MARTINI istruzioni canili 19062008

Transcript

MARTINI istruzioni canili 19062008
Istruzioni operative per la gestione
della leishmaiosi nei canili
Ozzano, 19 giugno 2008
Controllo dello stato di salute degli
animali ospitati
tutela e benessere degli
animali ospitati
Tutela della salute pubblica
Controllo della popolazione canina
Anagrafe canina
Acquisto
consapevole
Adozioni
Sterilizzazioni
Nome: Baloo
Razza: meticcio
Taglia: grande
Sesso: maschio
Età: 4 anni e 3 mesi
Descrizione: Baloo è un
meticcione bianco
affettuoso e bisognoso di
spazi aperti dove poter
correre liberamente
Canile: Savignano S/P
Strutture di ricovero per cani randagi
Canili pubblici/privati che ospitano
animali catturati in Regione
Canili privati che ricevono e ospitano
cani catturati fuori Regione
Controlli sanitari nei canili
la Leishmaniosi Viscerale Zoonotica
(LVZ), causata dal protozoo parassita
Leishmania infantum, è sicuramente il
problema più concreto su cui lavorare
in quanto rappresenta una grave
patologia riemergente in tutta l’area
mediterranea.
Istruzioni operative:
Definizione di caso
Definizione di caso sospetto di Lcan
soggetti clinicamente sani con un titolo IFI compreso tra 1:40
e 1:80. Questi soggetti devono essere ricontrollati dopo 6
mesi.
soggetti clinicamente sani con positività alla PCR. Questi
soggetti devono essere ricontrollati con tecnica sierologica
(IFI).
Definizione di soggetto infetto di Lcan
soggetti che presentano uno o più segni clinici caratteristici di
leishmaniosi, con un titolo IFI uguale o maggiore di 1:160.
soggetti che presentano uno o più segni clinici caratteristici di
leishmaniosi con positività alla PCR
soggetti clinicamente sani con un titolo IFI uguale o maggiore
di 1:160
Istruzioni operative:
Metodiche diagnostiche da
utilizzare
Di norma la diagnosi di Lcan si effettua
mediante test sierologico IFI. In caso di esito
dubbio (caso sospetto) è corretto ripetere il
test sierologico IFI a distanza di 6 mesi.
Per gli approfondimenti diagnostici può
essere eventualmente impiegata la PCR,
eseguita su campioni di puntato linfonodale
o sternale. Occorre però ricordare che
l’eventuale negatività alla PCR all stato
attuale non garantisce l’assenza di
infezione.
Istruzioni operative:
controllo della malattia
trattamento farmacologico
un animale dichiarato infetto, ricoverato presso i canili della regione Emilia
Romagna, deve essere sottoposto a trattamento farmacologico secondo un
protocollo terapeutico che rispetti le indicazioni ( tempi, principi attivi, dosaggi)
fornite dalle linee guida del 2004 dell’Istituto Superiore di Sanità sul “Controllo
del serbatoio canino della Leishmaniosi canina viscerale zoonotica in Italia”.
i soggetti sospetti infetti in attesa del controllo non devono essere sottoposti al
trattamento farmacologico.
misure antivettoriali
tutti gli animali infetti e sospetti infetti nel periodo 15 maggio-15 ottobre
dovranno essere trattati con biocidi specifici a base di piretroidi (spot-on o
collari) per assicurare misure di protezione adeguate durante i periodi di
attività dei vettori stessi.
Tali misure non sono necessarie nei canili in cui la sorveglianza entomologica,
svolta secondo le indicazioni del laboratorio entomologico di Reggio Emilia,
non evidenzia la presenza del vettore.
Istruzioni operative: Adottabilità
Gli animali infetti o sospetti infetti ricoverati nelle strutture di ricovero non
possono essere affidati a richiedenti .
In deroga, è possibile concedere adozione di animali infetti
esclusivamente previa sottoscrizione da parte del futuro proprietario
di un consenso informato in cui fornisce anche esplicito impegno a
garantire nel tempo i cicli di trattamento farmacologico previsti e
l’adozione delle misure antivettoriali riportate al fine di continuare a
mantenere il controllo della malattia e la tutela della salute pubblica.
