I REDDITI DICHIARATI DAGLI ITALIANI
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I REDDITI DICHIARATI DAGLI ITALIANI
I REDDITI DICHIARATI DAGLI ITALIANI (dal Rapporto ‘Italia in nero’ di Eurispes e all’Istituto di Studi Politici San Pio V? IL QUADRO GENERALE Sulla base delle statistiche ufficiali del Ministero dell’Economia e delle Finanze relative alla dichiarazione dei redditi degli italiani ai fini del calcolo dell’Irpef, il numero di contribuenti-persone fisiche è pari a 41,5 milioni (2009). La tipologia di dichiarazione maggiormente utilizzata è il Modello 730 (17,2 milioni di contribuenti, 41,5% del totale), seguito dal Modello 770 (13,7 milioni di contribuenti, 33% del totale) e dal Modello Unico (10,5 milioni di contribuenti, 25,5% del totale); i maschi rappresentano la maggioranza assoluta dei contribuenti (21,8 milioni, 52,7% del totale), contro il 47,3% delle contribuenti femmine (19,6 milioni). La più alta percentuale di contribuenti si registra nel Nord-Ovest (11,7 milioni, 28,2% del totale) rispetto al Nord-Est (8,7 milioni, 21,1% del totale), al Sud (8,5 milioni, 20,6% del totale), al Centro (8,3 milioni, 20,2% del totale) e alle Isole (4 milioni, 9,8% del totale); il primato assoluto spetta alla Lombardia, nella quale si concentra il 17,1% dei contribuenti-persone fisiche (7,1 milioni), mentre l’incidenza delle altre regioni sul totale nazionale è inferiore al 10% e compreso tra il 9,2% del Lazio e lo 0,2% della Valle d’Aosta (rispettivamente 3,8 e circa 100 mila contribuenti). RISULTATI DELLE RILEVAZIONI Analizzando le dichiarazioni dei redditi 2010 dei 41,5 milioni di contribuenti-persone fisiche (anno d’imposta 2009), si rileva, anzitutto, l’estrema eterogeneità del dato relativo al reddito medio dichiarato (media nazionale di 19.030 euro) in relazione all’area geografica e alla regione di riferimento. In particolare: nel Nord-Ovest si registra il più alto reddito medio dichiarato, pari a 21.553 euro (+13,3% rispetto al dato medio nazionale). Seguono il Centro e il Nord-Est con un reddito medio dichiarato di circa 20mila euro (+5% rispetto al dato medio nazionale, -7% rispetto al Nord-Ovest). Notevolmente distanziate le altre due aree geografiche, essendo il reddito medio dichiarato pari a 15.686 euro nelle Isole (-17,6% rispetto al dato medio nazionale, -27,2% rispetto al Nord-Ovest) e a 15.316 euro nel Sud (-19,5% rispetto al dato medio nazionale, -28,9% rispetto al Nord-Ovest). A livello regionale, è la Lombardia a detenere il primato per reddito medio dichiarato (22.430 euro, +17,9% rispetto alla media nazionale), seguito dal Lazio (21.440 euro, +12,7% rispetto alla media nazionale) e dalla Valle d’Aosta (20.690 euro, +8,7% rispetto alla media nazionale). Situazione diametralmente opposta in Molise, Basilicata e Calabria, dove si registrano i più bassi redditi medi dichiarati, pari, rispettivamente, a: 14.690 euro (-22,8% rispetto alla media nazionale); 14.580 euro (-23,4% rispetto alla media nazionale); 13.860 euro (-27,2% rispetto alla media nazionale). Complessivamente, il differenziale tra i due estremi regionali (Lombardia e Calabria) è superiore al 60% (circa 8.500 euro). Poco meno della metà dei contribuenti-persone fisiche (20,3 milioni, 49,1% del totale) ha dichiarato nel 2010 un reddito complessivo inferiore a 15 mila euro (1.250 euro su base mensile), mentre la stessa percentuale, riferita alle successive classi di importo, tende a decrescere all’aumentare del reddito complessivo dichiarato (35,2% tra 15 mila e 30 mila euro di reddito; 11,3% tra 30 mila e 50 mila euro; 3,5% tra 50 mila e 100 mila euro; solo lo 0,9% più di 100 mila euro). Tra coloro che hanno dichiarato un reddito complessivo inferiore ai 15mila euro l’11,8% si colloca al di sotto dei mille euro (5,6% del totale dei contribuenti), il 16,1% nella fascia 7.500-10 mila euro (7,7% del totale dei contribuenti), mentre il 19,4% nella fascia 12mila -15 mila euro (9,2% del totale dei contribuenti). Infine, relativamente alla tipologia di reddito, quelle maggiormente dichiarate dai contribuenti-persone fisiche sono i redditi da lavoro dipendente, da fabbricati e da pensione in termini di: numero di contribuenti (rispettivamente 20,8, 20 e 15,3 milioni) e reddito complessivamente dichiarato (rispettivamente 413, 36 e 223 miliardi di euro). L’analisi delle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti-persone fisiche è propedeutica all’elaborazione di un modello statistico in grado di valutare la sostenibilità dei consumi delle famiglie italiane (con esplicito riferimento a talune tipologie in termini di numero di componenti e classi di reddito) nelle ipotesi in cui: il reddito dichiarato corrispondesse a quello realmente percepito dai contribuenti; il reddito dichiarato corrispondesse solamente ad una parte, più o meno consistente, del reddito realmente percepito dagli italiani, i cui consumi verrebbero quindi sostenuti anche da altre fonti di reddito (economia sommersa). *