Lavocelibera N° 72

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Lavocelibera N° 72
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newsletter di approfondimento dell’associazione Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
n.72 - 21 gennaio 2011
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Via Quattro novembre, 98
00187 Roma
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Fax 06/6783559
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Organizzazione
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Comunicazione e stampa
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Tesseramento
Tel. 06/69770321
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Educazione alla legalità
Tel. 06/69770325
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Ufficio beni confiscati
Tel. 06/69770330 06/69770331
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Settore internazionale
Tel. 06/69770322
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Progetti
Tel. 06/69770327
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Sport
Tel. 06/69770326
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La speranza ha
due bei figli
L’anno nuovo è iniziato e come vi avevamo promesso ci presentiamo nel
2011 con una grafica rinnovata. Un cambiamento di abito che non è unicamente frutto della necessità di migliorare esteticamente, ma più che altro, avere strumenti che siano sempre più efficaci e che sempre meglio
sappiano raccontare quello che ogni giorno facciamo. Tante sono le sfide
ci attendono perchè questo nuovo anno non è iniziato bene purtroppo.
Mentre continua la campagna contro la Corruzione stiamo organizzando due carovane che sappiano coniugare lo sport, la memoria e l’impegno.
Il 4, 5 e 6 febbraio saremo a Rocca di Papa (RM) per il seminario di formazione e aggiornamento nazionale per i referenti territoriali dal titolo “Conoscere i territori, conoscersi nei territori”.
Il 19 marzo saremo a Potenza XVI Giornata della Memoria e dell’Impegno per
ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Dal 1995 il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza e dell’impegno che si rinnovano ed è
anche l’occasione per incontrare i tanti, troppi, familiari delle vittime innocenti. Questi i grandi eventi nazionali che apriranno l’anno nuovo ma saremo ogni
giorno al fianco della società responsabile dal sud al nord Italia, in Europa, in
America Latina e in Africa in tante iniziative sulle quali vi terremo informati.
Il Paese ha bisogno di noi, del nostro coinvolgimento, della nostra vigilanza e
della nostra presenza. Come ha scritto Sant’Agostino: «La speranza ha due bei
figli: la rabbia ed il coraggio. La rabbia nel vedere come vanno le cose, il coraggio
di vedere come potrebbero andare». Dobbiamo animare la speranza di rabbia
e di coraggio. Il sentimento dell’ingiustizia per ciò che vediamo deve tradursi in
un fare di più e di meglio, in una maggiore responsabilità e corresponsabilità.
Progetto grafico di Avenida.
Thanks a lot! ;)
2 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
S.O.S. Giustizia
Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità organizzata
Da sempre Libera, nella sua sede nazionale o anche nelle sue sedi territoriali, ha rappresentato un punto di
riferimento per quanti vivono situazioni di disagio, e in modo particolare legate all’azione di gruppi criminali e mafiosi. Richieste di aiuto che si è
sempre cercato di orientare al nostro
Ufficio legale o a quelle Associazioni che in determinate problematiche
potevano dare un sostegno concreto o quanto meno una consulenza.
Negli ultimi anni queste richieste
di aiuto sono andate aumentando
considerevolmente fino a sollecitarci nell’organizzarci in modo più
strutturale nei territori, e a rendere più organica la nostra risposta
soprattutto in quattro ambiti: sostegno e aiuto a vittime o possibili
vittime di usura e alle vittime del
racket delle estorsioni, accompagnamento ai familiari delle vittime
di mafie nella burocrazia amministrativa e nella complessa legislazione in materia, accompagnamento
nel difficile percorso della denuncia
da parte dei testimoni di giustizia.
Nasce così il progetto “S.O.S. Giustizia - Servizio di ascolto e di assistenza alle vittime della criminalità
organizzata”, finanziato dal Ministero del Lavoro della Salute e delle
Politiche Sociali (legge 383/2000
lett f direttiva 2009), che prevede
l’attivazione in alcune regioni di vari
sportelli di ascolto finalizzati ad accogliere, orientare ed offrire consulenza a quanti faranno richiesta in
quei particolari ambiti di disagio.
