Esercitazioni di Ragioneria Generale ed Applicata (Istituzioni)

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Esercitazioni di Ragioneria Generale ed Applicata (Istituzioni)
Facoltà di Economia
Esercitazioni di
Ragioneria Generale ed Applicata
(Istituzioni)
LA LOGICA DELLA RILEVAZIONE
SISTEMATICA
Raccolta di lucidi ad uso didattico
Corso A-K: docente Prof. Stefano Santucci
Corso L-Z: docente Prof. Letizia Ubbiali
a.a. 2004/2005
LE OPERAZIONI DI RILEVAZIONE
Nelle imprese si attuano numerosi processi di
rilevazione.
Ciascun processo è caratterizzato da specifici:
- obiettivi informativi da conseguire;
- fenomeni oggetto di osservazione;
- dimensioni (dei fenomeni) da determinare
§ dimensioni qualitative;
§ dimensioni quantitative non monetarie
§ dimensioni quantitative monetarie.
- metodi e strumenti di rilevazione da
impiegare
§ rilevazioni contabili, che si avvalgono
dello strumento “conto”
§ rilevazioni
extracontabili,
statistico o matematico
2
di
tipo
Un processo di rilevazione contabile attuato da
tutte le imprese è la CONTABILITÀ
GENERALE (Co.Ge.)
La contabilità generale (Co.Ge.)
- giorno per giorno annota i valori che, a
consuntivo, derivano dall’intera attività di
gestione esterna;
- al termine di determinati intervalli temporali:
§ aggrega i valori per coordinazioni
parziali (guardando all’affinità di
specie delle operazioni che hanno
generato i valori);
§ osserva lo “stato” dei processi
produttivi sequenziali costitutivi delle
combinazioni economiche particolari
dell’azienda per attribuire un valore a
quelle non concluse;
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Le rilevazioni contabili di contabilità generale
sono effettuate per raggiungere i seguenti
obiettivi conoscitivi:
- quantificare, con riferimento all’intervallo
temporale
considerato,
il
risultato
economico della combinazione generale
d’azienda;
- redigere il BILANCIO di ESERCIZIO.
Un altro importante processo di rilevazione
attuato all’interno delle imprese è la
CONTABILITA’ANALITICA (Co.An.)
Oggetto di osservazione e di determinazione
quantitativa da parte della contabilità
analitica (Co.An.) sono le combinazioni
economiche particolari che sono individuabili
all’interno della combinazione generale
d’azienda
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Le principali DIFFERENZE
tra Co.Ge. e Co.An.
ØObiettivo:
la Co.Ge. si pone l’obiettivo di correlare i costi di
acquisto dei fattori produttivi ai ricavi di vendita
delle produzioni per determinare, al termine di
ciascun periodo amministrativo, il risultato
economico prodotto dalla complessiva gestione
aziendale
la Co.An. si pone l’obiettivo di correlare i costi di
produzione ai ricavi di vendita di ciascuna
produzione, per determinare, ad intervalli spesso
inferiori al periodo amministrativo, i risultati
analitici, particolari di ciascuna produzione
ØEpoca di riferimento:
la Co.Ge. produce dati riferiti alla gestione passata
la Co.An. produce sia dati riferiti alla gestione
passata sia dati aventi carattere previsionale e può
avvalersi anche di dati standard
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ØOggetto di osservazione:
la Co.Ge. osserva continuativamente le operazioni
di gestione esterna (che pongono in contatto
l’impresa con terze economie)
la Co.An. osserva continuativamente anche le
operazioni di gestione interna, per quantificare
l’utilizzazione/consumo delle risorse nei diversi
processi produttivi attivati dall’impresa
ØClassificazione:
la Co.Ge. classifica i costi e i ricavi per natura
la Co.An. classifica costi e ricavi per destinazione
ØPrecisione e tempestività dei dati:
la Co.Ge. deve offrire dati veritieri e corretti, più
ancora che tempestivi
la Co.An. deve offrire dati tempestivi, è accettabile
un certo grado di approssimazione, sempre nel
rispetto dell’attendibilità delle misurazioni
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ØUtilizzo:
la Co.Ge. ha come output finale il bilancio di
esercizio, indirizzato soprattutto a soggetti diversi
dal management aziendale per poter apprezzare la
situazione economica e finanziaria dell’impresa
la Co.An. offre continuativamente dati alla
direzione
aziendale
per
poter
decidere,
programmare e controllare
ØMetodi e strumenti di rilevazione:
la Co.Ge. utilizza lo strumento “conto” e si basa
sul “metodo della partita doppia”
la Co.An. può essere tenuta anche extracontabilmente. Il sistema di Co.An. (strumenti,
metodi e tecniche di rilevazione) è flessibile,
perché “costruito” sulle concrete esigenze di
ciascuna impresa
ØObbligatorietà:
la Co.Ge. è obbligatoria
la Co.An. non è obbligatoria
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Aspetti formali della rilevazione nella
Contabilita’Generale (Co.Ge.)
