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arte educazione stazioni creative IL BELLO CHE CURA LA CURA DEL BELLO Presentazione IL BELLO CHE CURA: Stazioni Creative”, CURA percorso del progetto “Stazioni Creative proposto alle scuole e alle realtà culturali e sociali del territorio dalla SCUOLA DELL'INFANZIA DI SONDALO e dalla cooperativa UNOTEATRO di Lecco. Le stazioni creative sono laboratori artistici che uniscono in un'esperienza globale i linguaggi delle arti, dell'artigianato e dei saperi allo scopo di acquisire competenze creative e consapevolezza necessarie a realizzare, attraverso l'arte, progetti di cambiamento per migliorare la scuola, la città e l'ambiente (vedi allegato). “Il bello che cura” è uno specifico percorso delle stazioni creative che è stato pensato e programmato con le insegnanti della Scuola dell'Infanzia di Sondalo dopo diversi anni di esperienze comuni, maturate con il lavoro di animazione teatrale e la produzioni di spettacoli con i bambini. Proponiamo di sperimentare un percorso artistico che, attraverso teatro, musica, arti grafiche, linguaggi audiovisivi…, permetta ai bambini di acquisire competenze e consapevolezza delle loro possibilità di produrre cultura sul loro territorio e di “usare” l'arte come strumento di educazione, di incontro e di trasformazione sociale. “Il bello che cura” assume come campo di ricerca il territorio ( o una parte del territorio ad esempio alcuni spazi dell'ospedale Morelli) dove vivono i bambini per rileggere la città, il paese, il quartiere con i loro occhi, i loro bisogni, i loro desideri; per scoprire quanto di bello c'è da conservare e valorizzare, e quanti spazi si possono migliorare, risistemare, riparare, rigenerare per essere restituiti alla vita della collettività. I bambini, attraverso laboratori di arti visive, urbanistica, teatro, vengono stimolati ad esplorare gli abituali spazi di vita con nuova sensibilità per acquisire la consapevolezza degli aspetti urbanistici, storici, sociali e per creare e progettare nuove soluzioni per il loro territorio attraverso gli strumenti delle arti. Progetto Questi i punti focali del progetto: • costruire un percorso che permetta ai bambini di costruirsi gli strumenti per leggere la realtà in cui vivono e riscriverla seguendo le loro aspettative e i loro desideri e, contemporaneamente, tenendo sempre presente le necessità della collettività, la sostenibilità ambientale e i vincoli funzionali e legislativi esistenti. • conoscere il territorio, gli spazi, le sue risorse artistiche, ambientali, economiche, associative, rilevandone le eventuali problematiche e criticità che potranno essere rilette come problemi che stimolino la progettazione di percorsi di lavoro che portino alla trasformazione e al miglioramento degli spazi di vita collettiva • conoscere la realtà sociale del territorio, le associazioni, i gruppi, i singoli, soprattutto le realtà sociali abbandonate, lasciate ai margini, ignorate che possono costituire una risorsa e contribuire alla realizzazione del progetto diventando co-protagoniste, con i bambini della scuola, dell'evento artistico e creativo sulla città. • Riappropriarsi delle conoscenze e delle capacità creative attraverso laboratori d'arte che preparino i singoli e il gruppo ad una lettura creativa della complessità in cui viviamo e stimolino l'immaginazione produttiva che generi, attraverso il processo artistico, un reale cambiamento della scuole e della società. arte educazione stazioni creative Obiettivi Assumendo gli spazi dell'Ospedale Morelli come campo di ricerca abbiamo individuato alcuni obiettivi e idee da sviluppare: • far conoscere il “Morelli” e farlo vivere a tutta la popolazione di Sondalo, del territorio e allargare la sua presenza a livello nazionale e internazionale • costituire un embrione i “Amici del Morelli”: un'associazione che si prenda cura della struttura (parco e tutto il resto) che ha curato e cura le persone • costruire iniziative per intervenire e far “vivere” il “Morelli”: ◦ percorso botanico del parco che potrebbe essere utilizzato per iniziative ecoartistiche: giornata del verde, feste nel parco, rebirth day, etc ◦ rielaborazione artistica della natura: rileggere spazi, foglie, cortecce e con quelle riscrivere il simbolo del terzo paradiso, mostra fotografica ◦ proiezione film di De Sica, con attore-civetta invitato e pubblico sdraiato sui lettini dell'ospedale con copertina ospedale (suggerito da Cossi) • installazione negli spazi interni dell'ospedale facendo diventare qualche pezzo di padiglione vuoto o ancora in uso, le rotonde e il parco una mostra occasionale e/o permanente che inviti la gente a visitare la struttura • performance bimbi e produzione video, dia etc con voce dei bimbi; • un giro visita che raccolga immagini e impressione dei bimbi (anche elem e med) e rielaborazione creativa e immaginativa per arrivare ad intervento strutturale • storie ricoverate: immaginare o raccogliere storie dei ricoverati (vedi omicidio delle infermiere) a anche storie più normali, storie di malattie e guarigioni e costruirci delle performance • rivitalizzare rotonde che erano bar edicole, e che sono staccate dai padiglioni, per