Apri il Manoscritto - Padre Tiziano Sofia

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Apri il Manoscritto - Padre Tiziano Sofia
pubblicato 10 febbraio 2016
24 novembre 2015
Domani torno in Italia. Nicaragua e Italia: due poli opposti, non
complementari. Qui debbo dimenticarmi continuamente che sono
italiano e per di più veneto, ciò! Non certo a livello di UNO che era
nientemeno che Figlio di Dio e si è dimenticato di esserlo, facendosi
"figlio d'uomo" con tutte le conseguenze, eccettuata una sola: il peccato.
II mese di ottobre e novembre qui sono straordinari per la vegetazione, i
colori, i prodotti e le notti fresche. E i tramonti! Ho preso piu di 800 foto
di tramonti e notturni, luna piena compresa.
Fermare il tempo, i momenti belli, gli incontri domenicali con la gente
dei villaggi, il cibo di qua semplice ma il migliore per il mio stomaco?
Impossibile. Come voler fermare il sole al suo sorgere o al suo tramonto.
Torno in Italia. Non so che tempo farà. Non so come mi reinserirò nel
mio nuovo ambiente friulano. Intanto ho fatto una scoperta: la miglior
carta d'accesso ovunque è il sorriso. Non costa nulla, ma con esso si
compra tutto, persone comprese. Silenzio, meditazione, sorriso,
speranza, attesa, preghiera.
Non è che qui in Nicaragua mi siano mancati, ma in qualche modo erano
conditi di stanchezza, di lavoro sodo, di sudore. E alla domenica un
impegno serio nelle varie messe, con un tentativo di inculturazione del
Vangelo, per arrivare alla mente e finalmente al cuore della gente, tutta
del livello civile più basso. Domenica scorsa mi ha affascinato il sorriso
sereno di una donna anziana in carrozzella: senza le gambe del tutto, per
un forte diabete. Non una lamentela. Due sorrisi che si sono incontrati.
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Quattro occhi che parlavano di attesa e fiducia. Rugosa e all'apparenza
molto più anziana di quanto pensavo, ha partecipato all'Eucaristia in
prima fila, s'intende. Ha ricevuto il Pane con amore semplice e
riconoscente.
Questa mattina la celebrazione mi ha dato energia per il distacco e per il
ritorno. Intanto ieri ho lavorato al massimo, come non dovessi partire
più. Ma il processo di ristrutturazione è progredito a passi da gigante.
Continuerà Paolo, il mago del Nicaragua. Si è già reso famoso tra gli
operai, nonostante il suo italiano-veneto spagnolizzato. Una macchina
non fuzniona? Paolo, Paolo, Paolo...
Da ieri poi, grazie a Miguelito, abbiamo persino "la nube" per internet,
che qui è lo strumento di lavoro fondamentale.
La cifra mensile è modesta: 30 dollari. In casa abbiamo 7 computer che
durante il giorno lavorano a pieno ritmo.
Oggi abbiamo avuto una commessa molto vantaggiosa. Ma gli operai
dovranno fare un lungo passo per crescere con impegno.
Se c'è una lamentela a livello nazionale è il ritmo a passo di lumaca e ad
intervalli-pause a tempo indeterminato; in tutti i campi. Nicaragua batte
- di pochino - l'Italia! Mi riferisco ad alcuni statali scalda-poltrone, e ad
altre note associazioni a delinquere.
Roberto mi ha aggiornato sullo sviluppo turistico sulla costa meridionale
del Nicaragua, sull'Oceano Pacifico. Hanno persino inaugurato una pista
internazionale per grossi aerei, che trasportano soprattutto Americani.
Chissà che dal Canada non arrivino alcuni miei parenti...
Stiamo producendo tutti gli artefatti in legno di molte villette. Scrivevo: i
poveri sanno fare belle ville ai ricchi senza mai poterne godere una
almeno per un giorno. E i ricchi non sanno piantare neppure un chiodo!
