attivita` di promozione alla lettura e alla scrittura
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attivita` di promozione alla lettura e alla scrittura
Progetto di promozione della Lettura e della Scrittura creativa per le scuole secondarie di primo grado “Incontro con l’autore” Referente per il Progetto Professoressa Giulia Piotti “Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.” (D.Pennac) La lettura é un modo privilegiato e speciale per fare un’esperienza unica, aiuta a crescere, arricchisce, appassiona, alimenta la fantasia e la creatività, perché solo la lettura ha il potere di farci entrare nella narrazione e riscriverla a nostro piacimento, liberamente. Ormai da diversi anni il Progetto Lettura è uno dei fiori all’occhiello della scuola “G. Marconi” e, dall’A.S. 2010-2011, lo è diventato anche per tutte le scuole secondarie dell’I.C. Centro 2 – T. Speri. Lo scopo principale del progetto è quello di stimolare e coltivare nei ragazzi il piacere della lettura, proponendo loro di incontrare alcuni scrittori per ragazzi. Il primo incontro avviene nel “luogo” più naturale, le pagine dei loro libri, che i ragazzi scelgono, leggono, commentano ed apprezzano insieme agli insegnanti. Poi, al termine dell’attività, incontrano di persona gli autori avendo l’occasione di conoscerli e rivolgere loro domande e curiosità. Agli autori viene proposto di parlare ai ragazzi dell’esperienza della scrittura e, in base al loro stesso vissuto, o alle tematiche trattate nei loro libri, di offrire agli alunni alcune riflessioni mirate ad approfondire diversi temi e valori. Il progetto è infatti sempre parte integrante di altri progetti di carattere formativo offerti ogni anno dalla scuola, per educare gli alunni a principi e valori umani e civili universali quali: la pace, i diritti umani, i principi, i diritti e i doveri del vivere civile, la tolleranza e l’integrazione del diverso, la libertà, la legalità e molti altri ancora. Tali progetti si inseriscono a loro volta in un discorso più ampio riferito alle Educazioni fondamentali come l’Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità e l’Educazione interculturale, ma anche l’Educazione all’affettività per la conoscenza di sé. La lettura dei libri diventa anche l’occasione per i ragazzi di accostarsi all’esperienza della scrittura, in particolare autobiografica e di confrontarsi con essa. Obiettivi generali formativi Sviluppare le conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari, utilizzando le modalità più motivanti. Promuovere l’educazione integrale della persona, fare acquisire un’immagine sempre più chiara ed approfondita della realtà sociale, far comprendere il rapporto che intercorre fra le vicende storiche ed economiche, le strutture istituzionali e politiche, le aggregazioni sociali e la vita e le decisioni del singolo. Orientare gli alunni guidandoli ad assumere un proprio ruolo nella realtà sociale e culturale. Promuovere la coscienza civica attraverso la conoscenza dell’attuale realtà sociale e civile del nostro Paese e delle sue radici storiche. Accompagnare il preadolescente nella sua maturazione globale fino alle soglie dell’adolescenza. Guidare gli alunni ad acquisire responsabilità personale essendo consapevoli delle regole sociali. Promuovere l’educazione integrale della persona. Promuovere la cultura della legalità. Promuovere il piacere della lettura attraverso contesti e condizioni motivanti. Obiettivi generali cognitivi Potenziare la padronanza della lingua italiana in quanto veicolo di conoscenza. Saper trarre informazioni storiche da testi letterari. Acquisire la conoscenza dei diversi ambiti disciplinari e padroneggiarne i linguaggi specifici. Sviluppare le capacità di comprensione, analisi, sintesi e valutazione. Sviluppare, attraverso l’esperienza dei diversi saperi, le attitudini personali e l’autoorientamento. Metodologie Lettura integrale individuale e/o collettiva, in classe, di uno o più libri dell’autore. Conoscenza e riflessione sul contesto storico-letterario cui i testi fanno riferimento. Approfondimento delle tematiche affrontate nei