successo anche
per diversi di noi) fare ogni mattina 45 minuti di bici per andare a scuola
indipendentemente dal tempo: se la mattina pioveva (e succedeva spesso)
nessun problema: mantellina e pedalare!
In ogni modo, oltre alle lunghe e frequenti biciclettate, in questa settimana abbiamo avuto la possibilità di svolgere diverse attività, prima tra tutte
il progetto sull’acqua che ci ha portato ad effettuare diversi campionamenti ed esperimenti per verificare la qualità dell’acqua dell’Aia. Molto
divertenti sono stati anche i pomeriggi trascorsi a provare a surfare nel
freddo Mare del Nord, sotto la guida di due esperti del posto, o a confrontarci in giochi sportivi con i nostri compagni nella palestra della loro città.
Ovviamente a queste attività abbiamo affiancato anche molto tempo
libero, sia il pomeriggio che la sera, nel quale i nostri amici olandesi sono
stati molto bravi a non farci mai annoiare, riuscendo sempre a trovare
qualcosa di nuovo da fare.
La visita dell’Olanda ci ha portato a scoprire diverse altre città, oltre a
L’Aia, tra le quali sicuramente Amsterdam è stata la più interessante.
Sebbene molto grande, abbiamo trovato una città tranquilla e per nulla
caotica in cui abbiamo avuto l’occasione di visitare il museo di Van Gogh
e di effettuare una bellissima gita in barca in quella che è considerata la
Venezia d’Olanda.
Tra pedalate sotto la pioggia, gite in barca e serate in compagnia, la
settimana è passata in un lampo e sabato 8 ottobre era già ora di tornare
in Italia. Controvoglia abbiamo salutato le famiglie che ci hanno ospitato
e che si sono sempre dimostrate gentili e cordiali e ci siamo apprestati
a tornare alla vita di tutti i giorni, con la promessa però di rimanere in
contatto per non buttare via il bel rapporto che si era creato con i nostri
amici olandesi.
Alessio Fiorio
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
eetgewoontes waren iets anders als bij ons in Italië (bv. een zoete pizza is
even anders!!).
Tijdens de vrije tijd zijn we het nachtleven van Den Haag gaan bezoeken.
Leuke kroegen met heerlijk bier ontbreekt absoluut niet in deze stad.
Natuurlijk in het kikkerlandje Nederland ontbrak de fiets niet, om tegen
de wind met heel veel regen een weg te banen!!
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«LA SCUOLA DI OGGI HA
I CAPELLI BIANCHI»
Intervista ai rappresentanti di istituto degli studenti, che
lamentano arretratezza e scollamento con la realtà
Cosa vi ha spinto a candidarvi come rappresentanti d’Istituto?
Elena: “Credo che quando c’è qualcosa che non ti va bene, devi essere il
primo a metterti in gioco per cambiare le cose e non stare a lamentarti
senza fare nulla di concreto”.
Marco aggiunge: “Le assemblee, importante diritto per noi studenti, sono
sempre state considerate come una buona occasione per saltare scuola.
A dirla tutta, non sono mai state troppo stimolanti. La cosa che mi ha
sempre fatto rabbia era vedere migliaia di studenti in piazza a protestare
con foga per difendere i pripri diritti, mentre nella nostra scuola era già
tanto che qualcuno conoscesse la Gelmini. Non si percepiva molta voglia
di informarsi, di cambiare, di mettersi in gioco; la scuola non offre molto
spazio all’attualità e alla nostra espressione.
Manuel: “Ciò che mi ha portato a candidarmi è soprattutto la curiosità:
provare a scoprire da vicino come funziona l’istituzione scolastica; mettere
a disposizione il mio tempo per una causa dignitosa.
In che modo avete divulgato le vostre idee per farvi votare?
Elena: “Ho aperto una pagina su Facebook, ho fatto dei volantini da
diffondere a scuola, ho mandato una mail a tutti usando il sito del liceo e
ho chiesto ai miei amici di aiutarmi con la propaganda spargendo la voce”.
Marco il provocatore afferma: “Ho appeso clandestinamente dei volantini
provocatori, con un chiaro messaggio: “It’s time to play the game”. Senza
nessun riferimento a me, ai miei compagni candidati o alle lezioni. In questo modo abbiamo suscitato curiosità e abbiamo diffuso il nome del nostro
gruppo. “È ora di giocare” traduce perfettamente quello che era il nostro
intento: iniziare a metterci in gioco, informare con l’aiuto di internet,
discutere su ciò che ci circonda per attivarci, o almeno, farci un’idea sulle
cose. Poi abbiamo provveduto a diffondere il nostro programma, per far
capire cosa volevamo dalla scuola e cosa volevamo fare insieme a tutti”. Manuel la pensa come Remo: “Insieme al mio gruppo “I want you” abbiamo realizzato dei volantini che cercassero di responsabilizzare gli studenti affinchè dessero anche loro il proprio contributo nelle assemblee”.
Come vi siete sentiti quando avete saputo di essere stati
eletti?
Elena: “Un «oddio» con due sfumature: oddio che bello avere così tante
persone che credono in me e mi danno fiducia, oddio spero di non deludere queste persone e farcela!”
Marco: “Settimane di propaganda che hanno dato i loro frutti. L’opportunità di fare qualcosa per questa scuola. Ho avuto modo di festeggiare con
tutti i miei compagni”.
Manuel: “ Abbastanza sorpreso e orgoglioso. Indubbiamente è una grande
responsabilità ripagare la fiducia che ci è stata data, quindi ci siamo subito
trovati con gli altri eletti per condividere ognuno le proprie idee”.
Avete raggiunto gli obiettivi che vi eravate prefissati?
“Ecco.. diciamo che gran parte degli obiettivi dei rappresentanti sono
realizzabili se anche gli altri studenti si impegnano. Quindi la risposta è:... in parte. Ma l’obiettivo principale è impegnarsi al massimo e questo credo
di averlo raggiunto”.
Anche Marco e Manuel sono d’accordo con Elena: “ Purtroppo la strada
è ancora lunga, ma devo dire che, rispetto agli altri anni, si sono notati
molti miglioramenti. Siamo riusciti a fare delle assemblee stimolanti e
delle buone iniziative, come il giornalino, lo spettacolo, la mostra per
la Giornata della Memoria e la raccolta fondi per un pozzo in Africa. È
stato un momento molto bello anche il giorno di carnevale, in cui, su
nostra iniziativa, gran parte dell’istituto è venuto a scuola con stravaganti
travestimenti. Un evento che non succedeva da molti anni e che ci ha fatto
divertire tutti”.
Come fate a combinare l’attività scolastica con questo incarico?
Elena: “I miei prof non saranno felici ma... spesso mi capita di studiare tutto all’ultimo. In più la mia vita sociale si riduce al sabato e alla domenica”.
Anche Marco ha evidenziato qualche impedimento: ”A dire il vero io,
personalmente, ho riscontrato molte difficoltà nel conciliare le due cose.
Come fate a conciliare le vostre idee per arrivare ad una
decisione comune?
Remo e compagni si trovano d’accordo: ”Nonostante non me l’aspettassi
devo dire che fino a questo momento siamo sempre arrivati a decisioni
equilibrate e condivise. L’obiettivo comune fondamentale è sempre stato
quello di portare argomenti stimolanti nelle assemblee e grazie al dialogo
siamo sempre riusciti ad andare d’accordo. Ci siamo sempre ascoltati a
vicenda e abbiamo cercato un confronto con i vari rappresentanti di classe
nella Consulta degli studenti prima di prendere una decisione”.
Come sarebbe la vostra scuola ideale?
Elena e Marco giungono alla stessa conclusione:” Come usa dire mia
mamma (la mamma di Marco), la scuola di oggi ha i capelli bianchi:
questo sistema scolastico è antiquato, lascia
poco spazio alla creatività ed è poco legato
alla realtà attuale e giovanile. Credo che
al giorno d’oggi gli studenti trovino pochi
stimoli e che servirebbe una riforma che
rivoluzionasse le cose.
Mi piace moltissimo il modello americano
dove si fanno quattro anni e tutti gli anni
servono per prendere crediti, dove ci
sono alcune materio obbligatorie ed altre
facoltative e ci sono moltissime attività
extrascolastiche. Inoltre, vorrei che non
esistessero pregiudizi e prese in giro e che
tutti gli studenti si impegnassero nel far
crescere la scuola!”
Manuel:” La mia scuola ideale sarebbe
sicuramente più collaborativa: degli
studenti portati ad assumersi le proprie
responsabilità e a facilitare il lavoro degli insegnanti e degli adulti sempre
più giovanili, capaci di relazionarsi apertamente con i propri studenti per
valorizzare i loro interessi e le loro passioni. Forse il limite della scuola sta
nella rigidità di quest’istituzione, dove bisogna lottare per avere un’ora in
più di assemblea d’Istituto, dove bisogna imporre un numero massimo
di verifiche a settimana, dove bisogna arrivare a mettere gli orari di
accensione delle macchinette. Basterebbe un po’ più di buon senso e di
collaborazione!”.
Sara Panni, Martina Machado, Carlotta Tavernini,
Arianna Benini, Francesca Marino
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
La quinta di un liceo è pur sempre ardua, e non sempre è facile seguire
le proprie aspettative. Senza i miei tre colleghi non si sarebbe combinato
nulla”.
Manuel non ha avuto molti problemi: “ Organizzando al meglio il proprio
tempo si riesce sempre a fare tutto, anche se la cosa non è sempre facile in
alcuni periodi”.
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ottobre
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
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AFFETTIVITÁ,
MA NON SOLO
Anche quest’anno i ragazzi delle seconde hanno seguito i corsi
effettuati da psicologhe e ostetrica
Come gli anni precedenti i ragazzi delle classi seconde hanno seguito
i tre incontri con esperti esterni sull’educazione alla socio-affettività.
Quest’anno gli incontri si sono svolti nel mese di ottobre: due incontri con
la psicologa e uno con l’ostetrica. Negli incontri si è parlato delle malattie
sessualmente trasmesse (tra i contraccettivi il preservativo e l’unico che ti
protegge anche dalle malattie), dell’importanza del rispetto durante un
rapporto tra i due partner, perché bisogna sapere ascoltare anche l’altra
persona, quello che lei vuole e quello che a lei o a noi piace. In un rapporto
ci deve essere dialogo e responsabilità perché con il sesso non si scherza, ci
possono essere conseguenze anche gravi, ad esempio ammalarsi di AIDS.
A seguire il parere di uno dei ragazzi che hanno seguito il percorso
formativo.
L’educazione sessuale o meglio “socio-affettiva”, è un argomento più che
mai attuale e la scuola dovrebbe incentivarla.
Non sono più i tempi in cui le prime esperienze si avevano in età “avanzata” e mediamente con poche persone in tutta la vita; infatti l’età del primo
rapporto sessuale nei giovani si è abbassata notevolmente negli ultimi
anni e il numero delle persone con cui lo si ha è di molto aumentato,
quindi una maggiore informazione fin dalle scuole secondarie potrebbe
essere utile a ragazzi e genitori per ambientarsi meglio nel labirinto della
sessualità.
L’educazione socio-affettiva avrebbe quindi l’obiettivo di migliorare negli
alunni la conoscenza di sé, di facilitare nella classe la comunicazione
con gli altri adolescenti e di accrescere la loro consapevolezza non solo
nell’ambito sentimentale, ma anche in quello “pratico”. Essa potrebbe
addirittura salvare vite e risparmiare effetti indesiderati che sopraggiungerebbero se non si avessero determinate conoscenze su una così bella
cosa quale è l’amore.
Però bisogna anche tenere conto dell’altra faccia della medaglia: potrebbe
l’educazione socio-affettiva essere “nociva” per l’ambiente scolastico?
Effettivamente alcuni studenti e genitori, soprattutto i più sensibili e
riservati, ritengono che essa non sia adatta o a volte del tutto fuori luogo,
probabilmente per motivi religiosi: ma il modo migliore per proteggere
i propri figli non è quello di tenerli all’oscuro (questo otterrebbe solo
l’effetto contrario), è invece quello di tenerli informati!
Dunque l’educazione sessuale nelle scuole è importante anche per rendere
i ragazzi più adulti e responsabili e deve essere curata per bene con le
giuste persone e i giusti mezzi!
VICE CAMPIONI NEL FANGO
Secondo posto ai provinciali di corsa campestre per la staffetta
mista allievi
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Per il quinto anno consecutivo, nella splendida cornice del lungolago dei
Sabbioni, si è svolta la fase di Istituto di corsa campestre. Il Liceo, selezionati i migliori atleti, ha partecipato alla fase provinciale dei campionati
studenteschi provinciali svoltasi a Villalagarina il 23 novembre.
Si è distinta, qualificandosi al secondo posto, la staffetta mista allievi
composta da Hilary Bortolotti e Giacomo Andreasi; ottimo il quarto posto
nella staffetta juniores maschile composta dal trio Andreasi Gabriele,
Zoller Thomas e Travaglia Piergiorgio.
Buon esordio nelle gare individuali nella categoria allieve per Michela
Tavernini, Benjelloul Imane, Natalia Mazzarini e nella categoria allievi per
Simone Betta e Amedeo Amistadi.
Ecco l’elenco completo dei partecipanti: Amedeo Amistadi, Gabriele
Andreasi, Giacomo Andreasi, Benjelloul Imane, Simone Betta, Hilary Bortolotti, Natalia Mazzarini, Michela Tavernini, Piergiorgio Travaglia, Andrea
Zambotti e Thomas Zoller.
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novembre
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MA CHE BEL CASTELLO...
Visita di due prime al Castello del Buonconsiglio di Trento per
visitare la mostra “Le grandi vie della civiltà”
Il 10 novembre le classi 1°B scientifico e 1°A scienze applicate, accompagnate da due professoresse, si sono recate al Castello del Buon Consiglio
di Trento per visitare la mostra “Le grandi vie della civiltà” (dalla preistoria
alla romanità).
Arrivate a destinazione alle ore 9.00, le guide hanno separato diviso le due
classi e dopo una piccola introduzione è iniziata la visita della mostra.
La prima sala visitata è stata quella riguardante “Il viaggiare” dove venivano illustrati i modi più comuni per compiere viaggi nell’antichità, come ad
esempio i cavalli, le navi o semplicemente a piedi.
Il percorso è continuato nella sala chiamata “Materie in viaggio”, dove
erano esposti gli oggetti che venivano scambiati anticamente, trattando
lo sviluppo che hanno avuto le civiltà grazie all’espansione del commercio;
con il commercio infatti non si sono scambiate solamente merci, ma si
è potuto intrecciare relazioni con diversi popoli, anche molto lontani, e
portare la cultura di una civiltà in un’altra area geografica.
Successivamente nella sala dei “Saperi” sono state mostrate molte
invenzioni e tecnologie di quel tempo, come ad esempio l’uso del metallo,
la scoperta dell’agricoltura, la ruota, ecc.
La quarta sala riguardava i “Linguaggi comuni del potere”. Qui saltava
molto all’occhio il corredo funebre di un principe, seppellito con molti
oggetti che rappresentavano la sua forza ed il suo potere. C’erano inoltre
molti oggetti usati per il combattimento (asce, spade, scudi, ecc.), utili
per indicare anche il potere comunicativo delle armi, e quindi vari monili e
ciondoli che rappresentavano il potere e la ricchezza, nonché la ricerca del
lusso da parte della donna dei ceti sociali più alti.
L’ultima stanza visitata è stata quella della “Comunicazione”. Qui la guida
ha consegnato agli alunni un foglio con delle indicazioni (azioni) e loro
hanno dovuto scrivere l’oggetto corrispondente (ad es. scrittura = stele),
stabilendo relazioni tra passato e presente.
L’iniziativa è stata molto utile, interessante ed apprezzata, per il fatto
che tutti gli studenti hanno appreso informazioni che non conoscevano;
inoltre, l’uscita è stata resa più interattiva grazie alla presenza di una
giovane guida che ha saputo coinvolgere la classe, grazie agli esercizi
da lei proposti, come per esempio cercare nella mostra un reperto che
rispondesse alle caratteristiche date. È stata un’uscita davvero educativa
che consiglio alle classi che non ne hanno avuto l’opportunità.
Luigi Graniero, 2^A sc. app.
La 2 A e B del Liceo delle Scienze Umane sono partite per andare a vedere la
mostra “Le Grandi vie delle Civiltà”, esposta nel Castello del Buonconsiglio.
Con l’aiuto di due guide e sempre accompagnate dai rispettivi professori, le
classi hanno visitato un’esposizione di testimonianze archeologiche, provenienti da circa 72 musei (italiani ed esteri), costituita da circa 800 reperti.
Questi erano esposti in diciotto sale decorate a tema, che raccontano gli
scambi commerciali, i contatti e le relazioni tra le antiche civiltà, i quali hanno
comportato il loro sviluppo e la trasmissione e lo scambio di culture diverse.
Questa grande mostra archeologica ha spinto le classi a riflettere sugli
incontri e scontri di civiltà che, sia nell’antichità ma anche nel mondo moderno, hanno determinato l’affermarsi di vari popoli, linguaggi e culture.
Le ragazze e i ragazzi hanno scoperto i percorsi, intricati e sorprendenti,
delle materie prime, delle conoscenze, degli stili di vita e delle credenze
magico-religiose delle antiche civiltà.
Una giornata davvero interessante e piena di viaggi temporali per queste
fortunate classi.
Federica Pisoni, Leonardo Zanoni.
Incontro di alcune classi prime con lo scrittore Karim Metref. Il
resoconto e una succulenta intervista
Il giorno 11 novembre il liceo Maffei ha avuto l’onore di ospitare lo scrittore cabilo Karim Metref, il quale è stato insegnante d’arte ed educatore.
Le classi coinvolte in questo progetto (quattro classi prime) hanno letto
uno dei suoi romanzi di maggiore importanza, “Tagliato per l’esilio”.
Karim, durante l’incontro in aula magna, ha rivelato che inizialmente le
sue intenzioni non erano quelle di scrivere un libro, bensì dei brevi racconti
da inserire in una raccolta di storie.
L’editore, però, dopo averli letti, lo ha convinto a pubblicare un libro tutto
suo, che è andato a ruba ed è già prevista una ristampa.
Ma il libro di cosa parla? “Tagliato per l’esilio”, affronta la tematica dell’esilio: alcune sono storie reali, che Metref ha vissuto sulla propria pelle, altre
sono storie che ha sentito o leggende che, tramandatesi di generazione in
generazione, sono arrivate anche a lui.
Ha anche raccontato la lotta per l’indipendenza del suo paese dalla Francia
e l’importanza di un simbolo, che rappresenta la lettera Z, che significa
protezione e che nell’alfabeto berbero è la lettera centrale dei Cabili.
Quando lui era piccolo, chi indossava quel simbolo veniva arrestato; lui lo
Aaron Portugheis, Lea Petruccello, Edoardo Fabbri 1B scienze applicate
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Z COME ESILIO
ha disegnato migliaia di
volte nella copertina del
suo libro, per dimostrare
di aver conquistato il
diritto all’indipendenza.
È dal 1998 che Metref
vive in Italia, l’ha
preferita alla Francia e
alla Germania, non per
motivi economici, bensì
per motivi culturali: gli
piaceva la lingua, la storia, ma non sa se adesso,
dopo 13 anni, rifarebbe
quella scelta.
I suoi libri sono tutti tradotti in italiano, anche
se inizialmente alcuni racconti erano scritti in berbero.
“Bonsai”, l’ultimo capitolo del libro, tratta di una vicenda autobiografica,
raccontando il suo arrivo in Italia e come si sia fatto coraggio grazie ad
una pianta bonsai sopravvissuta tra polvere e sporcizia. Il finale è molto
simpatico, in quanto il protagonista scopre che in realtà la pianta è di
plastica!
Nelle ultime parti del libro sono presenti espressioni forti, in particolare
“Tragedia di una passione”, Metref utilizza termini molto pesanti riguardo
le donne. Le studentesse del Maffei hanno potuto tirare un sospiro di
sollievo non appena Karim ha comunicato che non è lui ad avere questi
pensieri, bensì il protagonista della vicenda narrata.
Non gli manca la “cultura algerina”, pur non rinnegando le sue origini.
Ha inoltre affermato che la cultura di un paese viene imposta da piccoli,
ma poi, crescendo, è importante coltivare un’accesa capacità critica e una
lucidità tale da poterla cambiare, se quella cultura non ci rispecchia.
Era piacevole ed interessante ascoltarlo: per ben due ore siamo stati attenti e partecipi e Karim Metref ci ha fatto i complimenti per come abbiamo
“resistito” a questo incontro.
Grazie, Karim Metref, il tuo incontro ci ha arricchito e fatto riflettere.
19
novembre
INTERVISTA A KARIM METREF
La prima frase del suo libro è “Sono nato in esilio sulla terra
dei miei avi”. Come mai l’ha scritta? Come si può sentirsi esule
nella propria terra?
Solitamente quando sentiamo la parola “esilio” pensiamo ad una persona
che è stata costretta ad andarsene dalla sua terra natale per fattori differenti. Questa è l’idea che abbiamo tutti di una persona “esule”. Ma riflettendo su questo aspetto mi sono accorto che l’esilio non è solo questo: a
volte puoi sentirti esule nella terra dove sei nato e dove sono vissuti i tuoi
genitori e i tuoi antenati, ma puoi ritrovarti a casa tua in un altro luogo.
Ti senti diverso, la gente ti tratta differentemente e non vivi bene. In
seguito vai in un altro posto e ti senti più libero. Io mi sento più esule in
Algeria che in Italia. Qui in Italia conosco più gente che condivide le mie
idee di quanta ne conoscevo in Algeria.
Il suo popolo conosce il suo libro “Tagliato per l’esilio”?
Alcune persone sì, altre no. Non sono un autore conosciuto a livello
internazionale; scrivo in particolare per il pubblico italiano e ho regalato
qualche copia del libro ad alcuni miei parenti e amici, ma come oggetto
ricordo, perché ovviamente non sanno leggere la lingua italiana.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Come mai ha scelto di venire proprio in Italia?
Non ho proprio scelto. Quando mi sono spostato dall’Algeria in Europa,
potevo anche decidere di andare in Germania o in Francia, ma sono
arrivato in Italia. La preferivo alle altre nazioni, non per motivi economici,
bensì culturali: mi piaceva la lingua, la storia e in più c’erano persone che
la pensavano come me e che capivano il mio punto di vista, più di quante
ce ne fossero nel mio paese.
20
A Lei manca il suo Paese?
No, perché per me l’Algeria non esiste, è solamente un concetto astratto:
con la mia maturazione sono giunto alla conclusione che le nazioni si trovano solamente sulle carte geografiche, ma nel futuro potrebbero anche
scomparire o cambiare nome. Le entità vere, così come il mio paesino di
montagna, sono le cose che rendono una nazione concreta. Dell’Algeria a
me mancano i miei parenti, mia madre, i miei amici, i monti della Cabilia e
alcuni aspetti della tradizione del mio popolo.
Cosa rappresenta l’immagine sulla copertina del Suo libro?
Come potete notare, all’interno ci sono molti disegni, perché questi
racconti li ho scritti a mano fino al 1998. I quaderni in cui avevo scritto i
vari testi erano pieni di scarabocchi e simboli. Quando stavo lavorando con
l’editore, lui ha visto i disegni e mi ha proposto di utilizzarli per il libro. Uno
di questi disegni è quello sulla copertina; l’ho fatto mentre venivo in Italia.
All’interno del disegno si possono vedere piccoli segni che sono il simbolo
della mia terra.
Nei suoi racconti si parla spesso di giuramenti e di onore: Lei ha
mai infranto un giuramento?
Penso di sì; io sono di una generazione per cui la sacralità del giuramento
non è più così importante e questo lo considero più un peccato che una
fortuna: infatti, una volta ci si poteva fidare di più delle persone, perché le
promesse andavano sempre mantenute, altrimenti non si sarebbe più stati
rispettati; quindi, ad esempio, non si sarebbe mai potuto dire a vanvera:
“Giuro che ti ammazzo!”
Quali sono, dunque, i doveri di un Cabilo oggi, e quali erano
una volta?
Adesso i codici tradizionali li rispetta chi vuole, non sono più obbligatori
come una volta. Ci sono alcuni aspetti che sono rimasti invariati anche
al giorno d’oggi (come il rapporto con gli altri e il modo in cui parli in
pubblico), ma cambiano molto velocemente per ragioni economiche e
demografiche.
Vi racconto un episodio per farvi capire meglio: quando ero piccolo c’era
l’usanza che se uno costruiva una nuova casa per la sua famiglia, tutto il
paese veniva a dare una mano sia a scavare le fondamenta che a mettere il
tetto fatto di tronchi e rami degli alberi. Oggi questa usanza è rimasta solo
nel momento in cui si cola il solaio della casa: è un lavoro duro (soprattutto
quando non ci sono mezzi) e deve essere fatto tutto in una giornata. Così,
quando ancora vivevo lì e qualcuno doveva fare questo lavoro, tutto il
villaggio andava ad aiutarlo: si lavorava tutti insieme finché il solaio non
era terminato. Adesso al mio paese non ci sono più giovani in forze, ma
solo anziani e qualche bambino, così è necessario chiamare degli operai per
avere degli aiuti. Tutto cambia di continuo: la globalizzazione, la modernità,
il cambio di sistema politico; dunque i doveri di un cabilo, come quelli di un
algerino, sono dettati dalle leggi dello Stato e non più dalla comunità.
Ci ha colpito molto il racconto “Tragedia della passione”,
perché utilizza parole molto forti contro le donne. A questo
proposito, vorremmo sapere qual è la Sua opinione riguardo
alla donna.
Sicuramente le prime righe di questo racconto attirano l’attenzione. Il
protagonista del libro non sono io, per questo non gli ho messo in bocca le
mie parole, bensì le sue; il racconto non esprime il mio pensiero nei confronti della donna, ma segue il pensiero del personaggio. Quella narrata è
la visione della donna secondo quell’uomo.
Infatti se avete notato, mentre sta per morire, l’uomo si rende conto
dell’assurdità dei suoi pensieri, ma ormai è troppo tardi!
Quali sono state le più grandi difficoltà nello scrivere il libro?
Sicuramente ci sono state le difficoltà, anche se non molto grandi. Le
maggiori sono quelle linguistiche; i racconti che formano il libro erano
scritti in berbero-cabilo e ho dovuto tradurre ogni racconto in italiano,
cosa assai difficile perché ci sono molti modi di dire e molti proverbi che
non si possono interpretare.
Come ha vissuto le recenti sommosse in nord Africa?
Con un misto di paura e di speranza. Da una parte uno ha paura perché un
disordine così grande in un paese può portare a un peggioramento o ad
un bagno di sangue, dall’altra però è anche positivo perché può portare ad
un miglioramento. Io so com’è la situazione in quei posti e non può andare
avanti così. Il fatto che i giovani si alzino e comincino a protestare crea in
me una grande speranza, perché questi giovani che noi pensavamo non
avessero più ideali, si sono alzati e ci hanno dato una buona lezione.
Quale tipo di lettore vuole sensibilizzare con il libro “Tagliato
per l’esilio”’
Non ho pensato a un pubblico preciso, l’ unica parte del libro che è stata
pensata per un pubblico che non conosce le tradizioni della Cabilia è
quella iniziale, dove racconto della cultura berbera. Ho realizzato anche
uno spettacolo teatrale, durante il quale ho approfondito principalmente il
mio rapporto con i valori e la cultura dell’Algeria.
Com’era il rapporto con Suo nonno?
Ero molto legato a lui e ho imparato molte cose dai suoi atteggiamenti.
Mi ricordo che quando ero piccolo e mi sedevo con lui ed altri vecchietti,
loro ridevano dei miei discorsi perché sostenevano che usavo dei termini
profondi e complicati, che avevo appunto imparato da mio nonno e che
non tutti i bambini della mia età usavano. Ho avuto una bella infanzia,
fatta di cose semplici ma concrete, che hanno reso ogni minuto della
mia fanciullezza immensamente felice, un paradiso. Vorrei poter tornare
indietro.
Gli insegnamenti più grandi però li ho capiti solo dopo essere diventato
adulto. La filosofia di vita di mio nonno era semplice: sosteneva che è
meglio dire le cose con sincerità e senza peli sulla lingua, anche se a volte
è più rischioso, piuttosto che far finta di essere d’accordo con tutti.
Chiara Zucchelli, Eleonora Miorelli, Eleonora Favaro, Giuseppe Di Gregorio
1B scientifico.
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ANNUARIO 2011/2012
Lei che è anche educatore, vede i ragazzi più sensibili alle
varie culture o c’è sempre una sorta di diffidenza verso l’altro?
Dipende dai ragazzi, dai luoghi, dalle scuole. Noi tutti abbiamo un pregiudizio, soprattutto nei confronti di quelli che non conosciamo. Per esempio,
mio padre ha una fissazione, cioè che gli occidentali e i francesi non siano
brava gente, però d’altra parte ha degli amici francesi che considera delle
brave persone.
In questi 15 anni vissuti in Italia, ho visto diffondersi molti pregiudizi, ma
quando vado nelle scuole vedo che i ragazzi non hanno pregiudizi, ad
esempio sui cinesi, visto che il loro compagno è cinese. Però è aumentato
il livello del razzismo tra i giovani. Una volta si iniziava molto spesso a
parlare dicendo “Io non sono razzista però..”, adesso invece si dice più
spesso “Io sono razzista perché...”. Questo è dovuto anche alla stampa e
alla politica.
21
novembre
UNA COLLETTA
PER NON IGNORARE
I FANTASTICI... TRE
Anche quest’anno alcuni ragazzi dell’istituto hanno partecipato al progetto che prevede di donare parte della propria spesa
a chi ne ha bisogno
Il 30 novembre, festa di S. Andrea, i nostri fantastici Juniores Daniele
Crò, Lorenzo Marocchi e Andrea Zambotti, accompagnati dalla prof.ssa
Mara Romani, si sono battuti per la conquista di un posto di prestigio sul
podio alla fase provinciale di tennis tavolo dei Giochi Sportivi Studenteschi svoltasi al Centro Sportivo “Vela” di Trento. Dieci gli Istituti Superiori
partecipanti. Dopo la delusione iniziale per la notizia dell’assenza di uno
dei componenti della squadra del Liceo, i nostri ragazzi non si sono persi
d’animo e hanno giocato con determinazione e grinta riuscendo a vincere
quasi tutte le partite. Sono riusciti così a conquistare il terzo posto dietro
all’ I.S. “Buonarroti” di Trento e all’I.S. “Curie” di Pergine Valsugana.
Alla stessa manifestazione, due giorni prima, gli allievi Matteo Albertani,
Alessandro Bettoglia, Edoardo Fabbri e Michele Facci, accompagnati dal
prof. Paolo Stoppini, si sono sfidati a colpi di racchetta rientrando in un tabellone che rappresentava 14 squadre degli Istituti Superiori del Trentino.
L’esperienza è stata positiva per i nostri ragazzi anche se non sono riusciti a
raggiungere la finale.
Il 26 novembre il liceo Andrea Maffei ha aderito, come già l’anno passato,
al progetto “Colletta alimentare”: si tratta di una iniziativa a livello nazionale che invita le persone a “fare la spesa per chi è più povero”.
Durante questa giornata, presso una fittissima rete di supermercati
coinvolti su tutto il territorio nazionale, ciascuno può donare parte della
propria spesa per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà.
L’ iniziativa è alla sua XV edizione e, nel corso degli anni, ha visto la
partecipazione di molte persone sia come volontari sia come donatori:
quest’anno più di 130.000 volontari, di cui più di 40 del nostro istituto,
hanno contribuito ad assistere 1,4 milioni di persone in oltre 8000 strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare.
Nonostante la crescente crisi economica, si è calcolato un aumento del 2%
del ricavato rispetto all’anno 2010, grazie ai volontari che hanno partecipato numerosi, motivati, con grinta, e anche alla generosità e sensibilità
della gente desiderosa di cercare di aiutare i più poveri facendo qualcosa
nel proprio piccolo: questo dimostra che la solidarietà rappresenta ancora
un valore nel quale moltissimi credono con fermezza.
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Elisa Casari, Giulia Mazzola (IIA sc)
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Terzo posto ai campionati provinciali di tennis tavolo per la
nostra squadra juniores maschile
L’ANNUARIO
È MAGGIORENNE
Presentata la diciottesima edizione del volume: molte le
novità, dal formato al colore
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Il 17 dicembre 2011 è stata presentata la diciottesima edizione dell’Annuario, volume destinato alle famiglie degli studenti in cui sono state raccolte come di consueto le testimonianze più significative dello scorso anno
scolastico. Grandi novità in occasione del raggiungimento della maggiore
età: oltre al formato, tornato quello delle origini, anche la grafica, con
l’adozione del colore in sostituzione dell’obsoleto bianco e nero.
Nel corso della cerimonia sono anche stati premiati gli studenti che al
recente esame di stato si sono distinti con il massimo dei voti (Schmidt
Liliana Michaela, Mieli Samantha, Berti Beatrice con lode, Lutricuso Erika,
Bertamini Luca con lode, Perini Thomas, Santorum Andrea, Sbarberi
Michela, Messelodi Daria, Macaluso Elia, Tonelli Marta) e sono state
assegnate le borse di studio che ogni anno il liceo mette a disposizione
dei ragazzi più meritevoli: la borsa intitolata a Tiziana Portella è andata
ad Arianna Montagni e Michela Sbarberi, quella intitolata ad Alvise Fox
a Martino Ischia e quella ad Enrica Piovana Canestrini a Marzia Daldoss e
Ilaria Colò.
Il tutto con la ‘benedizione’ degli assessori rivani Flavia Brunelli e Renza
Bollettin e del presidente del consiglio comunale di Arco Vilma Remondini,
che per l’occasione hanno confermato il massimo impegno delle amministrazioni locali a sostegno delle politiche scolastiche del territorio.
