Esercitazioni di Ragioneria Generale ed Applicata (Istituzioni)
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Esercitazioni di Ragioneria Generale ed Applicata (Istituzioni)
Facoltà di Economia Esercitazioni di Ragioneria Generale ed Applicata (Istituzioni) LA LOGICA DELLA RILEVAZIONE SISTEMATICA Raccolta di lucidi ad uso didattico Corso A-K: docente Prof. Stefano Santucci Corso L-Z: docente Prof. Letizia Ubbiali a.a. 2004/2005 LE OPERAZIONI DI RILEVAZIONE Nelle imprese si attuano numerosi processi di rilevazione. Ciascun processo è caratterizzato da specifici: - obiettivi informativi da conseguire; - fenomeni oggetto di osservazione; - dimensioni (dei fenomeni) da determinare § dimensioni qualitative; § dimensioni quantitative non monetarie § dimensioni quantitative monetarie. - metodi e strumenti di rilevazione da impiegare § rilevazioni contabili, che si avvalgono dello strumento “conto” § rilevazioni extracontabili, statistico o matematico 2 di tipo Un processo di rilevazione contabile attuato da tutte le imprese è la CONTABILITÀ GENERALE (Co.Ge.) La contabilità generale (Co.Ge.) - giorno per giorno annota i valori che, a consuntivo, derivano dall’intera attività di gestione esterna; - al termine di determinati intervalli temporali: § aggrega i valori per coordinazioni parziali (guardando all’affinità di specie delle operazioni che hanno generato i valori); § osserva lo “stato” dei processi produttivi sequenziali costitutivi delle combinazioni economiche particolari dell’azienda per attribuire un valore a quelle non concluse; 3 Le rilevazioni contabili di contabilità generale sono effettuate per raggiungere i seguenti obiettivi conoscitivi: - quantificare, con riferimento all’intervallo temporale considerato, il risultato economico della combinazione generale d’azienda; - redigere il BILANCIO di ESERCIZIO. Un altro importante processo di rilevazione attuato all’interno delle imprese è la CONTABILITA’ANALITICA (Co.An.) Oggetto di osservazione e di determinazione quantitativa da parte della contabilità analitica (Co.An.) sono le combinazioni economiche particolari che sono individuabili all’interno della combinazione generale d’azienda 4 Le principali DIFFERENZE tra Co.Ge. e Co.An. ØObiettivo: la Co.Ge. si pone l’obiettivo di correlare i costi di acquisto dei fattori produttivi ai ricavi di vendita delle produzioni per determinare, al termine di ciascun periodo amministrativo, il risultato economico prodotto dalla complessiva gestione aziendale la Co.An. si pone l’obiettivo di correlare i costi di produzione ai ricavi di vendita di ciascuna produzione, per determinare, ad intervalli spesso inferiori al periodo amministrativo, i risultati analitici, particolari di ciascuna produzione ØEpoca di riferimento: la Co.Ge. produce dati riferiti alla gestione passata la Co.An. produce sia dati riferiti alla gestione passata sia dati aventi carattere previsionale e può avvalersi anche di dati standard 5 ØOggetto di osservazione: la Co.Ge. osserva continuativamente le operazioni di gestione esterna (che pongono in contatto l’impresa con terze economie) la Co.An. osserva continuativamente anche le operazioni di gestione interna, per quantificare l’utilizzazione/consumo delle risorse nei diversi processi produttivi attivati dall’impresa ØClassificazione: la Co.Ge. classifica i costi e i ricavi per natura la Co.An. classifica costi e ricavi per destinazione ØPrecisione e tempestività dei dati: la Co.Ge. deve offrire dati veritieri e corretti, più ancora che tempestivi la Co.An. deve offrire dati tempestivi, è accettabile un certo grado di approssimazione, sempre nel rispetto dell’attendibilità delle misurazioni 6 ØUtilizzo: la Co.Ge. ha come output finale il bilancio di esercizio, indirizzato soprattutto a soggetti diversi dal management aziendale per poter apprezzare la situazione economica e finanziaria dell’impresa la Co.An. offre continuativamente dati alla direzione aziendale per poter decidere, programmare e controllare ØMetodi e strumenti di rilevazione: la Co.Ge. utilizza lo strumento “conto” e si basa sul “metodo della partita doppia” la Co.An. può essere tenuta anche extracontabilmente. Il sistema di