articolo pdf della rassegna stampa di dialogic srl

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articolo pdf della rassegna stampa di dialogic srl
25/05/2012 - PAG. 25
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Show da 3 milioni d’incasso
Affari d’oro per il commercio
In uno studio Finpiemonte le ricadute economiche dell’evento
FEDERICA CRAVERO
MARIACHIARA GIACOSA
LI alberghi sono pieni, i
commercianti soddisfatti, i turisti entusiasti.
Ma quanto vale, in termini economici, un concerto come
quello dei Coldplay per la città
di Torino? E quale ricaduta
d’immagine crea? È per dare
una risposta a queste domande
che l’assessorato al Turismo e
cultura e la Camera di commercio di Torino hanno commissionato a Finpiemonte uno studio sul concerto di ieri che
prenda in esame tutta una serie
di aspetti — alcuni facilmente
intuibili, altri molto meno —
per dare un valore a una serata.
«Si ragiona per cerchi concentrici — spiega Guido Bolatto,
segretario generale della Camera di commercio — partendo da quanto si spende per chi
monta il palco, per gli alberghi
dello staff o per gli autisti, andando poi a vedere quanto
hanno incassato gli alberghi, i
G
I numeri dell'evento
40.000
100 euro
Biglietti tra prato
e tribune
La tariffa media
di una stanza
3 milioni
1.250.000
L'incasso della serata
Il ricavato degli alberghi
18.000
+15%
Posti letto a Torino
e cintura
L'aumento dei guadagni
degli esercizi commerciali
12.500
27
Stanze
Aziende che lavorano
allo stadio
100%
1.000
Tasso di occupazione
degli alberghi
Addetti il giorno
del concerto
tassisti, i ristoranti, eccetera eccetera. Ma non solo: attraverso
degli algoritmi si riesce a stimare dal numero di titoli di giornali che finiscono in rassegna
stampa il ritorno d’immagine
per la città che ospita l’evento,
con criteri simili a quelli che si
usano per la valutazione dei
marchi».
Una cifra al momento è impossibile da fornire, ma sicuramente è sull’ordine di milioni
di euro. Per fare un paragone,
uno studio analogo sul Salone
del gusto aveva assegnato all’iniziativa, che però si svolge in
più giornate, un valor e di 65 milioni. «Ma tra quell’evento e i
Coldplay — sottolinea Bolatto
— c’è una differenza abissale,
perché mentre il primo aveva
ricevuto un contributo pubblico, il concerto non costa un euro alle casse del Comune, a meno che non si voglia considerare lo straordinario dei vigili urbani per regolare il traffico, che
sul totale è irrisorio».
Già solo l’incasso della serata, per 40 mila biglietti venduti
in prevendita, raggiunge i 3 milioni. A questo si aggiunge il tutto esaurito registrato dagli hotel. Federalberghi Torino conta
in città e nella prima cintura circa 12.500 stanze, 18 mila posti
letto: calcolando una cifra media di 100 euro a stanza, il conto
supera abbondantemente il
milione di euro. «Siamo sulla
strada intrapresa è quella giusta — commenta Alessandro
Comoletti, presidente di Federalberghi Torino — E comunque anche gli eventi più di nicchia, come può essere stato il
Jazz festival, contribuiscono a
migliorare l’immagine della
città e a nutrire un passaparola
tra i turisti».
In generale, secondo una stima fatta da Confesercenti su
150 esercizi pubblici, negli ultimi giorni si è avuto un incremento degli incassi dei locali
del 15 per cento. «È un risultato
— commenta Giancarlo Banchieri, presidente di Assoturismo-Confesercenti — reso
possibile dalla collaborazione
fra l’amministrazione e gli organizzatori e dalla capacità delle nostre imprese di rispondere
alle esigenze di un pubblico
sempre più differenziato».
Poi ci sono i lavoratori: circa
600 quelli che negli ultimi giorni hanno lavorato attorno al
palco, tra montatori, elettricisti, sicurezza (un migliaio solo
ieri): per una media di 100 euro
di compenso al giorno si può
stimare un volume di spesa di
almeno mezzo milione.
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