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DIECI X DIECI = DIARIO PORTE APERTE
PER I PIù PICCINI
Dieci settimane. Dieci temi. Decine di pagine. Un’esperienza
unica e indimenticabile
Tutto è partito all’inizio di ottobre di quest’anno, quando la nostra
professoressa di lettere, Daniela Mannarini, ha iscritto la nostra classe ad
un’iniziativa coordinata dall’ IPRASE: il “Diario focalizzato”.
Da quel momento, ogni giorno abbiamo dedicato qualche minuto del
nostro tempo per scrivere una pagina in quello che, da anonimo quadernetto, è diventato il nostro diario.
Dovevamo solo aprire il nostro cuore e lasciar volare la fantasia!
All’inizio è stata dura: non tutti amano scrivere!
Ma dice il proverbio: “Chi disprezza compra!”. Infatti, alla fine, anche chi
avrebbe bruciato il quadernetto o ne avrebbe fatto aereoplanini ci ha preso gusto. Chi all’inizio scriveva una paginetta scarsa è arrivato alla soglia
delle tre, chi pensava che non sarebbe mai arrivato alla fine del primo
quadernetto ne ha terminati due!
Tutte le esperienze si apprezzano vivendole; l’importante è mettere
passione in tutto quello che si fa, a partire dalle piccole cose.
Diario dello sport, diario delle risate, diario degli abbracci, diario di chi le
spara grosse... temi bizzarri, stimolanti, curiosi!
Ogni settimana abbiamo dedicato un’ora di lezione per fare il punto della
situazione: leggere qualche pagina in classe, commentarla e correggerla
insieme... un tempo per scambiarci le opinioni, condividere degli spunti e
darci dei consigli!
Un’ora alla settimana che ci ha fatto capire l’importanza e il valore di
questa esperienza!
Lasciare un segno sulla carta, scrivere di noi, disegnare un’emozione non
è banale!
L’invito (e la promessa) è quello di non abbandonare del tutto questo
diario: può rimanere per noi come un amico, un compagno discreto a cui
affidare le nostre avventure!
Eleonora Miorelli
1 B scientifico
Anche quest’anno i ragazzi di terza media hanno potuto assaporare l’atmosfera che si respira nei nostri corridoi
Anche quest’anno il nostro istituto ha rinnovato l’appuntamento con gli
studenti di terza media alle prese con l’orientamento e, come da copione,
non è mancata la presenza di alcuni volenterosi liceali. Per l’occasione si
sono allestiti tutti i laboratori del secondo piano. I nostri tecnici si sono
occupati delle aule di arte e di fisica, mentre gli studenti si sono destreggiati fra esperimenti di chimica e presentazioni di biologia. Tre ragazzi del
recentemente nato liceo delle Scienze Applicate hanno dimostrato nei fatti
quanto giovino all’apprendimento delle competenze scientifiche 4 ore di
scienze naturali dal primo anno (5 nel triennio!). Con aria disinvolta, come
se si trovassero nel salotto di casa propria, hanno adoperato becher, pipette e cappa aspirante, lasciando di gesso studenti e genitori. Contemporaneamente nell’aula di biologia i rappresentanti degli indirizzi scientifico e
classico si facevano bastare un proiettore di immagini per intrattenere le
folle di curiosi. Gli studenti di prima classico si sono occupati di botanica, i
ragazzi di quarta scientifico di sistematica e biologia e infine la terza classico ha presentato il programma di geologia e scienze della terra. Con una
buona partecipazione dei ragazzi e soprattutto dei genitori, si profilano
numerose iscrizioni al nostro istituto per il prossimo anno!
Laura Santini
Convincente esordio letterario per Giacomo Soraperra, studente del nostro liceo con il pallino del romanzo
Un giovane autore al suo esordio stupisce il lettore con la sua storia e il suo
stile. Un libro avventuroso, eppure filosofico. Stupefacente come uno dei
miglior film d’azione; violento ma dolce allo stesso tempo. Tre fazioni: i
Rivoluzionisti, al servizio del bene, gli Unionisti, attaccati al proprio potere
e relativi privilegi, e i Black Shadow, terribili ombre... Grandi battaglie,
scontri epici, armi letali e colpi di scena si susseguono con ritmo, creando
tensione. L’ansia viene però spezzata da descrizioni poetiche e da riflessioni
sull’umanità e il senso della vita. Battute salaci e dichiarazioni d’amore.
Suspense, emozioni e sorrisi suscitano i personaggi di questa vicenda. Carl in
particolare, il protagonista in assoluto, è avvolto in un alone di mistero, che
solo alla fine sarà svelato...
Questo recita la quarta di copertina del suo ultimo libro. Lui è Giacomo
Soraperra, piacevole sorpresa di questa fortunata stagione letteraria del
nostro liceo. A seguire una breve intervista all’autore del romanzo «Per i cieli
di Liberta. L’alba e la bambina».
Brevemente, di cosa parla il tuo libro?
La storia è ambientata nel 2139. In seguito ad una crisi interna il governo
del WMG, che comprendeva tutte le nazioni della Terra, ha visto la scissione di molti stati che si sono uniti nel Revolution, un’organizzazione che
ha come obiettivo l’eliminazione totale del WMG, che ritengono corrotto
e ingiusto. La guerra è iniziata da molti anni, il conflitto è in una fase di
stallo.
Il protagonista è Carl, un ragazzo di ventisette anni che entra a far parte
della squadra speciale Fenice. Coi suoi compagni partecipa alle battaglie
più importanti del 2139. Le scene di guerra occupano buona parte del
romanzo, ma esso risulta infine incentrato sull’analisi delle personalità dei
vari personaggi, cosicché si possono trovare brani filosofici e di riflessione
profonda, accanto al mistero del passato di Carl e sulla sua “missione” non
ancora compiuta, che lo vede legato a generali e uomini importanti, e
all’identità di una bambina salvata dall’incendio di Mosca.
Quand’è che hai iniziato a scriverlo e quali sono state le tue fonti
di ispirazione?
Avevo 12 anni quando provai a scrivere il primo capitolo, ma il file andò
perso e abbandonai il progetto. Lo ripresi solo due anni dopo perché trovai
il mio migliore amico: attraverso il confronto e mettendoci d’impegno,
dopo due anni e mezzo il mio libro era pronto. Dopo un anno e mezzo
di revisione e burocrazia la pubblicazione è avvenuta nel novembre di
quest’anno.
L’ispirazione l’ho tratta da me, nel senso che... Siamo figli della nostra
epoca: il Signore ci ha graziato con un periodo di pace per l’Europa, ma
l’eco della guerra, sia la Seconda Guerra Mondiale sia la Guerra Fredda, sia
le notizie provenienti
da tutto il mondo
che parlano di
attacchi terroristici
e conflitti che a noi
sembrano lontani, per
quanto in realtà siano
vicinissimi; volevo
però ricordare ad una
gioventù che, non so
come, sembra sentire
una sorta di “nostalgia” per la guerra, ai
soldati che sognano
la carriera di soldato,
che ciò che sognano è
l’Inferno, l’atrocità, il
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ANNUARIO 2011/2012
PER I CIELI DI LIBERTA
Perché hai scelto il titolo “Per i cieli di Liberta”?
Ho pensato che dovesse contenere un nome proprio e un’indicazione
simbolica che riuscisse a racchiudere in sé l’intera trama: Liberta è la
capitale del Revolution, dunque i suoi cieli, nei quali si staglia l’immensa
torre della città, raffiguravano al tempo stesso gli ideali dei suoi abitanti
e un’ideale di libertà, perché il cielo è senza limiti. “L’alba e la bambina”
indica che è il primo libro di una serie, e focalizza l’attenzione sui due
personaggi chiave: Eos, che in greco antico significa Alba, e la bambina
salvata durante il bombardamento di Mosca.
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LICEO “ANDREA MAFFEI”
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delitto privo di motivi. La guerra è il punto più basso raggiunto dall’umanità, non c’è niente di eroico nell’omicidio, nel genocidio, nei massacri. Le
menti dei soldati non sono lucide come nei film e nei libri, sono devastate,
se riescono a tirare avanti è perché hanno ucciso i loro sentimenti o perché
non si rendono ancora conto di cosa stanno facendo. Questo penso, e per
questo ho deciso di parlare di guerra nel mio libro.
Qual è il tuo libro preferito?
Il mio libro preferito è in assoluto “Il Signore degli Anelli”, lo rileggo
almeno una volta l’anno. Ritengo che sia una delle opere più grandi mai
composte per più motivi: la trama è complessa e studiata in ogni dettaglio, con particolare attenzione sul fattore “tempo”, per cui risulta anche
verosimile; le descrizioni sono così dettagliate e ben riuscite che il lettore
immagina perfettamente cosa l’autore abbia in mente. Nella mente di chi
legge si delinea un paesaggio che sembra di vedere coi propri occhi; i personaggi hanno ognuno una propria personalità anch’essa ben delineata
e verosimile, perfettamente in correlazione col loro “grado” sociale; il tipo
di scrittura è scorrevole e armonioso, la narrazione non risulta pesante
sebbene l’opera sia lunga. Seguono i libri di Valerio Massimo Manfredi, che
apprezzo particolarmente per lo stile: le scene d’azione sono descritte con
particolari; sebbene durino più pagine, risultano rapide come se delineate
in poche righe; la narrazione è scorrevole e i personaggi ben delineati. Il
mio stile descrittivo che cerca di far visualizzare le azioni come “scene di un
film”, l’ho preso da lui.
Questi due libri mi hanno ispirato per scrivere il primo libro. I classici che
sto leggendo adesso, fra cui “Le città Invisibili” di Calvino e “La coscienza di
Zeno” di Svevo, mi serviranno per meglio delineare le personalità e i brani
filosofici nei prossimi libri.
Come sei riuscito a pubblicare il tuo libro?
Una volta finito il libro, non avevo effettivamente idea di come farlo
pubblicare. In mio soccorso è venuta la persona che più mi ha sostenuto
e tutt’ora mi sostiene: mia madre. Vedendo in televisione una pubblicità
della casa editrice Albatros di Roma, che faceva selezioni di opere prime,
mi ha suggerito di spedir loro il romanzo. Ne sono seguiti sei mesi di
revisione, poi ho inviato la bozza. Un mese dopo, una lettera mi informava
che il romanzo era stato accettato. A quel punto, un anno dopo, concluse le
questioni burocratiche, ho trascorso altri sei mesi in revisione e ho passato
l’estate di quest’anno a revisionarlo con l’editor della casa editrice. Trascorsi altri due mesi, all’inizio di ottobre, mi sono arrivate le casse con le prime
copie del romanzo. Ora è disponibile (su ordinazione) online e in libreria.
Cosa rappresenta per te la scrittura?
Scrivere per me è vivere un’altra vita. Mentre le parole fluiscono veloci sulla carta si è trasportati in un altro mondo e per un momento non si è più la
singola persona reale, ma altre cinque, dieci, un intero popolo, e non si è
più nella propria casa, ma in ogni angolo del pianeta, in luoghi sconosciuti
e altri lontani centinaia di chilometri, in quel momento si vive della vita di
un altro e come in questa, gli eventi si susseguono senza sosta e secondo
una loro logica. In questo modo, mentre lo scrittore compone la trama
fluisce dal suo stesso essere indipendentemente da ogni schema, segue
il percorso tracciato dalla mente dell’autore, ma è lei che decide quando
esondare e quando scavare l’argine con più forza, e infine quando sfociare
nell’oceano. In questo modo, le esperienze dei personaggi si sommano alle
mie e le mie alle loro, così che entrambi cresciamo e capiamo qualcosa in
più di come funziona questo mondo.
Stai già lavorando al seguito?
Sì, sono al penultimo capitolo del secondo romanzo, il sequel del primo.
Per quelli a cui il primo è piaciuto o che hanno intenzione di leggerlo, sappiano che il due è molto diverso, perché io sono maturato nel frattempo,
e quindi troveranno ancora più guerra, violenza cruda e descritta senza
censure, storie di vite distrutte e ricostruite, filosofia e pensieri e un dolce
amore che lottano contro un mondo in rovina, e soprattutto un protagonista sempre diviso fra ciò che il suo rango impone e un cuore che comincia
a cedere, di fronte ad un’oscurità troppo grande.
La tua citazione preferita?
È di Delior il Triste, capo dei BS, tratta dal quinto capitolo della terza parte
del romanzo: “Come queste acque siamo sporchi dei peccati commessi da
altri che ci hanno spinti ad eseguirli, e saremo purificati solo quando la
fonte scatenante del caos e della rovina sarà scomparsa, quando noi saremo gli unici rimasti in questo mondo. Ognuno allora sarà libero e pulito. Io
me ne andrò lontano e sparirò fra le onde, corrente dimenticata da tutti e
dimentica di ogni cosa, ombra che vaga nell’infinito.”
Ines Gitzoller
MANCA SOLO UN VERSO
A QUELLA POESIA...
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Il racconto fotografico della celebrazione della
Giornata della Memoria
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gennaio
ROMINA ALLA HAYDN
A solo 14 anni una maffeiana è riuscita a mettersi in evidenza
al pianoforte nella celebre orchestra
insegnante di tedesco, dalla quale ha ereditato l’indole musicale (il nonno
materno era direttore d’orchestra), quanto dalla parte del papà, medico
siciliano ed amante del bel canto.
E sono proprio mamma, papà e sorella i primi fans di Romina, quelli che, a
costo di salti mortali, sostengono la loro beniamina e cercano di far combaciare la vita familiare con i suoi nuovi impegni: anche se non è facile, è
sicuramente una bella soddisfazione per tutti. E poi, di lei, bisogna dire
che è una tipa coi piedi per terra.
«Ai concorsi ed alle audizioni ero tranquilla - confessa Romina - perché ero
convinta di non avere possibilità di vincere. Ci ho messo però tanto impegno, costanza e buona volontà. Un po’ come a scuola. Suono per piacere,
per pura passione e quando smetto di fare i compiti, mi metto al piano».”
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Un articolo sul quotidiano ‘L’Adige’ del 28 gennaio, a firma di Paola Malcotti, ha messo in primo piano una nostra studentessa. Eccolo.
“Ha solo quattordici anni, l’arcense Romina Fonti, ma vola già molto in
alto. O meglio, a volare, sono le sue mani, sui tasti del pianoforte. Ed è
proprio grazie all’amore per la musica, coltivato con tanto impegno, che la
giovanissima pianista è approdata all’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento,
laddove mai prima d’ora una musicista di 14 anni era arrivata. Cinque le
date nel programma di febbraio cui Romina Fonti è stata convocata per
prendere parte ad altrettanti concerti per pianoforte ed orchestra sotto la
direzione del Maestro Stephen Lloyd, previsti in tutta la regione.
Romina Fonti frequenta il primo anno del Liceo linguistico “Maffei”.
Nata a Riva nel 1998, fin dall’età di 5 anni si dedica allo studio del pianoforte presso la Scuola musicale di Arco, sotto la guida del Maestro Enrico
Toccoli. Dal 2008, quindi a soli 10 anni, la giovane pianista viene ammessa
al Bonporti di Riva ed ai corsi di perfezionamento con il Maestro Antonio
Tarallo.
Durante gli studi si esibisce in concerti e manifestazioni proposti dal
Conservatorio di Riva e di Trento, sia come solista che con formazioni
cameristiche, portando a casa più di una vittoria a prestigiosi concorsi
nazionali di musica.
Ma è il 2010 l’anno della consacrazione: dapprima una selezione per
l’orchestra del Conservatorio di Trento, quindi un’audizione indetta dalla
Haydn. Nella quale Romina eccelle tra altri pianisti più «vecchi» di lei.
Il segreto di un così precoce successo? Quello della grande passione per la
musica ed il pianoforte che da sempre l’accompagna. Sì perché per Romina, suonare non è un peso o un’imposizione dettata dai genitori, nessuno
deve dirle di esercitarsi: suonare è divertimento.
Cosi come per la sorella maggiore, Mirella, pure lei pianista, pure lei
studentessa al “Maffei”. E poi c’è l’educazione musicale con cui Romina è
cresciuta, il dna familiare, tanto dalla parte della mamma, austriaca ed
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SARCA, UNO SCRIGNO
DI INFORMAZIONI
Alla ricerca di tutte le testimonianze che rendono unico il
nostro territorio
I fiumi hanno sempre svolto un ruolo importante in qualsiasi territorio. Lo
trasformano, garantiscono energia e materiali per le diverse attività; crea­
no condizioni opportune per l’insediamento di civiltà, fornendo acqua e
cibo. Inoltre i fiumi aiutano a smaltire i rifiuti delle attività umane, ma con
il prodursi di processi di accentramento della popolazione è aumentata la
quantità di scarichi che confluisce nei corsi d’acqua e si è diversificata la
composizione di quest’ultimi.
Un aspetto distintivo della nostra epoca è rappresentato dal degrado della
qualità degli ambienti acquatici. Molteplici sono le sorgenti di inquinamento delle acque: scarichi provenienti da processi industriali, fognari
urbani o acque di di scolo dei terreni agricoli e molte altre ancora.
Il nostro liceo da anni monitora il fiume Sarca con analisi chimiche. L’ibe
(indice biotico esterno), grazie al rilevamento di diversi organismi acquatici, ci permette di determinare la “salute” delle nostre acque: maggiore è la
quantità di specie presenti e migliore sarà la qualità dell’acqua. Nel nostro
caso, sono state trovate comunità relativamente ricche di unità sistematiche come Efemerotteri, Crostacei, Irudinei, Ditteri. Numerosi i Tricotteri.
Dunque possiamo affermare che il fiume Sarca è un ambiente leggermente inquinato o alterato, poiché sono state ritrovate in grande quantità
specie molto resistenti all’inquinamento, ma anche una minoranza di
specie sensibili ad esso.
Sapevate che grazie alle diverse specie di uccelli si può risalire alla biodiversità di un luogo?
Può sembrare strano, ma solo prendendo in considerazione la presenza dei
picchi in un determinato luogo, si può risalire a informazioni fondamentali
sull’ambiente dove essi sono presenti, per esempio i nidi che loro creano
possono essere poi riutilizzati come tane di ghiri, scoiattoli e altri tipi di
animali che altrimenti non saprebbero dove vivere.
Anche i rapaci sono un ottimo indicatore della biodiversità dato che, grazie
al loro bolo, cioè il loro “vomito”, nel quale sono contenute quelle sostanze
che non possono digerire (ossi, pelo, piume..), si può risalire al tipo di
rapace, ma anche a cosa ha mangiato. Mattia Frioli e Santiago Donati
TERZO TEMPO,
GENOCIDI E TRAGEDIE
progetto: le guardie erano diventate violente nei confronti dei prigionieri
ed erano ormai fuori controllo. Legato a quest’ultimo esperimento abbiamo visto il film “The Experiment” di Paul Scheurig del 2010”.
Quest’assemblea è stata un’occasione importante per aiutarci a guardare
con maggiore consapevolezza ed apertura ai problemi del mondo.
Marta Tomasi, Paola Sartorelli e Matilde Venturini
Durante l’assemblea studentesca discussione sulle vicende più
tragiche degli ultimi decenni
SBRONZI ED
EMBRIAGHELLE SOTTO
CANESTRO
Grande successo per il torneo interno di basket tre contro tre
Il 28 febbraio, nella palestra del Liceo “Maffei”, si è svolto il torneo di
basket tre contro tre.
Circa sessanta gli studenti presenti in palestra, che si sono affrontati in un
torneo a girone unico dove tutti hanno “sfidato” tutti. Abbiamo assistito
a gare avvincenti e tiratissime che si sono concluse con scarti minimi. Il
torneo ha riscosso notevole successo soprattutto nella categoria allievi,
impreziosita anche dalla presenza di due ragazze, Sara Bresciani e Giorgia
Frizzi della 1^ A scientifico, che hanno dato filo da torcere ai pari età
maschi. Visto l’esito positivo sicuramente il torneo verrà riproposto dai
responsabili Prof. Bruno Calisti e Paola Parolari.
Per la cronaca il torneo è stato vinto nella categoria allievi dalla squadra
“Sbronzi di Riace” composta da Edoardo Toblini, Alessio Valenti, Federico
Chicco Spagnolli e dal capitano Andrea Danti. Nella categoria juniores
il successo è andato alla squadra “Embriaghella” composta da Lorenzo
Albertini, Federico Mascher, Yann Fadanelli e il capitano Jacopo Spezia.
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Sono stati trattati in particolare gli eventi meno conosciuti, ma non
per questo meno tragici di quelli più “famosi”; è giusto infatti ricordare
che purtroppo certe brutalità non appartengono solo al passato, ma
avvengono ancora in varie parti del mondo, spesso nell’indifferenza dei
mass-media.
Nelle varie aule dell’Istituto si è parlato degli stermini avvenuti in Bosnia,
Serbia, Africa, dei Laogai (= campi di lavoro) cinesi, dei massacri delle
Foibe, dei conflitti tra Palestina e Israele, con la possibilità di approfondire
l’argomento con la visione di film e discussioni.
Ecco due esempi degli argomenti trattati:
L’aula”I dittatori e la cultura” non prevedeva la visione di film, ma
ciononostante la discussione si è rivelata interessante: avevamo molti
argomenti di cui parlare e la mattinata è volata. Era un’aula eterogenea
per età e idee, ma siamo riusciti comunque a discutere intelligentemente
e civilmente.
Nell’aula magna si è tenuto il dibattito sugli esperimenti psicologici
svolti in tempo di guerra per osservare le dinamiche di gruppo, come
l’esperimento di Milgram (1961) e l’esperimento di Stanford del dott.
Zimbardo (1971). Il primo consisteva nel dare la consegna ad alcuni
soggetti di infliggere una scarica elettrica a una persona (un attore) in
una stanza dalla quale provenivano le sue (false) urla strazianti. I risultati
sono sconvolgenti: benché i soggetti esaminati non fossero sottoposti a
minacce fisiche o a pressione psicologica, nel 65% dei casi sono arrivati ad
infliggere la scarica più potente.
Nel secondo esperimento fu costruita una falsa prigione, dove un certo numero di persone veniva diviso in due gruppi distinti: guardie o prigionieri.
Le guardie dovevano sorvegliare i prigionieri. L’esperimento doveva durare
quattordici giorni, ma dopo solo sei il professore dovette sospendere il
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UNA MILANO
ILLUMINANTE
Viaggio della 3A scientifico nel capoluogo lombardo a caccia di
emozioni al Museo della Scienza
Il viaggio comincia all’alba di un freddo febbraio, alle prime luci di un
giorno che già di prima mattina si prevede ricco d’emozioni e di nuove
esperienze. Il clima che si prova è gioviale e frizzante: nessun muso,
nessuna brutta cera, tutti sono entusiasti di questo percorso che ci
porterà nel gioiello del Nord, Milano. Scendiamo dal pullman del quale
oramai conosciamo ogni centimetro e sibilo e veniamo così accolti nella
gran metropoli lombarda; ci raduniamo per un veloce conteggio di
feriti e dispersi davanti al Castello Sforzesco e poi in marcia verso Piazza
sulla piazza facendoci ombra, non richiesta data la brezza che infuriava,
con le sue guglie marmoree di cui avevamo solo accenni ed indizi dai
libri di testo. Ma un primo giro del centro si conclude in breve; il Museo
Leonardo da Vinci della Scienza e della Tecnica ci aspetta con i suoi
laboratori didattici. Con sconforto veniamo a sapere che siamo in ritardo
e che siamo abbastanza lontani dalla meta, ma nulla ci abbatte: la prof.
Spairani con un fare da comandante di battaglione inaugura il ritmo di
marcia e così, uniti come un solo uomo raggiungiamo, stremati, la nostra
meta, dove ironicamente aspettiamo le guide ritardatarie. L’esperienza
c’illumina, intendo alla lettera ... ci sono proposti giochi di laser, specchi e
luci colorate che ci emozionano e che, in un certo senso, ci fanno riprovare
quell’entusiasmo tipico dei bambini. Il divertimento è assicurato tanto
che ci dispiace abbandonare quel luogo ... ma i capi avevano ben altri
programmi per noi. Con la promessa di ritrovarci in Piazza Duomo per
le 16:00, le classi si dividono come nella diaspora e a gruppi più o meno
numerosi cercano un luogo isolato ove consumare l’ambito pranzo al
sacco. La visita pomeridiana è libera e così ognuno decide in base ai propri
interessi e gusti, cogliendo l’occasione che gli si prospetta davanti per
aprire il portafogli e scattare fotografie della Milano che non appare in
cartolina. Dalla moda all’arte, la città viene saccheggiata e messa a ferro e
fuoco dalle nostre orde barbariche ad un livello tale che nemmeno il Barbarossa avrebbe potuto fare di meglio e così soddisfatti torniamo al campo
base con il nostro bottino. Rimontiamo sull’autobus che fedele ci aspetta
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Duomo. L’emozione aumenta quando veniamo a sapere che la nostra
prof. di algebra è in realtà una figlia DOC della metropoli, completamente
integrata nel suo tram tram e somma conoscitrice di ogni suo meandro...
cicerone con il caratteristico accento: con passo svelto allora, oserei dire
a ritmo di bersagliere, galoppiamo di qua e di là confermando una volta
per tutte quello stereotipo sulla frenesia degli amati confratelli milanesi
. Piazza Duomo ci appare immensa, luminosa e... affollata da qualcosa
come migliaia di turisti, tutti desiderosi di vedere i suoi gioielli e la sua
magnificenza che ancora stupisce. Il Duomo, enorme, si staglia imponente
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davanti al Castello Sforzesco e ripartiamo per la Busa, mentre solamente
un tiepido sole ci accompagna e ci accarezza dolcemente. Ma le esperienze
intense di una giornata così cominciano a farsi sentire e così pure la sveglia
forzata di questa mattina presto, tanto che in molti cadono vittime di
Morfeo e si lasciano andare nel mondo dei sogni ... sempre con un sorriso
stampato sul volto. Come definire questa giornata, mi chiederete voi: una
sola parola... ILLUMINANTE.
Michele Mora, 3A scientifico
E, a seguire, l’intervista ad uno studente che ha partecipato all’uscita.
Abbiamo incontrato Jacopo Spezia e ne abbiamo approfittato per porgergli qualche domanda.
A quale argomento è collegata la visita svolta?
“La gita verteva intorno a due argomenti fondamentali, le telecomunicazioni e la luce.”
Spiegaci meglio...
“Per le telecomunicazioni ci è stata presentata la storia degli strumenti
museo più moderno, e interattivo... Invece, da sottolineare, ottima la parte
su Leonardo Da Vinci!”
Leonardo Da Vinci?
“Proprio così. Il museo è intestato a lui e a lui è stato dedicato un intero
settore al quale abbiamo dato un’occhiata: curato e allestito davvero
bene!”
Siete stati accompagnati da una guida durante le visite?
“Sì, una guida per il lavoro sulle telecomunicazioni e un’altra per la parte
su luce e colori.”
Le giudichi competenti?
“Sì molto, inoltre erano dirette ed essenziali. Mi ha colpito in positivo il
fatto che puntavano su un approccio informale...”
Cioè?
“Spiegavano con un linguaggio semplice, diretto e accessibile a tutti, ma
allo stesso tempo tecnico e mai banale.”
È stato utile per il tuo orientamento universitario?
“Siamo solo in terza, ma giustamente è ora di farsi qualche idea. Gli
argomenti non erano molto in sintonia con i miei progetti per il futuro,
però penso che l’esperienza abbia illustrato molto bene l’aspetto storico e
di utilità delle scienze.”
Davide Negri
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per comunicare a distanza, dai pali ottici di fine ‘700 alle fibre ottiche. Vi
sono percorsi paralleli che narrano la storia del telegrafo e del telefono;
la sezione si completa con l’area dedicata all’evoluzione delle tecnologie
televisive. Nell’area dedicata alla luce, attraverso specchi, ombre e colori
ci sono stati mostrati i più noti e curiosi fenomeni legati alla propagazione
della luce e a come essa agisce con la materia.”
Avete svolto delle attività pratiche?
“La parte sulle telecomunicazioni è stata principalmente teorica, con
alcune brevi esperienze, mentre per quanto riguarda la luce abbiamo
svolto solo esperienze pratiche.”
Descrivici cosa avete fatto.
“Divisi in gruppi, abbiamo provato a comunicare attraverso brevi messaggi
in alfabeto Morse e successivamente ci è stato mostrato con semplici strumenti come si propagano le onde elettromagnetiche e come reagiscono
con vari tipi di materia, quali creano interferenze. Per ciò che riguarda la
luce, abbiamo svolto una serie di attività ed esperienze, tutte collegate
appunto alla scomposizione di un fascio di luce, quindi ai colori.”
Quindi lavori interessanti, coinvolgenti, o no?
“Assolutamente sì, i contenuti erano interessanti e catturavano particolarmente l’attenzione, anche se bisogna dire che l’esposizione, almeno
per quanto mi riguarda, ha lasciato un po’ a desiderare. Mi aspettavo un
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A SCUOLA DI SMASH
Apprezzata dagli studenti la proposta di perfezionare le loro
abilità tennistiche
Come da consolidata tradizione, anche quest’anno il Liceo ha aderito al
“Progetto Tennis”. Sotto l’attenta guida del Maestro Valerio Mosele, coadiuvato dai docenti di educazione fisica, che con lo stesso maestro hanno
partecipato ad un corso di aggiornamento, numerose classi hanno potuto
conoscere ed apprezzare questa disciplina che pur essendo fondamentalmente individuale li ha visti coinvolti in vari giochi di squadra, creando
così un ulteriore momento di aggregazione e socializzazione. I corsi
(sei incontri) si sono tenuti presso il “Circolo tennis” di Riva con cadenza
settimanale durante le ore curriculari di educazione fisica. Il progetto già
sperimentato negli anni scorsi ha riscontrato un grosso successo ed un
forte entusiasmo da parte degli alunni e sicuramente verrà riproposto nel
prossimo anno scolastico.
I BAMBINI,
QUESTI SCONOSCIUTI
Uscita degli studenti del socio-psico-pedagogico all’asilo nido
Lago Blu
Il primo febbraio abbiamo avuto l’opportunità di far visita all’asilo nido
“Lago Blu” di Riva del Garda. Accompagnati dalla professoressa Lucia
Aloisi, siamo entrati in diretto contatto con i bambini.
Una volta visitata la struttura dell’asilo, ci siamo divisi in gruppi e abbiamo
osservato le attività svolte dai bambini nelle diverse stanze. Abbiamo
notato che i bambini facevano attività diverse in base all’età. I più piccoli,
infatti, (sotto i 18 mesi) non svolgevano attività vere e proprie, ma venivano lasciati giocare liberamente occupando l’intera aula, che era “allestita”
in modo tale da fornire vari stimoli per sviluppare la loro autonomia. I
più grandi invece (da 18 mesi a 3 anni circa) cominciavano a fare le prime
attività manuali e creative come il disegno, la lavorazione della pasta sale
e i giochi con la farina. Inoltre, mentre lavoravano, potevano godere di una
musica di sottofondo e quindi ascoltare e allo stesso tempo cantare; un
buon metodo per imparare a memorizzare nuove parole.
Abbiamo notato anche che a quest’età i bambini non riescono a stare
concentrati per un lungo periodo di tempo; per questo le educatrici devono cambiare spesso attività. Se la partecipazione dei bambini è minima,
in alcuni casi quasi assente, essi vengono lasciati giocare liberamente
occupando tutti gli spazi disponibili.
Le educatrici sono sempre disponibili e pronte a rispondere ad ogni
esigenza del bambino. Per interagire con loro utilizzano parole semplici e
appropriate.
Siamo rimasti molto soddisfatti di questa esperienza, che è stata interessante e utile anche per chiarire alcuni dubbi che avevamo; abbiamo
inoltre appreso cose nuove riguardo al lavoro dell’educatrice, al comportamento del bambino nelle varie circostanze e infine riguardo a com’è
strutturata la giornata di un bambino che frequenta l’asilo nido.
Martina Bagozzi e Chiara Cellana
Una nutrizionista in classe per guidare le scelte alimentari dei
ragazzi
SI
- 3-4 pasti ben distanziati tra loro
- fare sempre una buona prima colazione: assumere sempre una parte liquida e una solida
- fare sempre merenda a metà mattina: si dovrebbe mangiare preferibilmente un frutto, un
pacchetto di cracker o una barretta di cereali e
bere acqua o succo, non bibite gasate
- fare merenda a metà pomeriggio: è consigliato favorire un frutto a merenda piuttosto
che dopo pranzo, in quanto dopo un intero
pasto il nostro corpo non assumerebbe in
modo completo le sostanze nutritive presenti
nel frutto in questione
- non saltare i pasti
- alimentazione variata
- consumo di legumi e vegetali
- consumo di pesce
- movimento giornaliero sempre più intenso
- controllo del peso
- bere ogni giorno acqua in abbondanza - limitare il consumo di bibite gasate e di
alcolici
- mangiare cibi come alimenti integrali (noci,
nocciole, anacardi, mandorle ecc.), mirtilli,
fragole, more, sementi, the verde, cioccolato,
broccoli e pomodori che aiutano le attività del
cervello
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
BASTA
MANGIARE SCHIFEZZE!
Il 20 febbraio, la classe 2B scientifico ha partecipato a un incontro di due
ore organizzato dal professore di scienze Paolo Minghetti in collaborazione
con la biologa e nutrizionista Alessandra Bellucci.
Gli alunni erano molto interessati, poiché i casi di una buona e sana
alimentazione sono veramente rari. Molti potrebbero osservare che,
sebbene mangino “schifezze”, la loro linea non ne risente. Sbagliano: le
conseguenze se non si pagano adesso, ma si riscontreranno sicuramente
in un età più avanzata.
Per tale motivo la nutrizionista ha dato alcuni consigli utili:
37
febbraio
NO
- spuntini preconfezionati
- eccesso di grassi animali
- eccesso di zuccheri semplici
- iperalimentazione
- poco movimento
Nel complesso la classe è rimasta molto soddisfatta dell’incontro, perché
ha avuto l’occasione di intervenire non solo esprimendo la propria opinione, ma anche misurando la propria situazione fisica con uno strumento
apposito che calcolava, tramite una leggera scossa elettrica, quantità
muscolare, quantità grassa e idratazione.
