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News2_07 26-07-2007 11:29 Page 11 pubblicazioni L’epidemia fumo e gli adolescenti: il ruolo dell’infermiere nella prevenzione del tabagismo di Alessio Cremonesi, relatore Miriam Magri, correlatore Roberto Mazza, Università degli studi di Milano, facoltà di Medicina e Chirurgia, corso di laurea in Infermieristica presso la sede dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori. A BSTRACT SCOPO: promuovere la figura infermieristica nella prevenzione del tabagismo nelle scuole, verificando la bontà del lavoro svolto tramite la compilazione e analisi di alcuni questionari. MATERIALI/METODI: durante l’incontro di prevenzione svoltosi presso l’Istituto dei Tumori, sono stati distribuiti tre questionari ad un campione di 218 ragazzi di età compresa tra i 13/14 anni. Il primo questionario è stato dato ad inizio incontro ed era composto da domande di conoscenza generale sul fumo. A metà incontro sono stati distribuiti tra i fumatori i tests di Fagerstrom per verificare la loro dipendenza dalla nicotina. A fine incontro è stato distribuito un terzo questionario, in cui venivano riproposte le stesse domande poste ad inizio incontro; lo scopo è quello di verificare se le informazioni legate al fumo sono state recepite oppure no. RISULTATI: il campione analizzato è così suddiviso: 17% ragazzi e 83% ragazze, tra i 218 pertecipanti il 21% è fumatore. Il risulatati finali per verificare il passaggio di informazioni tra infermiere e ragazzi è risultato incoraggiante infatti si è passati da una percentuale del 40% di risposte errate ad un 10%. CONCLUSIONI: il materiale utilizzato in questi incontri è sicuramente valido e facile da capire anche per ragazzi tra i 13/14 anni. È nell’età adolescenziale che la maggior parte dei fumatori inizia la pratica del fumo, quindi gli operatori sanitari, tra cui l’infermiere, devo- no rivolgere i propri sforzi nelle scuole attraverso campagne informative, educative e preventive. Parole chiave: infermiere, prevenzione, fumo, adolescenti. INTRODUZIONE L’infermiere oggi è chiamato a rispondere dei bisogni di assistenza infermieristica non solo nella cura e nella riabilitazione ma anche nella promozione di stili di vita sani e nella prevenzione delle malattie. Le migliori condizioni generali di vita e i progressi della medicina hanno prodotto un incremento della durata della vita media. Il quadro epidemiologico nei Paesi occidentali è cambiato negli ultimi anni. Ormai sconfitte o rese meno gravi malattie che un tempo mietevano vittime tra la popolazione (come vaiolo, poliomielite, meningite e tubercolosi), oggi ci confrontiamo con bisogni prioritari di salute che derivano prevalentemente dai nostri stili di vita scorretti. La comunità scientifica è unanime nel considerare il fumo di tabacco la principale causa prevenibile di morbosità e mortalità e per l’OMS la lotta al fumo è una delle priorità per i prossimi anni. Negli anni diversi sono stati gli studi effettuati per dimostrare la pericolosità di questo fenomeno, uno su tutti lo studio di Peto1 e Doll, in cui si è dimostrato che un fumatore perde dieci anni della sua vita rispetto ad un non Doll R, Peto R, Boreham J, Sutherland. Mortality in relation to smoking: 50 years' observations on male British doctors BMJ 2004 Jun 26;328:1519-28 1 IO INFERMIERE - N.2 /2007 11 News2_07 26-07-2007 11:29 Page 12 fumatore. Le competenze infermieristiche in materia di prevenzione hanno la necessità di essere considerate alla luce anche delle recenti normative sia in ambito formativo che dell’esercizio professionale. L’infermiere è oggi un professionista sanitario con proprie responsabilità e campi di azione autonomi. Gli infermieri sono figure che possono e devono partecipare