Dieta e Colesterolo

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Dieta e Colesterolo
Quando si pensa ad una dieta per il colesterolo va innanzitutto valutato quale sia il reale
obiettivo di tale strategia alimentare.
I valori ematici di colesterolo sono solo in parte condizionati dall'intake di colesterolo
alimentare. Il nostro corpo possiede infatti un efficace meccanismo di sintesi epatica del
colesterolo
che gli
consente di far fronte alle esigenze metaboliche senza contare troppo sulla quota assunta con
la dieta. Va infatti ricordato che il colesterolo è essenziale per tutti i tessuti animali, per l'integrità
delle membrane cellulari e per altre importanti funzioni.
Esprimendo tale concetto in termini quantitativi possiamo considerare che l'intake di colesterolo
alimentare influenza i valori di colesterolo solo per un 20-30%. Tuttavia questo non significa
affatto che l'alimentazione non sia in grado, anche attraverso altri meccanismi, di influire
positivamente sulla colesterolemia
.
Particolarmente interessante è l'interazione tra fibra alimentare e livelli di colesterolo; infatti
la
Fibr
a Alimentare
sembra, non solo essere in grado di
ridurre l'
assimilazione del colesterolo alimentare
ma anche di
agire sulla sintesi endogena di colesterolo a livello epatico
. Sono le fibre resistenti all’azione della microflora intestinale (frazioni insolubili dei carboidrati
vegetali e lignina) a svolgere il ruolo principale di normalizzazione.
Pertanto una dieta bilanciata, col giusto apporto di Fibra Alimentare e con un intake ridotto
di colesterolo alimentare
, può certamente aiutare la normalizzazione del quadro lipidico e colesterolemico.
Particolare attenzione va posta ai cibi ricchi in colesterolo e in grassi saturi (che, avendo un
effetto ipercolesterolemizzante, andranno ridotti o eliminati dalla dieta):
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Tab 1. Cibi ricchi in colesterolo:
Alimenti
mg/100g di parte
edibile di alimento
Alimenti
mg/100g di parte
edibile di alimento
Cervello
191
>2000
Fegato di bovino
Tuorlo d'uovo
1337
Merendine (media)
160
Fegato di pollo
555
Gamberi
150
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Rene
Lardo
375
95
Uovo intero
371
Formaggi (media)
83
Burro
Maionese
250
70
Animelle di bovino
250
Latticini (media)
48
Tab 2. Cibi ricchi in grassi saturi: Alimenti
g/100g di parte
edibile di alimento
Alimenti
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g/100g di parte
edibile di alimento
Strutto
Lardo
34
Mascarpone
Bovino, midollo osseo
Margarina
Cioccolato al latte
Panna, 35% di lipidi
42,5
Caciocavallo
20
Emmenthal
29
27,3
26,4
22
20,5
18,4
Pecorino
Sottilette
Stracchino
Salame di suino e bovino
Pancetta coppata, Cotechino
17,7
16
15,6
14.5
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Alcuni studi recenti (Lichtenstein A.H. Dietar fat, carbohydrate and protein: effects on plasma
lipoprotein patterns. J Lipid Res 2006; 47:1661-1667) hanno simostrato che la sostituzione dei
carboidrati della dieta con una quota isocalorica di grassi saturi, comporta l'aumento della
colesterolemia totale
. In particolare, alti livelli di grassi saturi aumentano la concentrazione di colesterolo associato
sia alle LDL che alle HDL, senza modificare sostanzialmente il rapporto tra le due frazioni.
Gli acidi grassi della serie omega-3, sia di origine vegetale (alfa-linolenico o ALA contenuto
nelle noci e in alcni olii), sia di origine marina (acido eicosapentanoico (EPA e acido
docosoesanoico (DHA), presenti in concentrazioni elevate nei pesci, modulano soprattutto la
concentrazione delle lipoproteine VLDL, riducendone la sintesi e la secrezione epatica.
Gli acidi grassi poliinsaturi della serie omega-6, presenti nei vegetali ed in alcuni olii come il
mais, il girasole e la soia, sono altresi in grado di ridurre la colesterolemia totale e la quantità di
colesterolo-LDL, senza alterare la colesterolemia HDL (Denke M.A. Dietary fats, fatty acids and
their effects on lipoproteins. Public Health Nutrition 2006; 9: 118-23).
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