2010_01

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2010_01
ANNO 6 - N° 01 - GENNAIO 2010
Tariffa R.O.C. Poste Italiane Spa - Sped. in abb. postale - D.I. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Cremona
ORGANO UFFICIALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA TENNISTAVOLO
Niko e Bobo
primi avieri
del ping pong
Mutti e Rech due ori
in Portogallo
Sommario
gennaio 2010
L’Editoriale
Giulia Cavalli
Presentazione di un anno impegnativo
Intervista ai Campioni Italiani
Ø 05
Ø 29
Serie A1 maschile
Gli Ori di Mutti e Rech
La situazione in testa e in coda
Le vittorie degli Azzurri in Portogallo
Ø 06
Ø 30
Serie A1 femminile
Lo stage ad Angolo Terme
La situazione del Campionato
Intervista agli allenatori
Ø 09
Ø 32
Serie A2 maschile e femminile
Il Torneo nazionale assoluto di Terni
L‘analisi dei campionati cadetti
Piu’ di cento i partecipanti a Terni
Ø 12
Ø 35
Serie B1 maschile
Tennistavolo a scuola
Tutti i Gironi del Campionato
Un’esperienza fiorentina
Ø 14
Ø 36
Bobocica e Stefanova in Aeronautica
Top 10 Europeo di Topolcany
Lo storico arruolamento degli atleti azzurri
Il quinto posto di Mutti
Ø 16
Ø 37
Champion’s League
Conoscere il gioco moderno
Sterilgarda storico
L’evoluzione del tennistavolo
Ø 18
Ø 38
Paralimpici
La Festa del C.T. Molfetta
I Campionati Italiani a Giaveno
Quarant’anni di tennistavolo
Ø 20
Ø 41
Intervista a Pamela Pezzutto
Le scadenze per le società Fitet
L’Azzurra numero 1 del ranking mondiale
Un promemoria di servizio
Ø 23
Ø 42
Le Regole
Torneo di IV di Torino
Gli intervalli nel tennistavolo
Manifestazione di grande successo
Ø 25
Ø 43
Nutrizione
Serie B2 maschile e B femminile
L’etichettatura degli alimenti
L’analisi dei campionati al giro di boa
Ø 26
Ø 44
Lorenzo Ragni
La Fitet per i giovani arbitri
Intervista ai campioni italiani
Nuove opportunità in un ruolo fondamentale
Ø 28
Ø 46
3
Editoriale
Anno 6 n. 10
Gennaio 2010
Direttore Editoriale
Franco SCIANNIMANICO
[email protected]
Direttore Responsabile
Corrado ATTILI
[email protected]
Editore
FEDERAZIONE ITALIANA
TENNISTAVOLO
Foro Italico
Stadio Olimpico
Curva Nord
00194 ROMA
Tel. 06 36857781
Fax 06 3204714
[email protected]
Hanno collaborato:
Franco Andriani,
Alessandro Arcigli,
Carlo Borella,
Gianfranco Cancedda,
Elio Corrado,
Ettore Dernini,
Sante Gigante, Giuliano
Giorgetti, John Ippoliti,
Roberto Levi,
Mario Lo Presti,
Pietro A. Migliaccio,
Matteo Quarantelli,
Elisabetta Rocchi,
Francesco Rolla.
Fotografie
Michele Castellani,
Provas Mondal
Eugenio Sandrini,
Foto Claudio,
Domenico Vallorini,
Archivio Fitet,
Courtesy ITTF, ETTU
e CIP
Stampa
Industria Grafica
Editoriale Pizzorni srl
Via Castelleone, 152
26100 CREMONA
Registrazione al Tribunale
di Cremona
n. 417 del 28/07/2005
Tanti impegni
e tante aspettative
di Franco Sciannimanico
L’editoriale del primo numero della rivista
federale “Tennistavolo” del 2010 non
può non aprirsi proprio con le considerazioni e le novità che la riguardano. Grazie ai nostri sponsor possiamo infatti migliorare, da questo numero, in maniera
sostanziale in nostro servizio di informazione e approfondimento sulle principali
tematiche, gli eventi, le attività agonistiche e di formazione e quant’altro riguarda la nostra disciplina sportiva. La
tiratura passa da 3.000 a 15.000 copie,
ciò consentirà di raggiungere tutti i tesserati che potranno in questo modo conoscere sempre meglio tutti gli aspetti di
un movimento complesso e ricco di attività. Una sempre maggiore attenzione
verrà dedicata anche ai contenuti ed
alla grafica cercando di migliorare entrambi gli aspetti ed in questo senso anche i consigli dei lettori saranno i benvenuti.
L’anno appena concluso ha visto la realizzazione concreta del sogno di vedere
nostri atleti vestire la divisa dell’Aeronautica, un grande obiettivo raggiunto che
abbiamo perseguito con grande determinazione ed il cui merito va senz’altro
alla sensibilità del Generale Salvatore
Gagliano ed al Colonnello Alessandro
Loiudice che hanno saputo guidare al
meglio ed in tempi rapidi il progetto fino
alla sua definitiva realizzazione. Ma non
finisce qui.
Ora, anno nuovo e nuove aspettative.
