Poesia che mi guardi C
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Poesia che mi guardi C
- ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE -“Cesare BECCARIA”-CARBONIA ISTITUTO TECNICO – SETTORE ECONOMICO - CARBONIA ISTITUTO PROFESSIONALE – SETTORE SERVIZI PER L’AGRICOLTURA Sedi di - SANTADI e VILLAMASSARGIA Sede legale Via Umbria ,27 - 09013 - CARBONIA Tel. 0781-672090 – Fax 0781-672091 c. f. 90007990923 e-mail [email protected] – www. iisbeccaria.it Circ. n. 184 del 5 marzo 2012 Agli studenti ( e per il loro tramite ai genitori) Ai docenti Classi 1A - 1E – 3A - 3D Al Signor A.Bonesu A.T .Labor.Informatica _V.Umbria Sede Carbonia Alla DSGA Oggetto: Giovedì 08 Marzo 2012 – rassegna cinematografica a cura della società Umanitaria. Si comunica che , giovedì 8 marzo 2012 giornata Mondiale della Donna 2012, la società Umanitaria di Carbonia, nell’ambito della rassegna cinematografica “IL LUNGO CAMMINO DELLE DONNE” nel laboratorio multimediale di matematica in Via Umbria, proietterà i seguenti film: Classi 1A + 1E ore 9.30 – 11.20 “Poesia che mi guardi” Regia di Marina Spada Italia, 2009, col e b/n, 50’ Classi 3A + 3D ore 11.30 – 14.30 “Il Cerchio” Regia di Jafar Panahi Iran 2000, col, 90’ La rassegna è promossa dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili della Provincia di CarboniaIglesias, in collaborazione con i comuni di Sant’Anna Arresi e Carbonia e gli Istituti delle scuole medie superiori del territorio, ed è organizzata e curata dal Centro Servizi Culturali Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria. I docenti si avvicenderanno nelle classi secondo il loro orario di servizio. Si invitano gentilmente i docenti di italiano delle classi interessate ad illustrare in via anticipata la trama dei films di cui si allega sintesi. F.TO Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosanna Sardu IL PROGETTO “Il lungo cammino delle donne” è un progetto proposto per le celebrazioni della giornata mondiale delle donne 2012 e intende mettere l’accento sull’universo femminile come realtà capace di portare il suo pensiero, il suo vissuto e la sua sensibilità in luoghi e tempi lontanissimi, attraverso donne comuni e donne straordinarie, tra la sacralità e la vita quotidiana. Antonia, Maria, Cecilia e le donne del “Cerchio” sono altrettanti ritratti femminili che, a loro modo e con esperienze diversissime, hanno voluto essere coerenti con la propria identità, il proprio pensiero, il proprio sentire e che spesso hanno dovuto lottare contro la pavidità e l’arroganza di un mondo costruito su misura del genere maschile e del suo potere. Delle figure emblematiche di un lungo cammino che tra lotta, emancipazione, libertà e autocoscienza ha lasciato di fronte al mondo indelebile la propria traccia, una traccia di donna. La rassegna toccherà due centri della Provincia del Sulcis-Iglesiente con delle proiezioni aperte al pubblico ma si rivolgerà anche alle ragazze e ai ragazzi delle scuole medie superiori con ulteriori due appuntamenti. Le proiezioni saranno curate, allestite e organizzate dagli operatori e dai collaboratori del C.S.C. Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria. I LUOGHI Carbonia, Sala Multimediale Piano superiore della Biblioteca Comunale. Sant’Anna Arresi, Centro di Aggregazione Sociale Sant’Antioco, Liceo Psicopedagocico, Sede Staccata Via Salvo D’Acquisto. Carbonia, Istituto di Istruzione Superiore Cesare Beccaria. SOGGETTO PROMOTORE Assessorato per le Politiche Sociali e Giovanili della Provincia di Carbonia-Iglesias SOGGETTO ATTUATORE C.S.C. Carbonia-Iglesias della Società Umanitaria PARTNERS Comune di Carbonia Comune di Sant’Anna Arresi Cooperativa Libreria Lilith COLLABORAZIONI Circolo FICC La Miniera Circolo ARCI La Gabbianella Fortunata PROGRAMMA Giovedì 08 marzo, ore 09.30 Carbonia, Istituto di Istruzione Superiore Cesare Beccaria “Poesia che mi guardi” Regia di Marina Spada Italia, 2009, col e b/n, 50’ Partendo dalla figura di Antonia Pozzi, una poetessa originale e appassionata del Novecento Italiano, morta suicida a soli 26 anni nel 1938, Poesia che mi guardi vuole riflettere sul ruolo dell’artista e del poeta nella società di allora e di oggi. Il film dà voce alla sua poesia e alla sua tormentata ricerca esistenziale, al suo disagio verso un mondo maschile che liquidava il suo talento poetico come disordine emotivo e verso il suo ambiente sociale, la classe alto-borghese milanese, che le impediva di vivere in modo sincero e passionale. Motore e voce narrante del film è Maria, una cineasta che, affascinata dalla Pozzi, ne studia l’opera e ricerca il mondo e i personaggi della sua vita. Decisivo per Maria è l’incontro con gli H5N1, un gruppo di studenti universitari che diffondono le loro poesie ìn forma anonima sui muri della città, nella convinzione che nelle nostre vite ci sia tanto e sempre più bisogno di poesia. Maria li coinvolge nel suo progetto: vorrebbe che la poesia di Antonia Pozzi, tramite i ragazzi, rinascesse a Milano, non più come espressione solitaria e intima, ma come momento condiviso. Vorrebbe che questa azione diventasse riscatto per Antonia Pozzi, dandole quel riconoscimento e quella visibilità che le erano stati negati in vita. Giovedì 08 marzo, ore 09.30 Carbonia, Istituto di Istruzione Superiore Cesare Beccaria “Il Cerchio” Regia di Jafar Panahi Iran 2000, col, 90’ “Il cerchio” (nel senso della giostra, della ronde) è lo schema narrativo che lega tra loro vicende e personaggi diversi, tutti femminili. È anche il cerchio di una storia dentro la quale la possibilità delle donne di raggiungere un tanto di autonomia e indipendenza sembra indefinitamente bloccata. È di donne chiuse nel cerchio che Panahi ci parla, ricordandoci come alle conquiste delle occidentali e ricche corrispondano in altre parti del mondo oppressioni terribili. Una donna ha appena dato alla luce una bambina, e già sono entrambe malvolute. Tre donne vengono rilasciate dalla prigione con un permesso temporaneo e il bisogno di trovare dei soldi per fuggire le porterà a prendere misure disperate. Sola e senza documenti, una giovane donna e costretta a mentire per comprare un biglietto per un autobus che la porti fuori città. Una donna non sposata fugge di prigione per poter abortire e viene allontanata dalla casa del padre in seguito alla reazione violenta dei fratelli. I loro crimini sono privi sostanza, non importa che siano colpevoli o innocenti. Il loro cammino si incrocierà a creare nuovi intrecci. Si parla di oppressione politica e di maschile oppressione, che lì sono lo stesso; di chador e di aborto, di abbandono dei figli per impossibilità di crescerli e di sigarette vietate alle donne. Si parla di un regime maschile dove la complicità tra i maschi è fatta di arroganza e pavidità.