Montagnana è annoverata tra le più famose città medievali murate d

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Montagnana è annoverata tra le più famose città medievali murate d
Montagnana è annoverata tra le più famose
città medievali murate d’Europa. Le mura, fra le
più celebri e intatte in Europa, merlate guelfe,
disegnano un irregolare rettangolo e si alzano
sopra l'erba verde del fossato. Nell'interno si
riconosce un integro, antico disegno urbano, vie
a portici, una grande piazza e l'atmosfera di
cittadina veneta della piana, legata all'agricoltura:
nel periodo veneziano (dopo il 1405) nella
campagna si coltivava la canapa per uso navale
e la si immagazzinava nell'ezzeliniano castello di
S. Zeno.
(Touring Club Italiano)
http://it.wikipedia.org/wiki/Montagnana
http://www.comune.montagnana.pd.it/area_civica/index.asp
http://www.magicoveneto.it/Padovano/Montagnana/indice.htm
Montagnana, città murata di incomparabile bellezza medioevale
Premiata dal Touring Club Italiano con l´assegnazione della "Bandiera
Arancione", il marchio di qualità turistico ambientale per l´entroterra italiano.
Fortificata dalle sue splendide mura, Montagnana incuriosisce anche i più i
scettici e attira i turisti con il suo fascino storico reale e toccabile con mano!
Un altro fattore di attrattiva di Montagnana è indubbiamente la sua
enogastronomia. Il prosciutto crudo dolce di Montagnana, marchio dop, vini doc,
formaggi, risotti alla zucca, la torta sbrisolona, il mandorlato e altri piatti tipici.
Lo spessore del muro in media è di poco inferiore al metro. L’altezza delle
mura varia dai 6,30 metri agli 8, cui va aggiunto però 1,20 di parapetto e 1,80
di merlatura. Le fondamenta si spingono sotto il suolo per un paio di metri.
I merli, spessi 42 cm, larghi 130 - 140 cm e alti 180 cm, sono di tipo guelfo, vale a
dire che il bordo superiore non presenta il caratteristico incavo a “coda di rondine”
dei merli ghibellini.
Osservando attentamente ai lati di molti merli, si possono ancora notare piccoli
fori quadrangolari, nei quali andavano infilati i travicelli di sostegno delle ventole
girevoli che nascondevano i difensori, oltre che proteggerli dal tiro dei nemici.
Facili da aprire e richiudere rapidamente se necessario, ad esempio per lasciar
cadere pietre o liquidi bollenti sugli assalitori, una volta abbassate rimanevano
accostate al lembo esterno del davanzale. Le feritoie sono poste ad altezza
diversa, per avere agio di usare l’arco e la balestra, colpendo obiettivi lontani o
immediatamente sotto gli spalti.
Attorno alle mura corre un ampio fossato. L’acqua era derivata dal fiume
Frassine, che scorre a un paio di chilometri dalla città, tramite il Fiumicello, un
antico canale fortificato medievale. La roggia perimetrale esterna doveva
esistere anche anticamente ed aveva lo scopo di convogliare i rifiuti prodotti
dalla città e scaricati dal sistema fognario.
Quando furono costruite le mura meridionali
e settentrionali, il cammino di ronda fu
ricavato facendolo sostenere da archivolti
poggianti su pilastri. Veniva così bandito
quasi totalmente il legno usato in
precedenza e facile da bruciare, soprattutto
da quando era stato introdotto negli assedi
l’uso dei proiettili incendiari.
La caratteristica più notevole delle mura
carraresi è rappresentata dalle 24 torri.
Se nei secoli precedenti ci si era limitati a
costruire innalzamenti della cortina
integrati da elementi di legno (le
bertesche) in pieno '300 non si può
prescindere dall’uso di robuste torri che
consentono migliore osservazione e tiro
oltre che la possibilità di prendere il
nemico di infilata mentre cerca di scalare
la cinta.
Benché presentino sei lati, nella parte
anteriore le torri sono costruite secondo la
geometria dell’ottagono, unendo in questo
modo all’indubbia efficacia difensiva
anche un eccellente effetto estetico. Le
torri, un po’ più spesse del muro di cinta,
sporgono per più di tre metri dalla linea
del muro. La loro altezza supera i 17 metri
fino ad arrivare, nelle torri angolari, ai 19.
Il Palio dei dieci Comuni a Settembre
http://www.palio10comuni.it/
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