Le regole per una vita migliore sono poche: ora basta solo qualche sforzo
per applicarle!
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Rachele Maino e Sofia Benamati
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Un’alimentazione corretta è alla base di una vita sana. Questo è il tema
trattato con la dottoressa biologa nutrizionista Alessandra Bellucci.
Abbiamo parlato, più precisamente, della prevenzione di malattie e quindi
della salute. Sin dalla prima infanzia occorre osservare un’equilibrata dose
di quelli che sono i componenti alimentari principali: proteine, vitamine,
carboidrati, zuccheri, acqua e sali minerali. Ogni età, pertanto, prevede
una diversa distribuzione e assunzione di queste sostanze. Ciascuna è
fondamentale per un corretto sviluppo e mantenimento dei nostri organi
e apparati. Immaginando il nostro corpo come una macchina dove ogni
parte interagisce con un’altra in modo perfetto, risulta facile comprendere
che a tale perfezione corrisponde una grande fragilità e tutto ciò che
altera questi ingranaggi provoca un malfunzionamento. Gli alimenti costituiscono il carburante della “macchina corpo”. Così ci sono sostanze che
servono per produrre energia velocemente (zuccheri, carboidrati) e altre
che aiutano a mantenere una “riserva” di energia a cui attingere in caso
di maggiori necessità (proteine e grassi). Ci sono sostanze che ci aiutano
nella difesa da agenti che possono minacciare il corretto funzionamento
di un organo (vitamine) e altre che sono fondamentali per gli scambi
di sostanze fra le nostre cellule (acqua e sali minerali). Se un soggetto
segue una corretta alimentazione è più facile che molte malattie possano
essere scongiurate. L’alimentazione scorretta diventa quindi “FATTORE
DI RISCHIO” di malattie che riguardano un diverso settore a seconda del
disordine alimentare prevalente. Sappiamo che il diabete, per esempio, è
una malattia che interessa il metabolismo degli zuccheri. Chi ne è affetto
deve necessariamente seguire una dieta molto selettiva, a cui deve associare una idonea idratazione e, possibilmente, un’adeguata attività fisica.
Le malattie cardiovascolari, peraltro causa principale di morte (maggiori
delle neoplasie, ovvero i tumori), sono spesso dovute a un’eccessiva introduzione di grassi di origine animale. L’obesità è spesso causata da un’introduzione eccessiva di cibo che non viene “bruciato” per produrre energia,
ma si accumula progressivamente. Oltre alle malattie da “eccesso” esistono
quelle da “difetto”. Ne sono un esempio la disvitaminosi, che, nelle società
più evolute sono ormai rare, ma che rappresentano ancora una minaccia
in quelle parti del mondo dove la “fame” non è ancora stata debellata.
Informarsi, conoscere e responsabilizzarsi circa le cause delle malattie
costituisce una delle basi fondamentali per prevenirle e quindi per ridurne
l’incidenza e, in ultima analisi, per ridurre i costi della sanità, derivandone
un risparmio che potrebbe essere investito nella ricerca scientifica.
Alex Colò, Francesca Chiaratti, Riccardo Lo Presti e Lorenza Pellegrini
2A Scientifico
Al torneo interscolastico di dibattito argomentativo la nostra
squadra si è fatta valere, ma non è stata premiata dalla giuria
Il 24 febbraio 2012 presso il nostro istituto ha avuto inizio il torneo di
dibattito argomentativo “A suon di parole”.
Sebbene il nome del progetto possa evocare fantasie di affascinanti
cantanti, romantiche canzoni o di splendide orchestre, “A suon di parole”
è un dibattito argomentativo e dunque, non ha niente a che vedere con la
musica.
Ma allora, di che si tratta?
Beh, per prima cosa è necessario delineare i partecipanti...
A tale progetto hanno aderito alcune classi terze e quarte del Liceo.
Proprio così.. i protagonisti siamo noi giovani impegnati ad affrontare
insieme una classe avversaria.
Una settimana prima dell’incontro i docenti scelgono una tematica su cui
le due squadre devono discutere: una classe avrà il compito di argomentare a favore della tesi proposta, l’altra argomenterà contro.
La squadra con migliore abilità nell’esporre le proprie idee e nel confutare
quelle degli avversari, verrà proclamata vincitrice dai tre giudici-insegnanti.
Nonostante la mia classe non sia stata molto fortunata (l’abilità retorica
degli alunni del classico e la capacità espositiva degli studenti della terza
scientifico hanno determinato la nostra precoce sconfitta), ritengo che la
partecipazione al torneo di argomentazione abbia avuto esiti positivi.
Il progetto prende corpo da molteplici considerazioni, tra cui la consapevolezza di appartenere ad una società in cui il dibattito pubblico è assai
debole, e i mezzi di comunicazione di massa sono sempre più invadenti,
influenzando più o meno inevitabilmente la nostra vita.
Ora più che mai è necessario avere la capacità di argomentare, di
comprendere le informazioni che ci bombardano quotidianamente e
di filtrarle, sviluppando competenze oggigiorno fondamentali sia nella
carriera scolastica, che nella vita.
Le tematiche per “A suon di parole” sono scelte da ambiti di carattere civile
e sociale, e perciò inerenti alla realtà di ognuno di noi.
La classifica al termine degli scontri di girone è la seguente:
girone A 3DS
217
girone A 4BS
272
girone A 4CS
272
girone B 4DS
girone B 3AS
girone B 2AC
213
246
248
Lo scontro tra Liceo Maffei e Istituto Guetti è previsto per il 4 maggio 2012,
alle ore 10.
La vincitrice del girone “Periferia dell’Impero” si scontrerà con la vincitrice
del girone “Città di Trento” (Licei Galilei, Da Vinci, Prati)
Le classi finaliste, i loro famigliari, i loro fan (le loro fan), il Liceo tutto
attendeva con trepidazione l’argomento della finale di Istituto del torneo
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
A SUON DI PAROLE
Per esempio, nel primo incontro si è discusso sul tema “Al progetto scientifico vanno imposti limiti”.
Si è parlato dunque degli immensi vantaggi portati dal progresso
scientifico, ma anche degli errori o degli orrori quali la bomba atomica, gli
esperimenti effettuati su uomini ecc.
È stata poi sottolineata la differenza tra applicazione del progresso scientifico e progresso in sé, affermando che il limite dovrebbe esser posto solo
nel primo caso, e non nel secondo.
Entrambe le posizioni, pro o contro la tesi, mostravano dei punti deboli.
Ad esempio, non è forse contraddittorio sostenere la necessità di imporre
limiti al progresso, quando noi tutti godiamo dei vantaggi che esso ha
portato? Chi di noi non possiede una lavatrice o una automobile? Chi di noi
non ha mai fatto uso di medicine?
E al contrario, chi ha un cuore così freddo da non sentirsi turbato dalle
infinite vittime uccise dalla bomba atomica, da armi da fuoco e altri frutti
del progresso scientifico?
Ad ogni modo, il progetto ha certamente sviluppato competenze che
prima non avevamo, quali l’abilità oratoria e la capacità di cogliere immediatamente il punto debole di un discorso.
Questo è solo un inizio, è ben vero... ma bisogna ricordare che anche il più
lungo dei viaggi comincia con un piccolo passo.
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febbraio
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
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“A suon di parole 2012”.
Eccolo:
“Essere giovani è più facile oggi che in passato”
La classe 4B Scientifico è protagonista e argomenterà a favore della tesi
La classe 2A Classico è antagonista e argomenterà contro la tesi
La giuria sarà esterna e composta da un rappresentante dell’IPRASE, un
rappresentante dell’Università di Trento, un rappresentante del Liceo
Galilei
Vinca la migliore!
Martedì 24, con inaspettato anticipo, le classi IV B Liceo Scientifico (protagonista) e II A Liceo Classico (antagonista) si sono scontrate nella finale
d’istituto sul tema:
“È più facile essere giovani oggi che in passato”
È risultata vincitrice la classe IV B Scientifico. Congratulazioni!!!
Complimenti anche alla II A Classico, che è arrivata in finale e solo per poco
non si è imposta!
La vincitrice incontrerà il 4 maggio 2012, alle ore 10.30 la classe III Liceo
Scientifico della Montagna dell’Istituto di Istruzione L. Guetti di Tione. Lo
scontro si terrà nella aula magna. In bocca al lupo, fatevi valere!!!
Il tema della sfida che si terrà il 4 maggio, alle ore 10.30, presso il nostro
Liceo, tra la classe IV B Scientifico (prof. Maria Chiara Betta) e la classe III
Scientifico Montagna (Prof.ssa Paola Ferrari) del Liceo Guetti di Tione, sarà:
«La cura di sé serve a stare bene con se stessi / La cura di sé serve ad essere
accettati dagli altri». La classe III SM del Liceo Guetti dovrà sostenere
la tesi secondo la quale “la cura di sé serve a stare bene con se stessi”.
Viceversa, la IV SB dovrà sostenere la tesi opposta: “La cura di sé serve ad
essere accettati dagli altri”.
La vincitrice avrà accesso alla finalissima, che si terrà a Trento il 4 giugno
alle 15.00
La 4BS resta vincitrice del Liceo, ma - lo scriviamo con l’amarezza che può
esser data da soli 4 punti di distacco su oltre 160 assegnati dai giudici non è riuscita a superare la III Liceo Scientifico della Montagna dell’Istituto di Istruzione L. Guetti di Tione, che quindi il 4 giugno affronterà la
vincitrice degli scontri dei Licei di Trento.
Le nostre congratulazioni alla vincitrice, ma bisogna proprio dire che
la nostra 4B aveva fatto pensare di esser riuscita nell’impresa, sicché il
verdetto della giuria è giunto inaspettato ai trepidanti studenti e agli altri
che avevano assistito alle gare...
L’esperienza del nostro Liceo nel contesto del torneo finisce qui, ma siamo
convinti che tutti gli studenti partecipanti delle nostre sei classi possano
riconoscere di aver acquisito un tesoro di competenze che rimarrà: collaborare, saper organizzare un discorso, ascoltare gli argomenti dell’avversario,
costruire argomenti per sé, smontare argomenti altrui, riconoscere
premesse esplicite e implicite, saper parlare in pubblico, sostenere anche
tesi che non si condividono...
ASSI E TAVOLE,
I FALEGNAMI DELLA NEVE
Ottimi risultati nello snowboard agli studenteschi di Folgaria,
buoni i piazzamenti nello sci
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Il 23 febbraio a Folgaria in una splendida giornata sulla pista “Salizzona” si
sono svolti i campionati provinciali studenteschi di sci alpino e snowboard.
Il nostro Istituto ha partecipato con le quattro squadre (due femminili
e due maschili). Nessun nostro atleta è salito sul podio, ma ci sono stati
ottimi piazzamenti nelle classifiche a squadre e un sicuro divertimento da
parte di tutti.
Il giorno successivo, sempre sulla stessa pista, nella gara di snowboard
Bernardo Stradella, ormai una certezza, si è classificato al secondo posto
con un ottimo tempo nella categoria juniores. La squadra maschile ha
ottenuto un onorevole quarto posto nella classifica a squadra grazie anche
alla buona prestazione dell’atleta Giulio Rizzello, ad un soffio dal podio.
Complimenti a Bernardo e a Giulio per la prestazione e un grazie alla prof.
Antonella Dallabernardina che, svegliandosi all’alba, ha accompagnato i
nostri atleti e li ha guidati nelle fasi salienti della gara. E complimenti anche a tutti gli atleti: Angelo Chincarini, Monica Ferrari, Valeria Mazzanotte,
Alessia Frainer, Laura Ischia, Sara Tonelli, Davide Prati, Marco Toccoli,
Jacopo Tonelli, Marco Recchia e Matteo Pellegrini.
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LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
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SORDITÁ,
QUANTA IGNORANZA
Incontro della 2A scientifico con il dott. Pedulla, direttore di ABC
Certo, tutti in 2AS ci aspettavamo uno di quegli interventi nei quali non sai
se ti conviene ascoltare per una possibile interrogazione, oppure se puoi
semplicemente continuare a giocherellare con le varie penne disposte
sul banco. Nella vita di tutti i giorni, non ci si sofferma su alcuni problemi
particolari, a meno che non si conosca qualcuno con questi problemi;
la sordità ne è un esempio. Quante volte una persona udente ha visto
qualcuno compiere curiosi movimenti con le mani nell’aria (magari in
qualche telegiornale) e si è fermata a riflettere a riguardo? Quante volte si
è sentito parlare di sordità e si sono presi in considerazione i problemi che
ne derivano? Le risposte a queste domande ci sono state date il 9 febbraio
da una persona sorda, il dottor Armando Pedulla, direttore generale
dell’associazione trentina ABC (ovvero Abbattimento delle Barriere della
Comunicazione), della quale fanno parte persone sorde e facilitatori alla
comunicazione. Qualcosa sulla sordità sapevamo già, anche perché nella
nostra classe è presente un ragazzo sordo, ma mai avevamo ascoltato i veri
problemi causati da stupidi ed inutili pregiudizi. La sordità non è una malattia. C’è chi nasce sordo e chi nasce udente, chi nasce basso e chi nasce
alto, chi nasce atletico e chi nasce pigro. Di esempi ce ne sono a migliaia.
Non siamo rimasti stupiti da tutto l’elenco delle varie forme di sordità,
bensì da comportamenti diffusi tra gli udenti, che spessio dimostrano
scarsa sensibilità.
Il dottor Pedulla ha illustrato il comportamento degli udenti nei confronti
dei sordi e l’argomento ci ha interessato molto: siamo stati rapiti in uno
strano mondo dove non esistono abbastanza risposte per far fronte a tutte
quelle situazioni che sono presenti nella società.
Queste persone vengono chiamate nei modi più svariati, come “audiolesi”,
“non udenti”, “affetti da ipoacusia”, “privi dell’udito”, “sordomuti” e chi
più ne ha più ne metta; però questi termini non sono adeguati, perché
tendono a far sembrare la sordità una malattia, come era considerata anni
fa. Ora, grazie ai progressi in ambito tecnologico e medico, i sordi sono
più facilitati nella comunicazione con altre persone; possono seguire i TG,
vedere film o programmi televisivi sottotitolati, anche se l’Italia è una
nazione molto arretrata in questo campo e nello sviluppo della LIS (Lingua
Italiana dei Segni).
L’esperto ha spiegato che esistono sordi di vario genere: quelli che
comunicano solo tramite le mani avvalendosi della LIS quelli che
invece prediligono una comunicazione prettamente oralista parlando e
comprendendo l’interlocutore attraverso la labiolettura e infine i sordi che
scelgono entrambe le modalità comunicative, che utilizzano a seconda
del contesto in cui si trovano. I sordi, comunque, non possono essere
considerati automaticamente muti. Il concetto di “sordomuto” è in molti
casi assolutamente errato: vi sono persone sorde e anche mute, però nel
contempo vi sono anche sordi che sono in grado di parlare o di imparare
la propria lingua tramite una lunga riabilitazione logopedica (in cui ci
si avvale della scrittura e della lettura). Invece, per quanto riguarda la
lingua dei segni, sebbene sia internazionale, ci sono molte sfumature e
differenze consistenti che variano da nazione a nazione, ma rimane una
vera e propria lingua, nonostante non sia espressa a voce. Oltre a ciò, il
dottor Pedulla ci ha illustrato alcuni esempi di protesi, tra le quali quelle
analogiche, costituite da una chiocciola di plastica inserita all’interno
dell’orecchio che necessita di essere cambiata dopo circa sei mesi perché
il materiale utilizzato si indurisce gradualmente; le più recenti protesi
digitali, che sono in grado di discriminare maggiormente i rumori e le voci,
permettendo una percezione più realistica e “tridimensionale” del suono;
e l’impianto cocleare, che è formato da una componente esterna ed una
interna, applicata chirurgicamente vicino all’apparato uditivo.
Molti dei problemi messi a nudo dal dottor Pedulla non sono molto noti,
o per lo meno risultano invisibili agli occhi di tutti. Se non si conosce una
persona sorda, non ci si fa nemmeno caso; è questo il punto. Ci giustifichiamo sempre dicendo: “Dovrebbero aiutarli”, ma chi dovrebbe aiutare?
Se una persona si trova in una stazione e deve essere avvertito di un
cambiamento negli orari delle partenze dei tram, come fa? Semplice, attraverso l’altoparlante! Ma se qualcuno non avesse la possibilità di udire?
“Se la caverà in qualche modo”, ecco il pensiero comune. È bene iniziare a
riflettere sul nostro atteggiamento verso qualsiasi persona “diversa” da noi
(che in fondo di diverso non ha nulla).
Tuttavia le persone sorde sono molto più autoironiche e ormai sono
Padova, che appunto ha frequentato il dottor Pedulla.
Per concludere l’intervento, il dottore ci ha domandato quale problema
ritenessimo più grave tra sordità e cecità. La maggior parte di noi ha
reputato più problematica la cecità, ma lui ci ha invitati a riflettere sul
fatto che, mentre una persona cieca viene isolata dalle cose materiali, una
persona sorda viene isolata dalla comunicazione con gli altri.
Pamela Chesani, Nicholas Ferrari, Martina Leonardi, Elena Piva 2AS
LA DIFFERENZA
SI FA IN CLASSE
Tre nuovi raccoglitori in ogni aula per responsabilizzare gli
studenti sulla raccolta differenziata
Il 22 febbraio si è tenuto presso l’aula magna del nostro istituto l’incontro
“Rifiuti: conoscerli per differenziarli in modo corretto” promosso dall’APPA
(Agenzia Provinciale Protezione Ambiente) rivolto a studenti, famiglie,
docenti e personale ausiliario incentrato sul tema della corretta gestione
dei rifiuti e sull’importanza della raccolta differenziata. Il nostro istituto ha aderito al progetto “La differenza si fa in classe”
organizzato dalla Comunità di valle Alto Garda allo scopo di migliorare la
raccolta differenziata all’interno degli edifici scolatici e di sensibilizzare gli
studenti alle tematiche ambientali ed economiche collegate alla raccolta
dei rifiuti. Nei giorni successivi tutte le aule sono state dotate di tre nuovi raccoglitori
forniti dalla Comunità di valle: giallo (carta), blu (imballaggi leggeri) e
verde (residuo). È compito degli studenti il loro svuotamento nei nuovi
bidoni carrellati, anche questi forniti dalla Comunità di valle, che sono
stati posti nei corridoi e che vengono a loro volta portati in cortile dal
personale ausiliario nei giorni previsti dal Servizio Rifiuti per la raccolta
“porta a porta”. LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
talmente abituate ad organizzarsi con i propri mezzi che non si lamentano
affatto dell’atteggiamento del resto della comunità. Grazie ai nuovi mezzi
di comunicazione, inoltre, hanno la possibilità di entrare in contatto con
gli altri come qualsiasi altra persona.
Questo intervento, a nostro parere, andrebbe proposto anche per le altre
classi dell’istituto; infatti non è necessario avere in classe un ragazzo sordo
per poter aprire la mente e andare oltre il nostro egoismo. È stato piacevole ascoltare le spiegazioni del dottor Pedulla, il quale ci ha fatto capire
che l’aiuto o una svolta deve partire da noi, perché in queste circostanze è
inutile sollecitare i politici per risolvere queste situazioni.
Successivamente, parlando con il nostro compagno, abbiamo ricavato delle informazioni preziose, che ci hanno consentito di approfondire la nostra
conoscenza in materia. Lui si trova in situazioni particolari ogni giorno
nelle quali si sente in qualche modo diverso, anche in piccole circostanze.
Per esempio, tornando a casa da scuola in pullman, vede tutti i ragazzi
che ascoltano la musica con le cuffie, cosa che purtroppo lui non può
fare, oppure durante i discorsi di gruppo, trova difficile seguire più di una
persona contemporaneamente. La sordità non si nota, ragion per cui è
considerata un problema invisibile, e difatti quando un sordo cammina
per la strada ovviamente non sente i ciclisti oppure i passanti non pensano
a chiamarlo toccandolo sulla spalla per farlo spostare; si limitano soltanto
a gridare in tutti i toni e volumi possibili: “Permesso”. Non può di certo
attaccare un cartello sulla schiena con scritto “sono sordo”, ma d’altra parte
gli altri non possono accorgersi del problema, come farebbero con un cieco
o un invalido.
Spesso il nostro compagno nota queste differenze anche a scuola. Alcuni
professori non essendo abituati ad interagire con ragazzi sordi, non seguono alcuni degli accorgimenti minimi per comunicare con essi, cioè tenere
le labbra scoperte, il viso rivolto verso l’alunno, senza muoversi per la classe durante la spiegazione, scandire bene le parole, e provare ad articolare
un discorso aiutandosi con dei supporti visivi quali movimenti delle mani
o l’utilizzo della lavagna (normale o, ancor meglio, multimediale). Fortunatamente, grazie alla legge 104/92, che prevede tra l’altro la presenza
in classe di una nuova figura professionale - quella del facilitatore - che
affianca i ragazzi sordi, i professori sono più attenti verso questo disagio
rispetto a qualche anno fa. Ora la situazione è cambiata, ma in passato se
i ragazzi sordi volevano frequentare le scuole superiori dovevano limitarsi
agli istituti per soli sordi, come l’istituto tecnico “Antonio Magarotto” a
43
marzo
UN GEMELLAGGIO
DA FILM
Emozioni, day by day, degli intrepidi che hanno superato l’oceano per scoprire come vivono i loro coetanei a Philadelphia
Alla luce della precedente positiva esperienza di gemellaggio attuato
dal nostro Istituto con la Springfield Township High School di Springfield
Philadelphia e in un’ottica di continuità che permette a tali iniziative di
diventare maggiormente significative e caratterizzanti, si è individuato un
nuovo tema di approfondimento comune, dal titolo “Semplice e Complesso”, locuzione rubata all’omonima mostra itinerante, ideata e realizzata
dall’Ufficio Promozione e Sviluppo Collaborazioni del Consiglio Nazionale
delle Ricerche, affrontato in tutte le discipline secondo modulazioni
distinte.
A seguire il diario dell’esperienza.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Primo giorno
Partenza ore 2.50 a.m. Tutti presenti, solo alcuni problemi con le marche
da bollo... brivido... tutto bene. In tre ore e mezza raggiungiamo l’aeroporto di Malpensa. Le procedure di imbarco procedono senza intoppi e alle
44
9.15 proviamo il brivido del decollo... primo decollo (e che decollo) per
alcuni di noi. Il viaggio è lungo e scorre tra un film, una chiacchiera, una
correzione di compiti e gli spuntini e i pasti offerti dalla compagnia aerea.
Con la schiena a pezzi e le gambe anchilosate atterriamo alle 12.40 p.m.,
ora locale al JFK New York! Una tremenda fila, che si avvolge per alcune
volte su se stessa e poi di nuovo e poi di nuovo, ci attende per il controllo
dei passaporti. E la famosa efficienza americana? Probabilmente in pausa
pranzo... Comunque dopo circa un’ora e mezza riusciamo a salire con tutti
i nostri bagagli integri sul pulmino supershuttle che ad elevata velocità
ci porta all’albergo. Fuori dai finestrini effettivamente un film: Queens,
Bronx, Harlem e poi finalmente un più tranquillo Upper Est Side. Traffico,
campi da basseball, ponti, parcogiochi in cemento con alti canestri, varie
etnie diversamente colorate sui marciapiedi e agli angoli. Dopo un breve
riposo la cena da Carmine (leggi Carmaine) dove l’aglio non manca. Il
locale è molto bello e ai tavoli accoglienti tanta gente. Concludiamo la
giornata con una passeggiata in notturna a Central Park. Poi le forze
vengono a mancare, tutti a dormire ore 9.30 p.m ora locale ore 2.30 a.m.
ora italiana.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Secondo giorno
Tutti in forma, colazione americana, pancake, toast, eggs, sciroppo
d’acero, orange juice etc, una riserva di proteine per affrontare la giornata.
45
marzo
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
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Metropolitana, linea rossa servizio express, in fila indiana per passare le
5 tessere caricate. Iniziamo la ‘passeggiata’ dal Village e poi attraverso
Soho, Little Italy e Chinatown raggiungiamo il ponte di Brooklin. Ancora
‘due passi’ fino al l Word Trade Center ora Memorial 9/11. Assieme a altre
centinaia di americani prendiamo il traghetto per Staten Island e possimo
ammirare un altro simbolo di questa pazza città, la Statua della Libertà,
al ritorno un’altro mitico Ponte, il Verrazzano bridge. Metro e un po’ di
shopping. Rientro e cena. Dovevamo poi andare a Time Square, ma le forze
non lo permettono, tutti a riposare: un altro giorno ci aspetta.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Terzo giorno
Una mattina passata tra MOMA e ancora un po’ di shopping. Recuperiamo
le valige all’hotel e ci portiamo alla stazione dei bus dove dopo un’attesa
in fila avanti e indietro tra gente di mille etnie diverse ci sistemiamo al
secondo piano di un bus, che ci porta a Philadelphia. Una nuova avventura
sta per cominciare. Arriviamo alla stazione dei bus di Philadelphia dove un
aitante mister Mal ci riceve caricando noi e le valige sul famoso pulmino
giallo delle scuole americane. Alla scuola ci attendono i nostri gemelli.
Siamo eccitati e felici.
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LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
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Quarto giorno
Ore 7.30 tutti a scuola. Le prime due ore passano tra un calcolo del volume
di una chitarra e qualche esercizio di ripasso di matematica. Non fa mai
male. Poi assistiamo ad una interessante conferenza sulla matematica degli endecasillabi (ma non solo) e di alcuni ritmi musicali. Ci dividiamo poi
assistendo a lezioni di scienze, letteratura inglese e psicologia. Il pranzo è
nella mensa della scuola. Ancora attività al pomeriggio e poi a casa.
Quinto giorno
La giornata di oggi si è svolta per le strade della capitale della Pennsylavania: Philadelphia. Qui però preferiscono chiamarla semplicemente
Philly. La prima tappa è stata il Costitution Center, un museo interamente
dedicato all’America. Abbiamo potuto ammirare la celebre campana, simbolo dell’indipendenza delle colonie americane dalla madrepatria inglese.
Ma non si è trattato di una mostra tradizionale, infatti una serie di attori
hanno messo in scena alcune vicende relative ai problemi maggiormente
affrontati dall’opinione pubblica americana: tra questi la pena di morte, il
matrimonio tra omosessuali e anche il possesso di armi.
Dopo la visita è stata l’ora del pranzo, ci siamo divisi in diversi gruppi
e ognuno di noi ha provato una cucina straniera, chi il greco, chi il
messicano, chi il coreano. Nel pomeriggio abbiamo fatto una interesasnte
visita alla Penn University. Abbiamo visto il campus sotto la guida di una
studentessa e visitato i laboratori. È stato grandioso ammirare i robot
progettati dagli studenti, alcuni potevano calciare un pallone, muoversi e
rialzarsi, mentre altri volavano oppure abbracciavano le persone!
La nostra visita a Philly per oggi è finita qui. Un bus giallo ci ha riportati a
Springfield, la cena si fatta in famiglia e la sera noi ragazzi siamo andati in
un pub. Non abbiamo fatto tardi perché anche domani la sveglia suonerà
troppo presto.:)
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Sesto giorno
Come al solito la sveglia ha suonato troppo presto: ore sette e mezza
a scuola, pronti per partire alla visita del museo Benjamin Franklin di
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marzo
Philadelphia. Un museo interattivo dedicato alla scienza, alla fisica e
alla matematica. Bisogna ammettere che è stato molto interessante e
istruttivo. Ma prima di entrare al museo ci siamo fermati ai piedi delle
famosissime scale del museo d’arte di Philadelphia, dove l’attore Silvester
Stallone, nelle vesti di Rocky, ha girato una scena del suo film “Rocky”. Solo
dopo aver scattato qualche foto con la sua statua, siamo entrati al museo
di Benjamin Franklin. Alle ore11.30 la visita si è conclusa e gli insegnanti
hanno lasciato gli studenti liberi di mangiare ovunque avessero voluto.
Alle ore 12 è arrivato il bus per riportarci a scuola, ma per nostra sfortuna
abbiamo urtato un’auto e ciò ha allungato il tempo del ritorno, facendoci
perdere la visione della partita Milan-Barcellona. Una volta arrivati, alcuni
italiani hanno giocato a calcio contro gli americani, vincendo il match,e
altri sono andati a casa: chi per provare i propri brani e chi per farsi bello. Ci
aspettava una serata importante: un vero e proprio coffeehouse americano. Alcuni dei nostri si sono esibiti assieme ai gemelli americani. La serata
si è conclusa così con musica e buffet, in vero american style.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Settimo giorno
Dopo tre giorni all’insegna di lezioni americane, per noi è giunto il
momento di mostrare le nostre presentazioni. Cosi una volta giunti nella
classe di Mr Malossini abbiamo iniziato la nostra lezione made in Italy.
Dopo un’ora di pura matematica e dopo aver ricevuto i vari complimenti
da insegnanti e studenti, ci è stato riferito che dovevamo creare un’ opera
d’arte da poter appendere nella galleria dedicata al nostro gemellaggio
50
(Semplice e Complesso). Dopo venti minuti di lunga riflessione abbiamo
deciso di occupare in questo modo lo spazio a noi disponibile: sulle due
pareti laterali dovevamo rappresentare le due culture americana e italiana, la prima su una e la nostra sull’altra, in modo da poterle far sfumare
sino a convergere in caos nella parete centrale. Questo vuole dimostrare
come le nostre due culture si siano fuse in questa fantastica settimana.
Una volta ultimati i tre cartelloni e appesi nell’ art gallery, agli studenti è
stata data carta bianca (nel senso che assieme ai nostri gemelli potevamo
decidere qualunque cosa lecita da fare); cosi qualcuno ha passato il
pomeriggio all’insegna dello shopping e chi a suonare. Dopo aver cenato
ci siamo trovati tutti per passare allegramente l’ultima serata, poi tutti a
letto.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Ottavo giorno
Finisce così la nostra grande avventura oltreoceano. La mattinata è
trascorsa da veri studenti americani: abbiamo seguito individualmente le
lezioni del nostro studente ospitante. Dopo pranzo però è stato il momento dei saluti. Molti di loro e qualcuno di noi si sono commossi, nessuno era
entusiasta di salire sull’autobus giallo diretto all’aeroporto. Alle 6 p.m. ci
siamo imbarcati, il viaggio infernale ci ha fatto mettere piede in Italia solo
alle 3 p.m. di sabato.
Un’esperienza grandiosa, che ha segnato nel profondo tutti noi positivamente.
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LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
marzo
ARCHIMEDE,
VEZZANO, UN VIAGGIO
UNA FACCENDA LOCALE NEL TEMPO
Anche quest’anno i nostri studenti si sono cimentati nelle
consuete sfide matematiche
La 1C scienze applicate in uscita lungo il sentiero geologico
Stoppani
Anche quest’anno, come ormai da tradizione, si sono svolti i Giochi di Archimede. E anche quest’anno, come ormai da tradizione, i nostri studenti
non sono riusciti a superare i confini delle sfide locali. Ma verrà un giorno...
A consolazione, ecco i risultati che la prof.ssa Pasqualetto si è diligentemente preoccupata di riassumere.
Grande entusiasmo nei ragazzi della 1C scienze applicate per l’uscita
al sentiero geologico Stoppani nei pressi di Vezzano. Il parco glaciale di
Vezzano, chiamato “Parco Stoppani” in onore dello scienziato naturalista
lombardo, abate Antonio Stoppani (1824 - 1891), che per primo si occupò
dei fenomeni glaciali della zona di Vezzano, permette di osservare assai
chiaramente le tracce delle azioni erosive e di deposito verificatesi durante
l’ultima glaciazione: rocce lisciate, montonate, striate e depositi morenici.
Sono inoltre molto evidenti e diffusi i fenomeni carsici, impostatisi sulle
rocce calcaree del Giurassico inferiore e medio. Le tracce del carsismo
superficiale sono riscontrabili su tutti gli affioramenti rocciosi sotto forma
di solchi, pozzetti e piccoli campi carreggiati. Particolarmente interessanti
i pozzi glaciali, o marmitte dei giganti: testimonianza di eventi remotissimi che portarono alla formazione delle nostre valli (circa 35000 anni
fa) e proprio per questo motivo di fondamentale importanza scientifica e
culturale. I pozzi glaciali sono buche di varie dimensioni aventi la forma
di marmitte scavate nella roccia. Grazie alle indicazioni degli esperti, gli
studenti sono riusciti a comprendere i meccanismi che hanno portato alla
formazione di quelle particolari evidenze geologiche.
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marzo
PALLACANESTRO,
ANCORA CAMPIONI!
Gli allievi hanno ottenuto il primo posto ai provinciali, alle
semifinali gli juniores
Dopo una fantastica cavalcata gli allievi del nostro Liceo si sono laureati
campioni provinciali di basket 2012. Gli studenti, guidati dal coach prof.
Bruno Calisti, hanno abbattuto come birilli gli avversari che il sorteggio ha
loro riservato. Senza problemi le partite contro il “Floriani” e “Gardascuola”
superati con punteggi netti e con un gioco spumeggiante. La finale,
contro i quotati avversari del “Tambosi “ di Trento, ha visto prevalere i
nostri studenti in una gara che nei primi tre quarti ha visto primeggiare
ora l’una ora l’altra squadra. Nell’ultimo e decisivo quarto netta è stata
la supremazia dei “liceali” che hanno segnato il break definitivo che ha
sancito il trionfo finale.
Ecco l’elenco dei campioni provinciali: Amistadi Amedeo, Barbera Nicola,
ENGLISH FOR TEACHERS
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Alcuni maffeiani tornano sui banchi per approfondire la lingua
di Shakespeare
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Anche quest'anno alcuni maffeiani si sono ritrovati a fare il corso di
inglese: la loro teacher Christine, molto paziente, è riuscita a far capire
qualcosina della lingua ed anche i più zucconi hanno portato via qualcosa
di interessante. Certo che un viaggio a Londra sarebbe il massimo...