Mentre continuano le tante attività tradizionali, sia a squadre che individuali,
confortate anche da spettacolo, attenzioni dei media ed incremento del numero dei partecipanti, si è aperta una
stagione che definire ricca di impegni
potrebbe risultare riduttivo. Ci attendono
infatti, uno dopo l’altro, sul nostro territorio
nazionale, da marzo a giugno, i Campionati Italiani Paralimpici, due Tornei di
Qualificazione Olimpica alle Olimpiadi
dei Giovani, uno sotto l’egida ITTF ed uno
sotto quella dell’ETTU, un Open Internazionale Paralimpico, un Open Internazionale Giovanile, i Campionati Italiani
IL GENERALE DELL'AERONAUTICA SALVATORE
GAGLIANO ED IL PRESIDENTE DELLA FITET FRANCO
SCIANNIMANICO
Giovanili, i Campionati Italiani Assoluti.
Come se non bastasse le nostre nazionali
sono attese poi dalla Joola European
Nations League, i Campionati del Mondo, i Campionati Europei, i Campionati
Mondiali Paralimpici ed i Campionati Europei Giovanili e appunto le Olimpiadi
dei Giovani che si disputano per la prima
volta nella storia. Il lavoro non manca e ci
auguriamo che possa essere supportato
da soddisfazioni organizzative e successi
sportivi almeno pari all’impegno ed
all’entusiasmo che tutte le componenti
della Fitet mettono e metteranno nella
realizzazione di tutto questo. Per quanto
riguarda l’ultimo periodo di attività approfitto per complimentarmi con Leonardo Mutti e Marco Rech per le belle vittorie
in Portogallo e con lo stesso Mutti per il
positivo Top 10 europeo che lo ha visto
conquistare il quinto posto nella sua categoria.
Voglio anche approfittare per fare un
augurio di pronta ripresa a Paolino Bisi e
Marco Rech che hanno subito incidenti
seri e per alcuni mesi non potranno essere
con noi. Si tratta di due tra le nostre migliori realtà e faremo di tutto perché possano superare nel migliore dei modi e nei
giusti tempi di guarigione questo periodo
di forzato riposo. Forza ragazzi, vi aspettiamo.
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Attualità
I nostri atleti in Aeronautica,
è realtà
di Corrado Attili
E’ stato il regalo di Natale più bello che la Fitet potesse ricevere. Si è concretizzato infatti a
fine dicembre l’arruolamento dei primi due atleti, di sempre, di tennistavolo nel prestigioso
Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare. Sono Stefanova e Bobocica
MIHAI BOBOCICA
NIKOLETA STEFANOVA
Dopo anni di intense relazioni volte
alla realizzazione dello storico accordo per l’ingresso di atleti di tennistavolo nella Forza Armata
dell’Aeronautica ed un anno dopo
la sigla del protocollo d’intesa tra la
stessa Aeronautica, rappresentata
dal Generale B.A. Salvatore Gagliano, Capo del VReparto SMA e
Presidente Centro Sportivo A.M., e
la Fitet, rappresentata dal Presidente Franco Sciannimanico, i primi
due atleti della nostra disciplina sono stati arruolati. Sono Nicoletta
Stefanova e Mihai Bobocica i nostri
due numeri uno, i giocatori del tennistavolo italiano che occupano la
posizione migliore nel ranking mondiale. Grande la soddisfazione di
tutti i protagonisti a cominciare proprio dagli atleti per i quali si apre
certamente una nuova vita fatta di
maggiori certezze e serenità sul loro
presente e sul loro futuro. Grandissima la soddisfazione del Pre16
sidente Sciannimanico: “Sono molto felice di aver portato a compimento questo storico ingresso di
atleti del tennistavolo in una forza
armata e per di più in quella che
vanta maggiori successi e tradizione nelle attività sportive. Del successo dell’iniziativa, che è sempre
stato uno dei miei obiettivi primari,
devo ringraziare il Generale Gagliano ed il Colonnello Loiudice che
quanto me hanno creduto fin
dall’inizio nella fattibilità dell’arruolamento che oggi festeggiamo come fatto avvenuto.”
Abbiamo sentito gli altri due protagonisti ed ecco come hanno
commentato quello che per il tennistavolo italiano rappresenta un
vero e proprio evento ed un grande successo politico.
Caro Generale Gagliano in poco
più di un anno si è concretizzato lo
storico arruolamento dei primi due
giocatori di tennistavolo della storia. Lei ha il grande merito di averci
creduto. Qual è il significato di questo successo visto dalla parte
dell’Aeronautica?
“Da sempre in ogni installazione
militare tra le dotazioni presenti nei i
vari circoli ricreativi per il personale
vi è sicuramente un tavolo da ping
pong. Io credo che non vi sia militare che almeno una volta nella
sua vita non si sia cimentato in una
partita. In realtà tutti siamo consapevoli che il tennis tavolo professionistico è tutta un’altra cosa e
l’Aeronautica Militare proprio nella
sua vocazione a sostenere lo sport
nazionale di eccellenza è ben lieta
di poterlo fare anche nei confronti
di discipline sportive che, pur se
largamente diffuse, non godono
dei costanti riflettori della ribalta. A
tal proposito mi piace sottolineare
che il rapporto con il presidente
Sciannimanico è stato da subito
improntato ad una fattiva e proficua collaborazione che ha prodotto risultati assai positivi.”