Øutilizzo del CONTO come strumento di
rilevazione;
Øutilizzo del metodo della PARTITA DOPPIA
come metodo di rilevazione;
Øutilizzo di REGISTRI FORMALI di
rilevazione (Libro Giornale e Libro degli
Inventari).
Il conto come strumento di rilevazione:
prospetto (generalmente) a due sezioni intestato
ad un determinato oggetto di conto e
finalizzato ad accogliere tutte le variazioni ad
esso relative e correlate allo svolgimento del
sistema degli accadimenti
OGGETTO di CONTO
dare
avere
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DARE ed AVERE:
denominazioni della sezione sinistra e della
sezione destra del conto svincolate da qualsiasi
riferimento al loro significato letterale
Elementi di terminologia contabile:
ØAccendere un conto
iscrivere un valore in una delle due sezioni
ØAddebitare un conto
iscrivere un valore nella sezione Dare
ØAccreditare un conto
iscrivere un valore nella sezione Avere
ØVariazione
mutamento dell’importo del conto a seguito
dell’operazione di rilevazione
ØTotale Dare o Totale Avere
Somma delle variazioni di conto iscritte nella
sezione Dare o nella sezione Avere
ØSaldo del conto
somma algebrica tra il totale degli importi iscritti
nella sezione Dare e il totale degli importi iscritti
nella sezione Avere
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ØSaldo DARE
prevalenza degli importi iscritti in Dare rispetto
a quelli iscritti in Avere
ØSaldo AVERE
prevalenza degli importi iscritti in Avere rispetto
a quelli iscritti in Dare
ØSaldare o chiudere un conto
iscriverne il saldo nella sezione opposta e non
utilizzare più il conto stesso
ØGiroconto (G/C)
trasferimento del saldo di un conto ad un altro
conto
ØConto UNIFASE (monosezione)
conto funzionante in una delle due sezioni
(o solo in Dare o solo in Avere)
ØConto BIFASE (bisezione)
conto funzionante in entrambe le due sezioni
ØConto di GRUPPO
Conto di sintesi composto dal saldo di un
insieme di più sottoconti analitici
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Lo scambio monetario ed i valori che esso
genera (richiamo)
Le operazioni di gestione esterna sono
essenzialmente costituite da scambi monetari con
soggetti terzi rispetto all’impresa ed è
contraddistinta da una
Øprestazione principale:
§ risorse specifiche: materie prime, merci,
servizi di vario genere, lavoro, impianti e
macchinari, strumenti finanziari, ecc.
§ risorsa generica: denaro
Le condizioni patrimoniali oggetto principale
dello scambio possono essere quindi beni o servizi
oppure una data quantità di moneta per un certo
tempo. Nel primo caso si configura un’operazione
di
compravendita.
Nel
secondo
caso
un’operazione di finanziamento.
Øcontroprestazione:
§ monetaria
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Lo scambio monetario genera:
Ø valori non numerari: sono i valori
attribuiti all’oggetto principale dello
scambio
Ø valori numerari: sono i valori della
controprestazione monetaria
Nelle operazioni di compravendita si ha la
contestuale formazione di un valore numerario e di
un valore non numerario.
