Brevi sulle FONTI

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Brevi sulle FONTI
Brevi sulle FONTI
(in ordine alfabetico)
ANTIPATRO DI TESSALONICA
Poeta di epigrammi, vissuto a Roma fra il I sec. a. C. e il I sec. d. (età augustea). Cliente di Lucio
Calpurnio Pisone. Di lui abbiamo un centinaio di epigrammi conservati nell’Antologia Palatina. La
sua opera contiene numerose allusioni ad eventi storici della sua epoca , p.e. la fondazione di
Nicopoli da parte di Ottaviano, dopo la battaglia di Azio (lib. Da Wikipedia)
ATENEO
Noto come Ateneo di Naucrati, perché visse nella città egizia di Naucrati. Epoca: II-III sec. d.C. (età
di Commodo). Di lui si sa poco, tranne ciò che si può ricavare dai suoi testi. Scrisse almeno due
opere (che tuttavia non possediamo), ma è ricordato in particolare per la sua composizione
Deipnosophistai (I dotti a banchetto). Nell'opera Ateneo racconta ad un amico un banchetto in cui
uomini dotti dibattono riguardo a numerosi argomenti: la dieta, la salute, il sesso, la musica, la
lessicografia, ma il centro del dialogo è il cibo, il vino e il divertimento. L'opera è una fonte preziosa
di notizie e senza il lavoro di Ateneo sarebbero andate perdute molte importanti informazioni sul
mondo antico e molti autori greci sarebbero rimasti sconosciuti (lib. Da Wikipedia).
CORINNA
Poetessa greca a cui è dedicata una parte di questo sito (si rimanda ad essa)
EFESTIONE
Non si sa molto di Efestione. Viene identificato con l'Efestione di Alessandria insegnante di greco
all'imperatore Lucio Vero. Il lessico bizantino Suda lo ricorda autore di un trattato di metrica in 48
libri da cui lo stesso Efestione avrebbe tratto un riassunto più breve in versi in un solo libro
(Encheiridion) che ci è pervenuto ed è una fonte importantissima per la nostra conoscenza della
metrica greca (lib. da Wikipedia).
ESICHIO
Grammatico greco di Alessandria d'Egitto (V sec. d.C.); autore di un ricco glossario di parole greche
rare, giunto fino a noi in un manoscritto del XV secolo. L'opera comprende più di 50.000 voci,
ordinate alfabeticamente: un elenco di parole e di espressioni strane, con la spiegazione del loro
significato, spesso con un riferimento all'autore che le ha usate o alla regione della Grecia dove
erano più comuni (lib. da Wikipedia).
MASSIMO DI TIRO
Retore greco (II sec. d. C.). I suoi discorsi (41 a noi pervenuti), ricchi di immagini, di aneddoti, di
figure retoriche, che denotano una ricca cultura filologica, in cui è evidente il suo platonismo,
tuttavia mescolato a dottrine aristoteliche, stoiche, ciniche, neopitagoriche (lib. da Treccani).
MELEAGRO
Poeta greco di Gadara (prima metà del I sec. a. C.). Fu anche filosofo cinico e compose, a
imitazione di Menippo, delle satire menippee che raccolse col titolo Le Cariti: di esse ci è
giunto solo qualche titolo. Ma fu soprattutto poeta di epigrammi; ne rimangono circa 130
nell'Antologia Palatina, quasi tutti erotici; alcuni, i più licenziosi, di amori efebici; gli altri
cantano le etere che egli amò a Tiro e a Coo dove si era ritirato. A lui si deve anche la prima
antologia di epigrammi intitolata Corona (Στέϕανοσ) in cui il poeta paragona ciascuno a un
fiore i poeti compresi nella raccolta, e che, dopo successivi rimaneggiamenti, confluì
nell'Antologia Palatina; conteneva gli epigrammi di Meleagro e di altri 44 poeti; ce ne è
stato conservato il proemio (lib. da Treccani).
PARTENIO
di Nicea (Bitinia, ... – ...) è stato un grammatico e poeta greco antico.
Fu fatto prigioniero da Cinna durante le Guerre mitridatiche e deportato a Roma nel 72 a.C.
In seguito si recò a Napoli, dove insegnò il greco a Virgilio. Partenio fu uno scrittore di
elegie, specialmente di argomento funerario, e di brevi poemi epici. L'unica sua opera
giunta fino a noi, gli Eroticà Pathèmata (Le pene d'amore), composta per il poeta Gaio
Cornelio Gallo, è una raccolta di 36 storie d'amore dalla conclusione infelice, tratte da
precedenti lavori di vari storici e poeti. Dato che Partenio generalmente cita le proprie
fonti, queste storie sono utili in quanto forniscono informazioni sui poeti e grammatici
Alessandrini. Si pensa che Partenio sia vissuto all'incirca fino all'ascesa al trono di Tiberio
nel 14 d.C. È stato talvolta definito "l'ultimo degli Alessandrini". (da Wikipedia)
PAUSANIA
Scrittore greco (seconda metà sec. II d. C.) di origine asiatica, pubblicò la sua opera
Periegesi della Grecia (Περιήγηςισ τῆσ ῾Ελλάδοσ), in 10 libri, fra il 160 e il 177 d. C. La
Periegesi, in cui è descritta una regione della Grecia in ogni libro, pare completa anche se
mancano l'Eubea e la Tessaglia. Non è una vera e propria guida della Grecia, ma, sotto
forma di itinerario, voleva offrire notizie di erudizione antiquaria; vi sono perciò inseriti
lunghi excursus di carattere storico e geografico, per informare su questioni meno note.
