La ruspa in cenere per un corto circuito

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La ruspa in cenere per un corto circuito
Valli Giudicarie e Rendena
38 mercoledì 20 gennaio 2016
DARZO
Ma i 5 Stelle attaccano e chiedono alla Provincia di intervenire
l'Adige
ELICOTTERO A PINZOLO
La ruspa in cenere
per un corto circuito
La società bresciana: «Una fatalità, nessun giallo»
DARZO - Un giallo? Beh, si ammetterà che ha tutte le sembianze del giallo. Un’area di alcune migliaia di metri quadri,
a nord di Darzo, fra il fiume
Chiese e la statale del Caffaro,
serve per decenni come discarica di materiale di scarto di lavorazione industriale; all’improvviso, quando la politica se
ne occupa, prende fuoco una
pala meccanica. «Saremo mica
in Calabria», mormorava qualcuno ieri.
L’azienda è la Mineraria Baritina, che cava solfato di bario
(pietra bianca utilizzata principalmente nei colorifici e nella
produzione di ceramiche, ma
anche per isolare sale operatorie) nelle miniere sopra il paese. All’improvviso l’Agenzia
provinciale per la protezione
dell’ambiente trova sotterrati
nella discarica antimonio, arsenico, piombo, mercurio e rame in quantità superiore alle
soglie di tolleranza. Il Movimento 5 Stelle la prende di punta
con una serie di interrogazioni
e... Come non bastasse, nei giorni della polemica (alimentata
in sede locale dalla minoranza
di Storo), ecco che si incendia
la pala meccanica proprio della Mineraria Baritina.
Incendio doloso o fatalità? Domanda inevitabile. Tanto più di
fronte ad un’azienda come la
Baritina che ha dato lavoro a
generazioni di valligiani per 122
anni: dal 1894 al 2009 cavando
la barite nella miniera di Marìgole e macinandola nello stabilimento del paese; attualmente lavorando solo prodotto in
arrivo da fuori.
Ieri i responsabili dell’azienda
erano irreperibili, con l’amministratore delegato Gian Vittorio Tanghetti all’estero. Una voce femminile rispondeva dall’ufficio di Brescia con tono rassicurante: «La pala bruciata?
Ma no, niente gialli. Guardi, è
una fatalità. Probabilmente un
cortocircuito. È una macchina
PINZOLO
L’indagine
A detta di Degasperi la
situazione è grave: infatti,
accanto agli scarti di
solfato di bario (materiale
estratto dal 1894 al 2009
sulla montagna di Darzo)
sarebbero state sepolte
(secondo i dati
dell’Agenzia provinciale)
altre sostanze assai più
pericolose: arsenico,
mercurio e cobalto.
vecchia. Sta di fatto che avrebbero potuto spegnerla gli addetti dell’azienda con gli estintori, ma hanno preferito chiamare i pompieri. Poi se n’è fatto un caso più grande di quello che merita. Un polverone per
niente. È arrivata perfino la
Rai...».
Sia come sia, il Movimento 5
Stelle ha imbracciato nuovamente lo strumento dell’interrogazione al presidente della
Provincia Ugo Rossi. «La Giunta è stata informata dell’eventuale rimozione dei rifiuti individuati in superficie menzionati nella corrispondenza tra uffici provinciali e Società Mineraria Baritina (di cui abbiamo
dato notizia ieri, ndr)? È a conoscenza delle modalità di
smaltimento degli stessi?». E
via con le domande, fra cui una
sulla eventuale effettuazione
del «piano di caratterizzazione
in profondità per verificare
eventuali stratificazioni verticali di concentrazione di materiale contaminato».
E ancora: «La Giunta, nel periodo del disgelo, ritiene opportuno disporre dei prelievi e delle
analisi delle acque di superficie e delle acque sotterranee?».
Insomma, non diresti, guardando la colonnina del mercurio,
che la situazione è tanto calda.
G. B.
Esercitazione ok
per l’atterraggio
al campo sportivo
PINZOLO - La riorganizzazione della sanità trentina, con
la chiusura dei reparti di
emergenza in orario notturno e festivo, comporta il massiccio uso del soccorso con
eliambulanza nelle valli. Con
la possibilità di atterrare in
notturna anche dove non c’è
una piazzola omologata e illuminata per il volo notturno.
L’altra sera al Campo Sportivo di Pinzolo l’elicottero dei
Vigili del Fuoco di Trento è atterrato nel campo sportivo,
illuminato per l’occasione,
con il supporto a terra dei vigili del fuoco.
