relazione geologico - tecnica relativa alle aree interessate da nuovi
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relazione geologico - tecnica relativa alle aree interessate da nuovi
Dott. Edoardo Rabajoli – GEOLOGO COMUNE DI VAL DELLA TORRE Provincia di Torino VARIANTE STRUTTURALE AL P.R.G.C. PROGETTO DEFINITIVO Adeguamento e controdeduzioni alle osservazioni della Regione Piemonte ai sensi del 13° comma art. 15 L.R. 56/77 e s.m.i. RELAZIONE GEOLOGICO - TECNICA RELATIVA ALLE AREE INTERESSATE DA NUOVI INSEDIAMENTI (comma 2b dell’art. 14 della L.R. 5.12.77 n. 56) DATA : SETTEMBRE 2005 Aggiornamento: DICEMBRE 2008 Studio GEO sintesi - Corso Unione Sovietica, 560 - Torino - tel. 0113913194 fax 0113470904 e-mail: rabajoli@geoengineering. torino .it Edoardo Rabajoli - pag. 1 GEOLOGO PREMESSA Nell’ambito dell’incarico conferito dal Comune di Val della Torre al sottoscritto per la predisposizione degli elaborati di carattere geologico a supporto della Variante al PRGC di adeguamento al P.A.I. (Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico), si è predisposta la presente “Relazione geologico – tecnica relativa alle aree interessate da nuovi insediamenti o da opere pubbliche di particolare interesse”, specificamente richiesta dal comma 2b dell’art 14 della L.R. 5 dicembre 1977 n° 56 “Tutela e uso del suolo”, che costituisce parte integrante degli elaborati di progetto della Variante al Piano Regolatore Generale Comunale, in quanto completa i documenti di carattere geologico. In questo documento sono quindi commentate, secondo quanto disposto dalla Circolare P.G.R. 18.07.89 (Parte seconda, Sezione I, scheda C, Punto 2), in apposite schede, le aree oggetto della variante, con particolare attenzione agli aspetti che possono condizionarne la fruizione ai fini urbanistici. Le schede sono state modificate e integrate in accoglimento dei pareri dell'ARPA Piemonte (prot. n. 70855/2007/SC04 e 134478/SC04 del 18/11/2008). Geol. Edoardo Rabajoli Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - pag. 2 GEOLOGO ESAME DELLE AREE PROPOSTE IN VARIANTE Come prescritto dal comma 2b dell’art. 14 della L.R. 5 dicembre 1977 n° 56 nel seguito sono riportate sotto forma di scheda “le relazioni geologico-tecniche relative alle aree interessate da nuovi insediamenti o da opere pubbliche di particolare importanza”, riferite ad aree singole o più aree limitrofe raggruppate in insiemi omogenei. Nelle schede sono evidenziati gli aspetti più rimarchevoli che possono condizionare la fruizione delle aree ai fini edificatori o urbanistici, oltre alle caratteristiche morfologiche, litotecniche e territoriali proprie dei diversi settori, in funzione degli elementi geologici ed idrogeologici disponibili. Viene inoltre espresso un commento geologico-tecnico, con particolare riferimento alla caratterizzazione litotecnica dei terreni e alle condizioni di pericolosità geologica e di rischio che la connotano e alle indicazioni di carattere prescrittivo a cui è soggetta. In calce a ogni scheda è riportato uno stralcio della planimetria di P.R.G.C., alla scala 1 : 5.000, che individua topograficamente la collocazione dell’area o del gruppo di aree. Le schede predisposte e riportate alle pagine seguenti riguardano rispettivamente le seguenti aree considerate: Scheda 1 ⇒ Area Ca Scheda 2 ⇒ Area Cd Scheda 3 ⇒ Aree Ce - Cf - Cg Scheda 4 ⇒ Area Ch Scheda 5 ⇒ Area di Ampliamento commerciale CCD Scheda 6 ⇒ Aree di Ampliamento industriale Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - pag. 3 GEOLOGO SCHEDA 1 Area Ca UBICAZIONE Area adiacente alla strada comunale che dalla località Il Mulino conduce alla località Triachera e alla Borgata Trucco Rossato. GEOMORFOLOGIA Settore esteso in sinistra idrografica del T. Casternone, a monte della scarpata di terrazzo incisa dal corso d’acqua poco a valle della confluenza del Rio Magnacrosta; l’area rappresenta la parte basale di un pendio esposto a Sud, soggetto