approvazione ordine del giorno pro tibet. adesione associazione di

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approvazione ordine del giorno pro tibet. adesione associazione di
Letto e sottoscritto:
IL PRESIDENTE
(Canala Angelo)
IL SEGRETARIO DELL’UNIONE
(Dr.ssa Ornella Nespeca)
PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA (art. 49 comma 1 D.to L.vo n. 267/2000)
ORIGINALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE
Visto: si esprime, in ordine alla regolarità tecnica dell’atto il seguente parere: FAVOREVOLE
Dalla Sede dell’Unione, lì 16.05.2008
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
(Dr. ssa Nespeca Ornella)
Seduta in data : 16.05.2008
OGGETTO:
PARERE DI REGOLARITA’ CONTABILE ED ATTESTAZIONE REGOLARE COPERTURA FINANZIARIA
(art. 49 comma 1 ed art. 151 comma 4 del D.to L.vo n. 267/2000)
Visto: si esprime, in ordine alla regolarità contabile dell’atto il seguente parere: FAVOREVOLE
Dalla Sede dell’Unione, lì 16.05.2008
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
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ATTESTA
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⎯ Che la presente deliberazione è stata affissa all’Albo Pretorio per 15 gg. dal _______________ ai sensi dell’art. 124 del
F.to. L.vo n. 267/2000 (n. ____ REG. PUB)
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⎯ Che la presente deliberazione è esecutiva il _________________
o perché dichiarata immediatamente esecutiva
o decorsi 10 gg. dalla data di inizio della pubblicazione
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Lì, __________________
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IL SEGRETARIO DELL’UNIONE
(Dr.ssa Ornella Nespeca)
APPROVAZIONE ORDINE DEL GIORNO PRO TIBET
ADESIONE ASSOCIAZIONE DI COMUNI, PROVINCE E REGIONI PRO TIBET.
L’anno DUEMILAOTTO il giorno SEDICI del mese di MAGGIO alle ore 21,00 nella sala consiliare del Comune di
Castel di Lama, si è riunito il Consiglio dell’Unione, convocato nei modi e termini di legge, in sessione straordinaria, in
prima convocazione ed in seduta pubblica. Presiede l’adunanza CANALA ANGELO in qualità di Presidente dell’Unione
e sono rispettivamente presenti ed assenti i sigg.:
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Il sottoscritto responsabile del Servizio, visti gli atti d’ufficio,
Atto n. 4
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CANALA ANGELO
AGOSTINI MARIA NAZZARENA
ROSSI CATIA
VANNICOLA PIETRO
ROSSINI PATRIZIA
RE DOMENICO
POLONI BENEDETTO
CORRADETTI DOMENICO
CIOTTI BERNARDO
GALOSI MIA
PEZZA FRANCO
MARCELLI NICOLA
DI GIACOMI ALDO
GIACOBETTI MASSIMILIANO
CERASA MARCO
VERNA ARTURO
D’ANGELO LUCIO
MASSA LUIGI
CATALINI GIANLUCA POMPILIO
ERBUTO BENITO
PERAZZOLI ROBERTO
Presidente
Sindaco di Appignano del Tr
Consigliere di Appignano del Tr.
Consigliere di Appignano del Tr.
Sindaco di Castel di Lama
Consigliere di Castel di Lama
Consigliere di Castel di Lama
Sindaco di Castignano
Consigliere di Castignano
Consigliere di Castignano
Sindaco di Castorano
Consigliere di Castorano
Consigliere di Castorano
Sindaco di Colli del Tr.
Consigliere di Colli del Tr.
Consigliere di Colli del Tr.
Sindaco di Offida
Consigliere di Offida
Consigliere di Offida
Consigliere di Spinetoli
Consigliere di Spinetoli
Presenti
X
X
X
X
Assenti
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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X
10
Assegnati n. 21 – In carica n. 21 – Presenti n. 11 - Assenti n. 10
Assiste in qualità di segretario verbalizzante il Segretario Dr.ssa Nespeca Ornella
IL PRESIDENTE
Constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta l’adunanza ed invita i presenti alla trattazione dell’argomento
indicato in oggetto.
