devastante, oraocchìo alle crepe
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devastante, oraocchìo alle crepe
Cantù, dàrettaachiciègiàpassato «Devastante, oraocchio alle crepe» Basket serie A. Continua a tener banco la peggior sconfitta di sempre del team brianzolo Riva e Zorzolo furono tra i "protagonisti" del -38 rimediato dai biancoblù nel 1999-2000 FABIO CAVAGNA CANTÙ «Infondo, rihanno fatto un favore. Di più, un regalo. Perché ora non saremo più noi quelli a essere ricordati come coloro che hanno subito lapeggior sconfitta di sempre della Pallacanestro Cantù E allora cediamo volentieri il testimone a questa Red October... Scherzo, naturalmente!» Antonello Riva, il "Bomber" per antonomasia della pallacanestro, f acevaparte di quella Canturina Servizi che il 12 dicembre 1999 ne beccò 38 dalla Kinder a Bologna. Record negativo ali time per il clubbiancoblù, almeno sino a quando - appunto domenica scorsa - non ha subito un aggiornamento in 43. «Non che quello che sto per dire giustifichiquellanostradebacle - puntualizza "Nembo Kid" - ma dall'altra parte c'erano dei signori giocatori quali Rigaudeau, Danilovic, Andersen, Stombergas tanto per citarne qualcuno. Mentre la nostra squadra era quella che era, costruita con un budgetlimitato che solo con le unghie e con i denti riuscì a strappare la salvezza a fine stagione. Questa Cantù, al confronto, è fortissima. E Capo d'Orlando rispetto a quella Virtus tuttaun'altracosa Comunque, accusare un rovescio del genere non è una bella esperienza da vivere. E potrebbe, purtroppo, rivelarsi devastante. Provocando crepe difficili da sistemate». Nembo Kid: «Reazione forte» «Maallostessotempo-puntualizza - potrebbe aiutare a favorire una crescita dell'amalgama Dipenderà dalla scorza deigiocatori stabilire se prevarrà laf orza centripeta oppure quella centrifuga. E lo capiremo già dalla prossima partita. Se ci sarà una reazione forte, al di là di vincere o perdere, allora significa che in squadra ci sono giocatori veri». Rivaprova afornire una spiegazione relativamente a ciò che è accaduto ai suoi successori domenica a Capo d'Orlando. «Il ritardo dapprima nella costruzione della squadraepoinell'iniziodelLapreparazione - fapresente - aggiunto anche al cambiamento dell'ultima ora (l'ingresso di Acker e la tribuna di Kariniauskas, ndr) ha determinato un'inevitabile mancanza di stabilità in seno alla squadra Così, nei fTangenti di maggior difficoltà manca un vissuto comune al quale aggrapparsi. E si finisce per sbragare. Questa non vuole essere un'attenuantebensì un'interpretazione dello stato delle cose. Insomma, può succedere». E come se ne esce? «Ripartendo dalle cose semplici per eseguire nel modo migliore ciòdicuiseipiù sicuro. Perché questo può restituire fiducia Inoltre, serve mostrare maggior dedizione e concentrazione». Zorro: «Problema d'amalgama» «Non ho visto la partita di Capo d'Orlando ma quando ho appreso del risultato sono rimasto letteral- mentebasito, siapeii'entità dello scarto sia perché Cantù l'avevo ammirata dal vivo a Desio la settimanaprima contro Sassari. Davvero non ci volevo credere...». Alessandro Zorzolo è un altro dei "reduci" della caporetto con la Kinder di quasi 27 anni fa. «Ho ricordi confusi di quella partita anche perché nel frattempo ho cercato di far di tutto per rimuoverla - confessa"Zorro" -. Diciamo che tra noi e loro intercorreva una mostnaosa differenza di qualità tecnica Insomma a darci quattro schiaffoni fu uno squadrone, mentre l'Orlandina mi sembra di tutfaltro livello. Se questabatosta fosse stata accusata contro Milano avrebbe magali anche avuto un senso ma così proprio no. Faccio un discorso più generale che riguarda ovviamente anche Cantù: alcune dinamiche posso essere meglio comprese se guardiamo lo spessore davvero modesto deigiocatori che circolano da qualche tempo nel nostro campionato». Zorzolo va oltre. «Se ti sfaldi in questo modo - osserva - significa che c'è ancora un serio problema di amalgama all'interno del gruppo. Peraltro, anche negli anni in cui Cantù era conosciutaper il suo celeberrimo gruppo, se tutti non si remava nella stessa direzione si correva il rischio dibmtte figure. Figurarsi ora dove i giocatori cambiano maglia di continuo e i compagni di squadra mutano sempre più spesso». I giocatori della Red October hanno la necessità di ricompattarsi subito Alessandro Zorzolo