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SISTEMI DI SVILUPPO
Un ambiente di sviluppo è uno strumento, oggi indispensabile, per progettare sistemi elettronici a
microcontrollore. Essi negli ultimi tempi si sono molto evoluti, dando la possibilità di eseguire il debug e
l’emulazione on-chip, permettendo in tal modo una rapda produttività e una veloce prototipazione.
Molti passi sono stati fatti anche nelle dimensioni dei sistemi, con prodotti di dimensioni più piccoli ma con
una più ampia affidabilità. Se l’Hardware e il Software sono strettamente legati e ben funzionanti , il
successo è garantito.
Un sistema di sviluppo non è un semplice editor, ma un insieme di moltissimi preziosi strumenti per
sviluppare le applicazioni basate su MCU. Saper padroneggiare tutti i tools di un ambiente di sviluppo è il
risultato che ogni programmatore mira a raggiungere.
Meglio utilizzare dunque un solo sistema, ma in maniera approfondita e professionale. E’ ovvio che nei
primi tempi di utilizzo si potrebbero incontrare parecchie difficoltà ma, superato il periodo di apprendistato
nella conoscenza di un sistema di sviluppo, si capirà che è proprio impossibile farne a meno.
IN LINUX
E’ noto a tutti gli utilizzatori di Linux che si possono utilizzare gli applicativi e i programmi che girano sotto
Windows tramite piattaforma Wine.
Con esso anche la gestione dell’Hardware delle risorse viene brillantemente risolta.
Tutti i compilatori e i sistemi di sviluppo che funzionano per Windows si possono utilizzare con Linux.
PIKDEV
PIKDEV è un IDE grafico per Linux per lo sviluppo delle applicazioni su microcontrollore PIC.
Supporta i linguaggi di programmazione C e Assembler. E’ realizzato interamente in C++ per Linux ed è
basato su KDE.
Dispone di un Editor multi finestra che permette la numerazione del codice, la colorazione dello stesso per
sintassi e la creazione di segnaposti. Inoltre, tramite un solo clic del mouse è possibile richiamare da quello
dell’’assemblatore, il linker e anche il disassemblatore per permettere la visione del listato in Assembler. Il
sistema gestisce ottimamente il progetto, con la possibilità quindi di richiamare, salvare ed editare tutte le
caratteristiche salienti di progetto o di crearne uno nuovo. L’IDE può essere direttamente collegato al
programmatore PIC attraverso la porta seriale o parallela del PC, con opportuna configurazione delle
stesse.
Il PIKdev prevede alcune soluzioni circa il collegamento ai programmatori Hardware. Naturalmente esso
supporta il classico JDM su porta seriale, in rete si trovano centinaia di schemi elettrici al riguardo.
Esso gestisce ottimamente anche la programmazione via porta parallela, attraverso una semplice
interfaccia che funge da buffer, permettendo il collegamento al microcontrollore. Infine, cosa molto
importante, dalle ultime versioni il PIK dev prevede anche il programmatore USB PICkit2, dal momento che
il collegamento seriale e parallelo è divenuto obsoleto. Questa soluzione è resa possibile grazie a una utility
(pk2cmd) messa a disposizione da microchip.
Il sistema gestisce molti modelli di microcontrollori, appartenenti alle serie 10, 12, 16 e 18.
Il Piklab è un ambiente di sviluppo integrato (IDE) per le applicazioni basate su microcontrollori Microchip
PIC e dsPIC, molto simile all’ambiente MPLAB. Siintegra con diversi compilatori (ad esempio gputils, SDCC,
C18) e con il simulatore gpsim. Supporta i programmatori più comuni (seriale, parallelo, ICD”, PICkit2, PIC
START+), il debugger ICD2, o blootloader diversi .
MPLAB X IDE
E’ notizia che da poco tempo Microchip ha migrato MPLAB IDE su piattaforma Open Source, basata su Java,
permettendo così di eseguirlo su Linux, Mac OS e Windows. Grazie a NetBands IDE, un ottimo plug-in, si
può adesso sviluppare un’applicazione per microcontrollori sul sistema operativo del pinguino. Si tratta
dunque di un ambiente di sviluppo integrato (IDE) e gratuito. Esso gestisce più di 800 dispositivi e
controllori digitali a 8,16 e 32 bit. Include un potente editor di testo di tipo Rich, quindi il sorgente può
anche essere formattato secondo le proprie esigenze. Dispone di un debugger con il quale testare e
collaudare le proprie applicazioni, anche passo passo, e possiede inoltre un simulatore software. E’ basato
sulla piattaforma NetBeans e gira su Windows, Mac e Linux. In più è rintracciabile a diverse utility di
Microchip e a vari compilatori di terze parti. Allo stato attuale il download impiega un po’ di tempo, poiché
il file di intestazione da scaricare “pesa” più di 200 Mb.
Tratto dall’articolo di Giovanni di Maria (Edito da Firmware ottobre 2011)
http://www.nxtbook.fr/newpress/inwaredizioni/Firmware-2011-10_69/index.php?ap=1#/12/OnePage

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