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pubblicazioni
L’epidemia fumo e gli adolescenti: il
ruolo dell’infermiere nella prevenzione
del tabagismo
di Alessio Cremonesi, relatore Miriam Magri, correlatore Roberto Mazza, Università degli studi di Milano, facoltà di
Medicina e Chirurgia, corso di laurea in Infermieristica presso la sede dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori.
A
BSTRACT
SCOPO: promuovere la figura infermieristica
nella prevenzione del tabagismo nelle scuole,
verificando la bontà del lavoro svolto tramite
la compilazione e analisi di alcuni questionari.
MATERIALI/METODI: durante l’incontro di
prevenzione svoltosi presso l’Istituto dei
Tumori, sono stati distribuiti tre questionari ad
un campione di 218 ragazzi di età compresa
tra i 13/14 anni. Il primo questionario è stato
dato ad inizio incontro ed era composto da
domande di conoscenza generale sul fumo.
A metà incontro sono stati distribuiti tra i fumatori i tests di Fagerstrom per verificare la loro
dipendenza dalla nicotina. A fine incontro è
stato distribuito un terzo questionario, in cui
venivano riproposte le stesse domande poste
ad inizio incontro; lo scopo è quello di verificare se le informazioni legate al fumo sono
state recepite oppure no.
RISULTATI: il campione analizzato è così suddiviso: 17% ragazzi e 83% ragazze, tra i 218
pertecipanti il 21% è fumatore. Il risulatati finali per verificare il passaggio di informazioni tra
infermiere e ragazzi è risultato incoraggiante
infatti si è passati da una percentuale del 40%
di risposte errate ad un 10%.
CONCLUSIONI: il materiale utilizzato in questi
incontri è sicuramente valido e facile da capire anche per ragazzi tra i 13/14 anni.
È nell’età adolescenziale che la maggior parte
dei fumatori inizia la pratica del fumo, quindi
gli operatori sanitari, tra cui l’infermiere, devo-
no rivolgere i propri sforzi nelle scuole attraverso campagne informative, educative e preventive.
Parole chiave: infermiere, prevenzione, fumo,
adolescenti.
INTRODUZIONE
L’infermiere oggi è chiamato a rispondere dei
bisogni di assistenza infermieristica non solo
nella cura e nella riabilitazione ma anche nella
promozione di stili di vita sani e nella prevenzione delle malattie.
Le migliori condizioni generali di vita e i progressi della medicina hanno prodotto un incremento della durata della vita media.
Il quadro epidemiologico nei Paesi occidentali
è cambiato negli ultimi anni. Ormai sconfitte o
rese meno gravi malattie che un tempo mietevano vittime tra la popolazione (come vaiolo,
poliomielite, meningite e tubercolosi), oggi ci
confrontiamo con bisogni prioritari di salute
che derivano prevalentemente dai nostri stili di
vita scorretti.
La comunità scientifica è unanime nel considerare il fumo di tabacco la principale causa prevenibile di morbosità e mortalità e per l’OMS
la lotta al fumo è una delle priorità per i prossimi anni.
Negli anni diversi sono stati gli studi effettuati
per dimostrare la pericolosità di questo fenomeno, uno su tutti lo studio di Peto1 e Doll, in
cui si è dimostrato che un fumatore perde
dieci anni della sua vita rispetto ad un non
Doll R, Peto R, Boreham J, Sutherland. Mortality in relation to smoking: 50 years' observations on male British doctors BMJ
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fumatore.
Le competenze infermieristiche in materia di
prevenzione hanno la necessità di essere considerate alla luce anche delle recenti normative sia in ambito formativo che dell’esercizio
professionale.
L’infermiere è oggi un professionista sanitario
con proprie responsabilità e campi di azione
autonomi.
Gli infermieri sono figure che possono e devono partecipare attivamente alla lotta antifumo
partendo dalla valorizzazione del loro lavoro,
del loro “sentire” e della loro posizione di vicinanza al singolo e alla collettività.