Cosa si aspetta da questi ragazzi e
ci sono possibilità per un incremento futuro del numero degli arruolati?
“A questi due ragazzi che sono
entrati ufficialmente a far parte della nostra famiglia auguro innanzitutto che con l’arruolamento possano godere come atleti di una
serenità personale e professionale
che possa poi tradursi in risultati
sportivi di altissimo livello. A loro
come militari neo arruolati posso
augurare invece d’integrarsi facilmente e che comprendano da
subito che l’Aeronautica Militare è
una Forza Armata che vuole certamente sostenerli ma che si aspetta anche quel comportamento serio e rigoroso che è tipico di una
istituzione militare. Noi ovviamente
saremo particolarmente presenti a
loro fianco in questa prima fase di
ambientamento.
IL GENERALE SALVATORE GAGLIANO CON I
DUE NUOVI AVIERI STEFANOVA E BOBOCICA
Attualità
IL
GENERALE GAGLIANO ED IL PRESIDENTE SCIANNIMANICO AL MOMENTO DELLO STORICO ACCORDO
Per eventuali nuovi arruolati provenienti dal settore sportivo del tennis tavolo non mi sento di escluderlo
per il futuro, anzi me lo auguro.”
E infine il Tenente Colonnello Alessandro Loiudice, capo sezione
sport dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Colonnello lei è
abituato al lavoro ed a raccoglierne i frutti. Cosa rappresenta per lei
l’ingresso di Stefanova e Bobocica
nel corpo dell’Aeronautica?
“Negli ultimi anni moltissimi atleti di
eccellenza dello sport italiano sono
entrati a far parte del Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare. Ciò è
stato possibile grazie ad una costante azione sinergica svolte con
le varie federazioni sportive coinvolte e grazie alla sensibilità dei
vertici della Forza Armata che si
sono sempre dimostrati particolarmente vicini al mondo dello sport.
L’arruolamento di due pongisti del
calibro di Stefanova e Bobocica
rappresenta senz’altro l’ennesima
concreta espressione di come le
Forze Armate fungano da elemento cardine nel sostegno allo sport
italiano di eccellenza. Così come è
successo per atleti di altre discipline
sportive, sono convinto che anche
la Stefanova e Bobobocica potranno trarre giovamento dall’ingresso in Aeronautica Militare e
continuare così a coltivare in maniera ottimale il proprio talento
sportivo.”
Quali saranno in concreto gli impegni dei due atleti nell’Arma?
“I due atleti seguiranno inizialmente
una fase formativa militare necessaria per l’apprendimento delle
principali normative inerenti lo status di atleta militare. Durante l’anno, di concerto con la Federazione
Italiana Tennistavolo, i due pongisti
verranno invece convocati insieme
agli altri atleti del Gruppo Sportivo
dell’Aeronautica per brevi stages di
approfondimento, che comporteranno anche visite guidate presso
alcune basi operative della Forza
Armata, per far si che possano meglio conoscere l’organizzazione e i
compiti istituzionali dell’ Aeronautica Militare. Tali periodi addestrativi
si prefiggonol’obiettivo di portare
gli atleti a sviluppare e condividere
con gli altri militari quel “senso di
appartenenza” che è tipico di una
organizzazione che fa della propria
storia e tradizione uno dei propri
punti di forza e di riferimento.”
I DUE ARRUOLATI COL GENERALE GAGLIANO
E CON IL COLONNELLO ALESSANDRO
LOIUDICE
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Attività Internazionale
Sterilgarda storico in Europa
di Corrado Attili
La società di Castel Goffredo ha la possibilità di scrivere negli annali della competizione
europea, dopo essere stata la prima a portare due squadre una maschile
ed una femminile alla seconda fase, anche il proprio nome tra le semifinaliste maschili
MIHAI BOBOCICA
Nel turno di andata dei quarti di finale di Champion’s
League il tennistavolo italiano ha ottenuto un grande
risultato. Si è infatti registrato lo straordinario successo
dello Sterilgarda allenato da Yang Min ad Obersdorf in
Austria dove ha sconfitto per 3-0 il Niederosterreich una
delle squadre tradizionalmente più forti d’Europa. I tre
storici punti sono stati realizzati da Joao Monteiro che
nella prima partita ha sconfitto il cinese Yike Qiu per
3-2. Nella seconda partita il cinese dei castellani Guo
Jinhao ha letteralmente messo nell’angolo l’ex campione del mondo Schlager battendolo nettamente per
3-0 dando chance all’avversario solo nel primo set finito
ai vantaggi.
YANG MIN
Nel terzo set capolavoro di Mihai Bobocica contro il
grande difensore Chen Weixing. L’azzurro ha vinto 3-2
ribaltando con autorevolezza e determinazione il risultato che lo ha visto anche sotto per 2-1.
Due mesi fa quando abbiamo titolato “Saranno famosi” la copertina di questa nostra rivista federale non
immaginavamo che il verbo si riferisse ad un futuro così
vicino ma ora, giocando così, per la squadra italiana
tutto è possibile. Basterà infatti vincere uno dei singolari
nella gara di ritorno per passare il turno e conquistare la
storica semifinale.
