twilight, succhiotti e youtube

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twilight, succhiotti e youtube
RACCONTI ORIGINALI
TWILIGHT, SUCCHIOTTI E YOUTUBE
Capitolo unico (concluso)
Note: G
Autrice: SNeptune84
Twilight, succhiotti e YouTube
Dopo essersi data un aspetto alquanto dark indossando una minigonna aderentissima nera lucida, un top succinto
color sangue ed essersi fatta un trucco estremamente gotico che faceva risaltare la carnagione alquanto
cadaverica, una ragazza era pronta ad accendere la webcam per registrare il suo messaggio su YouTube.
Un ultimo sguardo allo specchio per verificare che tutto fosse a posto e premette invio, facendo partire la
registrazione.
— Ciao, mi chiamo Elly Robsten e sono un vampiro — disse con voce cupa e suadente, sbattendo le palpebre
ipertruccate e mettendo in bella mostra il suo seno, non così sviluppato come voleva far credere.
Dall’altra stanza, un po’ scocciato, suo fratello urlò: — Ma smettila di dire minchiate! Guarda come ti sei vestita,
pure. Mettiti a studiare, che è meglio!
Elly, scocciata, rispose contrariata: — Sta’ zitto, tu. Non rompere!
Poi, riprendendo il tono precedente, ricominciò a parlare guardando la telecamera.
— Dicevo. Ieri sera sono diventata un vampiro! Vi racconto com’è andata. Allora…
— Erano le tre del pomeriggio, Elena! — esclamò il fratello, entrando nella sua stanza. — Non puoi dire che era
sera. Era pieno pomeriggio e ti ripeto che quello era un ragazzo normale!
— Uh, che rompi che sei! E va bene, erano le tre. E allora? Dopo mezzogiorno è sera, no? — rispose,
dimenticandosi nuovamente della videocamera accesa.
— Ieri pomeriggio, alle tre, ho incontrato un ragazzo di quelli strafighissimi… che mi ha rivolto la parola! Ancora
non lo sapevo, ma quello era un vampiro, di quelli veri, come quelli di Twilight.
— Twilight è un libro fantasy. I vampiri non esistono, tantomeno in pieno giorno — replicò il fratello.
— Ma che ne sai? E poi i vampiri girano anche di giorno, non hai visto il film? Tu sei rimasto ai vampiri di vecchia
generazione, quelli che prendono fuoco al sole.
Elena si era girata verso di lui, infuriata per le continue interruzioni.
— Scusa se trovo improbabile che un vampiro si metta a sbrilluccicare se colpito dal sole. E, comunque, il ragazzo
di ieri mica brillava, no? — rispose di rimando, quasi intento a dar corda a sua sorella per vedere fin dove riusciva
ad arrivare.
— Solo perché stava all’ombra, non c’era il sole diretto in quel punto. Ora vattene, che devo finire il mio video.
Sciò! — fece lei con un gesto stizzito della mano.
Suo fratello si rassegnò e uscì dalla stanza, rimanendo però poco oltre per sentire il seguito di quel racconto tanto
assurdo.
— Riprendiamo — disse, tornando per l’ennesima volta a guardare la sua webcam. Metà di quel video sarebbe
stato da tagliare per colpa di suo fratello, ma ci avrebbe pensato dopo.
— Dicevo, ieri pomeriggio ho incontrato un ragazzo strafigo. Mi ha chiesto se volevo passare un po’ di tempo con
lui e mi ha portato in un bar. Io mi sono presa un megagelato con panna montata, mentre lui non ha preso nulla,
dicendo che per nutrirsi gli bastavo io. Cioè, come ho fatto a non sciogliermi non lo so nemmeno io. Comunque,
quelle parole non facevano che confermare la mia teoria. Avevo già sospettato che potesse essere uno di loro, un
vampiro, perché sembrava evitare la luce del sole, non voleva illuminarsi davanti a tutti. Finito il gelato, ha pagato
per me e mi ha chiesto se volevo seguirlo in un posto. Lo so che detto così sembra strano, però io non avevo
paura e l’ho seguito perché speravo che facesse quello che poi ha fatto: trasformarmi in uno di loro, in un vampiro
assetato di sangue, come quelli di Twilight! Però non ha fatto male come a Bella, non preoccupatevi. E poi, ho
deciso che voglio essere vegetariana come i Cullen. Non voglio farvi del male.
