vedi un estratto del libro

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2.2 – I nuovi luoghi del libro
Ora sappiamo che internet è uno degli aspetti del mondo del libro
(editoria, mercato, recensioni…) ma un LUOGO nuovo in cui tale
aspetti possono collocarsi, un luogo in fondo più reale che virtuale,
come vedremo.
vendita
discussione
archivio
Festival, fiere,
saloni
Presentazioni
divulgazione
analisi
promozione
Video
siti web
streaming tv
webtv
video online
e-commerce
Social network
Cataloghi e
testi online
siti web
video online
pagine online
Internet
Luoghi
Librerie
Circoli letterari
Biblioteche
informazione
divulgazione
culturale
Internet
recensioni
Internet
Riviste, supplementi giornali
Cataloghi editori
Programmi tv
A
e-book
Testo digitalizzato
e online
pagine online
Internet
funzione
lettura
Stampa
Da
Testo
Eventi
Evoluzione dei luoghi del libro
2.2.1 – Librerie online: non solo negozi
Per capire la funzione delle librerie online bisogna ricordare brevemente la trasformazione di quelle di mattoni, scaffali e carta, come
in pochi scatti, immaginari.
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Le vecchie librerie gestite dal libraio esperto, forse un po’ polverose, che resistono in alcuni quartieri e piccoli paesi e tanto care alla
letteratura (i romanzi di Morley) e al cinema (da C’è posta per te, a
Notting Hill) erano anche punti di incontro dei lettori. Erano luoghi
in cui si ricevevano consigli e suggerimenti e si scambiavano opinioni, almeno con il libraio.
Nella seconda metà degli anni ’80 ci fu anche in Italia l’avvento
delle grandi librerie fai da te, in un primo momento definite polemicamente “librerie supermarket”. Gli scaffali erano diventati più
bassi (a portata di braccio) per il pubblico che poteva così curiosare
per conto proprio quanto tempo voleva e servirsi da solo. Generalmente spaziose, queste librerie sono diventate nel tempo promotrici di eventi quali presentazioni, incontri con l’autore, appuntamenti
culturali.
Le librerie presenti oggi su internet (chiamiamole online ma non
le chiamiamo virtuali perché i libri ci sono e si vendono davvero!)
sono un misto di antico e moderno perché sono spazi in cui i lettori possono informarsi e confrontarsi sul libro prima di acquistarlo avendo a disposizione una scelta amplissima. Diversamente dalle
librerie delle grandi catene in cui gli spazi più in vista sono riservati
ai best sellers e alcuni settori (per esempio la critica letteraria) sono
fortemente penalizzati a vantaggio della letteratura di genere, le librerie online sono state definite “democratiche” perché i libri sono
presentati – quasi – tutti nello stesso modo, e l’esposizione è meno
importante della ricerca generata dall’utente.
Non intendiamo sminuire il valore e il gusto di una visita in libreria – anzi, ce ne dovrebbero essere di più nel nostro paese, e ricordiamo che alcuni anni fa il comune di Roma incentivò l’apertura di
librerie nelle zone periferiche della città – ma è un dato di fatto che
le librerie online si sono affermate tanto che in Italia i libri sono al
3° posto degli acquisti in internet (dati presentati a dicembre 2008,
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Fiera della piccola e media editoria Più libri più liberi, Roma). Al 1°
posto c’è il turismo (alberghi, treni, aerei, pacchetti viaggio), al 2°
posto gli oggetti tecnologici.
L’e-commerce si è evoluto in info-commerce: il pubblico, ormai
abituato alla rete, si informa e compara le informazioni sui prodotti prima dell’acquisto, lo fa il 70% degli acquirenti in rete. Nel caso
specifico dei libri, portiamo l’esempio di IBS (Internet Bookshop)
che è tuttora la prima libreria online in Italia: per vendite e quindi
fiducia degli utenti (980mila clienti e il 60% dei libri venduti online in Italia), completezza di catalogo e longevità. IBS prospetta una
scheda informativa per ogni titolo, talvolta pubblica recensioni uscite sulla stampa (L’Indice), e (sin dal 1998) mette a disposizione lo
spazio per i commenti dei lettori, infine indica altri titoli simili per
autore e/o argomento secondo le preferenze degli acquirenti. La libreria, così, è diventata il luogo di riferimento del pubblico medio
per le proprie ricerche bibliografiche di vario genere (chi pubblica il
libro X? chi ha scritto il libro Y? che altro ha scritto Tizio? così via).
Non sempre gli utenti che visitano il sito poi acquistano, in questo
caso sul piatto della bilancia “info” pesa più di “commerce”.
Infine, per quanto riguarda i costi, le librerie online generalmente
praticano sconti per far sì che le spese di spedizione sommate al prezzo di copertina non scoraggino gli acquisti.
2.2.2 – aNobii, biblioteca e ritrovo dei lettori
Sabato 7 giugno 2008 la community italiana di aNobii si è data
appuntamento a Roma, presso la libreria Croce (nei pressi di piazza
Navona) per il primo raduno nazionale. Attivo in Italia da circa un
anno, a quella data aNobii aveva già quintuplicato il numero di libri
inseriti sui suoi “scaffali”.
Si tratta infatti di una libreria condivisa – che deve il suo nome
al nome scientifico del Anobium Punctatum, il tarlo del legno che si
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nutre di cellulosa – una libreria online costruita secondo i principi
del social network. Non è l’unica nel suo genere ma è quella che ha
riscosso più successo e che probabilmente ha le funzionalità migliori. È molto semplice: gli utenti possono iscriversi gratuitamente e
mettere online la propria biblioteca (basta il codice ISBN per caricare un libro) organizzandola a piacere, come farebbe sugli scaffali di
casa, scegliendo se renderla visibile in tutto o in parte ad altri utenti,
ed eventualmente commentando le proprie letture.
È possibile quindi vedere le librerie degli altri utenti, leggere recensioni sui libri, mentre il software di aNobii esegue un algoritmo e
mostra la compatibilità con la nostra libreria espresso in percentuale. In un breve arco di tempo si sono formati così un gran numero di
gruppi spontanei su argomenti, generi e autori preferiti.
Creata nel 2005 a Hong Kong, aNobii è diffusa oggi in almeno
10 lingue, grazie alla traduzione portata avanti spontaneamente dagli utenti. La comunità italiana è la più numerosa, con i suoi 100mila iscritti che costituiscono un terzo degli utenti nel mondo.
Il fondatore di aNobii è Greg Sung, è cinese, ha 29 anni e vive a
Hong Kong ma si è laureato all’Università di Scienze Politiche del
Michigan. Il 4 febbraio 2009 era a Milano per siglare un accordo
con IBS secondo il quale quest’ultima fornirà ad aNobii il suo catalogo di 550.000 libri in lingua italiana provenienti da 3.000 case
editrici, corredandoli di schede tecniche, codici ISBN e immagini
delle copertine. aNobii, che continuerà ad avere le caratteristiche del
social network, inserirà sulla scheda di ciascun libro un link alla corrispondente pagina su IBS per coloro che decidessero di comprare il
libro online.
Nella stessa giornata Greg Sung ha incontrato il pubblico. Riportiamo la trascrizione di ciò che ha detto.
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