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GUO JINHAO
IL TIFO DEL VIVAIO CASTELLANO
Attività Internazionale
LA SQUADRA FEMMINILE
Nella Champion’s femminile, semifinale di andata,
niente da fare invece per le atlete di Catalin Negrila
che sono state battute dalle campionesse d’Europa in
carica del Froschberg per 3-1 pur essendo state ad un
soffio dall’impresa. Le castellane hanno infatti perso
tutti i loro tre incontri per 3-2, in due occasioni ai
vantaggi e con Monfardini una partita che stava
vincendo per 2-1.
Nella prima partita la Yang Xiaoxin contro la Liu Jia,
impegna la più quotata avversaria fino all’ultimo punto
dopo essere stata anche in vantaggio per due set ad
uno e facendosi rimontare perde 3-2 e 11-9 al quinto.
Nella seconda partita Daniela Dodean fa in pieno il suo
dovere e batte per 3-1 la Wang Yue Gu.
Nella terza partita Monfardini, ha perso contro la meno
accreditata delle avversarie, la Vacenovska.Nella
quarta partita tra Yang Xiaoxin e Wang Yue Gu match
a corrente alternata tra le due contendenti e poi set
finale perso ai vantaggi dalla castellana che da la
vittoria alle austriache.
Deludente la prestazione di Monfardini tornata in
Champion’s in questa occasione al posto di Stefanova.
Il risultato non soddisfa ma lascia anche aperte le
possibilità di superare il turno se lo Sterilgarda saprà fare
l’impresa, alla portata delle sue atlete, a Linz.
DANIELA DODEAN
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Regole
Intervalli
a cura di Elio Corrado
Quarta puntata della rubrica, curata da Elio Corrado, destinata non soltanto al settore
arbitrale ma a tutti gli appassionati del Tennistavolo per divulgare e chiarire in forma
schematica le regole principali del nostro sport. In ogni numero verrà pubblicata una
scheda specifica di ogni argomento tecnico o regolamentare che sintetizza la corretta
interpretazione della norma senza utilizzare quei termini “giuridici” che, pur formalmente
ineccepibili, ne mascherano a volte la comprensione. Il quarto argomento prescelto è
quello relativo agli intervalli
PRIMA DELLA PARTITA
DURANTE LA PARTITA
RISCALDAMENTO
2 MINUTI AL MASSIMO, SALVO
SPECIFICO PERMESSO DEL GIUDICE
ARBITRO.
NB: AL TERMINE DEL RISCALDAMENTO
E’ VIETATO ANDARE DALL’ALLENATORE
PER RICEVERE CONSIGLI
SOLO SU PERMESSO DEL GIUDICE ARBITRO NEL CASO
IN CUI LA PARTITA SIA STATA SOSPESA PER UN
MOTIVO DI EMERGENZA (IMPROVVISA INAGIBILITA’
DELL’AREA DI GIOCO, INFORTUNIO
DELL’AVVERSARIO, ECC.)
CONSIGLI
PER UN TEMPO INDETERMINATO FINO 1 MINUTO AL MASSIMO TRA UN SET E L’ALTRO DELLA
ALL’INIZIO DEL SORTEGGIO
PARTITA.
DA PARTE DELL’ARBITRO DI SEDIA
NB: IL TEMPO E’ CONTEGGIATO A PARTIRE DALLA
FINE DEL SET E NON DAL MOMENTO IN CUI I
GIOCATORI COMINCIANO A PARLARE CON
L’ALLENATORE.
TIME OUT
1 MINUTO AL MASSIMO DURANTE L’INTERA PARTITA.
CHI HA CHIESTO IL TIME OUT PUO’ SFRUTTARE
L’INTERO MINUTO MENTRE IL SUO AVVERSARIO E’
OBBLIGATO A RIENTRARE IN CAMPO QUANDO LUI
RIENTRA.
NB: LA RICHIESTA DI TIME OUT VA FATTA A GIOCO
FERMO ED IN MODO CHIARO VERSO L’ARBITRO DI
SEDIA. IN UN INCONTRO A SQUADRE IL GIOCATORE
NON PUO’ RIFIUTARE IL TIME OUT RICHIESTO DAL
PROPRIO ALLENATORE
ASCIUGATURA
BREVI INTERVALLI OGNI SEI PUNTI DALL’INIZIO DI
OGNI SET ED AL CAMBIO DI CAMPO DELL’ULTIMO
POSSIBILE SET.
INCIDENTE
SE L’INCIDENTE E’ AVVENUTO PRIMA
CHE L’ARBITRO DI SEDIA ABBIA
EFFETTUATO IL SORTEGGIO NON E’
POSSIBILE CHIEDERE ALCUNA
PROROGA AL GIUDICE ARBITRO.
10 MINUTI AL MASSIMO DI SOSPENSIONE ED UNA
SOLA VOLTA NEL CORSO DELLA PARTITA SOLO SU
PERMESSO DEL GIUDICE ARBITRO.
NB: LA SOSPENSIONE NON PUO’ ESSERE CONCESSA
PER CRAMPI, AFFATICAMENTO O QUALSIASI ALTRA
CAUSA GIA’ PRESENTE ALL’INIZIO DELLA PARTITA. SE
UN GIOCATORE INIZIA A SANGUINARE SI SOSPENDE
IL GIOCO E SI RIPRENDE QUANDO LA FERITA E’ STATA
SUTURATA E OGNI TRACCIA DI SANGUE E’ STATA
ELIMINATA DAL CAMPO DI GARA.
