Programma della Stagione 2015
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Programma della Stagione 2015
SOCIETÀ DEI CONCERTI DI PIACENZA VENTITREESIMA STAGIONE 2015 SOCIETÀ DEI CONCERTI DI PIACENZA Giovedì 12 marzo 2015, ore 20,30 Sala Grande del Conservatorio “G. Nicolini” Elissò Virsaladze (pianoforte) Frédéric Chopin (1810-1849) Polonaises Op. 26 No. 1 in do diesis minore (Allegro appassionato) No. 2 in mi bemolle minore (Maestoso) Nocturnes Op. 15 No. 1 in fa maggiore (Andante cantabile) No. 2 in fa diesis maggiore (Larghetto) Barcarolle in fa diesis maggiore, Op. 60 Mazurkas Op. 30 No. 1 in do minore (Allegretto non tanto) No. 2 in si minore (Vivace) No. 3 in re bemolle maggiore (Allegro non troppo) No. 4 in do diesis minore (Allegretto) Polonaise in la bemolle maggiore, Op. 53 «Eroica» Polonaise-Fantaisie in la bemolle maggiore, Op. 61 Sonata n° 3 in si minore, Op. 58 1. Allegro maestoso 2. Scherzo (Molto vivace) ELISSO VIRSALADZE è cresciuta in una famiglia di Tblisi, Georgia, che per generazioni ha partecipato attivamente alla vita culturale e artistica del Paese. Ha iniziato lo studio del pianoforte con la nonna, la prof.ssa Anastasia Virsaladze; quindi, dopo gli studi nel locale Conservatorio, lasciava la città natale e si trasferiva a Mosca. A vent’anni conquistava il terzo premio nel celebre Concorso Ciaikovsky. A Mosca proseguiva quindi gli studi sotto la guida di Heinrich Neuhaus e Yakov Zak. Questi insegnanti di grandissimo talento, oltre ad influire profondamente sullo sviluppo artistico di Elisso, la immergevano nella rinomata tradizione pedagogica della scuola pianistica russa. Non sorprende, pertanto, che Elisso sia oggi considerata un’insegnante straordinaria e che i suoi studenti abbiano ottenuto riconoscimenti tra i più importanti nei concorsi internazionali. Elisso Virsaladze insegna regolarmente al Conservatorio di Mosca e alla Munich Musikhochschule, ed ha partecipato come membro della giuria a pressoché tutti i più importanti concorsi internazionali: Santander, Geza Anda di Zurigo e Rubinstein di Tel Aviv, e sicuramente il Ciaikovsky e il Richter. Elisso Virsaladze coltiva con cura la sua grande passione per i compositori del tardo diciottesimo secolo e del diciannovesimo secolo. Le sue interpretazioni storiche e più esemplari, lontane da ogni esibizionismo tastieristico e dedite integralmente alla poesia del canto e del colore, riguardano soprattutto autori come Mozart, Beethoven, Chopin, Liszt e soprattutto Schumann. Lo stesso Sviatoslav Richter dirà di lei: “… il suo Schumann non ha eguali”. Ma del resto, la pianista annovera un vasto repertorio, che si estende fino a comprendere i compositori russi moderni e contemporanei. L’Unione Sovietica le ha attribuito le massime onorificenze artistiche, ed innumerevoli sono stati i riconoscimenti ricevuti in ogni parte del mondo. Elisso Virsaladze si esibisce regolarmente in sale importanti e in centri musicali come Londra, Milano, Roma, Parigi, Lisbona, Berlino e Barcellona; tiene tuttora numerosi concerti in duo con la violoncellista Natalia Gutman - considerato da molti “il duo violoncello e pianoforte più leggendario” - in città come Vienna, Berlino, Bruxelles, Madrid, Monaco, Milano, Ginevra e Losanna, solo per citare le principali città europee. In ambito cameristico e con orchestre quali la Petersburg Philharmonic e la Royal Philharmonia London ha effettuato ampie tournée nel Nord America, in Giappone e in Europa. Elisso Virsaladze appare inoltre regolarmente