a moderata acclività, delimitato a valle dalla strada comunale. IDROGRAFIA SUPERFICIALE Il sito non è interessato direttamente da alcuna linea di drenaggio superficiale; al margine orientale è bordato dal Rio Rossato, la cui fascia di rispetto per la sponda destra è pari a 25 m LITOLOGIA L’area si inserisce nell’ambito di un’ampia fascia detritica di versante costituita dai prodotti della degradazione meteorica della parte alta dei versanti in roccia, e dalla coalescenza di veri e propri conoidi detritici situati in prevalenza allo sbocco dei principali canaloni. In corrispondenza dello sbocco in fondovalle dei rii laterali, sono presenti numerosi conoidi alluvionali che si intercalano a quelli detritici e tendono ad assumere pendenze decrescenti verso valle e a perdere la loro individualità, tanto che in questo settore il versante è caratterizzato a tutti gli effetti da una fascia di conoidi alluvionali coalescenti che tendono via via a confondersi con i depositi alluvionali di fondovalle man mano che si procede verso il T. Casternone. Sotto il profilo litologico, per i primi si tratta di depositi a clasti eterometrici spigolosi alterati, in matrice sabbioso-argillosa, con grado di addensamento da scarso a medio; i secondi presentano uno scheletro ghiaioso-sabbioso con ciottoli eterometrici scarsamente arrotondati, con grado di addensamento scarso. GEOIDROLOGIA Non si segnala la presenza di una falda idrica nella parte più superficiale del deposito; non è peraltro da escludersi l’instaurarsi di falde effimere, a carattere temporaneo a modesta profondità rispetto al piano-campagna. CARATTERISTICHE GEOTECNICHE Pur in assenza di indagini dirette riferibili all’area, è ipotizzabile la presenza di uno strato superficiale poco addensato, di potenza variabile tra 0,5 e 1 m, riconducibile alla coltre eluviale, sovrastante un complesso con grado di addensamento medio; quest’ultimo presenta caratteristiche geotecniche discrete, solo localmente mediocri in relazione alla presenza di una componente plastica. CONDIZIONI DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA La "Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell'idoneità all'uso urbanistico" ascrive parte dell’area alla Classe III e parte alla Classe II (comprendente i “Settori caratterizzati da Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - GEOLOGO pag. 4 moderata pericolosità geologica legata a condizioni di drenaggio superficiale anomalo, alla presenza di falda prossima al piano di campagna o a versanti a media acclività), Sottoclasse II-b (riguardante le aree estese per lo più nel settore basale dei versanti, in cui il grado di acclività e le condizioni geomorfologiche non sono favorevoli all’innesco di processi gravitativi. PRESCRIZIONI Il contesto morfologico maggiormente penalizzante impone una particolare attenzione alla gestione delle acque di superficie, con particolare riferimento al recapito verso valle: quest'ultimo dovrà essere indirizzato preferibilmente verso linee di deflusso naturali preesistenti. Qualora ciò non risultasse possibile si dovrà comunque operare in modo da evitare la concentrazione delle acque reflue. Non è inoltre consentita la realizzazione di scavi o di riporti che modifichino in modo significativo l'andamento plano-altimetrico locale. Come indicazione a carattere generale, si ritiene che tali interventi non debbano comportare riporti di spessore superiore ai 2 m né richiedere strutture di sostegno di altezza superiore a 2,5 m fuori terra. I progetti dovranno essere supportati da uno studio geologico-tecnico, nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11.03.1988 n° 47 e del D.M. 14/01/2008, basato su specifiche indagini geognostiche, dovrà precisare in una relazione geologica e in una geotecnica le caratteristiche geomorfologiche, geoidrologiche e geotecniche locali, definire le condizioni di stabilità e di potenziale dissestabilità, valutare la ricaduta sulla destinazione urbanistica prevista e, nel caso, individuare gli indirizzi di intervento atti a mitigare le condizioni di pericolosità. Inoltre, sarà necessario anche uno studio idrologico-idraulico atto a verificare la capacità di smaltimento delle sezioni di deflusso e degli attraversamenti presenti, nonché l'efficienza delle opere di difesa spondale esistenti. Sarà inoltre necessario prevedere la pulizia e la manutenzione del corso d'acqua, quantomeno nel tratto di interesse. Per la parte a ridosso del Rio Rossato, ricadente in classe IIIa, è inibita l'edificazione. Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - GEOLOGO pag. 5 Ubicazione dell’area Ca su stralcio della planimetria di P.R.G.C., alla scala 1:5.000 Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - pag. 6 GEOLOGO SCHEDA 2 Area Cd UBICAZIONE Area adiacente alla strada comunale che da Chiaberge Sup. conduce alla località Mulino di Punta, posta a monte della sede stradale. GEOMORFOLOGIA Settore esteso in sinistra idrografica del T. Casternone, ad una quota media di circa 50 m s.l.m.m.; l’area si colloca nel settore basale di un pendio esposto a Sud, soggetto a moderata acclività, delimitato a valle dalla strada comunale. IDROGRAFIA SUPERFICIALE Il sito non è solcata direttamente da alcuna linea di drenaggio superficiale; al margine orientale l’area confina con l’alveo del Rio Burrone, la cui fascia di rispetto per la sponda destra è pari a 15 m. LITOLOGIA L’area si inserisce nell’ambito di un’ampia fascia detritica di versante costituita dai prodotti della degradazione meteorica della parte alta dei versanti in roccia, e dalla coalescenza di veri e propri conoidi detritici situati in prevalenza allo sbocco dei principali canaloni. In corrispondenza dello sbocco in fondovalle dei rii laterali, sono presenti numerosi conoidi alluvionali che si intercalano a quelli detritici e tendono ad assumere pendenze decrescenti verso valle e a perdere la loro individualità, tanto che in questo settore il versante è caratterizzato a tutti gli effetti da una fascia di conoidi alluvionali coalescenti che tendono via via a confondersi con i depositi alluvionali di fondovalle man mano che si procede verso il T. Casternone. Sotto il profilo litologico, per i primi si tratta di depositi a clasti eterometrici spigolosi alterati, in matrice sabbioso-argillosa, con grado di addensamento da scarso a medio; i secondi presentano uno scheletro ghiaioso-sabbioso con ciottoli eterometrici scarsamente arrotondati, con grado di addensamento scarso. GEOIDROLOGIA Non si segnala la presenza di una falda idrica nella parte più superficiale del deposito; non è peraltro da escludersi l’instaurarsi di falde effimere, a carattere temporaneo a modesta profondità rispetto al piano-campagna. CARATTERISTICHE GEOTECNICHE Pur in assenza di indagini dirette riferibili all’area, è ipotizzabile la presenza di uno strato superficiale poco addensato, di potenza variabile tra 0,5 e 1 m, riconducibile alla coltre eluviale, sovrastante un complesso con grado di addensamento medio; quest’ultimo presenta caratteristiche geotecniche discrete, solo localmente mediocri in relazione alla presenza di una componente plastica. CONDIZIONI DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA La "Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell'idoneità all'uso urbanistico" ascrive l’area alla Classe II (comprendente i “Settori caratterizzati da moderata pericolosità geologica legata Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - GEOLOGO pag. 7 a condizioni di drenaggio superficiale anomalo, alla presenza di falda prossima al piano di campagna o a versanti a media acclività), Sottoclasse II-b (riguardante le aree estese per lo più nel settore basale dei versanti, in cui il grado di acclività e le condizioni geomorfologiche non sono favorevoli all’innesco di processi gravitativi. PRESCRIZIONI Il contesto morfologico maggiormente penalizzante impone una