COLLOCAZIONE DEGLI
SPORTELLI
POTENZA
Via Raffaele Acerenza n. 39
Contatti: tel/fax 0971/273119 mail
[email protected]
MODENA
Via 4 novembre 40/l (presso Arci
Modena)
Contatti: tel/fax 059/334631 mail
[email protected]
PALERMO
Piazza Castelnuovo n. 13
Contatti: tel/fax 091/7815962 mail
[email protected]
LATINA
Piazza Aldo Moro n. 37
Contatti: 0773/244001 - fax
0773/260437 mail sportellolatina@
libera.it
REGGIO CALABRIA
Via P. Pellicano n. 21/h
Contatti: tel/fax 0965/330927 mail
[email protected]
Inoltre si prevede che nel tempo
massimo di sessanta giorni si attiveranno in modo sperimentale anche
due sportelli a Torino e a Milano,
e nei prossimi mesi altri due nel
Centro-Sud.
ORARI DI APERTURA
Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle
09.00 alle 13.00
Martedì - Giovedì dalle 15.00 alle
19.00
Per chiunque ne abbia bisogno sarà
sufficiente fare una telefonata o
mandare una email e prendere un
appuntamento con l’operatore.
3 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
La Corsa di Miguel 2011
A Roma il 23 gennaio si terrà la dodicesima edizione della manifestazione podistica, competitiva e non,
in memoria del giovane desaparecido argentino che amava correre. Quest’anno la gara sarà “ecocompatibile”. Partecipano anche le bici e, come sempre, musica, festa e tante iniziative di cooperazione
di ANNA MARIA DE LUCA su Repubblica.it
ROMA - Trentatré anni
fa Miguel Benancio Sanchez fu sequestrato da
una banda paramilitare
nella sua casa di Calle
San Martin, periferia sud
della Gran Buenos Aires.
Aveva 25 anni. Sognava
di correre alle Olimpiadi
e diventare professore di
educazione fisica, invece
è uno dei trentamila desaparecidos della dittatura militare argentina.
Per ricordarlo, il 23 gennaio più di
cinquemila persone si riuniranno a
Roma nella Corsa di Miguél, evento
sportivo nato nel 2000 grazie alla
grinta di Elvira Sanchez, sorella di
Miguél. Un appuntamento attorno al quale cresce, di anno in anno,
una sempre più grande corolla di
iniziative solidali ed artistiche. Nelle varie edizioni, la Corsa di Miguél
ha segnato momenti straordinari di
vera poesia. Il più grande nel 2004
quando insieme ad Elvira, la sorella di Miguél, arriva a Roma anche
Martin Sharples, maratoneta disabile che corre con una protesi. Ha
scoperto la storia di Miguel su un
giornale, se n’è innamorato, ha portato tutti i suoi trofei a casa Sanchez
e li ha regalati. L’immagine di Miguel
è sulla sua protesi. Ci tiene tantissimo a completare i dieci chilometri.
Ma a un certo punto, si rompe la
protesi. Fine della gara per Martin.
Invece no. Quando lo stadio ormai
si è svuotato, dall’ingresso sbuca lui,
senza protesi. Corre su una gamba
sola fra lo stupore e la commozione
generale. La gente è impazzita, corrono da tutte le parti per accompagnarlo. Arriva così e soffoca Elvira
in un abbraccio. Martin è sempre
il “miguelista” numero uno ma ora
niente più protesi, troppo costosa
quella da atleta: corre in carrozzina.
La corsa di Miguél, oltre che a Roma
si svolge anche a Buenos Aires. Anzi,
per i vari tira e molla tra provincia
e comune, se ne svolgono diverse. La
più importante è a marzo, ma la più
dolce si svolge in ottobre a Berazategui, dove viveva Miguél, snodandosi
nelle stradine vicino casa Sanchez.
In Argentina come in Italia, il ruolo
delle scuole nella Corsa di Miguél è
molto importante. A Buenos Aires
l’organizzazione dell’evento vene affidata ad una scuola media, la “Che
Guevara”, che ha scelto di mettere,
nel suo piazzale, un monumento a
Miguél e anche un murales in cui
Miguel è ritratto come un angelo.
Gli studenti hanno chiamato la strada Calle Miguel Sanchez. Sono stati
loro a musicare le poesie di Miguel
a ritmo rap. A Roma i cartelli chilometrici della gara sono fatti con
le fotografie dei ragazzi della scuola
più multietnica d’Italia, la Corrado
Melone di Ladispoli. E sono tante le
scuole che hanno aderito al progetto
didattico promosso dalla Corsa, con
la collaborazione dell’Istituto per il
Credito Sportivo. Quest’anno il concorso creativo è sul tema: “Viva la
staffetta”, intesa come sport collettivo, traguardo conquistato insieme.
