Es.compilaz.F24 sempl. x imu

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Es.compilaz.F24 sempl. x imu
L'F24 DISTINGUE STATO E COMUNE
08 Giugno 2012
Per la seconda casa vanno quantificate le quote destinate all'Erario e all'ente locale
Testata: Il Sole 24 Ore
Di Saverio Fossati
Ce lo ricorderemo a lungo, questo debutto dell'Imu. Non si è ancora spenta l'eco di quello dell'Ici, nel 1993, quando gli italiani scoprirono le rendite catastali e
i moltiplicatori ma oggi tutti sono costretti a misurarsi con i nuovi calcoli e, quel ch'è peggio, con il modello F24.
Il vecchio e familiare bollettino postale Ici non ricomparirà sino a dicembre, quindi il 18 giugno tutti compileranno l'F24, ordinario o semplificato è praticamente
la stessa cosa, c'è solo un risparmio di carta (originale e ricevuta stanno su un foglio solo) ma i dati da indicare sono quelli. Oltre alla possibilità della
compilazione online sul sito del Sole 24 Ore in collaborazione con Anutel (www.ilsole24ore.com), per chi vuole prendere carta e penna il primo passo
sono i calcoli, partendo dalla rendita catastale.
Nell'esempio è stato rappresentato il caso di un contribuente sposato e con due figli conviventi con meno di 26 anni (la detrazione è divisa con la moglie in
parti uguali), che possiede la sua abitazione principale e un garage pertinenziale al 50% con la moglie e una piccola casa al mare in Calabria, questa
ereditata dai genitori e posseduta al 100 per cento.
L'abitazione principale ha una rendita di 975 euro, che aggiornata al 5% e moltiplicata per 160 dà un valore Imu di 163.800 euro, che al 50% fa 81.900 euro.
Applicando l'aliquota del 4% prevista per l'acconto del 18 giugno e scontando la quota delle detrazioni spettanti (cioè 100 + 50), il risultato è un'Imu annuale
di 327,60 euro per l'abitazione principale, 45,36 per il box e 440,78 per la seconda casa.
Dato che per legge questo acconto è la metà del totale annuo, i primi due importi vanno sommati (per questi non è dovuta la quota statale) e danno 111 euro
anche se si specifica che sono 2; nel modello F24 si indicherà solo il codice tributo 3912 e il codice del comune (Roma) dove si trovano casa e box, cioè
H501. La rateazione scelta è in due rate, quindi si indica 0101. L'anno di riferimento è sempre il 2012. La detrazione va anch'essa divisa a metà, quindi si
scrive 75 euro.
Per la seconda casa (rendita di 345,22 euro), invece, occorrono due righi, praticamente identici tranne che per il codice tributo, perché la somma per
l'acconto (220,34, la metà di 440,78) va scorporata in due parti uguali di 110 euro, una al Comune (codice tributo 3918) e uno allo Stato (codice tributo 3919),
indicando sempre che si tratta di un (1) immobile. La rateazione è fissa su due rate quindi non si indica nulla nella relativa colonna. Non spettano detrazioni
di sorta. Risultato finale: 331 euro di Imu da versare.
Nella parte per la banca (o le poste o l'agente della riscossione) si può indicare il codice Iban per l'addebito diretto sul conto corrente ma si può pagare anche
con assegno bancario, postale o circolare o con vaglia postale.