Le lingue di Monaco_di Mauro Marabini _dic
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Le lingue di Monaco_di Mauro Marabini _dic
Le lingue di Monaco, di Mauro Marabini A Monaco vive e prospera una vasta comunità, multiculturale e multietnica. Gruppi diversi, oltre cento nazionalità e quasi trenta idiomi, vivono insieme e, secondo i casi, separati e mescolati; il posto è piccolo e le occasioni sociali sono infinite. Trentaduemila residenti e oltre quarantamila posti di lavoro salariato. Quattromila fra imprenditori e professionisti. Contrariamente a quello che molti pensano e dicono a Monaco, soprattutto, si lavora; vi è pure una industria manifatturiera, delle costruzione ed un artigianato fiorente legato all’edilizia al terziario e al … cibo – circa 100 ristoranti classificati senza contare quelli non classificati. A Monaco, ça va sans dire, la lingua ufficiale è il francese, stabilito nella costituzione, che è naturalmente la lingua materna di gran parte della popolazione residente - francesi e monegaschi - ai quali si aggiungono gli oltre 30.000 pendolari che ogni giorno vengono dalle località vicine. Si ode e si parla pure l’italiano (italiana è circa il 20% della popolazione residente) più quasi 3.500 pendolari. Infine vi è l’inglese, parlato da britannici, irlandesi ed americani, circa il 10% della popolazione residente. C’è pure il monegasco, antico linguaggio ligure, lingua nazionale del Principato, riportato nelle scuole, nella toponomastica e nell’Inno nazionale. Il monegasco si legge si pronuncia come se fosse italiano. Si può dire, in somma, che accanto al francese lingua ufficiale e d’uso vi è un substrato d’italico e monegasco, lingue che si parlavano anticamente ora riportate in uso,per quanto riguarda questa ultima, dalla volontà di preservarlo voluta dalla famiglia regnante. Infatti, la lingua monegasca, ridotta al rango di patois, si stava estinguendo e si era ridotta ad essere usata solo sulla Rocca dai residenti anziani. Negli anni Settanta del secolo scorso ne fu introdotto l’insegnamento in tutte le scuole del principato come materia obbligatoria, a coronamento di un lungo percorso iniziato negli anni Venti. Fu il merito di un poeta di lingua monegasca, Luigi Notari. Quindi, anche se è difficile intendere il monegasco nelle strade, l’introduzione dello studio della lingua degli antenati ha mantenuto in vita la memoria storica e il legame con il passato. Di questo passato fa pure parte la lingua italiana, di uso ufficiale nel principato fino al 1860: data dell’annessione della Contea di Nizza alla Francia, che fece di Monaco un’enclave. Fino allora e ancora per qualche tempo tutti gli atti ufficiali erano in lingua italiana. Oggi l’italiano è importante a Monaco perché è importante il peso della comunità italiana, nelle scuole è la lingua straniera più studiata dopo l’inglese. A proposito dell’inglese dobbiamo segnalare il grande spazio che occupa a Monaco; obbligatorio a scuola fin dalle elementari e largamente usato nei mezzi di comunicazione. L’inglese costituisce il superstrato linguistico, lingua globale usata nelle comunicazione non solo per gli anglofoni ,ma per le relazioni internazionali, interetniche ,interculturali e soprattutto negli affari. Lo stato Monegasco è molto aperto ed attento ai fattori linguistici, in molte occasioni affianca, al francese, l’inglese e l’italiano. Sono generalmente poliglotte tutte le persone che anno a che fare col pubblico. Abbiamo pannelli ed indicazioni bilingui e trilingue in ogni angolo del principato. Nella Rocca le insegne stradali sono in Monegasco, cosi come alle frontiere. Ci si saluta però con un ciao in tutte le lingue. La Chiesa cattolica monegasca anch’essa contribuisce al pluralismo linguistico; in tutte le chiese naturalmente si officia in francese, ma sono previste messe e contatti in polacco, croato, tagalog (per i filippini), arabo (per i cristiani libanesi), portoghese, spagnolo e naturalmente in inglese. Per gli italiani vi é un trattamento speciale, tutti i preti parlano italiano e a Santa Devota si celebra frequentemente la messa in lingua italiana con una vasta partecipazione di nostri concittadini, rappresentanze ufficiali incluse. Infine, dulcis in fundo, ogni domenica, alle ore 18,00 nella Cappella della Misericordia, sulla Rocca, Place de la Maire, si celebra la messa tridentina, in latino.