relazione bilancio consuntivo 2006

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relazione bilancio consuntivo 2006
Comune di Castel Maggiore
Provincia di Bologna
Bilancio Consuntivo 2005
Relazione dell’Assessore ai Servizi Finanziari
Dott. Marco Marcaccio
29 Marzo 2006
Comune di Castel Maggiore - Via Matteotti, 10 - 40013 Castel Maggiore (BO)
Tel. 051 6386811 – Fax 051 715532
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Presentiamo con largo anticipo il consuntivo di bilancio 2005 rispetto alla scadenza
ultima prevista dalla legge, ovvero il 30 giugno. La ragione è essenzialmente legata alla volontà
di applicare prima possibile l’avanzo di amministrazione agli investimenti da realizzare
nell’anno in corso. In questo modo si mettono a disposizione le risorse che sono prima
necessarie all’indizione delle gare di appalto e poi alla realizzazione delle opere stesse. Nel
bilancio di previsione dell’anno in corso (2006) avevamo infatti previsto un avanzo presunto di
2.800.000 euro, da destinare agli investimenti, derivante dall’alienazione del 23% della nostra
partecipazione in Asa, mantenendo oggi ancora il 10% del capitale sociale.
Nonostante i tempi molto ristretti per la composizione del bilancio consuntivo, i
documenti vi sono stati consegnati entro i tempi previsti. Per questo voglio subito ringraziare
tutti gli operatori, i responsabili di servizio e i dirigenti del nostro comune che hanno lavorato
direttamente o contribuito indirettamente a rispettare questo importante impegno. Il bilancio
consuntivo rappresenta una ulteriore prova tangibile del livello di integrazione e coordinamento
tra i diversi servizi, ma ne evidenzia soprattutto l’interazione positiva tra le persone all’interno
di questo ente.
E’ stata rispettata, come peraltro già era avvenuto per l’approvazione del bilancio di
previsione lo scorso mese di dicembre, la richiesta avanzata lo scorso anno dal Consiglio
Comunale di analizzare il consuntivo in tutte le Commissioni Consiliari, in modo da
approfondire, secondo le competenze delle commissioni stesse e con gli assessori di riferimento,
il risultato dei diversi programmi e progetti.
Abbiamo sottoposto il bilancio consuntivo all’analisi dei Revisori dei Conti che voglio
ringraziare per il loro lavoro, prezioso e puntuale. Al Presidente del Collegio dei Revisori
Germano Camellini, a Sebastiano Resta, a Enrico Feliziani vanno di nuovo i ringraziamenti e la
stima per l’elevata professionalità.
Prima di passare all’analisi del bilancio consuntivo, è necessario ricordare qual’era
l’impostazione politica del bilancio di previsione per l’anno 2005.
Un bilancio di previsione che ha dovuto fare i conti con una Legge Finanziaria che per la
prima volta istituiva i tetti di spesa. Scelta, vogliamo sinteticamente ribadire, poco lungimirante
e che riteniamo costituire un freno alla crescita del nostro paese. Lo abbiamo spiegato alcune
settimane fa, in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo, e lo dimostrano i dati
presentati dall’Istat e che riportiamo alla fine di questa relazione. In questo contesto difficile per
il nostro paese, dove i consumi soprattutto quelli alimentari sono diminuiti, la produzione
industriale è in caduta libera, il Pil è ai minimi storici e il debito pubblico è in aumento, la scelta
fu quella di non aumentare la pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese, mantenere i servizi
soprattutto quelli alle persone e per il territorio, non aumentare la spesa pubblica e il debito
pubblico, quindi nessuna accensione di nuovi mutui. Tutto ciò poteva essere fatto solo
sacrificando una quota consistente di oneri di urbanizzazione per coprire le spese correnti.
Risorse quindi sottratte agli investimenti, ovvero alla realizzazione di opere pubbliche. Una
impostazione politica che non è stata modificata nel corso dell’anno se non per la vendita di una
quota della partecipazione azionaria in Asa. Opportunità questa intervenuta a fine anno, dopo
aver deliberato l’ultimo assestamento di bilancio, e che pertanto va a costituire la quasi totalità
dell’avanzo di amministrazione del 2005, puntualmente recepito nel bilancio 2006 come voce di
finanziamento per investimenti.
