per la città - MITO SettembreMusica

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per la città - MITO SettembreMusica
Un progetto di
per la città
07/23
09
2015
Realizzato da
22.IX martedì
ore 21
Torino
Chiesa di Santa Rita
Coro Incontrocanto
Pietro Mussino direttore
Ilaria Zuccaro soprano
Paolo Tarizzo organo
Ave Verum Corpus
LA MUSICA È ASSICURATA
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Ave Verum Corpus
Il Mistero del sacrificio eucaristico nella tradizione corale
Antifona Gregoriana
Ave Verum Corpus
Christoph Dalitz
(1967) Ave Verum Corpus
Wolfgang Amadeus Mozart
(1756-1791)
Ave Verum Corpus
Josef Gabriel Rheinberger
(1839-1901) Ave Verum Corpus
Camille Saint-Saëns
(1835-1921)
Ave Verum Corpus
Edward Elgar
(1857-1934)
Ave Verum Corpus
Gabriel Fauré
(1845-1924)
Ave Verum Corpus
César Franck
(1822-1890)
Preludio, fuga e variazione per organo
Gianluca Castelli
(1985)
Ave Verum Corpus per soprano e organo (prima esecuzione assoluta)
Francis Poulenc (1899-1963) Ave Verum Corpus
Andrew Moore
(1954) Ave Verum Corpus
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Palmo Liuzzi
(1972) Ave Verum Corpus
Javier Busto
(1949) Ave Verum Corpus
Pietro Mussino
(1970)
Ave Verum Corpus
Robin Hodson
(1964)
Ave Verum Corpus
Sigrid Berggren
(1949)
Ave Verum Corpus
Coro Incontrocanto
Pietro Mussino, direttore
Ilaria Zuccaro, soprano
Paolo Tarizzo, organo
Ave Verum Corpus natum
de Maria Virgine
vere passum, immolatum
in cruce pro homine,
cujus latus perforatum
unda fluxit et sanguine,
esto nobis praegustatum
in mortis examine.
O Jesu dulcis, o Jesu pie,
o Jesu, fili Mariae.
Miserere mei. Amen. 4
Ave, o vero corpo,
nato da Maria Vergine,
che veramente patì e fu immolato
sulla croce per l’uomo,
dal cui fianco squarciato
sgorgarono acqua e sangue:
fà che noi possiamo gustarti nella prova
suprema della morte.
O Gesù dolce, o Gesù pio,
o Gesù figlio di Maria.
Pietà di me. Amen. Nel 1215 fu tenuto a Roma il IV Concilio Lateranense, uno dei più importanti della storia della Chiesa per numero di partecipanti e per importanza dei canoni dottrinali approvati. Tra questi, oltre a precetti generali
ancora oggi in vigore (come la confessione e la comunione almeno una
volta all’anno) e a misure che oggi chiameremmo di par condicio (come
la validità del matrimonio solo in presenza del consenso della donna), ci
fu il celebre dogma della transustanziazione, che stabilisce la completa
conversione delle sostanze del pane e del vino presentati sulla mensa eucaristica nelle sostanze reali del corpo e del sangue di Cristo. Dal punto
di vista teologico, il dogma fu poi sancito da Tommaso d’Aquino nella
Summa Theologiae con la formula per cui «il Corpo di Cristo è presente
nel sacramento per modum substantiae e non per modum quantitatis»:
nel linguaggio di derivazione aristotelica dell’epoca, ciò significava che
durante la consacrazione cambiano le sostanze ma non gli accidenti del
pane e del vino, le loro caratteristiche misurabili con i sensi.
Era inevitabile che tanto il dogma quanto la sua formulazione teologica andassero incontro a interpretazioni, contestazioni, fraintendimenti e
cambiamenti di paradigmi intellettuali (il più drammatico lo introdusse
qualche secolo più tardi Cartesio, stabilendo che la quantità definiva la
sostanza e quindi questa non poteva cambiare lasciando intatta quella).