particolare attenzione alla gestione delle acque di superficie, con particolare riferimento al recapito verso valle: quest'ultimo dovrà essere indirizzato preferibilmente verso linee di deflusso naturali preesistenti. Qualora ciò non risultasse possibile si dovrà comunque operare in modo da evitare la concentrazione delle acque reflue. Non è inoltre consentita la realizzazione di scavi o di riporti che modifichino in modo significativo l'andamento plano-altimetrico locale. Come indicazione a carattere generale, si ritiene che tali interventi non debbano comportare riporti di spessore superiore ai 2 m né richiedere strutture di sostegno di altezza superiore a 2,5 m fuori terra. I progetti dovranno essere supportati da uno studio geologico-tecnico, nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11.03.1988 n° 47 e del D.M. 14/01/2008, basato su specifiche indagini geognostiche, dovrà precisare in una relazione geologica e in una geotecnica le caratteristiche geomorfologiche, geoidrologiche e geotecniche locali, definire le condizioni di stabilità e di potenziale dissestabilità, valutare la ricaduta sulla destinazione urbanistica prevista e, nel caso, individuare gli indirizzi di intervento atti a mitigare le condizioni di pericolosità. Si ricorda in ultimo sul margine orientale dell’area il vincolo rappresentato dalla fascia di rispetto dal Rio Burrone ricedente in classe IIIa e pertanto inedificabile, pari a 15 m dalla sponda dell’alveo inciso. Ubicazione dell’area Cd su stralcio della planimetria di P.R.G.C., alla scala 1:5.000 Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - pag. 8 GEOLOGO SCHEDA 3 Aree Ce - Cf - Cg UBICAZIONE Aree adiacenti alla Borgata Chiaberge Sup., poste a monte della strada che conduce alla località Mulino di Punta. L’area Ce si colloca al margine occidentale della borgata; l’area Cf a monte dell’abitato; l’area Cg al margine orientale. GEOMORFOLOGIA Settori estesi in sinistra idrografica del T. Casternone, a quote comprese tra 510 e 535 m s.l.m.m.; le aree si collocano nel settore basale di un pendio esposto a Sud, soggetto a moderata acclività, delimitato a valle dalla strada comunale. IDROGRAFIA SUPERFICIALE L’area Ce Il sito non è solcata direttamente da alcuna linea di drenaggio superficiale; analogo discorso vale per le aree Cf e Cg che però al margine orientale confinano con l’alveo del Rio Dosio, la cui fascia di rispetto per la sponda destra è pari a 15 m. LITOLOGIA Le aree si inseriscono nell’ambito di un’ampia fascia detritica di versante costituita dai prodotti della degradazione meteorica della parte alta dei versanti in roccia, e dalla coalescenza di veri e propri conoidi detritici situati in prevalenza allo sbocco dei principali canaloni. In corrispondenza dello sbocco in fondovalle dei rii laterali, sono presenti numerosi conoidi alluvionali che si intercalano a quelli detritici e tendono ad assumere pendenze decrescenti verso valle e a perdere la loro individualità, tanto che in questo settore il versante è caratterizzato a tutti gli effetti da una fascia di conoidi alluvionali coalescenti che tendono via via a confondersi con i depositi alluvionali di fondovalle man mano che si procede verso il T. Casternone. Sotto il profilo litologico, per i primi si tratta di depositi a clasti eterometrici spigolosi alterati, in matrice sabbioso-argillosa, con grado di addensamento da scarso a medio; i secondi presentano uno scheletro ghiaioso-sabbioso con ciottoli eterometrici scarsamente arrotondati, con grado di addensamento scarso. GEOIDROLOGIA Non si segnala la presenza di una falda idrica nella parte più superficiale del deposito; non è peraltro da escludersi l’instaurarsi di falde effimere, a carattere temporaneo a modesta profondità rispetto al piano-campagna. CARATTERISTICHE GEOTECNICHE Pur in assenza di indagini dirette riferibili all’area, è ipotizzabile la presenza di uno strato superficiale poco addensato, di potenza