I valori numerari esprimono il numero di unità
di moneta che rende possibile lo scambio di beni e
servizi. Sono gli strumenti di regolamento degli
scambi, quali il denaro contante o i suoi sostituti
temporanei (crediti di regolamento per il
venditore, debiti di regolamento per l’acquirente).
I valori non numerari fanno riferimento
all’oggetto dello scambio. Essi rappresentano il
valore monetario attribuito ai beni o servizi
scambiati. Sono i costi per l’acquirente e i ricavi
per il venditore.
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N.B. SOLAMENTE ALCUNI VALORI NON
NUMERARI evidenziano un SECONDO
SIGNIFICATO che è quello di COMPONENTE
NEGATIVO di REDDITO (costo) o POSITIVO
di REDDITO (ricavo).
In tal senso possiamo distinguere tra componenti
di reddito in senso stretto e valori patrimoniali.
I primi riguardano fattori produttivi assorbiti,
consumati e utilizzati dalla gestione svolta nel
periodo amministrativo (componenti negativi di
reddito) ovvero beni e servizi prodotti per effetto
della gestione relativa al medesimo periodo
amministrativo (componenti positivi di reddito).
I secondi riguardano elementi patrimoniali che
contribuiranno, in virtù del fondamentale principio
di competenza economica, allo svolgimento della
gestione dei futuri periodi amministrativi
(interpretabili anche come investimenti).
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Nelle operazioni di finanziamento in cui oggetto
principale è la disponibilità di una data quantità di
moneta per un certo tempo:
Øil finanziatore sostiene un’uscita di cassa
(valore numerario) e, contemporaneamente,
vanta un credito di finanziamento nei confronti
del finanziato per la restituzione del prestito
concesso alla sua scadenza;
Øil finanziato ottiene un’entrata di cassa (valore
numerario) e, contemporaneamente, ha un
debito di finanziamento verso il finanziatore
per la restituzione del prestito ottenuto.
I crediti ed i debiti di finanziamento sono valori
non numerari (patrimoniali) in quanto non
sostituiscono temporaneamente la moneta nello
scambio, ma la moneta è essa stessa l’oggetto
dello scambio.
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I valori numerari e i valori non numerari
patrimoniali sono accolti nel sottosistema del
capitale di funzionamento, mentre i valori non
numerari che rappresentano componenti di
reddito in senso stretto sono attribuiti al
sottosistema del reddito.
Il sottosistema dei valori del reddito di esercizio è
sintetizzato nel Conto Economico (CE) che offre
una rappresentazione diacronica della gestione,
accogliendo valori flusso di componenti positivi e
negativi di reddito.
Il sottosistema dei valori del capitale di
funzionamento è sintetizzato nello Stato
Patrimoniale (SP) che offre una rappresentazione
sincronica della gestione, accogliendo i valori
fondo (stock) attribuiti agli elementi patrimoniali
all’istante terminale del periodo amministrativo.
Conto Economico e Stato Patrimoniale sono
documenti contabili di sintesi che formano il
BILANCIO di ESERCIZIO.
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Momento di formazione dei valori e
momento di rilevazione dei valori
La distinzione tra momento di formazione dei
valori e momento di rilevazione degli stessi
discende dalla considerazione che il primo è
connesso
alla
dinamica
degli
accadimenti,
(d’azienda e di mercato) mentre il secondo è
riconducibile al procedimento proprio della
rilevazione.
Ømomento di formazione dei valori: coincide
con il momento in cui avviene l’incontro delle
volontà delle parti contraenti ovvero con la
conclusione del contratto;
Ømomento di rilevazione dei valori: dipende
dallo scopo e dall’oggetto della rilevazione.
Il momento di rilevazione dei valori può non
coincidere con il momento di formazione degli
stessi.
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Agli effetti propri della rilevazione contabile
Øi valori numerari: sono valori originari in
quanto sono immediatamente percepibili ed
autonomamente misurabili*;
Øi valori non numerari: sono valori derivati
poiché sono misurati da variazioni numerarie.