Se qualcuno aveva dei dubbi, tuttavia, altri rinsaldavano la fede propria e
quella degli altri. Suor Giuliana di Cornillon ebbe da giovane una visione
nella quale la Chiesa era rappresentata da una luna piena attraversata da
una linea scura, ad indicare la mancanza di una festività liturgica dedicata
al Santissimo Sacramento. La religiosa riuscì a convincere il suo vescovo
a istituire la solennità del Corpus Domini nella propria diocesi, quella di
Liegi, e ben presto altre diocesi seguirono l’esempio. Morì nel 1258 senza poter vedere l’istituzione della festa per la chiesa universale ad opera
del papa Urbano IV, nel 1264. Il papa chiese nientemeno che a Tommaso
d’Aquino di comporre i testi per quella liturgia così importante.
Il testo dell’Ave Verum Corpus, perciò, potrebbe essere tra i testi eucaristici composti da Tommaso – questa è l’opinione, ad esempio, di Henri
De Lubac – mentre secondo altri fu composto qualche decennio dopo,
da papa Innocenzo VI. A rigore, l’Ave Verum non fa parte dei brani prescritti per la liturgia del Corpus Domini, ma è indicato più genericamente
come brano da eseguire “in onore del Santissimo Sacramento”. Ciò che
è indubbio è che la devozione eucaristica crebbe nei secoli (con tanto di
miracoli annessi, compreso quello di Torino) e con essa la composizione
di brani musicali sul tema, tra i quali i moltissimi Ave Verum ai quali è
dedicato questo concerto.
Tra tutti gli Ave Verum composti nei secoli, un posto d’eccezione è occupato dal notissimo brano di Mozart, scritto nel giugno 1791 e dedicato ad
Anton Stoll, direttore musicale della parrocchia di Baden, dove la signora
Mozart si era recata per i bagni termali. Il brano è diventato non solo un
evergreen, come diremmo oggi, ma anche un modello di scrittura corale:
semplice ma raffinato, ampio ma non prolisso, intenso ma equilibrato. I
luoghi testuali su cui si è volentieri concentrata l’attenzione dei compositori
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sono parecchi: il gioco verum/vere, la pronuncia di cruce, l’immagine a
tinte forti di fluxit sanguine, la dolcezza delle invocazioni finali, ma merita attenzione speciale il mortis in examine (“il momento di prova della
morte”), spesso reso come se l’examine diventasse un exanime, un’estenuata esalazione dell’ultimo respiro. Tutto ciò ci mostra come la forza di
questo testo consista proprio nell’avvicinare un mistero imperscrutabile
alla concretezza reale del sacrificio di Cristo: non si tratta di capire, ma di
contemplare, con l’anima sprofondata in devoto silenzio.
Pietro Mussino
L’Associazione Incontrocanto è stata fondata nel 1993 da coristi desiderosi di approfondire la propria esperienza corale e associativa in un clima
di amicizia e incontro reciproco. Il repertorio del Coro spazia su diversi
generi e periodi storici, con una particolare attenzione a quello europeo
sacro e profano tra Ottocento e Novecento. Incontrocanto ha tenuto molti
concerti e ha partecipato a diverse iniziative, tra cui l’allestimento, nel
1996, del Requiem di Mozart con l’Orchestra Filarmonica di Torino, la
partecipazione, nel 1998, a “LuciCanti” per l’Ostensione della Sindone e
la collaborazione alla prima italiana dell’oratorio Mal’hakim di Riccardo
Piacentini. In seguito ha tenuto numerosi concerti in Piemonte, Liguria,
Francia, Ungheria ed è stato più volte ospite in rassegne e stagioni a livello locale e regionale, tra le quali le stagioni ASPOR Piemonte, Piemonte
in Musica, la rassegna Notturnincanti 2004, “Musica in Santuario” di
Pianezza, le stagioni del Teatro Araldo di Torino, proponendo, tra gli altri,
progetti su classici corali (Requiem di Fauré, Via Crucis di Liszt), su autori piemontesi poco conosciuti (Giulio Roberti), sul connubio tra coro ed
elettronica (progetti Humour & Melancholy e Anelito – forme dell’infinita distanza) e alcuni progetti sperimentali (Scherzi da... Coro! e Rumore:
l’altra faccia della musica). Nel 2010, in occasione dell’Ostensione della Sindone, ha promosso la rassegna di meditazioni musicali Passionis
Mysterium. Nel 2013 ha celebrato il proprio Ventennale con diversi eventi corali aperti a coristi, appassionati e curiosi (concerti, seminari tematici, flash-mob, carolate natalizie). Nella primavera del 2012 e nell’inverno
2014 ha organizzato la rassegna corale VocIncontro.