con prestigiose orchestre in Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera, Stati Uniti e in altri Paesi. Collabora regolarmente con direttori d’orchestra tra i più prestigiosi, quali Rudolf Barshai, Kyrill Kondrashin, Riccardo Muti, Kurt Sanderling, Wolfgang Sawallisch, Evgeny Svetlanov, Yury Temirkanov o Antoni Wit, per nominarne solo alcuni. Tra i maggiori avvenimenti delle ultime stagioni, ricordiamo i concerti con orchestra a Londra (Royal Philharmonic), Bilbao, Vilnius, Zagabria, Mosca, Taiwan, Montreal, Valenciam Lisbona (St Petersburg Philharmonic). In duo con Natalia Gutman, le esibizioni in Spagna, Belgio, Italia, Gran Bretagna (Wigmore Hall), Germania e Olanda. Il suo recente repertorio con orchestra si è concentrato principalmente su Beethoven, Chopin e Schumann (a Roma con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Antonio Pappano). Numerosi recital e concerti di musica da camera (tra cui a Milano, Parigi, Taipei) e la partecipazione in giuria al Concorso Regina Elisabetta di Bruxelles, hanno completato la sua agenda. Si ricorda il lungo tour in Nord America nel 2011. L’etichetta Live Classics, con cui ha inciso e pubblicato numerose opere, apre un’ampia prospettiva sulla personalità musicale di Elisso Virsaladze. SOCIETÀ DEI CONCERTI DI PIACENZA Giovedì 9 aprile 2015, ore 20,30 Sala Grande del Conservatorio “G. Nicolini” Ars Trio di Roma Laura Pietrocini (pianoforte) Marco Fiorentini (violino) Valeriano Taddeo (violoncello) Franz Joseph Haydn (1732-1809) Trio in sol maggiore Hob XV/25 “All’ungherese” 1. Andante 2. Poco Adagio 3. Finale. Rondo all’Ongarese (Presto) Georgij Vasil’jevich Sviridov (1915-1998) Trio in la minore, Op. 61 1. Elegia (Allegro moderato) 2. Scherzo (Allegro vivo) 3. Marcia funebre (Andante) 4. Idillio (Allegretto) Franz Schubert (1797-1828) Trio n° 2 in mi bemolle maggiore, Op. 100 (D. 929) 1. Allegro 2. Andante con moto 3. Scherzando. Allegro moderato 4. Allegro moderato ARS TRIO DI ROMA Fin dal suo esordio nel 2001, l’Ars Trio di Roma si è imposto come una delle giovani formazioni più interessanti del panorama italiano ed internazionale. Perfezionatosi sotto la guida del Trio di Trieste presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena (con Diploma d’Onore al termine del corso), nello stesso anno l’Ars Trio di Roma consegue anche il 1° Premio nel Concorso Internazionale “Città di Pinerolo” e il 1° Premio assoluto nel prestigioso Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste” di Trieste, ultimo ensemble italiano ad aver conseguito tale riconoscimento. Da allora l’Ars Trio è stato ospite di importanti associazioni concertistiche italiane, tra le quali: Amici della Musica di Firenze, Amici della Musica di Vicenza, Amici della Musica di Padova, Amici della Musica di Verona, Amici della Musica di Palermo, Asolo Musica-Veneto Musica di Asolo, il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, l’Accademia Filarmonica di Rovereto, Società dei Concerti di Parma, Società Aquilana dei Concerti “B.Barattelli”, Filarmonica Laudamo di Messina, Festival delle Nazioni di Città di Castello, Società del Quartetto di Bergamo, Gog di Genova, Bologna Festival, Istituzione Universitaria dei Concerti – IUC, Roma, Società Filarmonica di Trento, Ass. Chamber Music di Trieste, ecc. Per Radio3 Rai si è inoltre esibito nella rassegna de “I Concerti del Quirinale”, trasmessi in diretta radiofonica nazionale ed europea. Intensa anche l’attività all’estero: nell’anno successivo al debutto, il 