Jacques Prevert: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner

Transcript

Jacques Prevert: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner
I
JACQUES
PREVERT
Poesie
Scelte
Jacques Prevert: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner
II
BIOGRAFIA
Jacques Prevert nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900 ed in Bretagna
trascorre diversi anni della sua infanzia. Giovanissimo conosce André
Breton, Raymond Queneau e i surrealisti ed entra a far parte di questo
gruppo; interessato dall'arte populista.
Negli anni tra il 1932 ed il 1937 si dedica attivamente al teatro, e scrive
testi messi in scena dal "Groupe Octobre", una compagnia teatrale di
sinistra. Lavora anche nel cinema e nel mondo della musica; i testi delle
sue prime canzoni, musicate da Joseph Kosma, verranno interpretate da
cantanti famosi come Julette Grèco e Yves Montand. Nel 1938 si trova ad
Hollywood per continuare la sua attività nel campo cinematografico.
Scrive il soggetto per un film di M. Carnè, il celebre 'Porto delle nebbie,
interpretato da J. Gabin. Gli anni dal 1939 al '44 sono caratterizzati da una
discreta attività cinematografica, ma nel 1945 riprende l'attività teatrale
con la rappresentazione di un balletto cui collabora anche P. Picasso. E' del
1945 la celebre raccolta di poesia 'Parole'. Nel 1947 sposa Janine Tricotet,
da cui aveva avuto una figlia, Michèle. Tra il 1951 ed il 1955 escono altre
sue raccolte e nel 1955 è pubblicata 'La pioggia e il bel tempo' In quegli
anni comincia a dedicarsi ad un'altra attività artistica, quella dei collages,
che due anni dopo esporrà alla galleria Maeght e scrive due saggi:
'L'univers de Klee' e 'Joan Mirò'. Nel 1963 pubblica 'Histories et d'autres
histories' e nel 1972 esce la raccolta 'Choses et autres' seguita, nel 1976, da
'Arbres'. Morirà a Parigi l'11 aprile 1977 stroncato da un cancro al
polmone.
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III
I ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore
Jacques Prevert: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner
IV
In estate come in inverno
In estate come in inverno
nel fango nella polvere
sdraiato su vecchi giornali
l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
guarda le barche lontane.
Accanto a lui un imbecille
un signore che ne ha
tristemente pesca con la lenza
Egli non sa perché
vedendo passare una chiatta
la nostalgia lo afferra
Anch'egli vorrebbe partire
lontano lontano sull'acqua
e vivere una nuova vita
con un po' di pancia in meno.
In estate come in inverno
nel fango nella polvere
sdraiato su vecchi giornali
l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
guarda le barche lontane.
Il bravo pescatore con la lenza
torna a casa senza un sol pesce
Apre una scatoletta di sardine
e poi si mette a piangere
Capisce che dovrà morire
e che non ha mai amato
Sua moglie lo compatisce
con un sorriso ironico
E' una ignobile megera
una ranocchia d'acquasantiera.
In estate come in inverno
nel fango nella polvere
sdraiato su vecchi giornali
l'uomo che ha l'acqua nelle scarpe
guarda le barche lontane.
Sa bene che i battelli
son grandi topaie sul mare
e che per i bassi salari
le belle barcaiole
e i loro poveri battellieri
portano a spasso sui fìumi
una carrettata di fìgli
soffocati dalla miseria
in estate come in inverno
con non importa qual tempo.
Jacques Prevert: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner
V
Per te amore mio
Sono andato al mercato degli uccelli
E ho comprato uccelli
Per te
amor mio
Sono andato al mercato dei fiori
E ho comprato fiori
Per te amor mio
Sono andato al mercato di ferraglia
E ho comprato catene
Pesanti catene
Per te
amor mio
E poi sono andato al mercato degli schiavi
E t'ho cercata
Ma non ti ho trovata
amore mio.
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VI
Barbara
Ricordati Barbara
Pioveva senza sosta quel giorno su
Brest
E tu camminavi sorridente
Serena rapita grondante
Sotto la pioggia
Ricordati Barbara
Come pioveva su Brest
E io ti ho incontrata a rue de Siam
Tu sorridevi
Ed anch'io sorridevo
Ricordati Barbara
Tu che io non conoscevo
Tu che non mi conoscevi
Ricordati Ricordati quel giorno ad
ogni costo
Non lo dimenticare
Un uomo s'era rifugiato sotto un
portico
E ha gridato il tuo nome
Barbara
E sei corsa verso di lui sotto la
pioggia
Grondante rapita rasserenata
E ti sei gettata tra le sue braccia
Ricordati questo Barbara
E non mi rimproverare di darti del
tu
lo dico tu a tutti quelli che amo
Anche se una sola volta li ho
veduti
Io dico tu a tutti quelli che si
amano
Anche se non li conosco
Ricordati Barbara
Non dimenticare
Questa pioggia buona e felice
sul tuo volto felice
Su questa città felice
Questa pioggia sul mare
Sull'arsenale
Sul battello d'Ouessant
Oh Barbara
Che coglionata la guerra
Che ne è di te ora
Sotto questa pioggia di ferro
Di fuoco d'acciaio di sangue
E l'uomo che ti stringeva tra le
braccia
Amorosamente
è morto disperso o è ancora vivo
Oh Barbara
Piove senza sosta su Brest
Come pioveva allora
Ma non è più la stessa cosa e tutto
è crollato
E' una pioggia di lutti terribili e
desolata
Non c'è nemmeno più la tempesta
Di ferro d'acciaio e di sangue
Soltanto di nuvole
Che crepano come cani
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VII
Come i cani che spariscono
Sul filo dell'acqua a Brest
E vanno ad imputridire lontano
Lontano molto lontano da Brest
Dove non vi è piú nulla.
Questo amore
Questo amore
Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore
Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore cosí bello
Così felice
Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della
notte
Questo amore che impauriva gli altri
Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perché noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso negato
dimenticato
Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito
calpestato ucciso negato dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E' tuo
E' mio
E' stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l'estate
Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarci soffrire invecchiare
Addormentarci ancora
Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio
Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo
E ci parla senza dir nulla
E io tremante l'ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico
Per te per me per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me e per tutti gli altri
Che non conosco
Fermati là
Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati
Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciarci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove
Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
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VIII
Tendici la mano
E salvaci.
Ternpo perso
Davanti alla porta dell'officina
l'operaio s'arresta di scatto
il bel tempo l'ha tirato per la giacca
e come egli si volta
e osserva il sole
tutto rosso tutto tondo
sorridente nel suo cielo di piombo e
strizza l'occhio
familiarmente
Su dimmi compagno Sole
forse non trovi
che è piuttosto una coglionata
offrire una simile giornata
a un padrone?
Antologia a cura di
Fans Gianni Elsner
http://members.xoom.virgilio.it/giannielsner/home.htm
Jacques Prevert: Antologia poetica a cura di Fans di Gianni Elsner