libri. Analisi dei testi; individuazione degli elementi storici. Conoscenza della biografia e bibliografia dell’autore. Analisi dei testi; individuazione delle principali caratteristiche testuali. Preparazione dell’incontro con l’autore. Educazione alla Cittadinanza Riflessione sul contesto storico cui i testi fanno riferimento. Approfondimento delle tematiche affrontate nei libri. Riflessione sul tema dei Diritti umani e, in particolare, sul Diritto alla libertà. Riflessione su temi quali: la tolleranza, l’accettazione e integrazione del “diverso” contro gli stereotipi che sono alla base di ogni forma di razzismo, di ieri e di oggi, la libertà, la legalità e molti altri ancora. Scrittura autobiografica: Partendo dalla lettura e dall’esempio fornito dai libri scelti, fare un’esperienza di scrittura autobiografica, sviluppando le capacità individuali di scrittura e di espressione di sé e della propria interiorità. A.S. 2008-2009 “L’importanza del libro, luogo privilegiato dell’incontro con l’altro, per conoscere e capire il valore della nostra e delle altre tradizioni, nella consapevolezza che lo scambio tra culture e tradizioni diverse è un’opportunità di apertura e di arricchimento reciproco.” Roberto Denti Nato a Cremona nel 1924, durante gli anni della seconda guerra mondiale partecipa attivamente alla Resistenza come partigiano ed è rinchiuso in carcere nel 1944. Vive a Milano dal 1946 dove inizia a lavorare come giornalista a Il Sole 24 ORE e dove, nel 1948, conosce Gianni Rodari. Nel 1972, insieme a Gianna Vitali, fonda a Milano la Libreria dei ragazzi, la prima libreria italiana dedicata esclusivamente a bambini e ragazzi, che tuttora gestisce e che ha aperto i battenti anche a Brescia, in via San Bartolomeo (www.lalibreriadeiragazzi.it). Con lo staff della sua libreria fa parte della giuria che assegna ogni anno il Premio Andersen. Partecipa attivamente ad iniziative per la promozione della lettura e per la formazione e l’aggiornamento di insegnanti e bibliotecari. È un grande esperto nel campo della letteratura per ragazzi e le sue storie entusiasmano lettori di ogni età, coinvolgendoli grazie alla passione e all'ironia. Ha scritto saggi, romanzi e racconti sia per adulti che per ragazzi. Tra i suoi libri gli alunni della scuola hanno scelto di leggere “Athanor” e “Ancora un giorno”. A.S. 2009-2010 “I diritti dei bambini e dei ragazzi nel mondo” Incontro con altre culture e con alcune realtà di degrado, emarginazione, sfruttamento, emigrazione, guerra e violazione dei diritti fondamentali, che hanno come protagonisti bambini e ragazzi. Francesco D’Adamo Francesco D’Adamo è nato nel 1949 a Milano, dove vive e lavora. Scrittore, giornalista e insegnante, è stato tra i primi, agli inizi degli anni ’90, a percorrere la strada del noir all’italiana. Nel 1999 ha esordito nella narrativa per ragazzi col romanzo Lupo Omega (Edizioni EL), finalista ai premi Cassa di Risparmio di Cento, Città di Penne e Castello di Sanguinetto. Il suo romanzo Storia di Iqbal, Premio Cento 2002, tradotto e pubblicato negli Stati Uniti, nel 2004 è stato segnalato dall’American Library Association come libro «raccomandato e degno di nota», e ha avuto il Premio Christopher Awards (USA). Esperto di pedagogia e problematiche dell’adolescenza, Francesco D’Adamo, partecipa spesso a corsi d’aggiornamento per insegnanti e genitori, a incontri con le scuole, a convegni sull’adolescenza e la lettura. ©Festivaletteratura I ragazzi della Marconi hanno letto un po’ tutti i suoi libri: Lupo Omega, Storia di Iqbal, Bazar, Johnny il seminatore, Storia di Ouiah che era un leopardo, Storia di Ismael che ha attraversato il mare. A.S. 2010-2011 “Giornata della memoria: le persecuzioni razziali” La proposta di quest’anno è quella di riflettere sul tema delle persecuzioni razziali, sull’antisemitismo nella storia e, in particolare, sulla Shoah. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il percorso scelto per quest’anno offre inoltre l’occasione di approfondire il tema più ampio della Libertà. Con il Risorgimento e l’Unità, infatti, gli Ebrei avevano contribuito a conquistare ed avevano acquisito, al pari di tutti i cittadini italiani, le libertà e i diritti civili e politici di cui furono privati dal regime fascista, con l’emanazione delle leggi razziali e la persecuzione di cui furono vittime. Lia Levi Scrittrice e giornalista, Lia Levi è autrice di molti libri per adulti e ragazzi per i quali ha ricevuto diversi premi. Di famiglia piemontese, è nata a Pisa nel 1931, ha vissuto a Torino e a Milano e si è poi trasferita a Roma da bambina, dove vive ancora oggi. Ha fondato e diretto per trent'anni "Shalom", il mensile della comunità ebraica. Giornalista, autrice di testi per il teatro e di originali radiofonici, pubblica il primo romanzo, Una bambina e basta, nel 1994. Sceneggiatrice e giornalista, è autrice di romanzi per adulti e per ragazzi, molto apprezzati dal pubblico e dai critici. Con L'albergo della magnolia ha vinto il Premio Moravia. Gli alunni hanno scelto e letto liberamente molti dei suoi libri per ragazzi, ma anche per adulti. A scuola tutte le classi hanno letto con le insegnanti “Una bambina e basta”, in cui l’autrice narra la storia vera della sua famiglia dall’emanazione delle leggi razziali, nel 1938, alla liberazione di Roma da parte degli Americani. E’ su questo libro che i ragazzi hanno dialogato maggiormente con la scrittrice, desiderosi di sentire dalla sua voce il racconto che già conoscevano. La cronaca dell’incontro è stata pubblicata sul Giornale di Brescia di mercoledì 2 marzo 2011. Scrittura. La lezione di Lia Levi alla Marconi Ore: 06:00 La scrittrice Lia Levi mentre parla ai ragazzi mercoledì, 2 marzo 2011 La poliedrica scrittrice Lia Levi - scampata da bambina alla cattura da parte dei nazisti - è stata ospite nei giorni scorsi di alunni e docenti della scuola media Marconi, per un incontro all'Auditorium Capretti che ha suggellato la lettura critica dei suoi tanti romanzi, avvenuta nell'ambito del progetto didattico «Lettura/scrittura creativa». L'educazione al piacere della lettura costituisce, infatti, il perno su cui fanno leva (con successo) le docenti, il cuore pulsante delle attività scolastiche in campo letterario all'interno della Marconi, scuola che, insieme alla «Foscolo», ha dato vita a un Istituto comprensivo «ponte tra cultura e territorio» (come recita lo stesso logo). L'opera di Lia Levi è stata quindi lo spunto per discutere di scrittura autobiografica, a partire dal suo primo, intenso e amato romanzo «Una bambina e basta»: i ragazzi hanno sollecitato con incisive domande la scrittrice, ansiosi di comprendere, dopo la lettura, il vissuto della protagonista dalla sua viva voce, considerato che, alla loro stessa età, fu costretta a nascondersi proprio nella Roma occupata, in un collegio di suore, «prendendo in prestito» l'identità di un'altra ragazzina. L'importanza del racconto «tipica della cultura ebraica» e, più in generale, la necessità di «fare memoria» di generazione in generazione, sono potenziate dal colloquio diretto con i testimoni che incarnano concretamente la Storia: aspetto sottolineato dalla stessa Levi, durante il confronto con i giovani lettori. «Ho letto negli occhi dei miei alunni la gioia di conoscerla di persona», ha affermato l'insegnante responsabile del progetto, Giulia Piotti. E dalla lettura alla scrittura, fino al concetto di cittadinanza, il passo educativo è breve: «Io mi sono formata durante il periodo delle leggi razziali italiane, che purtroppo allora mi hanno marcata, ma poi ho riconquistato i miei diritti di cittadina». Diritti universali in ogni dove. A.S. 2011-2012 “La poesia: mezzo per riconoscere la nostra essenza ed esprimerla” Lettura e analisi di alcuni testi poetici e incontro a scuola con la scrittrice Giusi Quarenghi, per approfondire in modo particolare il legame profondo tra l’esperienza di vita e quella poetica, che è tramite tra il mondo interiore del poeta e quello esteriore, canale espressivo privilegiato per dar voce alla sua interiorità e chiave di “lettura” e percezione della realtà che lo circonda. Attraverso il percorso proposto i ragazzi avranno la possibilità di accostarsi al linguaggio poetico e