attivamente alla lotta antifumo partendo dalla valorizzazione del loro lavoro, del loro “sentire” e della loro posizione di vicinanza al singolo e alla collettività. MATERIALI/METODI Il 15 aprile di questo anno, presso l’istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, si è svolto un incontro con circa duecento ragazzi delle scuole superiori di Milano, di età compresa tra i 13 e 14 anni. La giornata è stata organizzata dai componenti del centro antifumo dell’istituto, con lo scopo di fornire informazioni utili sul fumo da sigaretta. L’incontro è stato così organizzato: 1. compilazione di un questionario di verifica sulle reali conoscenze del problema “fumo da sigaretta”; 2. fase educativa dove i membri del centro anti-fumo, con l’utilizzo di diapositive e video, illustrano il problema; 3. a metà incontro si è effettuata una pausa, in cui è stato distribuito tra i ragazzi fumatori il test di Fagerstrom, per verificare la dipendenza dalla nicotina; 4. al termine dell’incontro viene riproposto lo stesso test proposto ad inizio giornata, per verificare il reale passaggio di informazioni. Al termine dell’incontro sono stati ritirati i vari questionari, in seguito analizzati con l’utilizzo del software Excel, con conseguente elaborazione di grafici. Grazie a questi questionari si è riuscito a: 1. raccogliere il profilo dei fumatori per quanto riguarda le sigarette, l’età d’inizio, l’atteggiamento rispetto al fumo. Attraverso il test di Fagerstrom si evince il grado di dipendenza dalla nicotina da parte dei ragazzi fumatori; 12 2. attraverso l’analisi dei risultati si riesce a capire il reale passaggio di informazioni e nozioni riguardanti il problema del tabagismo. RISULTATI Il campione di ragazzi che siamo andati ad esaminare ha un’età compresa tra i 13 e i 14 anni, la maggioranza sono ragazze, ben l’83%, mentre il restante 17% sono ragazzi. I fumatori sono il 21%; diverso è invece il risultato alla domanda “hai mai provato?” dove vi è un’equa divisione, 50% si e 50% no. Per quanto riguarda i fumatori correnti, il test di Fagerstrom, ci ha dato alcuni dati interessanti. Per esempio il numero di sigarette fumate al giorno, si aggira per la maggior parte tra le 5-9 sigarette/die. Alla domanada “a che ora la prima sigaretta?”, quasi la totalità dei ragazzi ha risposto circa un’ora dopo il risveglio, esattamente l’ora in cui i ragazzi escono di casa e raggiungono gli amici a scuola, condividendo la prima sigaretta in gruppo prima dell’inizio delle lezioni. Per quanto riguarda la volontà di smettere, circa l’80% ha risposto che IO INFERMIERE - N.2 /2007 News2_07 26-07-2007 11:29 Page 13 vuole farla “finita” con il fumo, e solo una minima parte ha risposto di no. I risultati più interessanti li otteniamo confrontando il numero delle risposte corrette all’inizio del corso con quelle alla fine. Mentre nel primo test le risposte corrette erano il 60%, alla fine del test aumenteranno fino ad arrivare al 90%. Quindi il materiale informativo ed educativo proposto durante l’incontro è stato capito dai ragazzi, da notare invece come la maggior parte delle risposte errate si sono concentrate sulle domande riguardanti la dipendenza e la crisi d’astinenza. La convinzione generale era che l’eroina creasse maggior dipendenza rispetto ad altre sostanze e allo stesso tempo causasse una crisi d’astinenza più grave rispetto all’alcool. CONCLUSIONI Il fondamentale obiettivo che ogni operatore deve perseguire è appunto quello di incoraggiare gli individui ad adottare stili di vita sani e ad abbandonare comportamenti lesivi per la propria salute. Fornire il sostegno necessario per aiutare a mantenere questi comportamenti nel tempo, permette di ottenere risultati soddisfacenti. È nell’età adolescenziale