Sono partiti in 15, poi per impegni scolastici qualcuno ha mollato, ma i più
hanno resistito fino all’ultimo. Eccoli: Paolo, Ciro, Valter, Danilo, Tiziano,
Laura, Katia, Annalisa, Ginetta, Daniela, Ida, Maria Luisa, Claudia.
Bernardi Francesco, Betta Simone, Danti Andrea, Givoli Leonardo, Miorelli
Marco, Santoni Lorenzo, Spagnolli Federico, Toblini Edoardo, Zanin Stefano,
Zanoni Matteo.
Si è fermata invece alle semifinali l’avventura degli juniores. Dopo aver
eliminato i rivali del “Floriani”, i nostri studenti hanno ceduto il passo ai
forti rappresentanti del “Tambosi” di Trento che dopo 40’ di gioco intenso
sono riusciti a prevalere di soli due punti. Complimenti a tutti i ragazzi che
hanno partecipato con la certezza di far meglio il prossimo anno.
Incontro di alcune classi dell’istituto con il prof. Rossi, uno dei
responsabili del prestigioso istituto svizzero
Dopo le recenti scoperte e vista l’importanza degli studi in corso al centro
di ricerca sull’atomo di Ginevra, è stato organizzato presso l’Isituto Tecnico
Buonarroti di Trento un incontro con uno dei responsabili del CERN: il
professor Lucio Rossi. La finalità dell’ incontro, il quale prevedeva la partecipazione di studenti di diverse scuole superiori trentine, era approfondire
attraverso domande e osservazioni gli aggiornamenti forniti dal relatore
sulle ultime novità nel campo dell’infinitamente piccolo. Il congresso
ruotava attorno alle tipologie di particelle recentemente individuate e
studiate mediante le tecnologie più all’avanguardia. Si è parlato del percorso dalla scoperta dell’atomo alle minuscole particelle di diversi livelli
subatomici di cui, per ora, si ipotizza solo l’esistenza. Inoltre, il professore
ci ha descritto a grandi linee lo scopo e l’organizzazione del CERN, e ciò ci
ha portati a conoscenza delle tante risorse investite e della complessità
di struttura di questo organo di ricerca sostenuto da quasi tutte le nazioni
I PENSIONATI
APPRODANO SUL WEB
Corso di informatica per terza età nel nostro istituto: quindici
gli iscritti
Secondo appuntamento del corso di informatica presso il Circolo Pensiona-
Francesco Bertamini, Rocco Galli, Alessandro Tosi - 2A Scientifico
ti di Riva del Garda organizzato dal nostro Istituto. Una quindicina di
studenti volontari hanno assistito un folto gruppo di pensionati nell’apprendimento delle nozioni di base riguardo al computer e a internet. Il
programma comprendeva due lezioni da un’ora dal lunedì al venerdì per i
mesi di marzo e aprile. L’iniziativa ha riscosso il boom di iscrizioni al circolo
e, al termine, valutazioni favorevoli da parte di alunni e insegnanti. I
ragazzi hanno instaurato un buon rapporto con gli anziani, di condivisione
e apprendimento reciproco, concludendo l’esperienza con un pranzo in
compagnia offerto dal circolo.
Prof. referente dell’iniziativa: Michelotti Marco.
Laura Santini
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
CERN, INNANZITUTTO
PER PASSIONE
europee, ma anche dei numerosi risultati ottenuti. Alla fine delle varie
spiegazioni Rossi ci ha invitati a porre varie domande, rendendoci attivamente partecipi alla conferenza e lasciandoci esprimere i nostri dubbi,
non solo sul presente ma anche sul possibile futuro delle ricerche e della
scienza in generale. Qualcuno ha anche chiesto informazioni riguardo
un’eventuale futura assunzione presso il CERN: abbiamo così scoperto che,
a chi si prepara in modo adeguato, il grande centro di ricerca europeo offre
numerose possibilità di lavoro, in molti ambiti. Esso, infatti consiste in una
grande struttura quasi autonoma, dove i compiti sono molteplici, e spaziano da comuni servizi di manutenzione all’assemblaggio delle numerose
macchine per le sperimentazioni.
Un aspetto da considerare, riguardo agli studi del CERN, sottolineato anche dal Prof. Rossi, è che le origini del mondo vengono studiate sia nell’infinitamente piccolo, scomponendo l’atomo, sia nell’infinitamente grande,
attraverso le ricerche assidue degli astrofisici di oggi. Il concetto forse più
importante dell’incontro, che stava alla base della conferenza, è che la
spiegazione all’esplosione che probabilmente ha generato l’universo va
cercata in tutti gli aspetti del mondo che ci circonda. Con la simulazione
in scala di questa esplosione, effettuata nel famoso tunnel dei laboratori
svizzeri, riusciremo forse a sapere un giorno da dove è cominciato tutto.
“Lo spirito giusto per fare progressi - ha concluso Lucio Rossi - è sempre
quello della passione e dalla sete di spiegazioni su ciò che ci circonda”.
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marzo
COWBOY E COWGIRL
DA MEDAGLIA
Secondo posto alle Olimpiadi della Danza per i nostri ragazzi
con una coreografia country
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Domenica 25 marzo 2012, presso il Palasport di Trento, l’associazione
“Faredanza”, con il supporto tecnico del Comune di Trento, ha organizzato
la finale delle Olimpiadi della danza per le scuole. A questa 12ª edizione
hanno partecipato circa 800 studenti delle scuole superiori provenienti
da Trento e provincia. Anche quest’anno Enkel Zhuti è stato il Direttore
artistico di questo evento, il cui obiettivo è avvicinare i ragazzi della scuola
pubblica e il grande pubblico alla danza, promuovendola come attività sia
dal punto di vista motorio che da quello dell’espressione artistica.
56
Alla finale delle Olimpiadi della Danza hanno partecipato 20 alunne del
nostro Liceo, che hanno potuto contare anche sulla collaborazione di Matteo Trenti, esperto esterno responsabile del laboratorio di circo. Le nostre
ragazze si sono allenate duramente, ogni venerdì pomeriggio, nei mesi di
marzo e aprile, con l’aiuto artistico delle coreografe Francesca Poli e Chiara
Ferraglia, e... i risultati si sono visti! Si sono aggiudicate il secondo posto, a
meno di mezzo punto dai primi. Con grande gioia e stupore, inoltre, sono
state chiamate direttamente da Enkel Zhuti, per la grinta e la particolarità
del balletto, a partecipare alle finali nazionali a Verona. Anche qui le
nostre ragazze si sono distinte, aggiudicandosi un bel quarto posto. È con commozione e grande orgoglio, che ringrazio la professoressa
Dellabernardina e la professoressa Paoletta Parolari, che hanno seguito
l’evento, assieme a Francesca, Chiara e Matteo per la bellissima coreografia
che hanno realizzato e per le emozioni che ci hanno regalato. Infine va precisato che quest’anno, per la prima volta, il Liceo Andrea Maffei si
aggiudica le fasi provinciali. Un dovuto riconoscimento va quindi a tutte le ragazze e ai ragazzi che hanno partecipato con impegno e tanta determinazione.
Catherine Awurumibe
Visita a Genova e soprattutto al suo straordinario acquario
Scopo principale dell’uscita scolastica a Genova delle classi 2A e 2B Scientifico era quello di visitare il famoso acquario, per ricollegare le conoscenze
lì acquisite con il programma di scienze.
Vista la grande distanza a cui si trova la città ligure, la partenza, il 29 marzo, era stata fissata per le 6 del mattino. Dopo circa 5 ore di autostrada,
il paesaggio ha cominciato a cambiare, le valli a restringersi e i contorni
delle montagne a farsi più scoscesi; si delineavano le tipiche caratteristiche fisiche della Liguria. In lontananza, si intuiva il riverbero luminoso prodotto dalla luce che andava a riflettersi sulle onde del mare. Percorrendo
le curve insidiose, ci avvicinavamo sempre di più all’area urbana genovese.
La periferia, che si andava a confondere con i vasti boschi, stendeva i suoi
tentacoli sulle colline dell’entroterra. Purtroppo, dura realtà, la grande
quantità di verde riusciva solo in parte a celare gli scempi architettonici
creati nei decenni passati più prossimi. Tante le brutture che hanno invaso
le lunghe e strette vallate che si affacciavano sul mare: viadotti enormi
e sproporzionati, condomini di decine di piani colorati con le tinte più
squallide, ormai in decadenza; tante le piccole industrie e le raffinerie che,
accostate a paesaggi rurali e naturali come un torrente e un gregge di pecore, deturpavano la bellezza e il fascino di quel paesaggio collinare. Dopo
questo (forse sconsolante) avvicinamento, percorsa una lunga serie di
gallerie, ci siamo finalmente trovati immersi nel tipico traffico rallentato,
caratteristico di ogni grande città che si rispetti. Nonostante l’urbanizzazione periferica, caratterizzata da alti palazzi e larghi incroci, anche nella
vera e propria città di Genova si notavano i caratteri del territorio descritti
prima: la città costruita su più piani,le principali arterie stradali spesso
in pendenza, la sensazione di oppressione trasmessa dai tanti palazzi
concentrati in una piccola area. Anche i rumori, molto forti e vari venivano
amplificati dall’eco e andavano a trasformarsi in un variegato e confuso
frastuono. Dopo diversi diversi minuti passati negli ingorghi stradali, ha
cominciato a delinearsi il profilo del porto, la cui localizzazione era stata
in precedenza svelata dalle altissime gru, i cui profili si stagliavano in
lontanaza, sopra le case. La zona dell’acquario appariva abbastanza curata
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
ACQUA, ACQUA, ACQUA
e ben tenuta, anche se, con rammarico abbiamo potuto ammirare persino
lì un grande viadotto che sovrastava tutto il complesso turisco. In quell’ala
di porto erano concentrate gran parte delle strutture di intrattenimento:
un vasto parco con delle grandi palme, il percorso del lungo mare, la
biosfera e diversi alberghi. Proprio lì si andavano ad incontrare e a fondere
le tre facce di Genova: quella turistica,quella periferica e il centro storico.
Quest’ultimo, bellissimo, pittoresco con le sue viuzze che si inerpicavano
fra le alte e antiche case. Abbiamo intravisto solo una piccola parte della
vecchia Genova, dato che era ora di iniziare la visita guidata nel famoso
acquario. Nella moderna struttura una guida ci ha introdotti al lungo
percorso. Le grandi vasche, in cui nuotavano e vivevano le più grandi
specie acquatiche erano ampie, curate e ben visibili ai visitatori. Evidente
era l’attenzione e la cura di cui godevano gli animali; avevano spazi dove
nascondersi e l’acqua era molto pulita. Ogni vasca era accompagnata
dalle interessanti e affatto tediose spiegazioni della guida che, inoltre, si è
dimostrata molto soddisfatta di noi.
Nel pianeta tutto colorato di diverse tonalità di azzurro e blu, nel quale
ci siamo trovati, i primi esseri viventi che abbiamo incontrato sono state
le stelle marine. Incredibile come esse possono essere così pericolose: il
loro colore rosso era così acceso come se volesse significare “attenzione”.
Successivamente, ci siamo imbattuti in una delle creature più antiche della
nostra storia, le murene: con il loro muso allungato e il loro movimento
all’interno di un cilindro alto più di sette metri davano l’impressione che si
trattasse di enormi serpenti subacquei. L’incontro seguente con lamantini
e delfini è stato molto istruttivo: è impensabile che un animale come il
delfino possa avere un’intelligenza così raffinata.
Lo squalo, invece, il più pericoloso essere vivente nel mare, con il suo
movimento affascinava e metteva inquietudine allo stesso tempo. Siamo
passati poi a un’altra creatura, la medusa, che suscita particolare interesse
per la sua storia e le sue origini che sono tra le più antiche del globo terracqueo. Abbiamo potuto ammirare anche dei simpatici e vivaci pinguini.
Una seconda ala del museo, collegata con una passerella era situata
all’interno di una nave ormeggiata. All’interno di questa prendeva posto
la zona tropicale, popolata dagli animali, anche rettili, tipici di quell’area
geografica: in questa parte dell’acquario lo spettacolo di colori di pesci di
ogni tonalità, dal pesce arcobaleno al pesce palla, era magnifico. Solo uno
spettacolo così poteva concludere il nostro viaggio all’interno di questo
mondo.
57
marzo
Una volta usciti, molto soddisfatti e contenti della visita e di ciò che
avevamo appreso, ci siamo recati all’estremità di un molo di pontili da cui
si godeva un’ottima vista sul grande porto. In lontananza le grandi navi
da crociera e le immense navi container. Non mancava la zona degli yacht,
“piccoli giocattoli” lunghi decine di metri, proprietà di vari miliardari.
Il porto ferveva di attività ed era in continuazione attraversato da imbarcazioni di tutti i tipi. Si percepiva che la vita della città ruotava attorno ad
esso, com’è giusto che sia in una città di mare.
Tornati al nostro autobus, dal finestrino vedevamo i luoghi da noi appena
visitati e i tanti venditori ambulanti, peculiari anch’essi dell’atmosfera
genovese. Durante l’uscita dal nucleo urbano di Genova, sulla via del
ritorno, abbiamo potuto scorgere il quartiere finanziario costituito da
avveniristici palazzi di acciaio e vetro colpiti dal sole del tramonto, in forte
contrasto con una colossale struttura scheletrica di cemento armato, che
scongiurava frane su una collina della zona popolare.
In conclusione, Genova ci ha trasmesso un’idea sia di città moderna e
commerciale, con il suo porto attivissimo e il suo bell’acquario sia, al
contempo, di una città caotica e un po’ desolata, con le sue brutture di
cemento e il suo traffico. A nostro parere, l’atmosfera generale di Genova
è attraente per passarci un breve lasso di tempo, ma a lungo andare
risulterebbe impossibile viverci.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Francesco Bertamini e Francesca Chiaratti - 2A Scientifico
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CALVINO E LA FANTASIA
Lungo e articolato lavoro su “Le città invisibili” da parte della
2B scientifico
In occasione dello spettacolo teatrale programmato nel corso dell’anno
scolastico, in 2 B ci è stato proposto un progetto dedicato alla lettura del
libro di Italo Calvino “Le città Invisibili”.
Il testo (scritto nel 1972) si presenta come una serie di relazioni fra Marco
Polo e Kublai Kan, imperatore dei Tartari. L’imperatore, costretto a vivere
nel suo palazzo, è melanconico. Marco Polo quindi, viaggia per scoprire il
regno del Kan e descriverglielo: quelle sono le città invisibili.
Ogni lettore mentre legge il libro scopre una città differente da tutte le
altre, perché Calvino descrivendo le varie città dà solo una vaga struttura
di quello che esse sono; spetta poi al lettore immaginarsi la forma, i colori,
l’atmosfera.
Personalmente crediamo che ciò sia molto positivo; Calvino incoraggia la
nostra fantasia ad uscire e a manifestarsi sotto forma di città invisibile.
Purtroppo al giorno d’oggi la creatività viene sempre più frenata dai
canoni che la vita frenetica ci propone. Non ci fermiamo più a pensare, ad
osservare, andiamo avanti meccanicamente.
La nostra classe, dopo aver letto alcuni brani in maniera espressiva, grazie
alle lezioni della professoressa Bonometti, ha riprodotto con immagini le
città lette nel libro.
Questa è stata un’altra cosa molto interessante: ognuno ha potuto mostrare la “propria” città, senza farsi troppi problemi se fare una cosa corretta o
meno. La fantasia non può mai sbagliare e ognuno ha potuto così mettersi
in gioco e dare sfogo alla propria creatività.
Contemporaneamente abbiamo cercato fotografie di città realmente
esistenti nel mondo e le abbiamo associate ai testi di Calvino; questo per
dimostrare che in ogni fantasia c’è qualcosa di reale e che in ogni cosa
reale c’è qualcosa di fantasioso. Infatti ogni ingegnere o architetto deve
prima immaginare e solo dopo aver fatto questo può fare il progetto.
Infine la nostra prof. ci ha chiesto di cimentarci nella scrittura creativa,
imitando lo stile di Calvino, nell’inventare città con la fantasia.
Ed ecco che dalle nostre menti fuoriescono miriadi di pensieri, varie parole
Saskia Battistoni e Nicola Peretti
FULL IMMERSION
TRA I GONZAGA
Viaggio di istruzione a Mantova per ammirare i capolavori
conservati della città
Arrivano anche i giorni destinati alle gite. Il 23 marzo è uno di quei giorni
per la IV D e IV B scientifico. Si parte come ormai d’abitudine alla fermata
delle Damiano Chiesa. I compagni si radunano nei pressi del pullman a
discutere sul più e sul meno, ma soprattutto sull’orario crudele stabilito
per la partenza. Il sole accenna un primo sorriso. Il cielo è azzurro, quell’az-
zurro che se fissato attentamente ti entra e ti scuote dal sonno. Qualche
ragazzo ha proprio bisogno di essere svegliato: lo confermano gli ampi
sbadigli.
Entrati nel bus, la professoressa si accerta che tutti gli alunni siano presenti e poi si parte, direzione Sud-Est, Mantova stiamo arrivando!
L’odore del Mincio sveglia i ragazzi appisolati, l’antichissima città che
affonda le sue origini nell’età etrusca si staglia all’orizzonte. Bisogna
percorrere un breve tratto per arrivare in piazza Sordello, ovvero l’antico
fulcro della vita artistica e politica di Mantova.
La bellissima piazza accoglie i principali edifici monumentali della città tra
cui anche il Palazzo Ducale, testimonianza della grande potenza Gonzaga,
i signori dei cavalli. Accompagnati da una esperta guida visitiamo il Palazzo, una delle più belle regge d’Italia con le sue numerose sale e stanze,
piazze, cortili e giardini.
Usciti dal palazzo segue la visita all’intera città, ma ben presto le deliziose
vie mantovane mettono fame; infatti c’è chi accenna ai famosi tortellini,
tipici della zona. Dopo aver pranzato si attraversa la città per giungere al
palazzo Te, residenza estiva dei signori di Mantova.
Progettato su pianta quadrata con un ampio cortile interno, il palazzo
si ispira concettualmente alla villa rustica antica, dove si privilegiano le
vedute orizzontali in un continuo dialogo tra architettura e ambiente
circostante.
Dopo diverse stanze si accede all’ambiente più sontuoso del palazzo, destinato ad accogliere solamente gli ospiti più illustri per banchetti e cene.
La camera prende il nome dalla storia di Amore e Psiche, dipinta sulla
volta e nelle lunette.
I ventidue passi illustrati a Palazzo Te da Giulio Romano (l’artista di riferimento per la corte gonzaghesca) sono tratti dalle Metamorfosi di Apuleio,
scrittore latino del II secolo d. C.
Il tema centrale dell’intera decorazione è Amore: divinità “mostruosa”, il
più potente tra tutti gli dei, temuto dallo stesso Giove, al quale nessuno
può sottrarsi.
Con la visione del banchetto tra Amore e Psiche la nostra mente viaggia
a casa e poco ore dopo si banchetta con la nostre famiglie, intente ad
ascoltare la nostra preziosa giornata.
Davide Taraschi, IV D scientifico
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
che messe in ordine danno vita alla nostra città. Ognuna ha qualcosa di
noi, ci appartiene ma, appena questa verrà letta e immaginata da un’altra
persona, diventerà sua.
I nostri lavori sono stati esposti nell’atrio della succursale insieme a quelli
della 2A scienze applicate.
Questi sono alcuni dei possibili metodi per dar vita alle città: leggere,
scrivere, disegnare, osservare. Ma ce ne sono tanti altri.
La rappresentazione teatrale è uno di questi. Il 15 marzo abbiamo assistito
allo spettacolo teatrale in cui una sola attrice ha cercato di dare “vita” ad
alcune città del libro.
La sua fantasia, i vestiti, la scena, le immagini, l’espressività della voce,
tutto è servito per farci immedesimare nelle città, rendendole vive. Sembrava che le città stesse, fattesi persone, si presentassero a noi.
Il progetto è stato molto interessante, ha risvegliato in noi la fantasia e ci
ha fatto sognare anche solo per il tempo di una lettura, un mondo ideale
come noi lo vogliamo e lo desideriamo.
59
marzo
NUOTO,
INCETTA DI MEDAGLIE
Straordinari risultati dei nostri atleti ai campionati provinciali
a Gardolo
Specialità e categoria
50 metri farfalla allieve
50 metri farfalla juniores maschile
Cognome Nome
Morbin Elisabetta
Scekic Ivan
50 metri dorso allieve
Giordani Letizia
50 metri dorso juniores maschile
50 metri stile libero allieve
50 metri stile libero juniores femminile
50 metri rana juniores maschile
50 metri rana juniores maschile
Betta Davide
Mazzoldi Giada
Morandi Francesca
Andela Jan Martin
Degli Esposti Andrea
Staffetta 4x50 metri misti allieve
Morbin Elisabetta, Giordani Letizia, Mazzoldi Giada, Cazzolli Barbara
Staffetta 4x50 metri stile libero juniores
femminile
Staffetta 4x50 metri stile libero juniores
maschile
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ANNUARIO 2011/2012
Staffetta 6x50 metri stile libero allievi
60
Il 14 marzo presso lo splendido impianto di Gardolo si sono svolti i
campionati provinciali di nuoto. La rappresentativa del nostro liceo,
accompagnata dal prof. Bruno Calisti, ha partecipato a tutte le gare in
programma ottenendo dei risultati superlativi. In tutte le gare i “liceali”
hanno fatto incetta di medaglie di vari metalli. Un plauso particolare va
ad Andrea Degli Esposti, che ancora una volta con una bella prestazione
ha conquistato una ennesima medaglia d’oro. Complimenti a tutti i
partecipanti.
Staffetta 6x50 metri stile libero allieve
Classifica a squadre juniores maschile
Classifica a squadre juniores femminile
Classifica a squadre allieve femminile
Morandi Francesca, Benini Francesca, Giovanetti Michela, Armani Vanessa
Scekic Ivan, Andela Jan Martin, Betta Davide, Dionisi Andrea
Marsili Davide, Prandi Matteo, Gilli Andrea, Duchi Mattia, Zampiccoli
Leopoldo, Menotti Amedeo
Morbin Elisabetta, Giordani Letizia, Mazzoldi Giada, Cazzolli Barbara,
Modena Nicole, Lucin Martin
Scekic Ivan, Andela Jan Martin, Betta Davide, Dionisi Andrea
Morandi Francesca, Benini Francesca, Giovanetti Michela, Armani Vanessa
Morbin Elisabetta, Giordani Letizia, Mazzoldi Giada, Cazzolli Barbara,
Modena Nicole, Lucin Martina
Risultato
2 classificata
3 classificato
1 classificata campionessa
provinciale
3 classificato
2 classificata
2 classificata
2 classificato
1 classificato
1 classificate
campionesse provinciale
1 classificate
campionesse provinciale
3 classificati
3 classificati
2 classificate
3 classificati
2 classificate
1 classificate, campionesse
provinciali
61
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
marzo
BENSHEIM, CRONACHE
DI UN GEMELLAGGIO
Giorno per giorno (rigorosamente in lingua) il racconto del’uscita in Germania
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
25 marzo
Am Sonntag 25. März um 7 Uhr waren wir alle zusammen auf dem
Platz der Mittelschule ‚Damiano Chiesa’. Hier haben wir Verwandte und
Freunde begrüßt. Dann ist der Bus nach Bensheim abgefahren. Die Reise
war sehr lang und ein bisschen langweilig, zum Glück hatten wir Musik
und Filme dabei. In kurzer Zeit waren wir am Brenner angekommen und
hier haben wir ein paar Minuten angehalten. Um die Zeit zu vertreiben,
haben wir viele Aktivitäten gemacht. Um 10.40 sind wir in einer Tankstelle
angekommen, hier war das Fastfood ‚Burger King’ und so haben wir eine
Stunde lang Mittagspause gehabt. Gegen 16 Uhr hielten wir zum letzten
Mal in einer anderen Tankstelle, diesmal in Deutschland. Wir sind pünktlich um 18 Uhr in Bensheim angekommen. Unsere deutschen Schüler
haben auf uns gewartet. Jeder wurde in einer Familie untergebracht und
wir verbrachten den Abend mit ihnen.
62
26 marzo
Heute ist der erste Tag in Deutschland!
Nachdem ich aufgestanden war und Brot mit Marmelade und Milch zum
Frühstuck gegessen hatte, fuhr ich mit Luca, meinem Kameraden, Gero
und Tilman, unseren Gastfreunden, zur Schule.
Das Gymnasium „AKG“ in Bensheim ist älter und größer als unser Gymnasium, 1500 SchülerInnen besuchen es nämlich.
Während der Unterricht für die Deutschen begann, trafen wir uns mit
unseren Klassenkameraden im Musikzimmer, um die Grüsse vom Direktor
und Frau Ickler zu bekommen. Später haben einige Deutsche Schüler uns
das Gebäude gezeigt.
Nachdem wir eine Pause in der Mensa eingelegt hatten, gingen wir in
den Biologieraum, wo Herr König uns eine Stunde über die Spinnen ‚gab’.
Die Schule hat auch einige Exemplare von Taranteln, die die SchülerInnen
sogar berühren durften.
Danach wurden wir im Rathaus empfangen. Hier haben Frau Kittel und
Herr Kalb über die Städtepartnerschaft zwischen Riva del Garda und Bensheim und über die Politik der Gemeinde und Deutschlands gesprochen.
Nachdem wir im Rathaus gewesen waren, kamen wir, um 13 Uhr, für die
große Pause zur Schule zurück. Als die Pause endete, trafen wir uns wieder mit den Deutschen, um zusammen in der neuen Sporthalle Fußball,
Volleyball oder Basketball zu spielen.
Um 16 endete die Schule, jeder ging nach Hause zurück. Ich ging auf den
Golfplatz um Golf zu spielen. Es ist ein interessanter Sport, aber ich mag
Fußball mehr!
Es war ein amüsanter Tag, eine perfekte Weise, um die Woche zu beginnen!
28 marzo
Am Mittwoch morgen sind wir nach Mannheim gefahren. Dort haben wir
das Technomuseum besucht. Das Museum war interaktiv, interessant und
auch lustig!
Danach sind wir in den Luisenpark gegangen. Der Luisenpark ist ein
großer Park wo man spielen, Tiere sehen, sich entspannen u.s.w. kann.
Wir haben eine Runde mit dem Boot gemacht und riesige Karpfen mit
großem Mund gesehen. Es gab auch die Möglichkeit, verschiedene Kunstobjekte zu sehen und viele andere Aktivitäten zu machen.
Um 15 Uhr circa sind wir nach Bensheim zurückgekommen und sind mit
unseren Familien nach Hause gegangen.
Um 18 Uhr sind wir ins Kino gefahren und haben einen Film zusammen
gesehen, dann haben wir einen Hamburger gegessen.
Wir hatten viel Spaß!
29 marzo
Frankfurt!!! Endlich war der Tag gekommen, auf den alle harrte. Die
perfekte Gelegenheit, um die Stadt zu besichtigen, ein bisschen einkaufen
zu gehen, und viel Spaß zu haben!!!
Um 8.30 Uhr zirka sind wir mit unseren deutschen Gastgebern nach Frankfurt abgefahren. Während der Fahrt, die eine Stunde gedauert hat, gab es
eine heitere Stimmung und wir haben gesungen und getanzt.
Als wir in Frankfurt angekommen sind, sind wir zuerst auf den Maintower
gestiegen. Er hat 53 Stockwerke und von oben nahm die Aussicht auf die
Stadt, trotz Schwindelanfällen, den Atem!!!
Dann haben wir die wichtigsten Sehenswürdigkeiten von Frankfurt
besucht: das Rathaus (der Römer) mit dem berühmten Balkon, wo die
Fußballnationalmannschaft grüsst, wenn sie gewinnt, den Dom und eine
romanische Ausgrabungsstätte. Danach haben die Lehrer uns zwei Stunden frei gelassen: Handelszentren und Geschäfte waren die bevorzugten
Ziele.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
27 marzo
Am Dienstag 27. März sind wir Schüler des Liceo A. Maffei um 8:15 Uhr
mit unserem Deutschlehrer, Herrn Lohs, nach Heidelberg gefahren.
Heidelberg ist eine bedeutende Stadt in Hessen; es hat 145.000 Einwohner; in der Stadt gibt es ein großes und interessantes Schloss.
Nachdem wir einen Stadtplan genommen haben, um uns in der Stadt zu
orientieren, sind wir in das Schloss gegangen.
Herr Lohs hat die Geschichte des Schlosses erklärt. In dem Schloss haben
wir das größte Fass der Welt gesehen. In dem Fass gossen die Untertanen
die Hälfte ihres Weins.
Dann sind wir in dem Garten des Schloss geblieben, um etwas zu essen
und um viele Fotos aufzunehmen.
Später sind wir in das Zentrum gegangen und haben uns in Gruppen
geteilt. Die Gruppen haben die Stadt von allein besichtigt.
Um 15:00 Uhr sind wir nach Bensheim gefahren, um unsere Familien zu
treffen.
63
marzo
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
64
Am Ende sind wir auf die ‚eiserne’ Brücke über dem Main gegangen. Die
Zeit ist so schnell vorbeigegangen und um 16.00 mussten wir wieder
nach Bensheim zurück gehen. Aber der Tag war nicht zu Ende: am Abend
haben viele von uns, Italiener und Deutsche, sich getroffen, um zu kegeln
(Bowling spielen).
Dieser Tag in Gesellschaft unserer Deutschen Kameraden war unvergesslich!
30 marzo
Am Freitagvormittag bin ich um 6 Uhr aufgestanden. Nachdem wir
gefrühstückt hatten, sind ich und Franziska zur Bushaltestelle. Um 7 Uhr
ist der Bus gekommen und wir sind mit den Freundinnen von Franziska
nach Bensheim gefahren. Als wir ins Gymnasium AKG gekommen sind,
hat Franziska mich in den Kunstsaal begleitet und sie ist in ihre Klasse
gegangen. Da habe ich meine Klassenkameraden getroffen. Als wir alle
zusammen waren, hat die Kunstlehrerin uns erklärt, was wir machen sollten. So haben wir einen Ort, der für uns schön war, zu zeichnen begonnen,
und als wir mit dem Bleistift fertig waren, durften wir mit dem Kohlestift
malen. Ich habe einen Platz von Frankfurt gezeichnet. Das machte mir
Spaß aber einige fanden das sehr langweilig! Tatsachlich war es ziemlich
schwer und lang (wir haben den ganzen Vormittag gezeichnet). Nach der
fünften Stunde sind ich und Franziska nach Hause gefahren. Dann haben
wir die Würstchen gegessen, die sein Bruder Julian zubereitet hat, und
später bin ich in mein Zimmer gegangen, um den Koffer zu packen.
Am Nachmittag haben ich und Franziska viele Sachen gemacht: wir
haben Musik gehört, im Garten gespielt, im Internet gesurft und einige
Zeitschriften gelesen.
Um 8 Uhr sind wir und die Mutter von Franziska zur Schule gefahren, weil
man ein Treffen organisiert hat. Hier waren alle Eltern und die Jungen
der Partnerschaft und während zwei Lehrer gespielt haben, gab es ‚vielen
Dank’ und auch viel Gelächter. Dann sind wir Jungen in einen Pub im Zentrum von Bensheim gegangen. Wir haben etwas zu trinken genommen
und natürlich haben wir bis spät geplaudert.
Das war wirklich ein schöner Tag!
31 marzo
Leider ist die Woche vorbei, wir waren ein wenig traurig Deutschland zu
verlassen, aber auch glücklich nach Hause zu unseren Familien zu gehen.
Wir fanden uns um 8.00 Uhr auf dem Platz von dem Rathaus von
Bensheim. Der Reisebus war schon angekommen und nachdem wir uns
begrüßt hatte und den Deutschen Freunden zum letzten Mal gedankt
hatten, fuhren wir pünktlich ab.
Aber nicht lang nach unserer Abreise mussten wir stoppen: es gab einen
langen Stau.
Inzwischen versuchten wir die Zeit zu vertreiben: singen, Musik hören,
über die Woche in Deutschland und den neuen Erfahrungen reden.
Nach zwei Stunden hielten wir an einer Raststätte für eine halbe Stunde,
dann fuhren wir weiter.
Wir fuhren einen anderen Weg, um das berühmte Schloss Neuschwanstein
zu sehen.
Neben der österreichischen Grenze gab es wieder Stau, deshalb hatten wir
Mittagessen und kuckten einen Film.
Wir kamen um 2.00 Uhr zirka an, aber das Schloss wurde gerade restauriert und war mit Gerüsten bedeckt.
Ein wenig enttäuscht machten wir einen Spaziergang am Ufer des Sees
neben dem Schloss.
Wir fuhren um 3.00 Uhr ab und nach ein paar Stunden hatten wir die
letzte Pause in der Nähe von Innsbruck.
Dann fanden wir weniger Stau und fuhren schneller.
Wir kamen um 21.00 Uhr in Riva an, die Eltern warteten auf uns an der
Bushaltestelle, wir stiegen aus und begrüßten und gingen müde aber
zufrieden nach Hause.
Trasferimento nel capoluogo piemontese per incontrare...
Dione di Prusa
Drinn!!! La sveglia sta suonando, ma fatela tacere, perché di andare
all’AGON proprio voglia non ne ho! Alzarsi così presto e ripassare non è poi
tanto salutare. L’avventura ha inizio!!!
Partenza da Rovereto ore 8.25, cambio
a Verona e poi finalmente a Torino.
Durante il lungo viaggio giocare a
briscola ha favorito la creatività e
abbiamo fantasticato su diversi piani:
avvelenare gli avversari con il cianuro,
bruciare i loro vocabolari, somministrare sonniferi/lassativi durante la
cena... ma alla fine ci siamo limitate a
correggere una versione di greco. Dopo
aver lasciato le valigie in albergo, ci
siamo dirette in centro. Destinazione:
la Mole Antonelliana, con all’interno il
Museo del Cinema più famoso in Italia.