MATERIALI/METODI
Il 15 aprile di questo anno, presso l’istituto
Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori,
si è svolto un incontro con circa duecento
ragazzi delle scuole superiori di Milano, di età
compresa tra i 13 e 14 anni. La giornata è stata
organizzata dai componenti del centro antifumo dell’istituto, con lo scopo di fornire informazioni utili sul fumo da sigaretta.
L’incontro è stato così organizzato:
1. compilazione di un questionario di verifica
sulle reali conoscenze del problema “fumo da
sigaretta”;
2. fase educativa dove i membri del centro
anti-fumo, con l’utilizzo di diapositive e video,
illustrano il problema;
3. a metà incontro si è effettuata una pausa, in
cui è stato distribuito tra i ragazzi fumatori il
test di Fagerstrom, per verificare la dipendenza dalla nicotina;
4. al termine dell’incontro viene riproposto lo
stesso test proposto ad inizio giornata, per
verificare il reale passaggio di informazioni.
Al termine dell’incontro sono stati ritirati i vari
questionari, in seguito analizzati con l’utilizzo
del software Excel, con conseguente elaborazione di grafici.
Grazie a questi questionari si è riuscito a:
1. raccogliere il profilo dei fumatori per quanto riguarda le sigarette, l’età d’inizio, l’atteggiamento rispetto al fumo. Attraverso il test di
Fagerstrom si evince il grado di dipendenza
dalla nicotina da parte dei ragazzi fumatori;
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2. attraverso l’analisi dei risultati si riesce a
capire il reale passaggio di informazioni e
nozioni riguardanti il problema del tabagismo.
RISULTATI
Il campione di ragazzi che siamo andati ad
esaminare ha un’età compresa tra i 13 e i 14
anni, la maggioranza sono ragazze, ben l’83%,
mentre il restante 17% sono ragazzi.
I fumatori sono il 21%; diverso è invece il risultato alla domanda “hai mai provato?” dove vi è
un’equa divisione, 50% si e 50% no.
Per quanto riguarda i fumatori correnti, il test
di Fagerstrom, ci ha dato alcuni dati interessanti. Per esempio il numero di sigarette fumate al giorno, si aggira per la maggior parte tra
le 5-9 sigarette/die. Alla domanada “a che ora
la prima sigaretta?”, quasi la totalità dei ragazzi ha risposto circa un’ora dopo il risveglio,
esattamente l’ora in cui i ragazzi escono di
casa e raggiungono gli amici a scuola, condividendo la prima sigaretta in gruppo prima
dell’inizio delle lezioni. Per quanto riguarda la
volontà di smettere, circa l’80% ha risposto che
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vuole farla “finita” con il fumo, e solo una
minima parte ha risposto di no.
I risultati più interessanti li otteniamo confrontando il numero delle risposte corrette all’inizio del corso con quelle alla fine. Mentre nel
primo test le risposte corrette erano il 60%, alla
fine del test aumenteranno fino ad arrivare al
90%.
Quindi il materiale informativo ed educativo
proposto durante l’incontro è stato capito dai
ragazzi, da notare invece come la maggior
parte delle risposte errate si sono concentrate
sulle domande riguardanti la dipendenza e la
crisi d’astinenza. La convinzione generale era
che l’eroina creasse maggior dipendenza
rispetto ad altre sostanze e allo stesso tempo
causasse una crisi d’astinenza più grave rispetto all’alcool.
CONCLUSIONI
Il fondamentale obiettivo che ogni operatore
deve perseguire è appunto quello di incoraggiare gli individui ad adottare stili di vita sani
e ad abbandonare comportamenti lesivi per la
propria salute. Fornire il sostegno necessario
per aiutare a mantenere questi comportamenti
nel tempo, permette di ottenere risultati soddisfacenti. È nell’età adolescenziale che la maggior parte dei fumatori inizia la pratica del
fumo, quindi gli operatori sanitari, tra cui l’infermiere, devono rivolgere i propri sforzi nelle
scuole attraverso campagne informative, educative e preventive.