Precisato questo, il consuntivo di amministrazione 2005 si chiude con un avanzo di euro
2.954.709,46 di cui solo 65.652,88 derivante dalla gestione dei residui. Gestione che ha portato
ad una puntuale verifica dei residui più vecchi riguardanti soprattutto l’ICI, recupero tassa
rifiuti, recupero entrate patrimoniali, oltre alle economie di gestione e da minori spese di
investimento, dovute alle somme accantonate per imprevisti e non utilizzate, liberate quindi a
seguito della conclusione delle opere.
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Anno
Avanzo (euro)
2002
2.565.204,63
2003
2.642.528,65
2004
511.516,03
2005
2.954.709,46
Gestione:
competenza
residui
1.430.615,97
1.134.588,66
2.312.420,72
330.107,93
335.178,49
176.337,54
2.889.056,58
65.652,88
Se si considera che la vendita delle azioni Asa ha determinato a dicembre una entrata di
2.846.480,00 euro e che al bilancio 2005 era stato applicato l’intero avanzo del 2004, risulta
evidente che tutte le risorse disponibili sono state utilizzate nel corso dell’esercizio finanziario.
E’ stato rispettato il patto di stabilità che nel 2005 aveva previsto oltre ai tetti di spesa,
sia per la parte corrente che per gli investimenti, anche la verifica trimestrale dei pagamenti sia
in termini di competenza che di residui. Ciò ha comportato in generale l’allungamento dei tempi
di pagamento delle prestazioni di servizio e ha messo a rischio l’erogazione di contributi da parte
dei servizi sociali, per i quali vi è stata la necessità di una direttiva di giunta per stabilire le
priorità da dare ai pagamenti al fine di anticipare i contributi alle persone e allo stesso tempo
rispettare il patto di stabilità. Una gestione del bilancio quindi molto difficile e impegnativa
anche in termini di tempo.
Le entrate in conto capitale hanno visto l’alienazione dell’immobile di Via Bondanello
con un ribasso del 10% rispetto all’importo a base d’asta, come prevede il regolamento per le
alienazioni degli immobili approvato nel corso dell’anno dal Consiglio Comunale. Gli oneri di
urbanizzazione pur contribuendo per oltre 2 milioni di euro hanno evidenziato uno scostamento
di circa il 10% rispetto alle previsioni pari ad una minore entrata di circa 247.000 euro. Tutte le
altre voci di entrata sono state confermate e hanno permesso il finanziamento di importanti
interventi a partire dall’ampliamento e ristrutturazione delle Scuola Curiel, il sottopasso ciclopedonale di Via Chiesa, la manutenzione del patrimonio: edifici di Edilizia Residenziale
Pubblica, scuole Bassi, consolidamento dell’ex-Casa del popolo di Trebbo di Reno,
l’adeguamento della vecchia stazione ferroviaria e infine la manutenzione delle strade comunali
tramite il ricorso ad un contratto aperto.
Le minori entrate derivanti dall’alienazione dell’immobile e dagli oneri di urbanizzazione
non hanno permesso l’intera copertura finanziaria per la realizzazione del sottopasso di Via
Chiesa. Dell’intero costo di 1.415.000 euro, 431.927,33 euro erano già stati finanziati nel 2004,
792.840,13 euro nell’anno corrente e il rimanente di 190.232,54 euro verrà finanziato nel 2006
con l’avanzo di amministrazione 2005. L’opera quindi è di fatto interamente finanziata, come
già ribadito nel corso dell’approvazione del bilancio di previsione per il 2006, si tratta solo di
semplici operazioni di tipo contabile.