Il Presidente introduce facendo presente che il Consiglio dell’Unione è stato appositamente convocato dietro espressa richiesta
ad opera del signor Cerasa Angelo che ha presentato una petizione popolare e raccolta di firme per discutere in merito all’attuale
situazione in Tibet. L’Unione dei Comuni “Vallata del Tronto” e per essa i Sindaci che ne fanno parte non hanno avuto dubbi in
merito alla opportunità di convocare il Consiglio.
Il Presidente continua illustrando brevemente la storia del Tibet, le varie risoluzioni e gli interventi dell’ONU, la situazione
attuale e dopo ampia illustrazione propone l’approvazione di un ordine del giorno e l’adesione all’Associazione pro Tibet dei
Comuni, Province e Regioni.
Invita ad intervenire sia i presenti tra il pubblico che i singoli consiglieri.
Cerasa Angelo: ringrazia il Presidente che ha accolto in modo pieno l’invito e specifica che non è un buddista. Crede che il
mondo e tutti gli uomini devono avere una particolare attenzione verso i diritti umani. Molte volte i diritti civili vengono
calpestati, ha scritto un piccolo pensiero in merito. Fondamentale per Cerasa prendere posizione su questi temi da parte delle
singole persone. Un saluto ed un ringraziamento all’Unione, ai consiglieri, agli assessori, grazie per la sensibilità, un
ringraziamento a coloro che hanno contribuito in maniera pacifica a questa sensibilizzazione; perché l’intento non era
ovviamente, limitato alla semplice raccolta delle firme, ma all’informazione del maggior numero di persone, del genocidio umano
e culturale, deliberatamente pianificato e in gran parte attuato, e tutt’oggi in corso in Tibet, per mano della dittatura e della
tirannide del regime cinese contro un popolo che per la sua diversità antropologica, culturale e spirituale non è omologabile ad
alcuna ideologia materialistica, ed il Tibet allora può venire assunto nella nostra mente e nel nostro cuore, nella nostra volontà
quale simbolo dell’esercizio della violenza e della violazione dei più elementari diritti umani in ogni luogo e in ogni tempo; come
ha detto il Presidente Canala la repressione e l’invasione totale del territorio tibetano inizia in modo determinato nel 1959 quando
falliscono tutti i tentativi di far rispettare alla Cina, che nel frattempo si era arbitrariamente annessa una parte del Tibet, gli
impegni di un trattato che prevedeva l’autonomia e il rispetto religioso dei tibetani. Seguiva quindi una ulteriore e brutale
repressione dell’insurrezione tibetana a Lhasa da parte dell’esercito cinese. Da allora il Dalai Lama era costretto all’esilio con
l’esodo continuo dei tibetani dal proprio paese che ha rappresentata ed è tuttora una emergenza internazionale spesso ignorata. Il
Dalai Lama è l’autorità politica e storica tibetana, la guida spirituale del popolo tibetano. E’ un monaco buddista ed un portavoce
dell’antica tradizione religiosa buddista. E’ uno dei leader spirituali viventi.
Sappiamo benissimo che nei suoi viaggi, ovunque si trovi egli supera ogni barriera religiosa, nazionale e politica al arriva al
cuore degli uomini con l’autenticità dei suo sentimenti di pace, di amore, di cui si fa instancabile messaggero. Non ha mai smesso
di offrire insegnamenti in varie parti del mondo e di fare appello alla responsabilità individuale e collettiva per un mondo
migliore. Non a caso è stato insignito anche del Premio Nobel per la Pace.
Noi speriamo che questo appello e questa determinazione possano contribuire a far mutare atteggiamento al governo italiano,
facendogli assumere posizioni più coraggiose e propositive necessarie per interrompere la spirale di violenza che, da molto tempo
sta sopprimendo il popolo ed il territorio del Tibet. E’ necessario un sussulto di indignazione e determinazione contro quelle
nazioni che calpestano i più elementari diritti civili che, mentre ogni carta e convenzioni internazionali si premurano di
individuare e salvaguardare, la realtà di ogni giorno ci costringe a contabilizzarne la deliberata e reiterata violazione.
Questa contraddizione deve finire e lo può, riappropriandoci dei più profondi sentimenti: non in modo sterile ed accademico ma
animati da un ritrovato coraggio per renderli vivi ed attuali, qui ed ora!
