Ecclesia 202 Giugno 2013
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Ecclesia 202 Giugno 2013
ANNO XXI Numero 202 Periodico della Parrocchia Santi Pietro e Paolo, via Dante 25 - Opera Tel. 02/57600310, [email protected], www.santipietroepaolo-opera.it 15 giugno 2013 Assemblea parrocchiale SABATO 15 GIUGNO 2013 Programma ore 18.00 Santa Messa ore 19.00 Assemblea in chiesa. Argomenti: 1) La comunità pastorale 2) Indicazioni Pastorali Diocesane 2013/2014 3) Arrivo dei Canonici regolari Premonstratensi all'abbazia di Mirasole 4) Resoconto Consiglio per gli Affari Economici 5) Conclusioni ore 20.30 Cena comunitaria in oratorio ciascuno porterà qualcosa da mettere in comune alla terra danno dinamismo e fanno camminare, raggiungere vette che sembra tocchino il cielo eppure sono ben salde sul mondo e nell’umanità. Un appuntamento che aiuta a camminare o a verificarsi nella vita della 3° la velocità del cuore: da legare a volte, perché ha la tachicardia, ti fa scoprire il bene e il bello anche comunità cristiana dove c’è proprio poco, sede dei sentimenti, apre a Ci ritroviamo insieme anche quest’anno a capacità di amore inaspettato, al coraggio della conclusione di un anno importante. Anno della generosità che si dimentica di sé e sa la gratuità. fede, anno del Dio Vicino, anno di passaggio di La comunione costituisce la linfa per la vita della testimone tra Benedetto XVI e Francesco nel Chiesa e della nostra comunità; la collaborazione si ministero petrino a vescovo di Roma e a presiedere esprime nell’offerta umile del consiglio, dello la carità nella chiesa cattolica. Il nostro motto, scambio di suggerimenti e pensieri; la ancora valido, ci ricorda nella chiesa parrocchiale corresponsabilità si realizza nella progettualità che Santi Pietro e Paolo la proposta pastorale della vede tutti coinvolti e con una capacità di nostra comunità cristiana: “In viaggio con il Dio discernimento che sfocia nella decisione. vicino per una relazione di amore con il Padre e con Ecco l’ Assemblea Parrocchiale in cui tutti i Gesù e con lo Spirito Santo”. Non compiamo solo parrocchiani sono invitati a partecipare, come azioni liturgiche, ma anche in ascolto gli uni degli opportunità per esprimere il cammino di comunità altri e dell’altro vogliamo consigliarci e contribuire e per orientarci sull’operare comune attorno a a rendere la comunità più viva di Vangelo, di proposte coinvolgenti, esigenti ed evangeliche. Lo incontri e di donazione. spirito missionario e il dialogo di fraternità fanno Un’assemblea a 3 V Ecco la comunità a 3V (tre velocità): 1° La velocità del cielo: lo Spirito Santo che apre e unisce la terra al cielo, fa guardare in alto, risiede nell’intimo di Dio e della persona, sede della libertà e del desiderio infinito di amare. 2° la velocità della terra: i piedi che permettono di incontrare, di viaggiare, pur essendo ben attaccati di questa un segno aperto al territorio e al mondo della nostra comunità cristiana. Verrà ad arricchire la nostra assemblea anche una delegazione dei Canonici regolari Premonstratensi, che rivitalizzano lAbbazia di Mirasole anche loro a tre velocità. E questo non è poco… anzi. UN PROGETTO PER FAR RIVIVERE L’ABBAZIA DI MIRASOLE Per la comunità del Priorato San Norberto si presenta una sfida: ridare vita all’abbazia di Mirasola. Per questo è stato elaborato un progetto che prevede l’adattamento dell’antica grangia, a pianta rettangolare, dando una destinazione appropriata Ad ogni costruzione. Nell’ala Sud e in parte dell’ala ovest troveranno sede gli spazi dedicati all’animazione culturale: sala conferenze, spazi espositivi, laboratori. L’ala est sarà interamente adibita a foresteria, come pure buona parte dell’ala nord (accoglienza, refettorio per gli ospiti, parlatori), costituita dalla facciata prospiciente il grande cortile. Una parte di quest’ala sarà invece adibita ai vari servizi Per la comunità. La chiesa abbaziale, cuore dell’abbazia e della vita comunitaria, sarà adattata in modo da favorire la vita di preghiera canonicale e le varie celebrazioni. Intorno al chiostro troveranno una collocazione appropriata e dignitosa gli spazi della vita comune: sacrestia, sala del capitolo, economato, sala comunitaria, atelier di musica e servizi di riproduzione, refettorio, cucina al piano terra; FESTA PATRONALE 2013 Santi Pietro e Paolo Mercoledì 19 giugno ore 21 Meditazione sul CONCILIO VATICANO II Domenica 23 giugno ore 21 Immagini e testimonianze del Pellegrinaggio in Polonia Venerdì 28 giugno ore 19, Festa Oratorio feriale Domenica 30 giugno Festa dei Santi Pietro e Paolo ore 10 S.Messa in oratorio ore 12 Pranzo comunitario ore 21 Concerto In occasione della Giornata mondiale del Rifugiato (20 giugno) il Centro di Accoglienza Casa di Betania organizza la terza edizione della festa Liberi Tutti dal 20 al 23 giugno 2013 Tanti appuntamenti culturali e ricreativi per tutti i gusti e tutte le età Vi aspettiamo! Venerdi 21 giugno "Belly Charity: Dance for the Refugees" - Spettacolo di danze orientali