Tra le due tipologie di valori sussiste un rapporto
di misurazione in quanto
Øle variazioni originarie sono dette anche
misuratrici;
Øle variazioni derivate sono dette anche
misurate.
Ai fini della determinazione del risultato
economico di esercizio e del correlato capitale
di funzionamento si individuano due momenti
nei quali i valori sono registrati.
* parziale eccezione per i valori numerari presunti
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Il primo momento è direttamente connesso allo
svolgimento delle operazioni di scambio
monetario nel corso del periodo amministrativo: la
rilevazione avviene nel momento in cui è
avvenuta l’esecuzione della prestazione non
monetaria dello scambio (consegna dei beni ed
esecuzione dei servizi).
Il secondo momento nel quale i valori sono
registrati trova collocazione temporale in
occasione della formazione del bilancio di
esercizio e riguarda quelle operazioni e quei
processi ancora in corso di svolgimento al
termine del periodo amministrativo.
Al fine di pervenire alla corretta configurazione
del reddito di esercizio e del correlato capitale di
funzionamento si rende necessario integrare e
rettificare i valori precedentemente rilevati nella
Co.Ge. nel corso di svolgimento degli scambi
monetari in ossequio al fondamentale principio di
competenza economica.
Il passaggio dai valori contabili ai valori di
bilancio avviene attraverso le scritture di
assestamento che svolgono la funzione di
integrare e rettificare i valori già rilevati nel corso
del periodo amministrativo al fine di determinarne
la competenza economica in ragione di esercizio.
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Le diverse accezioni del concetto di
«COMPETENZA» (richiamo)
Si individuano secondo il contesto in cui tale
termine viene utilizzato:
Øla competenza economica;
Øla competenza temporale;
Øla competenza contabile.
Competenza economica
(principio di correlazione –“matching principle”):
presiede all’attribuzione dei componenti positivi e
negativi di reddito ai diversi esercizi cui gli stessi
pertengono fondandosi sulla generale ed
indistinta correlazione tra costi e ricavi.
Costi e ricavi sono di competenza economica di un
esercizio quando derivano da operazioni e
processi già conclusi o in corso di svolgimento
alla fine del periodo amministrativo considerato ed
hanno esaurito la capacità di contribuire alla
formazione di redditi futuri. Allo stesso modo,
devono essere attribuiti all’esercizio anche quei
costi e quei ricavi, che pur competendo ad esercizi
precedenti non sono stati agli stessi imputati,
l’utilità dei fattori cui si connettono non è più
impiegabile a favore degli esercizi futuri.
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Competenza temporale (“realization principle”):
costituisce la convenzione principale su cui si basa
l’osservazione contabile delle operazioni di
gestione esterna rappresentando il principio logico
fondamentale della contabilità generale. Riguarda
l’individuazione del periodo amministrativo nel
quale rilevare i valori originati dalle operazioni
connesse agli scambi monetari.
I valori devono essere rilevati nel periodo in cui è
avvenuta l’esecuzione della prestazione non
monetaria dello scambio, senza attendere il
momento in cui si verificano le relative entrate o
uscite di moneta.
Competenza contabile:
costituisce solamente un criterio operativo, per
individuare all’interno del periodo amministrativo
il momento nel quale procedere alla rilevazione
dei valori sulla base dell’effettiva disponibilità di
una adeguata documentazione che comprovi
l’avvenuta esecuzione della prestazione non
monetaria dello scambio.
Le tre accezioni del concetto di «competenza»
sono tra loro complementari al fine di pervenire
alla corretta configurazione del reddito di esercizio
e del connesso capitale di funzionamento.
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Esempio: contratto di compravendita di materie
prime con regolamento differito, mediante ricorso
al credito di regolamento.
La consegna di tali materie prime da parte del
fornitore avviene prima della chiusura del periodo
amministrativo.
L’emissione e di conseguentemente il ricevimento
del documento che comprova l’avvenuto scambio
avverrà nel periodo amministrativo successivo.
Tali materie prime si trovano in giacenza presso
l’impresa acquirente alla fine del periodo
considerato.