Il cimitero è stato affidato in Project financing, e la Fenice srl è la società che gestisce il
cimitero per conto del Comune. E’ continuato con il secondo stralcio l’intervento di
riqualificazione di Via Gramsci per la sistemazione dell’incrocio con Via Matteotti e sono stati
inseriti nel piano investimento di Ato5 importanti opere fognarie. Tutto ciò è stato possibile con
risorse proprie, senza accendere nuovi mutui e quindi senza aumentare l’indebitamento procapite, e destinando 779.000 euro di oneri di urbanizzazione a copertura delle spese correnti. In
questo è stata determinante la gestione dell’attività edilizia e di quella urbanistica. Quest’ultima
ha portato all’approvazione di importanti previsioni di piano regolatore: ad esempio, con il
comparto 8 (Trebbo di Reno) si è dato il via alla progettazione di una nuova scuola materna e
della nuova circonvallazione sud di Trebbo di Reno.
Sul fronte delle spese correnti si evidenzia uno scostamento tra stanziato e impegnato di
-497.106,99 euro, pari complessivamente ad una riduzione di appena il 3,6%, che può essere
considerato del tutto fisiologico. Si ritiene utile precisare a questo proposito che gli scostamenti
che hanno riguardato i servizi alle persone (servizi scolastici, nido, assistenza, cultura) sono
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minori del 3%, a significare che tutto ciò che ci si era prefissi di realizzare è stato realizzato,
utilizzando pressoché tutte le risorse a disposizione.
Rispetto al 2004 le spese correnti non hanno avuto aumenti significativi, che
complessivamente sono di appena lo 0.11%, testimonianza del forte controllo operato sulla spesa
e il continuo orientamento al contenimento della stessa. Contenimento che però non ha messo a
rischio i servizi erogati alle persone e gli interventi sul territorio ma ne ha mantenuto l’elevata
qualità. La riduzione della spesa rispetto all’anno precedente di circa il 3% per quanto attiene
alle funzioni generali di amministrazione si è spalmata in incrementi di spesa di pari entità
percentuale nell’istruzione pubblica, nella cultura, nel settore sportivo e ricreativo, nella
gestione del territorio e dell’ambiente. Ad esempio il risparmio a seguito del passaggio per la
fornitura di energia elettrica da Enel a Cev ammonta da aprile a dicembre del 2005 a 12.049,85
euro. Si è avuta una riduzione di spesa dell’8.81% nel campo della viabilità e trasporti,
nonostante sia stato ripristinato il servizio di collegamento interno nella forma sperimentale
della linea 411; mentre si è avuto un aumento dell’8.59% per le funzioni di Polizia locale a
testimoniare l’attività di controllo sul territorio finalizzata non solo alla sicurezza. Per quanto
riguarda il settore sociale la differenza con la spesa del 2004 si può ritenere trascurabile a
significare che vi è stato un forte impegno al mantenimento di tutti i servizi in essere.
Riepilogo generale delle spese correnti
Funzioni generali di amministrazione, di
gestione e di controllo
2002
2003
2004
2005
%
2005/2004
3.478.658,85
4.411.803,86
4.303.672,39
4.172.200,65
-3.15
382.584,44
363.772,45
401.919,52
439.678,95
+8.59
2.143.734,99
2.175.211,43
2.245.755,58
2.318.577,84
+3.14
Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali
199.886,63
224.159,43
254.842,19
264.855,41
+3.78
Funzioni nel settore sportivo e ricreativo
238.278,39
271.868,90
294.759,70
306.790,68
+3.92
Funzioni nel campo della viabilità e trasporti
459.482,55
500.358,08
640.787,59
588.930,09
-8.81
Funzioni riguardanti la gestione del territorio
e dell'ambiente
2.377.369,41
2.644.702,29
2.656.805,42
2.784.077,80
+4.57
Funzioni nel settore sociale
1.868.798,57
1.918.132,26
2.454.227,63
2.420.401,15
-1.40
48.530,33
134.113,52
100.423,72
71.934,00
-39.61
11.197.324,16 12.644.122,22 13.353.193,74
13.367.446,57
+0.11
Funzioni di polizia locale
Funzione di istruzione pubblica
Funzioni nel campo dello sviluppo economico
Totale generale Spese correnti Euro
La relazione allegata ai documenti del bilancio consuntivo analizza nel dettaglio i risultati
conseguiti dalle numerose attività svolte nel corso del 2005, molte delle quali sono ormai attività
consolidate. La riuscita quotidiana di queste attività dipende strettamente dal funzionamento
della macchina amministrativa e dall’impegno dei singoli operatori. Per questo è stato avviato il
progetto sul benessere organizzativo svolto in collaborazione con il Ministero della Funzione
Pubblica. Sull’altro fronte, quello dei cittadini, è stata effettuata una indagine di Customer
Satisfaction per verificare il loro grado di apprezzamento dei servizi erogati dall’Urp. Sempre
nella direzione della trasparenza e dell’efficienza della macchina comunale è stato approvato il
Manuale di Gestione del protocollo indispensabile per gestire il processo di gestione elettronica
dei flussi documentali, una tappa importante del progetto Doc-Area. E’ stato inoltre
completamente rivisto il sito internet adeguandolo alla normativa vigente e sono stati
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implementati altri servizi, come ad esempio l’sms e la consultazione on-line degli atti
amministrativi. L’istituzione dello Sportello Lavoro, di quello Migranti e di quello Sociale già
esistente, colmano la richiesta di orientamento e di informazione che è in costante crescita.