A darne notizia è stato su Facebook il primo cittadino Michele Cereghini che ha così
commentato: «La normativa
europea per il volo di soccorso notturno consente di atterrare con gli elicotteri della Provincia anche in uno spazio libero da ostacoli di di-
mensioni adeguate. A seguito degli incontri preparatorii
che si sono tenuti nelle scorse settimane questa sera
l’AW139 ha effettuato il primo atterraggio sperimentale
nel campo Cereghini in località Pineta. Tutto ciò per offrire un servizio sempre migliore a favore di censiti e
ospiti».
Un’esercitazione importante
che consente in caso di necessità di aver già collaudato un atterraggio notturno
nelle vicinanze di Pinzolo. «In
quest’occasione - prosegue
Cereghini - il mio ringraziamento deve andare al personale del Nucleo Elicotteri e
del Servizio Antincendi e Protezione Civile della Provincia
autonoma di Trento oltre a
quello dei nostri Vigili del
Fuoco Volontari, dei Servizio
Trasporto Infermi e del Soccorso Alpino».
Corrosiva polemica fra commercianti e Pro Loco, solo quattro casette «locali» su 21
Il Mercatino di Natale? «È stato bellunese»
Mercatino, scoppia la polemica
SPORT
PINZOLO - Chiuso il periodo natalizio,
archiviato il Mercatino, a Pinzolo scoppia la polemica. Lo spostamento delle
bancarelle e la massiccia adesione di
«venditori» di fuori paese ha scatenato
una diatriba tutta paesana con la presidente della Pro Loco Michela Maestri
da una parte, e il vecchio direttivo Ucas
dall’altra.
Tutto è iniziato con una corrosiva lettera di critiche sul blog «Campane di
Pinzolo». Alla quale Michela Maestri ha
risposto per le rime: «L’organizzazione
si è mossa innanzitutto privilegiando
gli operatori ed i produttori locali. Da
agosto a metà novembre, però purtroppo, gli associati Ucas che hanno dato
la loro adesione sono stati quattro».
Il quibus però è nella collocazione. Dice Maestri: «Gli stessi operatori Ucas
autoctoni, in una riunione, chiesero
esplicitamente di posizionare i merca-
tini in Corso Trento, affinché decentrati dessero meno fastidio alle loro attività. Per poi (pare, nulla di sicuro) raccogliere le firme per riportare in futuro i mercatini in zona più centrale».
In questi giorni la controreplica del «Vecchio direttivo Ucas» (Luchesa Antonella, Caola Sergio, Binelli Tiziano, Caola
Antonio, Lorenzi Angelo, Tisi Federico,
Feller Fabiano): «Ciò che è avvenuto
quest’anno, lo spostamento del merca-
Ritirata a Roma la «benemerenza» per la lunga militanza nella Figc
Us Pieve di Bono, 67 anni di attività
MARCO MAESTRI
PIEVE DI BONO - Grande soddisfazione per l’Unione Sportiva Pieve di Bono, che lo scorso 5 dicembre a Roma, alla presenza dei massimi esponenti
del calcio nazionale e provinciale, ha ricevuto la «benemerenza» per i 67 anni di attività
in seno alla Figc.
Il prestigioso riconoscimento,
motivo di grande orgoglio per
la società che raggruppa le forze dei comuni di Pieve di Bono-Prezzo e Valdaone nella
«conca pievana», è stato consegnato nelle mani dell’attuale presidente Bruno Aricocchi
che, a nome del consiglio direttivo, lo ha voluto dedicare
a tutti coloro che negli anni
hanno contribuito alla storia
dell’associazione.
Un’attività cominciata nel secondo dopoguerra, una delle
prime società nate nelle Giudicarie, e che vanta un’esperienza di oltre sessantasette
anni.
I primi anni di vita «ufficiale»
del Pieve di Bono, iscrittosi come Nicolini Pieve, furono ricchi di soddisfazioni, con la conquista in più stagioni del titolo di campione Giudicariese.
Alla fusione con il Gs Bersone,
nell’agosto del 71, seguirono
alcuni anni di campionati provinciali in seconda e terza categoria, dalla quale riuscì finalmente a risalire nel maggio del
1988, allenati dal compianto
Angelo Filippini e presieduti
da Dino Ceschinelli.
