2 - Po.Te.Co. scrl
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Depilazione-calcinazione 1 Scopo della lavorazione La depilazione serve per eliminare dalla pelle il pelo e lo strato di epidermide (formato anch’esso da cheratine) che per sua natura chimica non sarebbe lavorabile. La lavorazione di depilazione non deve incidere sull’aspetto della pelle, la quale deve mostrare un fiore fine e pulito, una ruga non pronunciata ed una struttura fibrosa aperta. Anche in questa fase la rotazione è estremamente lenta (1/2 giri al minuto) Durante la conservazione, con la disidratazione della pelle si è avuto una contrazione delle fibre le une sulle altre, con conseguente formazione di un intreccio fibroso talmente fitto da impedire il passaggio dei prodotti chimici attraverso la pelle. Con la calcinazione si vuole provocare l’apertura dei fasci fibrosi, con conseguente entrata di acqua nella struttura e gonfiamento della pelle. Tutto questo non fa altro che rendere reattiva la pelle, in quanto si favorisce la diffusibilità dei successivi prodotti chimici nella struttura interna. 2 Scopo della lavorazione Oltre alla depilazione ed alla apertura della pelle, in questa fase è importante il gonfiamento della pelle, in quanto rende la pelle stessa più dura e gommosa. In più il gonfiamento provoca distaccamento tra pelle e tessuto sottocutaneo, facilitando perciò l’operazione meccanica di scarnatura, necessaria per eliminare “il carniccio”. Durante il “calcinaio”, si ha anche la parziale saponificazione dei grassi presenti nella pelle, e solubilizzazione delle proteine non strutturate ancora presenti. 3 Meccanismo di depilazione La depilazione può essere effettuata per via chimica senza intaccare la parte più importante delle pelle, il derma, grazie alla presenza di un amminoacido solforato (CISTINA) nelle proteine cheratiniche e la sua contemporanea assenza nelle fibre del collagene Solfuro di sodio Na2S Solfidrato di sodio Agenti Depilanti RIDUCENTI in acqua libera 2 ossidrili (OH-) NaHS in acqua libera 1 ossidrile (OH-) 4 Meccanismo di depilazione - S CH2 P CH P P S S 2- S P HC CH2 CH2 S P HC CH P - P S P CH2 2- S Il meccanismo della reazione di depilazione prevede la rottura del ponte S – S della cistina P - CH P S + - - S S CH2 5 Gonfiamento della pelle Osmotico o elettrostatico E’ generato da acidi e basi, ed i siti interessati sono i legami salini elettrostatici che esistono fra le protofibrille. Tali legami vengono rotti in condizioni di alto potenziale di ioni H+ ed OH-, ragion per cui si ha gonfiamento significativo solo per pH < 4 e > 10. Secondo la teoria elettrostatica, il gonfiamento è causato da rottura dei ponti salini e successiva repulsione tra gruppi ionici con carica identica. Tutto ciò genera spazi vuoti tra le fibrille, nei quali può facilmente entrare l’acqua e generare il gonfiamento. 6 Gonfiamento della pelle P P P O O C O - + - ----------------- H3N + NH3 C O ----------------- O - NH + C P P P P H2O - + C O Na NH C P O C O O OH - H2O H2O NH HO H2O O + H2O Na O H2O - C + O Na HO H2O NH HO Na OH ----------------- H3N O + C O Na O P P NH H2O P O + OH - + O Na Na O HO - C NH P Gli ioni OH- legandosi ai siti amminici generano repulsione elettrostatica con i COO- delle catene vicine, da cui si ha allontanamento delle fibre e passaggio di acqua all’interno 7 Gonfiamento della pelle Secondo la teoria osmotica, data la completa dissociabilità dei gruppi – COONa e data la insufficiente tendenza dei gruppi basici (-NH4OH) a cedere ioni OH-, si viene a generare tra le fibre una concentrazione di ioni Na+ superiore a quella degli OH-. Tutto ciò provoca, per motivi osmotici, il passaggio di acqua all’interno per ristabilire un bilanciamento tra le due soluzioni, cioè l’interno della pelle ed il bagno alcalino esterno. Sperimentalmente si è trovato che il gonfiamento elettrostatico o osmotico, genera un distaccamento tra le fibre, le quali passano da una distanza interfibrillare di circa 10 Å ad una di 16 Å e più. 8 Gonfiamento della pelle Liotropico Dovuto all’interazione tra molecole o ioni ed i gruppi non ionici della proteina. Alcuni sali, come il cloruro di calcio, penetrando all’interno della struttura, inducono la rottura dei legami idrogeno fra le catene polipeptidiche, degradando in parte la struttura fibrosa e favorendo l’afflusso di acqua dall’esterno. P R CH P P HC O C ----------------- NH R + NH ----------------- C O CH R P HC P R CH R CaCl 2 O C -----------------CaCl2 R P HC R NH NH C O CH HC R P P 9 “Rischi” del Gonfiamento Se il gonfiamento è troppo eccessivo, per esempio in concentrazioni basiche troppo alte e per tempi di contatto troppo lunghi, c’è il rischio di avere degradazione della sostanza dermica. Infatti se si arriva alla completa rottura dei legami idrogeno interfibrillari, le fibrille stesse perderanno qualsiasi interazione e la proteina si destabilizza e pian piano si degrada. Diversamente dall’idrossido di sodio si comporta l’idrossido di calcio, in quanto, il collagenato di calcio è solo parzialmente solubile. In più la natura bivalente dello ione Ca2+ dà la possibilità ad esso di generare composti di coordinazione anche tra fibre diverse, mantenendo in parte unita la struttura fibrosa ed impedendo la degradazione. 10 Immunizzazione del pelo Il fenomeno della immunizzazione del pelo avviene quando la pelle non depilata è trattata per tempi sufficientemente lunghi con idrossidi di metalli bivalenti (es. Ca(OH)2, Ba(OH)2) In questi casi lo ione bivalente che si viene a generare va a “stabilizzare” il ponte disolfuro presente nelle cheratine rendendolo sempre più inattaccabile dagli agenti depilanti tradizionali S S Ca2+ 11 Tipologie di depilazione - Distruttiva (tradizionale), - Conservativa, - Ossidativa, - Enzimatica, - con pasta depilante 12