Meno male che Dio ha un'altra logica!
Ho una certezza che si fa sempre più unica e chiara: il capovolgimento
radicale della condizione umana altamente discriminante e tendente a
una punta di ricchi sempre più ricchi e una vasta base di poveri sempre
più poveri.
Se attualmente il paradigma sono "LE COSE", per cui chi ne ha di più vale
di più e meno chi ne ha di meno, un giorno certo - che verrà
inesorabilmente per tutti, quanto meno uno se lo aspetta - il valore di
ciascuno verrà calcolato non dal denaro e dal potere, ma esclusivamente
dall'AMORE con cui ha vissuto la prima fase della vita: quella terrena.
Il risultato però dalla nostra postazione terrena non lo vediamo, anzi
abbiamo l'impressione che le cose stiano peggiorando. In realtà la
discrimazione finale c'è già, ma in un "altrove" che non è legato al tempo
e allo spazio, ma unicamente al valore intrinseco dell'uomo stesso:
l'AMORE. Non c'è senso, non c'è strumento scientifico che possa
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classificare la persona che è già nella nuova condizione, che
normalmente chiamiamo paradiso per alcuni, inferno per altri. Termini
inadeguati, come tantissimi altri, proprio perchè la realtà nuova
attualmente non la possiamo valutare per mancanza dello strumento
giusto per farlo. Bisogna crederci.
Solo se una persona ha già "dentro di sé" questa profonda percezione
dell'esistenza del nuovo modo di essere come persona e come società
umana, potrà agire sul quotidiano per non perdere l'opportunità
positiva.
Conosciamo il raccontino di un saggio, al quale fu chiesto il suo pensiero
sull'uomo. Abbiamo dentro di noi una belva feroce famelica, e un
agnellino mansueto e pacifico. Chi vincerà dentro di noi? Risposta:
quello che cerchiamo di saziare di più. Gli agnellini saranno Paradiso; gli
sciacalli l'inferno. Sarà la nostra volontà a scegliere.
Chiudo la giornata con tre annotazioni:
- il container potrebbe arrivare il 25, proprio domani quando debbo
partire, nonostante le ripetute insistenze all'incaricato dei Salesiani di
sdoganarlo! Ma se arriva, sarà nel tardo pomeriggio. Ho I'aereo alle
14,34. Dovrò ritornare in Nicaragua, perchè tante cose le conosco solo
io? Mi interessa che soprattutto le macchine da cucire il pellame vadano
a buon fine, in mano ai poveri.
- Mariel è riuscito ad aggiustare il muletto: la totale mancanza di
manutenzione qui è normale. Mancava l'olio idraulico del tutto! Un
tubetto, che porta il diesel al motore, era staccato. Non hanno mai
ingrassato nessuna parte. Mancava del tutto il liquido del freno. Cose
normali qui... Tutti si sono meravigliati della mia durissima posizione,
due settimane fa, per non utilizzarlo a scaricare tre enormi camion di
legname. Mi sono intascato la chiave. Ora han capito!
- Verso le 11 Luis mi chiama e scoppia a piangere. Ho pensato a qualcosa
di serio in famiglia. Piangeva per la mia partenza. E' quello che lavora più
di tutti.
Questa sera abbiamo fatto una cena speciale, Paolo si merita di entrare
nella guida Michelin!
Miguel e Paolo faranno un programma di controllo totale di ogni
macchina. Stiamo per terminare una "bodega" importante, dalla quale
sono "scappate" troppe chiavi da meccanico!
Dopo cena ci siamo messi io, Zoila, Ciano, Paco, Karla (fidanza di Miguel)
a impaccare moltissima roba destinata ai bisognosi. Un lavoro lungo, ma
tanto allegro.
