Più Correntisti in Banca via Web
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Più Correntisti in Banca via Web
Anno XVIII - n. 4 aprile 2016 Più Correntisti in Banca via Web Sedici milioni di clienti bancari fanno un uso sempre più intercanale della banca, ossia non si accontentano più di un solo canale di accesso ai servizi ma si spostano da uno all’altro, utilizzando tutti quelli a disposizione a seconda delle necessità e delle situazioni ni e i pagamenti di tutti i giorni - e va in filiale per le scelte finanziarie più complesse. ltre la metà dei correntisti italiani (il 55%), pari a circa 16 milioni di cittadini, usa il web per operare con la propria banca, con un aumento del 9 per cento rispetto a un anno fa. Due operazioni su tre oggi vengono effettuate online e non sono più solo i giovani a usare l’home banking: anche il 35% dei clienti di età compresa tra i 55 e i 75 anni, infatti, dialoga con la banca via web. È quanto emerge dall’indagine realizzata da ABI con GfK presentata il 7 aprile a Roma alla decima edizione del convegno Dimensione Cliente. I clienti fanno un uso sempre più intercanale della banca, ossia non si accontentano più di un solo canale di accesso ai servizi ma si spostano da uno all’altro, utilizzando tutti quelli messi a disposizione a seconda delle necessità e delle situazioni. In particolare, l’81% opera con le banche a distanza - soprattutto per le operazio- Se internet si conferma il canale a distanza preferito, anche il mobile banking continua a farsi strada tra le abitudini dei correntisti del Bel Paese: il 19%, infatti, porta con sé la propria banca ovunque vada, accedendo ai servizi via smartphone (+3% rispetto al 2014). Crescono anche i clienti della “banca telefonica” che fanno operazioni e pagamenti grazie al personale di contatto dedi- O Marzo 2016 (in parentesi febbraio 2016) Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale 70% - Roma Totale Impieghi variazioni % nei 12 mesi 0,14 (0,47) Totale Raccolta depositi e obbligazioni. variazioni % nei 12 mesi -1,27 (-1,68) Tasso medio prestiti in euro a famiglie e società non finanziarie. Valori % 3,16 (3,20) Tasso medio depositi in euro di famiglie e società non finanziarie. Valori % 0,49 (0,49) segue in ultima pagina Una rilevazione del parco-auto delle banche italiane Prospettive Verdi I Numeri del Credito per i Veicoli in Banca a cura della Direzione strategie e mercati finanziari dell’ABI Si fa strada il mobile Secondo ABI Energia, il 57 % delle banche intervistate dichiara di aver fatto una valutazione economica per un eventuale passaggio alle auto elettriche M obilità sostenibile tra i principali obiettivi in ambito energetico-ambientale della banca accanto alla riduzione dei consumi complessivi di energia e alla conseguente riduzione delle emissioni di Co2 in atmosfera. Nello stesso ambito le banche si concentrano sulle missioni di lavoro, sulla mobilità casa-lavoro dei dipendenti e sulla gestione della propria flotta auto. Da uno studio di ABI Energia - la divisione attiva sui temi di energia e ambiente di ABI Lab, il Consorzio di ricerca e innovazione per la banca promosso dall'Associazione bancaria italiana - che propone una strategia integrata di approccio al “verde”, considerando i diversi settori che compongono l’operatività della banca, emerge che il 57% delle banche intervistate dichiara di aver fatto una valutazione economica per un eventuale passaggio alle auto elettriche, mentre il 43% dispone già di sistemi di ricarica elettrica. Inoltre, solo il 3% delle auto che compongono il campione è di proprietà mentre il 96,74% è impiegato mediante noleggio a lungo termine. In particolare la ricerca poggia su una rilevazione del parco-auto delle principali banche italiane, per un totale di oltre 3700 veicoli. segue in seconda pagina Progetti innovativi Cercansi P arte la prima edizione dell’iBank Challenge, il Premio promosso dall’ABI con ABI Lab per ampliare le opportunità di innovazione grazie alle idee e agli stimoli provenienti anche da soggetti esterni al mondo dell’economia e della finanza. La partecipazione è aperta a tutti i residenti in Italia (modulo online nella pagina dedicata di abilab. it. Il termine per la candidatura delle idee è fissato per il 6 giugno 2016. Tendenze Ict in Banca Una fotografia dell’impegno delle banche sul fronte della spesa nell’undicesima edizione del Rapporto ABI Lab sulle tendenze del mercato pagina 3 Newsletter dell’Associazione Bancaria