AUTORItratti libri e musica - Comunità Collinare del Friuli

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AUTORItratti libri e musica - Comunità Collinare del Friuli
COMUNICATO STAMPA
COMUNE DI RIVE D’ARCANO
ASSESSORATO ALLA CULTURA
COMMISSIONE CULTURA E BIBLIOTECA
SPECIAL GUESTS SERVI DI SCENA
SABATO 7 MAGGIO 2005 H. 21.00
Centro Civico di Rive d’Arcano
(Udine)
AUTORItratti
libri e musica
“CANZONE DEL DISORDINE”
di Rocco Burtone
(Kappa Vu Edizioni)
Racconta e canta: Rocco Burtone
Suona: Arno Barzan
…
Lontano, profano, pacchiano: io m’esprimo in modo
strano, umano.
Ma tutto quello che racconto, sono balle che ho
inventato.
…
“…E’ una Udine inedita, una Udine “altra”, ribelle e visionaria, quella che emerge da
questo racconto, eppure vera, perché l’invenzione narrativa si inserisce in un contesto
reale e che nel libro è rappresentato dalle bellissime foto di Piermario Ciani. Una
Udine che non immaginano quelli che preferiscono i piagnistei sulla provincia, sulla
chiusura culturale, e che qui non succede mai niente. In quegli anni Settanta ad Udine
c’era un circolo anarchico, un centro sociale (marginale? emarginato dai mass media,
piuttosto; ma anche orgogliosamente autoemarginantesi rispetto alla cultura ufficiale)
in cui la musica, cultura e storia locale si intrecciavano con il mondo. Al libro, come
è giusto accada per la prova letteraria di un musicista, è allegato un cd con
registrazioni live estremamente interessanti come testimonianze dell’epoca.”
(Alessandra Kersevan)
Rocco Burtone, negli anni Settanta, faceva il cantautore “contro”, ma sta ancora chiedendosi contro
chi abbia combattuto. Era talmente contro che rifiutò qualunque contratto discografico. Fino alla
fine degli anni Settanta ha suonato dappertutto, dalla Sardegna alla Sicilia, nelle fabbriche, nei
teatri, alle feste dell’Unità, per i circoli anarchici, per gli emigranti in Olanda e Germania. Nel 79/80
va negli Stati Uniti per ragioni economiche e lo troviamo dapprima su una nave da crociera (non vi
ricorda qualcuno?) a sollazzare musicalmente i turisti americani nel tragitto New York-Bermude,
poi, stanco di quella vita, si trasferisce a Los Angeles dove canta le sue canzoni nei locali. Tutto ciò
fino all’ottanta. Quando Rocco rientra dagli USA è un’altra persona. Incide qualche disco, scrive
canzoni più morbide. Oggi canta col gruppo “Na’Babas”, composto da musicisti di grande levatura
che si esibiscono nelle più rinomate platee, nonostante la sua molesta presenza.
I suoi onanismi pseudo letterari vengono usati generalmente in periodi di siccità per evocare la
pioggia.
Arno Barzan, curioso uomo di età e provenienza incerta: qualcuno sussurra che sia autoctono di
uno sperduto villaggio di montagna da dove Rocco Burtone lo ha raccolto, ripulito, rivestito e
portato in mezzo alla civiltà.
Ci si è accorti di lui da quando ha stravolto l’immagine musicale friulana e molti critici ed “addetti
ai lavori” hanno iniziato a considerarlo un genio.
Da più parti ci si domanda come mai continui a collaborare col beffardo e soprattutto irritante
Burtone; si dice che sia per riconoscenza. O per dispetto…