all’esperienza della scrittura di poesie, come mezzo di conoscenza e di espressione di sé, del proprio mondo interiore ed in particolare delle emozioni proprie degli adolescenti. Giusi Quarenghi Giusi Quarenghi è nata a Sottochiesa, in Val Taleggio, nel 1951 e vive a Bergamo. Ha scritto racconti, filastrocche, storielle, testi di divulgazione, sceneggiature, romanzi; ha rinarrato fiabe e miti; ha riproposto i Salmi ‘per voce di bambino’. Ha pubblicato con Eelle, Coccinella, Bibliografica, Capitello, La Margherita, Panini, Mondadori, Giunti, San Paolo, Nuages. Nel 2006, ha vinto il Premio Andersen come miglior scrittore. Del 1999, è la prima raccolta di poesie Ho incontrato l’inverno (Campanotto); del 2001, è Nota di passaggio (Book); del 2006, Tiramore (Marsilio). Cresciuta in un piccolo paese di montagna della Bergamasca, dove tuttora vive, dopo la laurea ha iniziato ad occuparsi di cinema, cartoni animati, fumetti, pubblicità e televisione, scrivendo molti libri per bambini e ragazzi. Il suo esordio risale al 1982 con Ahi, che male, per le Edizioni EL; sono seguiti Le memorie di un bibliotecario insonne, edito dalla Editrice Bibliografica (1988), Il librocasa, Il librorazzo, Il cannocchiale, pubblicate dalla Casa editrice La Coccinella (1989), La camera oscura, Il libro albero, Il libro torre e il Segnalibro ... o bibliosogno? (1990), sempre da La Coccinella. Nel 1992 Quarenghi inizia a pubblicare per la casa editrice Franco Cosimo Panini Editore: Anch'io ho un cane (1992), Sete di vampiro (1993), L'undicesima notte (1995). Per la collana della Giunti "Under 14" pubblica nel 1995 Strega come me. A darle maggiore notorietà è Un corpo di donna, pubblicato da "Gaia Junior" Mondadori nel 1997 che affronta, uno tra i primi romanzi su questo argomento pubblicati in Italia, il tema dell'anoressia. Con la Franco Cosimo Panini Editore pubblica nel 1998 due libri umoristici - Alice luna felice e Due lune a colori - ottenendo buone vendite, così come con Piccole mani, piccole zampe pubblicato nel 1999 nella collana Sassolini della Mondadori. Ma è con il feuilleton Ragazze per sempre , pubblicato sempre nel 1999 nella collana "Gaia Junior" di Mondadori, che Quarenghi ottiene, tra il pubblico di giovani lettori, il suo maggiore successo. “E sulle case il cielo”, la raccolta che i ragazzi hanno letto e commentato in classe con le insegnanti, contiene un anno di poesia per parole e immagini, di Giusi Quarenghi e Chiara Carrer. Primavera, estate, autunno, inverno: il passare delle stagioni scandisce paesaggi interiori aperti alla gioia e alle tristezza del mondo. Versi, forme e colori concorrono a disegnare la mappa dei giorni: il fluire, ora tranquillo ora burrascoso, delle emozioni e dei sentimenti, le immagini della mente, l’irregolare percorso dei pensieri. Un libro delicato e forte, fatto per ammaliare e, insieme, insegnare la bellezza del vivere più semplice e profondo, a contatto con la verità segreta delle cose. Honour List Ibby 2010. Premio Città di Torino “Crescere con i libri” 2008 Primo premio di poesia Nazionale "Fontelibro" 2008 Terzo nella classifica LiBeR dieci migliori libri 2007 A.S. 2012-2013 “Legalità e cittadinanza attiva” PROGETTO LETTURA – LEGALITA’: INCONTRO CON IL MAGISTRATO NICOLA GRATTERI, autore con Antonio Nicaso (storico delle organizzazioni criminali e uno dei massimi esperti di 'ndrangheta nel mondo) di: Fratelli di sangue (Pellegrini 2006), La malapianta (Mondadori 2010), La giustizia è una cosa seria (Mondadori 2011) e La mafia fa schifo (Mondadori 2011). Il progetto si propone di promuovere il piacere della lettura ma soprattutto di offrire ai ragazzi un’esperienza che li arricchisca, dando loro l’opportunità di comprendere il valore della legalità attraverso l’incontro a scuola con una persona che, in nome di tale principio e valore, ha fatto della lotta contro la criminalità una scelta totale di vita. Lo scopo del progetto, che adempie il compito di promuovere un’educazione fondamentale qual è l’educazione alla legalità, è quello di orientare gli alunni a sviluppare una propria coscienza civica, guidandoli ad assumere