Italiana Indagine ABI-GfK al convegno Dimensione Cliente dalla prima pagina ... Prospettive Verdi per i Veicoli in Banca La tematica analizzata si inserisce in un quadro più generale di gestione sostenibile in banca della questione energeticoambientale. ABI Energia ha infatti rilevato che l’86% circa delle banche hanno attivato delle direttive interne relative a acquisti verdi mentre il 71% circa le ha attivate relativamente alla gestione efficiente degli edifici e dell’Ict. Le banche hanno quindi da tempo avviato un percorso di monitoraggio e verifica del proprio impatto ambientale e attivato soluzioni per l’efficienza energetica nella gestione di tutte le proprie attività strumentali, inserendosi in una visione più ampia per cui le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica rappresentano una chiave strategica per la ripresa economica del Paese. Infatti, le banche italiane, come grandi acqui- renti di servizi, prodotti, tecnologie ed energia, possono costituire un potente stimolo per la crescita di una filiera “verde”. Il costante dialogo con le istituzioni e le principali associazioni, il continuo scambio di con- Fondo Latte: un Accordo in favore degli Allevatori I l Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, e il Presidente dell'ABI Antonio Patuelli hanno sottoscritto il 16 marzo un protocollo d'intesa per il rilancio del settore lattiero caseario, che contiene la moratoria di 30 mesi dei debiti bancari degli allevatori italiani. L'accordo prevede il meccanismo per la sospensione dei pagamenti dei mutui sottoscritti dalle imprese allevatoriali, attraverso le misure del Fondo latte per la ristrutturazione dei debiti degli allevatori del Ministero e l'Accordo per il credito 2015. Le banche aderenti possono offrire condizioni migliorative rispetto a quelle previste dall'intesa MipaafABI. Le imprese che non accedono ai benefici del Fondo Latte, anche appartenenti ad altri comparti del settore agroalimentare, possono comunque ottenere la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate di mutuo, secondo quanto previsto dall’Accordo per il credito 2015 o alle condizioni migliorative che sono in via di definizione da parte del Ministero con le singole banche. Moratorie Rate Pmi Salgono a 18,5 miliardi con l’Accordo per il credito, iniziativa rinnovata e potenziata sulla sospensione di rate e soluzioni per agganciare la ripresa P tenuti, opinioni e proposte, con i diversi settori della società civile rappresentano un’occasione di crescita per il ruolo centrale che il settore bancario ricopre nello sviluppo sostenibile dell’economia. roseguono a pieno ritmo le iniziative delle banche in Italia sulla sospensione delle rate o allungamento dei finanziamenti alle Pmi. Tra ottobre 2013 e febbraio 2016 sono state accolte complessivamente 55.401 domande di sospensione del pagamento delle rate per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 18,5 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 2,3 miliardi di euro. Inoltre, sono state accolte 9.584 domande di allungamento del piano di ammortamento pari a 2,6 miliardi di euro di debito residuo. Questo il risultato del monitoraggio che considera i risultati in corso dell’Accordo per il credito 2015, iniziativa siglata il 31 marzo 2015 con tutte le altre Associazioni di impresa e in vigore fino al 31 dicembre 2017, con il precedente ‘Accordo per il credito 2013. L’analisi relativa alla distribuzione delle domande per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che: il 25,6% è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”; il 14,4% è riferito ad imprese del settore “industria”; il 18,9% è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”; l’8,4% è riferito ad imprese del settore “artigianato”; il 6,5% è riferito ad imprese del settore “agricoltura”; il restante 26,2% agli “altri servizi”. Il nuovo Accordo consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati. Sola esclusione quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti. pagina 2 Gianluca Smiriglia In Breve < aprile 2016 Nuova missione in Iran A metà aprile l’ABI ha accompagnato le principali banche italiane nella missione che il Presidente del Consiglio Renzi ha guidato in Iran. Con l'occasione, è stato nuovamente incontrato il Governatore della Banca centrale iraniana, con il quale si è constatato il significativo avanzamento compiuto dalle banche italiane nel ristabilire le relazioni con le controparti iraniane, nella