farci iniziative: installazioni, mostre etc il “Morelli” come città della cultura e dell'arte • lo stesso per gli spazi particolari della struttura: lavanderia, centrale elettrica, etc. • percorsi e spazi del parco anche come siti espositivi e di performance concerti etc • gemellaggio con ex-sanatorio del Barro e con circuito nazionale e internazionale di sanatori arte educazione stazioni creative Attività Le attività del percorso prevedono: • programmazione riunioni di programmazione tra insegnanti e responsabili del progetto • conoscenza del territorio mappando le risorse artistiche, ambientali, economiche, associative …e le eventuali problematiche e criticità, si arriva a rileggerle come possibili risorse e stimoli per progettare percorsi di lavoro • laboratori propedeutici dove attraverso gli strumenti gestuali, visivi e sonori si legge e riscrive il territorio • elaborazione progettuale tra esperti, insegnanti, alunni e con le diverse figure coinvolte che dovranno diventare protagonisti consapevoli del progetto di trasformazione • elaborazione creativa all'interno dei laboratori d'arte si elaborano i dati raccolti durante il lavoro di conoscenza del territorio • laboratori di produzione artistica produzione di spettacoli, mostre, performance, installazioni che stimolino aggregazione e nuova socialità • comunicazione al territorio restituzione del lavoro sotto forma di prodotto artistico • documentazione che permetta di condividere l'esperienza per farla diventare patrimonio del territorio Tempi settembre 2015 • presentazione del progetto al Comuni e verifica delle disponibilità dell'ente locale e degli altri enti coinvolti ottobre 2015 • presentazione progetto e inizio co-progettazione con le insegnanti interessate per una prima ricognizione delle risorse sul territorio • contatto con le altre realtà territoriali (scuole, associazioni, biblioteca, altro risorse umane ….) novembre 2015 • progettazione con insegnanti per programmare attività con gli alunni e gli altri soggetti coinvolti nel progetto • inizio laboratori propedeutici dicembre 2015 • partecipazione rebirth day 2015 gennaio 2016 • inizio attività con scuole e attivazione degli altri attori del progetto maggio 2016 • restituzione al territorio attraverso performance artistiche che potranno essere: • spettacolo • installazione UNOTEATRO • mostra Meco Salvadore arte educazione stazioni creative attività settembre – dicembre 2015 La prima fase di lavoro (settembre - dicembre 2015) ha registrato il raggiungimento degli obiettivi previsti, e ha visto la scuola dell’infanzia riuscire a coinvolgere nel progetto la Scuola Primaria, il Museo dei Sanatori di Sondalo, il Comune di Sondalo, il Fai, l’Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna, e l’Associazione culturale Terraceleste oltre che i genitori degli alunni, commercianti e diversi volontari. La partecipazione al Rebirth Day 2015 ha concluso il primo tratto del percorso con la partecipazione attiva di bambini, insegnanti, genitori e realtà del territorio ed è servita per spostare l’attenzione sul Villaggio Morelli e su quanto di bello contiene. Materiali di documentazione dell’iniziativa sono reperibili sul sito del Rebirth Day agli indizizzi: http://it.terzoparadiso.org/259-il_bello_che_curala_cura_del_bello.html http://it.terzoparadiso.org/263-il_rebitrh_day_2015_con_le_scuole.html programma gennaio – maggio 2016 Il percorso progettuale prosegue con l’intenzione di far rivivere il Villaggio Morelli al maggior numero di persone possibile attraverso l’organizzazione di iniziative, spettacoli, eventi all’interno degli spazi agibili dell’ex-sanatorio di Sondalo. Gli spazi immediatamente disponibili sono quelli del parco che circonda i padiglioni ospedalieri. Inizieremo quindi con l’utilizzo di questi spazi all’aperto organizzando: marzo 2016 • Festa di Primavera, il 21 marzo 2016, con una parata spettacolo per le vie di Sondalo con il coinvolgimento del gruppo di genitori della scuola dell’infanzia e primaria che già per il Rebirth Day 2015 ha collaborato attivamente al progetto. A conclusione della performance dal Villaggio Morelli partiranno “fiori volanti” che, augurando una buona primavera veicoleranno informazioni sul progetto legato all’ex sanatorio. maggio 2016 • Spettacolo negli spazi del Villaggio Morelli organizzato dai bambini della scuola dell’infanzia in collaborazione con alcune classi della scuola primaria. Lo spettacolo affronterà il tema del rispetto della natura per valorizzare gli spazi architettonici e il parco dell’ospedale di Sondalo invitando il pubblico a prenderi cura di questo immenso patrimonio. • Allo spettacolo vorremmo unire una mostra di opere d’arte reralizzate da associazioni del territorio, un esempio di museo d’arte all’aperto, come auspicio affinché gli spazi abbandonati del Villaggio Morelli possano trasformarsi in una città dell’arte e della cultura. • A conclusione dell’intero percorso previsto per l’anno scolastico 2015-2016 la Festa del Verde , organizzata nel parco del Morelli, sarà l’occasione per una restituzione finale ai genitori dei bambini e al territorio di quanto realizzato. UNOTEATRO Meco Salvadore Lecco, gennaio 2016