Co.An. (strumenti, metodi e tecniche di rilevazione) è flessibile, perché “costruito” sulle concrete esigenze di ciascuna impresa ØObbligatorietà: la Co.Ge. è obbligatoria la Co.An. non è obbligatoria 7 Aspetti formali della rilevazione nella Contabilita’Generale (Co.Ge.) Øutilizzo del CONTO come strumento di rilevazione; Øutilizzo del metodo della PARTITA DOPPIA come metodo di rilevazione; Øutilizzo di REGISTRI FORMALI di rilevazione (Libro Giornale e Libro degli Inventari). Il conto come strumento di rilevazione: prospetto (generalmente) a due sezioni intestato ad un determinato oggetto di conto e finalizzato ad accogliere tutte le variazioni ad esso relative e correlate allo svolgimento del sistema degli accadimenti OGGETTO di CONTO dare avere 8 DARE ed AVERE: denominazioni della sezione sinistra e della sezione destra del conto svincolate da qualsiasi riferimento al loro significato letterale Elementi di terminologia contabile: ØAccendere un conto iscrivere un valore in una delle due sezioni ØAddebitare un conto iscrivere un valore nella sezione Dare ØAccreditare un conto iscrivere un valore nella sezione Avere ØVariazione mutamento dell’importo del conto a seguito dell’operazione di rilevazione ØTotale Dare o Totale Avere Somma delle variazioni di conto iscritte nella sezione Dare o nella sezione Avere ØSaldo del conto somma algebrica tra il totale degli importi iscritti nella sezione Dare e il totale degli importi iscritti nella sezione Avere 9 ØSaldo DARE prevalenza degli importi iscritti in Dare rispetto a quelli iscritti in Avere ØSaldo AVERE prevalenza degli importi iscritti in Avere rispetto a quelli iscritti in Dare ØSaldare o chiudere un conto iscriverne il saldo nella sezione opposta e non utilizzare più il conto stesso ØGiroconto (G/C) trasferimento del saldo di un conto ad un altro conto ØConto UNIFASE (monosezione) conto funzionante in una delle due sezioni (o solo in Dare o solo in Avere) ØConto BIFASE (bisezione) conto funzionante in entrambe le due sezioni ØConto di GRUPPO Conto di sintesi composto dal saldo di un insieme di più sottoconti analitici 10 Lo scambio monetario ed i valori che esso genera (richiamo) Le operazioni di gestione esterna sono essenzialmente costituite da scambi monetari con soggetti terzi rispetto all’impresa ed è contraddistinta da una Øprestazione principale: § risorse specifiche: materie prime, merci, servizi di vario genere, lavoro, impianti e macchinari, strumenti finanziari, ecc. § risorsa generica: denaro Le condizioni patrimoniali oggetto principale dello scambio possono essere quindi beni o servizi oppure una data quantità di moneta per un certo tempo. Nel primo caso si configura un’operazione di compravendita. Nel secondo caso un’operazione di finanziamento. Øcontroprestazione: § monetaria 11 Lo scambio monetario genera: Ø valori non numerari: sono i valori attribuiti all’oggetto principale dello scambio Ø valori numerari: sono i valori della controprestazione monetaria Nelle operazioni di compravendita si ha la contestuale formazione di un valore numerario e di un valore non numerario. I valori numerari esprimono il numero di unità di moneta che rende possibile lo scambio di beni e servizi. Sono gli strumenti di regolamento degli scambi, quali il denaro contante o i suoi sostituti temporanei (crediti di regolamento per il venditore, debiti di regolamento per l’acquirente). I valori non numerari fanno riferimento all’oggetto dello scambio. Essi rappresentano il valore monetario attribuito ai beni o servizi scambiati. Sono i costi per l’acquirente e i ricavi per il venditore. 12 N.B. SOLAMENTE ALCUNI VALORI NON NUMERARI evidenziano un SECONDO SIGNIFICATO che è quello di COMPONENTE NEGATIVO di REDDITO (costo) o POSITIVO di REDDITO (ricavo). In tal senso possiamo distinguere tra componenti di reddito in senso stretto e valori patrimoniali. I primi riguardano fattori produttivi assorbiti, consumati e utilizzati dalla gestione svolta nel periodo amministrativo (componenti negativi di reddito) ovvero beni e servizi prodotti per effetto della gestione relativa al medesimo periodo amministrativo (componenti positivi di reddito). I secondi riguardano elementi patrimoniali che contribuiranno, in virtù del fondamentale principio di competenza economica, allo svolgimento della gestione dei futuri periodi amministrativi (interpretabili anche come investimenti). 