2002, su invito del Cidim il Trio è stato impegnato in una lunga tournée in Sud America (Cile, Argentina, Uruguay e Brasile), dove si è esibito in prestigiosi teatri (Teatro Coliseo di Buenos Aires, Teatro El Circulo di Rosario, Teatro Argentino di La Plata, Teatro Oriente di Santiago del Cile, Sala Balzo di Montevideo, Canal da Musica di Curitiba) con diretta radiofonica nazionale a Montevideo e diretta televisiva per la Radio Televisione brasiliana Tv Globo di Rio de Janeiro. Negli anni successivi, il Trio è stato invitato ad esibirsi presso la Sala Martinu-Palazzo Lichtenstejn di Praga (Cecoslovacchia), la Sala delle Colonne della Filarmonica di Kiev (Ucraina), la Stephaniensalle di Graz (Austria), ed ha partecipato ad importanti festival in Germania quali il Scharwenka Festival di Lubecca ed il Bachfest di Lipsia. Interprete di un vastissimo repertorio che spazia dal classico al moderno (Mozart, Beethoven, Brahms, Schubert, Schumann, Dvorak, Ravel, Shostakovic), l’ Ars Trio è da sempre molto attento anche alla musica contemporanea, eseguendo regolarmente in programma autori come Copland, Schedrin, Kagel e Henze; nel 2005 ha eseguito in prima esecuzione assoluta il Triplo Concerto per violino, violoncello, pianoforte e orchestra di Michele Dall’Ongaro, composizione espressamente dedicata all’Ars Trio di Roma. Nel 2007 il Trio ha eseguito in prima italiana il Segundo Trio di Luis De Pablo. Nel 2006, la rivista Amadeus ha dedicato la propria copertina all’Ars Trio di Roma, interprete dell’incisione dell’integrale delle opere per trio di Shostakovic pubblicata dal mensile. Dal 2005 l’Ars Trio di Roma è coinvolto nella promozione e diffusione musicale anche come direzione artistica di “Musica in Ateneo - dal Barocco a oggi”, rassegna espressamente rivolta al mondo giovanile per una fruizione gratuita e di qualità della musica classica e contemporanea negli spazi dell’Università. Dopo i primi due anni presso l’Ateneo dell’Università degli Studi del Molise, nel 2007 la rassegna si è spostata nell’Aula Magna dell’Università degli Studi Roma Tre. SOCIETÀ DEI CONCERTI DI PIACENZA Giovedì 30 aprile 2015, ore 20,30 Sala Grande del Conservatorio “G. Nicolini” Vittorio Ceccanti (violoncello) Matteo Fossi (pianoforte) Marin Marais (1656-1728) Les Folies d’Espagne (Tema e 31 variazioni da “Pièces de viole”, 2° volume) Alfred Schnittke (1934-1998) Suite in Old Style, Op. 80 (Arr. per violoncello e pianoforte di V. Ceccanti) 1. Pastorale (Moderato) 2. Ballet (Allegro) 3. Minuet (Tempo di Minuetto) 4. Fugue (Allegro) 5. Pantomime (Andantino) Igor Stravinsky (1882-1971) Suite Italienne (da “Pulcinella”) 1. Introduzione 2. Serenata 3. Aria 4. Tarantella 5. Minuetto 6. Finale Johannes Brahms (1833-1897) Sonata No. 2 in fa maggiore Op. 99 1. Allegro vivace 2. Adagio affettuoso 3. Allegro passionato 4. Allegro molto 5. Allegro moderato VITTORIO CECCANTI, diplomato con la lode al Conservatorio di Firenze con Andrea Nannoni, studia con i tre maggiori violoncellisti della celebre scuola di Rostropovich: Mischa Maisky, David Geringas e con Natalia Gutman studia per sei anni e si laurea con la menzione d’onore alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Da allora inizia un’intensissima carriera internazionale che lo porta a esibirsi costantemente in Europa, Asia e Americhe. Con l’integrale delle sonate di Beethoven in una sola serata, debutta alla “Bunka Kaikan Recital Hall” di Tokyo, alla “LG Art Hall” e alla “Kumho Art Hall” di Seoul, e con il Triplo Concerto