Il fratello, dopo essere rimasto in silenzio a lungo, dovette intervenire perché era più forte di lui: — Certo che sei
proprio imbecille. Se ti avesse violentato, cosa avresti fatto? Di tipi poco raccomandabili è pieno il mondo.
— Ancora qui sei? Sparisci, lasciami stare, altrimenti vedrai cosa ti faccio! — rispose lei, voltandosi.
Suo fratello rideva di gusto, facendole il verso e rispondendole per le rime: — Mi vampirizzi, per caso? Oddio, che
paura che mi fai! Mi vuole mordere, qualcuno mi aiuti!
Seguì una sonora risata che fece infuriare ancora di più Elena, che si limitò a ringhiargli contro per poi riprendere
posto davanti al suo pc, che intanto riprendeva tutto.
— Contrariamente a quanto dice il mio simpatico fratello, non era un violentatore, anzi. Mi ha portata in un luogo
appartato, circondato dalle tenebre, per sussurrarmi parole che non scorderò mai: “Incontrarti oggi è stato come
un dono dal cielo. Permettimi di farti mia per sempre”… e poi… poi mi ha baciato! Ma non un bacio di quelli
leggeri; un bacio vero, di quelli che ti lasciano stravolta alla fine. E non è finita. Poi è sceso, sul mio collo, e mi ha
morso. C’è ancora il segno, vedete? — disse, mostrando una macchia rossa ad un pubblico immaginario al di là
della telecamera.
Il fratello, sempre più divertito, non si trattenne. — È un succhiotto, scema. Altro che morso!
— È il morso di un vampiro, invece, non un succhiotto! Mi ha succhiato il sangue fino a farmi svenire, infatti dopo
che mi ha fatto questo non mi ricordo più nulla e mi sono svegliata nel mio letto. Un succhiotto non fa perdere i
sensi.
— Ti sei svegliata nel tuo letto perché Ed mi conosce, sapeva che eri mia sorella e ti ha riportata a casa. Sei
svenuta per il caldo, non lo so. Lui si è spaventato e ti ha accompagnato fin qua con la sua macchina.
Elena era sorpresa del fatto che il fratello conoscesse quel ragazzo, ma la cosa che attirò la sua attenzione fu il
nome. Quel nome.
— Ed? Come Edward Cullen? — disse supereccitata.
— No, Ed come Edoardo Stocchi, il mio compagno di corso. Secondo te perché ti ho lasciata andare da sola con lui,
ieri? Perché lo conoscevo. Mi aveva detto che gli piacevi e così l’ho lasciato fare. Non è un vampiro, solo che il sole
del pomeriggio è troppo forte per uno con la pelle chiara come la sua; preferisce rimanere all’ombra. E quello è un
succhiotto, nient’altro, quindi non puoi essere un vampiro. Togliti quei vestiti osceni e quel trucco appariscente,
mangia qualcosa che sembri un cadavere che cammina e mettiti a studiare.
Elena era rimasta basita.
— Ma… io…
*
Qualche giorno dopo e qualche migliaio di chilometri più a Ovest, in una villetta immersa nei verdi boschi di Forks,
Edward girovagava a scazzo su YouTube.
Un video lo colpì particolarmente, intitolato “Mia sorella è una vampira molto cretina”. Incuriosito, ci cliccò sopra
e attese che il computer lo caricasse.
Lo guardò tutto, fino in fondo, in religioso silenzio.
“… E quello è un succhiotto, nient’altro, quindi non puoi essere un vampiro. Togliti quei vestiti osceni e quel trucco
appariscente, mangia qualcosa che sembri un cadavere che cammina e mettiti a studiare.”
Il video terminò così, con la faccia sconvolta e delusa della fantomatica sorella.
Edward scosse la testa.
— Bimbeminkia del cazzo.
FINE
Il Bazar di Mari
www.ilbazardimari.net
Online da: Ottobre 2012