13 Nelle operazioni di finanziamento in cui oggetto principale è la disponibilità di una data quantità di moneta per un certo tempo: Øil finanziatore sostiene un’uscita di cassa (valore numerario) e, contemporaneamente, vanta un credito di finanziamento nei confronti del finanziato per la restituzione del prestito concesso alla sua scadenza; Øil finanziato ottiene un’entrata di cassa (valore numerario) e, contemporaneamente, ha un debito di finanziamento verso il finanziatore per la restituzione del prestito ottenuto. I crediti ed i debiti di finanziamento sono valori non numerari (patrimoniali) in quanto non sostituiscono temporaneamente la moneta nello scambio, ma la moneta è essa stessa l’oggetto dello scambio. 14 I valori numerari e i valori non numerari patrimoniali sono accolti nel sottosistema del capitale di funzionamento, mentre i valori non numerari che rappresentano componenti di reddito in senso stretto sono attribuiti al sottosistema del reddito. Il sottosistema dei valori del reddito di esercizio è sintetizzato nel Conto Economico (CE) che offre una rappresentazione diacronica della gestione, accogliendo valori flusso di componenti positivi e negativi di reddito. Il sottosistema dei valori del capitale di funzionamento è sintetizzato nello Stato Patrimoniale (SP) che offre una rappresentazione sincronica della gestione, accogliendo i valori fondo (stock) attribuiti agli elementi patrimoniali all’istante terminale del periodo amministrativo. Conto Economico e Stato Patrimoniale sono documenti contabili di sintesi che formano il BILANCIO di ESERCIZIO. 15 Momento di formazione dei valori e momento di rilevazione dei valori La distinzione tra momento di formazione dei valori e momento di rilevazione degli stessi discende dalla considerazione che il primo è connesso alla dinamica degli accadimenti, (d’azienda e di mercato) mentre il secondo è riconducibile al procedimento proprio della rilevazione. Ømomento di formazione dei valori: coincide con il momento in cui avviene l’incontro delle volontà delle parti contraenti ovvero con la conclusione del contratto; Ømomento di rilevazione dei valori: dipende dallo scopo e dall’oggetto della rilevazione. Il momento di rilevazione dei valori può non coincidere con il momento di formazione degli stessi. 16 Agli effetti propri della rilevazione contabile Øi valori numerari: sono valori originari in quanto sono immediatamente percepibili ed autonomamente misurabili*; Øi valori non numerari: sono valori derivati poiché sono misurati da variazioni numerarie. Tra le due tipologie di valori sussiste un rapporto di misurazione in quanto Øle variazioni originarie sono dette anche misuratrici; Øle variazioni derivate sono dette anche misurate. Ai fini della determinazione del risultato economico di esercizio e del correlato capitale di funzionamento si individuano due momenti nei quali i valori sono registrati. * parziale eccezione per i valori numerari presunti 17 Il primo momento è direttamente connesso allo svolgimento delle operazioni di scambio monetario nel corso del periodo amministrativo: la rilevazione avviene nel momento in cui è avvenuta l’esecuzione della prestazione non monetaria dello scambio (consegna dei beni ed esecuzione dei servizi). Il secondo momento nel quale i valori sono registrati trova collocazione temporale in occasione della formazione del bilancio di esercizio e riguarda quelle operazioni e quei processi ancora in corso di svolgimento al termine del periodo amministrativo. Al fine di pervenire alla corretta configurazione del reddito di esercizio e del correlato capitale di funzionamento si rende necessario integrare e rettificare i valori precedentemente rilevati nella Co.Ge. nel corso di svolgimento degli scambi monetari in ossequio al fondamentale principio di competenza economica. Il passaggio dai valori contabili ai valori di bilancio avviene attraverso le scritture di assestamento che svolgono la funzione di integrare e rettificare i valori già rilevati nel corso del periodo amministrativo al fine di determinarne la competenza economica in ragione di esercizio. 