Con l’ascensore siamo arrivate in cima.
Da qui, il panorama della città era
fantastico. Una volta scese abbiamo
gironzolato all’interno del Museo, dove
si alternavano spezzoni di film, stanze
a tema ed effetti ottici. Le due cose
più belle: la mostra temporanea dei
Looney Toons e il morbidissimo letto
dell’amore, nella stanza dedicata al
film rosa. Qui il tempo è volato e una
volta uscite, la prof. avrebbe voluto
portarci al Museo Egizio (magna cum
noia), ma lungo il percorso non siamo
riuscite a resistere al richiamo del
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
L’AGON TORINESE
gelato e dei trucchi (magno cum gaudio). Capeggiate dalla prof. Floriani
abbiamo fatto irruzione nel negozio della Kiko, dal quale nessuna è uscita
senza l’essenziale e qualcosina in più. Alle ore 20 e 20 ci siamo presentate
alla cena offerta a tutti i partecipanti dal Liceo Alfieri. A causa del ritardo
abbiamo seriamente rischiato di cenare con la professoressa Scapino e il
professor Rapalino (due veri insegnanti di greco), ma per fortuna siamo
state soccorse e trasferite al tavolo degli studenti. Non che qui sia andata
molto meglio! Infatti i nostri vicini di tavolo, forse per la stanchezza, forse
per l’eccessivo studio o per la lunga attesa della pizza, si stavano letteralmente addormentando. Tornate all’Hotel
Giotto, stanche, divertite e non ancora
agitate, ci siamo rilassate chiacchierando
fino a tarda notte (e la prof. ci ha sentito).
Martedì 24 aprile per noi la sveglia è suonata
alle 8.40. Dopo molti cappuccini e brioche
(e un rapido ripasso) abbiamo abbandonato
l’albergo e siamo andate al liceo torinese,
pronte ad affrontare cinque ore di traduzione.
Al sorteggio del testo da tradurre, la fifa
ha iniziato a farsi sentire. Alle 11 ci hanno
accompagnato nelle aule, dove la distanza
fra i banchi e la sorveglianza dei professori
non avrebbe permesso di copiare ... ma per
nostra fortuna non ce n’è stato bisogno, dato
che la versione di Dione di Prusa (chi???) non
era impossibile e la tensione si è pian piano
allentata. Dopo quasi trecento estenuanti minuti... eravamo miracolosamente ancora vive.
Strisciando sulle scale abbiamo raggiunto la
prof. Floriani. Alle 16.30 siamo scappate da
questo luogo di tortura. Durante il ritorno il
cibo ci ha ridato la forza per giocare a Tabù. A
Verona, dopo una dovuta sosta al McDonald,
abbiamo rischiato sul serio di perdere il
treno. Alle 22.20 a Rovereto si è così conclusa
questa esperienza indimenticabile.
Grazie prof!!!
Viola Ducati e Carolina Remia della V ginnasio
65
aprile
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
66
ARRAMPICATORI
SCOLASTICI
BIODIVERSITÁ, UNA
PALESTRA NATURALE
Dodici ragazzi e un corso impegnativo: tanta la soddisfazione
dopo essere rimasti appesi alle placche
Ancora una volta il Monte Baldo ha offerto l’opportunità agli
studenti del Maffei di entrare in contatto con un ambiente unico
Anche quest’anno, come negli anni scorsi, è stato organizzato, dalla scuola
e da “ARCO MOUNTAIN GUIDE”, un corso d’arrampicata che si è tenuto
nei giorni 19 e 26 aprile e 3 maggio 2012, con la presenza dell’esperto
d’arrampicata sportiva signor Gino. Il gruppo era composto da 7 ragazze
e 5 ragazzi, dalle professoresse Romani e Parolari e dall’istruttore. Le tre
uscite si sono svolte nelle falesie (pareti verticali facilmente raggiungibili e
adatti all’arrampicata sportiva) nella valle del Sarca: più precisamente alle
“Placche di Baone” la prima, alla falesia “Belvedere” a Nago la seconda e al
“Corno di Bò” a Torbole la terza.
Il corso era diviso in una parte teorica e in una parte pratica. Durante
la prima uscita, l’istruttore ci ha insegnato tutto quello che riguarda la
sicurezza, cioè i nodi e l’uso dell’attrezzatura fornita.
Le uscite successive si sono basate più sulla parte pratica del corso. In queste uscite i ragazzi più esperti arrampicavano da “primi”, cioè arrampicavano senza che la corda fosse già stata predisposta, mentre i ragazzi meno
esperti arrampicavano con la corda già legata in cima alla parete.
Oltre ad arrampicare normalmente, sono stati proposti anche diversi esercizi per migliorare la coordinazione, la forza e la sicurezza di ogni ragazzo
o ragazza. Uno degli esercizi per migliorare la sicurezza è l’esercizio chiamato “pendolo”: si rimane con la corda in tensione a 9/10 metri d’altezza
e si corre orizzontalmente sulla parete. È un esercizio non solo utile a
migliorare forza e sicurezza, ma anche molto divertente da fare. Oltre agli
esercizi, sono state fatte anche delle gare di velocità, chiamate “speed”.
Questo breve corso, istruttivo e interessante, è stato anche un momento
per divertirsi, stare insieme e conoscere nuove persone. Un’esperienza che
consigliamo vivamente a tutti.
Continua con crescente entusiasmo l’esperienza di monitoraggio della
biodiversità, condotta anche quest’anno sulle pendici del Monte Baldo,
ambiente assai adatto a tale scopo. Durante la faticosa due giorni di indagini, i ragazzi della 2A scientifico hanno avuto la possibilità di partecipare
a numerose esperienze che li hanno messi in contatto con la complessità
della biologia direttamente sul campo. Un ringraziamento particolare va
agli esperti che hanno accompagnato gli studenti durante le uscite e agli
insegnanti che li hanno accompagnati.
Manuel Alvarez, Guglielmo Trentini - 2A Scientifico
Appassionante viaggio di istruzione della 2^A scientifico a
Brescia
Brescia: una città piena di storia e cultura ma allo stesso tempo dinamica
e industriale. Qui ci siamo diretti, per visitare il famoso e rinomato museo
storico di Santa Giulia. Sede di reperti provenienti da epoche lontane e
diverse fra loro, è visitato ogni giorno da centinaia di persone, specialmente da studenti di diverse scuole ed è uno dei fiori all’occhiello della città
lombarda. Il complesso museale è stato ottenuto dall’unione di un antico
monastero e di una nuova e moderna struttura. Il tragitto, fino a una fermata in centro è stato abbastanza scorrevole, e abbiamo potuto osservare
le larghe strade, spesso alberate, e in lontananza gli slanciati profili delle
fabbriche e dei moderni palazzi ospitanti uffici. Dopo essere stati accolti
da una guida che ci avrebbe illustrato i vari reperti, la visita ha preso inizio.
Il periodo storico che noi stavamo studiando a scuola era quello in cui la
popolazione dei Longobardi era scesa nell’Italia settentrionale. Le vetrine
espositive erano molte. Gli oggetti da noi osservati riguardavano molteplici aspetti della vita di una delle popolazioni che più influenzarono la realtà
della nostra penisola nell’alto medioevo. Abbiamo cominciato con gioielli,
emblemi, decorazioni belliche e utensili di metallo, la cui conservazione
era stata garantita solo grazie alla casuale sepoltura in luoghi asciutti, protetti da agenti atmosferici. La guida ci ha illustrato ogni oggetto, spiegandocene l’uso, le occasioni in cui veniva utilizzato, e il luogo dove era stato
ritrovato. Inoltre ci rendeva partecipi, rivolgendoci varie domande cui noi
rispondevamo. Così abbiamo imparato molto sia sui dettagli di cultura
culinaria, sia su come i Longobardi si agghindavano e mostravano la loro
forza nel combattere sia su come celebravano i riti religiosi. Dopo aver passato in rassegna diverse sale della prima ala del museo, ci siamo spostati
all’esterno, nel cortile, dal quale si poteva accedere alla basilica di Santa
Giulia. Entrando, le navate spaziose apparivano molto slanciate e trasmettevano una sensazione quasi vertiginosa nel volgere lo sguardo verso il
Francesco Bertamini - 2A Scientifico
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
ALLA SCOPERTA
DEI LONGOBARDI
soffitto a capriate lignee. Le colonne che sostenevano il soffitto erano
scrupolosamente levigate, realizzate con diversi tipi di pietre, tipiche della
zona. Gli archi in pietra si protendevano verso l’alto, andando a creare una
serie di linee semplici e pulite, che accentuavano la spiritualità del luogo.
Il pavimento, in parte rimosso e coperto da grate metalliche, lasciava
intravvedere le catacombe, composte di diverse camere mortuarie. Nella
navata centrale era esposta una lastra di pietra con il bassorilievo di un
pavone, circondato da arzigogolatissime decorazioni a carattere naturalistico, un esempio di horror vacui (paura del vuoto), fenomeno che si era
evoluto proprio in quell’epoca. La luminosità diffusa della basilica era data
da serie di finestre sopraelevate. Abbiamo visitato anche una cripta posta
sotto le fondamenta della chiesa: si tratta di una stanza cosparsa di fitti,
piccoli pilastri che sorreggono l’intera struttura. Dopo essere usciti dalla
basilica, siamo saliti, tramite una stretta scala a chiocciola incastonata in
una robustissima e secolare parete, fino a un torrione, la cappella di santa
Maria. Lì era esposto uno degli oggetti più famosi della civiltà longobarda,
la croce di Desiderio. Essa, pesantemente decorata con opali di diversi
colori, misure e materiali era un simbolo molto importante. Sulle pareti
della cappella era dipinta la storia di Santa Giulia, e il soffitto a cupola
rappresentava un cielo stellato, particolarmente realistico e profondo. Qui
è finita la visita guidata. Il museo riassume perfettamente la natura della
città di Brescia, con la sua struttura monastica originaria risalente a secoli
fa, e il nuovo complesso contenente l’ingresso i laboratori. Così è anche la
stessa città, con la sua periferia ricca di attività commerciali e strutture,
e il suo centro storico, in parte da noi visitato, classico ed elegante, che
incute una sensazione di solidità millenaria. Dopo aver fatto una breve
gita turistica fino al vecchio, imponente castello e ai giardini circostanti, ci
siamo riavviati verso casa.
67
aprile
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
68
EDINBURGH, TOO SHORT
Il resoconto del viaggio nella capitale scozzese di 4A e 4B ling.
Tuesday, 17th April 2012
Edinburgh, here we come!! Finally the big day of our departure is here!
At 7:30 in the morning we say goodbye to our families and we get on our
bus, headed to Verona Airport. As we arrive we are all very excited and
we can’t wait to catch the plane. After a 2-hour flight we finally arrive in
Scotland. A bus takes us to the hotel and our first impressions of the city
are really positive. Those tiny little houses with their beautiful gardens we
see on the outskirts are very pretty, but when we approach the city center
we are impressed by the ancient buildings and the many green spaces. As
we arrive at the hotel we are surprised at the sight of our rooms, which are
very clean and comfortable. After we have left our luggage in our rooms
we gather again to make the first approach with the city center. In about
ten minutes on foot we reach Princes Street, which is the perfect place for
shopping, then we go to the Old Town, up the hill! Here it’s full of typical
souvenir shops and ancient buildings and we also go pass the statue of
Hume. The town is dominated by a castle. We are left free to eat or drink
something and we meet at the hotel around dinner time. Dinner is a bit of
an unpleasant surprise: since the restaurant we have arranged to eat at is
actually a pub and pubs don’t accept under-18s, we are thrown out!
Wednesday, 18th April 2012
After a good breakfast, we meet in the hall and we leave the hotel, to visit
Edinburgh castle, where the Scottish monarchs lived. Thanks to an audio
guide we get to know about its history. Suddenly it starts to rain so we decide to go down and look for something to eat. In the afternoon the National
Gallery of Modern Art is waiting for us. As we enter the Gallery we are quite
shocked at the sight of an enormous baby, lying in the middle of a room.
After our two expert guides have told us the meaning of each work and
what the artists wanted to express, we are able to appreciate them. At the
end of the tour we go back to the bus stop, but we find out that the next bus
will pass half-an-hour later and we decide to walk back to the city centre.
When we finally get there, we are given some free time before dinner to do
what we want. Most of us decide to go shopping on Princes Street. At about
7 o’clock we meet at the hotel and we go together to our new restaurant.
Well, let’s hope for the best! The restaurant turns out to be Italian and we can
declare ourselves satisfied, since the people are friendly and the food is good.
After dinner we head back to the hotel, as we are quite tired. There we enjoy
going from one room to another and chat, before going to sleep.
Thursday, 19th April 2012
In the morning we visit Holyrood Palace, the Summer residence of Queen
Elizabeth II. We see the interiors of the Palace, the Queen’s apartments,
with the precious royal furniture, while listening to our English audio
guides. This visit is really very interesting, perhaps my favourite until now.
Then we continue our tour outside, in the Royal Gardens, which present a
variety of plants and flowers and huge green fields. In the afternoon our
teachers bring us to the Museum of Scotland, where our guide, a friendly
old lady, tells us something about Scotland’s history and shows us some
of the most important objects. After the guided tour we have some time
to walk around the museum and see what we want. Then we have some
beloved free-time to spend in the city centre. After that, we have dinner.
Friday, 20th April
We start the day, by visiting the Scottish National Gallery, where we can
see works by foreign artists (Italian, French, German, Spanish..) as well as
Scottish works. The Scottish art is characterized by everyday life scenes,
common subjects and beautiful landscapes. After lunch we are free until
3 pm and many of us want to go to the Hollister store and to other shops.
When we gather again we go to the Writers’ Museum, which is full of
objects celebrating the lives of Sir Walter Scott, Robert Louis Stevenson and
Robert Burns. Our last visit is to the People’s Story Museum, which explores
the lives of Edinburgh’s ordinary people at work from the late 18th century
to today. We spend the next couple of hours shopping and hanging around
together. Then, for the last time, we have dinner. When we go back to the
hotel we feel a bit sad... tomorrow we are going home.
Saturday, 21st April
We have come to the end of our trip, but many of us would like to stay a
little while longer! It’s time to say goodbye to our hotel, to Edinburgh and
to Scotland! The bus takes us to the airport and our journey back begins.
At 9 pm we are finally in Riva, tired but with a lot of things to tell our
parents and friends. So, I can conclude by saying that we have visited a
great city, that, we hope, we will see again.
Carolien Fornasari 4BL
Bonum certamen certavi, cursum consummavi, fidem servavi
15 aprile 2012 ore 13.00, stazione di Rovereto: due alunne, una prof. e i
loro bagagli. Inizia così la nostra odissea per raggiungere Cremona,città in
cui si tiene il VII Certamen cremonense.
Subito siamo state accolte delle famiglie che ci avrebbero ospitate
durante il nostro breve soggiorno nella splendida città lombarda.
Accompagnata la professoressa all’albergo,non lontano dalla piazza
del Duomo, non potevamo non approfittarne per una veloce visita alla
città che secondo la leggenda fu fondata niente meno che da Ercole. Io
sono stata accolta calorosamente dalla mia famiglia e dopo aver cenato
siamo andati volentieri tutti a nanna dopo il lungo viaggio. Il mattino
seguente,ritrovatici con bagagli al seguito davanti all’ingresso del Liceo
Daniele Manin, sede della competizione,siamo stati radunati nell’aula
magna e accolti con un discorso. Siamo stati poi accompagnati nel luogo
in cui si sarebbe svolta la traduzione che consisteva in un corridoio con ai
lati file di banchi stile maturità. L’agitazione degli studenti intanto era in
forte aumento.
Dopo aver ascoltato il passo letto in metrica e in prosa, abbiamo iniziato
l’ardua impresa durante la quale la tensione e la fame sono state alleggerite dal passaggio di gentilissimi camerieri (e dei loro vassoi) che ci
hanno rifocillati con vari stuzzichini. Sfiniti dopo sei ore di traduzione,che
consisteva in un passo tratto dal VI libro dell’Eneide in cui si descrive la
discesa di Enea negli Inferi, vista la pioggia battente, abbiamo rinunciato
ad un giretto turistico e siamo stati gentilmente ospitati in una delle aule
del liceo. Corsi in stazione, alle 17.27 siamo partiti e dopo aver cambiato,
come all’andata, vari treni, alle 20.30 siamo arrivati a Rovereto stanchi ma
soddisfatti.
Nonostante le rosee previsioni di Francesco ,in base alle quali saremmo
dovuti sicuramente salire sul podio ,in realtà non ci siamo piazzati entro
i primi dieci ma è stata comunque un’esperienza molto piacevole, sia
perché ben organizzata, sia per l’accoglienza delle famiglie che ci hanno
ospitate.
Valentina Pedergnana II A classico
FISICA IN MOTO...
E CHE MOTO!
Visita alla Ducati di Bologna con sosta al laboratorio, dove i
ragazzi hanno appreso divertendosi
È proprio questo il titolo
del progetto al quale ha
partecipato la classe 2A
scienze applicate. Dopo
alcune lezioni in aula, per
introdurre gli argomenti che
sarebbero stati poi affrontati
nella sede della Ducati, la
casa motociclista italiana
più famosa del mondo, i ragazzi si sono messi in moto per Bologna, e più
precisamente per Borgo Panigale. Hanno visitato la fabbrica, il museo e
successivamente il laboratorio, che ha riscosso da parte dei partecipanti
giudizi positivi. In questo modo, infatti, è possibile apprendere le varie
leggi della fisica, divertendosi. Le aspettative dei ragazzi sono state quindi
soddisfatte pienamente. Insomma, un’esperienza che potrebbe essere proposta anche negli anni a venire, come un sistema alternativo per studiare
la fisica senza annoiarsi.
Al termine del progetto abbiamo intervistato Michele, un ragazzo della
classe che ha risposto alle nostro domande:
Cosa pensi di questo progetto?
Penso che sia stato un progetto interessante e divertente ed è stato un
modo diverso per imparare ciò che di solito si impara seduti sui banchi di
scuola.
Cosa ti ha divertito di più?
In laboratorio abbiamo sperimentato le varie leggi della fisica attraverso
modi semplici e divertenti che vengono applicati alle moto.
Proporresti questo progetto per i futuri anni?
Penso proprio di sì perché è stato molto utile oltre che interessante.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
LATINO DA GARA
69
aprile
ALLA SCOPERTA
DELL’ACQUA NELLA
TERRA DEI TULIPANI
Intervista doppia ad un’insegnante e a uno studente che hanno partecipato al gemellaggio con i ragazzi di Den Haag
La classe IIID scientifico, accompagnata dai professori Clara Lotti, Gloria
Zeni e Matteo Stanga, ha avuto la fortuna di portare avanti il gemellaggio
con il Gymnasium Haganum di Den Haag, Paesi Bassi. Nel mese di aprile i
ragazzi hanno trascorso una settimana in Olanda per un progetto di ricerca
incentrato sul tema dell’acqua.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Intervista all’insegnante Clara Lotti
70
Che cosa si aspettava da questa esperienza?
Mi aspettavo soprattutto di conoscere una nuova realtà scolastica
Quanto pensa sia importante il gemellaggio per una classe di
scientifico?
Penso sia molto importante perché oltre ad aver approfondito un argomento, in questo caso l’acqua, da un punto di vista scientifico, i ragazzi
hanno dovuto utilizzare la lingua inglese praticamente in ogni circostanza.
Per studenti di discipline scientifiche l’utilizzo e la conoscenza della lingua
è particolarmente importante in quanto il loro percorso formativo li
porterà molto probabilmente a lavorare o studiare all’estero.
Com’è stata l’accoglienza dei ragazzi, delle famiglie e degli
insegnanti?
L’accoglienza è stata ottima. I ragazzi si sono integrati perfettamente
nella vita sociale dei loro compagni olandesi. Per esempio sono stati
invitati a compleanni e sono state organizzate delle feste per loro. I
trasporti e le spese extra inoltre sono state coperte completamente dalle
famiglie ospiti.
Pensa sia importante che le famiglie dei ragazzi siano coinvolte
nell’iniziativa?
È molto importante. Per esempio i genitori olandesi sono stati “carinissimi”. Durante la serata i genitori si sono presentati tutti e gli studenti hanno cucinato piatti della tradizione olandese e italiana, sono stati esposti
cartelloni e i genitori hanno partecipato attivamente. È stata proprio una
festa giocosa. Questa è una cosa che qui sarà difficile realizzare.
Ha stretto nuove amicizie?
Sì, ho trovato una grande amica: un’insegnante di latino e greco.
Come se l’é cavata con la lingua?
Con il mio inglese di internet e delle canzoni dei Beatles sono riuscita a
comunicare e addirittura a spiegare la trama del “Fu Mattia Pascal”.
Quest’esperienza è stata un incentivo per migliorare il suo
inglese?
Sicuramente, e non solo il mio inglese ma anche i miei metodi di insegnamento.Infatti sono già in contatto con una collega olandese per un
progetto che riguarda il latino.
In cosa ha trovato diversi i Paesi Bassi e gli Olandesi?
Paesaggisticamente non ci sono montagne, solamente pianura, e questa
sarà una delle cose che sfrutteremo durante la loro visita qui. Gli Olandesi
sono un popolo molto diverso da noi: ciò che ho notato è che lasciano andare i figli molto prima. A dodici iniziano il Liceo e li ritengono autonomi
nel gestirsi e nello scegliere i propri interessi. Passano molto tempo fuori
e perciò pur avendo un rapporto con la famiglia non lo hanno con la casa.
Questa, come madre italiana, è una cosa che troverei difficile da accettare.
A diciassette poi iniziano già la loro vita adulta e vanno a vivere da soli.
È una cosa che ritengo abbia sia lati postivi che negativi. Altra cosa: sono
sempre in bicicletta, anche sotto la pioggia.
Cosa pensa di Amsterdam? E di Den Haag?
Penso siano città storiche molto pulite e ordinate. Gli edifici sono tutti
adiacenti per risparmiare calore, hanno grandi finestre e i centri storici
sono ordinati e pieni di edifici d’epoca. Certo in pianura è tutto più
semplice.
Cosa pensa possano offrire rispetto agli altri gemellaggi offerti
dal nostro istituto, per esempio gli Stati Uniti, la Germania o la
Finlandia?
Non saprei, non sono mai stata da nessun’altra parte. Io tenderei a restare
in Europa, i fondi ci sono dati dall’Unione Europea e inoltre la cultura è
Pensa che il gemellaggio offra un valore aggiunto rispetto alla
tradizionale gita di classe? Perché?
Sì, perché si vive nella case delle famiglie e si viene veramente a contatto
con la cultura: infatti mi è dispiaciuto molto stare in albergo. La conoscenza della lingua inglese inoltre diventa essenziale. In una tradizionale gita
invece si vivono le città da semplici turisti e si parla italiano tutto il tempo.
Pensa che il Liceo dovrebbe investire ancora nel gemellaggio?
Sì, soprattutto nelle terze e nelle quarte.
Ci sono cose che avrebbe voluto fossero gestite diversamente?
No, tutto perfetto. Magari solo il tempo meteorologico, ma purtroppo non
ci si può far niente.
Come sono stati gli studenti?
Apparentemente bravissimi; poi, guardando le foto delle feste serali , non
completamente.
Se potesse rifarebbe tutto da capo?
Sì, assolutamente. Sono contentissima.
Come si sente all’idea di ricambiare l’ospitalità?
Ho paura che loro non si trovino così bene e che non riusciremo a rendere
il loro soggiorno così speciale. Per questo motivo stiamo già iniziando a
pianificare. In Olanda si lascia molto spazio al divertimento e molta libertà
agli studenti; qui invece tendiamo a controllare ogni singolo minuto.
Pertanto vogliamo lasciare loro almeno un pomeriggio libero, oltre ai soliti
pomeriggi di cultura e visita.
Intervista alla studentessa Giulia Omezzolli
Che cosa ti aspettavi da questa esperienza?
Di conoscere una nuova cultura, nuove persone, di visitare le città principali dell’Olanda e di imparare qualcosa di nuovo.
Quanto pensi sia importante il gemellaggio per una classe di
scientifico?
Tanto quanto per gli altri indirizzi.
Com’è stata l’accoglienza dei ragazzi, delle famiglie e degli
insegnanti?
Sono stati tutti molto accoglienti e ospitali, sempre disponibili e gentili.
Pensi sia importante che le famiglie dei ragazzi siano coinvolte
nell’iniziativa?
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
unica: i ragazzi si vestono allo stesso modo, ascoltano la stessa musica
e si capiscono meglio. L’Olanda ha una buona scuola, poca criminalità e
abbiamo solo da imparare da loro.
In cosa consisteva la parte didattica in classe?
Come ho già detto, il tema del gemellaggio era l’acqua. Quindi le attività
didattiche consistevano in esposizioni, rigorosamente in inglese, misurazioni e analisi di campioni d’acqua raccolti sul territorio...
Io per esempio a settembre curerò la parte antropologica: la simbologia
dell’acqua, la sua storia e il suo ruolo nella cultura. Personalmente ho
avuto anche l’occasione di assistere alle normali lezioni quotidiane.
Quali aspetti della scuola olandese vorrebbe fossero importati
qui in Italia?
La logistica delle aule che sono della materia, per esempio aula di storia,
con cartelloni, mappe, linee del tempo... Le aule inoltre sono più grandi
e luminose, tuttavia le classi comprendono anche 29 studenti. Ci sono
10 minuti di intervallo ogni ora, che gli studenti utilizzano per mangiare
e cambiare aula e così non passano troppe ore seduti. L’insegnamento
inoltre non è frontale, ma sono gli studenti a fare lezioni coordinati dagli
insegnati. È una sorta di brainstorming continuo, l’insegnante introduce
l’argomento e gli studenti dicono tutto ciò che ricordano, in questo modo
è tutto più interattivo e coinvolgente.
E viceversa?
Abolirei i pomeriggi, questo per principio. I ragazzi devono avere tempo
di ascoltare musica, rilassarsi e coltivare i loro interessi. In Olanda invece
hanno scuola fino alle quattro del pomeriggio, e aggiungendo lo sport, la
danza e attività varie, non tornano a casa prima delle otto e mezzo.
C’é stata un’esperienza che la ha particolarmente colpita?
Condividere la camera con Gloria Zeni. Mi sono divertita come da giovane:
mi sembrava di essere tornata in campeggio. All’inizio ero preoccupata di
dividere la camera con qualcuno dopo tanti anni, ma poi ci siamo trovate a
parlare e chiacchierare ad ogni ora.
C’è qualcosa che rimpiange di non aver fatto?
Avrei voluto vedere e fotografare uno dei famosi “Coffee Shop”, ma non ne
ho visto nemmeno uno. Infatti il mio immaginario di Amsterdam era di una
città piena di drogati sdraiati sui marciapiedi che fumavano i pots (spinelli).
Vorrebbe avere altre esperienze del genere?
Sì, certamente, anche in altri paesi. L’unica nota dolente è abbandonare la
mia bambina di cinque anni.
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aprile
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
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Certamente, perché un aspetto fondamentale del gemellaggio è il tempo
che si trascorre con la famiglia ospitante.
Hai stretto nuove amicizie?
Sì, anche con dei ragazzi non di quella classe.
Come te la sei cavata con la lingua?
Direi piuttosto bene. Non ho trovato difficoltà.
Quest’esperienza è stata un incentivo per migliorare il tuo
inglese?
Sì, sicuramente. Ci siamo resi conto di quanto sia importante riuscire
a comunicare con persone che non parlano la nostra lingua, e quindi
amplieremo la nostra conoscenza anche per il mondo del lavoro.
In cosa hai trovato diversi i Paesi Bassi e gli Olandesi?
Soprattutto nel cibo, nel metodo scolastico e nell’architettura del paesaggio. Gli olandesi inoltre, sono più aperti, disponibili e tranquilli.
Cosa pensi di Amsterdam? E di Den Haag?
Non siamo riusciti a visitare bene Amsterdam. Comunque è una grande
città: ricca di negozi, ponti, canali e bici. Den Haag è più tranquilla e meno
popolata, con grandi spazi verdi e tante piste ciclabili. Di sicuro più vivibile
di Amsterdam.
Cosa pensi possano offrire rispetto agli altri gemellaggi offerti
dal nostro istituto, per esempio l’America, la Germania o la
Finlandia?
Il fatto che i ragazzi di entrambi i paesi si devono impegnare a parlare una
lingua che non è la loro. Inoltre l’Olanda può offrire un paesaggio naturale
splendido, non cittadino, molto diverso da quello americano.
In cosa consisteva la parte didattica in classe?
Durante le lezioni abbiamo parlato dell’equazione di Manning e confrontato alcune frasi in italiano e in olandese. Nello specifico abbiamo svolto un
progetto sull’acqua, che abbiamo realizzato sia nei laboratori scolastici sia
all’aperto presso alcuni laghi presenti sul territorio.
Quali aspetti della scuola olandese vorresti fossero importati qui
in Italia?
Non abbiamo avuto modo di approfondire il loro sistema scolastico.Posso
solo dire che sarebbe bello se iniziassimo come loro verso le nove e il
sabato stessimo a casa.
E viceversa?
Magari una zona dove c’è il prato o un bel cortile dove trascorrere la
ricreazione come quelli delle scuole italiane.
C’è stata un’esperienza che ti ha particolarmente colpita?
Il surf è stato il massimo. Ci siamo divertiti tutti, anche se era un po’
nuvoloso. È stato molto piacevole anche se non facilissimo.
C’è qualcosa che rimpiangi di non aver fatto?
Visitare i musei, magari quello di Van Gogh o di Hescher. Oppure visitare
meglio Amsterdam.
Vorresti avere altre esperienze del genere?
Sì decisamente, insegnano molto.
Pensi che il gemellaggio offra un valore aggiunto rispetto alla
tradizionale gita di classe? Perché?
Sì, perché relazionarsi con ragazzi di un altro Paese e passare del tempo
in casa con la loro famiglia e quindi vivere con loro è sicuramente fonte di
crescita personale.
Pensi che il liceo dovrebbe investire ancora nel gemellaggio?
Sì sì. Il nostro è andato a buon fine, per il momento almeno. Credo che
comunque siano importanti sia per la lingua sia per la crescita personale.
Ci sono delle cose che avresti voluto fossero gestite diversamente?
Forse abbiamo avuto troppo tempo libero, a volte è stato un po’ noioso.
Come sono stati gli insegnanti?
Disponibili, attenti, pazienti, generosi e simpatici. Ma hanno mantenuto
sempre, com’è ovvio, il loro ruolo da insegnanti.
Se potessi rifaresti tutto da capo?
Sì, assolutamente.
Come ti senti all’idea di ricambiare l’ospitalità?
Non riscontro grandi problemi, se non per l’inglese. Senza nulla togliere ai
nostri genitori, penso che, rispetto a quelli olandesi, alcuni si troveranno
in difficoltà, ma ci saranno sempre gli studenti pronti ad intervenire.
Alex Colò, Francesca Chiaratti, Riccardo LoPresti, Lorenza Pellegrini
2A Scientifico
VELIA,
FRA PALCO E REALTÁ
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Al Festival della Filosofia in Magna Grecia c’erano
anche le classi 3A scientifico, 1A classico, 1B classico.
Ecco il resoconto fotografico
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LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
aprile
Otto studenti (e Prof) del Maffei sono riusciti a passare la
durissima preselezione (10 scuole scelte a livello nazionale, su
più di 90 scuole partecipanti) per la partecipazione al PEG -parlamento europeo giovani. Ecco il loro “comunicato stampa”.
Chi?
Jacopo Spezia, Francesco Valese, Beatrice Tambosi, Martina Gaioni, Daniela Skulina, Domenico Sorace, Lara Boschelli e Clara Luehwink.
Già da un po’ tra di noi, per amicizia e affinità d’interesse, sognavamo una
reale partecipazione al progetto.
Quando?
Si tratta di un progetto aperto solamente agli
alunni di 3a e 4a superiore di tutti gli istituti
d’Italia, con scadenza della preselezione
prima di Natale; quindi c’era la necessità di
“agire” presto e inaspettatamente abbiamo
ricevuto, dalla dirigenza, e dalla prof.ssa Betta
un consenso e una risposta molto positiva.
Accanto al gruppo degli studenti si è formato
quindi quello degli insegnanti, (prof.ssa
Arianna Irgoni per la parte di ricerca, documentazione e stesura della risoluzione; prof
Michele Vulcan per la terminologia giuridica e
la prof.ssa Gloria Zeni per l’assistenza linguistica) tutti insieme presi dalla grande sfida.
Perché?
Appena venuti a conoscenza del progetto
ci è sembrata un’opportunità splendida per
sviluppare le conoscenze teoriche, acquisite
sia a scuola che per interesse personale, in
maniera ufficiale e reale: una sfida, una gara
da vincere insieme
Come?
La preselezione - basata sulla produzione di
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
EUROPEG
una risoluzione sul modello di quelle dell’UE, ugualmente complessa (una
parte introduttiva citante le informazioni acquisite e una operativa, con
proposte concrete) e giuridicamente complicata - quest’anno aveva come
tema il volontariato e l’impegno civico nell’attuale periodo di crisi.
A partire dai primi giorni di novembre, abbiamo iniziato ad incontrarci
settimanalmente con i proff. Betta Maria Chiara, Irgoni Arianna e Vulcan
Michele, che grazie alle loro conoscenze in materia e con la giusta dose
di intraprendenza hanno saputo guidarci e assegnare compiti mirati,
per il lavoro di ricerca basilare. Successivamente il lunedì pomeriggio è
diventato un comune spremere di meningi: le idee dovevano essere chiare, realistiche ed espresse nella forma richiesta - la lingua inglese - altra
caratteristica fondamentale, che è stata curata dalla prof. Zeni.
I ragazzi, in compagnia e col sostegno della prof. Betta, hanno poi affrontato la selezione nazionale a Piacenza, dal 12 al 15 aprile, una competizione esaltante che li ha visti impegnati con i migliori licei italiani.