La staffetta non è solo gara (gli studenti ne disputeranno diverse, fino a
maggio, legate alla Corsa di Miguel)
ma anche storia. Basti pensare al sistema postale degli Incas basato sui
chasqui (una sorta di antenati degli
staffettisti di oggi) o ai chilometri
percorsi da Gino Bartali per salvare la vita a centinaia di ebrei, con
i documenti nascosti nel sellino e
nel telaio della sua bici. Legata alla
Corsa di Miguel è anche la staffetta degli studenti delle superiori. Si
terrà il 13 maggio allo stadio delle
Terme di Caracalla e precede di un
giorno la staffetta più multietnica:
la Mappamondo. Mille metri a nazione, per cento nazioni. E, ad ogni
frazione, musica e cibo di quel Paese, con uno speciale per le scuole.
Ogni anno la Corsa adotta dei progetti da finanziare con il ricavato
iscrizioni e contribuzioni volontarie.
Quest’anno si punta a costruire pozzi
d’acqua nel Mali, con l’associazione
Friends For Water, e a sostenere “La
Casa di Miguel” per i bambini brasiliani dell’Acorp, associazione che
aiuta l’adozione a distanza in Brasile.
Ma vediamo le novità dell’edizione
2011. In onore dei ciclisti travolti il 5
dicembre 1 scorso in Calabria, per la
prima volta ai podisti, competitivi e
4 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
non competitivi, si uniranno anche
le due ruote. Una quarantina di ciclisti arriveranno proprio da Lamezia Terme, dove è avvenuto il tragico
incidente. E saranno loro ad aprire
la corsa, alle 9.30 del mattino del
23 gennaio. Seguirà, alle 10, la partenza dei podisti e poi, l’ultima delle
tre partenze: l’”onda non competitiva”, dedicata al baseball e al softball.
L’altra novità di questa edizione si
racchiude invece nella parola “eco
compatibilità”: quanti rifiuti possono
produrre più di cinquemila partecipanti tra le strade e i ponti di Roma?
Ecco dunque che, con l’aiuto del Wwf
e di Legambiente, la Corsa di Miguel
2011 diventa anche un esperimento
di “gara ecocompatibile”, dalle buste
dei pacchi gara, ai bicchieri e forchette per il ristoro, alla raccolta differenziata. Per aumentare la partecipazione femminile ci sarà una corsia rosa
all’arrivo, un pacco gara femminile
più ricco per le donne e un concorso a premi intitolata alla Venere del
Foro Italico. E poi musicisti di strada,
soprattutto rom, lungo il percorso.
Chi può partecipare. La Corsa di Miguel è di tutti. Per chi vuole mettersi
in competizione, c’è la gara di dieci
chilometri, riservata agli agonisti
o tesserati Fidal. I non competitivi,
che amano chiacchierare, passeggiare e gironzolare, possono cimentarsi
in due chilometri e settecento metri
con arrivo all’interno di Villa Glori,
il parco di un circuito podistico tra
i più apprezzati. Due i percorsi per i
ciclisti: otto chilometri con arrivo a
Ponte Milvio alla grande festa della
bicicletta, oppure una 73 chilometri
con rientro poco prima dell’ora di
pranzo allo stadio Paolo Rosi per il
Pasta Party. Per le famiglie c’è anche
il servizio baby sitter, mentre i bam-
bini fino a 12 anni non pagano niente.
E, se qualcuno dovesse trovarsi in
difficoltà, niente di cui preoccuparsi: da quest’anno alla Corsa di Miguel debutta la figura dell’aiutatore
podistico: venti podisti vestiti in tenuta gialla attaccheranno bottone,
con discrezione e delicatezza, con
chi è in difficoltà e magari ha bisogno di un consiglio, di una parola,
di uno sguardo. Con lo spirito che
proprio Riccardo De Paolis, primatista di battute e di socialità attraverso l’atletica, riusciva a trasmettere.
Per info e iscrizioni, sia alla competitiva che alla non competitiva: www. lacorsadimiguel. it
5 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
América reaparecida.
Suggestioni per l'Europa
Sabato 19 febbraio 2011,
dalle 9 alle 17 presso il
salone Pio XII in Via S.
Antonio, 5 a Milano si
terrà il Convegno ‘América
reaparecida.
