Colophon, sommario, presentazione e prefazione
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Colophon, sommario, presentazione e prefazione
In ricordo di Giulio Grimaldi Fano ne le Marche In ricordo di Giulio Grimaldi Fano ne LE MARCHE a cura di Rossella Tecchi In ricordo di Giulio Grimaldi Fano ne LE MARCHE a cura di Rossella Tecchi © 2012 Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Produzione artistica e letteraria riservata per tutti i Paesi. Ogni riproduzione, anche parziale e con qualunque mezzo, è vietata. Il presente volume è fuori commercio. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Copertina Dante Piermattei Stampa Grapho 5, Fano I edizione - novembre 2012 Versione integrale del volume http://delivr.com/1klzv 4 Sommario Presentazione 7 Prefazione 9 Biografia 11 Opere 15 Le Marche 21 Sezione antologica 31 Bibliografia 183 5 6 Da tempo Giulio Grimaldi è entrato a far parte del Parnaso letterario degli scrittori fanesi, mentre il suo romanzo marinaresco Maria risorta, riletto e ristampato, fa bella mostra di sé sugli scaffali di numerose biblioteche private, unitamente alla di lui raccolta di poesie dialettali Bròd e acin, egualmente rilette e ristampate, ammiratissimo primo esempio di quel vernacolo locale che ha ispirato poi tante penne locali. Oggi la prof.ssa Rossella Tecchi si è intelligentemente adoperata per ricostruire le vicende biografiche di Grimaldi fino alla sua tragica morte sul mare di Marina di Pisa il 2 agosto del 1910; contemporaneamente la stessa ha provveduto a riordinare cronologicamente i titoli dell’intera produzione poetica e letteraria grimaldiana, compreso l’importante saggio Pescatori dell’Adriatico e l’inedita monografia sul Cardinal Bernardo Dovizi da Bibbiena. Vengono anche ricordate le vicende editoriali e tipografiche della preziosa rivista Le Marche illustrate nelle storia, nelle lettere, nelle arti di cui Grimaldi fu prima ideatore e poi direttore dal 1901 all’anno della sua morte. Un periodico quest’ultimo – inizialmente trimestrale e poi semestrale – frutto degli studi e delle ricerche archivistiche di una nutrita schiera di storici e saggisti marchigiani e non, da Anselmo Anselmi a Giuseppe Castellani, da Cesare Selvelli a Giuseppe Radiciotti, da Augusto Vernarecci a Giovanni Crocioni, da Ruggero Mariotti ad Enrico Mestica a diversi altri ancora, seguendo le orme dei volumi della benemerita Deputazione di storia patria per la province delle Marche, ispiratrice di tutte le pubblicazioni venute anche a Fano poi, da Studia Picena alla serie di Nuovi studi fanesi. Né, per concludere, mancano riferimenti alla corrispondenza di Grimaldi con l’amico Giulio Natali e con l’amministratore Gino Luzzatto, rimasto nell’organizzazione della rivista fino all’ultimo anno di vita della stessa, il 1912. Tutto ciò con il fine di approfondire attraverso la finale “sezione antologica”quelle che furono le varie tematiche di una regione allora poco nota e poco studiata, affiancate alla volontà di contribuire al processo di unificazione nazionale senza limitarsi al solo microcosmo regionale. Motivo per cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, a cento e più anni dalla scomparsa di Grimaldi, ha ritenuto opportuno e doveroso farne rivivere la memoria attraverso la pubblicazione del presente volume. Fabio Tombari Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Fano Paranza fanese con lo sfondo delle “palate”: fotografia pubblicata nella prima edizione di Maria Risorta (1908) 7 8 PREFAZIONE Fano: la mia amata città, la città a cui mi sento indissolubilmente legata; proprio per la “fanesitudine” fin da giovane ho provato interesse verso i luoghi, i personaggi, i fatti artistici e culturali, il folclore e la memoria storica di questa terra. Da tale premessa è deducibile l’inevitabilità del mio “incontro” con lo scrittore fanese Giulio Grimaldi. L’occasione mi è stata data dalla ricorrenza del primo centenario dalla sua morte, una morte tragica avvenuta il 2 agosto 1910 a Marina di Pisa, lontano dalla città che amava; di questo amore sono una testimonianza inequivocabile i suoi scritti, dal romanzo marinaresco Maria Risorta alle poesie in dialetto. La riscoperta della sua opera in qualità di autore ha già portato alla pubblicazione di riedizioni e saggi di valenti studiosi; ma poco, o meglio per nulla, è stato approfondito il lavoro a cui Grimaldi dedicò gli ultimi dieci anni di vita, votati a dirigere, con passione ma anche con laceranti difficoltà, la rivista Le Marche. Apprestandomi all’analisi di tali fascicoli, consultabili presso la Biblioteca Federiciana di Fano, mi si è subito presentato un problema dovuto alla mole dell’opera: come selezionare le pagine da pubblicare? Visto l’esordio di questa prefazione, si comprenderà perché il mio dilemma sia stato di breve durata: era inevitabile che la scelta cadesse sugli articoli che parlavano della città di Fano. Così è nato questo volume, che ha visto la collaborazione e il supporto di persone a cui desidero esprimere tutta la mia riconoscenza: il personale della Biblioteca Federiciana, che mi ha indirizzato e sopportato nella mia ricerca; il prof. Alberto Berardi, sempre presente con gentilezza e professionalità; il rag. Claudio Paci, che si è fatto premurosamente carico della parte tecnica del lavoro. Persone che rappresentano in modo evidente la disponibilità propria della gente del nostro amato territorio. Rossella Tecchi Giulio Grimaldi sulla spiaggia di Fano - 11 agosto 1899 (primo da sinistra) 9