A metà anni ’90, dopo aver unito le forze con i «cugini» del Gs
Revegler di Praso e costituito
un settore giovanile ben strutturato e basato sui giovani provenienti da tutta la conca pievana, si registrò il momento
d’oro del Pieve di Bono, che in
venticinque mesi conquistò tre
promozioni consecutive, arrivando al campionato di Eccellenza, massima serie regionale: era la formazione di Bonata, degli Armani e dei Panelatti che, magistralmente guidata da «mister» Marco Ballini e
presieduta da Attilio Maestri,
fece sognare tutta la conca.
Dopo due stagioni, il sogno
chiamato Eccellenza s’interruppe bruscamente il 16 maggio 1999, quando il Pieve di Bono perse ai supplementari lo
spareggio con la Condinese,
tornando in Promozione dopo
un derby al cardiopalma, giocato al «Grilli» di Storo davan-
ti a 1500 persone e deciso solo all’ultimo minuto dei tempi
supplementari.
La massima serie provinciale
fu mantenuta per cinque stagioni; nella primavera del 2004
la formazione giudicariese non
riuscì ad evitare la retrocessione in Prima, serie nella quale
militò per nove campionati
consecutivi, sempre lottando
per risalire, ma mancando
sempre per poco l’obiettivo. Il
ritorno in Promozione è targato 2012-13, quando i viola allenati da Fabrizio Armani, conquistarono la vittoria nel girone A di Prima: una cavalcata
straordinaria quella di capitan
Walter Armani e compagni, che
non erano certo partiti con i
favori del pronostico, che si
concretizzò nel maggio 2013,
qualche giorno dopo la vittoria nella Coppa Provincia. Un
«double» che, seppur seguito
dall’immediato ritorno in Prima categoria, rimarrà per anni nella memoria della appassionata comunità pievana e
della società presieduta da
Bruno Aricocchi che, con grande soddisfazione, ha ritirato
dalle mani del presidente Tavecchio l’ambita benemerenza che premia la prestigiosa
storia della società viola.
tino, l’adesione di solo 4 commercianti locali e il coinvolgimento di 21 attività esterne deve far riflettere....; questo
cambiamento non riusciamo né a capirlo né a condividerlo. Anche l’idea di
chiamare un’azienda di Belluno per la
dimostrazione della “Caserada” risulta
davvero bizzarra. Inoltre, l’animazione
è stata fatta solo ad uso e consumo dei
mercatini lasciando completamente
sguarnito il paese».
Banale | Oggi info
Parte il corso
per diventare
scultori su legno
SAN LORENZO IN BANALE
- Scoprire i segreti della
scultura. E’ questo l’obiettivo del corso tenuto dal
maestro scultore Nicola
Cozzio che partirà mercoledì 27 gennaio a San Lorenzo. «Dopo dieci anni di attività - spiegano gli organizzatori - a San Lorenzo si è
formato un gruppo di valenti scultori che hanno, nel
corso degli anni, arricchito il paese (uno dei Borghi
più belli d’Italia) con una
serie di bassorilievi lignei
appesi alle facciate di diverse case del borgo, arricchendolo di storia e cultura».
Il corso è rivolto ai principianti che, aggiungono gli
organizzatori «intendono
scoprire i segreti di quest’arte antica e sempre attuale che fa parte delle nostre tradizioni». Si tratta infatti di un corso base di
scultura ed intaglio a punta di coltello, della durata
di 10 lezioni, in orario serale.
Oggi alle 20 è in programma una serata informativa.
Per ulteriori informazione
è possibile telefonare al numero 0465 734445 (Dario).
IN BREVE
COMANO
Cda delle Terme
L’Azienda consorziale Terme
di Comano - Lascito G. B.
Mattei è convocata in
assemblea consorziale oggi
alle 18 presso lo
Stabilimento Termale, per la
nomina del Presidente e dei
componenti del Consiglio di
Amministrazione.
BOLBENO
Sci in notturna
Questa sera dalle 18.30 alle
21 sulla pista Coste di
Bolbeno c’è la possibilità di
sciare in notturna.
PINZOLO
Escursione notturna
E’ in programma per questa
sera la «Notte di Stelle»:
un’escursione sotto le stelle,
al chiaro di luna, ascoltando
il silezio e le voci del bosco
di notte. Il ritrovo è fissato
all’ufficio guide alpine
Pinzolo alle ore 21.
Prenotazione obbligatoria.
COLOGNA
Riunione Asuc
È convocato per oggi alle
19 nei locali della Casa
Frazionale il Comitato di
amministrazione dell’Asuc
di Cologna.