E' venuta a farmi visita una anziana catechista con 5 ragazzini che
faranno la prima comunione il giorno dell'Immacolata, detta qui "La
Purisima", festa nazionale. Ho regalato una crocetta come quella che
porto sempre. Felici. Foto e un loro ricordo: un bellissimo fiore e una
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bottiglietta di miele. Con tanto affetto!
Carlos è il guardiano notturno a giorni alterni. Mi ha chiesto una sega da
banco, perchè in famiglia fanno oggettini in legno. Mi ha regalato un
"camiocino" coloratissimo, di nessuna marca. L'altro ieri un altro operaio
per mandare avanti la famiglia mi ha chiesto un tornio da legno e una
sega da banco abbandonati da anni, per colpa di... Felice!
Chepe (pronuncia: Cepe - Giuseppe) ha ricevuto macchinari importanti
per il suo laboratorio familiare, nel quale lavora come "pintora" la sua
terza mogliettina. Riconoscente. Peccato che gli manchi una pialla a filo
e una a spessore. L'avessi saputo a tempo, le avrei messe nel container.
Fisico, a letto subito, perchè domani sarà lungo 32 ore!
Partirò da casa alle ore 12,30. Ho mille cose da ordinare e una lista di
cose da fare per Paolo che fa paura... Ma sa navigare bene. Ha imparato
molte cose nella vita. Soprattutto prende le cose con filosofia, cosa che
spesso a me manca, anche se sono laureato in essa! Tra il dire e il fare...
Tirar le somme di tre mesi non mi sento di riuscirci. Di due cose però
posso dire di aver cercato di fare da buon salesiano:
+ la crescita umana in responsabilità personale degli amici operai che
stanno prendendo sempre più seriamente il loro lavoro. Chiaro, con i
normali alti e bassi che succedono a tutti. Quello che è cresciuto di più è
Miguel, figlio primogenito di Zoila e Roberto. Come già accennato, l'aver
la-vorato con l'uomo più ricco di Nicaragua, Pella di origine italiana, gli
ha fatto comprendere l'importanza della disciplina, dell'ordine, della
manutenzione. Un poco di grinta in più come capo-fabbrica lo porterà a
risultati eccellenti.
+ Seconda cosa: non ho mai mancato un giorno per dare il buon giorno
agli operai, con contenuti tratti solo dal Vangelo quotidiano. Ieri ho
parlato per più di mezz'ora, perchè "il teologo", un ottimo operaio
cattolico, critico in modo positivo, mi ha chiesto spiegazioni sulla
"tradizione", tanto importante nella Chiesa Cattolica, perchè da essa
nasce la Bibbia, non il contrario; e tanto omessa dagli evangelici che si
attengono alla lettera scritta con libera interpretazione fatta da pastori
non autorizzati e con un grado di preparazione pre-elementare. II rifiuto
ostile del Papa, della Vergine, di quasi tutti i Sacramenti, della tradizione
- come detto - e della autentica Eucaristia, non permette loro di aprirsi al
dialogo. Una teologia ideologicizzata in chiave politica e per di piu
marxista e una proliferazione
di gruppuscoli autonomi sovvenzionati dagli USA, non permette loro di
fare "chiesa", un solo popolo di Dio. Paolo li bastonerebbe per bene
come fece con i Corinzi, divisi tra di loro secondo il "capoccia" scelto
dalla gente, non quindi incentrati tutti su Cristo, primogenito di un
popolo nuovo di fratelli, tutti figli di uno stesso Padre e quindi membri di
UNA SOLA FAMIGLIA.
Alcuni di loro se ne andranno di qui, sobillati dai loro pastori, perchè qui
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per principio seguiamo il sistema di Don Bosco: ragione, religione e
amorevolezza. Se questa fu ed è l'impostazione di quest'opera, gli ultimi
arrivati non possono pretendere di "evangelizzarla" a modo loro.
All'arrivo in Italia spero di chiudere con poche parole questo diario
nicaraguense, che spero non troppo noioso per i miei lettori!
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