Suggestioni per l’Europa’.
Il Convegno focalizza l’attenzione sulla
realtà latinoamericana attraverso un excursus che possa aiutare a comprendere
come interagiscono vecchio e nuovo in
un contesto dinamico sempre più globalizzato, tratteggiando il panorama delle
relazioni internazionali e individuando
piste di riflessione e suggestioni anche
per i cittadini del vecchio continente.
Il programma dei lavori prevede una
mattinata assembleare con quattro reL’iniziativa è promossa da Caritas Am- lazioni generali e un pomeriggio dibrosiana, Centro Ambrosiano di Docu- visi a gruppi in laboratori tematici.
mentazione e Studi Religiosi, Centro
Documentazione Mondialità, Ufficio Iscrizione on line:
Diocesano Pastorale Migranti, Uffi- http://www.chiesadimilano.it/cdm
cio Diocesano Pastorale Missionaria.
Informazioni: Centro Documentazione Mondialità Via S. Antonio,
5 Milano tel: 02-58391.395/393
[email protected]
6 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Cambiamo pelle
ma non anima
Cambiamo veste grafica: pelle, dunque, ma non anima. Lo abbiamo annunciato
nello scorso editoriale e ora il nuovo giornale è sotto i vostri occhi. Cambiamo
perché diventiamo grandi. Narcomafie quest’anno compie diciotto anni e, come
per ogni maggiore età, il compleanno va festeggiato in modo particolare.
Diciotto anni sono tanti per una rivista di nicchia, tenuta in piedi con
fatica in un contesto spesso difficile:
e ciò impone festeggiamenti che segnino un passaggio. Cambiamo infatti anche per ragioni di sostanza.
Per dare un segnale in un momento
storico particolare. Da anni il mercato editoriale è in crisi, e l’attuale
congiuntura, cavalcata a senso unico dalla politica, ha dato il colpo di
grazia a molte (troppe) iniziative
importanti. Ma la crisi più grave è
quella culturale, etica, di valori. Per
invertire la tendenza occorre fare di
più. Per questo, insieme al Gruppo
Abele e a Libera, che da anni sostengono il nostro lavoro, abbiamo deciso
di investire ulteriormente in questa
impresa. Una impresa che dal 1993
segue, documenta e analizza i fatti di mafia, guardando alla politica,
all’economia, al costume del Paese.
Questo rinnovato impegno ci ha portati, pochi mesi fa, ad aprire il sito e
ora ci spinge ad aumentare le pagine,
a rendere più vivace l’impostazione
grafica e anche a rivedere la testata,
per la quale abbiamo scelto un carattere che ricorda lo stencil con cui
si marchiano le casse da imbarcare
sulle navi. Perché quello che vogliamo intraprendere, insieme con chi ci
legge e con chi ci sta vicino, è un vero
e proprio viaggio: un viaggio verso
un’Italia libera dalle mafie, come
recita lo slogan che abbiamo scelto
per la campagna promozionale. Le
mafie, infatti, sono il contrario della
libertà tout court. Esse attanagliano l’Italia: dall’economia (pensiamo
all’influenza sull’arretratezza del Sud
e alle infiltrazioni nel sistema economico legale) alla salute delle persone
(basti ricordare le cave abusive della
Campania che hanno avvelenato una
terra intera e i prodotti alimentari
destinati alle nostre tavole) fino alle
condizioni minime di sicurezza (i
riferimenti sono sterminati: ponti,
case, ospedali costruiti con cemento
depotenziato e che per questo crollano; abusivismi che rendono il territorio incapace di sostenere una scossa
di terremoto o una alluvione e via
elencando potenzialmente all’infinito). In copertina abbiamo inserito
anche una grande X. È una lettera
che ha, per noi, tre significati. Evoca, anzitutto, il fattore x, l’incognito
delle mafie che andiamo a investigare e su cui ci interroghiamo continuamente seguendone le evoluzioni
e sforzandoci di capire dove e come
mutano. Indica, poi, il “per”, cioè un
fattore propositivo, perché quello
che vogliamo fare non è solo denuncia, analisi, approfondimento, ma
anche promozione di esperienze positive: guardare la realtà con occhio
critico significa anche riconoscere
quanto di positivo esiste e raccontare le storie di ribellione a un malaffare sistemico che nega giustizia
e diritti (e questo costituisce per noi
un modo di onorare il vincolo deontologico del giornalismo a rispettare
la verità complessiva dei fatti). Infine
la nostra X è anche un moltiplicatore dell’impegno che vogliamo raccogliere intorno al nostro progetto.