Gli animali infetti o sospetti infetti ricoverati nelle strutture di ricovero
possono essere restituiti ai proprietari fornendo informazioni di
quanto accertato durante il ricovero del cane catturato e dando
indicazioni sul corretto controllo della malattia.
Istruzioni operative: Forme gravi
In soggetti particolarmente colpiti e debilitatati l’accanimento terapeutico non
porta a guarigione, miglioramento stabile o remissione dei sintomi.
L’eutanasia in questi casi di grave ed incurabile malattia rappresenta la scelta
per evitare inutili sofferenze all’animale.
L’eutanasia potrà essere applicata, secondo la valutazione del medico
veterinario, in soggetti infetti che presentano due o più delle seguenti
condizioni:
età avanzata
alterazioni della funzione renale
aggressività nei confronti di altri cani o dell’uomo
intolleranza al farmaci utilizzati per il trattamento della Lcan
scadimento delle condizioni generali
ricadute dopo ripetuti cicli di trattamento.
Sistema di sorveglianza nelle strutture
pubbliche/private per cani catturati in Regione
Controllo sierologico di tutti i soggetti presenti
Sorveglianza entomologica per determinare la presenza del
vettore
Controllo di tutte le nuove introduzioni ( soggetti sopra i sei
mesi)
Sistema di sorveglianza nelle strutture private/o di animalisti
per cani catturati fuori Regione
1.
2.
adozione di ordinanza sindacale che:
limiti l’introduzione a cani non infetti catturati in altre regioni,
renda obbligatoria la denuncia di casi di infezione o caso
sospetto.
piano di monitoraggio annuale particolarmente rivolto ai
soggetti di recente introduzione, in particolare da zone a
rischio. In caso di esito non favorevole si applicano le misure
di controllo della malattia o il rientro immediato dell’animale
alla regione di provenienza.
Le spese sono a carico del gestore.
Mantenimento e completamento
delle azioni
Ozzano, 19 giugno 2008
Informazione dei veterinari liberi
professionisti
Porre le basi di avvio del percorso di formazione della rete di
operatori addestrati alla gestione, manutenzione e
adeguamento del Sistema di sorveglianza per:
individuare le priorità in modo tale da consentire la selezione
dei vettori e degli agenti patogeni da inserire nel Sistema di
sorveglianza;
potenziare il sistema di la sorveglianza passiva sui cani di
proprietà con maggiore segnalazione dei casi accertati
mettere a disposizione dei veterinari informazioni sulla
situazione epidemiologica del territorio
cooperare per controllare la malattia sul territorio
Sorveglianza della patologia nell’uomo
Costruire uno strumento ad hoc per indagini
epidemiologiche come parte di uno specifico
sistema informativo composta da una parte
per raccogliere i dati sensibili del paziente,
una parte per raccogliere le informazioni
concernenti le informazioni sul possibile
luogo di contagio.
Sensibilizzazione dei clinici per evitare
sottonotifiche
Protocollo di azioni a seguito di
casi umani
Standardizzazione dei flussi informativi all’interno
fra servizi della stessa A.USL e verso l’esterno
(medici di base, proprietario di cane positivo)
Definizione delle attività di controllo (sierologici e
entomologici) nell’area di contagio
Messa in rete dei laboratori
• Approfondimenti diagnostici di Lcan in
specifici casi mediante PCR su diversi
substrati , isolamento ceppi e loro
tipizzazione
• Periodiche prove interlaboratorio per la
validazione dei risultati
Conclusioni
Progetto che prevede un forte approccio
integrato per rispondere alla complessa
rete di interazioni fra l’ambiente, l’agente
patogeno, il vettore alato, l’uomo e
l’animale.
Progetto proiettato nel medio - lungo
termine con l’obbiettivo di creare un sistema
di sorveglianza strutturato,
Creazione di nuove competenze sanitarie