ØCompetenza contabile: il costo sostenuto non
può essere rilevato per mancanza del relativo
documento giustificativo (la fattura non è stata
ricevuta).
ØCompetenza temporale: il costo sostenuto
DEVE essere rilevato in quanto con la
consegna delle materie prime da parte del
fornitore si è data esecuzione alla prestazione
non monetaria dello scambio (le materie prime
sono state ricevute).
ØCompetenza economica: il costo sostenuto
DEVE essere rinviato come rimanenza finale,
se quelle materie prime saranno utilizzabili nei
processi produttivi futuri idonei a realizzare
ricavi (le materie prime sono state consumate).
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Il METODO della PARTITA DOPPIA
Consiste nella rilevazione SIMULTANEA ed
ANTITETICA dei due aspetti (aspetto numerario
ed aspetto non numerario) di osservazione dei fatti
connessi allo svolgimento del SISTEMA degli
ACCADIMENTI AZIENDALI (operazioni, fatti
ed eventi)
La rilevazione utilizza quindi due DISTINTE
SERIE DI CONTI (conti numerari e conti non
numerari) e si attua secondo seguente metodologia:
Øricerca dell’ASPETTO ORIGINARIO di
osservazione
(aspetto
numerario)
ed
individuazione della sezione del conto da
addebitare o accreditare in base a regole
contabili convenzionali;
Øindividuazione dell’ASPETTO DERIVATO
connesso (aspetto non numerario) e relativa
rilevazione della variazione nella sezione di
conto opposta a quella movimentata per il
conto numerario.
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TIPOLOGIE di VARIAZIONI
NUMEMARIE e NON NUMERARIE
(economiche)
N.B. il termine economico non deve essere
impropriamente interpretato come sinonimo di
reddituale!!!
VARIAZIONI NUMERARIE ATTIVE
rilevazioni di valori nei conti accesi ai valori
numerari conseguenti a:
ØENTRATE di CASSA e/o BANCA;
ØFORMAZIONE e/o INCREMENTO di
CREDITI di REGOLAMENTO;
ØESTINZIONE e/o DIMINUZIONE di
DEBITI di REGOLAMENTO.
CONVENZIONE DI RILEVAZIONE:
ISCRIZIONE di tali variazioni nella SEZIONE
“DARE”dei rispettivi CONTI
COROLLARIO:
RILEVAZIONE delle variazioni non numerarie
ad esse connesse nella SEZIONE “AVERE” dei
rispettivi CONTI
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VARIAZIONI NUMERARIE PASSIVE
rilevazioni di valori nei conti accesi ai valori
numerari conseguenti a:
ØUSCITE di CASSA e/o BANCA;
ØFORMAZIONE e/o INCREMENTO di
DEBITI di REGOLAMENTO;
ØDIMINUZIONE e/o ESTINZIONE di
CREDITI di REGOLAMENTO.
CONVENZIONE DI RILEVAZIONE:
ISCRIZIONE di tali variazioni nella SEZIONE
“AVERE”dei rispettivi CONTI
COROLLARIO:
RILEVAZIONE delle variazioni non numerarie
ad esse connesse nella SEZIONE “DARE” dei
rispettivi CONTI
PERMUTAZIONI
Rilevazioni connesse a fatti di gestione NON
OSSERVABILI SIMULTANEAMENTE sotto
l’aspetto non numerario e numerario, ma
solamente come TRASFORMAZIONI di valori
non numerari o di valori numerari in valori della
STESSA CLASSE ma di SPECIE DIVERSA.
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REGOLE DEL METODO DELLA PARTITA
DOPPIA
1. esecuzione delle rilevazioni in modo da
realizzare l’uguaglianza fra le variazioni iscritte
nella sezione DARE e quelle iscritte nella
sezione AVERE dei conti movimentati
(Teorema fondamentale della P.D.);
2. a seguito dell’annotazione nel sistema dei conti
il TOTALE DEI TOTALI DARE DEVE
SEMPRE ESSERE UGUALE al TOTALE DEI
TOTALI AVERE dei conti;
3. il TOTALE di TUTTI i conti a saldo DARE
DEVE COINCIDERE con il TOTALE di
TUTTI i conti a saldo AVERE;
4. il giroconto del saldo di TUTTI i conti ad un
conto SINTETICO GENERALE (Conto
Economico e Stato Patrimoniale) comporta la
chiusura di TUTTI i conti.