Abbiamo, poi, modificato il sottotitolo sostituendo “legalità, diritti,
cittadinanza” (che pure restano, per
noi, riferimenti fondamentali) con
un messaggio specificamente legato al nostro essere un giornale, e,
dunque, “l’informazione libera per
contrastare la criminalità e i poteri
corrotti”. Perché la corruzione è il
sostrato su cui le mafie si innestano:
circostanza che, da ultimo, ha indotto Libera a lanciare una campagna
per la raccolta di un milione e mezzo
di firme finalizzata a promuovere la
confisca e l’uso sociale dei beni sottratti ai corrotti. Infine abbiamo inserito nella testata, accanto ai loghi
del Gruppo Abele e di Libera, quello di Flare, il ramo internazionale
dell’associazione, con cui collaboriamo dalla nascita e con cui abbiamo
in cantiere numerosi progetti. Anche
questo all’insegna della continuità:
nel 1993 la copertina del nostro primo fascicolo era dedicata ai “Santuari
dell’est”… Le mafie sono state le prime a globalizzarsi, lo stesso deve fare
l’antimafia. Lo stesso facciamo noi.
Vogliamo proseguire per tutto il tempo necessario in questo viaggio. Insieme. Con il vostro sostegno e il vostro consiglio.
7 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Da Leggere
Il Patto di Nicola Biondo e Sigfrido Ranucci.
Da Ciancimino a Dell’Utri.
La trattativa Stato e mafia nel racconto inedito di un infiltrato.
Chiarelettere Prezzo 16,00 euro
“Molti attentati addebitati a Cosa
Nostra non sono stati commessi da
noi ma dallo Stato. Voi lo sapete benissimo.” Luigi Ilardo, l’infiltrato.
Le sue rivelazioni sono alla base del
processo in corso a Palermo a carico dell’ex capo del Sisde e del Ros,
generale Mario Mori, per la mancata cattura di Provenzano nel 1995.
Sembra un film ma è una storia
vera, e inedita. Un infiltrato dentro
Cosa nostra negli anni delle stragi e
all’inizio della Seconda repubblica.
Un uomo d’onore al servizio dello
Stato. Oggi le rivelazioni di Ilardo –
raccolte dal colonnello Michele Riccio – sono alla base di un processo
in corso a Palermo che vede come
principale imputato il generale Mario Mori. Ilardo parla di patti e di
arresti di capimafia (“In Sicilia i
capi o muoiono o si vendono”). Fa i
nomi. Sembra una storia sudamericana, ma accade in Italia. Meno di
venti anni fa. E oggi, dopo le rivelazioni del figlio di Vito Ciancimino, molti all’improvviso parlano.
Ilardo nel 1994 nessuno lo ascolta –
a parte il colonnello Riccio, che registra tutto. Ed è incredibile perché
proprio l’infiltrato porterà gli uomini del Ros nel casolare di Provenzano. Perché il boss non fu arrestato?
Dice Mori ai magistrati di Palermo: “Non ricordo… tenga presente che io ero responsabile di una
struttura quindi avevo una serie di
problematiche…”. E il suo vice Ma-
rio Obinu: “Abbiamo localizzato il
casale… (va considerata) la difficoltà tecnica di entrare, in quanto era costantemente occupato da pastori, mucche e pecore”.
Risultato?
Provenzano continuerà a trattare con i nuovi referenti politici della
Seconda
repubblica.
E Ilardo sarà ammazzato dalla mafia nel 1996,
pochi giorni prima di
diventare ufficialmente
pentito. Oggi si parla di
misteri e ombre dietro
le trattative tra Stato e
mafia. Ma non ci sono
né misteri né ombre.
Basta mettere in fila
i fatti, come fanno gli
autori in questo libro.
Basta ascoltare Ilardo
(ci sono i nastri con la
sua voce). È difficile da
credere ma è tutto clamorosamente chiaro.
8 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Da Vedere
Il teatro civile in scena a Roma. Due spettacoli, due trame
diverse, unico denominatore raccontare per conoscere e lottare.
