ISITEP - ISCOM - Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle
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ISITEP - ISCOM - Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle
La Comunicazione N.R.&N. Debora Proietti Modi , Ricercatore Università Tor Vergata presso Istituto Superiore delle Comunicazioni (ISCOM), Ministero dello Sviluppo Economico Giuseppe Pierri, Franco Pangallo Istituto Superiore delle Comunicazioni (ISCOM), Ministero dello Sviluppo Economico ISITEP: Sistemi di Interoperabilità tra le reti TETRA e Tetrapol ISITEP: Inter System Interoperability for TETRA and TetraPol Networks Sommario: Il progetto ISITEP ha l’obiettivo di definire le soluzioni tecnologiche per realizzare una rete Europea che garantisca l’interconnessione tra le principali tipologie di reti di comunicazioni digitali professionali (PPDR), in modo da assicurare una risposta veloce e repentina in caso di recupero da disastri e nella lotta contro il crimine. In questo paper si vuole descrivere il progetto ISITEP, facendo particolare attenzione al ruolo svolto dall’Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle Tecnologie dell’Informazione nell’ambito del progetto stesso. Abstract: The growth of international crime requires the on field intervention of joint polices, especially for activities like cross-border controls.In this paper is described the project ISITEP, which is devoted to achieve the full interoperability for the two main PPDR communication systems in Europe, in order to garantee the “roaming” among terminal of different national network Introduzione Il progetto "Inter System Interoperability for TETRA-TetraPol (ISITEP) Networks" fa parte del Settimo Programma Quadro (7PQ), il cui scopo è sviluppare le procedure, le tecnologie e gli accordi legali attraverso i quali si possa raggiungere una soluzione di comunicazione globale per la cooperazione tra i diversi sistemi di pubblica sicurezza, i Public Protection & Disaster Relief (PPDR) [1]. Il progetto creerà quindi una struttura in grado di condividere le comunicazioni di emergenza, in modo da migliorare la sicurezza dei cittadini e ridurre le minacce di sicurezza, consentendo il "roaming" tra le diverse reti nazionali di pubblica sicurezza esistenti in Europa. 63 D. Proietti Modi, G. Pierri, F.Pangallo Scopo del progetto Il progetto ha l’obiettivo di definire le soluzioni tecnologiche per realizzare una rete Europea che garantisca l’interconnessione tra le principali tipologie di reti di comunicazioni digitali professionali, in modo da assicurare una risposta veloce e repentina in caso di recupero da disastri e nella lotta contro il crimine [2]. Nello specifico, una miglior gestione della migrazione fra i confini delle reti Europee nazionali, porta ad un riduzione delle attività criminali ed una maggior protezione dei dati scambiati, dovuta ad un alto livello di sicurezza presente nelle reti professionali. Le organizzazioni criminali oggigiorno sono connesse globalmente, mentre la cooperazione tra le polizie trans-nazionali sono molto spesso limitate: la carenza di sistemi di comunicazione interoperabili ha reso meno fluida la cooperazione fra le forze dell’ordine di diverse nazioni, per questo le reti radio nazionali per i servizi di pubblica sicurezza (PPDR) sono funzionanti esclusivamente ognuna sul proprio territorio. La crescita del crimine internazionale richiede in campo l'intervento congiunto di forze di polizia, specialmente per attività lungo i confini. La cooperazione fra forze di polizia è inoltre critica durante eventi particolari come la protezione dei VIP (Very Important Person) durante i summit internazionali, o durante eventi sportivi e culturali internazionali, o anche per la protezione delle ferrovie durante il trasporto di materie pericolose. A livello europeo con gli accordi di Schengen, le operazioni di protezione dei confini sono diventate un priorità, e in aggiunta a ciò, secondo l'articolo 222 del Trattato di Lisbona (che riguarda la "mutua solidarietà"), l'Unione Europea può mobilitare le risorse degli Stati Membri per dare assistenza a quegli Stati Membri che al momento sono stati vittima di attacchi terroristici o disastri naturali. Dal momento che il tempo è il fattore critico in caso di catastrofi, solo la cooperazione internazionale può consentire una maggiore efficacia quando le risorse nazionali sono limitate, riducendo così le perdite dovuta alla catastrofe stessa. I risparmi derivanti da tutto ciò superano di gran lunga gli investimenti effettuati nell'interoperabilità e nel raggiungimento della cooperazione. Attualmente in Europa ci sono due principali sistemi di comunicazioni PPDR: TETRA (TErrestrial Trunked RAdio) e TetraPol, e ci si aspetta che saranno operativi fino al 2025. Questi due sistemi in Europa [Figura 1] sono implementati dalle seguenti industrie: Cassidian, Motorola e Selex ES (ex Elsag). Le reti TETRA/TetraPol nazionali non sono ancora interoperabili con altre reti TETRA/TetraPol, anche quando condividono la stessa tecnologia radio, ciò significa che persino due reti TETRA non sono interoperabili. La comunicazione fra gli Stati Membri è principalmente limitata da questa mancanza di sistemi radio interoperabili, ma anche il corrente sistema di 64 La Comunicazione N.R.