Come è in crescita il numero delle persone seguite dai servizi sociale (+18%) che si traduce in un
aumento del 9% in termini di contributi economici. E’ indicativo da questo punto di vista
l’aumento delle richieste per accedere al contributo affitto per il quale nel 2005 abbiamo
mantenuto la quota a carico del Comune di circa 40.000 euro. Il tema casa è stato affrontato
continuando a gestire la graduatoria Erp, verificando la permanenza dei requisiti degli
assegnatari, controllando le morosità. E’ avvenuto il trasferimento del patrimonio degli alloggi
Acer per un valore complessivo pari a euro 2.954.486,85. Per le giovani coppie sono stati
assegnati, tramite bando, 3 buoni casa per l’acquisto della prima casa ed è stata azzerata
l’aliquota ICI per gli alloggi affittati a canone concordato al fine di calmierare il mercato degli
affitti. Continuativo è stato inoltre l’impegno sul fronte dell’offerta culturale, della tutela del
patrimonio ambientale, della gestione di parchi e giardini. Importante e insostituibile il ruolo
del volontariato e della Pro Loco.
Relativamente ai servizi a domanda individuale la copertura realizzata è
complessivamente del 52,62%, inferiore di circa 3% rispetto al bilancio di previsione. Il costo
complessivo sostenuto nel 2005 dal Comune è pari a 1.196.614 euro. Il servizio di raccolta e
smaltimento dei rifiuti si è invece attestato al 97.06%, più basso di quello del 2004 e risultato
dell’invarianza delle tariffe. Il servizio ha nel 2005 consolidato i risultati della raccolta porta a
porta nelle zone artigianali raggiungendo il 25% circa di raccolta differenziata. E’ già stato
attivato il passaggio da tassa a tariffa e sono stati approvati il regolamento per la gestione del
servizio e i coefficienti per la determinazione delle tariffe con il metodo normalizzato (parte fissa
e parte variabile). Si ribadisce in questa sede che la copertura del servizio cosi come calcolata
non tiene conto di tutti i costi che invece nel calcolo della tariffa vengono poi conteggiati per
avere la copertura totale delle spese. Non mi dilungo oltre su questo tema in quanto già
illustrato diverse volte in sede di approvazione del bilancio di previsione per il 2006.
Sul fronte delle entrate correnti i maggiori scostamenti riguardano l’ICI dove la
differenza tra accertato e stanziato è pari a circa il 2.89% per un importo di euro -166.612,88.
Come già evidenziato in altri documenti il gettito ICI è in costante aumento, non determinato
dal ritocco delle aliquote e nonostante sia stato attuato l’azzeramento dell’imposta per gli alloggi
affittati a canone concordato. Lo scostamento sul recupero ICI pari a –152.515,62 euro è
determinato principalmente dall’elevato numero di verifiche necessarie per dare un gettito
consistente, considerando che la verifica riguarda piccoli proprietari in quanto le verifiche sulle
aziende sono già state fatte in passato. Consistente infatti risulta l’attività di verifica svolta
nell’anno per recupero ICI e Tarsu del Servizio Entrate. Per questo motivo già nel bilancio di
previsione del 2006 questa voce è stata diminuita.