L’adolescente deve conoscere le conseguenze
a cui va incontro se incomincia a fumare, quindi è compito dell’infermiere “in primis” informare i ragazzi ed educarli a stili di vita più
salutari.
Le campagne di prevenzione hanno dovuto
affrontare diverse problematiche, soprattutto
nei risultati ottenuti a lungo termine. Si è notato negli studi2 effettuati, come con il passare
del tempo le informazioni proposte non
rimangano come bagaglio culturale dell’adolescente, ma svaniscano, perché non supportate
da normative e leggi che tutelino la salute dell’adolescente3.
Norme e regole che vadano a sensibilizzare
chi come gli insegnanti fumatori4, sono persone che rappresentano l’autorità e un punto di
riferimento, da cui i ragazzi prendono spunto.
Molte campagne di prevenzione non hanno
riscontrato un grande successo, in quanto non
sono riuscite a colpire i ragazzi, perché troppo
formali.
Sicuramente il progetto “Idee in fumo”
dell’Istituto Nazionale dei Tumori, è innovativo
perché chiede ai ragazzi stessi di cercare un
nuovo linguaggio, nuovi metodi per comunicare importanti informazioni da proporre poi
ai propri coetanei.
Diventano gli adolescenti stessi i protagonisti
della campagna di prevenzione, ideandola e
creandola attraverso materiale video, radio,
cartaceo. Il ruolo dell’operatore sanitario in
questo caso è quello di fornire ai ragazzi le
informazioni ed il materiale necessario su cui
lavorare, che non sono altro che le conoscenze riguardanti la problematica del tabagismo
con tutte le sue conseguenze.
2
Griesbach D, Inchley J, Candace C, “More than words? The status and impact of smoking in Scottish schools”. Health
Promotion International; Vol 17, No.1. Scotland, 2002.
3
Kannas L, “ Policy implications and recomendations for a smoke-free school”. Cas Fact Sheet 3. Finland, June 2001.
4
Moore L, Roberts C, Tudor-Smith C, “School smoking policies and smoking prevalence among adolescents: multilevel analysis of cross-sectional data from Wales”.Tobacco Control 2001;10:117-123 Cardiff, Wales.
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Test di Fagerström.
1. Dopo quanto tempo dal risveglio accende
la prima sigaretta?
- Entro 5 minuti
(3)
- Entro 6-30 minuti (2)
- Entro 31-60 minuti (1)
- Dopo 60 minuti
(0)
Questionario fumo
15 Aprile 2005
1) Quante sostanze sono presenti nel fumo?
- Tre: nicotina, monossido, catrame
- Quattro: nicotina, monossido, catrame e
benzene
- 4000
2. Fa fatica a non fumare in luoghi in cui è
proibito (cinema, chiesa, mezzi pubblici,
etc.)?
- Si
(1)
- No (0)
2) Quanto è nocivo il fumo per la salute?
- Poco
- Abbastanza
- Molto
3. A quale sigaretta le costa di più rinunciare?
- La prima del mattino (1)
- Tutte le altre
(0)
3) Quanto è nocivo il fumo passivo per la
salute?
- Poco
- Abbastanza
- Molto
4.
-
Quante sigarette fuma al giorno?
10 o meno (0)
11-20
(1)
21-30
(2)
31 o più
(3)
4) Quale di queste sostanze dà più dipendenza?
- Eroina
- Cannabis
- Nicotina
5. Fuma più frequentemente durante la prima
ora dal risveglio che durante il resto del
giorno?
- Si (1)
- No (0)
5) Quale invece dà sindrome da astinenza
grave?
- Eroina
- Alcool
- Nicotina
6. Fuma anche quando è così malato da passare a letto la maggior parte del giorno?
- Si (1)
- No (0)
6) Fumare sigarette lights è meno pericoloso?
- Si
- No
Un punteggio da 0 a 2 indica lieve dipendenza, 3 o 4 media dipendenza, 5 o 6 forte
dipendenza, da 7 a 10 dipendenza molto
forte.
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7) Se sei fumatore, vorresti smettere e pensi
che sia facile smettere ?
- Si
- No
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