18 Le diverse accezioni del concetto di «COMPETENZA» (richiamo) Si individuano secondo il contesto in cui tale termine viene utilizzato: Øla competenza economica; Øla competenza temporale; Øla competenza contabile. Competenza economica (principio di correlazione –“matching principle”): presiede all’attribuzione dei componenti positivi e negativi di reddito ai diversi esercizi cui gli stessi pertengono fondandosi sulla generale ed indistinta correlazione tra costi e ricavi. Costi e ricavi sono di competenza economica di un esercizio quando derivano da operazioni e processi già conclusi o in corso di svolgimento alla fine del periodo amministrativo considerato ed hanno esaurito la capacità di contribuire alla formazione di redditi futuri. Allo stesso modo, devono essere attribuiti all’esercizio anche quei costi e quei ricavi, che pur competendo ad esercizi precedenti non sono stati agli stessi imputati, l’utilità dei fattori cui si connettono non è più impiegabile a favore degli esercizi futuri. 19 Competenza temporale (“realization principle”): costituisce la convenzione principale su cui si basa l’osservazione contabile delle operazioni di gestione esterna rappresentando il principio logico fondamentale della contabilità generale. Riguarda l’individuazione del periodo amministrativo nel quale rilevare i valori originati dalle operazioni connesse agli scambi monetari. I valori devono essere rilevati nel periodo in cui è avvenuta l’esecuzione della prestazione non monetaria dello scambio, senza attendere il momento in cui si verificano le relative entrate o uscite di moneta. Competenza contabile: costituisce solamente un criterio operativo, per individuare all’interno del periodo amministrativo il momento nel quale procedere alla rilevazione dei valori sulla base dell’effettiva disponibilità di una adeguata documentazione che comprovi l’avvenuta esecuzione della prestazione non monetaria dello scambio. Le tre accezioni del concetto di «competenza» sono tra loro complementari al fine di pervenire alla corretta configurazione del reddito di esercizio e del connesso capitale di funzionamento. 20 Esempio: contratto di compravendita di materie prime con regolamento differito, mediante ricorso al credito di regolamento. La consegna di tali materie prime da parte del fornitore avviene prima della chiusura del periodo amministrativo. L’emissione e di conseguentemente il ricevimento del documento che comprova l’avvenuto scambio avverrà nel periodo amministrativo successivo. Tali materie prime si trovano in giacenza presso l’impresa acquirente alla fine del periodo considerato. ØCompetenza contabile: il costo sostenuto non può essere rilevato per mancanza del relativo documento giustificativo (la fattura non è stata ricevuta). ØCompetenza temporale: il costo sostenuto DEVE essere rilevato in quanto con la consegna delle materie prime da parte del fornitore si è data esecuzione alla prestazione non monetaria dello scambio (le materie prime sono state ricevute). ØCompetenza economica: il costo sostenuto DEVE essere rinviato come rimanenza finale, se quelle materie prime saranno utilizzabili nei processi produttivi futuri idonei a realizzare ricavi (le materie prime sono state consumate). 21 Il METODO della PARTITA DOPPIA Consiste nella rilevazione SIMULTANEA ed ANTITETICA dei due aspetti (aspetto numerario ed aspetto non numerario) di osservazione dei fatti connessi allo svolgimento del SISTEMA degli ACCADIMENTI AZIENDALI (operazioni, fatti ed eventi) La rilevazione utilizza quindi due DISTINTE SERIE DI CONTI (conti numerari e conti non numerari) e si attua secondo seguente metodologia: Øricerca dell’ASPETTO ORIGINARIO di osservazione (aspetto numerario) ed individuazione della sezione del conto da addebitare o accreditare in base a regole contabili convenzionali; Øindividuazione dell’ASPETTO DERIVATO connesso (aspetto non numerario) e relativa rilevazione della variazione nella sezione di conto opposta a quella movimentata per il conto numerario. 