Tante, molte volte sentiamo dire che tanto le cose non cambieranno, (anche molte persone da noi coinvolte lo affermano) ma
proprio in virtù di un sogno la speranza non deve essere mai abbandonata. Voglio terminare con una parte di un famoso discorso
“Sogni no realizzati” scritto prima di essere ucciso da un uomo che stava lottando per i diritti civili. e continua violazione dei
diritti basilari .Questa situazione può e deve finire e lo può secondo noi, riappropriandoci dei sentimenti non in modo sterile,ma
animati da un ritrovato coraggio per renderli vivi ed attuali. Molte volte si sente dire “tanto le cose non cambiano!”, ma la
speranza in virtù di un sogno non deve mai essere abbandonata . Cesara termina con una parte di un famoso discorso “Sogni non
realizzati” scritto prima di essere ucciso da un uomo che stava lottando per i diritti civili.
“E’ bene che sia nel tuo cuore”
Tanti fra i nostri antenati cantavano canti di libertà e sognavano il giorno in cui sarebbero potuti uscire dalla schiavitù, dalla lunga
notte dell’ingiustizia e cantavano così perché avevano un sogno grande e potente; ma molti di loro sono morti senza vederlo
realizzato. La lotta c’è sempre. Facciamo dichiarazioni contro la guerra, protestiamo, ma è come se con la testa volessimo
abbattere un muro di cemento: sembra che non serva a nessuno. E molto spesso, mentre si cerca di costruire il tempio della pace,
si rimane soli; si resta scoraggiati: si resta smarriti. Ebbene, così è la vita. E quel che mi rende felice è che attraverso la
prospettiva del tempo riesco a sentire le loro grida: “Forse non sarà per oggi, forse non sarà per domani, ma è bene che sia nel tuo
cuore. E’ bene che tu ci provi”. Magari non riuscirai a vederlo. Il sogno può anche non realizzarsi, ma è comunque un bene che tu
abbia un desiderio da realizzare. E’ bene che sia nel tuo cuore. Martin Luther King.
Il sindaco Agostini: L’incontro di questa sera con un gruppo di cittadini rappresenta un’occasione molto importante: in questo
momento si sta consumando una tragedia che non può essere ignorata ed io mi auguro che questo sia un inizio per guardare altro
ed altrove. I diritti umani calpestati sono moltissimi, anche per la nascita di situazioni più subdole, ad esempio i nuovi schiavi.
Bisogna oggi avere posizioni coraggiose. Noi non siamo coraggiosi: c’è un sentimento diffuso, “tanto non possiamo fare nulla”,
“non c’è niente da fare“, intanto ogni giorno scorrono immagini sulla Tv che attestano quello che stiamo dicendo, stiamo
attraversando un periodo molto difficile ove in nome di una salvaguardia di alcune situazioni si rischia di tornare indietro di
secoli.
La situazione del Tibet deve essere un punto di partenza affinchè i cittadini dicano alla politica che si deve guardare oltre, non
solo al Tibet, ma a tutte le situazioni di diritti calpestati. L’uguaglianza non è essere tutti uguali ma il rispetto della diversità, io
ricordo quello che ha detto Rosa Luxembourg “La libertà è quella di chi la pensa diversamente”. Oggi ci fanno credere
che viviamo in un mondo libero, io per questo vi ringrazio perché stasera ci fate parlare di diritti umani e mi auguro che ci
siano altre occasioni ove si possa parlare di diritti civili calpestati e della volontà e della decisione della politica invece di
non farli calpestare .
Il sindaco D’Angelo: esprime apprezzamento per l’iniziativa di condanna per una situazione in cui vi è una affermazione
della forza e di negazione della democrazia, che non solo ha scosso l’opinione pubblica di tutto il mondo ma è arrivata nel
cuore dei singoli ma non solo: di questa iniziativa colgo l’aspetto della spinta che viene data a tutta la comunità di cercare
di tornare a cominciare a far affrontare questioni che attengono alla dignità dell’uomo, alla democrazia, al rispetto della
libertà di fede, di religione, il rispetto della dignità alla garanzia delle forme di libertà . Uno stimolo forte a tutti noi
affinchè di queste questioni si torni a parlare. A dimostrazione della sensibilità del territorio nei confronti di questi temi
le firma raccolte vengono da più parti. Oggi c’è la convinzione che il singolo non può incidere e quindi non vi è più una
manifestazione in sostegno dei diritti calpestati, anzi sono anni che non ci sono dibattiti su questi argomenti, da ogni parte.