& N. ISITEP: Sistemi di interoperabilità tra reti TETRA e Tetrapol ISITEP: Inter System operabily for TETRA e Tetrapol networks regolamentazione e la carenza di procedure di comunicazioni comuni ne sta limitando di molto l'interoperabilità. La realizzazione di una piena interoperabilità fra queste reti permetterebbe ai primi soccorritori di comunicare con i propri terminali nella Nazione straniera. Questa capacità può essere realizzata con l'interconnessione delle reti attraverso particolari gateways, che permettono ai terminali in visita di migrare nella rete straniera sfruttando la copertura radio della Nazione visitata. Il progetto, in conclusione, nasce dal bisogno di migliorare l'interoperabilità nelle comunicazioni fra reti PPDR europee, di ottimizzare le risorse di queste reti e stabilire anche le procedure di comunicazioni per mettere in piedi l'interoperabilità; in base a ciò il progetto si propone di definire: Figura 1. Rete ISITEP Pan Europea. - una rete cloud Europea, integrando tutte le reti PPDR delle singole Nazioni; - le nuove procedure, i modelli funzionali e gli accordi legali per mettere in piedi il tutto; - la realizzazioni di terminali avanzati, con un'architettura basata su smartphones e/o tablets, con all'interno applicativi in grado di supportare i servizi PPDR. 65 D. Proietti Modi, G. Pierri, F.Pangallo La struttura del progetto Il progetto, finanziato dall'Unione Europea, ha una durata triennale, è coordinato da SELEX ES del Gruppo Finmeccanica ed ha avuto inizio il 1° settembre 2013. Il sito internet del progetto è: www.isitep.eu. Nel progetto partecipano industrie manifatturiere, enti di ricerca, università, ministeri e forze di polizia di diverse nazioni. In particolare per l’Italia, oltre a SELEX ES, ne fanno parte anche l’ISCOM (Istituto superiore delle Comunicazioni e Tecnologie dell’Informazione del Ministero dello Sviluppo Economico) e l’Università degli Studi di Roma TRE. La pianificazione del progetto è basata su un flusso iterativo che comincia con gli scenari operativi, i requisiti, la definizione dell'architettura per poi procedere con la progettazione, lo sviluppo, la validazione e l'integrazione del sistema. Tutti i componenti del sistema saranno validati e valutati attraverso i cinque trials in campo. In ISITEP sono gli utenti finali a guidare il progetto. L'Advisory Board che include gli utenti finali (quindi i partners e i supporters) ha il ruolo di accettare i deliverables in modo da mantenere il progetto conforme ai loro bisogni strategici. [Figura 2] I componenti passivi su InP godono di prestazioni non ottimali per quanto riguarda le perdite ottiche, che hanno in media un’ordine di grandezza superiore ai corrispettivi in Silicon Photonics. Di Figura 2. Struttura del progetto 66 La Comunicazione N.R.& N. ISITEP: Sistemi di interoperabilità tra reti TETRA e Tetrapol ISITEP: Inter System operabily for TETRA e Tetrapol networks Il ruolo di ISCOM L’ISCOM all'interno del progetto si occupa della definizione delle procedure per i test sull’interoperabilità fra i diversi sistemi e della definizione dei test report per le verifiche tecniche e per le certificazioni, in modo da consentire ai terminali dei diversi costruttori di operare nelle reti, sia TETRA che TetraPol, ed ottenere così una rete pan-europea in grado di far comunicare le forze di pubblica sicurezza delle nazioni che partecipano al progetto [3]. Il progetto, come dalla Figura 1, si propone di interconnettere quattro tipi di reti nazionali, in cui dovranno essere operative le funzionalità dell'IOP (InterOPerability) phase2, specificate nello standard ISI (Inter-System Interface) TETRA. Le principali riguardano l'autenticazione del terminale ed il roaming, le chiamate di gruppo, le chiamate individuali, gli short data, sia individuali che di gruppo, le chiamate di emergenza adattate alla rete in cui si effettua il roaming e lo scambio delle chiavi di cifratura (TEA2). Per questo motivo l'ISCOM effettuerà la validazione delle interconnessioni e dei terminali: la certificazione coprirà le funzionalità che saranno poi interessate nelle dimostrazioni. Conclusioni Il ISITEP può portare dei benefici rilevanti agli operatori PPDR ed ai cittadini Europei in generale, in termini di nuove tecnologie, nuove procedure e un nuovo approccio per la gestione dei disastri. In primo luogo la rete cloud Europea migliorerà le comunicazioni PPDR, aumentando la loro efficienza sul campo e salvando molte vite, riducendo inoltre gli effetti dei disastri nello stesso tempo. Secondo, gli accordi legali rappresenteranno inoltre uno step futuro sia per lo sviluppo di una comune PPDR europea che per lo sviluppo di una metodologia comune a tutte le Nazioni durante gli interventi critici, grazie soprattutto alla condivisione delle procedure. Per ultimo, ma non per importanza, la realizzazione di nuovi terminali sarà un compito impegnativo per le compagnie coinvolte, ma porterà anche lo sviluppo di nuovi modelli di business e magari l'entrata in nuovi mercati. 67 D. Proietti Modi, G. Pierri, F.Pangallo Bibliografia. [1] Sito ufficiale Progetto Isitep: http://isitep.eu/ [2] Sito ISTICOM: www.isticom.it [3] Proietti Modi Debora: "Interoperabilità fra sistemi TETRA e TetraPol" - gennaio 2015 68 La Comunicazione N.R.& N.