22 TIPOLOGIE di VARIAZIONI NUMEMARIE e NON NUMERARIE (economiche) N.B. il termine economico non deve essere impropriamente interpretato come sinonimo di reddituale!!! VARIAZIONI NUMERARIE ATTIVE rilevazioni di valori nei conti accesi ai valori numerari conseguenti a: ØENTRATE di CASSA e/o BANCA; ØFORMAZIONE e/o INCREMENTO di CREDITI di REGOLAMENTO; ØESTINZIONE e/o DIMINUZIONE di DEBITI di REGOLAMENTO. CONVENZIONE DI RILEVAZIONE: ISCRIZIONE di tali variazioni nella SEZIONE “DARE”dei rispettivi CONTI COROLLARIO: RILEVAZIONE delle variazioni non numerarie ad esse connesse nella SEZIONE “AVERE” dei rispettivi CONTI 23 VARIAZIONI NUMERARIE PASSIVE rilevazioni di valori nei conti accesi ai valori numerari conseguenti a: ØUSCITE di CASSA e/o BANCA; ØFORMAZIONE e/o INCREMENTO di DEBITI di REGOLAMENTO; ØDIMINUZIONE e/o ESTINZIONE di CREDITI di REGOLAMENTO. CONVENZIONE DI RILEVAZIONE: ISCRIZIONE di tali variazioni nella SEZIONE “AVERE”dei rispettivi CONTI COROLLARIO: RILEVAZIONE delle variazioni non numerarie ad esse connesse nella SEZIONE “DARE” dei rispettivi CONTI PERMUTAZIONI Rilevazioni connesse a fatti di gestione NON OSSERVABILI SIMULTANEAMENTE sotto l’aspetto non numerario e numerario, ma solamente come TRASFORMAZIONI di valori non numerari o di valori numerari in valori della STESSA CLASSE ma di SPECIE DIVERSA. 24 REGOLE DEL METODO DELLA PARTITA DOPPIA 1. esecuzione delle rilevazioni in modo da realizzare l’uguaglianza fra le variazioni iscritte nella sezione DARE e quelle iscritte nella sezione AVERE dei conti movimentati (Teorema fondamentale della P.D.); 2. a seguito dell’annotazione nel sistema dei conti il TOTALE DEI TOTALI DARE DEVE SEMPRE ESSERE UGUALE al TOTALE DEI TOTALI AVERE dei conti; 3. il TOTALE di TUTTI i conti a saldo DARE DEVE COINCIDERE con il TOTALE di TUTTI i conti a saldo AVERE; 4. il giroconto del saldo di TUTTI i conti ad un conto SINTETICO GENERALE (Conto Economico e Stato Patrimoniale) comporta la chiusura di TUTTI i conti. 25 CARATTERI della RILEVAZIONE Sistematicità: utilizzo del conto come strumento per l’annotazione di tutte le variazioni relative ad un determinato oggetto di conto. Ordine cronologico: Rilevazione giorno per giorno delle operazioni nel registro denominato “Libro giornale”. Conseguente collegamento fra le variazioni dei conti numerari e non numerari (economici) indotte dallo svolgimento delle operazioni contabili. La contabilità generale (Co.Ge.) tenuta con il metodo della partita doppia (P.D.) presuppone la preventiva redazione ed adozione di un PIANO dei CONTI che rappresenta la definizione dei conti che costituiranno il sistema contabile. Il piano dei conti è costituito dall’elenco dei conti che, tra loro collegati, formano il “Libro mastro”. Libro mastro (L.m.): raccolta dei conti analitici secondo la modalità di organizzazione stabilita all’interno del piano dei conti 26 Articolo contabile scrittura operata in ordine cronologico e nel rispetto di determinate regole formali all’interno del Libro giornale (L.g.) Il rispetto di determinate regole formali comporta che nelle scritture contabili effettuate nel Libro giornale occorre indicare: Øla numerazione progressiva articoli; Øla data di rilevazione; Øi numeri di codice dei conti (in considerazione del fatto che le tecniche moderne di rilevazione contabile si avvalgono di procedure di elaborazione elettronica dei dati) movimentati nell’articolo; Øla denominazione dei conti addebitati e dei conti accreditati; Øuna descrizione dell’operazione contabilizzata e l’annotazione degli estremi del documento giustificativo. 27 Tipologie di articoli contabili articolo semplice: iscrizione di un conto in dare e di un conto in avere dare avere Fornitori a Banca 1.000 1.000 articolo composto: iscrizione di un solo conto in una delle due sezioni e di una pluralità di conti nell’altra sezione dare avere Fornitori Merci c/acquisti Iva ns. credito 1.200 1.000 200 articolo complesso: iscrizione di pluralità di conti sia nella sezione dare che nella sezione avere Merci c/acquisti Iva ns. credito 1.000 200 Banca Cassa 28 600 600 Collegamento tra Libro giornale e Libro mastro Il collegamento che sussiste tra il Libro giornale ed il Libro mastro comporta: Øl’indicazione a Libro giornale dei codici dei conti del Libro mastro in relazione ai conti movimentati dai singoli articoli contabili; Øl’indicazione in ogni conto di mastro del numero progressivo dell’articolo contabile corrispondente ad ogni singola variazione. Nelle forme moderne di rilevazione contabile che si avvalgono di procedure di elaborazione elettronica dei dati i riporti a mastro non sono effettuati manualmente uno ad uno, ma sono ottenuti in modo automatico e di conseguenza senza possibilità di errori. Il collegamento fra Libro giornale e Libro mastro è pertanto AUTOMATICO. 