www.incontrocanto.net, [email protected]
Pietro Mussino ha studiato composizione, direzione d’orchestra e musica elettronica presso il Conservatorio di Torino e musica a indirizzo
multimediale presso il Conservatorio di Bologna. Nel 1999 ha vinto il
Premio di Composizione “Franco Alfano”. Ha frequentato numerosi corsi e accademie dedicati alla direzione di coro, alla didattica della musica
e alla tecnica vocale. Ha cantato in diversi cori e gruppi vocali partecipando a numerosi concerti, rassegne e stagioni in Italia e all’estero.
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Dal 2000 dirige il Coro Incontrocanto di Torino e dal 2002 è maestro del
Coro dell’Accademia del Santo Spirito. È autore di composizioni originali e arrangiamenti commissionati da diversi ensemble vocali e strumentali italiani e stranieri. Da anni tiene corsi e laboratori di alfabetizzazione
musicale e formazione corale per adulti e bambini, anche in collaborazione con l’Associazione Cantascuola di Torino, della quale è diventato
direttore artistico nel 2012. Dal 2006 al 2012 ha insegnato vocalità e
musica d’insieme presso l’Accademia Corale Stefano Tempia. È stato
docente a contratto presso il Conservatorio di Torino e presso l’Università degli Studi di Torino. Come musicologo ha collaborato con MITO
SettembreMusica, Unione Musicale, De Sono, Fondazione Micheli e
Piemonte in Musica.
Ilaria Zuccaro si è diplomata con il massimo dei voti in canto lirico
presso il Conservatorio di Alessandria ed è laureata in lettere a indirizzo
storico-musicale. Canta dall’età di 5 anni nelle più prestigiose formazioni
corali torinesi partecipando a tournée in Italia e all’estero e a importanti festival (Piemonte in Musica, MITO SettembreMusica, I Pomeriggi
Musicali). Dal 2010 collabora con il coro Ars Cantica di Milano diretto
da Marco Berrini. Come solista ha cantato in importanti rassegne concertistiche quali L’Allegro, il Penseroso ed il Moderato, Laudes Paschales,
Aurore Musicali, per l’Unione Musicale in Atelier Giovani, nelle stagioni concertistiche del Teatro delle Muse di Ancona e del Teatro Rossini
di Pesaro. Tiene abitualmente corsi di alfabetizzazione musicale per
bambini e adulti e corsi di aggiornamento per insegnanti presso scuole,
Associazione Cantascuola, Piccoli Cantori di Torino, Il flauto di Pan. È
co-autrice di un volume sulla didattica musicale nella scuola dell’infanzia
e di un volume sull’alfabetizzazione musicale. Ha inciso Péchés de vieillesse. Cori e quartetti vocali, uscito nel 2015.
Paolo Tarizzo (1982) si è diplomato in organo con il massimo dei voti
con Guido Donati presso il Conservatorio di Torino. Precedentemente
ha studiato pianoforte e organo con Nardo Vallosio e Nicola Spinelli. Da
sempre affascinato dal suono nel suo duplice aspetto artistico e materico
ha accostato gli studi musicali a quelli scientifici, conseguendo il dottorato di ricerca in Acustica Fisica (2011) dopo una laurea in Ingegneria
(2007). Nel 2013 è stato semifinalista al Concorso organistico internazionale Xavier Darasse di Toulouse, partecipando con un concept monografico su Hindemith intitolato “Metamorphosis”, insieme a Ilaria
Zuccaro. Collabora con il Dipartimento di Musica elettronica di Torino
diretto da Stefano Bassanese in qualità di esecutore (Disklavier project,
2014) e nella ricerca sperimentale di nuovi linguaggi musicali per l’organo. In questa direzione è attualmente in discussione un progetto di studio
con Hans-Ola Ericsson presso il Dipartimento di Organo della McGill
University di Montreal.
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