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CARATTERI della RILEVAZIONE
Sistematicità:
utilizzo del conto come strumento per
l’annotazione di tutte le variazioni relative ad un
determinato oggetto di conto.
Ordine cronologico:
Rilevazione giorno per giorno delle operazioni
nel registro denominato “Libro giornale”.
Conseguente collegamento fra le variazioni dei
conti numerari e non numerari (economici)
indotte dallo svolgimento delle operazioni
contabili.
La contabilità generale (Co.Ge.) tenuta con il
metodo della partita doppia (P.D.) presuppone la
preventiva redazione ed adozione di un PIANO
dei CONTI che rappresenta la definizione dei
conti che costituiranno il sistema contabile.
Il piano dei conti è costituito dall’elenco dei conti
che, tra loro collegati, formano il “Libro mastro”.
Libro mastro (L.m.): raccolta dei conti analitici
secondo la modalità di organizzazione stabilita
all’interno del piano dei conti
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Articolo contabile
scrittura operata in ordine cronologico e nel
rispetto di determinate regole formali all’interno
del Libro giornale (L.g.)
Il rispetto di determinate regole formali comporta
che nelle scritture contabili effettuate nel Libro
giornale occorre indicare:
Øla numerazione progressiva articoli;
Øla data di rilevazione;
Øi numeri di codice dei conti (in considerazione
del fatto che le tecniche moderne di rilevazione
contabile si avvalgono di procedure di
elaborazione elettronica dei dati) movimentati
nell’articolo;
Øla denominazione dei conti addebitati e dei
conti accreditati;
Øuna descrizione dell’operazione contabilizzata
e l’annotazione degli estremi del documento
giustificativo.
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Tipologie di articoli contabili
articolo semplice: iscrizione di un conto in dare e
di un conto in avere
dare
avere
Fornitori
a
Banca
1.000 1.000
articolo composto: iscrizione di un solo conto in
una delle due sezioni e di una pluralità di conti
nell’altra sezione
dare
avere
Fornitori
Merci c/acquisti
Iva ns. credito
1.200
1.000
200
articolo complesso: iscrizione di pluralità di conti
sia nella sezione dare che nella sezione avere
Merci c/acquisti
Iva ns. credito
1.000
200
Banca
Cassa
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600
600
Collegamento tra Libro giornale e Libro mastro
Il collegamento che sussiste tra il Libro giornale ed
il Libro mastro comporta:
Øl’indicazione a Libro giornale dei codici dei
conti del Libro mastro in relazione ai conti
movimentati dai singoli articoli contabili;
Øl’indicazione in ogni conto di mastro del
numero progressivo dell’articolo contabile
corrispondente ad ogni singola variazione.
Nelle forme moderne di rilevazione contabile che
si avvalgono di procedure di elaborazione
elettronica dei dati i riporti a mastro non sono
effettuati manualmente uno ad uno, ma sono
ottenuti in modo automatico e di conseguenza
senza possibilità di errori.
Il collegamento fra Libro giornale e Libro
mastro è pertanto AUTOMATICO.
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Logica di funzionamento dei conti
D
A
Conti Numerari
V.N.
V.N.
Attive
Passive
D
A
Conti NON Numerari
↑ Cassa
↓ Cassa
↑ Costi
↑ Ricavi
↑ Banca
↓ Banca
Storni di
ricavi
Storni di
costi
↑ Crediti
numerari
↓ Crediti
numerari
↓ Debiti
numerari
↑ Debiti
numerari
↑ Crediti
non
numerari
↓ Debiti
non
numerari
↓ Conti di
Patrimonio
Netto
↓ Crediti
non
numerari
↑ Debiti
non
numerari
↑ Conti di
Patrimonio
Netto
Legenda:
D = Dare A = Avere
↑ = Aumento
↓ = Diminuzione
V.N.