e tribal bellydance dalle 22.30 presso lo Spazio Aurora a Rozzano in via Cavour 4. A seguire DJ Set. Ingresso 10 Euro consumazione compresa Sabato 22 giugno "Rifugiati politici, profughi, richiedenti asilo: il lato vulnerabile dell'immigrazione” - Conferenza presso la Sala Conferenze della Cascina Grande a Rozzano in Via Togliatti, a cura di tecnici ed esperti del settore e con la straordinaria partecipazione di Amnesty International ed Emergency Domenica 23 giugno presso il Borgo di Villalta, via Carducci, a Rozzano fraz. Pontesesto - dalle 10.00 alle 13.00 Corso di fotografia "Fotografo per un giorno, dilettanti e non", a cura di MovieStudio Mostra fotografica e dei quadri dell'artista congolese Silver Malonga - dalle 16.00 "Bambini a scuola di dolci" con Nausicaa Laboratorio di cucina africana tenuto dagli ospiti del Centro "Lupetto Rosso" recita a cura dei ragazzi del Centro del Sorriso Onlus "Girogirotondo favole da tutto il mondo" a cura dell'Associazione "Mangiafavole" Si balla con la Salsa e i Balli Caraibici a cura di Magadance scuola di Ballo - dalle 18.00 Spettacolo “LA TEMPESTA: Genesi di uno spettacolo” a cura de “Il Volo di Jonathan” Esibizione e lezioni di Capoeira a cura del gruppo "Cordao de Ouro" Si balla con la ZUMBA di Andrea e Zaira della scuola Move It Energia e Movimento MITOTE: costruiremo un’orchestra di percussioni con strumenti realizzati da materiale riciclato a cura dell’Associazione The Moving Circe Durante tutta la giornata di domenica: Truccabimbi, giochi a cura degli Scout, tornei di calcio balilla e ping pong Grigliata serale e si balla con la musica del DJ Set SPAZIO PETARDO! Per info: www.casadibetania.org; www.liberitutti.tk Un racconto kikuyu / Kenia “A sconfiggere coloro che non sono uniti basta un semplice fuscello” C’era un tempo un uomo di nome Kimani che aveva cinque figli. Una sera li chiamò presso di sé perché era molto vecchio e sentiva di essere sul punto di morire. Essi si sedettero nel cortile di fronte alla capanna attorno al padre per ascoltarlo. Alcuni di loro erano molto contenti poiché pensavano a cosa avrebbero fatto delle proprietà una volta ereditate, gli altri invece erano molto attenti a non farsi sfuggire nulla di quanto avrebbe detto il vecchio; potevano infatti essere le sue ultime parole. Kimani si rigirò sulle foglie di banano secche, dove era disteso, alzò gli occhi e chiese a Njoroge, il secondogenito, di aiutarlo a sedersi, perché non aveva la forza di farlo da solo. Il vecchio aveva accanto un mucchietto di fuscelli, ne prese uno e lo diede a Karanja, il più giovane, chiedendogli di romperlo. Il ragazzo pensò che il padre dubitasse della sua forza perché era il più piccolo, così non usò entrambi le mani, ma solo la sinistra per spezzarlo. Allora Kimani disse a Mwangi, il primogenito, di raccogliere i rimanenti fuscelli, di legarli insieme in una fascina e di passarla agli altri fratelli, uno dopo l’altro. Quando Karanja ebbe la fascina, chiese al padre: “Ma papà, se io la rompo, cosa faranno gli altri?”. Kimani provò compassione per la giovane mente del figlio e rispose: “Se la rompi ci sono molti alberi nella foresta, vorrà dire che andremo a prendere altri fuscelli”. Allora il ragazzo provò a spezzare la fascina, ma fu sorpreso dalla sua resistenza. Per quanto provasse, riprovasse e provasse ancora, non riusciva a romperla. Il sudore gli colava copioso sul viso. Infine dovette ammettere di essere stato sconfitto. Fu quindi il turno degli altri fratelli, ma nessuno riuscì a danneggiare minimamente la fascina. Kimani chiese allora che gli venissero dati i due pezzi del fuscello spezzato da Karanja insieme alla fascina, poi disse: “Figli miei, un tempo anch’io sono stato giovane come voi, ho danzato la kibaata con gli altri guerrieri, ho partecipato alle scorribande e a molte altre imprese. Ma proprio come un toro non può muggire per due stagioni consecutive e deve cedere il posto a un altro, così nessun capo può comandare per due generazioni. Io ormai sono ridotto pelle e ossa e non ho più forza, ma in un certo senso ce l’ho ancora e la mia forza è questa: la mia terra. Guardate fino a dove si estendono i suoi confini, non ho altro da lasciarvi in eredità. Vi dò la benedizione del suolo e del sudore, ma ricordate: il pigro non compra la mucca e l’orfano, che si adopera per gli altri, trova sempre qualcuno che lo aiuti. Un’unghia sola non può schiacciare un pidocchio e a sconfiggere coloro che non sono uniti, basta un semplice fuscello. Se vivrete nella comprensione reciproca, aiutandovi sempre l’un l’altro, diventerete come questa fascina e nessuno potrà scuotervi. Ma se tra voi non ci sarà armonia e vi allontanerete l’uno dall’altro,allora verrete spezzati, proprio come ha fatto Karanja con il fuscello”. Dopo aver pronunciato queste parole, Kimani strinse le mani di tutti i suoi figli, si sputò sul petto in segno di benedizione e disse: “Sento che non ci incontreremo più, ma possa Colui che è la Luce essere la vostra guida e darvi la prosperità”.