di Beethoven al prestigiosissimo “Seoul Arts Center”. Costantemente ospite di Radio3 per i concerti del Quirinale e Radio3 Suite, è invitato per otto volte al Festival del Maggio Musicale Fiorentino con prime esecuzioni. Oltre alla decennale collaborazione in duo con Bruno Canino si dedica molto alla musica da camera insieme a musicisti come Maxim Vengerov, Andrea Lucchesini, Franco Petracchi, Ivry Gitlis, Michele Campanella, Pietro De Maria, Roberto Prosseda, Domenico Nordio, Andrea Bacchetti, Emanuele Arciuli, Konstantin Bogino. Invitato in Brasile come direttore musicale dell’Orquestra Criança Cidadã formata dai giovani delle favelas della città di Recife, registra un Dvd trasmesso da TV GLOBE in 160 Paesi del mondo e dirige decine di concerti tra cui quello in occasione dell’Assemblea della Confindustria Brasiliana davanti a sei mila persone e al Presidente della Repubblica Lula. La sua attività artistica è stata insignita della medaglia d’argento del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. “Il modo di suonare di Vittorio Ceccanti unisce allo stesso tempo poesia e temperamento. Le sue rare qualità lo rendono uno dei maggiori talenti del mondo musicale di oggi” (Natalia Gutman). “Sono rimasto molto impressionato dal suo grande talento” (Sir Georg Solti). MATTEO FOSSI, nato a Firenze nell’ottobre 1978, ha iniziato lo studio del pianoforte a otto anni alla Scuola di Musica di Fiesole sotto la guida di Tiziano Mealli, diplomandosi nel 1999 al Conservatorio di Ferrara col massimo dei voti. Successivamente si è perfezionato con Maria Tipo, poi con Pier Narciso Masi, e nel 2001 ha frequentato come allievo effettivo il Seminario di Maurizio Pollini all’Accademia Chigiana di Siena. Nel 1995 ha fondato il Quartetto Klimt, uno dei gruppi cameristici italiani più attivi. Con queste formazioni, e come solista, Fossi si è esibito in tutte le principali stagioni italiane e, all’estero, in importanti teatri e festival. Ha un’intensissima attività discografica, per etichette quali Decca, Universal, Brilliant, Naxos, Nimbus, Tactus, Amadeus, Unicef, Fenice Diffusione Musicale; nel 2014 è in uscita il suo primo cd solistico, dedicato a Brahms, edito da Hortus. Matteo Fossi insegna pianoforte principale presso il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto, musica da camera presso la Scuola di Musica di Fiesole ed è docente dei corsi del biennio specialistico di II livello presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Rinaldo Franci”. SOCIETÀ DEI CONCERTI DI PIACENZA Giovedì 14 maggio 2015, ore 20,30 Sala Grande del Conservatorio “G. Nicolini” Quartetto Noûs Tiziano Baviera (violino) Alberto Franchin (violino) Sara Dambruoso (viola) Tommaso Tesini (violoncello) Anton von Webern (1883-1945) Fünf Sätze für Streichquartett, Op. 5 (Cinque movimenti per quartetto d’archi) 1. Heftig bewegt (Vigorosamente agitato) 2. Sehr langsam (Molto lento) 3. Sehr bewegt (Molto agitato) 4. Sehr langsam (Molto lento) 5. In zarter Bewegung (In tempo più moderato) Sechs Bagatellen für Streichquartett, Op. 9 (Sei Bagatelle per quartetto d’archi) 1. Mäßig (Moderato) 2. Leicht bewegt (Poco agitato) 3. Ziemlich fließend (Abbastanza fluente) 4. Sehr langsam (Molto lento) 5. Äußerst langsam (Estremamente lento) 6. Fließend (Scorrevole) Franz Joseph Haydn (1732-1809) Quartetto in si bemolle maggiore Op. 76 n° 4 “Aurora” 1. Allegro con spirito 2. Adagio 3. Menuetto (Allegro) 4. Finale (Allegro ma non troppo) Pyotr Ilyic Ciaikovsky (1840-1893) Quartetto