variabile tra 0,5 e 1 m, riconducibile alla coltre eluviale, sovrastante un complesso con grado di addensamento medio; quest’ultimo presenta caratteristiche geotecniche discrete, solo localmente mediocri in relazione alla presenza di una componente plastica. CONDIZIONI DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA La "Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell'idoneità all'uso urbanistico" ascrive l’area alla Classe II (comprendente i “Settori caratterizzati da moderata pericolosità geologica legata Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - GEOLOGO pag. 9 a condizioni di drenaggio superficiale anomalo, alla presenza di falda prossima al piano di campagna o a versanti a media acclività), Sottoclasse II-b (riguardante le aree estese per lo più nel settore basale dei versanti, in cui il grado di acclività e le condizioni geomorfologiche non sono favorevoli all’innesco di processi gravitativi. PRESCRIZIONI Il contesto morfologico maggiormente penalizzante impone una particolare attenzione alla gestione delle acque di superficie, con particolare riferimento al recapito verso valle: quest'ultimo dovrà essere indirizzato preferibilmente verso linee di deflusso naturali preesistenti. Qualora ciò non risultasse possibile si dovrà comunque operare in modo da evitare la concentrazione delle acque reflue. Non è inoltre consentita la realizzazione di scavi o di riporti che modifichino in modo significativo l'andamento plano-altimetrico locale. Come indicazione a carattere generale, si ritiene che tali interventi non debbano comportare riporti di spessore superiore ai 2 m né richiedere strutture di sostegno di altezza superiore a 2,5 m fuori terra. I progetti dovranno essere supportati da uno studio geologico-tecnico, nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11.03.1988 n° 47 e del D.M. 14/01/2008, basato su specifiche indagini geognostiche, dovrà precisare in una relazione geologica e in una geotecnica le caratteristiche geomorfologiche, geoidrologiche e geotecniche locali, definire le condizioni di stabilità e di potenziale dissestabilità, valutare la ricaduta sulla destinazione urbanistica prevista e, nel caso, individuare gli indirizzi di intervento atti a mitigare le condizioni di pericolosità. Si ricorda in ultimo sul margine orientale delle aree Cf e Cg il vincolo rappresentato dalla fascia di rispetto dal Rio Dosio ricadente in classe IIIa e pertanto inedificabile, pari a 15 m dalla sponda dell’alveo inciso. Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - pag. 10 GEOLOGO Ubicazione delle aree Ce, Cf e Cg su stralcio della planimetria di P.R.G.C. SCHEDA 4 Area Ch UBICAZIONE Area adiacente alla Borgata Grange di Brione, poste in fregio alla Strada Provinciale per Alpignano; l’area si colloca al margine orientale della borgata. GEOMORFOLOGIA Settore esteso in destra idrografica del T. Casternone, ad una quota media di 355 m s.l.m.m., su terreni ad andamento sub-pianeggiante, degradanti verso il corso d’acqua di fondovalle da cui distano oltre 1 km; ci si colloca al margine della pianura alluvionale del T. Casternone nell’ambito del complesso glaciale e fluvioglaciale riconducibile alle porzioni esterne dell’anfiteatro morenico di Rivoli-Avigliana. IDROGRAFIA SUPERFICIALE L’area non è solcata direttamente da alcuna linea di drenaggio superficiale. LITOLOGIA Le aree si inseriscono nell’ambito di depositi glaciali di epoca rissiana, costituiti da materiali ghiaioso-sabbiosi debolmente cementati con blocchi triquetri; il deposito è caratterizzato da un paleosuolo di colore rosso-bruno argillificato, di potenza massima dell’ordine di 2,5 m. Il deposito è caratterizzato da un grado di addensamento medio-alto. GEOIDROLOGIA Non si segnala la presenza di una falda idrica nella parte più superficiale del deposito; il complesso grossolano e caratterizzato da modesta permeabilità; così pure si segnalano le scarse caratteristiche drenanti del