Dal 25 al 30 gennaio 2011 al Teatro
Ambra Jovinelli “Santos” l’adattamento teatrale d’un racconto di
Saviano cui hanno impresso forma
dialogata il regista Mario Gelardi
(già firmatario del Gomorra scenico) e Giuseppe Miale di Mauro, impegnando gli attori Ivan Castiglione,
Francesco Di Leva, Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale di Mauro e Adriano Pantaleo, un prodotto di Ipocriti
- Nuovo Teatro.. Protagonisti dello
spettacolo sono quattro ragazzini che
vengono “assunti” come vedette della camorra. Bambini che apparentemente giocano solo a calcetto in una
piazza, ma che in realtà hanno il compito di avvisare se arriva qualcuno di
sospetto o la Polizia.Uno dei ragazzi
verrà “espulso” dal gruppo perché in-
vece di avvisare il capoclan decide, in
una delle partite, di terminare l’azione di gioco, una scelta questa che gli
salverà la vita. La storia racconta
quindi la difficile scelta di quattro
ragazzi tra calcio e delinquenza. Si
tratta di una favola, del racconto di
chi usa il calcio per seguire i proprio
sogni e soprattutto per salvarsi da
una dura realtà. Il secondo spettacolo al Teatro Cometa Off di Roma dal
26 al 28 gennaio Suerte liberamente tratto dall’omonimo romanzo di
Giulio Laurenti scritto, diretto e interpretato da Alessio Di Clemente selezione musicale di Camillo Ventola
La storia vera di un narcotrafficante,
dalla Colombia al carcere: una confessione, il ricordo di un’epopea criminale. La storia di una rinascita. “La
pallottola è l’unico
gioiello che per
custodia ha carne
umana”. Che cosa
si prova a vivere
con la morte come
assidua compagna? Per piú di
un anno uno dei
maggiori narcotrafficanti a livello
internazionale,
oggi imprenditore
di successo, ha raccontato a Giulio
Laurenti la sua
vita rocambolesca
e pericolosa: anzi,
le sue due vite.
Quelle confessioni sono diventate
un romanzo, dalla
voce inconfondibile e unica, col
timbro della verità definitiva. Alessio Di Clemente dà corpo e voce a Pablo e ai suoi
fantasmi, in un incrocio tra passato e presente, tra dolorosi ricordi e
pericolose tentazioni. La voce di un
uomo non redento, ma rinato, non
pentito ma consapevole. Ma fino a
quando? Pablo porta chi lo ascolta
nei locali più lussuosi del mondo,
nei meandri della sua mente, sfrecciando su Ferrari fiammanti, fino a
san Quintino, trascinandosi sull’orlo
della vendetta, svelando lati oscuri
e svolte inaspettate. Ma, inaspettatamente, coinvolge gli spettatori
anche nei sentieri più intimi e nascosti, quelli della coscienza, dell’amore e dell’attaccamento alla vita.
9 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Ore 16.00
Presentazione
della carta etica
delle professioni intellettuali
Dott. Ing. Pietro Balugani
Presidente Comitato Unitario delle Professioni di
Modena
CUP
Comitato Unitario
delle Professioni di Modena
Ore 16.20
L’etica professionale,
una scelta di responsabilità civile
Prof.ssa Stefania Pellegrini
Docente di sociologia del diritto Facoltà di
Giurisprudenza dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Ore 16.40
I professionisti
e gli strumenti normativi
per il contrasto alle mafie
Dott. Roberto Alfonso
Procuratore della Repubblica
presso il Tribunale di Bologna
Ore 17.10
Carta etica e istituzioni.
Quali risposte?
Dott. Matteo Richetti
Presidente dell’Assemblea Legislativa
della Regione Emilia Romagna
Ore 17.30
Per un’etica della responsabilità
Don Luigi Ciotti
Fondatore e Presidente di Libera
Comitato
Unitario
delle
Professioni
“Associazioni,
nomi
e numeri
controdileModena
mafie”
Piazzale Boschetti, 8 • Modena
Modera gli
interventi:
Info Frigerio
Dott. Lorenzo
Tel.Coordinatore
059 223 831
• Faxinformazione”
059 237 166
“Libera
Mail: [email protected]
CARTE IN REGOLA:
I PROFESSIONISTI MODENESI
SFIDANO CON L’ETICA
MAFIE E CORRUZIONE
Venerdì 28 gennaio 2011
Auditorium Marco Biagi
Largo Marco Biagi, 10 - Modena
10 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Per il bene comune
i corrotti restituiscano
ciò che hanno rubato
La corruzione minaccia il prestigio e
la credibilità delle istituzioni, inquina e distorce gravemente l’economia,
sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico
e la stessa cultura democratica. Per
questo motivo Libera e Avviso Pubblico raccoglieranno un milione e
mezzo di cartoline da inviare al Presidente Napolitano per chiedergli di
intervenire, nelle forme e nei modi
che riterrà più opportuni, affinché
il governo e il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta
attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive
comunitarie in materia di lotta alla
corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria
del 2007, per la confisca e l’uso sociale dei beni sottratti ai corrotti.
