La tecnica metamorfica

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La tecnica metamorfica
La tecnica metamorfica
La TECNICA METAMORFICA è un semplice approccio all’autoguarigione e alla crescita
creativa.
In natura la trasformazione è un processo continuo: dal seme alla pianta, dal bruco alla
farfalla, dallo spermatozoo e dall’ovulo la crescita umana.
Due condizioni sono necessarie: un ambiente adatto e l’energia.
Come il terreno e l’umidità aiutano la crescita del seme, così il praticante della Tecnica
Metamorfica agisce da catalizzatore e l’energia - la forza vitale insita nella persona - si
risveglia e compie il lavoro di metamorfosi, di trasformazione da ciò che essa è a ciò che può
essere.
La pratica consiste in un leggero sfioramento sui riflessi della spina dorsale che nel piede,
nelle mani e sulla testa corrispondono al periodo prenatale, in cui si formano tutte le nostre
caratteristiche.
La tecnica s’impara facilmente, non occorrono né un ambiente né un’atmosfera particolari.
Talvolta le persone notano immediatamente in sé stesse dei cambiamenti fisici od emotivi,
oppure nel loro ambiente; altre volte il cambiamento avviene ad un livello sottile, così che la
mente cosciente quasi non percepisce.
La Tecnica Metamorfica non comporta la cura di sintomi particolari, ma può generare un
movimento di liberazione da patologie di antica data, sia fisiche che psicologiche: è un
movimento di evoluzione e di crescita. Può quindi essere usata anche insieme ad altri metodi
di cura ortodossi o alternativi.
Data la sua semplicità e il fatto che il trattamento è di solito piacevole e rilassante, può essere
utilizzata una volta alla settimana come strumento di crescita e di realizzazione del proprio
potenziale.
Lasciar fluire l’energia che è in noi
(da “Meta Italia” n.14 – 1993)
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La tecnica metamorfica
Mi avvicinai alla Tecnica Metamorfica nel gennaio del 1988, dopo aver letto il libro di Gaston
Saint-Pierre. Telefonai a Clara e fissai un appuntamento per una seduta di Tecnica
Metamorfica.
Poi in aprile Gaston venne a Firenze e frequentai il mio primo seminario: ne fui entusiasta e ne
parlavo spesso con le mie clienti, alcune delle quali si mostrarono interessate e affascinate.
Sono estetista e lavoro dal ’70, ma non riconoscendomi totalmente in questa professione,
dall’81 ho iniziato a praticare la riflessologia plantare con molto interesse.
Cosi, parlando di “Metamorfosi”, riuscii a coinvolgere alcune clienti che ricevettero delle sedute
di Tecnica Metamorfica …… e per me fu un successo insperato, mi pareva difficile proporre e
vendere qualcosa in cui non c’è un rapporto di causa-effetto, non si deve avere aspettative e si
deve solamente operare il “distacco”.
Sofia, allora venticinquenne, una ragazza molto aperta e curiosa, fece una serie di sedute di
Tecnica Metamorfica (10-12) e verso il settimo incontro mi disse: “sai che cosa ho notato già
dalla settimana scorsa? Quando rispondo al telefono prendo appunti con la sinistra, questo
succede senza che me ne renda conto, se invece voglio farlo non ne sono capace”.
Sofia è mancina, ma alle elementari era stata costretta a scrivere con la destra e aveva perso la
capacità di usare la sinistra per scrivere, tanto era stata dura la violenza usatale su una sua
naturale predisposizione che andava fuori dalla norma.
Ora Sofia scrive indifferentemente con la destra e con la sinistra … senza sforzo,
determinazione o ‘volontà’. Non era un suo scopo recuperare la sinistra per scrivere, è
successo… così come succede che l’energia bloccata riprenda il suo corso quando i blocchi si
sciolgono, come quando il torrente liberato dai sassi che avevano deviato il suo percorso
riprende a scorrere libero e felice verso il mare.
Nila ORSI
(Appunti apparsi su META ITALIA, organo dell’ Associazione Metamorfica Italiana, attiva a
Firenze dal 1988 al 1994)
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