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aprile
A CHE PARTI SI GIOCA? I RIGURGITI,
UNO SCRIGNO DI
INFORMAZIONI
Piacevole la messa in scena della commedia di Pirandello ad
uso e consumo della platea dei nostri studenti
Quest’anno molti studenti del Liceo A. Maffei sono stati invitati ad
assistere allo spettacolo teatrale “Il giuoco delle parti” di Pirandello che si
è tenuto il giorno 18 aprile nell’Auditorium Comprensoriale.
Lo spettacolo presentato era in bianco e nero e i tre attori hanno saputo
calarsi abilmente nei loro personaggi rendendolo molto interessante. La
rappresentazione sottolineava il fatto che ogni uomo, nella propria vita,
deve recitare una parte che è per ognuno diversa.
Leone Gala è molto particolare; resta indifferente davanti ad ogni tipo
di comportamento e, per questo motivo, sua moglie Silia vorrebbe
toglierselo di mezzo per vivere con il suo amante Guido. Elabora, perciò,
un piano per eliminarlo facendolo scontrare con il marchese Miglioriti, un
ottimo spadaccino. Leone, però, capite le intenzioni della moglie, riesce a
capovolgere la situazione e a mandare Guido allo scontro, ma Leone non
uscirà vincitore perché anche lui, nonostante si sia salvato, non riesce più a
rimanere indifferente e vivrà una crisi.
Questo testo di Pirandello, secondo i molti spettatori è stato abilmente
portato in scena dai tre attori protagonisti. Lo spettacolo teatrale, nonostante qualche piccola difficoltà di comprensione dovuta al linguaggio, si è
rivelato un successo e gli studenti hanno espresso il loro entusiasmo.
Facciamo i complimenti agli attori e consigliamo vivamente l’esperienza.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Francesco Crosina (con la collaborazione di Robin Julian Pedrazzoli e di
Filippo Chemolli) - 2A Scientifico
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L’analisi delle borre dei rapaci ha permesso agli studenti delle
seconde scientifico di avvicinarsi allo studio della biodiversità
Due gli incontri per le seconde scientifico, verso la fine dell’anno, con Luigi
Marchesi, naturalista esperto di rapaci, che ha permesso agli studenti
di studiare le specificità dei rapaci partendo dall’analisi delle loro borre,
ovvero i resti dei loro rigurgiti dai quali si possono ricavare informazioni
dettagliatissime sulle loro abitudini alimentari. Una volta dimenticato che
si sta operando in ambiti non convenzionali, la ricerca permette di scoprire
interessanti dettagli sulla vita degli animali che altrimenti sarebbe impossibile riuscire a conoscere. I resti del gufo reale visionati hanno infatti
permesso ai ragazzi di comprendere come osservando con cura anche
i particolari meno appariscenti sia possibile arrivare ad impadronirsi di
informazioni impensabili.
Ottime prestazioni dei nostri ragazzi agli studenteschi provinciali di atletica leggera
Mercoledì 9 maggio presso il Campo Sportivo di Pergine Valsugana si è
svolta la finale provinciale di atletica leggera categoria allievi/e.
Gli atleti del nostro liceo si sono difesi dignitosamente, ottenendo anche
Classifica allievi
Amistadi
Andreasi
Andreoli
Multipassi
Oradini
Travaglia
Trentini
Zanotti
Simone
Giacomo
Davide
Alberto
Michael
Andrea
Guglielmo
Michele
Classifica allieve
Battistoni
Saskia
Castellani
Desirè
Chincarini
Angelica
Gaioni
Martina
Modena
Arianna
Tagliaferri
Anna
Tagliaferri - Chincarini - Modena - Battistoni
salto in lungo
1000 m
salto in alto
lancio del disco
100 m
salto in lungo
getto del peso
400 m.
4°
12°
5°
2°
24°
7°
26°
13°
100 m
salto in alto
100 m ostacoli
salto in lungo
400 m
lancio del peso
Staffetta 4x100
1°
10ª
4ª
N.C.
2ª
6ª
3° posto
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
SASKIA, UNA SCHEGGIA!
ottimi risultati.
Prima fra tutte nei 100 m la nostra velocista Saskia Battistoni con il tempo
di 12”88 che le è valsa la partecipazione alla fase interregionale dei Giochi
Sportivi Studenteschi a Padova.
Secondo posto nei 400 m di Arianna Modena e Alberto Mutalipassi nel
lancio del disco.
Strepitoso terzo posto per la staffetta 4x100 m allieve con TagliaferriChincarini-Modena-Battistoni!!
Quarto posto per Simone Amistadi nel salto in lungo e Angelica Chincarini
nei 100 m ad ostacoli.
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LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
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BASTA FARE BEH...
Interessantissimo il convegno sul conformismo sociale organizzato dalla IV B sociopsicopedagogico
“La fatica di essere diversi... basta fare beh!” è il titolo del convegno sul
conformismo sociale, tenutosi presso l’ex sede della biblioteca di Riva del
Garda, venerdì 25 maggio 2012 alle ore 21.00. Il convegno è stato realizzato dalla classe IV^ B Socio-Psico-Pedagogicio del Liceo “Andrea Maffei” di
Riva del Garda, con il coordinamento della prof.ssa Catia Civettini, docente
delle materie di indirizzo della classe stessa e la collaborazione, in corso
d’opera, della dirigente scolastica prof.ssa Antonia Zamboni.
Le tematiche approfondite dalla classe, comprendevano vari aspetti della
vita quotidiana e il fine del progetto era quello di sensibilizzare il pubblico,
in modo da renderlo consapevole delle dinamiche che influiscono sul
comportamento di tutti noi, in presenza di estranei. Molti degli argomenti
trattati sono stati accompagnati da video e registrazioni di test, effettuati
dagli studenti della classe, in modo da riproporre famose indagini
sperimentali di sociologi e psicologi, note nella letteratura scientifica
sull’argomento.
Nel corso della serata sono stati,
quindi, riprodotti alcuni celebri
esperimenti di Solomon Asch,
Albert Bandura e Philip Zimbardo
sul conformismo sociale, sull’obbedienza all’autorità e sul pregiudizio
sociale.
Al convegno, che ha avuto il
patrocinio del Comune di Riva del
Garda e della Comunità di Valle Alto
Garda e Ledro, hanno partecipato,
portando un loro contributo, anche
il vice comandante della Compagnia
Carabinieri di Riva del Garda, tenente Andrea Oxilia, il presidente della
Comunità di Valle Salvador Valandro e l’assessore all’istruzione del Comune
di Riva del Garda Renza Bollettin. L’assessore all’istruzione della Comunità
di Valle Tarcisio Michelotti, che avrebbe desiderato essere presente si è trovato, purtroppo, nell’impossibilità di partecipare. La sua presenza, anche
se indiretta, è stata comunque tangibile nel rinfresco offerto, appunto,
dallo stesso Assessorato all’Istruzione.
Per lo sviluppo degli argomenti la classe ha
potuto avvalersi della preziosa collaborazione
del personale dei supermercati Despar, Famiglia
Cooperativa, Poli e del Millenium Center che
hanno permesso i video e le registrazioni nei
centri, fornendo anche utili interviste. Anche la
competenza organizzativa della dott.ssa Paola
Piccioni dell’Ufficio Cultura del comune di Riva
del Garda è stata di grande aiuto.
Dunque la serata è stata molto interessante per
tutti i presenti, che hanno notato il lungo lavoro
di preparazione ed approfondimento svolto dalla
classe IV ^B del Liceo “Andrea Maffei” e hanno
apprezzato i vari interventi e contributi.
Justine Mancabelli
Grande successo per i progetti personalizzati proposti dal
Museo dell’Alto Garda
Per il quarto anno consecutivo il MAG (Museo Alto Garda) in collaborazione con alcune scuole di Riva del Garda ha portato a termine i Progetti su
misura, che hanno lo scopo di coinvolgere il mondo della scuola nel campo
della ricerca storica, archeologica e ambientale del territorio locale.
Il 31 maggio, alle ore 20.30, le classi 2^A Scienze applicate e 2^B
Scientifico hanno partecipato alla serata di presentazione del loro lavoro
in Rocca. Dopo un’introduzione da parte della direttrice del Museo Monica
Ronchini, gli alunni hanno spiegato come si è modificato il nostro territorio dalla preistoria fine alla tardaromanità.
Attraverso l’archeomalacologia, ovvero lo studio di molluschi e conchiglie
fossili, si è scoperto che prima del neolitico il monte Brione era un’isola
circondata dalle acque e che 6.500 anni fa l’insediamento neolitico trovato
nei pressi dello stesso Brione sorgeva sulla sponda settentrionale del lago,
arretrata rispetto ad oggi, in corrispondenza anche di una foce del fiume
Sarca.
L’archeozoologia ci dice quali specie erano allevate nell’Alto Garda, in
particolare ovocaprini e suini nel neolitico, a cui si aggiungono bue
domestico, il gallo rosso, il gatto, il topo comune ed il cane domestico in
età romana.
Il paleoambiente è stato ricostruito, invece, attraverso le analisi archeobotaniche che attestano la presenza di specie mediterranee quali il leccio
sin dall’antichità, grazie al clima favorevole, assieme ad altre piante di
palude come l’ontano e il salice, nonché il faggio, l’abete rosso ed il pino
silvestre tipici di quote più elevate. Erano coltivati cereali e leguminose,
ma erano presenti frutti da raccolta come mele, pere e fragole, mentre in
età romana si conferma la presenza della vite e forse dell’olivo.
Il lavoro svolto dagli studenti è stato impegnativo: hanno preparato numerosi riassunti e slide con il tempo che stringeva per arrivare al prodotto
finale, una brochure da consegnare ai visitatori del Museo.
La conferenza è stata gratificante e ha dato una sensazione di sollievo
dopo le numerose ore di lavoro.
Alex Pederzolli
PIÚ GEMELLI DI COSÍ...
Intenso il programma per gli studenti di Bensheim scesi anche
quest’anno in riva al Garda
La settimana dal 6 al 12 maggio la classe V ginnasio ha ricambiato l’ospitalità dei compagni del liceo AKG di Bensheim. La domenica, al loro arrivo,
i ragazzi sono stati accolti dalle famiglie. Tutti sapevamo che una nuova
avventura avrebbe avuto inizio!
Il lunedì, dopo il rituale saluto della preside e la presentazione della nostra
regione, i ragazzi tedeschi sono stati accompagnati dalla prof.ssa Marcolini
in Comune, mentre a noi poveretti sono toccate le pulizie della sala che
avevamo utilizzato e le lezioni. Nel pomeriggio abbiamo gironzolato per Riva
recitando scioglilingua, i tedeschi in italiano e gli italiani in tedesco, e cercando di rispondere a domande su monumenti della città pressoché sconosciuti
anche a noi. Il secondo giorno i nostri compagni hanno visitato la città di Bolzano, guidati dalla mitica professoressa Floriani, mentre il terzo giorno sono
stati accompagnati ad Arco, prima al castello e poi agli archivi comunali. Nel
pomeriggio siamo andati tutti insieme a Trento dove, tra negozi e gelaterie,
abbiamo trascorso proprio un bel momento in compagnia. Il quarto giorno,
invece, i tedeschi sono andati con la prof.ssa Feletti a Verona. L’ultimo giorno,
come al solito, è stato il più bello. In mattinata siamo andati in funivia sul
Monte Baldo, abbiamo camminato un po’ e poi abbiamo raggiunto un rifugio
per riempirci finalmente gli stomachi. Il sole e il bel prato hanno conciliato il
riposo, ma allo stesso tempo il divertimento, occupando di fatto buona parte
del pomeriggio. Una volta scesi dal monte abbiamo fatto un rapido giro
per Malcesine e successivamente siamo tornati a Riva in battello. La sera ci
siamo ritrovati a Torbole, in pizzeria, per salutarci e concludere in allegria una
fantastica e unica esperienza.
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
MAG SU MISURA
Un ringraziamento va agli alunni delle due classi, a tutti coloro che sono
venuti giovedì a vederli, al museo in particolare che ha permesso ai
ragazzi di esporre in Rocca il loro lavoro e anche agli insegnanti che hanno
dato sostegno nel momento del bisogno.
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LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
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UN TRAFFICO
DI CRANI SOSPETTO
Liana Trentin, esperta del Museo Tridentino di Scienze Naturali, ha illustrato agli studenti le specificità dell’ossatura degli
animali
Nell’ambito del progetto di zoologia, che ha interessato le classi 2A, B e
C scientifico, la 2A scienze applicate e la 3C scientifico, parte significativa
l’ha svolta lo studio di arti e crani dei mammiferi. Un’esperienza resa
possibile grazie alla collaborazione del nostro istituto con il Museo Tridentino di Scienze Naturali: un esperto, la dottoressa Liana Trentin, è infatti
scesa a Riva del Garda “armata” di crani animali per illustrare agli studenti
le specificità di ogni singola specie vivente e le possibilità di verificarle
analizzando alcuni elementi distintivi.
Il cranio è una delle parti dello scheletro che ci dà maggiori informazioni
in termini di tassonomia dei vertebrati. In particolare è una delle principali
strutture analizzata in relazione anche alla dentatura nella diagnosi di
parentela con l’uomo rispetto ai crani di primati. Il cranio ci dà informazioni sul comportamento sociale, sulla locomozione, sulla dieta, sui sensi
dell’animale di appartenenza. Durante il laboratorio i ragazzi hanno
analizzato una serie di apparati scheletrici e crani in tre fasi successive alla
ricerca dei caratteri adattativi e dei trend evolutivi all’interno dei gruppi
tassonomici proposti. Inutile precisare che le lezioni “in situazione” hanno
ottenuto grande gradimento da parte dei ragazzi.
CACCIA ALL’INSETTO
Uscite pomeridiane per raccogliere nel greto del Sarca zooplancton, insetti e macroinvertebrati da studiare al microscopio
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
Particolarmente denso di impegni il calendario di fine anno per le classi impegnate nel progetto zoologia elaborato dai docenti di scienze dell’istituto.
Per tre pomeriggi infatti i ragazzi sono scesi nel greto del Sarca per raccogliere campioni da analizzare con i quali produrre specifiche ricerche nel campo
della biodiversità. Con l’aiuto di alcuni esperti, sono stati raccolti zooplancton, insetti e macroinvertebrati, che sono finiti la mattina immediatamente
successiva sotto lo sguardo indiscreto dei microscopi della scuola.
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LICEO “ANDREA MAFFEI”
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CHE FISICO!
Intervista a Martino Ischia, che ha rappresentato il Maffei alle
fasi nazionali delle Olimpiadi della Fisica
Martino Ischia ha tenuto alto l’onore del Maffei alle Olimpiadi della Fisica.
Lo abbiamo intervistato per saperne qualcosa di più.
Hai sempre avuto l’interesse per la fisica?
Senza dubbio le materie scientifiche in generale mi hanno sempre attratto
più di quelle umanistiche fin dalle scuole elementari e non per niente
ho poi scelto questo indirizzo del liceo. Studiare fisica al primo anno mi è
sempre parso un gioco da ragazzi e il fascino di questo campo scientifico mi
ha successivamente spinto a documentarmi oltre le lezioni dei professori.
è stata tua l’idea di partecipare alle Olimpiadi della fisica o ti è
stato consigliato da qualche insegnante?
In terza la professoressa Zanetti ha lanciato me e qualche mio compagno
di classe in questa sfida che ho colto al volo. Comunque avevo già sentito
parlare delle olimpiadi da mia sorella, che qualche anno prima di me
aveva preso parte alle selezioni.
Puoi spiegare brevemente in cosa consiste questa attività? Come
viene organizzata?
Si tratta di diverse selezioni che ti consentono di capire, confrontandoti
con altri studenti, quale siano le tue competenze nel campo della fisica.
Si passa da una prova d’istituto, composta da 40 quesiti nei quali bisogna
scegliere la risposta corretta fra 5 opzioni, a una prova provinciale con
10 quesiti, che non richiedono grandi calcoli ma sono a risposta libera e
necessitano di una spiegazione, e 3/4 problemi più ostici. I livelli successivi
(nazionale e internazionale) sono in genere composti da due diverse
prove: una sperimentale, nella quale in qualche ora è necessario mettere
insieme un’apparecchiatura per poi effettuare delle misure il più precise
possibili, e una teorica con un numero variabile di problemi molto difficili.
Ti aspettavi di aver superato la selezione per poter accedere ai
nazionali o no?
Dal momento che l’anno scorso con le conoscenze di quarta e poco più
ero riuscito a qualificarmi per i nazionali e lì ottenere un buon risultato
per me sarebbe stata una grande delusione non riuscire a passare il turno
quest’anno. Certo sapevo di aver commesso parecchi errori nella prova ma
la concorrenza, almeno a livello provinciale, non è molto agguerrita.
Che aspettative hai per il futuro? Hai intenzione di intraprendere
un’università ad indirizzo scientifico o cambi completamente strada,
prediligendo un indirizzo umanistico?
Ho intenzione di studiare fisica e a fine agosto tenterò l’ingresso alla
scuola d’eccellenza della Normale di Pisa ma i posti disponibili sono molto
pochi e i test d’ammissione difficilissimi.
Come hai trovato i quesiti della gara a livello nazionale? Li pensavi più facili o più difficili?
I problemi teorici della gara nazionale erano piuttosto difficili e richiedevano un’ottima conoscenza dell’analisi matematica. Si trattava soltanto di
tre problemi ma le quattro ore di tempo disponibili non mi sono bastate
per ragionarci sopra al meglio.
A scuola avevi già affrontato tutti gli argomenti richiesti o ti sono
state poste domande su concetti mai affrontati prima?
I problemi hanno una formulazione molto poco scolastica e spesso gli
argomenti coinvolti non vengono affrontati a scuola, ma comunque li
avevo studiati per conto mio.
Puoi dirci che posizione hai ottenuto nella classifica a livello nazionale?
Quanti erano i partecipanti?
I partecipanti erano poco più di 100 e mi sono piazzato nella fascia del
bronzo, ossia con un punteggio compreso tra il 50 e il 70% della media
dei primi 5. La fascia d’oro (>90%) contava 3 persone, quella d’argento
(70%<p<90%) 7, la mia circa 20 persone.
C’era una prevalenza di partecipanti di sesso maschile o femminile?
Solo due ragazze erano presenti tra i più di 100 partecipanti.
Che giudizio daresti a questa esperienza? Ti sei divertito o è stato
solamente un impegno?
Il giudizio non può che essere positivo, le olimpiadi di fisica mi hanno
fatto imparare tante cose, conoscere molte persone e non sono mancati
momenti in cui ho avuto l’occasione di divertirmi, anche con complessi
problemi.
Ritieni che questa sia una attività da proporre anche nel corso dei
prossimi anni? Perché?
Per come ho vissuto io quest’esperienza senza dubbio è da riproporre.
Purtroppo gli studenti che la prendono sul serio sono pochissimi.
Esordio col botto per Sebastian de Gesù Di Pietro Hidalgo,
studente del nostro liceo, al Salone del libro di Torino
Sebastian de Gesù Di Pietro Hidalgo coltiva da tempo un sogno, quello di
diventare scrittore. Un sogno che si è avverato, visto che ha potuto esordire
per i tipi della Keltia con un romanzo storico.
Lo abbiamo avvicinato e ne è nata questa intervista.
Da quanto tempo scrivi? Quella dello scrivere è sempre stata una
tua passione o è sorta solamente negli ultimi tempi?
Scrivo da due anni, cioè quando iniziai Phree Massen, nel febbraio 2010,
quando avevo quindici anni. Quella per la scrittura è una passione che ho
scoperto solo nel momento in cui, fortemente colpito da diverse emozioni,
trovai nello scrivere il miglior sfogo ed il modo più efficace di esprimermi.
Come è nata l’idea di scrivere questo libro?
L’idea di scrivere questo libro è nata grazie alla decisione di unire quel che
LICEO “ANDREA MAFFEI”
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PHREE MASSEN,
UN CASO LETTERARIO
provavo alla passione per la storia ed i Templari, che studiavo già da ben
tre anni. Così passai alcuni giorni, pochi, a decidere i nomi di parte dei
personaggi ed un buon modo per iniziare quello che già sapevo sarebbe
stato un libro. Fatto questo, un giorno mi misi davanti al pc e mi lasciai
trasportare dalle idee.
Quale è, in breve, la trama del tuo libro?
Phree Massen (che, in egiziano, significa “figli della luce”) inizia nel 1293,
a Cipro, con Khristhian, un giovane Cavaliere dell’Ordine dei Templari che
ha appena ricevuto l’investitura. Il Gran Maestro Jacques de Molay gli
affida un incarico di enorme importanza da portare a termine entro undici
anni, ma al suo ritorno il giovane, ormai uomo, scopre che il suo mondo è
totalmente sconvolto dai problemi causati dall’avido Filippo IV, e si trova
ad affrontare l’urgente bisogno di trovare una via d’uscita, se si vuole
preservare l’Ordine ed i suoi segreti.
Cosa si prova a scrivere un libro quando si è ancora così giovani?
È una grande soddisfazione, perché nello scrivere un libro ci si sente fieri di
sé stessi. Se il libro, o altra opera che sia, verrà poi pubblicato o no, non ha
importanza, perché a meno che non si scriva mirando al guadagno (cosa
che assolutamente non approvo), resta l’orgoglio di essersi impegnati in
qualcosa ed averla finita.
Quali difficoltà hai incontrato scrivendo il tuo libro?
Non ho incontrato grandi difficoltà, detto sinceramente. Non ho avuto il
blocco dello scrittore o cali d’ispirazione. L’unico imprevisto è stato quello
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di aver dovuto rivedere costantemente i nomi dei personaggi da metà
libro in poi, perché li inserivo e continuavo a scrivere per non perdere lo
slancio d’ispirazione, senza annotarli da qualche parte.
La tua famiglia e i tuoi compagni ti sono stati vicini in questo
percorso? E gli insegnanti?
La mia famiglia mi ha sostenuto dall’inizio alla fine, credendo fermamente
in me. Per quanto riguarda i compagni, non tutti sapevano quel che stavo
facendo mentre lo facevo, l’avevo infatti detto solo a pochi e più fidati. Ai
miei compagni di classe ed agli insegnanti l’ho detto solo a lavoro finito.
In particolare la prof. Alessia Tita, presente nei ringraziamenti del libro, è
stata la prima in assoluto a leggerlo e ad apportare qualche correzione.
A libro pubblicato, invece, ho avuto il sostegno delle insegnanti, della
preside e della bibliotecaria.
In che momenti hai scritto il tuo libro? È stato difficile trovare dei
ritagli di tempo in cui scrivere?
Non è stato particolarmente difficile trovare del tempo per scrivere, lo facevo la sera prima e dopo cena, dopo aver studiato il pomeriggio. Scrivevo
dalle tre alle sei ore al giorno. In tre mesi il libro era finito.
È stato il tuo primo libro o ne hai scritti degli altri che non sono
però stati pubblicati?
Phree Massen è il mio primo libro, prima scrivevo qualche poesia o al
massimo racconti.
Da cosa è nata l’idea della trama del tuo libro?
La trama del libro è nata dall’unione di elementi autobiografici con
elementi storici, di letteratura cavalleresca e, immancabili quando si parla
di Templari, fatti leggendari e teorie.
Che consiglio daresti ad una persona che vuole iniziare a scrivere?
Innanzitutto consiglierei di leggere, a prescindere dal genere in cui ci si
vuole cimentare, perché chi non legge non può scrivere. Come seconda
cosa, inserire tra le proprie letture qualche libro sulla scrittura, cosa che
può essere utile (ma non essenziale, infatti ne ho letto uno, “On Writing” di
Stephen King, solo poco tempo fa).
Infine, consiglio di lasciarsi andare. Non c’è bisogno di conoscere tutta la
trama del libro per scrivere! Bastano le linee generali, pochi appunti sui
personaggi, e la voglia di dedicarsi alla scrittura.
Hai intenzione di scrivere altri libri e, perché no, diventare uno
scrittore?
Si, vorrei diventare uno scrittore e perciò scriverò altri libri. A giorni inizierò
il mio secondo romanzo storico, ambientato ai tempi della Seconda Guerra
Mondiale e totalmente distaccato dagli argomenti del primo. L’editore mi
ha anche chiesto di approfondire chi fossero i Phree Massen nell’antico
Egitto, e questo è un progetto a lungo termine, considerato l’argomento.
Ho in mente anche una terza opera, sebbene sia poco più che allo stato
embrionale.
Cosa pensi delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie come
internet, che consentono di pubblicare e anche di distribuire un
testo?
Internet è un mezzo davvero utile, pubblicare sarebbe stato un’odissea
senza la veloce ricerca che questo strumento permette. Inoltre c’è da
sottolineare la facilità nel reperire parte delle informazioni necessarie
a documentarsi ed il modo in cui si agevola la vendita di un’opera solo
mettendola in rete. Tuttavia, che si cerchino informazioni o nomi di case
editrici, bisogna approfondire bene le conoscenze su ciò che si trova, e non
fidarsi a priori.
Incontro di alcuni studenti con un giovane rifugiato proveniente dal Togo, dove è stato minacciato di morte
Le classi IA e B Scienze Applicate, IVA Ginnasio e IB Scientifico il 21 Maggio
hanno incontrato Hervé, arrivato in Italia nel 2007 dal Togo. È stato
costretto ad abbandonare il suo paese d’origine che, nonostante si dica
uno Stato democratico, non mostra segni di democrazia. Hervé quindi è un
rifugiato, il che è differente dall’essere un immigrato. Questi ultimi hanno
scelto di andarsene dal loro paese per ragioni personali, mentre i primi
sono stati “costretti”, perché perseguitati per motivi politici, economici
e sociali. I rifugiati hanno il diritto d’asilo, che permette loro di restare
all’estero per 5 anni, dopodiché possono chiedere la cittadinanza del paese
ospitante. Il Centro ASTALLI, che compie servizi per i rifugiati, l’ha aiutato. La storia del giovane togolese ha inizio il 5 maggio 2005 quando il
presidente Étienne Eyadéma muore. Per la successione non vi furono le
classiche elezioni, ma il figlio del leader, Faure Gnassingbé, assunse il
potere. A quel tempo Hervé andava all’università e studiava Economia. Il
12 maggio, insieme ad alcuni amici, decise di manifestare pacificamente
in piazza contro il nuovo governo. Nel pieno della loro manifestazione
arrivarono dei militari del presidente che catturarono il giovane e i suoi
compagni. I soldati portarono gli studenti fuori città per torturarli e
ucciderli. Durante la crudele esecuzione passarono casualmente delle
donne che cominciarono a urlare, permettendo ad Hervé di scappare da
morte certa. Corse fino alla casa di un anziano che lo nascose per qualche
giorno. Purtroppo il giovane togolese non poté farsi curare in ospedale,
perché l’avrebbero scoperto. Non poteva nemmeno tornare a casa perché
sarebbe il primo posto dove l’avrebbero cercato. Chiese allora aiuto a dei
missionari italiani. Provò a tornare all’università dove studiava, ma dopo
soli due giorni arrivarono i soldati. Scappò quindi in Ghana, dove riuscì
finalmente a laurearsi in Economia. Ma non potendo ritornare in Togo
decise, grazie al suggerimento dei preti, di volare in Italia con un visto da
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ANNUARIO 2011/2012
HERVÈ, ACCOLTO
A BRACCIA APERTE
studente. Arrivato a Trento si iscrisse all’Università dove a breve discuterà
la sua tesi in Sociologia. Durante questi ultimi anni, la situazione in Togo non è cambiata, quindi
nel 2010 Hervé ha chiesto l’asilo politico per avere i documenti in regola e
restare in Italia.
I giovani studenti del liceo hanno potuto cogliere molto da questo
incontro: in particolare si sono percepite le differenze tra due mondi praticamente opposti, quali sono l’Africa e l’Europa. Un altro aspetto che ha
colpito è l’apertura mentale e il senso dell’ospitalità che c’è in Togo: Hervé
racconta esperienze del suo Paese che sarebbero impensabili per noi. Per
esempio là i passeggeri possono far fermare l’autobus per strada al di fuori
delle fermate. A pranzo e cena si preparano porzioni in più di cibo, perché
arriva sempre qualcuno senza preavviso. Queste sono usanze che non
fanno parte della nostra mentalità chiusa. Nei paesi più sviluppati è comune la frase “Ma vengono sempre da noi?”.
Hervé dice, a smentire uno dei tanti luoghi comuni, che in realtà solo il
20% dei rifugiati viene in Europa o va verso gli Stati Uniti, la maggior parte non si sposta dall’Africa, ma va negli Stati limitrofi, senza considerare i 2
milioni in Pakistan, Iran e Siria.
A colpire i ragazzi è stato anche l’amore del rifugiato per la propria patria,
nonostante i difetti e tutte le difficoltà che comporta il viverci. Il Togo è
uno Stato dove è presente la sperequazione sociale; è un Paese molto ricco
di risorse, ma i beni sono concentrati nelle mani di poche persone, mentre
la maggioranza della popolazione è povera e fatica a sopravvivere. In
conclusione, Hervé sostiene che il mancato sviluppo deriva da due cause:
la prima è la colonizzazione francese, la seconda è la mancata solidarietà
degli africani stessi. Solidarietà che viene da lui definita “meccanica”, è
cioè per i togolesi si tratta di un obbligo che viene esercitato però solo
con l’amico o il parente. In Italia e in Europa, invece, è “organica”, ossia
istituzionalizzata, se ne occupano vari enti ed organizzazioni e vale per
tutti quelli che sono in difficoltà.
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FORSE QUALCUNO
SI RICORDERÁ...
Saffo tra musica e poesia: un progetto che ha coinvolto classico e scientifico
Il progetto “Saffo”, nato nel 2010 da un’idea del M° Italo Gomez, che fu
Direttore artistico del Teatro Alla Scala di Milano e della Fenice di Venezia,
venne realizzato dalla Fondazione Autunno musicale di Como in collaborazione con il Liceo Classico “A. Volta” di Como. Il laboratorio creativo,
condotto dal M° Gomez insieme all’arpista, compositrice e scrittrice Cecilia
Chailly, si realizzò in vari incontri con gli studenti, fino alla selezione dei
migliori componimenti poetici che i ragazzi avevano realizzato, interpretando e completando liberamente i frammenti di Saffo. I testi vennero
letti in uno spettacolo finale, presentato al pubblico in una sala del Teatro
Sociale di Como, ma la sorpresa fu una canzone creata e interpretata dagli
studenti. Per questo, quando la Biblioteca di Riva del Garda invitò Cecilia
Chailly per riproporre il progetto alle classi del Liceo Maffei di Riva del
Garda nel corso dell’anno scolastico 2011 - 2012, si pensò di coinvolgere
anche il Conservatorio F.A. Bonporti, sez. di Riva del Garda, e la classe di
composizione del maestro Massimo Priori. L’adesione delle classi II A del
Liceo Classico e III D del Liceo Scientifico, sotto la guida delle insegnanti
Vanna Bagozzi e Clara Lotti, ha visto inserire l’iniziativa come parte
integrante del programma curricolare scolastico.
Il percorso ha preso una strada propria, non sempre agevole, ma anche di
fatica trattandosi di mettere assieme competenze ed esigenze didattiche
anche contrapposte; ma alla fine, grazie anche alla regia di Franco Farina,
che con le sue competenze filologiche classiche ha affiancato il lavoro in
classe dei ragazzi in stretta collaborazione con le insegnanti, è riuscito ad
arrivare al traguardo.
Il progetto poi ha visto la collaborazione di Sara Maino per la componente
video e di Katia Michelotti per la parte storico-artistica.
Parallelamente, il M° Priori ha curato la preparazione delle musiche,
composte dai suoi allievi, che verranno eseguite dal gruppo strumentale
del Conservatorio, diretto dal M° Giovanni Giannini.
Gli studenti, dopo gli iniziali incontri con Cecilia Chailly, hanno espresso il
meglio della loro creatività, attraverso i pochi frammenti poetici su cui dovevano confrontarsi, con Un gran desiderio di comunicare le loro emozioni,
sfruttando anche le capacità tecniche acquisite nel loro percorso di studio
La partecipazione al progetto e la scelta del frammento da elaborare,
per gli studenti dei Licei, è stata libera, come pure la lingua da utilizzare,
italiano e/o greco, e la forma, poetica e/o musicale.
Alioune Samb e Mack M’baye ancora ospiti della nostra scuola
per parlare della loro cultura
Sabato 19 maggio 2012 la classe 1A Scienze Applicate, assieme ad altre
cinque classi prime, ha incontrato Alioune Samb e Mack M’baye, due
senegalesi ormai residenti in Italia, che ci hanno illustrato alcuni aspetti
della loro cultura e del loro Paese d’origine.
Nel Senegal, colonizzato dai francesi, sono presenti numerosi gruppi etnici
all’interno dei quali si distinguono varie tribù che parlano diverse lingue.
La lingua ufficiale è il francese, ma esistono tantissimi dialetti, che vanno
a formare una lingua comune, il Wolof.
Una particolare usanza è
l’incisione sul viso di simboli
diversi a seconda della tribù di
appartenenza.
A ognuna delle varie tribù
corrisponde un determinato
mestiere. Ad esempio i Laube
sono falegnami, i Tegg fabbri,
mentre i Lebu pescatori.
Aljoune e Mack, sono dei
Griot, ovvero gli artisti.Poi
abbiamo osservato i principali
strumenti senegalesi, si tratta
prevalentemente di percussioni. Abbiamo anche imparato
alcune canzoni tradizionali. Infine abbiamo potuto
osservare il Gri-Gri, un tipico
portafortuna molto utilizzato. LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
SUONI E COLORI
DEL SENEGAL
Sabato 26 maggio Alioune e Mack ci hanno parlato, invece, dei tessuti
e del modo di vestire dell’Africa sub-sahariana. Nel Senegal c’è molta
fantasia nei tessuti e in base all’abbigliamento si può capire la posizione
sociale di una persona. I vestiti tipici del Senegal sono molto colorati. Per
esempio il Jakas è costituito da tante strisce colorate, che simboleggiano
le diversità tra persone e la solidarietà tra esse.