29 Logica di funzionamento dei conti D A Conti Numerari V.N. V.N. Attive Passive D A Conti NON Numerari ↑ Cassa ↓ Cassa ↑ Costi ↑ Ricavi ↑ Banca ↓ Banca Storni di ricavi Storni di costi ↑ Crediti numerari ↓ Crediti numerari ↓ Debiti numerari ↑ Debiti numerari ↑ Crediti non numerari ↓ Debiti non numerari ↓ Conti di Patrimonio Netto ↓ Crediti non numerari ↑ Debiti non numerari ↑ Conti di Patrimonio Netto Legenda: D = Dare A = Avere ↑ = Aumento ↓ = Diminuzione V.N. = Variazioni Numerarie 30 ANALISI delle VARIAZIONI INDOTTE dallo SVOLGIMENTO dei FATTI AMMINISTRATIVI E’ FONDAMENTALE per l’esatta esecuzione delle RILEVAZIONI CONTABILI. Si articola sulle seguenti FASI: 1. individuazione della CAUSA della variazione (preliminare ricerca dell’aspetto originario e individuazione dell’aspetto derivato); 2. individuazione della NATURA delle variazioni numerarie e/o non numerarie indotte dallo scambio in base al tipo di valori movimentati; 3. individuazione della TIPOLOGIA di variazione numeraria o non numeraria considerata in base alla TAVOLA di SINTESI di appartenenza (Conto Economico e Stato Patrimoniale): § ATTIVA/PASSIVA relativamente ai valori attivi e passivi di Stato Patrimoniale; § POSITIVA/NEGATIVA relativamente ai componenti di reddito in senso stretto (costi e ricavi) e per i valori di capitale; 31 4. individuazione del segno contabile della variazione (DARE/AVERE) in base alle convenzioni di rilevazione; 5. determinazione dell’IMPORTO delle singole variazioni; 6. verifica del rispetto del Teorema fondamentale della PARTITA DOPPIA; 7. rilevazione a LIBRO GIORNALE e a LIBRO MASTRO. Fasi della rilevazione: un semplice esempio Acquisto di merci con regolamento differito per €1.000 1) Individuazione delle variazioni Conseguenze operazione Debiti verso fornitori per acquisto di merci Acquisto di merci Tipo di Oggetto di Sezione Valori variazione conto Numeraria Assimilata Debiti verso Avere 1.000 Passiva fornitori (V.N.A.P) Non Merci Dare 1.000 numeraria negativa di c/acquisti reddito 32 2) Rilevazione contabile nel Libro giornale (ordine cronologico) 21.09.200x –operazione n. 1 Merci c/acquisti Debiti verso fornitori D 1.000 A 1.000 3) Iscrizione nei conti di mastro secondo le regole di rilevazione (ordine sistematico) Merci c/Acquisti Dare Debiti verso fornitori Avere Dare (1) 1.000 Avere 1.000 (1) La rilevazione dei valori avviene per competenza temporale nel momento in cui è data esecuzione alla prestazione principale del contratto: - consegna/spedizione dei beni; - effettuazione dei servizi scambiati Si ricorda che per convenzione operativa si procede alla rilevazione dei valori nel momento in cui si dispone di una adeguata documentazione che comprovi l’avvenuta esecuzione della prestazione non monetaria dello scambio (competenza contabile). 33 Momento di formazione dei valori e conti d’ordine (cenni) Il momento di formazione dei valori invece si ha con l’incontro tra le volontà dei contraenti, cioè stipulazione del contratto. Le problematiche connesse alla differenziazione temporale fra il momento di formazione e quello di rilevazione dei valori è risolto con l’utilizzo di un sistema contabile sussidiario. I valori formati (ma non ancora rilevabili nella contabilità generale) sono rilevati nel sistema contabile sussidiario dei CONTI D’ORDINE, in particolare nei conti accesi agli impegni. La funzione dei conti d’ordine è quella di rilevare valori che NON INFLUISCONO sulla situazione economica (reddito di esercizio), patrimoniale e finanziaria (capitale di funzionamento) del periodo considerato, ma sono rilevanti per la comprensione del sistema di opportunità e vincoli allo svolgimento della gestione futura. 