PARTITE CONSECUTIVE
UN GIOCATORE CHE DEVE GIOCARE
DUE PARTITE CONSECUTIVE HA IL
DIRITTO DI RICHIEDERE UN INTERVALLO
FINO AD UN MASSIMO DI 5 MINUTI
TRA QUESTE PARTITE
E’ UTILE RICORDARE CHE:
DURANTE QUALSIASI INTERVALLO O SOSPENSIONE DI GIOCO, SALVO SPECIFICA
AUTORIZZAZIONE DEL GIUDICE ARBITRO, I GIOCATORI DEBBONO RIMANERE ENTRO TRE
METRI DALL’AREA DI GIOCO ED ESSERE SEMPRE VISIBILI DALL’ARBITRO DI SEDIA
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Attività Internazionale
Portogallo d’oro
per Mutti e Rech
di Corrado Attili
Il Portogallo aveva portato fortuna ai colori azzurri delle
nostre nazionali giovanili già nel 2005 quando la nazionale femminile junior guidata da Maurizio Gatti
conquistò in quella edizione dell’Open Internazionale
giovanile la medaglia d’oro a squadre con Tatiana
Steshenko, Lisa Ridolfi e Giulia Cavalli, successo arricchito e completato anche dal bronzo nel singolare
della Steshenko. Nell’ultima edizione a Tavira è stata la
componente maschile della nostra nazionale giovanile
ha mettere il marchio dell’Italia conquistando due
medaglie nelle gare di singolare, stavolta migliorando
anche quel risultato visto che entrambe sono state del
metallo più prezioso, l’oro, più un bronzo a squadre.
Artefici di questo successo sono stati Leonardo Mutti
nella categoria allievi, o cadetti come si usa dire a
livello internazionale, e Marco Rech Daldosso in quella
junior.
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JOZE URH E MUTTI
Attività Internazionale
I due azzurri, entrambi tesserati per lo Sterilgarda Castel
Goffredo rappresentano due tra le maggiori promesse
del tennistavolo italiano sia a breve, in campo giovanile, che a lungo termine quando si spera si completerà la loro maturazione di atleti. Nei cadetti le
testimonianze dei tecnici presenti: Joze Urh, responsabile dei cadetti, Stefan Stefanov, responsabile degli
junior, Lorenzo Nannoni responsabile dell’assoluta maschile che non fa mai mancare il proprio contributo
anche alle giovanili e Yang Min, presente come tecnico dello Sterilgarda per seguire anche lontano da
casa il comportamento dei suoi atleti, fino a Maurizio
Gatti presente con le sue cadette, parlano all’unanimità di un Leonardo Mutti addirittura strepitoso che
partiva da una posizione di testa di serie numero tre nel
torneo e che ha vinto battendo in finale il forte
ungherese Lacatus per 3-2 al termine di una gara
entusiasmante. In precedenza, in semifinale, il ragazzo
di Castel Goffredo aveva battuto il croato Fucec per
3-0 e prima nei quarti l’inglese Walzer, sempre 3-0,
mentre nel girone aveva superato il francese Gauzy (il
fratello minore tra i due che giocano a tennistavolo)
anche lui per 3-0. Altrettanto importante e fortemente
voluto anche il successo di Marco Rech Daldosso che
ha conquistato il primo posto battendo in finale il
francese Archard per 3-0. Rech ha in questo caso
confermato i pronostici che lo davano come possibile
vincitore della manifestazione e se per lui dunque non si
possono usare gli stessi aggettivi superlativi che abbiamo utilizzato per Mutti, va comunque sottolineato
che a volte anche riuscire a rispettare il ruolo di favorito
è altrettanto difficile o quanto meno segno di una
notevole maturità e coscienza delle proprie potenzialità. In semifinale Marchino, come lo chiamano
nell’ambiente azzurro quando gioca con i più grandi,
ha superato il tedesco Mathias per 3-0 e prima il belga
Bierny per 3-1 mentre nel girone aveva cominciato con
un 3-2 su una avversario austriaco. I tecnici azzurri, che
abbiamo intervistato al telefono mentre si stavano
effettuando le premiazioni hanno tutti evidenziato la
buona prestazione dei due atleti. Nelle loro parole
anche un pizzico di emozione che ci hanno trasmesso
in diretta quando durante la telefonata è partito l’inno
di Mameli con i nostri sul gradino più alto del podio. Per
tutti gli altri azzurrini presenti alla manifestazione che, sia
nel maschile che nel femminile, non hanno superato i
gironi certamente una occasione di esperienza internazionale in più che avrà comunque arricchito il loro
bagaglio anche di ricordi grazie alla vittoria dei due
compagni di spedizione. Due successi che rappresentano conferme a lungo attese ed aprono prospettive di scenari nuovi nel tennistavolo europeo per
questi due ragazzi dai quali, inutile nasconderlo, la Fitet
ed il tennistavolo italiano si aspettano molto. Bravi.
(n.d.r. Non abbiamo voluto modificare il testo di questo
articolo dopo l’incidente stradale occorso a Marco
Rech perché siamo sicuri che, anche se il ragazzo
perderà dei mesi di attività, saprà di certo riconquistare
il suo ruolo di protagonista quanto prima.)
