Repubblica.it Che teatro fa nuovi critici / sul tetto del mondo (m.p.)
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Repubblica.it Che teatro fa http://cheteatrochefa-roma.blogautore.repubblica.it/2016/05/26/nuovi-critici-sul-tetto-del-mondom-p/ Rodolfo di Giammarco 26 mag 2016 nuovi critici / sul tetto del mondo (m.p.) Sul tetto del mondo Di Paola Berselli e Stefano Pasquini Regia di Stefano Pasquini Con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi, Stefano Massari, Stefano Pasquini Immagini e montaggio video Stefano Massari Produzione Teatro delle Ariette- 2015 Teatro India, Roma 24 Maggio 2016 Una vita che sa di teatro e un teatro che sa di vita si assaporano nell’accogliente e delicato Sul tetto del mondo, “spettacolo-festa” per celebrare i venticinque anni del sodalizio artistico e personale di Stefano Pasquini e Paola Berselli. I due attori portano in scena se stessi, la loro storia, e la loro semplice esistenza, trascorsa nel podere “ delle ariette” dedicandosi al teatro, alla cucina, alle coltivazioni e alla cura degli animali. Sul palcoscenico, al centro un enorme pentolone dove si cucina la polenta, un grande tavolo pronto a diventare letto e due spaventapasseri che prendono il corpo e l’anima degli stessi interpreti. Loro sono infatti come degli spaventapasseri, fragili, in grado di sopravvivere solo una stagione e poi di ritornare a essere paglia, legno e vestiti vecchi, però è meraviglioso nel frattempo vivere nel variegato campo della vita, assistere alla pioggia, al vento, al caldo, al freddo, alla nascita e alla scomparsa di piante, animali, uomini, per poi salire abbracciati, a passo di danza, sul colle più alto, sul tetto del mondo appunto, dove poter guardare lontano. Guardare lontano è poesia, e proprio una sottile poesia pervade interamente lo spettacolo, dove tra piccoli gesti e leggere parole sembra di respirare i profumi genuini della campagna, di vedere gli affascinati e colorati paesaggi , di rivivere i momenti indelebili della vita della coppia, mentre fotografie e immagini reali vengono proiettate alle loro spalle. Gli spaventapasseri, che poi si truccano da clown, trascinano gli spettatori all’interno dell’affascinante circo della loro famiglia, con i loro lavori teatrali, le loro vicende private, le loro semine, i loro raccolti, i loro animali, i loro adorabili cani e soprattutto quel sentimento unico, forte e indissolubile che li lega. Sono indispensabili l’uno per l’altra, si tengono per mano, si guardano, si baciano e si abbracciano confrontandosi con il passare inesorabile del tempo, immaginando di riscegliersi sempre, anche dopo l’inevitabile morte, anche in un’altra vita. Con i loro cappelli e i loro ombrellini rossi, Stefano Pasquini e Paola Berselli appaiono come usciti da un quadro impressionista, e tra suggestioni, luci, canzoni talvolta intonate e suonate, lettere d’amore, messaggi e parole dedicate, danno vita ad una drammaturgia dei sentimenti in cui a trionfare è un’ umanità semplice e al contempo profonda e naturale come gli elementi necessari con i quali si trovano a contatto ogni giorno. Sul tetto del mondo è quindi una dichiarazione d’amore, una grande e gioviale festa in cui il pubblico è chiamato a partecipare, banchettare, mangiare, gioire e condividere quelle emozioni della vita che a volte diventano parte integrante del teatro. Maresa Palmacci (24)