paleosuolo di copertura. CARATTERISTICHE GEOTECNICHE Pur in assenza di indagini dirette riferibili all’area sono da segnalare la scadenti caratteristiche geotecniche del paleosuolo di copertura, sia per la natura prevalentemente argillosa sia per le condizioni di addensamento dello stesso; questo, come detto, si sovrappone a un complesso a scheletro incoerente con grado di addensamento medio-alto, a cui possono essere attribuite caratteristiche geotecniche da discrete a buone. CONDIZIONI DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA La "Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell'idoneità all'uso urbanistico" ascrive l’area alla Classe I (“Porzioni di territorio dove le condizioni di pericolosità geologica sono tali da non porre limitazioni alle scelte urbanistiche), per la quale non è prevista limitazione alcuna. PRESCRIZIONI Ogni nuovo intervento è consentito nel rispetto delle prescrizioni del D.M. 11.03.1988 n° 47 e del D.M. 14/01/2008. Come indicazione di carattere generale si raccomanda la corretta regimazione delle acque di scorrimento superficiale, con particolare riferimento al recapito verso linee di deflusso naturali Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - GEOLOGO pag. 11 preesistenti, nonché di prevedere un adeguato drenaggio per i manufatti che interferiscono con il suolo superficiale, in considerazione della natura argillosa dello stesso. Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - GEOLOGO pag. 12 Ubicazione dell’area Ch su stralcio della planimetria di P.R.G.C., alla scala 1:5.000 Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - pag. 13 GEOLOGO SCHEDA 5 Area di ampliamento commerciale CCD UBICAZIONE Area adiacente alla Borgata Brione, posta in fregio alla Strada Provinciale per Givoletto, sul lato orientale. GEOMORFOLOGIA Settore esteso in destra idrografica del T. Casternone, ad una quota media di 350 m s.l.m.m., su terreni ad andamento pianeggiante, debolmente terrazzato, elevati di pochi metri sull’alveo del T. Casternone, da cui distano circa 200 m; ci si colloca nell’ambito della pianura alluvionale del torrente, nell’ambito dei Depositi alluvionali medio-recenti. IDROGRAFIA SUPERFICIALE L’area non è solcata direttamente da alcuna linea di drenaggio superficiale. LITOLOGIA Le aree si inseriscono nell’ambito di depositi alluvionali legati all’attività deposizionale del corso d’acqua di fondovalle; questi sono costituiti da materiali ghiaioso-sabbiosi con ciottoli eterometrici; il grado di arrotondamento dei granuli è medio-basso mentre iI grado di addensamento del deposito è discreto. Il deposito è ricoperto da un suolo vegetale di potenza decimetrica. GEOIDROLOGIA Non si segnala la presenza di una falda idrica nella parte più superficiale del deposito, peraltro caratterizzato da elevata permeabilità; la falda freatica si livella a quote mediamente dell’ordine di 1÷2 m dal piano di campagna. CARATTERISTICHE GEOTECNICHE Pur in assenza di indagini dirette riferibili all’area il complesso ghiaisoso-sabbioso, in virtù di un buon grado di addensamento garantisce buone caratteristiche geotecniche. CONDIZIONI DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Secondo la nuova cartografia dell'Autorità di Bacino del fiume Po - Tavole di delimitazione delle fasce fluviali, parte di tale area ricade in fascia C del T. Casternone. La "Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell'idoneità all'uso urbanistico" ascrive l’area alla Classe IIIb2 e in parte alla Classe II (comprendente i “Settori caratterizzati da moderata pericolosità geologica legata a condizioni di drenaggio superficiale anomalo, alla presenza di falda prossima al piano di campagna o a versanti a media acclività), Sottoclasse II-a (settori di pianura potenzialmente condizionabili dalle oscillazioni della falda freatica). PRESCRIZIONI Per quanto riguarda l'ambito ricadente in Classe IIIb2, nuove edificazioni o completamenti saranno possibili