RECH E STEFAN
LA PREMIAZIONE DI MARCO RECH
LEONARDO MUTTI SUL PODIO
LA PREMIAZIONE DEGLI JUNIOR A SQUADRE
RECH E NANNONI
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Attività internazionale
Top 10 Europeo,
quinto posto per Mutti
di Corrado Attili
Alla competizione europea giovanile conferma di Paesi tradizionalmente vincenti come
Francia, Germania e Romania. Buona ma migliorabile la prova di Leonardo Mutti
Classifica finale Cadetti maschili
LEONARDO MUTTI
I VINCITORI DELLE QUATTRO CATEGORIE A
TOPOLCANY
L’azzurro Leonardo Mutti, guidato
dal tecnico Joze Urh, ha partecipato, a Topolcany in Slovacchia,
al Top 10 Europeo conquistando un
ottimo quinto posto che rappresenta probabilmente in questo momento la sua esatta collocazione
nel ranking europeo della sua categoria, i cadetti.
L’atleta dello Sterilgarda, nella particolare formula del tutti contro tutti,
che non lascia spazi per recriminazioni legate alla fortuna di un
sorteggio favorevole o altro, ha
conquistato quattro vittorie e cinque sconfitte giocando abbastanza bene ma vincendo soltanto le
partite alla sua portata senza quel
lampo che sarebbe servito magari
a salire sul podio.
frontarsi con il meglio d’Europa di
cui Leo fa parte a pieno diritto.
Qualche recriminazione il tecnico
l’ha palesata per il match perso
dall’azzurro 4-3 e 11-9 al settimo
parziale contro il francese Robinot
poi finito, non a caso, terzo.
Netto il dominio della scuola francese che ha piazzato tre atleti ai
primi tre posti tra cui il vincitore Flore
imbattuto, molto migliorato negli
ultimi mesi.
Complessivamente soddisfazione
nell’ambiente azzurro ma consapevolezza della necessità di migliorare sia alcuni aspetti tecnici,
che hanno portato Mutti a commettere alcuni errori giudicati evitabili da Urh, sia dal punto di vista
della personalità e del temperamento del ragazzo in occasione di
questi eventi che lo portano a con-
Nella altre categorie il top 10 slovacco ha visto, nella junior maschile, la vittoria del tedesco Patrick
Franziska. Successo tedesco anche
nella categoria junior femminile
con Sabine Winter davanti alla più
accreditatat connazionale Petrissa
Solja mentre il Top 10 cadetti femminile è stato vinto come da pronostico dalla rumena Bernadette
Sczocs.
37
Coaching
Conoscere il gioco moderno
di Matteo Quarantelli
Quello che segue è un lavoro in equipe di alcuni dei tecnici delle nazionali azzurre che
ci spiegano l’evoluzione nel tempo del tennistavolo. Ne pubblichiamo la prima parte che
sarà seguito da una seconda nel prossimo numero
senz’altro è frutto non solo analisi
attenta ma anche, probabilmente,
di qualche personale “innamoramento”. Partiamo con l’analisi del
concetto di tennistavolo moderno
con l’intento di individuare e rivelare gli aspetti che la preparazione alla prestazione oggi “insegue”.
CSILLA BATORFI
Abbiamo individuato tantissime informazioni che abbiamo provato a
sintetizzare con metodo: ci scusiamo fin da ora per eventuali dimenticanze.
La ricerca della novità
IL DOPPIO GIAPPONESE CHE SEMBRA
DANZARE
Forse il titolo nasconde una ambizione eccessiva, ma cercare di
“intrappolare” come nell’immagine fotografica le caratteristiche
dello sport che pratichiamo può
facilitarne la comprensione. Comprendere significa sapere che cosa
si può fare e per quale motivo. E chi
si occupa di pratica sportiva non vi
è dubbio debba rendersi conto
delle esigenze della competizione
ma anche ingegnarsi per trovare
nuove soluzioni per la preparazione
degli atleti, per l’insegnamento e
l’apprendimento. Così riprende
questa rubrica con la quale vorremmo approfondire temi di immediato interesse per i praticanti
tutti. Cominciamo con uno studio
ed una riflessione condotta insieme
ai tecnici delle Squadre Nazionali,
Lorenzo Nannoni e Joze Urh. Che
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Gioco moderno in qualunque sport
è inteso senza dubbio attraverso le
soluzioni più praticate in un certo
periodo. Gioco moderno è quello
più avanzato, che porta i migliori
risultati, senza il quale non si riesce
ad essere competitivi e di conseguenza è quello più praticato
dalla maggior parte dei giocatori.
Perché tutti ricercano il risultato.
Tutti i periodi nella storia di tennistavolo hanno avuto un “loro gioco moderno”. Questa riflessione ci
porta ad immaginare che diviene
moderno il gioco che apporta novità, che si discosta dalla “norma”,
che induce a guadagnare migliori
risultati. Che spinge tutti i giocatori
ad adattarsi. Il cambiamento è frutto di quotidiana osservazione e ricerca: che si esplicita in idee nuove
che consentono di leggere diversamente situazioni consolidate. E'
una piccola rivoluzione che “apre”
la mente. Per capire meglio tutto
questo bisogna tornare un po' indietro nella storia del tennistavolo
per conoscere meglio i momenti e i
giocatori che hanno lasciato un
segno molto profondo nel gioco di
tennistavolo e che, a volte, hanno
cambiato certe regole ed abitudini
che apparivano immodificabili.
