Magnussen, niente Mondiali Dovrà operarsi a una spalla L` Australia

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Magnussen, niente Mondiali Dovrà operarsi a una spalla L` Australia
25 maggio 2015
Pagina 57
La Gazzetta dello Sport
C. C. NAPOLI
Nuoto
Magnussen, niente Mondiali Dovrà operarsi a una
spalla L' Australia senza il Missile
Stagione finita e addio al tentativo del tris iridato a Kazan nei 100 sl «Se voglio tornare
al top a Rio non ho alternativa». Problemi per la 4x100
Senza Missile. I Mondiali di Kazan perdono il
re della gara regina: James Magnussen.
Niente operazione­tripletta dopo Shanghai e
Barcellona, ma operazione vera, necessaria
cui l' australiano dovrà sottoporsi ai primi di
giugno in una clinica di Melbourne. Il gigante
di 195 centimetri le ha «provate tutte» pur di
non interrompere la preparazione ma si è
arreso ai tormenti provocati dalla spalla
sinistra, il cui uso al 70% condizionava il
movimento naturale della bracciata.
futuro Carriera a rischio? I medici lo
escludono, anzi optano per l' operazione
proprio per non pregiudicarla: il delicato
intervento chirurgico, secondo uno dei suoi
allenatori, Lach Falvey, «farà tornare James al
100%». Al suo posto il c.t. Jacco Verhaeren
dovrebbe promuovere per i 100 sl Tommaso
D' Orsogna, 3° ai trials di Sydney, e nei 50,
Matt Abood. «Se voglio tornare al top a Rio
non ho alternative alla chirurgia: avrò più
tempo per concentrarmi sui Giochi e non vedo
l' ora di poter muovere la spalla in modo
regolare» commenta triste il velocista costretto
a rinviare a Budapest 2017 i piani di conquista
del terzo titolo (ma non più consecutivo), mai
riuscito finora ai Mondiali. Magnussen
mancherà anche alla 4x100 sl aussie rimasta
senza leader. James cerca la rivincita non solo
olimpica individuale (bruciato da favorito a Londra dall' americano Adrian) ma col quartetto sia ai Giochi
che ai Mondiali (per 14/100, quarto a Barcellona 2013). Un' Australia penalizzata apre scenari nuovi per
la staffetta veloce in cui l' Italia è sempre stata competitiva.
La patria dello stile libero spera di lottare per l' oro più prestigioso adesso con Cameron McEvoy, 2° al
mondo in 48"06 (solo il russo Morozov nel 2015 vale 47"98).
Cambi e schiena Ai Trials, Magnussen aveva perso proprio da McEvoy e non era stato in grado di
trovare la velocità delle ultime 4 stagioni, chiuse in testa al ranking mondiale (47"10 il personale). Aveva
cambiato allenatore, lasciando Brant Best per affidarsi ad una coppia di vecchi amici, e professava
ottimismo: «Vorrei nuotare in 46" i 100 sl, mi piacerebbe fare qualcosa che nessuno ha mai saputo fare.
E' un sogno da quando ho 16 anni». Anche se dopo l' aspirazione era arrivata l' ammissione: «Sono
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afflitto da un problema alla schiena con cui dovrò convivere». Ora l' ha tradito la spalla.
SPRINT NIPPO­RUSSO (al.f.)Shinri Shioura vince i 50 sl all' Open di Tokyo in 22"04, il russo Morozov a
Irvine (Usa) in 21"95. A Tokyo.
Uomini: 50 do Koga 24"73; 200 ra Kohinata 2'09"51, I. Watanabe 2'09"75 (r. mond. jun.); 100 fa
Kawamoto 52"08; 200 mx Seto 1'57"63. Donne: 50 sl Uchida 25"14; 50 do Takemura 28"36; 200 ra K.
Watanabe 2'22"13; 100 fa E. McKeon (Aus) 57"62; 200 mx Ohmoto 2'12"05.
METELLA 48"44 (al.f.) A Nancy (Fra, Medhy Metella domina i 100 sl in 48"44. Florent Manaudou (24"98)
si dedica al dorso e batte l' iridato Stravius nei 50 (24"05); a Feldher (Ger) i 50 rana (27"78.
Tra le donne, cinquina di Katinka Hosszu (Ung) nei 100­400 sl (55"60, 4'08"83), 50 do (28"30), 50 ra
(32"31) e 200 mx (2'11"69).
STEFANO ARCOBELLI
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