solo in seguito alla realizzazione degli interventi di sistemazione idraulica in progetto sul T. Casternone (difesa e protezione delle sponde, disalveo, ecc.) e/o alla verifica della loro efficienza/efficacia. Completate le opere e fatte salve le procedure di approvazione degli interventi di sistemazione da parte dell'Autorità competente, spetterà responsabilmente Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - GEOLOGO pag. 14 all'Amministrazione comunale verificare che le stesse ambiano conseguito l'obiettivo di minimizzazione del del rischio ai fini della furibilità urbanistica delle aree interessate ((punto 7.10 della N.T.E. alla Circ. P.G.R. 7/LAP). Tali interventi necessiteranno nel tempo di controllo, manutenzione ordinaria e straordinaria o di ulteriori opere di miglioramento qualora l'evoluzione del quadro conoscitivo ne richieda la realizzazione. Per gli ambiti inseriti in classe IIIb2 dovrà essere predisposto un Piano di Comunale di Protezione Civile, così come richiamato nella D.G.R. n. 31-3749 del 6/08/2001. Inoltre, sia per gli ambiti in classe IIIb2 che per quelli ricadenti in classe II, si osserva che la possibile presenza della falda freatica a quote prossime al piano topografico condiziona la realizzazione di nuovi edifici; pertanto ogni nuovo intervento deve escludere la realizzazione di piani interrati o prevedere l’adozione di opportuni accorgimenti atti a superare tale limitazione, esplicitati a livello di progetto esecutivo. ogni nuovo intervento inoltre è consentito nel rispetto di quanto prescritto dal D.M. 11.03.1988 n° 47 e del D.M. 14/01/2008. Ubicazione dell’area di Ampliamento commerciale CCD su stralcio della planimetria di P.R.G.C., alla scala 1:5.000 Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - GEOLOGO SCHEDA 6 pag. 15 Aree di ampliamento industriale UBICAZIONE Trattasi di sue aree adiacenti alla zona industriale esistente, collocata in fregio alla Strada Provinciale per Givoletto, sul lato orientale di quest’ultima. La prima, denominata AIN2, si colloca al margine nord-orientale mentre l’altra, denominata AIN3 è ubicata al limite meridionale (Cfr. stralcio planimetrico in fondo alla scheda, pag. 15). GEOMORFOLOGIA Le due aree si collocano su un settore esteso in sinistra idrografica del Torrente Casternone, ad una quota media di 350 m s.l.m.m., su terreni ad andamento pianeggiante, debolmente terrazzati, elevati di pochi metri sull’alveo del Casternone, da cui distano rispettivamente circa 1 km e corca 200 m. IDROGRAFIA SUPERFICIALE L’area AIN2 è delimitata a nord dal corso del Rio Losa, che ha andamento sub-paralleo al T. Casternone; l’area aIN3 non è solcata direttamente da alcuna linea di drenaggio superficiale. LITOLOGIA Le due aree si inseriscono nell’ambito di depositi alluvionali legati all’attività deposizionale del corso d’acqua di fondovalle (depositi alluvionali medio-recenti); questi sono costituiti da materiali ghiaioso-sabbiosi con ciottoli eterometrici, ricoperti da un suolo vegetale di potenza d’ordine decimetrico. Nel complesso alluvionale il grado di arrotondamento dei granuli è medio-basso mentre il grado di addensamento del deposito è discreto. GEOIDROLOGIA Non si segnala la presenza di una falda idrica nella parte più superficiale del deposito, peraltro caratterizzato da elevata permeabilità; la quota massima raggiungibile della falda freatica si livella a profondità mediamente dell’ordine di 1,5÷2 m dal piano di campagna. CARATTERISTICHE GEOTECNICHE Pur in assenza di indagini dirette riferibili alle aree in studio il complesso ghiaisoso-sabbioso garantisce buone caratteristiche geotecniche ai fini fondazionali, in virtù sia di un buon grado di addensamento sia della presenza dello scheletro grossolano. CONDIZIONI DI PERICOLOSITÀ GEOLOGICA Area AIN2: la "Carta di sintesi della pericolosità geologica e dell'idoneità all'uso urbanistico" ascrive l’area alla Classe II, Sottoclasse II-a, riferita a settori