Passeremo in rassegna alcuni momenti che possono essere raccontati quali pietre miliari della storia
dell’evoluzione dello sport tennistavolo, avviando la nostra indagine
con il periodo in cui i materiali di
gioco divennero simili agli attuali;
quindi non troppo indietro nel tempo, senza ritornare agli albori del
tennistavolo (1925, anno di fondazione dell'ITTF).
Atleti e materiali innovativi
Il primo vero terremoto si verificò
con l’introduzione della gommapiuma a negli anni 50’: inizialmente
usata come rivestimento esterno e
senza vincoli di spessore. Materiale
super elastico rispetto ad altri utilizzati in precedenza che favorì la
creazione di nuove soluzioni di gioco. Inizialmente utilizzata senza limiti
regolamentari e da sola, successivamente la gommapiuma ebbe
nuovo e differente utilizzo, abbinata ad un rivestimento di esterno
(liscio o puntinato). Soluzione decisiva che favorì la realizzazione di
nuove abilità sportive: permise infatti di realizzare il top spin, colpo
letteralmente “mortale” per tutti
coloro che ancora non avevano
contromisure. Epoca in cui il dominio asiatico (inizialmente dei
giapponesi poi dei cinesi) cominciò
non solo ad evidenziarsi ma anche
a stabilizzarsi. Una età, gli anni 70’, ci
riporta a ricordare atleti che impersonarono l’idea di un tennistavolo moderno: il primo forse ad
incarnare questo ruolo fu lo svedese Stellan Bengtsson, che per
primo introdusse un elemento di
gioco che introduceva una nuova
interazione tattica, la risposta corta
ed il gioco cosiddetto “corto –
corto”.
Coaching
esperto di questo servizio dall’alto
che lo portò ai vertici del tennistavolo continentale. In un periodo
successivo grande testimonianza di
questa abilità ci è giunta dalla “nostra” Csilla Batorfi, stella di prima
grandezza dello sport europeo e
mondiale negli anni 80’ e 90’.
JAN OVE WALDNER
Per quell'epoca una novità assoluta. Tanto è vero che lui vinse
subito i mondiali con soli 18 anni e
passò alla storia come il più giovane
campione del mondo. Questo colpo e la situazione che ne derivava
hanno cambiato le strategie del
gioco e tutti i giocatori di egual
livello hanno cominciato ad imitarlo. Per quel periodo giocare la
palla corta esprimeva un gioco
moderno che portava subito a risultati buoni. Il 1979 deve essere
ricordato anche perché la Squadra
Nazionale Ungherese divenne
campione del Mondo imponendo
soluzioni di gioco basate su Top spin
potentissimi realizzati grazie ad una
ampia azione (top spin “a tutto
braccio”). Un adattamento delle
tecnica del tennistavolo che fece
lungamente grandi proseliti, contrapponendosi ad altre espressioni
in particolare quella asiatica (cinese).
Arrivò nello stesso frangente
all’onore del mondo un nuovo modo di servire: per le prime volte
infatti la ribalta internazionale vide
confrontarsi giocatori cinesi Ricordiamo il grande (Jiang Jianliang),
che divennero veri maestri nel lanciare in alto la pallina e successivamente nascondere e camuffare l’impatto della stessa con la
racchetta.
Uno straordinario passo avanti sia
per la rilevanza degli aspetti tecnici
che per il rilievo psicologico
sull’equilibrio dei match. Un giocatore europeo ebbe l’intuizione di
provare ad adeguarsi rapidamente: Zoran Kalinic divenne dopo un
iniziale periodo di difficoltà grande
Fra la fine degli anni 70’ e la metà
del successivo decennio si cominciarono a vedere ed utilizzare le
prime gomme con i puntini lunghi,
strumento di cui ancor oggi beneficiano tanti praticanti. Per un
lungo periodo ebbero “effetto” devastante abbinate com’erano ad
una gomma dello stesso colore.
Gomme sandwich che vennero regolamentate imponendo due facce della racchetta di diverso colore
(rosso e nero). Ma negli anni 80'
altre ed ulteriori novità provocarono cambiamenti importanti in
questo sport. Primo apportatore di
cambiamento fu un altro giocatore
Svedese Eric Lindh. Fu il primo giocatore che cominciasse veramente ad anticipare l'impatto della pallina sopra il tavolo con il cosiddetto
contro top spin sul tavolo sia di dritto
sia di rovescio. Questa cosa ha
fatto riflettere molti giocatori e in
poco tempo molti hanno cercato
di imitarlo, per l'efficacia di questo
suo colpo vincente.
ma e viaggia più velocemente).
Anche i difensori che prima giocavano molto lontano dal tavolo e
colpivano la pallina nella fase discendente della parabola conseguente il rimbalzo; si avvicinarono al
tavolo e cominciarono a colpire la
pallina con tempi differenti per
creare pressione all'avversario ed in
alcuni caso non dargli proprio tempo.
Negli anni 90' il gioco e` diventato
ancora più rapido, grazie alla padronanza dei colpi anticipati che
molti atleti riuscivano a sviluppare.