costante ricerca di soluzioni volte al superamento delle complessità derivanti da un quadro sanzionatorio in via di superamento a livello europeo, ma ancora in essere negli Stati Uniti. Sono numerose le banche italiane che hanno già riaperto rapporto di conto con una o più banche iraniane e sono ora attive nel realizzare operazioni finanziarie a supporto delle nostre imprese impegnate nello sviluppo di investimenti e iniziative commerciali in Iran. Testo coordinato Ccnl ABI e Organizzazioni sindacali hanno sottoscritto il 14 aprile a Roma il testo coordinato del Contratto nazionale di settore, a seguito dell’accordo di rinnovo del 31 marzo 2015, per i quadri direttivi e per il personale delle aree professionali dipendenti dalle imprese creditizie, finanziarie e strumentali, in vigore fino al 31 dicembre 2018. Si conferma così la centralità della contrattazione nazionale e si valorizzano, con soluzioni all’avanguardia, le relazioni industriali a livello aziendale e di gruppo in una fase decisiva del riassetto complessivo del settore bancario. ABI News ti aspetta Online Prenota le notizie in anticipo sul tuo Pc: [email protected] < aprile 2016 Dematerializzazione, integrazione tra i canali, sicurezza e mobile le priorità degli investimenti Dal picco del 2008 diminuizione dell’11,9% Tendenze Ict nel Meno Settore bancario Sportelli nel 2015 L Una fotografia dell’impegno delle banche sul fronte della spesa nell’undicesima edizione del Rapporto ABI Lab sulle tendenze del mercato e banche italiane continuano a puntare sull’innovazione e sull’Ict (Information and communication technology), e delineano le priorità su cui è importante indirizzare gli investimenti: dematerializzazione, integrazione tra i canali e sicurezza dei canali remoti, automazione dei processi operativi, iniziative di mobile banking e mobile payment, modernizzazione delle infrastrutture e progetti che puntano sull’identificazione da remoto del cliente, anche in termini di sottoscrizione online. A fotografare l’impegno e le priorità delle banche sul fronte della spesa in tecnologia è l’undicesima edizione del rapporto sulle tendenze del mercato Ict per il settore bancario messo a punto da ABI Lab, il centro di ricerca e innovazione per la Banca promosso dall'ABI. Lo studio, condotto su un campione rappresentativo di gruppi, è stato presentato il 23 marzo a Milano nella seconda giornata del Forum ABI Lab 2016. Il titolo dell’incontro è “Be Digital – La banca digitale in Europa.” Gli investimenti in tecnologia Secondo la ricerca, l’attenzione del settore bancario per l’innovazione trova conferma anche nei piani strategici degli istituti di credito che indicano la banca digitale come linea di sviluppo. Il budget Ict per il 2016 risulta essere in aumento o stabile per 82% delle realtà analizzate. Le priorità Ict Anche quest’anno ABI Lab ha realizzato l’analisi delle priorità di investimento delle banche italiane, valutando le caratteristiche dei principali filoni progettuali in base al potenziale impatto sul business e al ritorno dell’investimento previsto. L’indagine 2016 ha coinvolto complessivamente circa il 70% del settore bancario in termini di totale attivo. Hanno partecipato all’indagine anche quattro tra i principali outsourcer interbancari che gestiscono i sistemi informativi di più di trecentocinquanta banche, per circa settemila sportelli complessivi. I diversi progetti sono stati raggruppati in macrocategorie: processi interni; miglioramento e adeguamenti dei sistemi It; canali e sicurezza. Secondo l’indagine, tra i progetti relativi ai processi interni al primo posto troviamo la dematerializzazione (il 78% delle banche lo inseriscono tra le prime dieci priorità di investimento), che si accompagna ai percorsi di automazione dei processi operativi (41%). Guardando ai filoni di miglioramento e adeguamento dei sistemi It (Information technology) e Tlc troviamo come prioritarie le iniziative di modernizzazione delle infrastrutture tecnologiche e le iniziative di Data governance e Data quality (41%), a seguire l’adeguamento delle postazioni di lavoro anche in ottica di mobilità e smart working (26%) e le ini- ziative di business intelligence (22%). Nell’ambito dei canali, troviamo progetti di sviluppo della multicanalità (74%), potenziamento dei servizi di Internet banking (56%), mobile banking (44%) e identificazione da remoto del cliente (41%) che rappresentano ambiti di forte rilevanza e priorità per le banche. Quanto