responsabilmente il loro ruolo nella società civile, attraverso la riflessione sulla necessità e sull’utilità delle regole civili, sul valore della legge (e della norma, per i ragazzi) come garanzia, tutela dei diritti di tutti, che quindi va interiorizzata e rispettata nell'interesse di tutti e attraverso l’informazione e la riflessione sul fenomeno delle mafie in Italia. Questo è un dovere della scuola, che può trasmettere un messaggio importante e può farlo attraverso il sapere e la conoscenza, che stanno alla base della costruzione dei valori. Fin qui la scuola può arrivare, ma è la presenza del dottor Gratteri che può dare veramente forza, efficacia al nostro lavoro, al nostro messaggio. Innanzitutto perché è con i fatti e non con le parole che si educano i ragazzi, ed è un fatto che come cittadini abbiamo sentito il dovere civile di manifestare al dottor Gratteri, attraverso il nostro invito, il riconoscimento e il ringraziamento per il suo impegno e il suo lavoro; e poi per tutto ciò che lui è e per ciò in cui crede profondamente: la legalità, di cui ha fatto una scelta totale di vita e che è segno del suo amore per la sua terra e per il Paese, per quell’Italia che può essere veramente unita solo nel segno della legalità; il lavoro, l’impegno, l’eroismo prima di tutto del sacrificio quotidiano, di un lavoro paziente, faticoso, instancabile; la cultura, “unica arma di riscatto”; e infine la scuola, che sempre ritorna nei suoi discorsi, nelle sue parole. Quando gli si chiede cosa si può fare per rendere efficace e vincente la lotta contro le mafie, accanto agli strumenti di legge per le indagini, per i processi, accanto alla certezza della pena, nomina spessissimo la scuola, tanto che dice che nella sua vita, che conosce tante limitazioni, tante rinunce, una delle due cose a cui non rinuncia è andare nelle scuole a parlare con i ragazzi. Nicola Gratteri Gerace, 1959 Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, è uno dei magistrati più impegnati nella lotta alla 'ndrangheta ed è una delle figure che meglio conosce i meccanismi delle tre diverse mafie che prosperano in Italia: Mafia, Camorra, 'Ndrangheta. Ha coordinato importanti indagini sulla criminalità organizzata (tra queste quella relativa alla strage di Duisburg) e sulle rotte internazionali del narcotraffico. Con Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, uno dei massimi esperti di 'ndrangheta nel mondo, ha scritto Fratelli di sangue (Pellegrini 2006), La malapianta (Mondadori 2010), La giustizia è una cosa seria (Mondadori 2011) e La mafia fa schifo (Mondadori 2011). A seconda delle classi e delle scelte dei docenti si è proposta la lettura di passi scelti (ma in qualche caso anche la lettura integrale, magari a gruppi), tratti principalmente da “La mafia fa schifo” e “La malapianta”. Per aiutare i ragazzi a documentarsi abbiamo utilizzato anche “La mafia spiegata ai ragazzi” di Antonio Nicaso. A.S. 2013-2014 PROGETTO LETTURA – EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA PACE: INCONTRO CON L’AUTORE FRANCESCO D’ADAMO. Le storie di bambini e ragazzi ambientate in luoghi, situazioni e contesti difficili e drammatici in diverse parti del mondo, sono il filo conduttore che lega un po’ tutti i romanzi dell’autore. I protagonisti e le loro storie sono tratteggiati in modo mirabile, con la semplicità e la straordinaria profondità che caratterizzano la scrittura di D'Adamo e fanno sì che i suoi romanzi sappiano parlare ai bambini e ai ragazzi in modo comprensibile, ma che raggiunge i loro cuori e tocca le loro coscienze. Questi romanzi, oltre a promuovere il piacere della lettura, hanno aiutato i ragazzi ad accostarsi a importanti problematiche umanitarie, a riflettere su fondamentali valori e diritti umani e civili quali l’intercultura, il rispetto, la pace e la tolleranza, attraverso l’esperienza dei loro coetanei coinvolti in prima persona, orientandoli a sviluppare una propria coscienza civica, guidandoli ad assumere responsabilmente il loro ruolo nella società civile. Da questa esperienza gli alunni sono passati poi alla fase attiva del progetto, attraverso