Basta ritornare a qualche lustro indietro per ricordare a quanti o.d.g. sono stati approvati in materia di diritti umani,
quante battaglie politiche. Se questo è un punto di arrivo abbiamo fatto poco, ma se rappresenta il punto di inizio per una
ripresa di attenzione per argomenti di questi tipo abbiamo invece fatto molto. C’è un’aria che a me non piace in questo
momento in Italia. Ci sono risposte troppo semplicistiche, in questi giorni ci sono stati dei titoli forti, però c’è l’aria di chi
dice liberiamoci dei rom delle baraccopoli, attenzione a questa situazione, quando noi affermiamo di rivendicare il diritto
dei popoli dobbiamo guardare a casa nostra, i doveri debbono essere di tutti ed i diritti debbono essere di tutti, universali,
nessuno ha il diritto di fare una graduatoria delle nazioni canaglia né dei popoli canaglia nel mondo, nessuno può arrogarsi
la presunzione di poter giudicare non solo di intervenire, abbiamo assistito ad operazioni di questo tipo ed abbiamo visto
poi a quali risultati hanno portato. In questo caso ovviamente a nessuno è venuto in mente di andare a pulire in Cina,
perché la Cina è un colosso mondiale, perché la Cina è una potenza economica, in Cina e nell’Asia oggi si giocano i
destini del pianeta da un punto di vista sociale, demografico, dello sviluppo, allora noi dobbiamo far crescere la nostra
voce che alzi il livello di guardia, che dice che noi non possiamo far finta delle tensioni nel mondo. Saranno anni difficili
dice il sindaco D’angelo, con guerre di tolleranza, con fastidi solo sul confronto con chi la pensa diversamente da noi.
Sono cose che riguardano il futuro di ciascuno di noi.
Conclude prendendo questo aspetto come uno stimolo acchè torniamo a queste attenzioni condividendole con i giovani
nella difesa dei diritti del popolo tibetano c’è la difesa di tutti i popoli, questo si vuole assumere come elemento
discriminante fra chi di questi ne vuole fare un motivo di iniziativa politica e chi pensa che tutto ciò sia di interesse
minore. Dobbiamo riaffermare i temi della solidarietà.
Erbuto Benito: è un passo importante quello che ci hanno rivolto i cittadini, il popolo tibetano sta cercando di far parlare
di sé, i tibetani cercano questo colloquio per riuscire a farsi sentire senza cercare la violenza, pensate che quando il popolo
cinese scrive DALAI LAMA sul maggiore motore di ricerca che è google non trova nulla.
Molte volte noi andiamo a fare il back ground per cercare quello che ci è successo. Un giovane cinese nel 1991 non saprà
mai chi è il Dalai Lama, le olimpiadi sono una straordinaria occasione, vi ringrazio della bontà ma non ci fermiamo qua, vi
ringrazio a voi cittadini di questa opportunità, di averci consegnato le firme che arriveranno in Cina e della coraggiosa
bontà delle persone di buon cuore cercano di portare avanti. Conclude dicendo che di farlo nostro questo invito ma non ci
si deve fermare qua, non dimenticarsi come politici di questa opportunità.
Il Presidente legge l’o.d.g da approvare a sostegno del Tibet e propone inoltre l’adesione dell’Unione all’Associazione
nazionale dei Comuni, Province e Regioni per il Tibet e li pone a votazione
Presenti n. 11 votanti n. 11 – unanimità (con voti espressi per alzata di mano)
DELIBERA
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Di approvare l’o.d.g. allegato alla presente sotto la lettera “A” e della quale forma parte integrante e sostanziale;
-
Di aderire all’Associazione di Comuni, province e Regioni per il Tibet e di trasmettere la presente alla stessa
Associazione.