n° 3 in mi bemolle minore, Op. 30 1. Andante sostenuto - Allegro moderato 2. Allegretto vivo e scherzando 3. Andante funebre e doloroso, ma con moto 4. Finale: Allegro non troppo e risoluto Noûs (nùs), è un antico termine greco il cui significato è “mente” e dunque razionalità, ma anche ispirazione e capacità creativa. QUARTETTO NOÛS, formato da quattro giovani musicisti italiani, nasce nel 2011 all’interno del “Conservatorio della Svizzera Italiana” di Lugano e si perfeziona con Maestri di fama internazionale quali Aldo Campagnari (Quartetto Prometeo), Bruno Giuranna, Carlo Chiarappa (Nuovo Quartetto), Massimo Quarta, Robert Cohen (Fine Arts Quartet). Frequenta la prestigiosa “Accademia Walter Stauffer” di Cremona nella classe del Quartetto di Cremona e la “Musik Akademie” di Basilea nella classe del M° Reiner Schmidt (Hagen Quartett). Dopo pochi mesi dalla sua fondazione vince il primo premio nella sezione di musica da camera del Concorso Internazionale “Luigi Nono” di Venaria Reale e viene invitato a suonare per la stagione “I Concerti del Quirinale” a Roma in diretta radiofonica su Radio3. E’ vincitore inoltre del primo premio al XXI “Concorso Internazionale Anemos” di Roma e nel luglio 2014 gli viene conferita la menzione d’onore nell’ambio del concorso “Sony Classical Talent Scout” di Madesimo. Si esibisce regolarmente per importanti stagioni concertistiche italiane quali “Polincontri” di Torino, “GOG” di Genova, “Musica Insieme” di Bologna, “Amici della Musica” di Palermo, “Associazione V.Bellini” di Messina, Associazione Amici del Quartetto “Guido A.Borciani” di Reggio Emilia. Dopo essere stato selezionato tra 74 gruppi provenienti da tutto il mondo ha avuto modo di esibirsi all’interno della stagione “Monteleón Chamber Music Festival” di Leòn (Spagna). Nel 2013 è stato invitato come quartetto in residence al “Festival Ticino Musica” di Lugano e ha inaugurato la stagione dello “Stradivari Festival” di Cremona. SOCIETÀ DEI CONCERTI DI PIACENZA Giovedì 1° ottobre 2015, ore 20,30 Sala Grande del Conservatorio “G. Nicolini” Mauro Loguercio (violino) Oleg Marshev (pianoforte) Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) Sonata n° 28 in mi bemolle maggiore KV 380 1. Allegro 2. Andante con moto 3. Rondeau (Allegro) Richard Strauss (1864-1949) Sonata in mi bemolle maggiore, Op. 18 1. Allegro, ma non troppo 2. Improvisation, Andante cantabile 3. Finale: Andante - Allegro Franz Schubert (1797-1828) Fantasia in do maggiore D. 934 Op. 159 (sul Lied “Sei mir gegrüsst”, D. 741) 1. Andante molto 2. Allegretto - Andantino 3. Allegro vivace - Allegretto 4. Presto MAURO LOGUERCIO “Solista di estrema chiarezza e profondità interpretativa” (M. Bortolotto), ha debuttato a dodici anni con l’orchestra al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, sotto la direzione di Riccardo Chailly. Violinista capace di un rapporto naturalissimo con lo strumento e dal suono espressivo e generoso, Loguercio si è formato alla scuola di Michelangelo Abbado e di Bruno Bettinelli, proseguendo poi gli studi con Salvatore Accardo, Corrado Romano e Stefan Georgiu: il suo vastissimo repertorio spazia da prima di Bach a dopo Berg. Ha suonato come solista nelle più importanti sale europee, quali la Queen Elizabeth Hall di Londra, la Filarmonica di Berlino e l’Accademia di S. Cecilia di Roma, è stato ospite dei festival di musica da camera di Marlboro, Dresda, St. Moritz, Settimane Musicali Internazionali di Napoli, Campos do Jordao e Recife in Brasile, oltre ad