È stato affrontato anche il tema della danza che ha una grande importanza nella cultura popolare. In Senegal ogni passo o gesto ha un significato:
per esempio se alziamo le mani e diciamo “aiua” significa che vogliamo
liberarci dei peccati e spiriti maligni scacciandoli via.
In conclusione Alioune e Mack ci hanno fatto cantare e ballare diversi ritmi
tipici senegalesi, a noi è piaciuto moltissimo e ci siamo divertiti. Questi
incontri sono stati molto interessanti e coinvolgenti, perché siamo potuti
entrare in contatto con una cultura diversa dalla nostra. Ci siamo resi
conto che per certi aspetti la vita in questo Paese potrebbe essere anche
preferibile a quella che affrontiamo noi ogni giorno. 87
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A CACCIA
DEL PRINCIPE AZZURRO
Anche quest’anno l’erpetologo Pietro Lorenzi ha documentato
agli studenti del biennio scientifico vita, morte e miracoli dei
rettili e dei loro “colleghi”
Quale migliore opportunità per studiare le diverse forme di vita del nostro
pianeta che avvicinarsi ad alcune di esse in compagnia di solidissimi
esperti? Ecco perché, come da tradizione, anche quest’anno l’erpetologo
Pietro Lorenzi ha avuto l’opportunità di entrare in istituto accompagnato
da una cospicua raccolta di rettili da mostrare ai ragazzi del biennio, illustrando loro le principali specificità di serpenti, rospi e bestiole varie. C’è
chi si è fatto affascinare più del previsto e chi, probabilmente educato da
anni e anni di fiabe, ha sperato nel bacio risolutore, coltivando l’auspicio
di vedersi comparire un principe in carne ed ossa in cambio di un innocuo
(più o meno) bacetto.
SFORTUNATI
SOTTO RETE
È stata breve, ma positiva, la partecipazione della squadra juniores ai
giochi studenteschi. Si trattava di una squadra un po’ naif, composta da
pallavolisti, ex pallavolisti e “baskettari”, che però ha superato brillantemente il primo turno battendo l’Istituto Floriani (2-1) in un incontro molto
combattuto ed avvincente. Al secondo turno si sono dovuti arrendere al
“Buonarroti” di Trento che disponeva di una squadra molto più completa
ed organizzata. Un applauso comunque a Cro Daniele, Bronzini Marco,
Grossi Emanuele, Spezia Jacopo, Vivori Christian, Albertini Lorenzo, Saccoccio Benjamin, Mascher Federico, Zambotti Andrea.
Diversa l’avventura delle allieve, presentatesi ai Campionati studenteschi
con una squadra molto competitiva e intenzionate a conquistare quel
titolo provinciale sfuggito per pochissimo lo scorso anno. Le nostre ragazze
si sono imposte per 2-0 nei primi due turni eliminatori, superando nell’ordine Ist. Floriani e Ist. “Don Guetti” di Tione . In semifinale però la squadra
si è presentata all’incontro con il liceo Rosmini di Rovereto decimata da
infortuni e malattie. Queste assenze hanno influito soprattutto sui meccanismi di gioco, impedendo alle nostre ragazze di esprimere il loro potenziale. La squadra avversaria , giocando in modo ordinato e tranquillo,
ha avuto agevolmente la meglio. Un vero peccato per Chiaratti Francesca,
Omezzolli Giulia, Enei Viviana, Vecchi Cristina, Pellegrini Valeria, Pellegrini
Lorenza, Vivaldi Chiara, Tagliaferri Anna, Simonelli Giulia, Angelini Alessia,
Giordani Ylenia, Dassatti Elisa.
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Sconfitti dalla cattiva sorte, i nostri atleti promettono un
immediato riscatto già a partire da quest’anno
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ACQUA, UNA RISORSA
DA CONCORSO
Una maffeiana fra i vincitori del premio del Rotary Club di Riva
Per molto tempo l’acqua è stata considerata come una risorsa di scarsissimo valore perché è disponibile in quantità praticamente illimitata: oggi
non è più così.
Negli ultimi cinquant’anni, a causa del continuo aumento di popolazione,
la disponibilità di acqua nel mondo è molto diminuita: c’è poca acqua
dolce e il suo consumo continua ad aumentare soprattutto nei Paesi più
ricchi che la sprecano con comportamenti non corretti.
Uno dei problemi più gravi è che il 50% dell’acqua dolce del pianeta oggi
è in mano a privati. In alcune regioni del mondo l’accesso all’acqua è già
oggi motivo di tensioni e conflitti. Per esempio, in India e Bangladesh è
in corso una lotta per il controllo del Gange; lo stesso vale per Messico e
Stati Uniti sul Colorado e per Slovacchia e Ungheria riguardo al Danubio.
Inoltre lo sfruttamento delle acque del Nilo è motivo di conflitto, così come
accade per il Giordano e l’Eufrate in Medio Oriente.
Anche se questa problematica me la sono posta più volte (ovvero il fatto
che in futuro questi contrasti potrebbero trasformarsi in vere guerre), in
realtà il diritto all’acqua non è già adesso garantito a tutti: agli inizi degli
anni 2000 un miliardo e cento milioni di persone, più o meno un sesto
della popolazione mondiale, non avevano accesso ad acqua sicura e oggi
sono otto milioni all’anno i morti a causa della siccità e delle malattie
legate alla mancanza di acqua potabile.
Secondo le Nazioni Unite ogni anno un milione e seicentomila bambini
muoiono di dissenteria, tifo e colera e una persona su due abita in case
senza fogne e acqua corrente.
Nel quaderno “Acqua. storia vita futuro” della Fondazione Asm Brescia
sono raccolti gli atti del convegno “Acqua. storia vita futuro” tenutosi a
Brescia il 6 giugno 2003, in cui un grafico mostra le disponibilità idriche
nel nostro mondo: è molto strano infatti credere che nel continente
africano le risorse idriche (in proporzione alla popolazione) siano ben il
3% in più rispetto a quello europeo, con la stessa popolazione. Nonostante
ciò, in molti paesi africani molte persone non hanno la disponibilità di
acqua ogni giorno. Il motivo è la mancanza di strutture per il recupero, la
distribuzione e la raccolta di questa risorsa.
Il problema dell’acqua è anche legato all’inquinamento. L’inquinamento
dell’acqua, infatti, è causato dall’utilizzo in agricoltura dei prodotti chimici
che entrano nelle falde acquifere. La situazione è peggiore nei Paesi del
Sud del Mondo dove l’inquinamento è causato dall’utilizzo di enormi
quantità di diserbanti, pesticidi e fertilizzanti nelle piantagioni di cui sono
proprietarie le multinazionali. Anche le industrie con i loro prodotti di
scarto avvelenano fiumi, laghi e mari.
Certo è che, secondo i calcoli degli scienziati, probabilmente tra circa 15
anni, l’acqua non potrà più essere utilizzata nello stesso modo. Anche se
nel mondo di oggi, tutti i messaggi che i mass media ci inviano, i Governi,
le varie cooperative e associazioni no profit come, per esempio l’Associazione trentina “Water for life” che si occupa di realizzare pozzi in Somalia,
stiano cercando in molti modi una strada verso una sensibilizzazione
adeguata, nonostante ciò nella mente delle persone occidentali c’è una
qualche strana idea di pensare che il lavandino sia sempre presente, con
l’acqua pronta a scendere e scendere, senza alcuna interruzione.
Fra breve,questo resterà solo un sogno. Nel 2025 le persone sulla Terra
saranno molte di più, ma l’acqua sarà di meno, quindi è ora di svegliarsi e
iniziare a capire che bisogna uscire dallo stato di egoismo che è proprio di
ogni persona e iniziare a collaborare per far sì che non ci siano divergenze
tra i vari Stati a causa della mancanza di acqua; i Governi dovrebbero
incentivare una politica di protezione delle fonti d’acqua sia dal punto di
vista qualitativo che quantitativo; realizzare un servizio idrico ottimizzando la gestione delle risorse.
Di fondamentale importanza è una maggior sensibilizzazione per far
comprendere che anche le cose più semplici sono rilevanti e adottare dei
comportamenti corretti che ogni singolo individuo può mettere in pratica:
ad esempio preferire l’utilizzo della doccia al posto della vasca da bagno,
chiudere bene il rubinetto, riutilizzare l’acqua piovana per l’irrigazione del
giardino e dell’orto, oppure anche per lo sciacquone del wc.
Quindi ognuno dovrebbe imparare a non sprecare questa risorsa poichè in
quanto fonte di vita insostituibile, l’acqua è un bene che appartiene a tutti
gli abitanti della Terra in comune: l’acqua è di tutti.
Evelin Marchetti
Leggere fa crescere: è questo lo spirito de “Il Maggio dei Libri”,
la campagna nazionale nata nel 2011 con l’obiettivo di sottolineare il valore sociale della lettura come elemento chiave
della crescita personale, culturale e civile
La campagna, promossa dal Centro per il Libro e la Lettura del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali, è iniziata il 23 aprile, Giornata mondiale
del libro e del diritto d’autore promossa dall’UNESCO, ed è terminata il 23
maggio con la Festa del libro.
L’iniziativa è stata chiamata in questo modo perché, secondo tradizione,
maggio è il mese in cui la natura si risveglia, i fiori sbocciano e gli animali
escono dal letargo: metafore che vogliono trasmettere l’idea di crescita,
maturazione e allegria che la lettura insegna.
Anche il nostro liceo ha partecipato a questo progetto con iniziative particolari a cui hanno aderito ragazzi di classi ed età diverse, ma accomunati
da una grande passione per la lettura e coordinati dalla prof. Paola Sabato.
Due pomeriggi full-immersion nei libri, una mostra presso la biblioteca
del Liceo “A.Maffei”, dei simpatici segnalibri personalizzati e altre piccole
idee hanno contrassegnato la nostra partecipazione all’iniziativa.
Dal 26 aprile al 15 maggio 2012, presso la biblioteca del Liceo, è stata
allestita una mostra intitolata “Libri sui libri”, ovvero con libri che parlano
di libri, lettura, scrittura, autori.
Venerdì 27 aprile si è svolta la prima giornata intitolata “Letture a specchio”: studenti italiani e stranieri hanno proposto letture pubbliche tratte
da “classici” della letteratura internazionale, con stralci in lingua originale
(inglese, tedesco, spagnolo, francese, greco antico), da Borges e Marquez a
Prevert e Barbery, da Omero a Kafka e Mann, fino a Charles Schulz.
Il 4 maggio, invece, sempre nel parco del Liceo, si è svolto il secondo appuntamento, la “Maratona di lettura”: gli studenti hanno letto brani tratti
da romanzi che hanno lasciato un segno nel loro cuore. Da Novecento di A.
Baricco a I Promessi Sposi di A. Manzoni, da Cime Tempestose di Bronte,
Eleonora Miorelli, 1 B scientifico
L 'armonia di lettere e segni è racchiusa in un libro
I mmergiti nella sua storia fino a farne parte
B ramando intrighi e seducendo fanciulle scoprirai
nuovi mondi fantastici
R ivivrai un'emozione ad ogni cambio di pagina o a
sentire il titolo che più ti appassiona.
O bbliga la tua mente a trovare tempo per dedicarti a
questa piacevole conoscenza di te!
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
LIBRANDOSI
NEL CIELO DI MAGGIO
al Cacciatore di Aquiloni di
Hosseini, da Io non ho paura
di Ammaniti a Bianca come il
latte, rossa come il sangue di
D’Avenia.
Per coronare le iniziative
proposte dal nostro Istituto,
la professoressa Mannarini ha
proposto alla nostra classe di inventare degli acrostici partendo
dalla parola LIBRO.
Ne abbiamo scelto uno che è
diventato il motto del nostro
Maggio dei Libri; gli altri sono
stati stampati sui segnalibri
distribuiti durante le iniziative.
Questa occasione ha risvegliato la passione e il piacere per la lettura e ci ha
regalato un momento di rara magia, per una volta non virtuale!
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ANNUARIO 2011/2012
maggio
STOP, SI CHIUDE!
Ultimo giorno all’insegna di sport e musica, come da tradizione. Premiati i maffeiani che si sono distinti nell’attività
motoria
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
A causa del cattivo tempo, la festa con cui tradizionalmente si chiude
l’anno scolastico si è svolta in palestra e nelle aule dell’istituto, con tutti i
disagi che tale situazione ha portato con sé. Ma i ragazzi sono stati bravi e
responsabili e la giornata è stata davvero entusiasmante. Da segnalare la
premiazione dello sportivo dell’anno, ambito trofeo da quest’anno intitolato a Luca Carletto, il maffeiano tragicamente scomparso sotto le nevi del
Baldo due anni fa: il vincitore è stato Daniele Crò, premiato direttamente
dai genitori di Luca in un’atmosfera commossa ma gioiosa al tempo
stesso, grazie ad un collage di immagini su Luca realizzato dai docenti di
educazione fisica e proiettato durante la cerimonia.
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The Blues Brothers
Il percorso teatrale che ha coinvolto le classi 4a e 4b del liceo linguistico è
stata un'avventura. Al di là del lavoro, della messa in pratica di uno spettacolo in inglese e quindi di un improvement della lingua, il laboratorio ci
ha permesso di conoscerci meglio. Le due classi, che prima non avevano
nessun tipo di contatto, si sono avvicinate progressivamente ed è nato un
rapporto di solidarietà e reciproca simpatia.
Dal punto di vista prettamente tecnico, invece, per alcune settimane il
lavoro non è proceduto in maniera esattamente spedita a causa di rispettivi impegni e imprevisti e della cara vecchia negligenza giovanile (siamo
fatti così)! A distanza di pochissimo tempo dalla “grande sera” - ovvero la
prima dello spettacolo - tutte abbiamo “ingranato” e, a partire dalle prove
nel teatro e non più all'interno della scuola, lo spettacolo ha iniziato a
prendere forma.
A questo periodo corrispondono le corse alla ricerca dei costumi, l'affrettarsi alla creazione delle scenografie, tra cui una macchina di cartone
molto poco stabile ma da noi molto apprezzata e denominata “blues
hammer”, l'aumento progressivo dell'impegno ma anche tanto divertimento. Arrivate alla fatidica sera della prima, fatta qualche eccezione,
eravamo tutte agitatissime, ma possiamo dire che il nostro obiettivo è
stato centrato.
Gli spettacoli aperti agli studenti del liceo, il giorno dopo, sono stati a
parere nostro un successo, nonostante l'intera recita fosse in lingua inglese
e nonostante la non indifferente scossa di terremoto avvenuta appena
prima dello spettacolo che ha sapientemente provveduto a renderci
ancora più emozionate (come se il panico da palcoscenico non bastasse).
Tutte abbiamo fatto la nostra parte, chi con le luci, chi con le scenografie,
chi recitando bene seppur senza alcuna pratica in materia.
Possiamo senz'altro catalogare il laboratorio teatrale con la professoressa
Seia e con il mitico insegnante di teatro Enrico come un'esperienza assolutamente positiva, una di quelle cose che si raccontano volentieri agli amici
e che tiene unite le persone che vi hanno partecipato.
Anna Cappiotti
IL MALATO
IMMAGINARIO
Lezioni dei liceali ai loro “colleghi” più piccoli
Il gruppo teatrale del liceo Maffei ha presentato a fine anno 'Il
malato immaginario', ispirato alla celebre opera di Molière.
"Tornare bambini è possibile? Nelle classi 4A e 4B pedagogico si.
Durante il corso di questo anno scolastico all'interno delle lezioni di fisica
con la collaborazione e l'aiuto della professoressa Veronica Pernici e del
professor Livio Michelini ci siamo cimentati nella realizzazione di cartelloni, libri ed esperimenti da presentare all'interno del progetto "fisica alle
elementari" ai ragazzi delle classi quinte delle scuole elementari "Nino
Pernici" di Riva del Garda.
La preparazione è avvenuta in maniera divertente, infatti, ognuno di noi
ha potuto esprimere la propria creatività e la propria dote artistica.
L'atteso giorno in cui sono stati presentati i nostri progetti, è avvenuto il
1 giugno. Siamo rimasti stupiti e sbalorditi dall'attenzione e della partecipazione mostrata da parte dei ragazzi durante la nostra esposizione. Si
è notato un grande entusiasmo, sia da parte loro ma anche e soprattutto
da parte nostra in quanto si è notato la qualità del lavoro svolto. Non è
mancato poi il parallelismo del progetto ad una nostra materia di indirizzo, psicologia, in quanto durante la nostra permanenza alle elementari,
abbiamo completato una "scheda di osservazione" mediante la quale
abbiamo rilevato vari dati riguardanti il comportamento, l'attenzione, la
partecipazione ecc..
È stata un’esperienza interessante sia dal punto di vista formativo ma
anche dal punto di vista umano."
Angela Bolognani
Il protagonista di questa commedia è Argan, un uomo sanissimo ma fanaticamente convinto di essere ammalato. Egli passa la sua vita a consultare
medici e ad ingoiare medicine. Argan è sposato con Belina, sua seconda
moglie, che per convenienza lo asseconda nelle sue manie, lo vezzeggia
con infinite moine sperando che egli muoia veramente lasciandola erede
universale delle sue fortune: aiutante nel suo intento è un falso e corrotto
notaio, il signor Bonafede, che in combutta con lei induce il malato a
firmare un testamento che le intesti tutte le sostanze.
Come potrebbe morire però quest'uomo sanissimo? Forse proprio per
le troppe medicine prescritte dalla dottoressa Diotaiuti! Questo malato
immaginario non si accorge dell'inganno, anzi è sempre più convinto di
essere moribondo e di avere vicino una moglie premurosa. Argan ha anche
due figlie, Angelica e Luisona, avute da un precedente matrimonio, la
prima delle quali è innamorata di un giovane (Cleante) ma ostacolata in
questo dai progetti del padre. Argan la vorrebbe a tutti costi sposata con
un medico (Tommaso Cagherai, figlio dell'illustre professor Cagherai),
perché in questo modo potrebbe assicurarsi per sempre l'assistenza del
genero gratuitamente.
Il matrimonio si farà ed Argan è in fibrillazione per i preparativi, se non
che viene a conoscenza dell'innamoramento "illecito" della figlia: Cleante
prova ad entrare in casa del malato per incontrarla, aiutato da una compagnia teatrale, fingendosi il maestro di recitazione di Angelica.
Argan va su tutte le furie ed impone alla figlia di sposare Tommaso Cagherai. Chi aiuterà questo pover'uomo a dimenticarsi del matrimonio combinato e a sottrarsi alle innumerevoli cure della dottoressa Diotiaiuti? Le
sorelle di Argan (Beralda, Glaucona e Martozza) e soprattutto la domestica
Antonia. È quest'ultima, serva cinica e furba, che dopo numerosi scontri
con il finto malato lo aiuta a capire le vere intenzioni della moglie Belina,
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UNA FISICA...
ELEMENTARE
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giugno
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suggerendogli di fingersi defunto per poter così osservare la reazione della
moglie. Argan è convinto che quando la moglie saprà che egli è morto
si dispererà, invece le parole della donna sono di pura soddisfazione di
fronte alla "tragica" notizia, ed egli le ascolterà incredulo. Dopo questo
episodio il malato immaginario guarirà dalle proprie ossessioni fino ad
acconsentire alle nozze della figlia (dopo aver messo alla prova, come con
la moglie, l'amore che Angelica prova per lui) con Cleante, a condizione
però che il genero divenga un medico... Non si sa mai!
Una commedia che fa riflettere, oltre a divertire, sempre di un'attualità
sconvolgente. Oggi come allora, siamo in un momento di dubbio e crisi
verso i valori e la società. Dall'etica alla politica, dalla religione alla tecnologia: tutto è messo in discussione.
"Il malato immaginario" è uno dei testi più conosciuti ed apprezzati di
Molière e le risate che fa scaturire questa pièce sono davvero, oggi come
ieri, risate amare e ciniche.
ARGAN, malato immaginario: Francesco Valese
ANTONIA, serva: Amalia Luehwink
BELINA, seconda moglie di Argan: Ambra Romagnoli
ANGELICA, figlia di Argan: Beatriz Oliveira Prada
LUISONA, figlia di Argan: Francesca Guella
BERALDA, sorella di Argan: Giada Mazzoldi
GLAUCONA, sorella di Argan: Martina Gaioni
MARTOZZA, sorella di Argan: Arianna Patuzzi
CLEANTE, amante di Angelica: Massimiliano Marinaro
PROFESSOR CAGHERAI, medico: Giovanni Robustelli
TOMMASO CAGHERAI, figlio del precedente: Danilo Molloholli
PROFESSORESSA DIOTAIUTI, medico di Argan: Silvia Lucchini
INFERMIERA, aiutante della precedente: Elisa Betta
SIGNOR BONAFEDE, notaio: Vincent Salvador Ranieri
IL TEATRANTE: Damiano Crosina
QUINCE: Marzia Daldoss
STARVELING: Verisa Lucchini
REGIA: Enrico Tavernini
COORDINAMENTO: Prof.ssa Alba Casareale
classico
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ANNUARIO 2011/2012
100
4A GINNASIO
Barbagli Marco, Benini Elena, Bettoni Chiara, Bombardelli Sara, Bortolotti Marco, Bresciani Martina, Bubola Federica, Campo Asja, Copat
Martina, D’onofrio Ashia, Ducati Rocco, Evangelista Gaia, Iannello Laura, Menoni Pietro, Patuzzi Arianna, Pellegrini Alice, Riccadonna
Carlotta, Righi Alessandro, Torboli Amanda
Lingua e letteratura Italiana, Storia e Geografia Feletti Daniela - Lingua e cultura Latina, Lingua e cultura Greca Bagozzi Vanna - Matematica
Serra Leonardo - Lingua e cultura straniera inglese Maino Antonella - Lingua e cultura straniera tedesca Lohs Franco - Scienze naturali
Allegretti Antonio - Religione Cattolica Carloni Claudia - Scienze motorie e sportive Calisti Bruno
Rappresentati genitori: Crosina Barbara, Mangeli Claudia - Rappresentanti studenti: Menoni Pietro, Patuzzi Arianna
Agnolin Silvia, Balliu Klesi, Bombardelli Laura, Crosina Damiano, Cuccaro Elisa, De Gaetano Alessandro, Ducati Viola, Giordani Ylenia,
Giupponi Matilde, Lutteri Francesca, Maino Carola, Mazzola Ilaria, Morbin Elisabetta, Musetti Elena Francesca, Nardelli Ilaria, Remia
Carolina, Rigotti Sofia, Tarolli Fabiola, Veronesi Luca, Zampiccoli Leopoldo, Zanada Anna Sofia
Lingua e letteratura Italiana, Storia e Geografia Feletti Daniela - Lingua e cultura Latina, Lingua e cultura Greca Floriani Laura - Matematica
Serra Leonardo - Lingua e cultura straniera inglese Maino Antonella - Lingua e cultura straniera tedesca Lohs Franco - Scienze naturali
Allegretti Antonio - Religione Cattolica Carloni Claudia - Scienze motorie e sportive Calisti Bruno
Rappresentati genitori: Moresco Francesca, Paleari Vania - Rappresentanti studenti: Cuccaro Elisa, Rigotti Sofia
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ANNUARIO 2011/2012
5A GINNASIO
101
classico
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1A CLASSICO
Benamati Gaia, Bilancio Elisa, Casella Federica, Chiarani Andrea, Console Ulderico, Fiorile Alberto, Landolina Greta, Lezzerini Marco, Marinelli
Maria, Marocchi Sofia, Miori Silvia, Nodari Sara, Santoni Elisa, Simonelli Giulia, Tamburini Elisa, Turrini Katia, Uscidda Pilar
Italiano Chincarini Flavia - Latino e Greco Lorenzini Paola - Storia e Filosofia Dongilli Tiziano - Matematica Serra Leonardo - Inglese
Quintarelli Paola - Scienze Pizzini Patrizia - Storia dell’Arte Calzà Luciana - Religione Carloni Claudia - Educazione Fisica Calisti Bruno
Rappresentati genitori: Lezzerini Roberto, Contrini Michela - Rappresentanti studenti: Turrini Katia, Casella Federica
Angeli Lucrezia, Cipriani Luca, Cutroni Marcello, Cutrupi Elena, Gagliardi Corrado, Gamba Elena, Goldin Federico, Montagni Lorenzo,
Mutalipassi Alberto, Planchestainer Carlotta, Prandi Elisabetta, Regaiolli Chiara, Rigatti Malvina, Solci Anna, Tambosi Beatrice
Italiano Bisi Anna Maria - Latino e Greco Lorenzini Paola - Storia e Filosofia Arrigoni Tatiana - Matematica Stanga Matteo - Inglese Allegretti
Carla - Scienze Allegretti Antonio - Storia dell’Arte Fait Serena - Religione Carloni Claudia - Educazione Fisica Calisti Bruno
Rappresentati genitori: Brocoli Cristina, Ballabeni Paola - Rappresentanti studenti: Rigatti Malvina, Planchestainer Carlotta
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1B CLASSICO
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classico
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2A CLASSICO
Bazzanella Sofia, Betta Davide, Bianchino Pietro, Lever Giulia, Matteotti Marianna, Miori Laura, Pagani Monica, Pedergnana Valentina,
Romano Pasquale, Stefenelli Alessandra, Tardivo Alessio, Tonelli Eleonora, Valese Francesco, Xhemali Elma, Zanolli Erik
Italiano Chincarini Flavia - Latino e Greco Bagozzi Vanna - Storia e Filosofia Dongilli Tiziano - Matematica Serra Leonardo - Fisica Baroni
Marco - Inglese Quintarelli Paola - Scienze Pizzini Patrizia - Storia dell’Arte Calzà Luciana - Religione Carloni Claudia - Educazione Fisica
Calisti Bruno
Rappresentati genitori: nessuno - Rappresentanti studenti: Romano Pasquale, Bianchino Pietro
Angelini Elettra, Antonini Ilaria, Bertamini Chiara, Colò Martina, Fiorile Ilaria, Marchi Francesco, Musolino Francesca, Parisi Sara, Pergher
Denise, Piva Davide, Scagliarini Isotta, Soraperra Giacomo, Stanga Martina, Tommasini Mirko, Viola Miriam
Italiano Calzà Luciana - Latino e Greco Floriani Laura - Storia e Filosofia Dongilli Tiziano - Matematica Serra Leonardo - Fisica Baroni Marco Inglese Quintarelli Paola - Scienze Pizzini Patrizia - Storia dell’Arte Calzà Luciana - Religione Carloni Claudia - Educazione Fisica Calisti Bruno
Rappresentati genitori: Musolino Fernando - Rappresentanti studenti: Parisi Sara, Marchi Francesco
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3A CLASSICO
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classico
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3B CLASSICO
Armani Vanessa, Brighenti Chiara, Calzà Jessica, Filippi Elena, Gavatta Dennis, Ghisi Chiara, Hasanaj Elona, Laddomada Alex Michele,
Meneghello Miriana, Morandi Francesca, Morandi Sara, Romano Derna, Tavernini Silvia
Italiano - Latino Bisi Anna Maria - Greco Floriani Laura - Storia Cassisa Marco - Filosofia Dusatti Danilo - Matematica Stanga Matteo - Fisica
Bernardi Ida Maria - Inglese Allegretti Carla - Scienze Allegretti Antonio - Storia dell’Arte Fait Serena - Religione Carloni Claudia - Educazione
Fisica Calisti Bruno
Rappresentati genitori: nessuno - Rappresentanti studenti: Laddomada Alex Michele, Gavatta Dennis
Andreoli Elisa, Andreotti Simone, Bassetti Elisa, Benaglio Serena, Bernardi Francesco, Bonizzato Giacomo, Bresciani Sara, Bronzini Riccardo,
Caresani Alessandra, Casella Eleonora, Castellani Desirè, Colta Andrea Roxana, Cozzaglio Marta, Demurtas Simone, Di Blas Costanza, Frizzi
Giorgia, Leoni Chiara, Lo Presti Irene, Martintoni Davide, Meloni Ylenia, Pedergnana Nicole Ines, Rigatti Andrea, Seneci Sveva, Tonelli Linda,
Zucchelli Alberto, Zunic Matea
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina Vivaldi Valentina - Storia e Geografia Ricci Gianluca - Matematica Pasqualetto Annalisa Fisica Michelini Livio - Lingua e cultura straniera inglese Maino Antonella - Lingua e cultura straniera tedesco Marcolini Armida - Disegno e storia
dell’arte Tampieri M.Grazia - Scienze Naturali Calza Maria Pia - Religione cattolica Bertamini Fabio - Scienze motorie e sportive Parolari Paola
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1A SCIENTIFICO
Rappresentati genitori: Gasperotti Cristina, Sbarzaglia Anna Maria - Rappresentanti studenti: Frizzi Giorgia, Bernardi Francesco
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2A SCIENTIFICO
Alvarez Manuel Ricardo, Andreasi Giacomo, Bassetti Mattia, Bertamini Francesco, Casari Elisa, Chemolli Filippo, Chesani Pamela, Chiaratti
Francesca, Colò Alex, Crosina Francesco, Ferrari Nicholas, Galli Rocco, Leonardi Martina, Lo Presti Riccardo, Matteotti Federico, Mazzola
Giulia, Pedrazzoli Robin Julian, Pellegrini Lorenza, Piva Elena, Tosi Alessandro, Tosi Luca, Trentini Guglielmo
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina Tita Alessia - Storia e Geografia Lotti Clara - Matematica Matarrese Filippo - Fisica
Michelini Livio - Lingua e cultura straniera inglese Zeni Gloria - Lingua e cultura straniera tedesco Marcolini Armida - Disegno e storia
dell’arte Tampieri M.Grazia - Scienze Naturali Minghetti Paolo - Religione cattolica Bertamini Fabio - Scienze motorie e sportive Parolari
Paola - Facilitatrice della comunicazione Daves Margherita
Rappresentati genitori: Chemolli Danilo, Frisinghelli Piera - Rappresentanti studenti: Pellegrini Lorenza, Andreasi Giacono
Andreoli Davide, Bettoni Rossana, Cazzolli Barbara, Chemolli Enrico, Giuliani Diana, Giuliani Giacomo, Lorenzi Viola, Lucin Martina,
Messelodi Lorenzo, Moltini Mauro, Mora Michele, Pierno Francesco, Prandini Alberto, Pulita Federica, Ricci Elena, Santoni Leonardo, Spezia
Depretto Jacopo, Tavernini Anna, Travaglia Andrea, Zeni Niko Gioacchino
Italiano - Latino Calzà Luciana - Storia - Filosofia Dusatti Danilo - Matematica e Informatica Spairani M. Luisa - Fisica e Informatica Baroni
Marco - Inglese Allegretti Carla - Scienze Calza Maria Pia - Disegno Passerini Giuliano - Religione Carloni Claudia - Educazione Fisica Parolari
Paola
Rappresentati genitori: Mora Renato, Santoni Francesco - Rappresentanti studenti: Lucin Martina, Lorenzi Viola
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3A SCIENTIFICO
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4A SCIENTIFICO
Andreasi Davide, Cattoi Lorenzo, Daldoss Alessandro, Fedrigotti Cristina, Gostner Marika, Maffei Daniela, Parisi Pietro, Parolari Matteo,
Pederzolli Luca, Pellegrini Oscar, Rigatti Laura, Rinaldi Luca, Rosa Irene, Termine Alberto, Vangelista Francesca, Vincenzi Leonardo
Italiano Calzà Luciana - Latino Lotti Stefano - Storia - Filosofia Arrigoni Tatiana - Matematica e Informatica Spairani M. Luisa - Fisica
e Informatica Baroni Marco - Inglese Allegretti Carla - Scienze Tomasi Renzo - Disegno Passerini Giuliano - Religione Carloni Claudia Educazione Fisica Stoppini Paolo
Rappresentati genitori: Perini Annamaria, De Vilos Manuela - Rappresentanti studenti: Andreasi Davide, Fedrigotti Cristina
Benini Samuele, Bouchakour Rahmani Walid, Bubola Alessandro, Danaj Medi, Dusatti Francesca, Fattorelli Federica, Gjoni Ledio, Gomes
Dibbo Manuel, Hoxha Fatbardha, Ischia Giulia, Marangoni Luca, Marchi Alessandro, Picci Marco, Planchestainer Tommaso, Ricci Davide,
Spallino Virginia, Tavernini Adriano, Urbani Paolo, Zampiccoli Luca
Italiano - Latino Lotti Stefano - Storia - Filosofia Arrigoni Tatiana - Matematica e Informatica Leoni Eleonora - Fisica e Informatica Baroni
Marco - Inglese Allegretti Carla - Scienze Tomasi Renzo - Disegno Passerini Giuliano - Religione Carloni Claudia - Educazione Fisica Stoppini