Gli scambi di gioco cominciarono
ad essere veramente brevi in relazione al consolidamento di situazioni di servizio-risposta-terza palla
molto forte.
YANG MIN
In questo periodo il tennistavolo
moderno si esprimeva nel saper
anticipare l'impatto della pallina e
delle situazioni di gioco. Altri giocatori come Waldner, Persson e
Gatien hanno perfezionato questo
gioco con soluzioni ulteriori e innovazioni personali.
Un fattore che sollecitò grande
cambiamento può essere rappresentato dall'introduzione e l'utilizzo
della colla fresca che ha fatto diventare la circolazione della pallina
più veloce. Anche questa potenzialità è stata rapidamente compresa dai giocatori di livello internazionale che ben presto utilizzarono “l'incollaggio fresco” (probabilmente avviato già prima dagli
straordinari ungheresi). Negli anni
80' ed all'inizio degli anni 90' il gioco
moderno poteva essere identificato in questa evoluzione in termini di
tempo (la pallina viene colpita pri-
JORGEN PERSSON
STELLAN BENGTSSON
39
Arbitri e giudici
Largo ai giovani
di Sante Gigante
Hai almeno 16 anni ? Sei un tipo determinato e vuoi essere protagonista nel nostro sport da
una posizione privilegiata? Vieni a fare l’Aspirante Giudice Arbitro
UN GRUPPO DI ARBITRI DI TUTTO IL MONDO POSA PER UNA FOTO RICORDO IN OCCASIONE DI UNA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE
Hai almeno 16 anni ? Sei un tipo
determinato e vuoi essere protagonista nel nostro sport da una
posizione privilegiata? Vieni a fare
l’Aspirante Arbitro. Porte aperte alla
Fitet. Ecco il segnale forte che viene
dalla Federazione. Porte aperte,
anzi spalancate, specialmente ai
giovani che vogliono imboccare la
strada di arbitro di tennistavolo. Ma
anche verso tutti quelli che simpatizzano per il nostro sport o lo
conoscono solo come “gioco del
ping pong” per averlo praticato da
ragazzini sul tavolo dell’oratorio. Ma
forse molti ricordano anche di aver
visto citare il ping pong da Tom
Hanks nel suo film “Forrest Gump”; o
ancora, di aver sentito raccontare
dai propri genitori quando nel marzo 1971 la squadra cinese, in apertura dei campionati del mondo di
tennistavolo, invitò i giocatori statunitensi a recarsi in Cina: era il
primo segno della distensione fra i
due paesi dopo anni di contrapposizione e isolamento. Ma anche
un grande spot per il tennistavolo.
Ora il Consiglio Federale Fitet ha
dato via libera al progetto di accesso a quanti, già tesserati (unico
vincolo: non esserlo per società che
partecipano ai campionati a squadre di serie nazionale) e non, vogliono prendere in mano misurino,
cartellini e cronometro ed entrare
sui campi di gara dalla porta degli
46
arbitri. Basterà frequentare un sintetico corso di addestramento di
base per la conoscenza del regolamento tecnico del tennistavolo, delle regole per le competizioni
nazionali e delle norme comportamentali per la direzione di una
gara di tennistavolo. Subito dopo
gli AGA (Aspiranti Giudici Arbitri)
saranno paracadutati sui campi di
gioco per fare esperienza affiancati da arbitri esperti o tutor federali. Formati e preparati, dotati di
personalità, sicuri e appassionati
andranno al arbitrare nei campionati a squadre di serie B2 e C1
maschile e B femminile. Ma potranno anche coadiuvare i team
arbitrali durante i tornei individuali,
svolgendo funzioni di coordinamento ai tavoli di gioco o cimentandosi con mouse e pen-drive a
gestire il torneo “come operatore
p.c.”. Imparare il programma-gare
Fitet non sarà difficile specialmente
per chi smanetta abitualmente al
computer, ma anche per tutti quelli, ormai la quasi totalità, che usano
lo strumento informatico per il lavoro o lo studio. E se dopo qualche
tempo gli AGA dovessero decidere
di passare ufficialmente nei quadri
arbitrali per intraprendere la carriera arbitrale scegliendo l’unica
tessera di “ufficiale di gara”? Benvenuti! Un ulteriore più approfondito addestramento li formerà in
L'ARBITRO REFRASCHINI CONTROLLA
UNA RACCHETTA
“Giudici Arbitri Provinciali”, primo
gradino nella scala della carriera.
Ma quali sono i canali per accedere al mondo degli arbitri di tennistavolo? Per informarsi basta collegarsi al sito www.fitet.org (scaricando il modello di iscrizione) o
contattare via-mail il Settore Arbitrale della Federazione all’indirizzo
[email protected] o telefonicamente al n. 06 3685 7730. Uno
staff federale è a disposizione per
ogni utile informazione e per comunicare i recapiti dei Comitati
Regionali Fitet e dei Fiduciari Arbitri
Regionali. Ma chi bazzica già i palazzetti dove si gioca il tennistavolo
troverà sicuramente qualcuno
(atleta, tecnico o dirigente di società, dirigente federale, arbitro)
che gli saprà indicare la via per
entrare nella grande, variegata e
fantasiosa banda degli arbitri di
tennistavolo.

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