aver suonato per le più importanti società concertistiche italiane. Dall’87 al 90 ha suonato in trio con Nikita Magaloff e Antonio Meneses, e ha fatto inoltre musica da camera con Maria Joao Pires, Tamas Vasary, Bruno Canino, Philipp Fowke, Bruno Giuranna, Rocco Filippini, Franco Petracchi e Astor Piazzolla. Dal 1994 al 2005 ha svolto un’intensa attività quale primo violino del “Quartetto David di Milano”, col quale ha suonato in alcune delle sale più prestigiose del mondo. Dal 2005 insieme con Francesco e Angelo Pepicelli ha formato il Trio Modigliani, col quale ha suonato in alcune delle stagioni più prestigiose in Italia e all’estero (Inghilterra, Svizzera, Austria, Francia, Spagna, Sud America). È docente di violino al Conservatorio di Milano e alla Guildhall School a Londra. OLEG MARSHEV Nato a Baku in Azerbaijan, ha mostrato sin dall’infanzia un notevole talento musicale. Formatosi con Valentina Aristova alla famosa Scuola Gnesiny di Mosca, ha proseguito gli studi con Mikhail Voskresensky al Conservatorio moscovita, presso il quale nel 1984 ha conseguito la laurea con lode e successivamente il dottorato. Residente in Italia dal 1991, Oleg Marshev è stato premiato a diversi concorsi internazionali in Canada, Italia, Portogallo, Spagna, Stati Uniti. I suoi quattro primi premi hanno confermato la già conosciuta reputazione, quella di uno dei migliori talenti pianistici russi della sua generazione. L’artista ha debuttato al Lincoln Center “Alice Tully Hall” di New York nel 1991 e l’anno successivo è apparso per la prima volta nella Concertgebouw di Amsterdam che l’ha portato ad essere ripetutamente invitato in quella prestigiosa sede. Da allora tiene concerti in tutto il mondo, dal Canada alla Nuova Zelanda, suonando con orchestre quali London Philharmonic, nelle sale quali Wigmore Hall di Londra e per le più importanti società come il Festival “A. Benedetti Michelangeli” di Brescia e Bergamo, Ruhr Klavier Festival in Germania, Festival Pianistico di Roque d’Anthéron in Francia. Marshev é anche impegnato in campo didattico: attualmente è professore all’ Università “Anton Bruckner” a Linz in Austria e tiene corsi di perfezionamento in Italia e all’estero. Finora Marshev ha inciso almeno trentacinque c.d. con musiche di F. Schubert, J. Brahms, R. Strauss, A. Rubinstein, P. Pabst, S. Rachmaninov e molti altri. L’artista ha registrato tutte le opere per pianoforte e orchestra dei più grandi compositori russi: Ciaikovsky, Rachmaninov, Prokofiev, Shostakovich. Tutte queste registrazioni hanno subito richiamato l’attenzione e il grande apprezzamento della critica internazionale. Il c.d. con i concerti di Shostakovich è stato recensito da BBC Music magazine con le parole: “Marshev è il fenomeno, il maestro di ogni stato d’anima, di sensibilità controllata dalla intelligenza e sentimento.” SOCIETÀ DEI CONCERTI DI PIACENZA Giovedì 8 ottobre 2015, ore 20,30 Sala Grande del Conservatorio “G. Nicolini” Quintetto con pianoforte Pietro De Maria (pianoforte) Alberto Bologni (violino) Luigi Mazza (violino) Pietro Scalvini (viola) Jacopo Di Tonno (violoncello) Robert Schumann (1810-1856) Quintetto in mi bemolle maggiore per pianoforte e archi, Op. 44 1. Allegro brillante 2. In modo d’una marcia. Un poco largamente - Agitato 3. Scherzo (Molto vivace) - Trio I e II 4. Allegro, ma non troppo Johannes Brahms (1833-1897) Quintetto in fa minore per pianoforte e archi, Op. 34 1. Allegro non troppo 2. Andante, un poco Adagio 3. Scherzo (Allegro) e Trio 4. Finale (Poco sostenuto - Allegro non troppo) PIETRO DE MARIA Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Ciaikovsky di Mosca nel 1990, ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani di Milano (1990), al Géza Anda di Zurigo (1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo. La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Gary Bertini, MyungWhun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado, Sándor Végh. Nato a Venezia nel 1967, De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione. Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. L’integrale è stata registrata per la DECCA e ha ricevuto importanti riconoscimenti dalla critica internazionale, tra cui le 5 stelle di Diapason, di International Piano e di Pianiste. Nel 2010, anno del bicentenario della nascita del compositore polacco, Pietro De Maria è stato invitato a suonare Chopin nelle più importanti sedi internazionali, come Berlino, Parigi, Varsavia, Zurigo, Roma, Festival di Nohant, Pechino e Singapore. Pietro De Maria insegna alla Scuola di Musica di Fiesole, all’Accademia di Musica di Pinerolo e al Musikdorf Ernen in Svizzera. ALBERTO BOLOGNI, nato a Prato il 9 dicembre 1963, ha compiuto i suoi studi sotto la guida di Sandro Materassi, diplomandosi al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze con il massimo dei voti e la lode. In seguito ha studiato con Stefan Gheorghiu e Ilja Grubert, conseguendo il diploma di solista al Conservatorio di Rotterdam. Ha iniziato la sua carriera nel 1979, dopo aver ricevuto a Firenze il premio Leonardo da Vinci. Ha effettuato registrazioni discografiche per le etichette Diapason, Arts, Cristophorus, Tactus, Sam e televisive o radiofoniche per Rai 1, Hessischer Rundfunk, West Deutsch Rundfunk, Radio Suisse Romande, RTSI di Lugano. LUIGI MAZZA ha iniziato gli studi al conservatorio “Monteverdi” di Bolzano con il M° Giannino Carpi, proseguendo poi al conservatorio “G.Verdi” di Milano sotto la guida del M° Paolo Borciani diplomandosi con il massimo dei voti. Sei volte vincitore della “Rassegna Nazionale studenti violinisti di Vittorio Veneto”. È fondatore dal 1981 del quartetto che sotto il suggerimento di Paolo Borciani prende il nome di “Giovane Quartetto Italiano”. È docente di violino al conservatorio “A. Boito” di Parma e tiene stages di perfezionamento per Quartetto d’archi. PIETRO SCALVINI ha studiato viola presso il Conservatorio di Musica “G.Nicolini” di Piacenza, dove si è diplomato a pieni voti sotto la guida di Wim Janssen perfezionandosi contemporaneamente con Piero Farulli presso la Scuola di Musica di Fiesole. Ha suonato e suona regolarmente con prestigiosi musicisti quali Maria Tipo, Piero Farulli, Andrea Nannoni, Kostantin Bogino, Pavel Vernikov, Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Mario Brunello, Patrik Gallois, Alain Meunier, Andrea Lucchesini, Pietro De Maria, Fabio Bidini, Nelson Goerner e molti altri. Pietro Scalvini unisce all’attività concertistica l’impegno didattico tenendo Corsi e Master Class presso varie Istituzioni. È titolare di una cattedra di musica d’insieme per strumenti ad arco e viola all’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi-Tonelli” di Modena. JACOPO DI TONNO Nato a Napoli nel 1977, ha intrapreso lo studio del violoncello all’età di nove diplomandosi con dieci e lode presso il conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara. Ha seguito i corsi internazionali di perfezionamento tenuti dal M° Radu Aldulescu in Spagna e dal 1998 segue