= Variazioni Numerarie
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ANALISI delle VARIAZIONI INDOTTE dallo
SVOLGIMENTO dei FATTI
AMMINISTRATIVI
E’ FONDAMENTALE per l’esatta esecuzione
delle RILEVAZIONI CONTABILI. Si articola
sulle seguenti FASI:
1. individuazione della CAUSA della variazione
(preliminare ricerca dell’aspetto originario e
individuazione dell’aspetto derivato);
2. individuazione della NATURA delle variazioni
numerarie e/o non numerarie indotte dallo
scambio in base al tipo di valori movimentati;
3. individuazione
della
TIPOLOGIA
di
variazione numeraria o non numeraria
considerata in base alla TAVOLA di SINTESI
di appartenenza (Conto Economico e Stato
Patrimoniale):
§ ATTIVA/PASSIVA relativamente ai
valori attivi e passivi di Stato Patrimoniale;
§ POSITIVA/NEGATIVA relativamente ai
componenti di reddito in senso stretto
(costi e ricavi) e per i valori di capitale;
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4. individuazione del segno contabile della
variazione (DARE/AVERE) in base alle
convenzioni di rilevazione;
5. determinazione dell’IMPORTO delle singole
variazioni;
6. verifica del rispetto del Teorema fondamentale
della PARTITA DOPPIA;
7. rilevazione a LIBRO GIORNALE e a LIBRO
MASTRO.
Fasi della rilevazione: un semplice esempio
Acquisto di merci con regolamento differito per €1.000
1) Individuazione delle variazioni
Conseguenze
operazione
Debiti verso
fornitori per
acquisto di
merci
Acquisto di
merci
Tipo di
Oggetto di Sezione Valori
variazione
conto
Numeraria
Assimilata Debiti verso Avere 1.000
Passiva
fornitori
(V.N.A.P)
Non
Merci
Dare
1.000
numeraria
negativa di c/acquisti
reddito
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2) Rilevazione contabile nel Libro giornale (ordine
cronologico)
21.09.200x –operazione n. 1
Merci c/acquisti
Debiti verso
fornitori
D
1.000
A
1.000
3) Iscrizione nei conti di mastro secondo le regole
di rilevazione (ordine sistematico)
Merci c/Acquisti
Dare
Debiti verso fornitori
Avere
Dare
(1) 1.000
Avere
1.000 (1)
La rilevazione dei valori avviene per competenza
temporale nel momento in cui è data esecuzione
alla prestazione principale del contratto:
- consegna/spedizione dei beni;
- effettuazione dei servizi scambiati
Si ricorda che per convenzione operativa si procede
alla rilevazione dei valori nel momento in cui si
dispone di una adeguata documentazione che
comprovi l’avvenuta esecuzione della prestazione
non monetaria dello scambio (competenza contabile).
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Momento di formazione dei valori e
conti d’ordine (cenni)
Il momento di formazione dei valori invece si ha
con l’incontro tra le volontà dei contraenti, cioè
stipulazione del contratto.
Le problematiche connesse alla differenziazione
temporale fra il momento di formazione e quello di
rilevazione dei valori è risolto con l’utilizzo di un
sistema contabile sussidiario.
I valori formati (ma non ancora rilevabili nella
contabilità generale) sono rilevati nel sistema
contabile sussidiario dei CONTI D’ORDINE, in
particolare nei conti accesi agli impegni.
La funzione dei conti d’ordine è quella di rilevare
valori che NON INFLUISCONO sulla situazione
economica (reddito di esercizio), patrimoniale e
finanziaria (capitale di funzionamento) del
periodo considerato, ma sono rilevanti per la
comprensione del sistema di opportunità e vincoli
allo svolgimento della gestione futura.
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Le scritture di assestamento dei valori
Le scritture di assestamento svolgono la funzione
di integrare e rettificare i valori già rilevati nel
corso di svolgimento del periodo amministrativo al
fine di determinarne la competenza economica in
ragione di esercizio.
