Viaggi mondo
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Viaggi mondo
www.solovela.net articolo pubblicato sulla rivista SoloVela Grandi viaggi Intorno al mondo senza rinunciare a nulla Il viaggio A vela intorno al globo? Bello, ma come si fa col lavoro, la casa, le bollette? Ce lo spiegano Lilia e Roberto, partiti per la prima tappa del loro viaggio con la barca e gli amici giusti Testo e foto di Lilia Hartmann e Roberto Trapani C’è chi decide di fare il giro del mondo in un tempo relativamente breve, si prende uno o due anni sabbatici, lascia tutto, parte e naviga, naviga, concedendosi soste brevi, fino a compiere il periplo e riprendere poi la propria vita precedente. C’è chi invece decide di vivere in barca. Sono per lo più persone che hanno concluso il loro iter professionale o che vivono di rendita. Di solito, vendono o affittano la propria casa e partono, piacevolmente zingareggiando per mare e rientrando in patria per un breve periodo ogni anno. Se ne incontrano parecchi, passata Gibilterra. Ma né l’una, né l’altra di queste soluzioni ci sembrava praticabile. La prima si potrebbe adottare abbastanza facilmente, di tutti si può “fare senza”, almeno per un po’, basta organizzarsi per bene. Ma non ci soddisferebbe. Amiamo, quando arriviamo in un posto che ci piace, sostare e godercelo, approfondire la conoscenza con un’isola o una costa, con i suoi abitanti, i suoi usi, i suoi odori e i suoi sapori. Dover ripartire perché costretti a proseguire in fretta, sarebbe una sofferenza. Ma neanche la seconda soluzione è possibile. Primo, non ci piace l’idea di abbandonare qualsiasi attività professionale. Secondo, ci sono troppi affetti che ci legano a casa per sopportare l’idea di una separazione semi definitiva. LA TERZA VIA Così abbiamo pensato di tentare una terza via: provare a stare in giro per il mondo ampliando gli orizzonti rispetto a quello che facevamo con “Domenica”, la nostra prima barca, in giro per il Mediterraneo e dintorni: navigare, poi trovare un porto sicuro dove lasciare la barca per qualche mese e tornare a casa; appena possibile, tornare alla barca e riprendere a navigare fino a un’altra sosta. Siamo coscienti che farlo “oltremare” non sarà facile come farlo nel mare nostro. Inoltre, lasciare la barca e fare avanti e indietro sarà senz’altro più costoso che vivere sulla barca stessa: ci saranno i costi dei marina, della guardiania e dei voli. Ma continuando a lavorare, almeno ...continua... 56 marzo 2008 pagina 1 di 6 marzo 2008 >>> clicca qui e scarica la versione integrale dell'articolo 57