il M° Enrico Dindo. Per la musica da camera si è perfezionato con: P. Farulli, A. Nannoni, M. Skampa, Trio di Trieste, D. Rossi. A soli ventuno anni è stato chiamato a ricoprire il ruolo di primo violoncello al “Teatro Regio” di Torino e da quel momento è iniziata una collaborazione con le più importanti orchestre Italiane ed Estere. Collabora con il M° Enrico Dindo in progetti discografici ed in concerti di musica da camera con: M. Quarta, D. Rossi, M. Rizzi, Quintetto Bibiena ecc.. È il primo violoncello dei “Solisti di Pavia” con i quali si esibisce per le piu’ prestigiose stagioni concertistiche Europee. Svolge intensa attività concertistica anche come solista. I prossimi impegni lo vedranno in veste solistica insieme a “I Solisti di Pavia” accanto al M° Enrico Dindo nel concerto per due violoncelli di A. Vivaldi ed in Giappone (Osaka) per “The 6th International Chamber Music Competition” con il Trio Bettinelli. La “Società dei Concerti dì Piacenza” è un’associazione senza fini di lucro, fondata nel 1992 da un gruppo di appassionati, che si propone di coltivare e diffondere l’interesse per la musica classica con particolare attenzione alla musica da camera nonché la promozione della cultura musicale in senso lato. L’attività principale consiste nell’organizzazione di una stagione concertistica (arrivata quest’anno alla ventitreesima edizione) basata sulla presenza di interpreti di sicuro e comprovato valore artistico, impegnati in programmi di profondo interesse culturale. Traguardo primario dell’Associazione, infatti, è la ricerca della massima qualità di esecuzione, condizione essenziale per la comprensione ed il godimento dei grandi capolavori presentati all’attenzione dei Soci. Solo a titolo di esempio, tra gli ospiti delle passate edizioni si annoverano pianisti quali Grigorij Sokolov, Alexander Lonquich, Elisso Virsaladze, Andrea Lucchesini, Mario Delli Ponti, violinisti quali llya Grubert, Alberto Bologni, Pavel Vernikov, Sergej Krilov, violoncellisti quali Natalja Gutman, Rocco Filippini, Vadim Pavlov, Masha Yanuchevskaja, formazioni cameristiche quali il Trio Ciaikovskij, il Trio di Parma, il Trio Matisse, 1’American String Quartet, il Giovane Quartetto Italiano, il Quartetto David, il Quintetto Sandro Materassi, l’Orchestra da Camera “Guido Cantelli”, etc. Nell’ambito della stagione, inoltre, vengono anpprofonditi i principali aspetti legati agli interpreti ed al loro repertorio, mediante la realizzazione di locandine e di programmi di sala specifici per ogni concerto. Ulteriore attività, non meno apprezzata, consiste nella segnalazione di importanti avvenimenti musicali previsti nei migliori teatri delle città vicine - in particolare Milano - a cui segue la fattiva collaborazione, rivolta a chi intenda assistervi, prestata da un membro del Consiglio. Il consenso ed il favore espresso in questi anni dai Soci e dalla Stampa nei confronti delle stagioni concertistiche, nonché il riconoscimento pubblico tributato all’attività culturale della Società dei Concerti di Piacenza spronano ad un impegno sempre maggiore ed anche questa Stagione concertistica vede la presenza di interpreti di assoluto valore artistico, impegnati in programmi di grande bellezza e di notevole interesse che non mancheranno di appassionare gli ascoltatori. Collegio dei Sindaci e Probiviri Alfonso Fioruzzi Guido Fornasari Giovanni Ronchini - Oscar Maria Pisacane Cell. 3282280558 email: [email protected] ROUND TABLE PIACENZA Con il patrocinio di Comune di Piacenza