L'opera contiene inesattezze sostanziali; le fonti, spesso di seconda mano, sono usate con
scarso senso critico e artistico, ma, nonostante ciò, la Periegesi è una miniera di notizie
preziose specialmente per l'archeologia e per la storia delle religioni (lib. tratto da Treccani).
PLUTARCO
Scrittore greco (50 d. C. - dopo il 120 d.C.) a cui sono stati attribuiti circa 250 titoli (alcune
opere certamente non sono autentiche, di altre si dubita). La sua opera è distinta in due
categorie: Opere morali (τὰ ἠϑικά) e Vite parallele (Βίοι παράλληλοι). Le opere morali
hanno un titolo alquanto riduttivo, perché accanto a problemi di specifico carattere eticofilosofico vengono affrontati e discussi moltissimi e varî argomenti di storia della filosofia,
di politica, letteratura, scienze, musica, che sono la testimonianza della vastità degli
interessi di Plutarco, un erudito tipico rappresentante della cultura greca della sua età.
Nelle Vite parallele, scritte per dimostrare le analogie ma anche le differenze fra gli eroi
greci e romani, oltre a 4 biografie isolate, sono esaminate le vite di 22 coppie di personaggi,
uno greco e uno romano, di cui all'inizio, nel Proemio, sono messe in luce le affinità, e alla
fine, nel paragone (ςύγκριςισ) le differenze (lib. da Treccani)
POLIENO
Retore greco della Macedonia e scrittore di cose militari (sec. II d. C.). E’ giunta a noi, oltre
la notizia di varie opere minori, una raccolta quasi intera di 900 stratagemmi in 8 libri
(Στρατηγήματα), ricavata da fonti greche di varia natura, che Polieno saccheggia talvolta
senza discernimento. L'opera di P. ci fa conoscere fatti altrimenti ignoti (lib. da Treccani)
POLLUCE
Sofista e grammatico greco (sec. II d. C.), nato a Naucrati in Egitto. Dei suoi molti scritti
l'opera maggiore è l'Onomasticon, in 10 libri, una specie di lessico ed elenco di sinonimi,
giunto a noi in un ampio estratto, ordinato per argomenti. Polluce utilizza largamente gli
scritti dei suoi predecessori e cita non solo autori attici, ma anche alcuni ionici ed eolici.
L'opera ebbe grande diffusione e, con quella di Ateneo di Naucrati, è la fonte più ricca di
notizie erudite di tutta la letteratura greco-ellenistica (lib. da Treccani)
PSEUDO-APOLLODORO
La Biblioteca è un antico testo suddiviso in tre libri che contiene un'ampia raccolta di
leggende tradizionali appartenenti alla mitologia greca e all'epica eroica.
Attribuito inizialmente ad Apollodoro, attualmente il suo autore è convenzionalmente
indicato con il nome di Pseudo-Apollodoro. Unica opera di questo tipo ad essere giunta
fino a noi dall'antichità classica, la Biblioteca è una guida fondamentale allo studio della
mitologia greca, dall'origine dell'universo fino alle vicende della guerra di Troia. Contiene la
storia completa dei miti greci e racconta diffusamente gli episodi legati alle figure degli eroi
e delle eroine principali come Giasone, Perseo, Eracle ed Elena. Alcuni dei manoscritti
sopravvissuti riportano come autore un certo "Apollodoro", erroneamente identificato con
Apollodoro di Atene. Sfortunatamente la Biblioteca, che originariamente si componeva di
quattro libri, non è giunta completa fino a noi: parte del terzo libro e tutto il quarto sono
andati perduti. Siamo comunque in possesso di un'epitome realizzata sulla base dell'opera
completa, che permette di ricostruire in parte i contenuti delle parti perdute (lib. Da Wikipedia)
SUDA
Enciclopedia storica in lingua greca del X secolo riguardante l'antico mondo mediterraneo.
Contiene 30.000 voci, estratte da molte fonti antiche oggi andate perdute, ordinate
alfabeticamente, e attinenti a tutte le discipline: geografia, storia, letteratura, filosofia,
scienze, grammatica, usi e costumi. Fonte importantissima per la conoscenza dell'antica
storia letteraria greca, conserva preziose notizie su opere andate perdute o conservate
parzialmente. La parte che tratta della storia della letteratura classica è spesso l'unica fonte
a nostra disposizione sugli autori e le opere del tempo. Con i Deipnosophistai, la
compilazione di Dionigi di Alicarnasso, le opere di Plutarco e Diogene, il Marmor Parium e
la Biblioteca di Fozio costituisce la spina dorsale degli studi tutti sull'universo dei classici
greci (lib. da Wikipedia).
TAZIANO
Apologeta cristiano (II sec. d.C.). Filosofo itinerante sulla moda dei retori o cinici,
convertitosi al cristianesimo, dopo la conversione scrisse il Discorso ai Greci. L’opera, in
difesa del cristianesimo, è un violento attacco alla cultura greca accusata di plagio (Omero
dipende da Mosè e tutta la cultura greca posteriore deriverebbe dai "barbari"), di
immoralità, di incoerenza. Taziano contrappose alla vanità del pensiero greco i
fondamentali insegnamenti cristiani. (lib. da Treccani).
ZENOBIO
Sofista del tempo di Adriano (II sec. d.C,). Insegnò a Roma e tradusse in greco le storie di
Sallustio. Di suo ci è giunta una raccolta di proverbî che, disposta originariamente per
autori, fu nel Medioevo ordinata alfabeticamente e unita ad altre raccolte (lib. da Treccani)