la produzione di elaborati di vario genere realizzati anche sotto forma di prodotto multimediale, in cui hanno trasferito l’esperienza vissuta, le conoscenze acquisite, le riflessioni che ne sono scaturite e le consapevolezze raggiunte. Alcuni di questi lavori hanno meritato importanti riconoscimenti al Concorso “I giovani, la memoria, la storia, la cittadinanza”, indetto dalla Commissione Scuola ANPI “Dolores Abbiati” di Brescia. L’incontro è stato organizzato dall’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “CENTRO 2 – T. SPERI”, Scuole secondarie di primo grado “G. Marconi” e “U. Foscolo” e realizzato grazie al contributo dell’ANPI di Brescia – Commissione Scuola “Dolores Abbiati”, attraverso il premio del Concorso “I giovani e la memoria” e grazie al contributo del Comitato dei genitori della scuola “G. Marconi”. Francesco D’Adamo Francesco D’Adamo è nato nel 1949 a Milano, dove vive e lavora. Scrittore, giornalista e insegnante, è stato tra i primi, agli inizi degli anni ’90, a percorrere la strada del noir all’italiana. Nel 1999 ha esordito nella narrativa per ragazzi col romanzo Lupo Omega (Edizioni EL), finalista ai premi Cassa di Risparmio di Cento, Città di Penne e Castello di Sanguinetto. Il suo romanzo Storia di Iqbal, Premio Cento 2002, tradotto e pubblicato negli Stati Uniti, nel 2004 è stato segnalato dall’American Library Association come libro «raccomandato e degno di nota», e ha avuto il Premio Christopher Awards (USA). Esperto di pedagogia e problematiche dell’adolescenza, Francesco D’Adamo, partecipa spesso a corsi d’aggiornamento per insegnanti e genitori, a incontri con le scuole, a convegni sull’adolescenza e la lettura. ©Festivaletteratura “Sono convinto che leggere sia uno straordinario esercizio di tolleranza, perché attraverso i romanzi impariamo a vedere il mondo con gli occhi di un altro, di qualcuno che è diverso da noi. (…) In Italia si legge troppo poco. Dio sa se c’è bisogno di più letture e di più tolleranza.” (F.D’ADAMO) Storie metropolitane. Storie di squallide periferie. Storie di degrado e di marginalità. Ma soprattutto storie che ci parlano di immigrazione e di sfruttamento, di quartieri multirazziali e di camion carichi di clandestini. Storie di emarginazione estrema: di giovani che hanno vissuto l’esperienza del carcere e della droga; di ragazzi che cercano una difficile sopravvivenza e che lottano per la conquista della libertà contro il potere e l’arroganza delle piccole e grandi mafie. È questa la realtà che ci presenta Francesco D’Adamo con una scrittura – denuncia che fa incontrare cronaca e finzione. È una realtà scomoda che si preferirebbe ignorare e che invece è importante far conoscere soprattutto ai giovani. I protagonisti dei suoi romanzi sono giovani estrosi e imprevedibili, ma anche testardi e determinati, ragazzi che hanno conosciuto la violenza e i soprusi e che cercano il riscatto e l’affermazione della dignità della persona. Lupo Omega, Trieste, EL, 1999, finalista al Premio Cento, Premio Città di Penne e premio Sanguinetto Mille pezzi al giorno, S. Dorligo della Valle, EL, 2000 Storia di Iqbal, S. Dorligo della Valle, EL, 2001, vincitore Premio Cento, Premio Cristopher Awards e segnalato all'American Library Association, poi Firenze, F. Le Monnier, 2002; Einaudi Ragazzi, 2008; Mondadori education-Salani narrativa, 2009 Bazar, S. Dorligo della Valle, EL, 2002, poi Firenze, F. Le Monnier, 2003 Johnny il seminatore, Milano, Fabbri, 2005 Storia di Ouiah che era un leopardo, Milano, Fabbri, 2005, poi Milano, Rizzoli, 2009 Storia di Ismael che ha attraversato il mare, Novara, De Agostini, 2009 Radio Niente, Novara, De Agostini, 2010 Tempo da lupi, Novara, De Agostini, 2012 A.S. 2014-2015 PROGETTO LETTURA – EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA PACE: INCONTRO CON LA SCRITTRICE E GIORNALISTA DELLA REDAZIONE ESTERI DEL CORRIERE DELLA SERA, VIVIANA MAZZA. L’incontro è stato organizzato dall’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “CENTRO 2 – T. SPERI”, Scuole secondarie di primo grado “G. Marconi” e “U. Foscolo” con il contributo del Comitato