di pianura condizionati dalla presenza di falda prossima al piano di campagna o potenzialmente soggetti ad allagamento ad opera di acque di esondazione a bassa energia, fa eccezione la fascia di rispetto dal Rio Losa, di ampiezza pari a 20 m (misurata dal ciglio superiore della sponda dell’alveo inciso), ascritta alla Classe IIIa. Area AIN3: secondo la nuova cartografia dell'Autorità di Bacino del Fiume Po (Tavole di delimitazione delle fasce fluviali), tale area ricade all’interno della Fascia C (riferita alla piena catastrofica: Tr = 500 anni) della delimitazione delle fasce fluviali relative al Torrente Casternone; la "Carta di sintesi della pericolosità geologica e Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - GEOLOGO pag. 16 dell'idoneità all'uso urbanistico" ascrive l’area alla Classe IIIb2. PRESCRIZIONI Area AIN2: ricadendo in un settore di pianura potenzialmente soggetto all’oscillazione dell falda freatica, in quest’area dovrà essere evitata la realizzazione di piani interrati o, in alternativa, dovranno essere adottate soluzioni tecniche in grado di superare tale limitazione, da esplicitare a livello di progetto esecutivo. Ogni nuovo intervento inoltre è consentito nel rispetto di quanto prescritto dal D.M. 11.03.1988 n° 47 e del D.M. 14/01/2008. Per la parte ricadente nella fascia di rispetto dal Rio Losa (20 m di ampiezza) è preclusa ogni nuova edificazione e modificazione del suolo che alteri l’attuale configurazione geomorfologica. Si ricorda inoltre che il Rio Losa è un corso d’acqua con alveo a sedime demaniale e che di conseguenza in riferimento ad esso trovano applicazione i disposti del R.D. 25/07/1904 n. 523 “Testo unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie” Area AIN3: nuove edificazioni o completamenti saranno possibili solo in seguito alla realizzazione degli interventi di sistemazione idraulica in progetto sul T. Casternone (difesa e protezione delle sponde, disalveo, ecc.). Completate le opere e fatte salve le procedure di approvazione degli interventi di sistemazione da parte dell'Autorità competente, spetterà responsabilmente all'Amministrazione Comunale verificare che le stesse abbiano conseguito l'obiettivo di minimizzazione del del rischio ai fini della furibilità urbanistica delle aree interessate (punto 7.10 della N.T.E. alla Circ. P.G.R. 7/LAP). Tali interventi necessiteranno nel tempo di controllo, manutenzione ordinaria e straordinaria o di ulteriori opere di miglioramento qualora l'evoluzione del quadro conoscitivo ne richieda la realizzazione. Per gli ambiti inseriti in classe IIIb2 dovrà essere predisposto un Piano di Comunale di Protezione Civile, così come richiamato nella D.G.R. n. 31-3749 del 6/08/2001. A seguito dell'attuazione delle opere di sistemazione idrogeologica sarà possibile l'ampliamento, il completamento di edifici preesistenti, il cambio di destinazione d'uso, nonché la realizzazione di nuovi edifici. Le caratteristiche delle nuove edificazione (ad es. destinazione d'uso, volumetria) dovranno essere verificate alla luce di specifiche e dettagliate indagini di compatibilità geologica. Inoltre, la possibile presenza della falda freatica a quote prossime al piano topografico condiziona la realizzazione di nuovi edifici; pertanto ogni nuovo intervento deve escludere la realizzazione di piani interrati o prevedere l’adozione di opportuni accorgimenti atti a superare tale limitazione, esplicitati a livello di progetto esecutivo. Ogni nuovo intervento inoltre è consentito nel rispetto di quanto prescritto dal D.M. 11.03.1988 n° 47 e del D.M. 14/01/2008. Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti Edoardo Rabajoli - GEOLOGO pag. 17 Ubicazione delle aree di Ampliamento industriale AIN2 e AIN3 su stralcio della planimetria di P.R.G.C. (disegno non in scala) Comune di Val della Torre - Variante Strutturale al P.R.G.C. - Relazione geologico-tecnica relativa alle aree interessati da nuovi insediamenti