Anche libero va bene di Kim Rossi Stuart - Sala

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Anche libero va bene di Kim Rossi Stuart - Sala
Molto forte,
incredibilmente vicino
di Stephen Daldry
Usa, 2011 -- drammatico -- 2h e 07’
cast Tom Hanks, Sandra Bullock, Max von Sydow
Stephen Daldry ha fatto tre film prima di Molto forte incredibilmente vicino ed è stato nominato all’Oscar
come miglior regista per tutt’e tre. Il suo adattamento del romanzo di Jonathan Safran Foer, richiedeva
rispetto ed attenzione. E così è stato.
Ad aggiungere aspettative c’era la sceneggiatura firmata da Eric Roth e la presenza del grande attore svedese
Max von Sydow. Tutte carte in regola per sedersi al cinema con grandi aspettative. Se non che il film non è
stato esente da critiche, avendo ricevuto lodi e stroncature in parti uguali dalla critica americana.
La prova non era da poco. Chi ha letto e amato il romanzo di Foer, e la leggerezza con cui trattava due
argomenti pesanti come macigni, sa che l’adattamento cinematografico implica una missione impossibile.
Daldry non era in vena di fioriture e invece di cercare di riprodurre la delicatezza di Foer, infarcisce la storia di
effetti il cui intento è di fare chiarezza in una matassa complicata ma che appesantiscono quello che doveva
essere lieve.
Si tratta della storia di un bambino, Oscar Schell (Thomas Horn) superdotato, supersensibile, caparbio e
testardissimo quando si tratta di raggiungere un obiettivo, che è alle prese con la elaborazione di un lutto,
quello di suo padre (Tom Hanks), morto negli attacchi alle torri gemelle l’11 Settembre 2001. Il viaggio del
giovane Oscar corre parallelo a quello della madre (Sandra Bullock) che cerca invece di ritrovare con il figlio
un rapporto andato distrutto per colpa della perdita. Tutto ciò si incrocia con una vicenda familiare che
riguarda le radici della famiglia e ha origini lontane, in Europa, nei bombardamenti di Dresda che costrinsero il
nonno, capofamiglia, ad emigrare negli Stati Uniti.
Il ritrovamento da parte di Oscar di una chiave, nel guardaroba di suo padre, è l’evento che scatena la ricerca
di una misteriosa serratura. Una ricerca che lo porta a battere la città metro per metro e a crescere. Max von
Sydow, che è stato candidato all’Oscar come migliore attore non protagonista, interpreta il bizzarro
“inquilino” della nonna di Oscar e che per un tratto del “viaggio” si trasformerà in una specie di mentore.
Un’interpretazione strepitosa, soprattutto se pensiamo che il suo è un ruolo completamente muto. Il film
andrebbe visto anche solo per la sua immensa prova attoriale.
Paolo Bassani
La mia vita è uno zoo
di Cameron Crowe, con Matt Damon, Scarlett Johansson
Usa 2012; commedia - durata 2h
Benjamin Mee è un giornalista temerario che scrive di avventure e di esperienze estreme. Padre
appassionato di una bambina e di un adolescente ha perso la moglie da pochi mesi e prova a conciliare
lavoro e questioni domestiche. Il dolore dei suoi figli e l'incapacità di vivere una casa e una città che lo
hanno visto felice lo convincono a licenziarsi e a comprarne una in campagna, a nove miglia dalla civiltà.
Il nuovo alloggio comprende sette ettari di terreno e uno zoo affollato di animali e dei loro zelanti custodi.
Deciso a cambiare vita e intenerito dall'entusiasmo della sua bambina, investe sul futuro e acquista
l'intero pacchetto. Inizia per Benjamin una straordinaria avventura, questa volta da vivere.
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