34 Le scritture di assestamento dei valori Le scritture di assestamento svolgono la funzione di integrare e rettificare i valori già rilevati nel corso di svolgimento del periodo amministrativo al fine di determinarne la competenza economica in ragione di esercizio. I valori che sorgono per effetto degli scambi sono rilevati per competenza temporale nel momento in cui è data esecuzione alla prestazione principale del contratto prescindendo da qualsiasi giudizio di competenza economica. Possiamo distinguere le scritture di assestamento nelle seguenti categorie: • scritture di integrazione; • scritture di rettifica; • scritture di ammortamento. Le scritture di integrazione o di imputazione mirano ad attribuire all’esercizio componenti positivi o negativi di reddito (CE) non ancora rilevati nelle scritture sistematiche (Co.Ge.), ma che sono di competenza economica, in tutto o in parte, dell’esercizio stesso. 35 Le scritture di rettifica o di storno hanno lo scopo di rinviare all’esercizio o agli esercizi futuri componenti positivi o negativi di reddito (CE) già rilevati nelle scritture sistematiche (Co.Ge.), ma che sono di competenza economica, in tutto o in parte, degli esercizi successivi. Le scritture di ammortamento* sono relative al processo di ammortamento delle immobilizzazioni tecniche (fattori produttivi ad utilità pluriennale) iscritte quali elementi attivi del capitale di funzionamento nello Stato Patrimoniale La quota di ammortamento Ømisura il contributo (l’utilità) erogato dal fattore produttivo ad utilità pluriennale all’ottenimento delle produzioni dalla cui cessione sono scaturiti i ricavi realizzati nel periodo amministrativo considerato; Ømisura la quota parte del costo del fattore produttivo avente un’utilità pluriennale che economicamente si correla ai ricavi realizzati nell’esercizio. *dovrebbero rientrare, in realtà, nella più ampia categoria delle scritture di rettifica 36 Con le scritture di integrazione o di imputazione si imputano a Conto Economico (quote di) componenti di reddito di competenza dell’esercizio attraverso la rilevazione in sede di redazione del bilancio di esercizio di RATEI ATTIVI e PASSIVI, (quote di) FONDI COSTI FUTURI e (quote di) FONDI RISCHI. Con le scritture di rettifica o di storno si stornano dal Conto Economico e si rinviano al futuro (quote di) componenti di reddito di competenza dell’esercizio/i futuro/i attraverso la rilevazione in sede di redazione del bilancio di esercizio di RISCONTI ATTIVI e PASSIVI e RIMANENZE di ESERCIZIO. Il rispetto del fondamentale principio della competenza economica in ragione di esercizio avviene considerando (la quota di) costo sostenuto che dovrà essere rinviato in quanto troverà copertura nei futuri ricavi di vendita. Con le scritture di ammortamento si imputano al Conto Economico quote di ammortamento che contabilmente rettificano indirettamente, tramite la creazione di un FONDO di ammortamento il costo sostenuto per fattori produttivi ad utilità pluriennale iscritti quali elementi attivi del capitale di funzionamento nello Stato Patrimoniale. 37 Tra le scritture di imputazione* abbiamo volutamente omesso le ipotesi relative alle FATTURE da EMETTERE per beni consegnati o servizi resi, alle FATTURE da RICEVERE per beni ricevuti o servizi ottenuti, agli interessi attivi o passivi da LIQUIDARE in quanto i connessi valori non numerari devono trovare rilevazione sebbene al termine del periodo amministrativo ed in sede di redazione del bilancio di esercizio, sulla base del principio di competenza temporale. Øacquisti e vendite di beni: i valori relativi si riconnettono a scambi già avvenuti in quanto la consegna è stata effettuata; Øinteressi: lo scambio si considera avvenuto in base al trascorrere del tempo o all’impiego della risorsa; Øprestazioni di servizi: lo scambio si considera avvenuto nel momento in cui il servizio è stato eseguito, reso, erogato; indipendentemente dalla disponibilità di un documento amministrativo che rappresenta la fonte primaria (per convenzione contabile) per la rilevazione in Co.Ge. * da segnalare peraltro una certa identità terminologica 38