Raccolte firme
in tutta Italia contro
la corruzione!
Da Aosta a Palermo, dalla Calabria al Trentino, dalla Sardegna al Veneto
passando anche per le botteghe di Altromercato e Botteghe del Mondo
tanti sono i punti per firmare durante queste feste.
L’elenco completo e aggiornato è sul sito di Libera www.libera.it
Sullo stesso sito è possibile firmare on line!!!
11 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
E tu da che parte stai?
Ti ricordiamo che per aderire a Libera e ricevere la tessera è necessario
comunicare tutti i propri dati (nome, cognome, indirizzo, telefono, e-mail,
data di nascita e codice fiscale). Indicare l’e-mail è, da quest’anno, particolarmente importante per attivare l’abbonamento on-line a Narcomafie.
Il versamento per aderire può essere fatto sia tramite conto corrente postale, sia tramite bonifico bancario che con carta di credito via web. In ogni
caso deve sempre essere accompagnato dai dati anagrafici.
Una campagna attraverso la quale
vogliamo allargare ulteriormente la
nostra rete e lanciare un chiaro segnale: l’importanza della formazione.
Proprio per questa ragione Libera ha deciso di investire sul mensile Narcomafie, per renderlo strumento condiviso di informazione
e approfondimento. Una rivista
fondamentale per conoscere le rotte delle mafie italiane e straniere
e per conoscere tutte le iniziative
di contrasto messe in campo, dalle Istituzioni e dalla società civile.
Da gennaio 2011 sarà disponibile l’abbonamento a Narcomafie in
pdf e Libera propone di includerlo nelle quote del tesseramento dei
soci singoli e delle realtà collettive.
Per le tessere, rimane invariata la quota di 1€ per gli under 18.
Le novità arrivano dai 18 in su:
stabile la quota di 5€ per chi ha
tra i 18 e i 25 anni, ma incluso nella quota i giovani soci potranno usufruire dell’abbonamento in
pdf da gennaio a dicembre 2011.
Per gli over 25 invece, la tessera costerà 15€ e comprenderà
anche in questo caso l’abbona-
mento in pdf. E’ fondamentale al
riguardo inserire il proprio indirizzo mail nel modulo di adesione.
Resta possibile ricevere il giornale cartaceo, con la formula a 30€
che comprende adesione e abbonamento a 11 numeri della rivista.
Per le adesioni delle associazioni locali, la quota sarà di 70€ con l’abbonamento in pdf. Sarà possibile ricevere il cartaceo aggiungendo 20€ in
più, quindi con il versamento di 90€.
Alle scuole invece proponiamo una
nuova formula, che possa venire incontro ai problemi di bilancio: per
l’adesione delle classi e delle scuole
la quota prevista è 15€, che include
l’abbonamento in pdf a Narcomafie.
Per aderire fate riferimento al sito di
Libera, nella sezione “Aderisci”, scrivete a [email protected] o telefonate allo 0669770321 o 0669925262
adesione
2011
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12 Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
RID
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Da qualche mese abbiamo attivato il servizio RID (Rapporto
Interbancario Diretto), grazie al quale possiamo pianificare nel
lungo termine i nostri progetti sul territorio.
Basta compilare il modulo che vedi qui a fianco e inviarlo via
fax allo 06 6783559 o via e-mail
a: [email protected] . E’ importante chiedere alla propria banca
che si attivi per effettuare il
servizio di domiciliazione a favore di Libera.
Il RID è un’operazione che non comporta alcun tipo di commissione bancaria. Il versamento può essere sospeso in qualsiasi momento con una comunicazione a Libera e alla banca di
appartenenza.
Chi ha conto corrente postale, al momento, non può richiedere
l’attivazione del RID.
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