Altre voci con minori entrate riguardano i contributi dallo Stato per mensa insegnanti
(-25.000), contributo Regionale per L.328/2000 e veicoli Handicap (-31.000), diritti di
segreteria per rogiti, concessioni edilizie e spese di notifica (-13.000), canoni di occupazione
temporanea e permanente (-47.000) e interessi di giacenza di cassa presso la tesoreria dello
stato (-18.000).
Si deve registrare anche per il 2005 la riduzione dei trasferimenti dallo Stato pari a circa
–40.000 euro rispetto al 2004 e più che dimezzati rispetto al 2003. Sono invece aumentati nel
2005 i trasferimenti dalla Regione pari a circa +120.000 euro.
E’ utile prima di concludere questa relazione illustrare alcuni indicatori finanziari in
modo da individuare alcune tendenze, che per chi è attento e interessato, possono essere molto
utili a fare confronti con altri enti pubblici della nostra dimensione. Indicatori che sono stati
presi in considerazione anche nel verbale dei Revisori dei Conti.
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Gli andamenti degli indicatori tracciati per il consuntivo 2004 sono i alcuni casi solo
apparentemente cambiati: l’effetto è determinato da una maggiore quota di trasferimenti
regionali.
Ciò è evidente per l’autonomia finanziaria che comunque è pari al 95,75% e alla
pressione finanziaria che è pari 577,11 euro a cittadino. Mentre la pressione tributaria pari a
543,76 euro a cittadino risente del recupero ICI e Tarsu. Considerando infatti che il bilancio
2005 non ha aumentato alcuna imposta o tassa, la riduzione pro-capite della pressione
finanziarie e tributaria risulta mascherata. Ciò che è invece evidente è la progressiva riduzione
dei trasferimenti erariali pro-capite che si attestano a 10,39 euro a cittadino, contro i 18,73 euro
di quelli regionali. Diminuisce inoltre l’incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente
(27,96%), anche per effetto della riduzione dei dipendenti oggi pari a 114.
Si mantiene infine in costante diminuzione l’indebitamento pro-capite che è oggi pari a
349,65 euro a cittadino. La diminuzione è legata in parte all’aumento della popolazione e in
parte al fatto che non sono stati accesi nuovi mutui.
Questi dati insieme alle molteplici attività svolte e descritte puntualmente non possono
che dimostrare una buona gestione e la realizzazione di tutto quanto era stato preventivato.
Oggi la gestione quotidiana del bilancio 2006 ci impone comunque di affrontare altre
sfide e di guardare con preoccupazione a quanto l’Istat ha diffuso in questi giorni circa le stime
del prodotto interno lordo (Pil) e dell’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche per
l’anno 2005, oltre alle revisioni dei dati per gli ultimi anni a partire dal 2001. La crescita del Pil,
valutata ai prezzi dell’anno precedente e concatenati al 2000 (anno di riferimento), è risultata
pari allo 0,0%, segnando una netta decelerazione rispetto alla dinamica dell’anno precedente
(+1,1%). I dati finora disponibili per gli altri paesi indicano un aumento del 3,5% per gli Stati
Uniti, del 1,8% per il Regno Unito, del 3,4% per la Spagna e dello 0,9% per la Germania.
L’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è risultato pari
al 4,1% rispetto al 3,4% del 2004. In valore assoluto è aumentato di 10.265 milioni di euro,
attestandosi sul livello di 57.917 milioni.
L’aumento dell’indebitamento netto del 2005 è stato determinato da un aumento delle
uscite del 3,1% a fronte di un aumento delle entrate pari all’1,7%. In rapporto al Pil le uscite
correnti risultano pari al 44,5 per cento, contro il 44,1 per cento dell’anno precedente.
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Fonte: Istat, marzo 2006
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