I valori che sorgono per effetto degli scambi sono
rilevati per competenza temporale nel momento in
cui è data esecuzione alla prestazione principale
del contratto prescindendo da qualsiasi giudizio di
competenza economica.
Possiamo distinguere le scritture di assestamento
nelle seguenti categorie:
• scritture di integrazione;
• scritture di rettifica;
• scritture di ammortamento.
Le scritture di integrazione o di imputazione
mirano ad attribuire all’esercizio componenti
positivi o negativi di reddito (CE) non ancora
rilevati nelle scritture sistematiche (Co.Ge.), ma
che sono di competenza economica, in tutto o in
parte, dell’esercizio stesso.
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Le scritture di rettifica o di storno hanno lo
scopo di rinviare all’esercizio o agli esercizi futuri
componenti positivi o negativi di reddito (CE) già
rilevati nelle scritture sistematiche (Co.Ge.), ma
che sono di competenza economica, in tutto o in
parte, degli esercizi successivi.
Le scritture di ammortamento* sono relative al
processo di ammortamento delle immobilizzazioni
tecniche (fattori produttivi ad utilità pluriennale)
iscritte quali elementi attivi del capitale di
funzionamento nello Stato Patrimoniale
La quota di ammortamento
Ømisura il contributo (l’utilità) erogato dal
fattore produttivo ad utilità pluriennale
all’ottenimento delle produzioni dalla cui
cessione sono scaturiti i ricavi realizzati nel
periodo amministrativo considerato;
Ømisura la quota parte del costo del fattore
produttivo avente un’utilità pluriennale che
economicamente si correla ai ricavi realizzati
nell’esercizio.
*dovrebbero rientrare, in realtà, nella più ampia
categoria delle scritture di rettifica
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Con le scritture di integrazione o di imputazione
si imputano a Conto Economico (quote di)
componenti di reddito di competenza dell’esercizio
attraverso la rilevazione in sede di redazione del
bilancio di esercizio di RATEI ATTIVI e
PASSIVI, (quote di) FONDI COSTI FUTURI e
(quote di) FONDI RISCHI.
Con le scritture di rettifica o di storno si stornano
dal Conto Economico e si rinviano al futuro
(quote di) componenti di reddito di competenza
dell’esercizio/i futuro/i attraverso la rilevazione in
sede di redazione del bilancio di esercizio di
RISCONTI ATTIVI e PASSIVI e RIMANENZE
di ESERCIZIO.
Il rispetto del fondamentale principio della
competenza economica in ragione di esercizio
avviene considerando (la quota di) costo
sostenuto che dovrà essere rinviato in quanto
troverà copertura nei futuri ricavi di vendita.
Con le scritture di ammortamento si imputano al
Conto Economico quote di ammortamento che
contabilmente rettificano indirettamente, tramite
la creazione di un FONDO di ammortamento il
costo sostenuto per fattori produttivi ad utilità
pluriennale iscritti quali elementi attivi del capitale
di funzionamento nello Stato Patrimoniale.
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Tra le scritture di imputazione* abbiamo
volutamente omesso le ipotesi relative alle
FATTURE da EMETTERE per beni consegnati o
servizi resi, alle FATTURE da RICEVERE per
beni ricevuti o servizi ottenuti, agli interessi attivi
o passivi da LIQUIDARE in quanto i connessi
valori non numerari devono trovare rilevazione
sebbene al termine del periodo amministrativo
ed in sede di redazione del bilancio di esercizio,
sulla base del principio di competenza temporale.
Øacquisti e vendite di beni: i valori relativi si
riconnettono a scambi già avvenuti in quanto la
consegna è stata effettuata;
Øinteressi: lo scambio si considera avvenuto in
base al trascorrere del tempo o all’impiego
della risorsa;
Øprestazioni di servizi: lo scambio si considera
avvenuto nel momento in cui il servizio è stato
eseguito, reso, erogato;
indipendentemente dalla disponibilità di un
documento amministrativo che rappresenta la
fonte primaria (per convenzione contabile) per
la rilevazione in Co.Ge.
* da segnalare peraltro una certa identità terminologica
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