Paolo
Rappresentati genitori: Albertazzi Piera, Scalini Emanuela - Rappresentanti studenti: Bubola Alessandro, Danaj Medi
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5A SCIENTIFICO
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LICEO “ANDREA MAFFEI”
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1B SCIENTIFICO
Benini Nicola, Cavulli Arianna, Colombo Juan, Di Gregorio Giuseppe, Farina Antonia, Favaro Eleonora, Gilli Andrea, Hitthaler Elena, Kociasi
Isla, Lotti Alessandro, Marchoud Kaoutar, Mattuzzi Luca, Miorelli Eleonora, Morandi Cristina, Pellegrini Riccardo, Pifferi Anna, Planchestainer
Gianmarco, Polli Jessica, Valenti Roberto Luis, Viscardi Stefania, Zaccone Alexa, Zamboni Giorgia, Zanetti Martina, Zanin Stefano, Zucchelli Chiara
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina, Storia e Geografia Mannarini Daniela - Matematica Marchi Vittorio (suppl. Zanetti Guido)
- Fisica Michelini Livio - Lingua e cultura straniera inglese Marini Natascia - Lingua e cultura straniera tedesco Vecchi Bianca - Disegno e storia
dell’arte Passerini Giuliano - Scienze Naturali Calza Maria Pia - Religione cattolica Vulcan Michele - Scienze motorie e sportive Romani Mara
Rappresentati genitori: Bissoli Elena, Simon Lina - Rappresentanti studenti: Miorelli Eleonora, Zaccone Alexa
Battistoni Francesco, Battistoni Saskia, Benamati Sofia, Bertamini Stefano, Boccola Gabriele, Bresciani Matteo, Cappello Nicola, Chincarini
Angelica, Duchi Mattia, Floriani Nicolò, Gatti Vittorio, Ghion Davide, Intennimeo Timothy Edward, Maino Rachele, Miori Giorgia, Peretti
Nicola, Prati Paride, Rosà Tommaso, Tobaldi Nicolò, Toblini Edoardo, Toccoli Marco, Tonelli Martina, Torboli Federico
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina Mannarini Daniela - Storia e Geografia Sabato Paola - Matematica Matarrese Filippo - Fisica
Michelini Livio - Lingua e cultura straniera inglese Quintarelli Paola - Lingua e cultura straniera tedesco Lohs Franco - Disegno e storia dell’arte
Passerini Giuliano - Scienze Naturali Minghetti Paolo - Religione cattolica Vulcan don Michele - Scienze motorie e sportive Romani Mara
Rappresentati genitori: Bertamini M. Teresa, Reilly Michelle - Rappresentanti studenti: Battistoni Francesco, Bertamini Stefano
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2B SCIENTIFICO
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scientifico
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3B SCIENTIFICO
Barbera Nicola, Betta Elisa, Bonometti Elena, Boschelli Lara, Capelli Noemi, Cozzio Costanza, Ferrari Lara, Givoli Leonardo, Luehwink Clara,
Marcolini Andrea, Miori Nicola, Pedergnana Annalisa Haydè, Polichetti Veronica, Prandi Matteo, Santoni Tommaso, Segalla Matteo, Sorace
Domenico, Vincenzi Riccardo, Zanotti Michele
Italiano - Latino Cerino Tiziana - Filosofia - Storia Betta M.Chiara - Matematica e informatica Stanga Matteo - Fisica e informatica Baciocco
Giulia - Inglese Zeni Gloria - Scienze Minghetti Paolo - Disegno Passerini Giuliano - Religione Carloni Claudia - Educazione Fisica Romani
Mara
Rappresentati genitori: Ferrari Donatella, Givoli Michele - Rappresentanti studenti: Sorace Domenico, Givoli Leonardo
Crosina Nicolle, Dallapè Nicola, Fruner Alessia, Goldin Luigi, Koepke Samuel Timo Alexander, Lucchini Silvia, Lucchini Verisa, Machado Juan
Manuel, Marocchi Lorenzo, Molinari Gabriele, Morten Francesco, Oliveira Prada Beatriz, Recchia Marco, Rossini Federico, Tamburini Cecilia,
Tonelli Jacopo, Tonelli Manuel, Vanni Anita, Zucchelli Lorenzo
Italiano - Latino Andreoli Paola - Filosofia - Storia Betta M.Chiara - Matematica e informatica Bernardi Ida Maria - Fisica e informatica
Baciocco Giulia - Inglese Michelotti Marco - Scienze Minghetti Paolo - Disegno Passerini Giuliano - Religione Carloni Claudia - Educazione
Fisica Romani Mara
Rappresentati genitori: Morten Michele, Marocchi Giampiero - Rappresentanti studenti: Tonelli Manuel, Tonelli Jacopo
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4B SCIENTIFICO
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5B SCIENTIFICO
Andela Jan Martin, Angelini Nicola, Brighenti Davide, Chistè Barbara, Colò Ilaria, Cozzaglio Claudia, Fiorio Alessio, Ioppi Alessandro,
Lotti Chiara, Marocchi Manuela, Pedrotti Andrea, Saccoccio Benjamin, Sartori Tommaso, Tamburini Mattia, Tanta Miszti Gerald, Termine
Valentina, Travaglia Pier Giorgio, Vivaldelli Lorenzo, Zaninelli Ludovica, Zoller Thomas
Italiano - Latino Andreoli Paola Filosofia - Storia Betta M.Chiara - Matematica e informatica Spairani M. Luisa - Fisica e informatica Baroni
Marco - Inglese Michelotti Marco - Scienze Tomasi Renzo - Disegno Passerini Giuliano - Religione Carloni Claudia - Educazione Fisica Romani
Mara
Rappresentati genitori: Mozzi Dosolina, Tamburini Mauro - Rappresentanti studenti: Andela Jan Martin, Colò Ilaria
Amistadi Simone, Baroni Alessio, Berlanda Simone, Campolongo Maikol, Dalponte Federica, De Matteis Davide Anton, Fadanelli Simone,
Ferrero Martina, Lutterotti Francesco, Mandelli Giulia, Marsilli Davide, Mattei Giulia, Morghen Pablo, Munari Edoardo, Negri Davide, Oliari
Roberta, Oradini Michael, Pedrini Oscar, Perli Irene, Proch Daniele, Santoni Sofia, Tonelli Lorenzo, Tovini Giangiacomo
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina, Storia e Geografia Ricci Gianluca - Matematica Pasqualetto Annalisa - Fisica Michelini
Livio - Lingua e cultura straniera inglese Zeni Gloria - Lingua e cultura straniera tedesca Marcolini Armida - Disegno e storia dell’arte
Tampieri M.Grazia - Scienze Naturali Battocchi Paola - Religione cattolica Vulcan Michele - Scienze motorie e sportive Romani Mara
Rappresentati genitori: Depretto Luisa, Mandelli Claudio - Rappresentanti studenti: Mattei Giulia, Baroni Alessio
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
2C SCIENTIFICO
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LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
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3C SCIENTIFICO
Benedetti Giulia, Enei Viviana, Filippi Elia, Huez Edoardo, Mattuzzi Samantha, Morelli Alessandra, Oradini Gabriella, Polastri Giovanna,
Rigobello Marco, Rosa Sonia, Santini Stefano, Yassam Hind, Zampedri Alessia
Italiano Chincarini Flavia - Latino Andreoli Paola - Storia - Filosofia Mosca Cristian (suppl. Filippi Barbara) - Matematica e informatica
Bernardi Ida Maria - Fisica e informatica Zanetti Cecilia - Scienze Battocchi Paola - Inglese Cerqueti Marco - Disegno Cocciola Luigi Religione Carloni Claudia - Educazione Fisica Romani Mara
Rappresentati genitori: Gottoli M. Cristina, Morelli Alfonso - Rappresentanti studenti: Morelli Alessandra, Yassam Hind
Barberio Giovanna, Briosi Anita, Bronzini Marco, Chirico Mattia, Cis Samantha, Galas Matteo, Grossi Emanuele, Locascio Francesca, Lutteri
Marco, Marini Mario, Pedrazzoli Nicolas Peter, Petricci Francesco, Remondini Lorenzo, Rodella Davide, Santini Laura, Stradella Bernardo,
Vivaldelli Valeria, Zambotti Elena
Italiano Chincarini Flavia - Latino Cerino Tiziana - Storia - Filosofia Dusatti Danilo - Matematica e informatica Zanetti Cecilia - Fisica
e informatica Baciocco Giulia - Scienze Battocchi Paola - Inglese Cerqueti Marco - Disegno Cocciola Luigi - Religione Battisti Maria Educazione Fisica Parolari Paola
Rappresentati genitori: Massa Serenella, Gasperotti Cristina - Rappresentanti studenti: Marini Mario, Remondini Lorenzo
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
4C SCIENTIFICO
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5C SCIENTIFICO
Armellini Marco, Boccagni Veronica, Campolongo Sharon, Centonze Tommaso, Colotti Riccardo, Danaj Irsion, Dionisi Andrea, Graziani
Alessandra, Pasetti Federico, Penner Marco, Planchensteiner Daniel, Rizzello Giulio Alberto, Robustelli Giovanni, Trenti Valentina,
Verkhovodova Mariya, Zampedri Martina, Zanella Roberto, Zendri Valentina
Italiano - Latino Cerino Tiziana - Storia - Filosofia Dusatti Danilo - Matematica e informatica Bernardi Ida Maria - Fisica e informatica Zanetti
Cecilia - Scienze Battocchi Paola - Inglese Cerqueti Marco - Disegno Cocciola Luigi - Religione Vulcan Michele - Educazione Fisica Parolari
Paola
Rappresentati genitori: Armellini Paolo, Menapace Paola - Rappresentanti studenti: Graziani Alessandra, Penner Marco
Azzoni Matteo, Bassi Manuela, Calzà Nicola, Cavaleri Sabrina, Cerqueti Patrick, Ferrari Monika, Ghion Giulia, Ischia Nicola, Marocchi Michele,
Mascher Federico, Omezzolli Giulia, Pellegrini Valeria, Ricci Alessandro, Tronconi Edoardo, Valentini Wendi, Vivaldelli Emanuele, Zomer Sofia
Italiano - Latino Lotti Clara - Storia - Filosofia Mosca Cristian (suppl. Filippi Barbara) - Matematica e informatica Stanga Matteo - Fisica
e informatica Baciocco Giulia - Scienze Minghetti Paolo - Inglese Zeni Gloria - Disegno Tampieri M.Grazia - Religione Bertamini Fabio Educazione Fisica Parolari Paola
Rappresentati genitori: Righi Nerina, Omezzolli Sara - Rappresentanti studenti: Ghion Giulia, Marocchi Michele
LICEO “ANDREA MAFFEI”
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3D SCIENTIFICO
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4D SCIENTIFICO
Albertini Lorenzo, Crò Daniele, De Oliva Martina, Fadanelli Yann, Guella Serena, Lohs Oreste, Maino Stefania, Manara Federico, Marchesi
Annalisa, Santoni Francesca, Santoni Gaia, Scekic Ivan, Schettino Daniele, Silvestri Jessica, Spezia Jacopo, Taraschi Davide, Vivori Christian,
Zambotti Andrea
Italiano - Latino Lotti Clara - Storia - Filosofia Cassisa Marco - Matematica e informatica Leoni Eleonora - Fisica e informatica Zanetti Cecilia Scienze Minghetti Paolo - Inglese Michelotti Marco - Disegno Cocciola Luigi - Religione Bertamini Fabio - Educazione Fisica Parolari Paola
Rappresentati genitori: Orlandi Maria Rosa, Tarolli Nadia - Rappresentanti studenti: Crò Daniele, Silvestri Jessica
Ballardini Alberto, Benolli Michele, Bombardelli Remo, Caldara Virginia, Chemasi Chris, Ferlini Alessandro, Giramonti Eleonora, Guarnieri
Federico, Ischia Martino, Lombardi Licia, Mattedi Francesca, Parisi Alessio, Pellegrini Matteo, Planchensteiner Alessio, Trentini Giorgia,
Vescovi Viviana
Italiano - Latino Pellegrini Parisi Claudia - Storia - Filosofia Cassisa Marco - Matematica e informatica Leoni Eleonora - Fisica e informatica
Zanetti Cecilia - Scienze Battocchi Paola - Inglese Marini Natascia - Disegno Cocciola Luigi - Religione Carloni Claudia - Educazione Fisica
Parolari Paola
Rappresentati genitori: Gobbi Roberta, Rosà Manuela - Rappresentanti studenti: Giramonti Eleonora, Parisi Alessio
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scienze applicate
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1A SCIENZE APPLICATE
Alvarez Nicolas, Benini Nadia, Benjelloul Ilyass, Boninsegna Piero, Carretta Lorenzo, Formaggioni Alessandro, Gagliardi Nicola, Kaleci Ino,
Maffei Massimo, Miori Deborah, Pauletti Maddalena, Pernici Alessandro, Peroni Giacomo, Prandi Riccardo, Ricozzi Marvin James Paul, Rosa
Beatrice, Santoni Lorenzo, Sinanaj Arjon, Zanoni Filippo
Lingua e letteratura Italiana , Storia e Geografia Sabato Paola - Lingua e cultura inglese Michelotti Marco - Lingua e cultura tedesca Vecchi
Bianca - Matematica, Informatica, Fisica Tarantino Chiara - Scienze naturali Tomasi Renzo - Disegno e Storia dell’arte Passerini Giuliano Religione cattolica Bertamini Fabio - Scienze motorie e sportive Calisti Bruno
Rappresentati genitori: Straffelini Cinzia, Ricozzi Walter - Rappresentanti studenti: Maffei Massimo, Boninsegna Piero
Armani Valerio, Awurumibe Chinwendu Catherine Nkechika, Boninsegna Giulio, Calandra Matteo, Danti Andrea, Donati Santiago, Frioli
Mattia, Graniero Luigi, Marucci Giovanni, Oradini Jan, Pederzolli Alex, Soave Michele, Spagnolli Federico, Valenti Alessio, Vincenzi Stefano,
Vinci Dimitri
Lingua e letteratura Italiana , Storia e Geografia Sabato Paola - Lingua e cultura inglese Michelotti Marco - Lingua e cultura tedesca Lohs
Franco - Matematica, Informatica, Fisica Tarantino Chiara - Scienze naturali Tomasi Renzo - Disegno e Storia dell’arte Passerini Giuliano Religione cattolica Bertamini Fabio - Scienze motorie e sportive Calisti Bruno
Rappresentati genitori: Donati Alfonso, Michelotti Beatrice - Rappresentanti studenti: Frioli Mattia, Valenti Alessio
LICEO “ANDREA MAFFEI”
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2A SCIENZE APPLICATE
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scienze applicate
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
126
1B SCIENZE APPLICATE
Albertani Matteo, Benaglio Victor Medeiros, Bettoglia Alessandro, Bombarda Chiara, Calzà Sean, Casolla Alan, Fabbri Edoardo, Facci Michele,
Fambri Davide, Fontana Valentina, Guella Francesca, Longo Leonardo, Masia Adriano, Mezzanotte Valeria, Petruccello Lea, Pop Bogdan
Sebastian, Portugheis Aaron, Quagliata Michael, Segattini Gaia Francesca
Lingua e letteratura Italiana , Storia e Geografia Mantovan M. Luisa - Lingua e cultura inglese Quintarelli Paola - Lingua e cultura tedesca
Vecchi Bianca - Matematica Matarrese Filippo - Informatica Marchi Vittorio (suppl. Zanetti Guido) - Fisica Pernici Veronica - Scienze naturali
Tomasi Renzo - Disegno e Storia dell’arte Passerini Giuliano - Religione cattolica Bertamini Fabio - Scienze motorie e sportive Romani Mara
Rappresentati genitori: Gennari Bettina, Morandi Grazia - Rappresentanti studenti: Albertani Matteo, Guella Francesco
Bombardelli Edoardo, Bombardelli Giada, Boninsegna Sara, Bonisolli Lorenzo, Corraini Daniele, Corraini Zucchelli Ketty, Cozzaglio Andrea,
De Masi Laura, Ferrari Alessandro, Frizzi Gregorio Linus, Koenig Alessandro, Marchettini Beatrice, Marchi Federico, Menotti Amedeo, Nicolodi
Emanuele, Reigl Davide, Zanoni Matteo
Lingua e letteratura Italiana Vivaldi Valentina - Storia e Geografia Ricci Gianluca - Lingua e cultura inglese Zeni Gloria - Lingua e cultura
tedesca Vecchi Bianca - Matematica, Informatica Marchi Vittorio (suppl. Zanetti Guido) - Fisica Michelini Livio - Scienze naturali Battocchi
Paola - Disegno e Storia dell’arte Passerini Giuliano - Religione cattolica Vulcan Michele - Scienze motorie e sportive Romani Mara
Rappresentati genitori: Colò Lorenza, Santoni Lorenza - Rappresentanti studenti: Cozzaglio Andrea, Stienen Thomas Vincent
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
1C SCIENZE APPLICATE
127
linguistico
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
128
1A LINGUISTICO
Appoloni Sonia, Barbiero Elena, Bommartini Eva, Bortolotti Chiara, Cucca Cristina, Filippi Ilaria, Fonti Romina, Gamperl David Leonhard,
Gianasi Kevin, Proch Matilde, Santoni Virginia, Segalla Barbara, Tappainer Noemi, Tonelli Marianna, Trentini Ludovica, Velciu Carolina
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina Povoli Alessandra - Storia e Geografia Mantovan M. Luisa - Matematica Bresciani
Daniela - Lingua e cultura straniera tedesco Bonometti Marina - Lingua e cultura straniera inglese Cerqueti Marco - Lingua e cultura
straniera francese Urso Carla - Conversazione francese Polin Sylviane - Conversazione tedesco Planker Julia Marta - Conversazione inglese
Smyth Anna Claudette - Scienze naturali Allegretti Antonio - Religione cattolica Bertamini Fabio - Scienze motorie e sportive Stoppini Paolo
Rappresentati genitori: Barbiero Lino, Pirringer Helma - Rappresentanti studenti: Santoni Virginia, Fonti Romina
Argenziano Elisa, Benini Malvina, Boschetti Martina, Demozzi Tommaso, Formaggioni Lisa, Furletti Cinzia, Giordanella Alice, Luehwink Amalia,
Magri Marica, Malandrino Francesca, Marcozzi Beatrice, Marinaro Massimiliano, Matteotti Valeria, Miori Maddalena, Nolli Elisa, Passoni Karen,
Pizzini Damiano, Reigl Veronica, Risatti Anna, Rodella Daniela, Santoni Desirè, Sartori Annamaria, Sartori Emma, Vanni Elena, Vernesoni Anna
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina, Storia e Geografia Povoli Alessandra - Matematica Bresciani Daniela - Lingua e
cultura straniera tedesco Bonometti Marina - Lingua e cultura straniera inglese Cerqueti Marco - Lingua e cultura straniera francese Urso
Carla - Conversazione francese Polin Sylviane - Conversazione tedesco Planker Julia - Conversazione inglese Smyth Anna Claudette - Scienze
naturali Allegretti Antonio - Religione cattolica Bertamini Fabio - Scienze motorie e sportive Stoppini Paolo
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
2A LINGUISTICO
Rappresentati genitori: Pizzini Armando, Mari Reginalda - Rappresentanti studenti: Luehwink Amalia, Malandrino Francesca
129
linguistico
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
3A LINGUISTICO
Benuzzi Chiara, Berlanda Vanessa, Brighenti Margherita, Calliari Fabiana, Di Pietro Sebastian De Gesu, Dimarco Ilaria, Dubini Giulia, Ferri
Sofia, Fraccascia Greta, Maffei Michael, Manozzo Serena, Marchi Stefania, Meroni Francesca, Miorelli Marco, Modena Arianna, Moncalieri
Laura, Montagni Ilaria, Rossi Fiorella, Spurna Darja, Squarzoni Irene, Stefani Daniel, Tagliaferri Anna, Tajih Sara, Tarolli Alessia
Italiano - Latino Pellegrini Parisi Claudia - Storia - Filosofia Lo Gullo Lina - Matematica Bianchini Annamaria - Lingua straniera tedesco
Bonometti Marina - Lingua straniera inglese Seia Rita - Lingua straniera francese Casareale M.Alba - Conversazione francese Polin Sylviane
- Conversazione inglese Smyth Anna Claudette - Conversazione tedesco Planker Julia - Scienze Sartori Elena - Storia dell’arte Fait Serena Religione Battisti Maria - Educazione Fisica Stoppini Paolo
Rappresentati genitori: Luchini Cristina, Rodrigues Da Silva Raposo A. - Rappresentanti studenti: Rossi Fiorella, Benuzzi Chiara
130
Ardigò Cristina, Bedin Maila, Bertolini Alice, Bombardelli Federica, Bortolotti Hilary, Ferri Virginia, Fonti Mirella, Iljjazi Erzana, Lutterotti
Roberta, Manenti Anna, Modena Camilla, Panza Veronica, Santoni Giulia, Toniolo Francesca
Italiano Maino Maura (suppl. Camera Gabriele) - Latino Bagozzi Vanna - Storia - Filosofia Lo Gullo Lina - Matematica Bianchini Annamaria Lingua straniera tedesco Bonometti Marina - Lingua straniera inglese Seia Rita - Lingua straniera francese Casareale M.Alba - Conversazione
tedesco Planker Julia - Conversazione inglese Smith Anna Claudette - Conversazione francese Polin Sylviane - Scienze Calza Maria Pia Storia dell’arte Fait Serena - Religione Battisti Maria - Educazione Fisica Stoppini Paolo
Rappresentati genitori: Giordani Daria, Pirringer Helma - Rappresentanti studenti: Bedin Maila, Manenti Anna
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
4A LINGUISTICO
131
linguistico
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
5A LINGUISTICO
Apostoli Greta, Bortolotti Greta, Calzà Amedeo, Camera Anna, Camozza Yvonne, D’agostini Fabiana, Daldoss Elena, Daldoss Marzia, Dalò
Jessica, Floriani Francesca, Gitzoller Ines, Marchetti Evelin, Maroni Lauretta, Massafra Giulia, Migazzi Cristina, Migliorini Anna, Molloholli
Danilo, Pilati Paolo, Romagnoli Ambra, Tanta Miszti Eduard, Tappainer Caterina, Vicari Celeste, Zampiccoli Giulia, Zanoni Elisa, Zucca Valentina
Italiano - Latino Pellegrini Parisi Claudia - Storia - Filosofia Lo Gullo Lina - Matematica Bianchini Annamaria - Lingua straniera tedesco
Marcolini Armida - Lingua straniera inglese Seia Rita - Lingua straniera francese Casareale M.Alba - Conversazione tedesco Planker Julia Conversazione inglese Smyth Anna Claudette - Conversazione francese Polin Sylviane - Scienze Calza Maria Pia - Storia dell’arte Fait Serena
- Religione Battisti Maria - Educazione Fisica Stoppini Paolo
Rappresentati genitori: Avi Maria Lisa, Santoni Lorenza- Rappresentanti studenti: Romagnoli Ambra, Camera Anna
132
Avancini Martina, Berlanda Marta, Boninsegna Anna, Cirigliano Marcela, Cirigliano Marina, Ferrari Linda, Gozza Perugini Alice, Lohoff
Leonardo, Malfer Claudia Maria, Malossini Deborah, Merli Serena, Pellegrini Roberta, Ranieri Vincent Salvador, Segalla Agnese, Tavernini
Sabrina
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e cultura Latina, Storia e Geografia Tita Alessia - Matematica Bresciani Daniela - Lingua e cultura
straniera tedesco Marcolini Armida - Lingua e cultura straniera inglese Michelotti Marco - Lingua e cultura straniera francese Urso Carla Conversazione francese Polin Sylviane - Conversazione tedesco Planker Julia Marta - Conversazione inglese Smyth Anna Claudette - Scienze
naturali Allegretti Antonio - Religione cattolica Bertamini Fabio - Scienze motorie e sportive Stoppini Paolo
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
1B LINGUISTICO
Rappresentati genitori: Bertolotti Edy, Malfer Claudio - Rappresentanti studenti: Ranieri Vincent, Salvador Merli Serena
133
linguistico
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
134
4B LINGUISTICO
Andreoli Anna, Cappiotti Anna, Cellana Francesca, Crosina Sabrina, Dassatti Serena, Fava Angelica, Ferrari Silvia, Fornasari Carolien Gerdien
Louisa , Girardi Giada, Lorenzini Matilde, Parolari Linda, Rosa Martina, Sala Maria, Tonelli Maria Teresa, Valentini Cecilia
Italiano - Latino Bisi Anna Maria - Storia - Filosofia Mosca Cristian (suppl. Filippi Barbara) - Matematica Spairani M. Luisa - Lingua
straniera tedesco - Conversazione tedesco Lohs Franco - Lingua straniera inglese Seia Rita - Lingua straniera francese Casareale M.Alba Conversazione inglese Smith Anna Claudette - Conversazione francese Polin Sylviane - Scienze Calza Maria Pia - Storia dell’arte Fait Serena
- Religione Battisti Maria - Educazione Fisica Stoppini Paolo
Rappresentati genitori: Mittempergher Nicoletta, Cellana Massimo - Rappresentanti studenti: Andreoli Anna, Valentini Cecilia
Baccarin Michele, Berteotti Maria, Bolognani Carlotta, Boninsegna Vanessa, Chiarenza Rossella, Crosina Michela, Denti Elisa, Di Croce
Mueller Chiara Sophie, Giacon Paola, Jacobitti Federico, Lever Monica, Micheli Valeria, Moro Rachele, Pellegrinetti Giorgia, Pesole Alessia,
Pola Stefania, Prandi Selene, Rigo Righi Alice, Tagliaferri Chiara, Zambotti Arianna, Zandonati Corinna, Zocchi Valentina, Zontini Desiree
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e letteratura Latina Viveros Maria - Storia e Geografia Pederzolli Lara - Matematica Floriani Gabriella
- Scienze naturali Sartori Elena - Lingua e cultura Inglese De Laet Isabelle - Lingua e cultura Tedesca Lorenzini Angela (suppl. Ferrari
Mirta) - Diritto ed Economia Mascolo Maura - Scienze umane Aloisi Lucia - Religione cattolica Bertamini Fabio - Scienze motorie e sportive
Dallabernardina Antonella
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
1A SCIENZE UMANE
Rappresentati genitori: Tagliaferri Andrea, Segrer Teresa - Rappresentanti studenti: Pesole Alessia, Micheli Valeria
135
scienze umane
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
136
2A SCIENZE UMANE
Angelini Alessia, Baroni Ivan, Bertamini Elisa, Castorina Giulia, Dassatti Elisa, Gobbi Claudia, Leder Anna, Mazzoldi Anna, Mazzoldi Giada,
Miorelli Althea, Monticelli Marianna, Mora Lara, Musitelli Roberta, Pauletti Carlo Federico, Risatti Micaela, Tedesco Miriana, Zanini Nicole
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e letteratura Latina Viveros Maria - Storia e Geografia Santorum Michela - Matematica Floriani
Gabriella - Scienze naturali Sartori Elena - Lingua e cultura Inglese De Laet Isabelle - Lingua e cultura Tedesca Lorenzini Angela (suppl.
Ferrari Mirta) - Diritto ed Economia Mascolo Maura - Scienze umane Aloisi Lucia - Religione cattolica Bertamini Fabio - Scienze motorie e
sportive Dallabernardina Antonella
Rappresentati genitori: Proch Giovanna, Carmellini Grazia - Rappresentanti studenti: Miorelli Althea, Tedesco Miriana
Casari Noemi, Cellana Federico, Cozzio Urbano, Filippi Greta, Frau Paola, Gemini Francesca, Gosetti Giulia, Koepke Isabelle Celine Graziella,
Maino Pamela, Miori Elisa, Monese Lara, Romano Marco Tullio, Rossi Ellison, Santini Anna, Sartorelli Valentina, Segalla Giulia, Tardivo Laura,
Tondin Beatrice, Voltan Sara
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e letteratura Latina Mantovan M. Luisa - Storia e Geografia Pederzolli Lara (suppl. De Santis Luigi) Matematica Bianchini Annamaria - Scienze naturali Sartori Elena - Lingua e cultura Inglese Marini Natascia - Lingua e cultura Tedesca Vecchi
Bianca - Diritto ed Economia Mascolo Maura - Scienze umane Aloisi Lucia - Religione cattolica Battisti Maria - Scienze motorie e sportive
Dallabernardina Antonella
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
1B SCIENZE UMANE
Rappresentati genitori: Farina Claudia - Rappresentanti studenti: Tardivo Laura
137
scienze umane
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
2B SCIENZE UMANE
Bagozzi Martina, Benini Arianna, Cellana Chiara, Cojocaru Ionela Rafaela, Corradini Tosca, Filippi Annalaura, Machado Martina Lara, Marino
Francesca, Panni Sara, Pisoni Federica, Pozzani Camilla, Sartorelli Paola, Sodano Elisa, Tavernini Carlotta, Tavernini Michela, Tomasi Marta,
Tonelli Carolina, Venturini Matilde, Zanoni Leonardo
Lingua e letteratura Italiana, Lingua e letteratura Latina Pederzolli Lara (suppl. De Santis Luigi) - Storia e Geografia Santorum Michela Matematica Bianchini Annamaria - Scienze naturali Calza Maria Pia - Lingua e cultura Inglese Marini Natascia - Lingua e cultura Tedesca
Vecchi Bianca - Diritto ed Economia Mascolo Maura - Scienze umane Aloisi Lucia - Religione cattolica Battisti Maria - Scienze motorie e
sportive Dallabernardina Antonella
Rappresentati genitori: Pellizzari Nadia, Panni Mauro Agostino - Rappresentanti studenti: Machado Martina Lara, Cojocaru Rafaela
138
Addeo Elisa, Albertani Martina, Albertini Sofia, Amistadi Amedeo, Azzolini Silvia, Betta Simone, Dalponte Stefania, Degasperi Carola, Ferrari
Alessandra, Filippi Elisa, Giordani Letizia, Modena Nicole, Morandini Alan, Porretto Laura, Vecchi Cristina, Vivaldi Chiara
Italiano - Latino Resinelli Claudia - Storia - Filosofia Irgoni Arianna - Matematica Floriani Gabriella - Scienze Sartori Elena - Inglese De
Laet Isabelle - Storia dell’arte Viveros Maria - Pedagogia - Psicologia - Sociologia Sannicolò Alberta (suppl. Ballardini Davide) - Religione
Bertamini Fabio - Educazione Fisica Dallabernardina Antonella
Rappresentati genitori: Santoni Paola, Serena Cristina - Rappresentanti studenti: Degasperi Carola, Modena Nicole
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
3A PEDAGOGICO
139
pedagogico
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
140
4A PEDAGOGICO
Amistadi Celina, Ariasi Jasmine, Bronzini Sonia, Colò Arianna, Facchini Federica, Ischia Alessandra, Lombardi Francesca, Lombardi Veronica,
Milani Viviana, Oliva Vittoria, Rigatti Giada, Rigotti Elena, Santuliana Francesca, Sicheri Giulia, Toblini Natascia, Tonelli Sara, Vastola Jessica
Italiano - Latino Resinelli Claudia - Storia - Filosofia Irgoni Arianna - Fisica Michelini Livio - Matematica Floriani Gabriella - Inglese De Laet
Isabelle - Storia dell’arte Fait Serena - Psicologia - Pedagogia - Sociologia Civettini Catia - Religione Bertamini Fabio - Educazione Fisica
Dallabernardina Antonella
Rappresentati genitori: Bridarolli Mara, Risatti Rosanna - Rappresentanti studenti: Lombardi Veronica, Colò Arianna
Berlanda Erika, Bonora Sara, Brunelli Camilla, Ceccobelli Serena, Degli Esposti Andrea, Fedele Francesca, Ferrari Michela, Malacarne
Francesca, Miorelli Marta, Nardelli Elisa, Omezzolli Alice, Omezzolli Marco, Parisi Elisa, Parisi Paolo, Righi Letizia, Righi Veronica, Rosà
Beatrice, Warnakulasuriya Federica Sumali Sadaruwani
Italiano - Latino Resinelli Claudia - Storia - Filosofia Irgoni Arianna - Matematica Floriani Gabriella - Biologia Sartori Elena - Inglese De
Laet Isabelle - Storia dell’arte Fait Serena - Legislazione sociale Mascolo Maura - Pedagogia - Metodol. della ricerca soc. Sannicolò Alberta
(suppl. Ballardini Davide) - Religione Bertamini Fabio - Educazione Fisica Dallabernardina Antonella - Sostegno Nanut Michela - Assistente
educatore Martinelli Matteo
Rappresentati genitori: Conzatti Martina, Trentini Marta - Rappresentanti studenti: Rosà Beatrice, Righi Veronica
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
5A PEDAGOGICO
141
pedagogico
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
142
3B PEDAGOGICO
Benini Francesca, Brighenti Sara, Casari Sara, Consolini Jennifer, Gaioni Martina, Leoni Emma, Masera Michela, Montana Carol, Perotti Lisa,
Poli Francesca, Ribaga Giada, Rigatti Alice, Skulina Daniela, Ziccardi Chiara
Italiano - Latino Maino Maura (suppl. Camera Gabriele) - Filosofia - Betta Maria Chiara - Storia Irgoni Arianna - Matematica Pernici Veronica
- Scienze Sartori Elena - Inglese De Laet Isabelle - Storia dell’arte Viveros Maria - Psicologia - Sociologia - Pedagogia Civettini Catia Religione Battisti Maria - Educazione Fisica Dallabernardina Antonella
Rappresentati genitori: Perotti Louis, Graziadei Paola - Rappresentanti studenti: Skulina Daniela, Gaioni Martina
Bianchi Muschio Mattia, Bolognani Angela, Boroni Linda, Filippi Francesca, Giovanetti Michela, Guerra Veronica, Ischia Laura, Litterini Elisa,
Mancabelli Justine, Marchi Vidi Francesca, Marzorati Giulia, Mazzarini Natalia, Milosavljevic Tamara, Mollura Alessia, Pellegrini Federica,
Risatti Eleonora, Toccoli Alice
Italiano - Latino Maino Maura (suppl. Camera Gabriele) - Storia - Filosofia Mosca Cristian (suppl. Filippi Barbara) - Fisica Pernici Veronica Matematica Leoni Eleonora - Inglese Zeni Gloria - Storia dell’arte Fait Serena - Psicologia - Sociologia Civettini Catia - Pedagogia Sannicolò
Alberta (suppl. Ballardini Davide) - Religione Battisti Maria - Educazione Fisica Dallabernardina Antonella
Rappresentati genitori: Trentini Patrizia, Piva Franca - Rappresentanti studenti: Bolognani Angela, Giovanetti Michela
LICEO “ANDREA MAFFEI”
ANNUARIO 2011/2012
4B PEDAGOGICO
143
INDICE
Presentazione3
Settembre4
Ottobre 9
Novembre 17
Dicembre 23
Gennaio 27
Febbraio 31
Marzo 44
Aprile 65
Maggio 77
Giugno93
Le classi 99