alla sicurezza, le iniziative progettuali di maggiore attenzione riguardano la sicurezza dei canali remoti lato clientela e la gestione e mitigazione del rischio cyber (48%) e la continuità operativa (41%). La rilevazione ha analizzato i principali fattori che abilitano i percorsi di trasformazione digitale della banca: due le principali leve organizzative, da un lato lo sviluppo di competenze digitali a cui le banche hanno assegnato un punteggio medio di 4,1 su 5; in secondo luogo il coinvolgimento crossaziendale di tutte le risorse nell’ideazione dei progetti innovativi (3,5 su 5). ‘Be Digital’ al Forum ABI Lab Giunto alla sua dodicesima edizione, il Forum ABI Lab ha avuto al centro della due giorni il tema “Be Digital - La banca digitale in Europa” e l’obiettivo per le banche di realizzare servizi sempre più innovativi, automatizzare i processi ed evolvere la propria cultura aziendale per sviluppare quei modelli di business in grado di coinvolgere efficentemente i clienti in un mercato europeo, sempre più unico e digitale. pagina 3 Andrea Pippan A fine dicembre 2015 in Italia erano operativi 30.091 sportelli bancari, in diminuzione di 649 unità rispetto a dicembre 2014, con una variazione annua pari al -2,1%. Nei confronti del numero massimo di sportelli bancari, registrato a fine 2008, è in diminuzione di 4.048 unità, pari al -11,9%. In Italia ogni 100.000 abitanti ci sono 49 sportelli bancari, valore non discosto da quello che si registra in Germania (44 sportelli a fine 2014). La media europea è di 36 sportelli ogni 100.000 abitanti. E’ in diminuzione anche la frequenza di visite mensili presso lo sportello che passa da 1,5 volte al mese nel 2008 a 1,1 volte al mese nel 2015, mentre l’utilizzo del canale internet per le operazioni bancarie è in forte aumento e passa da 1,1 volte al mese del 2008 a 1,9 del 2015. Pertanto, continua in Italia la razionalizzazione della rete sportelli, in parallelo all’aumento dell’utilizzo dei canali di contatto banca-cliente a distanza (internet, mobile banking e banca telefonica). Anno XVIII - n. 4 aprile 2016 Direttore responsabile: Maurizio Incletolli Registrazione: Tribunale civile di Roma n. 274/99 del 16 giugno 1999 Redazione/videoimpaginazione: ABI/Ufficio rapporti istituzionali Piazza del Gesù, 49 - 00186 Roma - [email protected] Tel .06.6767.584 02.72101.209-217 Fax 06.6767.8046 Fonti di questo numero: Comunicati stampa ABI Stampa: Romana Editrice San Cesareo - Roma Chiuso in Redazione: 20 aprile 2016 < aprile 2016 Più dinamico e sempre alla ricerca delle soluzioni più adatte alle proprie esigenze dalla prima pagina ... Più Correntisti in Banca via Web cato dei call center bancari (17%). Cominciano inoltre a diffondersi anche nuove modalità di dialogo tra banca e cliente: il 3% dei correntisti, infatti, interagisce anche attraverso le reti sociali (social network) messe a disposizione dalla banca. Grazie ad aree self-service sempre più evolute e tecnologiche, infine, anche gli sportelli automatici vengono utilizzati da un numero sempre maggiore di correntisti italiani (90%) per le operazioni e i pagamenti di tutti giorni. Meno visite in filiale Sempre secondo l’indagine ABI-GfK, col progressivo diffondersi negli ultimi anni dei canali a distanza, i clienti delle banche hanno sensibilmente ridotto le loro visite in filiale. In media, ciascun correntista si reca presso la propria agenzia 13 volte all’anno, contro le oltre 16 del 2010 e le 18 del 2008, sempre più spesso su appuntamento e in fasce orarie più estese. Liberata di molta parte dell’operatività routinaria, la filiale ha acquisito un nuovo ruolo nella filiera distributiva delle banche italiane, e per questo ha innovato la propria struttura architettonica e gestionale. In filiale, sempre più strumenti informatici e spazi dedicati alla consulenza si sostituiscono a casse e contante in circolazione. Target, necessità e comportamenti Al centro dei lavori di Dimensione Cliente - incontro annuale ABI sul mercato retail e sulla relazione tra banca e cliente - i nuovi target, le necessità e i nuovi comportamenti della clientela in un contesto competitivo basato sull’innovazione. La trasformazione digitale dei servizi finanziari ha aperto la strada a nuovi modelli di servizio e d’interazione con i clienti. Si amplia la lista delle parole chiave nell’evoluzione della relazione bancacliente: alle tradizionali trasparenza, semplicità, personalizzazione e accessibilità, si aggiungono oggi