Progetti nel mondo

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Progetti nel mondo
Progetti nel mondo
Agricoltura in Benin: il sostegno delle ONG della
Svizzera italiana
Informazioni
FOSIT,
www.fosit.ch,
[email protected],
091 924 92 70
Associazione Me-Wa,
www.me-wa.org,
[email protected],
091 943 63 73
Fondazione Saint
Camille de Lellis,
091 993 32 78
Helvetas,
www.helvetas.ch,
091 683 17 10
Amici svizzeri dei
Villaggi di Bambini
091 683 01 51
Conosciuto per le vestigia del regno di Dahomey
e per la tragica tratta degli schiavi, il Benin è un
Paese politicamente stabile e molto ricco dal
punto di vista storico e culturale, ma secondo i dati
delle Nazioni Unite resta uno dei Paesi più poveri
al mondo. Un terzo della popolazione vive con
meno di 1 dollaro al giorno. L’economia è fortemente dipendente dall’agricoltura, che occupa
oltre il 70% della popolazione, e in particolare
dalla coltivazione del cotone, principale prodotto
d’esportazione, perlopiù coltivato a Nord del
Benin e sul quale lo Stato ha puntato molto. Da
notare che all’indomani
della crisi alimentare che
ha colpito il Paese (cfr.
articolo del 4 settembre),
il Governo ha messo in
atto una politica di diversificazione agricola e di
diminuzione delle importazioni di alimenti, in particolare del riso, sostenuta
dalle principali agenzie di
sviluppo, tra cui la FAO. La
produzione agricola differisce a seconda della
regione, della piovosità e
della qualità del suolo.
Oltre al cotone, i principali prodotti agricoli sono
mais, manioca, igname,
sorgho, fonio, miglio, riso,
fagioli, patata dolce, arachidi, derivati della palma
(olio in testa) e frutta,
soprattutto ananas, ma
anche mango e papaya.
È proprio nel settore agricolo che si trovano le
principali potenzialità del Benin. Dai primi anni
‘60, subito dopo l’indipendenza del Paese, è uno
dei settori prioritari della cooperazione governativa e non governativa svizzera. Questo orientamento è tutt’ora valido e i risultati più incoraggianti si
vedono su piccola scala nell’agricoltura famigliare
e nel miglioramento delle colture. Mentre gli sforzi della cooperazione governativa svizzera (tramite l’ufficio locale della DSC, la Direzione dello
Sviluppo e della Cooperazione), si concentrano
nelle regioni più isolate del Nord-Est del Benin, le
ONG della FOSIT attive in questo Paese lavorano
soprattutto al Sud. Il comune rurale di Savi, nella
circoscrizione di Ouidah, è il principale luogo
d’intervento dell’Associazione Me-Wa, presente in
Benin dal 1998. A Savi-Houeton e nel vicino villaggio di Dannon-Gbahou, Me-Wa sostiene due progetti agricoli e pastorali. In entrambi si tratta di
dotare dei gruppi locali formati da giovani e
donne di campi per l’orticoltura e terreni per
l’allevamento di animali da cortile, come conigli e
galline (attualmente più di un centinaio). Gli
ortaggi coltivati, oltre a coprire il fabbisogno delle
famiglie coinvolte, sono venduti al mercato locale,
generando degli introiti che permettono di costituire un fondo per le piccole spese comuni. La formazione è assegnata al
Centro comunale per la
promozione agricola di
Ouidah. Lo sviluppo di attività ortofrutticole e di allevamento sono previste nel
progetto del Centro di
Salute mentale di Bohicon,
sostenuto dalla Fondazione Saint Camille de Lellis,
che mira a reintegrare i
malati psichici attraverso la
creazione di un’impresa
sociale in campo agropastorale, assicurando nel
contempo la sostenibilità
economica del Centro. Nel
medio termine l’azienda
intende produrre e commercializzare a livello locale anche l’olio di palma. La
commercializzazione di
prodotti agricoli, rigorosamente biologici, è privilegiata anche da Helvetas, presente in Benin dal
1995. Oltre ai progetti legati al cotone bio e equo,
Helvetas sostiene diverse centinaia di contadini
nella produzione, nel miglioramento e nell’aumento delle capacità di trasformazione di ananas.
Un sostegno diretto a questo progetto, lo possiamo dare noi tutti, infatti l’ananas biologico essiccato del Benin può essere acquistato anche in
Svizzera nelle reti del commercio equo e in alcuni
supermercati: un modo per sentirci più vicini alle
popolazioni agricole del Benin e un’idea per le
prossime festività natalizie.
Dorothy Prezza, segretaria generale FOSIT
AGRICOLTORE TICINESE
Federazione delle ONG della Svizzera italiana FOSIT
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(Foto: Me-Wa)
Creata nel 1999, la FOSIT raggruppa attualmente una settantina di Organizzazioni Non Governative
(ONG) attive nella cooperazione allo sviluppo in Africa, America latina, Asia e nei Paesi dell’Europa
dell’Est o impegnate in Ticino e nei Grigioni di lingua italiana nella sensibilizzazione e informazione
sulle relazioni tra Nord e Sud del mondo. Oltre a offrire un servizio di consulenza e formazione alle
ONG e a tutti gli interessati alla cooperazione internazionale, la FOSIT promuove la qualità istituzionale e operativa delle sue organizzazioni sostenendone il finanziamento, favorendo l’informazione
delle autorità e dell’opinione pubblica sui temi legati alla cooperazione e allo sviluppo.
ANNO 141 - NUMERO 51-52 - VENERDI’ 18 DICEMBRE 2009