genitori della scuola “G. Marconi” e dell’Associazione Genitori della scuola “U. Foscolo”. Nel romanzo “Storia di Malala” Viviana Mazza racconta la storia vera di Malala Yousafzay, la ragazzina pakistana ferita gravemente dai talebani a causa del suo impegno e della sua lotta a favore dell'emancipazione e dei diritti femminili, primo fra tutti il diritto alla scuol. Portata in Inghilterra dove è stata salvata e curata, Malala è rimasta a vivere lì, continua il suo impegno, ha anche tenuto un discorso all'assemblea generale dell'Onu ed è stata insignita del premio Nobel per la pace 2014. “Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo. L’istruzione è la sola soluzione.” (Malala Yousafzai, discorso all’Assemblea generale dell’Onu a New York, 12 luglio 2014) “Ho letto e guardato tutto quello che era possibile trovare su Malala. In italiano non c’era praticamente nulla; ho studiato e reperito materiali per la stragrande maggioranza in inglese ma ho anche avuto la possibilità di approfondire documenti in urdu debitamente tradotti. Sono stata anche in contatto con le persone che conoscevano Malala come ad esempio suo padre. Il romanzo parte dal 2009 dal giorno dell’attentato. Ho cercato, anche parlando con i cronisti sul posto, di appurare e verificare bene i fatti. Non volevo scrivere, e non ho scritto, un libro che rispecchiasse il mio punto di vista ma volevo trasmettere, attraverso la scrittura, il pensiero di quest’eroina dei nostri tempi cercando di rendere merito al suo essere.(…) Il discorso di Malala all’ONU è stato un discorso fortissimo. E le sue non sono soltanto parole: appena uscita dall’ospedale ha creato una fondazione, ha ricevuto moltissime donazioni e ha già distribuito fondi in Pakistan e altrove. Questa ragazzina – e tantissimi altri ragazzi che erano con lei all’ONU – è riuscita senz’altro a comunicare un’esigenza, ma non si può pensare che lei faccia tutto il lavoro. Se gesti come quello di Malala possano o no cambiare il mondo, beh, dipende da tante variabili. Ci sono le responsabilità dei governi, delle organizzazioni internazionali, dei singoli. Per cambiare il mondo bisogna volerlo in tanti.” (V. Mazza) Grazie al puntuale lavoro giornalistico di documentazione che ha preceduto la scrittura del libro e soprattutto grazie all’incontro che ha avuto con Malala, Viviana Mazza ha aiutato i ragazzi a conoscerla meglio, rendendosi conto che non è un personaggio di un libro ma una ragazza come loro, una persona reale come reali sono la sua storia, il suo coraggio e il suo impegno, così straordinari per la sua età. Grazie alle tante storie e realtà che la giornalista ha avuto modo di conoscere per esperienza diretta, ha potuto avvicinare in modo vivo i ragazzi al tema della violazione dei diritti dei bambini e dell’emancipazione femminile, rendendoli partecipi del suo lavoro e della sua esperienza di giornalista e in particolare di inviata all’estero. VIVIANA MAZZA Catanese d’origine, Viviana Mazza è una brillante giornalista del “Corriere della Sera” e scrive per la redazione Esteri, seguendo con passione, coraggio e professionalità storie di donne e di uomini dall’Alaska al Pakistan. Nel 2010 vince il Premio “Marco Luchetta” dedicato ai bambini vittime della guerra ed è vincitrice della sezione “Letteratura per Ragazzi” della XXVII edizione del “Premio Letterario internazionale Nino Martoglio”, con Il libro “Storia di Malala”, edito da Mondadori. “Nel mio cammino tra il “Giornale di Sicilia” e il “Corriere della Sera” ci sono state diverse esperienze. Sono stata in America, ho fatto un master in giornalismo, ho avuto un’esperienza in Egitto, in cui ho studiato diritto internazionale e diritto dei profughi ed ho lavorato per “Egypt Today” e sono stata per la prima volta in Pakistan. Quasi contemporaneamente alla mia esperienza nel medio oriente è arrivata la mia assunzione al “Corriere della Sera” ed era naturale che io venissi inserita nella redazione esteri piuttosto che in un altro settore, perché i miei studi e la mia esperienza sul campo è stata sin dall’inizio legata al Medio Oriente e agli Stati Uniti”. (V. Mazza)