prossimità, velocità, interconnessione ed empatia. Gaia Sabino Più attenzione verso i clienti corporate Premiate le Banche che fanno Innovazione L e soluzioni e le idee più innovative e tecnologicamente avanzate che meglio rispondono alla crescente velocità e complessità dei mercati, realizzate dalle banche italiane, sono state premiate nel corso del Forum ABI Lab 2016. Al “Premio ABI per l’innovazione nei servizi bancari”, che si inserisce nell'ambito del Premio nazionale per l'innovazione (Premio dei Premi), iniziativa promossa dal Governo italiano nel 2008, hanno partecipato ventisette primari istituti di credito con la presentazione di sessantatre progetti. Tra le idee protagoniste di quest’edizione si registra l’attenzione verso i clienti corporate, che vengono supportati nel processo di internazionalizzazione, e un particolare interesse verso i canali remoti, che offrono possibilità crescenti di servizi semplici, diretti e sempre disponibili. Inoltre, a conferma del ruolo centrale riservato al cliente, diverse banche si sono impegnate nell’educazione e informazione finanziaria. Scorrendo i progetti, si conferma infine prioritario il miglioramento Ecco l’Identikit del ‘Pluribancarizzato’ I nteragisce con la propria banca via web almeno una volta alla settimana e in un caso su due entra in banca anche via cellulare, grazie al mobile banking. È iscritto a social network (87%) che utilizza per comunicare con la propria banca (25%). Moderno e più tecnologico, apprezza la comodità e la convenienza dei canali fai da te (internet, mobile banking e Atm) e per le scelte finanziarie più complesse preferisce la filiale o il promotore (89%), a cui si rivolge per informazioni e consulenza quasi due volte al mese. Secondo lo studio ABI-GfK, il 31% dei clienti più evoluti è “pluribancarizzato” ossia ha un conto corrente presso più banche. In media, questi clienti hanno nel proprio portafoglio 8 tipologie di prodotti diversi; il 45% ha un finanziamento in corso, mentre la metà investe in titoli o in altri prodotti finanziari. Per i propri investimenti, il cliente più evoluto non si accontenta di un unico canale di accesso, ma utilizza tutti quelli messi a disposizione dalla propria banca e si sposta da un canale all’altro a seconda della necessità e della situazione in cui deve operare (per esempio, quando è in mobilità). Si tratta di un cliente più dinamico, sempre alla ricerca delle soluzioni più adatte alle proprie esigenze: nell’ultimo anno, il 15% ha aperto un conto con una nuova banca. dell’organizzazione interna e la valorizzazione del capitale umano per poter cogliere sempre nuovi spunti di innovazione. “Per le banche - ha detto il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli - l’innovazione rappresenta un fattore chiave per definire nuove strategie e anticipare le esigenze di una clientela in evoluzione, sempre più attenta e preparata a riconoscere nuovi prodotti e servizi integrati con il territorio e la comunità. Il Premio, giunto ormai alla sesta edizione, ha collezionato numerosi ed interessanti progetti che hanno contribuito ad evidenziare come il quadro generale delle iniziative rifletta le esigenze economiche e di innovazione che emergono sul piano nazionale, anche in relazione alla sempre più sentita necessità di affiancare i processi innovativi in atto nelle banche alle specificità dell’economia reale.” Ecco i premiati di quest’edizione. UniCredit e Invest Banca, per la categoria “La banca per il futuro” dedicata ai progetti innovativi volti a favorire lo pagina 4 sviluppo dell’economia e a sostenere imprese, famiglie e nuove generazioni. Banca Widiba e Intesa Sanpaolo, per la categoria “La banca smart”, dedicata all’innovazione di canali e modelli distributivi, e all’evoluzione dei processi organizzativi e operativi. Findomestic Banca, per la categoria “La banca per la sostenibilità”, dedicata a progetti mirati alla promozione di iniziative per il sociale e per la sostenibilità ambientale. Unicredit, per la categoria “La banca si presenta e ascolta”, dedicata allo sviluppo dei nuovi modelli di comunicazione. Sei progetti hanno inoltre ricevuto una menzione speciale da parte della Giuria. “Tech-Marketplace” di Intesa Sanpaolo; “Hype – Money is just a tool” di Banca Sella; “Nuova frontiera mobile banking” di Banca Popolare di Milano; “Nuove modalità di gestione successioni” di Banco Popolare; “Un giorno in dono” di UBI Banca; “Introduzione al Bail-in” di Cassa Centrale Banca. AP