che la maggior parte dei fumatori inizia la pratica del fumo, quindi gli operatori sanitari, tra cui l’infermiere, devono rivolgere i propri sforzi nelle scuole attraverso campagne informative, educative e preventive. L’adolescente deve conoscere le conseguenze a cui va incontro se incomincia a fumare, quindi è compito dell’infermiere “in primis” informare i ragazzi ed educarli a stili di vita più salutari. Le campagne di prevenzione hanno dovuto affrontare diverse problematiche, soprattutto nei risultati ottenuti a lungo termine. Si è notato negli studi2 effettuati, come con il passare del tempo le informazioni proposte non rimangano come bagaglio culturale dell’adolescente, ma svaniscano, perché non supportate da normative e leggi che tutelino la salute dell’adolescente3. Norme e regole che vadano a sensibilizzare chi come gli insegnanti fumatori4, sono persone che rappresentano l’autorità e un punto di riferimento, da cui i ragazzi prendono spunto. Molte campagne di prevenzione non hanno riscontrato un grande successo, in quanto non sono riuscite a colpire i ragazzi, perché troppo formali. Sicuramente il progetto “Idee in fumo” dell’Istituto Nazionale dei Tumori, è innovativo perché chiede ai ragazzi stessi di cercare un nuovo linguaggio, nuovi metodi per comunicare importanti informazioni da proporre poi ai propri coetanei. Diventano gli adolescenti stessi i protagonisti della campagna di prevenzione, ideandola e creandola attraverso materiale video, radio, cartaceo. Il ruolo dell’operatore sanitario in questo caso è quello di fornire ai ragazzi le informazioni ed il materiale necessario su cui lavorare, che non sono altro che le conoscenze riguardanti la problematica del tabagismo con tutte le sue conseguenze. 2 Griesbach D, Inchley J, Candace C, “More than words? The status and impact of smoking in Scottish schools”. Health Promotion International; Vol 17, No.1. Scotland, 2002. 3 Kannas L, “ Policy implications and recomendations for a smoke-free school”. Cas Fact Sheet 3. Finland, June 2001. 4 Moore L, Roberts C, Tudor-Smith C, “School smoking policies and smoking prevalence among adolescents: multilevel analysis of cross-sectional data from Wales”.Tobacco Control 2001;10:117-123 Cardiff, Wales. IO INFERMIERE - N.2 /2007 13 News2_07 26-07-2007 11:29 Page 14 Test di Fagerström. 1. Dopo quanto tempo dal risveglio accende la prima sigaretta? - Entro 5 minuti (3) - Entro 6-30 minuti (2) - Entro 31-60 minuti (1) - Dopo 60 minuti (0) Questionario fumo 15 Aprile 2005 1) Quante sostanze sono presenti nel fumo? - Tre: nicotina, monossido, catrame - Quattro: nicotina, monossido, catrame e benzene - 4000 2. Fa fatica a non fumare in luoghi in cui è proibito (cinema, chiesa, mezzi pubblici, etc.)? - Si (1) - No (0) 2) Quanto è nocivo il fumo per la salute? - Poco - Abbastanza - Molto 3. A quale sigaretta le costa di più rinunciare? - La prima del mattino (1) - Tutte le altre (0) 3) Quanto è nocivo il fumo passivo per la salute? - Poco - Abbastanza - Molto 4. - Quante sigarette fuma al giorno? 10 o meno (0) 11-20 (1) 21-30 (2) 31 o più (3) 4) Quale di queste sostanze dà più dipendenza? - Eroina - Cannabis - Nicotina 5. Fuma più frequentemente durante la prima ora dal risveglio che durante il resto del giorno? - Si (1) - No (0) 5) Quale invece dà sindrome da astinenza grave? - Eroina - Alcool - Nicotina 6. Fuma anche quando è così malato da passare a letto la maggior parte del giorno? - Si (1) - No (0) 6) Fumare sigarette lights è meno pericoloso? - Si - No Un punteggio da 0 a 2 indica lieve dipendenza, 3 o 4 media dipendenza, 5 o 6 forte dipendenza, da 7 a 10 dipendenza molto forte. 14 7) Se sei fumatore, vorresti smettere e pensi che sia facile smettere ? - Si - No IO INFERMIERE - N.2 /2007